Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Archive for 19 luglio 2023

The Sneakers tributo Depeche mode e Francis The Drummer

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Palermo 22 luglio alle 21 al Parco Villa Pantelleria in vicolo Pantelleria 10, traversa di viale Strasburgo a Palermo. Una serata all’aperto a tutto rock, con protagonista una tra le band tributo più apprezzate e conosciute in Europa – reduce da concerti in Belgio, Olanda e Germania – grazie alle emozioni che è capace di trasmettere riproducendo fedelmente suoni e scenografie dei Depeche mode e riuscendo quindi a ricreare l’atmosfera di un live del gruppo britannico. Nella sua scaletta la band, che ha anche aperto i concerti degli stessi Depeche mode, spazia attraverso i momenti fondamentali della vita della band: dai fondamentali esordi degli anni Ottanta con Vince Clark, ai lunghi anni con Alan Wilder, dove sono state scritte le pagine principali della storia della band. Ospite degli Sneakers sarà Francis The Drummer, ovvero il batterista palermitano Francesco Giuffredo, fenomeno del Web dodicenne, che suona alla perfezione i brani delle più importanti band rock internazionali da quando aveva sei anni. I biglietti di ingresso per assistere allo spettacolo partono da 15 euro, più diritto di prevendita, e si possono comprare su Tickettando all’indirizzo https://tickettando.organizzatori.18tickets.it/event/27382 oppure telefonando al 348 38 92 292.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

T. Rowe Price: Il mercato si fa prendere la mano dopo dati sull’inflazione britannica inferiore alle attese

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

A cura di Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price. Oggi l’inflazione britannica è scesa più del previsto. Infatti, il tasso headline del 7,9% è stato inferiore al minimo previsto dal consensus per questo mese, e inferiore all’aspettativa dell’8,2%. Tuttavia, gran parte di questo miglioramento è dovuto ai prezzi dell’energia e dei beni alimentari. Ciò che interessa davvero alla Banca d’Inghilterra è l’inflazione generata internamente e quella dei servizi.Per quanto riguarda l’inflazione domestica, l’inflazione dei servizi è aumentata del 7,2%, anche se inferiore al 7,4% del mese scorso. È importante notare che l’inflazione dei servizi mese su mese è stata solo dello 0,2% al di sopra di ciò che sarebbe considerato normale, rispetto allo 0,7% al di sopra di ciò che è risultato normale negli ultimi quattro mesi. Si tratta certamente di un miglioramento, ma i dati odierni rivelano anche significative pressioni a monte dell’inflazione dei servizi, il che significa che, in prospettiva, è prevista ancora molta inflazione in questo ambito.I mercati si sono riprezzati in modo significativo a seguito di questa notizia, prevedendo ora solo un tasso massimo del 5,75% rispetto al 6,25% precedente a questo dato. Inoltre, ora c’è solo il 50% di possibilità di un rialzo di 50 punti base ad agosto, mentre prima della pubblicazione di questi dati la probabilità era data quasi al 100%.Ritengo che i mercati finanziari stiano attribuendo un peso eccessivo a questo dato sull’inflazione, soprattutto perché la Banca d’Inghilterra tiene conto in particolare dell’inflazione a medio termine (2-3 anni). In questo caso le notizie sono ancora molto negative. L’inflazione dei salari, che è il fattore determinante dell’inflazione dei servizi nel medio termine, rimane a livelli che implicano un’inflazione dei servizi del 6-7% in un anno. Un’indagine separata condotta questa mattina da XpertHR conferma questa opinione. La battaglia della Banca d’Inghilterra contro l’inflazione si concluderà solo quando la crescita dei salari si ridurrà in modo significativo. Complessivamente, la Banca d’Inghilterra ha bisogno di far raffreddare il mercato del lavoro per riportare l’inflazione al suo obiettivo nel medio termine. Siamo ancora molto lontani da questo punto. Pertanto, continuo a ritenere che un rialzo di 50 pb in agosto sia il risultato più probabile.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Borsellino: Serracchiani, essenziale legalità senza aree grige

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

“La difesa strenua della legalità sempre e in ogni ambito è essenziale se le istituzioni vogliono essere credibili nella lotta alla mafia. Non esistano aree grige, non ci sia convivenza o tolleranza con questo cancro che consuma, corrompe e inquina, che blocca lo sviluppo creando un’economia parallela e criminale. L’impegno del giudice Borsellino è emblema del contrasto implacabile contro una criminalità nemica dello Stato e dei cittadini, talvolta infiltrata. Egli ha combattuto fino al giorno in cui fu ucciso assieme ai cinque agenti della scorta, lasciando un esempio enorme e indistruttibile. Dedico un pensiero riconoscente e dolente a Walter Eddie Cosina, della mia regione che perse la vita assieme agli altri agenti della scorta difendendo Borsellino e la legge”. Lo afferma Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, nel 31/o anniversario della strage in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta.

Posted in Politica/Politics | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Finanza: Sorprese di luglio

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

A cura di Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR. Per molte famiglie, “l’uno-due” dell’esplosione dei prezzi e il rincaro della rata del mutuo a tasso variabile sta complicando la vita e difficilmente le cose miglioreranno a breve, è probabile che il tasso Euribor salga ancora, potrebbe raggiungere il picco in settembre per poi scendere nel corso del 2024.Se non ci saranno sorprese, la Banca Centrale Europea continuerà ad alzare il tasso di riferimento, manovra dolorosa che però sembra avere effetto sulle aspettative di inflazione che sono uno dei due motori, l’altro è l’aumento dei costi, che spingono in alto i prezzi.Secondo un sondaggio dell’istituto di Francoforte, le aspettative mediane dei consumatori europei per l’inflazione sono scese al 3,9%, dal 4,1% di aprile, è il livello più basso dall’inizio della guerra in Ucraina.Anche i consumatori americani pensano positivo. Il sondaggio pubblicato il 10 luglio dalla Federal Reserve di New York registra la diminuzione, per il terzo mese consecutivo, delle aspettative mediane di inflazione sull’orizzonte di un anno. Aspettative confermate dai dati pubblicati mercoledì scorso.È stata una gradita sorpresa, negli Stati Uniti l’inflazione di giugno è scesa al 3%, più bassa delle attese e l’avanzamento più lento da marzo 2021, è diminuita anche l’inflazione di base, “sorvegliato speciale” della banca centrale, che è passata da 5,3% al 4,8% su base annua. L’aumento di un altro quarto di punto a fine mese da parte della Fed è nei prezzi ma il mercato guarda oltre, avverte la fine della lunga corsa di rialzo e, semmai, si interroga sul tempo necessario perché la direzione della politica monetaria svolti nuovamente verso i tagli.Il dato di mercoledì scorso corrobora l’ipotesi di un cambiamento strutturale nella seconda metà dell’anno, alimenta il dubbio sulla reale necessità di ulteriori aumenti. La probabilità di un ulteriore rialzo dei tassi stimata dal mercato in autunno è scesa a circa una su tre da una su due.L’aspettativa sulla prossimità della fine dei rialzi ha alimentato acquisti aggressivi sui titoli del Tesoro americano, i rendimenti sono calati su tutta la struttura per scadenze. È sceso anche il Treasury a dieci anni e la differenza tra il movimento dei titoli a breve e più lunga scadenza ha attenuato l’inversione della curva dei rendimenti. Un attestato di fiducia alla capacità della Fed di guidare l’economia verso l’atterraggio morbido.Si è indebolito anche il dollaro. Le banche centrali emergenti avevano reagito all’aumento dei prezzi prima di quelle delle economie avanzate, tempismo che ha favorito le obbligazioni emergenti che offrono rendimenti reali elevati e restano favorite dalla prospettiva di tagli dei tassi.A fine mese c’è l’appuntamento con le riunioni della Federal Reserve, della Banca Centrale Europea e della Banca del Giappone; in questi giorni vengono pubblicati i risultati societari del secondo trimestre e l’attesa è tutta per i dati delle Big Seven della Silicon Valley, trascinatrici del listino.Come sempre, la bussola che orienta le scelte è costituita dagli utili. In un contesto difficile per tutti le aspettative sugli utili sono diverse sia all’interno del gruppo delle Big Seven sia per le altre 493 società dell’indice. È ancora presto per andare in vacanza, luglio è ancora un mese impegnativo.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

PGIM Fixed Income: Cosa aspettarsi dal meeting della BOE

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

A cura di Katharine Neiss, Chief European economist di PGIM Fixed Income. I prossimi dati sull’inflazione nel Regno Unito saranno un indicatore chiave per la BOE ma potrebbero non essere sufficienti a dissuaderla dall’aumentare i tassi di altri 50 pb nella riunione di agosto. In controtendenza rispetto agli Stati Uniti e all’Europa, l’inflazione core nel Regno Unito ha registrato un’accelerazione negli ultimi mesi e dovrebbe attestarsi intorno al 7% nel dato di giugno. Inoltre, il recente accordo sui salari del settore pubblico si tradurrà probabilmente in un’inflazione ostinatamente elevata. Sebbene i dati del PIL del Regno Unito per il mese di maggio abbiano mostrato una piccola contrazione, fanno seguito al dato di aprile, che ha registrato un +0,2%, indicando una crescita piatta per il secondo trimestre in generale, e non ancora una contrazione. Il dato di maggio è stato in realtà meno negativo di quanto si temesse, considerando l’ulteriore festività e le azioni di sciopero. La nostra valutazione del recente flusso di dati è che la BOE rimarrà concentrata sull’inasprimento delle condizioni di credito per raffreddare l’economia e riportare l’inflazione al target. Detto questo, come stiamo riscontrando in altre parti d’Europa, la produzione del settore manifatturiero e edile si sta indebolendo, ma per il momento con un’inflazione ancora elevata; ciò, probabilmente non è sufficiente perché la BOE faccia un passo indietro rispetto a rialzi più aggressivi, anche se il rallentamento continua o accelera, potrebbe significare che incrementi di 50 pb saranno meno probabili dopo agosto.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Robeco, Banche centrali e contesto macro: cosa c’è sotto la lente

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

A cura di Colin Graham, Head of Multi-Asset Strategies di Robeco. Il duplice mandato della Fed di perseguire la piena occupazione e la stabilità dei prezzi continua a prevalere, e i bond vigilantes accettano di più il fatto che l’inflazione sarà più alta ancora a lungo. La BCE continuerà ad aumentare i tassi. La BoJ non è convinta che l’inflazione del prossimo anno si manterrà al di sopra del 2%. Nel complesso, la riduzione della liquidità e il ridimensionamento della montagna del debito non sono al centro dell’attenzione, nell’azionario i capitali si stanno riversando sulle società in crescita e a basso indebitamento (Mega tech), ma non sui titoli difensivi.Per quanto riguarda il contesto macro, un soft landing rappresenta al momento l’opinione del consenso e la Fed terminerà i rialzi a seguito della riunione di luglio, per poi riprendere coi tagli l’anno prossimo. Ciò potrebbe offrire delle opportunità.La Cina diventa sempre più investibile: le recenti misure di stimolo sono state ignorate dagli investitori, il sentiment locale è sfavorevole, la crisi immobiliare è in corso e le autorità stanno allentando parte della pressione sui precedenti beniamini del mercato azionario. A un certo punto le azioni cinesi saranno abbastanza economiche da generare un rendimento atteso interessante: ci siamo quasi, ma serve la partecipazione del mercato domestico. Siamo lunghi sulle azioni dei mercati emergenti rispetto a quelle dei mercati sviluppati.Gli Utili rappresentano il prossimo ostacolo che i mercati azionari dovranno superare in questo “bull” market. Il ciclo dei downgrade prima della stagione delle trimestrali è risultato nella media rispetto al passato, ma è probabile che l’Intelligenza Artificiale faccia ripartire lo slancio e le aspettative sugli utili degli indici per i prossimi 12 mesi appaiono ragionevoli. Le aspettative dell’indice Russell 2000 sembrano aver toccato il fondo, mostrando segni di un maggiore sostegno alle azioni.Infine, le valute. I differenziali dei tassi di interesse dicono tutto quello che c’è da sapere al momento sulle coppie di valute – la componente inspiegabile dalla regressione del cambio euro-dollaro è alquanto ridotta. Siamo corti sul dollaro rispetto al paniere di yen ed euro.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

RBC BlueBay – Cina: il rallentamento apre a nuove opportunità, grazie a valutazioni interessanti

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

A cura di David Soh, Portfolio Manager and Head of Research, RBC Asian Equity, RCB BlueBay AM. La tanto proclamata ripresa economica cinese ha subito un rallentamento a partire dall’aprile di quest’anno, con dati sulle vendite al dettaglio, sugli investimenti e sulle vendite immobiliari inferiori alle aspettative. Il rapido peggioramento delle esportazioni, l’alto tasso di disoccupazione giovanile, la fine del boom immobiliare e la debolezza della domanda interna contribuiscono ad alimentare le preoccupazioni degli investitori stranieri e molti si interrogano sulla “investibilità” della Cina. Tuttavia, vediamo diversi motivi di ottimismo. I consumi esperienziali, come la spesa in alberghi e ristoranti, stanno andando bene, mentre all’altro capo della scala, il “trading down” è un tema in cui vediamo opportunità di investimento. Vale anche la pena di notare che l’occupazione nel settore dei servizi in Cina ha iniziato il 2023 su livelli molto inferiori rispetto al pre-Covid. La ripresa del settore dei servizi dovrebbe ripristinare un gran numero di posti di lavoro nel corso del prossimo anno, e quando questi posti di lavoro torneranno, il reddito e la spesa riprenderanno a crescere.Dal punto di vista politico, il governo ha fatto un passo indietro rispetto ai suoi interventi nel settore immobiliare, tecnologico e farmaceutico, nonché in alcune parti del settore finanziario, e la regolamentazione è entrata in un ciclo di allentamento. Riteniamo che i prossimi anni saranno caratterizzati da un contesto politico moderato e favorevole, che dovrebbe favorire il mercato azionario cinese.A nostro avviso, un contesto sociale ed economico complesso può dare origine a opportunità d’investimento selettive e riteniamo che per investire con successo nell’azionario cinese sia necessario un approccio attivo e bottom-up. L’asset class può essere volatile, ma, in veste di seconda economia mondiale, permette l’accesso a un’immensa serie di opportunità. Sulla base dei fondamentali, riteniamo che vi sia un significativo potenziale di rialzo e che questo sia il momento giusto per iniziare a costruire un’esposizione accurata. Le tensioni geopolitiche continuano ad esistere e a nostro avviso, la migliore difesa è essere agili. Analizziamo i potenziali scenari prima di entrare in una posizione e siamo attenti alla liquidità e alla capacità di uscire in modo tempestivo. Per ciascuna delle nostre società partecipate, valutiamo la dipendenza dagli Stati Uniti sia per i ricavi (dipendenza dalla produzione) sia per la tecnologia (dipendenza dagli input).Nell’ambito delle rinnovabili, ad esempio, vediamo opportunità di investimento nella crescita dell’energia solare e nei veicoli elettrici, in quanto questi due segmenti del mercato hanno una scarsa dipendenza dagli Stati Uniti in termini di input e, semmai, sono fortemente dipendenti da altri Paesi. Al contrario, le app TikTok e Temu sono attualmente sotto esame da parte del governo statunitense, ma dipendono fortemente dal suo mercato e devono assicurarsi di non perdere quote negli Stati Uniti. Vediamo anche una pletora di società tra questi due estremi, dove continuiamo a trovare valide opportunità di investimento.Nel complesso, riteniamo che il rapporto rischio/rendimento delle azioni cinesi sia interessante. Il mercato è ancora poco presidiato dagli investitori esteri e attualmente viene scambiato a valutazioni interessanti. Poiché queste valutazioni non tengono conto del potenziale a lungo termine, potrebbe essere il momento giusto per gli investitori per trarre vantaggio da questa asset class.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Asset allocation: prosegue la stretta monetaria delle Banche Centrali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

A cura di Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management. Dopo un mese di giugno che ha registrato delle buone performance tra azioni ed obbligazioni, l’inizio di luglio sta assumendo un colore diverso. Per alcuni momenti, infatti, è riapparso lo spettro del 2022 e abbiamo assistito a un nuovo timore da parte dei mercati per il rinnovato atteggiamento aggressivo delle banche centrali, annoverando perdite contemporanee sui mercati azionari e su quelli obbligazionari. Si tratta, indubbiamente, di movimenti decisamente più composti e convincenti rispetto al disordine del 2022. Quali potrebbero essere le reazioni dei mercati ai diversi scenari? Dal punto di vista macroeconomico, prosegue la dicotomia già presente da diversi mesi tra due macrosettori: da un lato il comparto manifatturiero è in forte sofferenza a livello globale, mentre tengono in maniera convincente i servizi. È bene ricordare che il dinamismo dei servizi sostiene la crescita del comparto nel suo complesso, dato anche il peso maggiore che i servizi hanno nelle economie avanzate. A livello generale, l’attività economica sta continuando a procedere con ritmi di crescita non entusiasmanti ma sicuramente non prossimi ai livelli recessivi a lungo temuti. Anche gli indicatori di fiducia delle imprese, utili per capire i trend futuri, confermano le differenti fasi in cui si trovano i settori della manifattura e dei servizi. I principali indicatori delle attività industriali, dall’indice ISM manifatturiero americano, all’indice IFO tedesco e ai PMI manifatturieri globali manifestano tutti una contrazione, mentre le indagini di fiducia sul settore dei servizi sono in zona di espansione. I dati di inflazione comunicati a giugno e relativi al mese di maggio confermano la traiettoria discendente della dinamica dei prezzi; questa discesa appare convincente, ma agli occhi delle banche centrali non sembra sufficientemente veloce. Le autorità di politica monetaria non perdono occasione per esprimere la propria preoccupazione in questo senso. Negli Stati Uniti i dati sul mercato del lavoro mostrano solo timidi segnali di rallentamento della creazione occupazionale, mentre la dinamica salariale non soddisfa ancora i desiderata della FED. Il mercato non può che registrare questi segnali, dolorosi soprattutto per la parte a breve della curva dei rendimenti. E il picco del ciclo dei rialzi viene spostato di qualche basis point più in alto con il passare delle settimane: negli Stati Uniti siamo vicini al cinque e mezzo, in area Euro siamo al 4%, mentre nel Regno Unito siamo addirittura vicini al 6,5%. Le parti lunghe delle curve trovano paradossalmente conforto da questa vigilanza continua della politica monetaria e soffrono meno.I mercati azionari sono in parte confortati dalle dinamiche macroeconomiche attuali e guardano alla stagione degli utili USA, che sta per entrare nel vivo. Restano poi sullo sfondo, sebbene incidano anche sull’andamento attuale dei prezzi delle azioni, le tematiche di lungo termine, in particolare quelle relative all’intelligenza artificiale e ai suoi effetti sul mercato del lavoro e sulla produttività delle imprese. A tal proposito, si iniziano a delineare stime sia macro che micro sempre più precise e si intravedono con sempre maggiore chiarezza i possibili beneficiari e dipendenti di quella che pare essere una vera e propria rivoluzione tecnologica. Un capitolo a parte merita poi la Cina, dove le dinamiche di crescita e inflazione sono decisamente moderate, al punto da destare preoccupazione per un possibile concretizzarsi di uno scenario deflazionistico. Le incertezze ovviamente non mancano, ma riteniamo che l’attuale scenario di investimento offra qualche spunto interessante tra cui, quello forse più importante, è la rinnovata possibilità dell’attività di costruzione di portafoglio. Le correlazioni tra le attività finanziarie sono infatti tornate a funzionare e la volatilità, in particolar modo quella legata alle obbligazioni, si sta riducendo, a fronte di rendimenti complessivi di azioni e obbligazioni che giustificano oggi un approccio e una presenza attiva sui mercati.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Gimme5: il decalogo del risparmiatore consapevole

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Se durante gli anni di pandemia i risparmi degli italiani hanno raggiunto cifre da record, con gli attuali livelli di inflazione la tendenza si è invertita, tanto che, secondo i calcoli di Fabi, nei primi tre mesi del 2023 sono stati bruciati ben 89,5 miliardi sui conti correnti degli italiani.Per cercare di mettere da parte qualche risparmio, nel limite delle proprie possibilità, può essere utile seguire il decalogo di Gimme5, soluzione digitale: Quantifica le tue entrate e uscite a livello mensile. Prioritizza le spese e taglia quelle superflue: una volta divise le spese necessarie da quelle discrezionali, per le prime è possibile verificare se esistano dei fornitori che offrono lo stesso servizio a un minor prezzo (ad esempio per i servizi di luce e gas), mentre per le seconde è possibile limitare le spese superflue. I debiti prima di tutto: qualora si fossero contratti dei debiti, dopo averne verificato importo e scadenza, la priorità è cercare di estinguerli rispettando le condizioni contrattuali. Crea un budget mensile: fatte 100 le proprie entrate, è utile definire una percentuale di reddito che si intende destinare ad ogni centro di costo. Definisci i tuoi obiettivi: senza un obiettivo preciso, il risparmio corre il rischio di essere solo una buona intenzione. Per evitare di spendere anche il restante 20% del proprio reddito in spese accessorie di cui si potrebbe fare a meno, ci si può affidare al “metodo S.M.A.R.T.” e definire un obiettivo di risparmio che sia Specifico, Misurabile, Accessibile, Rilevante e limitato nel Tempo. Per fare un esempio numerico, se, su base mensile, in assenza di obiettivi si risparmiano 50€, 150€ e 250€, con la definizione di un obiettivo, si passerebbe in media a 95€, 285€ e 475€. La differenza sarebbe ancora maggiore nell’arco di cinque anni, perché impostando degli obiettivi di risparmio si passerebbe da 3.000€, 9.000€ e 15.000€ a, rispettivamente, 5.700€, 17.100€ e 28.500€. Controlla il budget a fine mese: alla fine di ogni mese è opportuno fare un controllo di come si è speso il proprio budget. Se le uscite hanno superato le entrate o la quota di risparmio è stata sacrificata per spese superflue, per il mese successivo sarà necessario modificare qualche comportamento. Crea un fondo di emergenza: purtroppo gli imprevisti sono all’ordine del giorno e per affrontarli con serenità è senz’altro utile stanziare una quota del proprio reddito mensile a un “fondo di emergenza”. Metti in moto i risparmi: lasciare il denaro fermo sul conto corrente causa una perdita di valore dovuta non soltanto al canone bancario, ma anche al potere erosivo dell’inflazione, oggi particolarmente elevata. Una soluzione può essere quella di investire i risparmi, mettendoli in moto e facendoli crescere nel tempo. Investire richiede, però, anzitutto di avere ben chiare le proprie esigenze in termini di soglia d’ingresso, livello di rischio e orizzonte temporale; solo tenendo bene a mente queste coordinate si possono trovare gli strumenti più adatti al proprio profilo e applicare il principio della diversificazione del portafoglio per ridurre il rischio complessivo (“Mai mettere tutte le uova nello stesso paniere”, per dirla con le parole del Premio Nobel all’economia Harry Markowitz). Il valore è nel tempo: anche il consiglio più utile per risparmiare vale ben poco se non viene seguito con costanza nel tempo. A questo scopo può essere d’aiuto l’attivazione di un PAC, un Piano di Accumulo del Capitale, che consente di destinare ogni mese una certa somma alla creazione del proprio tesoretto. L’interesse composto potrà poi far crescere ancora più velocemente il capitale nel lungo periodo grazie al cumularsi di interessi su interessi. Migliora le tue conoscenze finanziarie: per prendere scelte di risparmio e investimento consapevoli, è necessario assimilare almeno alcuni concetti base di educazione finanziaria. Oggi, grazie alla tecnologia, a Internet e ai social, si possono migliorare le proprie conoscenze con facilità leggendo libri e giornali, ascoltando podcast o visitando blog. (abstract by Gimme5)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

“Il processo alla letteratura del ventennio”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Fu accusata di irresponsabilità di fronte al fascismo, quando non di complicità, era già cominciato subito dopo la caduta del regime. Si distinse per la durezza della requisitoria soprattutto di un intellettuale marxista: Fabrizio Onofri che su Rinascita del 1944 espresse una condanna senza attenuanti contro la letteratura del ventennio.” Gli anni che seguirono la fine della Seconda guerra mondiale riaprirono forte il dibattito sulla condizione sociale degli italiani. Non si erano placate le riflessioni letterarie di Gramsci e le sue denunce sulla “miseria delle plebi nel Mezzogiorno, sullo sfruttamento inumano degli operai delle fabbriche e dei braccianti agricoli, sull’avvilimento degli avventizi, sulle sofferenze quotidiane delle donne.” È il tempo della maturazione delle discussioni sul “concetto di realismo” e la sua applicazione alle varie arti. Come si sa il termine “Neorealismo” era stato già usato negli anni Trenta a proposito degli scrittori “Contenutisti”. Dopo la guerra la tendenza fu quella di rappresentare la realtà arricchendosi di istanze politiche e sociali e, sotto l’influenza del cinema, di critica di costume. Chi non ricorda, ad esempio i film “Paisà” e “Sciuscià” (1946), “Ladri di biciclette” (1948) di Vittorio De Sica e ancora i film di De Santis, Visconti e Lizzani. Alla stessa realtà del cinema neorealista volle ispirarsi la pittura di Domenico Guttuso e di Domenico Purificato. In letteratura fu il momento di una serie di testi che andava dai cosiddetti documenti di esperienze belliche e narrative saggistiche come il fortunatissimo “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi. All’inizio degli anni Cinquanta questa fase della produzione letteraria neorealistica incominciò a esaurirsi. Il fronte compatto della cultura di sinistra cominciò a scomporsi dal 1956 dopo il “disgelo” promosso da Krusciov in URSS e la diaspora prodotta dall’intervento sovietico in Ungheria. Nei primi anni Ottanta, con la forte ripresa produttiva, la stabilità dei governi social-democratici e il progressivo ritrarsi del fenomeno terroristico corrisposero un immobilismo e una mancanza di proposta politica del Partito comunista e che ridusse la cultura italiana in una sorta di “sopore”. È anche il tempo in cui si avviavano a compimento le grandi concentrazioni editoriali e l’esplosione di una pubblicistica sempre più prolifica. Un sintomo di maggiore vitalità si manifestò soprattutto tra gli editori minori, sparsi su tutto il territorio nazionale, i quali però ebbero vita breve e difficile. Nei due decenni tra il Settanta e l’Ottanta si innestò la crisi delle ideologie e s’incominciò a parlare di “postmodernità”. Il postmoderno si configurò come l’avvio di una crisi epocale della ragione e mettendo in forse quell’idea di progresso cara a tutti gli storicismi. Il risultato fu un’arte caratterizzata da una evidente mancanza di profondità. Ora che siamo entrati abbondantemente nel terzo millennio, ci accorgiamo che non si tratta tanto di assicurare il benessere di pochi quanto di estenderlo a tutti. E per raggiungere quest’obiettivo dobbiamo cercare di aiutare il nostro prossimo che soffre e di capire, innanzitutto, che le guerre e le stesse rivoluzioni non sono più la risposta giusta per risolvere i nostri problemi poiché la violenza in ogni caso non premia. In altri termini non à più il tempo delle ideologie che si confrontano tra destra centro e sinistra. Il quadro, semmai, è più radicale ed è tra l’essere e l’avere. Tra chi ha e chi è. (Riccardo Alfonso)

Posted in Confronti/Your and my opinions | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

“I (social) media che vorrei” del prof. Ruben Razzante

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Roma Giovedì 20 luglio alle ore 11 presso Esperienza Europa – David Sassoli,Piazza Venezia 6 il prof. Ruben Razzante presenta il suo nuovo libro dal titolo “I (social) media che vorrei” (FrancoAngeli Editore). Tra i relatori dell’evento alcuni coautori del volume, come il Sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Alberto Barachini, e autorevoli esponenti delle istituzioni come Giacomo Lasorella, Presidente Agcom. All’evento sono stati invitati anche alcuni membri del Parlamento europeo. Il professor Ruben Razzante, studioso e docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano, ha appena pubblicato un nuovo volume, da lui curato, dal titolo “I (social) media che vorrei. Innovazione tecnologica, igiene digitale, tutela dei diritti” (FrancoAngeli editore). Si tratta di una raccolta di saggi che vuole essere un utile contributo al dibattito pubblico su temi quanto mai decisivi per il progresso della cultura digitale. Il nuovo volume ospita riflessioni incentrate sul ruolo che le regole, i principi, le competenze, le professionalità, gli asset strategici e le buone pratiche possono avere nella costruzione di una democrazia digitale inclusiva, rispettosa dei valori della persona e imperniata su un corretto e maturo rapporto tra uomini e tecnologie. Informare correttamente su queste tematiche affrontate nei vari contributi raccolti in questo saggio diventa oggi cruciale per l’esercizio di tutti i diritti di cittadinanza digitale. A ciascuno dei coautori è stato chiesto di raccontare esperienze, di svolgere riflessioni attinenti al suo ambito di impegno professionale, aziendale e istituzionale e di formulare auspici e proposte, al fine di poter mettere a disposizione dei lettori una rappresentazione fedele di quanto sta accadendo nel mondo dei media e una proiezione verso quelli che potranno ragionevolmente essere gli scenari futuri. Oltre al saggio del prof. Ruben Razzante, che ha offerto un corposo contributo da osservatore privilegiato del fenomeno, il libro ospita i saggi di: F. Arzarello (Economic and regulatory policy Manager, Meta), A. Barachini (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione e all’Editoria), C. Bartoli (Presidente del Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti), A. Butti (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Innovazione), M. Colasante (Government Affairs and Public Policy Manager, Google Italy), I. Gabrielli (Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni), C. Mandelli (Amministratore delegato di Mondadori Media S.p.A), V. Melilli (Responsabile del “Design Law department” Bugnion S.p.A), R. Natale (Direttore di Rai Per la Sostenibilità, ESG), G. Nieri (Direttore divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi Strategiche di Mediaset ) e P. Con i coautori discuteranno dei temi del volume Giacomo Lasorella, Presidente Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e Massimo Martinelli, Direttore Il Messaggero. Il dibattito sarà moderato da Maria Latella, Giornalista Radio24 e SkyTg24.

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

A proposito del caldo e dei prezzi assurdi

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

L’Aduc oggi ci parla dei prezzi “assurdi” in specie nelle grandi città. In proposito vorrei dare una testimonianza personale. Con questa calura avere il condizionatore fuori uso significa che mi son trovato nella necessità di mettere in conto un nuovo acquisto. Vado nel negozio sotto casa e concordo il prezzo di 490 euro per l’apparecchio nuovo. L’esercente mi suggerisce due tecnici da consultare per un preventivo sul montaggio. Uno di costoro è irreperibile mentre il secondo viene per un sopralluogo. Deve togliere il vecchio e agganciare il nuovo ai tubi esistenti e rottamare il vecchio. Per farlo mi chiede 490 euro. Rimango basito. Mi ero già informato in negozio per avere, se non altro, un orientamento sul costo dei lavori di installazione e pur con qualche reticenza si erano fermati ad una cifra molto diversa ovvero intorno alle duecento euro. Ho esternato, timidamente, le mie perplessità su quanto richiesto e questo signore cambia atteggiamento e rudemente mi dice che non se fa nulla e se ne va. Probabilmente devo averlo gravemente offeso per aver osato obiettare sul prezzo e sul fatto che avrei potuto anche pagarlo ma dietro fatturazione. A questo punto mi chiedo se esiste un modo per difendersi da chi si fa forte delle necessità altrui per imporre le proprie tariffe e il modo come devono essere riscosse? E mi chiedo anche chi può tutelare un signore anziano dai continui rischi e a volte non solo di natura pecuniaria che affronta allorché si trova obbligato a far fare lavori casalinghi imprevisti e, in un certo senso, urgenti?

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Caldo, città e prezzi assurdi. Quando si regalano le città ai commercianti…

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Se si passa nel centro di una delle tante città che hanno centri storici di rilievo al punto di essere presi d’assalto dal turismo, una delle cose che colpisce sono i prezzi al dettaglio. In questo periodo, visto il caldo, si fa più caso alla classica bottiglietta d’acqua da mezzo litro. In centro a Firenze, per esempio, la si trova, senza sedersi ad un tavolino di un bar (ché altrimenti occorre prevedere di accendere un mutuo…) anche a 3 o 3,50 euro. Che succede? E’ semplicemente uno dei risultati del regalo che le amministrazioni comunali hanno fatto ai commercianti, che hanno adeguato i prezzi seguendo la logica di domanda e offerta. La domanda, essendo i centri storici praticamente svuotati di residenti è solo quella dei turisti, quasi sempre “mordi e fuggi”. L’offerta è di conseguenza, senza negozi che offrano a consumatori residenziali. I commercianti hanno ragione a praticare prezzi molto alti, perché gli affitti e le imposte dove svolgono la loro attività sono alle stelle. E’ un cane che si morde la coda che può essere modificato solo dalle amministrazioni comunali. Che devono decidere se continuare a svuotare i centri storici offrendo la visita delle loro vestigia storiche ed architettoniche a turisti che incontrano altri turisti…. oppure delle città vive, dove nei bar e ristoranti e nei negozi si possano incontrare residenti che, a loro modo, stimolino curiosità e interessi del turista. Insomma devono decidere se il turista debba essere attratto solo da musei, monumentalità (per quanto belli e autorevoli siano) e negozi per turisti o anche da, per esempio, fiorentini, romani e veneziani.Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc: http://www.aduc.it

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Carenza Mmg, i comuni del Nord offrono incentivi. Perplessità al Sud

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Mancano camici al Nord e così i comuni mettono a disposizione locali a giovani medici di medicina generale per aprire lo studio in convenzione. Domande come messaggi in bottiglia varcano sempre più i confini dell’Asl e regionali. Il comune di Venezia, ad esempio, ha diffuso uno spot per invitare i camici di altre zone del Paese “nella città più bella del mondo”, dove sarà possibile avere studio, collaboratori, infermieri gratis, e un aiuto (più generico) a trovare alloggio. Analoghi sforzi si registrano in Piemonte e Lombardia. E qualcuno da lontano arriva pure. Così il presidente dell’ordine di Napoli Bruno Zuccarelli ha paventato che un Nord capace di dare facility economiche a giovani medici di famiglia potrebbe far perdere professionisti nel Meridione. In una lettera aperta due Mmg campani, Massimo De Micco e Danilo Petrone, gli danno di fatto ragione; il rischio di emigrare per i medici del Sud c’è, e si deve però anche ad atti delle aziende sanitarie locali. Loro due, ad esempio, sono stati costretti a ricorrere al Tar, «poiché alcune Asl hanno pubblicato meno ambiti carenti di medicina generale a ciclo di scelta, rispetto al numero reale e necessario». Sviste che generano disamore. I flussi in uscita comunque non sarebbero così ingenti, come spiega Fiorenzo Corti vice segretario Fimmg (lombardo): «E’ vero che in certe aree del Sud si fa qualche volta ancora fatica a trovare un posto una volta usciti dal corso di formazione, ma è anche vero che se fare medicina generale al Nord fosse davvero attrattivo, in Lombardia non si sarebbero presentati al test per entrare nel triennio meno candidati (620) di quante erano le borse in palio (640); e all’apertura dei corsi triennali non si sarebbero presentati solo i 270 che alla fine si sono registrati, pari a meno della metà dei prescelti. Un numero che rischia di decrescere ulteriormente quando si aprirà l’accesso al test per la specializzazione». La professione vive dunque una crisi di attrattività, indipendentemente dalla latitudine. A conferma della riflessione di Corti, il dato che i nuovi convenzionati lombardi «non arrivano dall’Italia, ma dall’Est Europa, dal Sud America, dal Medio Oriente, dal Nord Africa. Ci piacerebbe vedere qualche italiano, ma pochi vogliono fare il Mmg, e non solo qui. A livello nazionale credo non basterà aumentare le borse di studio. Si dovrà cambiare strategia, inserire la formazione post-laurea in un percorso universitario di specializzazione con borse adeguate ed insegnamenti da attuarsi negli studi di medici di famiglia tutor, presso chi, cioè l’attività la svolge ogni giorno». Per Corti, nulla c’è di male se un comune, una Onlus, un ente pubblico o privato mette a disposizione delle risorse per avere una medicina di famiglia “vicina”. «A volte anche le farmacie mettono a disposizione loro stanze. In quest’ultimo caso, magari, un giovane collega ambizioso deve sapere che potrebbero esserci interessi divergenti; tendenzialmente sia la farmacia sia il medico di famiglia ambiscono a fare diagnostica sul territorio, e per evitare malintesi da competizione bisogna parlarsi. Lo stanno facendo Fimmg e Federfarma per crescere insieme e far crescere l’assistenza territoriale con forme di collaborazione. In questa sede pongo più che altro l’esempio del “giovane collega ambizioso” perché credo che, così come fa bene Federfarma a porre l’accento sulla farmacia come risorsa del territorio anziché sul farmacista, anche il medico di famiglia, giovane e meno, dovrebbe porre attenzione all’offerta della propria struttura, ed al valore del personale di studio, che dovrebbe essere dipendente suo e non di altre realtà, incluse quelle che lo ospitano. Servono ragionamenti individuali di prospettiva». Ma come fa un medico a pensarsi datore di lavoro se sempre più gli si parla di passaggio a dipendenza del Servizio sanitario? «Il nostro contratto di liberi professionisti convenzionati può convivere ancora a lungo con il contratto della dipendenza SSN e con altre forme contrattuali che si sono evolute e rese competitive rispetto ad esso. Penso ai rapporti nell’ospedalità privata o agli stessi colleghi convenzionati per la specialistica ambulatoriale che operano negli ospedali. Credo -aggiunge Corti – che più dello spettro del passaggio a dipendenza oggi a frenare i giovani sia …il commercialista. Molti colleghi hanno un regime fiscale forfettario che viene penalizzato sia se effettuano prestazioni oltre un certo tetto, sia se sostengono costi particolari, come l’assunzione di personale; però bisogna pensarsi professionisti e attrezzati per dare un futuro alla nostra attività».Una mano a fermare gli esodi dalle regioni più svantaggiate in teoria può offrirla l’emendamento della deputata Marta Schifone che, approvato un mese fa nel decreto legge Enti, consente di avere 1000 assistiti (e non più solo 850) ai medici di continuità assistenziale già convenzionati nel SSN a 24 ore a settimana. La Segretaria Fimmg Continuità Assistenziale Tommasa Maio in questi giorni sta però chiedendo alle Asl di assicurare ai medici a doppio incarico «piena ed immediata applicazione alla normativa, assicurando omogeneità in tutta la Penisola». Le Asl che ad esempio pensassero di togliere l’incarico a 24 ore prenderebbero una decisione in violazione della legge «foriera di un danno giuridico-patrimoniale rilevantissimo e da ristorare». (Fonte DoctorNews)

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

La riforma della giustizia: Editoriale di Enrico Cisnetto

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

(fonte: http://www.terzarepubblica.it in abstract) L’Italia ha bisogno, ormai da trent’anni, di una organica riforma della giustizia, che da un lato serva a farla funzionare in tempi civili e in modi equi, e che dall’altro ripristini l’equilibrio perduto tra il potere giudiziario e quello politico, esecutivo e legislativo. Tutto ciò accade allorquando il ministro Nordio, dopo mesi di silenzio seguito a iniziali dichiarazioni d’intenti riformatori, pare pronto a varare una legge che affronti almeno alcune ragioni della malagiustizia, a cominciare dalla condanna in conto anticipo ottenuta per via mediatica in barba all’articolo 111 della Costituzione e dall’abolizione dell’abuso d’ufficio (con il plauso dei sindaci Pd), dove i rovesciamenti di fronte tra giustizialisti e garantisti è quotidiano. Per poi, chissà, arrivare persino a toccare il tabù dei tabù, la separazione delle carriere. Il problema però è che lo scontro non avviene su un testo di riforma, ma sulle intenzioni. E in un clima dove il tentativo, assai goffo, del governo Meloni di precostituirsi un alibi a giustificazione dei propri errori, ritardi e mancanze evocando l’assedio della magistratura, rende tutto più difficile. Così, agli occhi del cittadino, sembrano vere due circostanze in entrambi i casi false: che la riforma della giustizia la si voglia fare per difendere i politici sotto accusa e che, se il governo incespica, non è per debolezza intrinseca ma perché un nemico improprio gli mette i bastoni tra le ruote.Così, quella che si profila davanti a noi è l’ennesima battaglia della guerra infinita, con Giorgia Meloni – suo malgrado – nei panni che fin qui sono stati del fondatore di Forza Italia. La presidente del Consiglio, invero, ha tentato di divincolarsi, mandando un messaggio forte e chiaro: chi pensa che si torni alla stagione berlusconiana, si sbaglia. La risposta l’avremo quando Nordio presenterà il testo della sua riforma. Se sarà a tutto campo e dotata del necessario coraggio, che non vuol dire avventatezza ma risolutezza, allora si potrà davvero dire che la politica si sarà riappropriata della sovranità perduta – è dai tempi della lotta al terrorismo, e poi alla mafia e alla corruzione, che ha abdicato a favore del potere giudiziario – e che l’era berlusconiana si sarà felicemente avviata alla conclusione. Viceversa, se ancora una volta saremo di fronte ad un intervento parziale, e quindi fatalmente esposto alla critica di voler incidere solo su alcune questioni in modo strumentale. Ora però c’è un fattore esogeno in campo, uno di quei “vincoli esterni” che fin qui sono stati determinanti nell’indurci a virtù che da soli non abbiamo, o che comunque non pratichiamo. Parlo del fatto che l’Italia sia sotto osservazione europea perché la riforma della giustizia è un requisito per l’erogazione dei fondi del Pnrr. Bruxelles sa che c’è bisogno di una seria e completa riforma della giustizia, proposta in modo sereno all’attenzione degli italiani. Ma guai ad abbandonarsi al “complesso di Calimero” (Ferruccio De Bortoli dixit) ed evocare il complotto. Non c’è leader politico e di governo che, praticandolo, ne sia uscito vivo.

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

27ª edizione Festivaletteratura Mantova

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Mantova dal 6 al 10 settembre nei palazzi, nelle strade e nelle piazze di Mantova. il Festival annuncia l’adesione di oltre 40 nuovi ospiti nazionali e internazionali tra cui troviamo i poeti Valerio Magrelli e Claudia Rankine, i romanzieri Jonathan Coe, Julya Rabinowich, Gian Marco Griffi, Dario Ferrari e Stefania Bertola, la giornalista Tonia Mastrobuoni, il cantautore Brunori Sas, i filosofi Umberto Galimberti e Giorgia Serughetti e gli architetti Mario Cucinella e Samia Henni. Non riusciranno invece ad essere a Mantova, come precedentemente annunciato, la filosofa Julia Kristeva e la poetessa Warsan Shire. La ventisettesima edizione di Festivaletteratura arriva in un momento storico in cui dare nome alle cose e a quanto succede sembra sempre più arduo, e mettere insieme le parole, provando a ricucirne il senso e farne dialogo: questa la sfida che impegnerà tutti gli autori coinvolti.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Cosa possiamo aspettarci dalla stagione degli utili di Wall Street?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

L’Analisi è di Walid Koudmani, Chief Market Analysts di XTB. Fintech internazionale quotata alla Borsa di Varsavia e uno dei maggiori broker FX e CFD. Durante il periodo festivo tipicamente calmo, il mercato azionario dovrebbe offrire una fine di luglio e agosto eccezionalmente interessante a causa della stagione degli utili per il secondo trimestre del 2023. Il sentimento nei mercati per la seconda metà dell’anno potrebbe dipendere da questi risultati. Inoltre, i risultati più deboli del settore bancario potrebbero influenzare una revisione della politica di ulteriori aumenti della FED. L’ultimo trimestre avrà lo stesso successo del precedente? Vedremo un impatto dell’aumento dei tassi di interesse sui risultati e sulle previsioni delle aziende? La prima metà di quest’anno è stata da record in termini di rendimenti sul Nasdaq (US100) sullo sfondo di anni storici. L’indice delle società tecnologiche ha registrato una solida crescita del 40%. Se l’anno in corso si chiudesse con un tale rendimento, si collocherebbe nei primi cinque anni con il miglior tasso di rendimento, e ciò in un contesto di tassi di interesse così elevati. I mercati sono ottimisti dopo i risultati eccezionalmente buoni del primo trimestre, che hanno sorpreso il mercato e portato a rendimenti elevati sugli indici. Pertanto, le aspettative degli investitori potrebbero essere elevate per il secondo trimestre, il che potrebbe gettare le basi per una potenziale delusione. L’impatto dei tassi di interesse più elevati è sempre ritardato e il cambiamento può richiedere da pochi mesi fino a 1-2 anni. Nelle prossime settimane scopriremo se gli alti tassi hanno iniziato a drenare liquidità dai bilanci delle imprese. Nonostante l’indebolimento dei dati macroeconomici e le numerose sfide, Wall Street continua a mostrare una notevole forza. Tuttavia, i risultati aziendali giustificheranno un’ulteriore crescita dopo un primo semestre di quest’anno record in termini di crescita? Guardando i dati concreti, le prospettive non sembrano così negative. Alcune aziende hanno già pubblicato i report del secondo trimestre 2023 e finora i risultati sono incoraggianti, con aziende che in media hanno superato le stime del +3%. Secondo le previsioni di Bloomberg, l’ultimo trimestre dovrebbe essere il terzo trimestre consecutivo con un calo degli utili netti su base annua. Allo stesso tempo, questo dovrebbe essere l’ultimo trimestre con dinamiche negative. A partire dall’ultimo trimestre del 2022, le dinamiche annuali sono state rispettivamente di -0,1%, -7,5% e -7,1%. Nel prossimo trimestre, ovvero il terzo trimestre del 2023, l’utile netto medio delle società dovrebbe crescere dello 0,3% su base annua. La stagione degli utili ha la possibilità di essere un evento chiave per il sentiment nella seconda metà dell’anno. Ci sono molti punti interrogativi e ancora più potenziali risposte. Una cosa è certa, il mercato osserverà attentamente i dati in arrivo e gli investitori attivi dovrebbero mantenere una particolare vigilanza poiché questa stagione degli utili potrebbe portare molte emozioni estreme. Spostandosi su settori particolari, l’attenzione degli investitori sarà focalizzata sui risultati delle società tecnologiche e del settore bancario. Questo settore darà il via alla stagione degli utili questo venerdì. I report finanziari saranno forniti da importanti banche come JPMorgan Chase & Co., Citigroup Inc. e Wells Fargo & Co. Secondo le previsioni degli analisti, i tassi di interesse più elevati nell’ultimo trimestre dovrebbero sostenere i risultati del settore bancario in termini di i ricavi da interessi e compensano la debolezza delle divisioni di investment banking e trading. I ricavi bancari totali previsti dovrebbero aumentare del 13,2%. Maggiori ricavi, tuttavia, non significano maggiori profitti. I margini delle banche sono limitati poiché i risparmi vengono trasferiti per ottenere un migliore interesse sui depositi. (Abstract)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

The New Documents from the Pontificate of Pope Pius XII

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Roma 9-11 october 2023 at the Aula Magna of the Pontifical Gregorian University. The New Documents from the Pontificate of Pope Pius XII and their Meaning for Jewish-Christian Relations: A Dialogue between Historians and Theologians conference will focus on how these archives shed light on historical and theological controversies over Pope Pius XII and the Vatican during the Holocaust, and on Jewish-Christian relations at multiple levels – from ordinary people to authority figures in Jewish and Catholic milieus, institutions and power structures. The event will be open to the public and accredited media. More information, as well as the procedures for accreditation to the conference, will be released in September.

Posted in Università/University | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

I nuovi documenti del Pontificato di Pio XII

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Roma 9-11 ottobre 2023) presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana. Nel marzo 2020 Papa Francesco ha reso accessibili milioni di documenti relativi al Pontificato di Pio XII (1939-1958), i quali hanno il potenziale di essere studiati attraverso molteplici approcci, rilevanti sia per le questioni storiche che teologiche. Ci vorranno decenni di esame e analisi per accertare il reale valore di questi archivi, stimati in almeno 16 milioni di pagine. Tuttavia, alcune importanti scoperte sono pronte per esser condivise con il grande pubblico nel convegno che avrà luogo nel prossimo autunno. L’evento sarà aperto al pubblico e ai media accreditati. Maggiori informazioni, nonché le modalità di accredito al convegno, saranno diffuse nel mese di settembre.

Posted in Università/University | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Il Parlamento Europeo e le aree del degrado

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 luglio 2023

Il Parlamento europeo ha votato a favore di obiettivi giuridicamente vincolanti per il ripristino delle aree naturali degradate nell’Unione Europea. La legge sul ripristino della natura, il primo grande atto legislativo degli ultimi 30 anni per proteggere la biodiversità nell’UE, ha resistito alla forte opposizione dei parlamentari conservatori e di destra, sostenuti dalle lobby dell’agricoltura industriale.“La natura europea è in uno stato disastroso, ma questo voto dimostra che c’è ancora speranza di ripristinare ciò che è rimasto”, dichiara Špela Bandelj, Biodiversity Project Manager di Greenpeace CEE. “Mentre un’altra ondata di calore senza precedenti attanaglia l’Europa, è chiaro che per sopravvivere al collasso climatico e garantire l’approvvigionamento alimentare dovremo avere la natura dalla nostra parte. Finora i governi e l’UE non sono stati in grado di provvedere. La legge sul ripristino della natura sarà un punto di riferimento per giudicare le azioni concrete che saranno messe in campo”.La legge sul ripristino della natura diventerà uno dei due pilastri fondamentali della Strategia dell’UE per la Biodiversità 2030 e la prima normativa esplicitamente finalizzata al ripristino della natura in Europa. Il testo finale della legge sarà concordato dopo i negoziati tra i rappresentanti del Parlamento europeo, dei governi nazionali e della Commissione europea. Nel 2021, l’Agenzia europea dell’ambiente aveva rilevato che l’81% degli ecosistemi UE è in cattive condizioni.

Posted in Politica/Politics | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »