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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Archive for 2 luglio 2023

Lugano LongLake Festival 2023

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Lugano (Svizzera) Venerdì 7 e sabato 8 luglio protagonista del Festival sarà Estival Jazz con due serate di concerti gratuiti in Piazza della Riforma, la piazza principale di Lugano. La line up ufficiale vedrà come ospiti Ben Harper, Gilberto Gil, Judith Hill, Stanley Clarke, Seun Kuti & Egypt 80, Mark Lettieri, Beppe Donadio.Le prime note scelte per l’apertura ufficiale di Estival Jazz saranno affidate a Mark Lettieri, il virtuoso chitarrista americano membro degli Snarky Puppy, Chitarrista, compositore e turnista, vincitore di un Grammy. Grande ospite d’onore della serata sarà Ben Harper, vincitore di tre Grammy Awards e considerato uno dei maggiori esponenti della scena musicale internazionale. La seconda serata di Estival Jazz inizierà con le note di Stanley Clarke. Vincitore di 4 Grammy e considerato una leggenda del jazz contemporaneo, è stato il primo bassista ad esibirsi come front man in tour mondiali, e il primo ad essere una star sia del basso elettrico che di quello acustico. Salirà sul palco con la sua nuova ed entusiasmante band 4EVER che enfatizza la legacy jazz fusion di gruppi storici come i Return To Forever, con i quali lui stesso ha collaborato. Il LongLake Festival è una manifestazione dall’anima musicale variegata, che propone ogni sera concerti con protagonisti della scena sia internazionale che svizzera, a cui si aggiungono performance gratuite, tra teatro, cabaret, proiezioni di film, conferenze, attività per famiglie, installazioni d’arte urbana, mercatini tematici e proposte di street food.

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Mostra: “Lucus di Yuval Avital” a cura di Massimo Guastella

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Lecce venerdì 14 luglio 2023, ore 11.00 piazzetta Giorgio Baglivi 4 si terrà alla Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce l’anteprima stampa della mostra Yuval Avital. Lucus, a cura di Massimo Guastella. Per la Fondazione Biscozzi | Rimbaud Yuval Avital ha ideato e realizzato un progetto site-specific ispirato al bosco sacro, il lucus appunto, caro agli antichi romani ma altrettanto considerato dalle arti. L’artista, alla costante ricerca di tracce umane e recuperi rituali, affascinato dalle differenti identità dei luoghi, ha ideato un percorso espositivo che intende creare interrelazioni con la comunità e le sue radici culturali e naturali, rievocando le remote aree boschive ricoperte dalla macchia della penisola jonico-salentina. Novanta le opere in mostra, alcune recenti e altre realizzate appositamente, tutte caratterizzate dalla versatilità nell’utilizzo dei linguaggi e dei mezzi espressivi, d’una creatività mai doma, a tratti inquieta, che unisce il fare artistico tradizionale alla multimedialità.

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Art Nouveau Week 2023 a Torino dal 8 al 14 luglio

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Torino Conferenza stampa il 6 luglio ore 11 si presenta nella sala panoramica del XV piano della sede della Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7) il Festival internazionale Art Nouveau Week. Dall’8 al 14 luglio torna a Torino il Festival internazionale, manifestazione organizzata dall’Associazione Italia Liberty su iniziativa e a cura di Andrea Speziali, con appuntamenti esclusivi e inediti all’interno degli universi di questa caleidoscopica, empatica e affascinante corrente artistica: dall’incontro concerto inaugurale di pianoforte e arpa su note Art Nouveau al Conservatorio Statale Giuseppe Verdi, alla singolare Nursery Liberty sulla grafica torinese per l’infanzia a Palazzo Barolo con visita guidata gratuita al MUSLI, sino all’appuntamento dedicato agli elitari locali subalpini del ritrovo Belle Époque e ai Dolci Liberty, con degustazioni-rito inizi ‘900 al Caffè Baratti & Milano, “Locale Storico d’Italia”, dove il floreale dialoga con lo stile Aemilia Ars. Ricchissima e altrettanto unica è l’immersione tra bellezza e stupefazione delle visite guidate con un esperto di Art Nouveau e aperture esclusive di residenze private, capolavori icona di maestri del calibro di Fenoglio, Vandone, Ballatore di Rosana, Gribodo, Velati Bellini, D’Aronco, Frapolli tra piazza Castello, via Bertola, Cit Turin San Donato, ex piazza d’Armi, Valentino, Crimea e precollina, Cimitero Monumentale. Alla conferenza stampa intervengono Jacopo Suppo, vicesindaco della Città metropolitana di Torino; Andrea Speziali, presidente di Italia Liberty, Maria Grazia Imarisio, storico dell’arte; Vittorio Porta, presidente dell’Ordine degli Architetti di Biella e Luca Orlandi, professore associato Consiglio Interuniversitario in Turchia. Durante la presentazione ci saranno collegamenti con Roma e Bari, città che ospitano altri eventi del Festival.

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Presentazione del Premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Roma 5 luglio alle 18 Palazzo della Cancelleria piazza della Cancelleria, 1 presentazione del Premio Internazionale Joaquín Navarro-Valls, istituito dalla Biomedical University Foundation, dall’Università Campus Bio-Medico di Roma e dalla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico in occasione dei primi trent’anni delle loro attività. Un premio dedicato a personalità che si sono distinte, proprio come l’ex direttore della Sala Stampa Vaticana, nel campo della leadership e della benevolenza. Tra i presenti: Paolo Arullani, presidente Biomedical University Foundation, Giovanni Malagò, presidente Coni e Fondazione Milano Cortina 2026, Elisa Santoni, ufficiale della Repubblica, 5 volte Campionessa del mondo Ginnastica Ritmica, Argento e Bronzo Olimpico, Gianni Letta, advisory Board Biomedical University Foundation, Stefano Lucchini, chief Institutional Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo, Federica Marchini, board Member Biomedical University Foundation, Mario Moretti Polegato, presidente Geox, Riccardo Preve, consigliere delegato Riso Gallo SpA, Carlo Tosti, presidente Università e Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico di Roma.

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Le mie ragazze di carta

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Al cinema dal 13 luglio 2023. E’ un film di Luca Lucini con Maya Sansa, Andrea Pennacchi, Alvise Marascalchi, Cristiano Caccamo, Raffaella Di Caprio, Alessandro Bressanello, Christian Mancin, Marta Guerrini e con Giuseppe Zeno e con la partecipazione di Neri Marcorè Racconta, attraverso il codice universale della commedia, due momenti decisivi della vita di tre adolescenti: il passaggio dalla pubertà alla preadolescenza vissuto traprimi amori e partite dirugby e quello dal mondo della campagna al mondo della città. Siamo alla fine degli anni 70, nel trevigiano, in un periodo in cui la rapida espansione delle città investe anche la famiglia Bottacin, composta da Primo, Anna e Tiberio. Per loro, e in particolare per il giovane Tiberio, il cambiamento dalla vita contadina a un contesto urbano sarà piuttosto tumultuoso. Il racconto di un periodo storico di grandi trasformazioni sociali ed economiche, in cui anche le sale cinematografiche, luoghitipici di fruizione comunitaria, dovettero ripiegare verso una programmazione a luci rosse per evitare il fallimento.

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Capital Group: Nearshoring: parola in voga a Wall Street o vento di coda strutturale?

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

A cura di Ana Reynal, Equity Investment Analyst di Capital Group. Per spiegare l’evoluzione dei pattern del commercio globale negli ultimi anni si sono fatti strada numerosi tipi di “shoring”. Gli ultimi decenni sono stati un periodo di grossi cambiamenti nelle filiere. Dopo il COVID-19, l’ultimo trend emerso è quello del nearshoring. L’offshoring è stata la tendenza dominante dai primi anni Novanta agli anni 2010. Il fenomeno si è ridimensionato dopo la crisi finanziaria del 2008 e la pandemia, mettendo a nudo molte delle debolezze della globalizzazione. Il nearshoring è opposto: le aziende riportano la produzione nei Paesi vicini ai loro mercati e in fusi orari simili per minimizzare potenziali interruzioni. Sulla base di un sondaggio di 338 società estere che operano in Cina. Di queste, 63 hanno dichiarato che avrebbero reindirizzato gli investimenti dalla Cina ad altre sedi, ad esempio il sudest asiatico, il Messico, l’India e gli Stati Uniti. Fonte: AmCham Shanghai 2021 China Business Report, pubblicato il 22 settembre 2021. Un potenziale favorito è il Messico, che vanta già diverse partnership commerciali con gli USA e rappresenta una quota più elevata delle esportazioni di questi ultimi (15,2%) rispetto alle importazioni (13,2%) La manodopera nel settore manifatturiero è, in Messico, più economica (rispetto agli Stati Uniti e alla Cina), più disponibile (rispetto agli USA), competente e facile da formare. Interessante è la solidità del contesto giuridico per le imprese nel Paese, che possono accedere a tutele extra e ai meccanismi di risoluzione delle controversie previsti dall’Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA). Gli afflussi nel Paese sono in crescita: gli investimenti diretti esteri (IDE) nel 2022 erano ai massimi dal 2015. Il freno principale alla crescita economica del Messico dall’avvio dell’amministrazione del Presidente Andrés Obrador nel 2018 sono stati gli investimenti pubblici e privati. Cina e Messico sono i due principali fornitori di importazioni verso gli USA e considerando l’entità del supporto bipartisan al rafforzamento degli scambi commerciali con il Messico, è possibile che il gap si chiuda nel corso di questo decennio. Nonostante la solidità del peso messicano, i settori turistico e manifatturiero stanno registrando un buon andamento grazie al ‘revenge travel’ degli americani e agli investimenti nel nearshoring. Un elemento che ostacola l’opportunità del Messico è la situazione dell’energia elettrica: le politiche sempre più nazionaliste del Paese hanno spinto USA e Canada ad aprire una disputa in base all’USMCA lo scorso anno.Secondo un’analisi di Morgan Stanley, i Il Messico necessita di 37 gigawatt (GW) di capacità aggiuntiva per sostenere la sua crescita del PIL e i potenziali investimenti per il nearshoring,pari a una spesa in conto capitale di almeno USD40 miliardi.Le azioni messicane sono oggi più interessanti rispetto al passato con venti di coda più forti rispetto a gran parte di altre economie in via di sviluppo, con una governance migliore del previsto,Il Messico ha agito prima del resto del mondo in termini di rialzi dei tassi di interesse, l’inflazione è ora sotto controllo e le valutazioni azionarie sono inferiori alle medie decennali. Il Messico presenta numerosi vantaggi, ma non è esente da rischi. Continueremo a monitorare come il governo li gestirà per cercare di capire se sarà in grado di mantenere la grande promessa di questo ultimo “Mexico moment”. (Abstract by http://www.verinieassociati.com)

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T. Rowe Price – Global High Yield Bond: trovare opportunità in mezzo alla volatilità

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

A cura di Michael Della Vedova, Co‑portfolio Manager, Global High Income Bond Strategy, T. Rowe Price. Le obbligazioni globali high yield continuano ad apparire interessanti grazie ai solidi fondamentali societari e ai rendimenti che si attestano sui livelli più alti degli ultimi anni. I bilanci sono relativamente sani, poiché molte società si sono assicurate finanziamenti a basso costo nel 2020 e nel 2021, e ciò potrebbe contribuire a mantenere bassi i tassi di default quest’anno, nonostante il rallentamento della crescita economica. Inoltre, il fabbisogno di nuove emissioni nel 2023 sarà probabilmente basso, il che è altrettanto positivo. Questi fattori dovrebbero sostenere l’asset class, nonostante la potenziale volatilità determinata da un’inflazione vischiosa, dal rallentamento della crescita e dalle preoccupazioni del settore bancario. Per gli investitori con un orizzonte temporale adeguato sono disponibili interessanti opportunità di rendimento. In particolare, le obbligazioni scontate beneficiano dell’effetto pull to par (verso il suo valore nominale) man mano che si avvicinano alla scadenza, offrendo potenziali opportunità di apprezzamento del capitale. Anche se basso, il fattore duration delle obbligazioni high yield può fornire una certa diversificazione, dato che le banche centrali si avvicinano alla fine dei loro cicli di restrizione. Le società sono attualmente sostenute da solidi fondamentali. Gli indici di liquidità rimangono forti, mentre gli indici di leva finanziaria sono relativamente bassi. Di conseguenza, i bilanci aziendali sono generalmente in uno stato relativamente sano, il che dovrebbe contribuire a mantenere bassi i default quest’anno. È inoltre importante ricordare che le aziende tendono ad avere un debito con scadenze variabili distribuite su più anni; quindi, l’impatto dell’aumento dei tassi d’interesse non è immediato, ma viene distribuito nel tempo. Guardando al futuro, il rallentamento della crescita potrebbe avere un impatto sulle imprese e pesare sui margini di profitto nel corso di quest’anno e fino al 2024. Pertanto, è possibile che i fondamentali inizino a deteriorarsi, ma è importante ricordare che il punto di partenza è una posizione di forza. Nel complesso, riteniamo che i settori difensivi, tra cui le società di assistenza sanitaria meno cicliche, e i settori come le telecomunicazioni europee avranno probabilmente la meglio in un contesto di crescita più debole. L’asset class potrebbe essere soggetta a volatilità. I mercati e gli investitori sono attualmente alle prese con diverse sfide, tra cui un’inflazione ostinatamente elevata, il rallentamento della crescita economica e le preoccupazioni del settore bancario. Prevediamo tuttavia che il balance of risk inizierà a spostarsi dalle preoccupazioni macro alla volatilità del credito, dato che il rallentamento della crescita probabilmente metterà sotto pressione i margini di profitto delle aziende. Nel complesso, è lecito attendersi una certa volatilità nei prossimi mesi, ma a nostro avviso l’asset class è ben posizionata per affrontarla. Riteniamo che rimangano ampie opportunità per generare valore e capitalizzare i rendimenti interessanti, tuttavia, la selezione dei titoli diventerà fondamentale. (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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“Il tasso di disoccupazione 7,6 %registrato a maggio dall’Istat è ai minimi dal 2009″

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

“Eccezione fatta per il periodo di lockdown del 2020, un tasso così basso non si vedeva da ben 14 anni, ovvero da maggio 2009. Ed è un risultato dell’azione di governo che si sta muovendo nella direzione giusta. Il decreto lavoro, che ora è legge, darà ancora più impulso al welfare con misure mirate per l’accesso al mondo del lavoro, gli incentivi e i tagli sulle tasse”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani.

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Nell’Eurozona l’inflazione scende al 5,5% annuo

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Diminuisce l’inflazione dell’Eurozona per il terzo mese di fila grazie all’abbassamento dei costi dell’energia e alla stabilizzazione dei prezzi degli alimenti. L’inflazione complessiva su tutta l’Eurozona è scesa al 5,5% in giugno dal 6,1% del mese precedente, d’altro canto l’inflazione core è salita da 5,4% a 5,5% dimostrando che la spesa dei consumatori rimane costante a dispetto di tassi di interesse superiori su mutui e prestiti. La BCE rimarrà dunque preoccupata per l’elevato livello di inflazione ed è prevedibile un ulteriore rialzo dei tassi di interesse al prossimo meeting. La Germania è l’unico paese dell’area euro in cui l’inflazione è in aumento, con il dato complessivo salito al 6,4% in giugno rispetto al 6,1% di maggio. Anche il dato sull’inflazione core è in crescita rispetto al mese precedente: 5,8% contro 5,4%. L’aumento è dovuto principalmente all’effetto base causato dalla riduzione dei sussidi al trasporto, introdotti lo scorso anno, che ha aumentato conseguentemente il costo del trasporto per quest’anno. Ad oggi l’unico paese dell’Eurozona nei target di inflazione della BCE è la Spagna con 1,6%.

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È un ottimo momento per guardare ai bond High Yield USA

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

A cura di Antonella Manganelli, AD e Responsabile Investimenti di Payden & Rygel Italia, L’anno è iniziato molto positivamente per i mercati del reddito fisso e, arrivati a questo punto, è difficile aspettarsi che finisca diversamente. L’inflazione si è mantenuta stabile e la disoccupazione rimane storicamente bassa, quindi è difficile aspettarsi una Federal Reserve “colomba”, anche se non si profila all’orizzonte la stessa impennata dei tassi a cui abbiamo assistito l’anno scorso, quanto piuttosto una fase di oscillazione. Con i Treasury che pagano il 4% e il credito investment grade che offre oltre il 5%, un investitore potrebbe voler assumersi un rischio aggiuntivo con l’high yield, per via del rendimento incrementale. Nel mercato HY, il miglior indicatore dei rendimenti a lungo termine è il rendimento iniziale, che ha una correlazione dello 0,95 con i successivi cinque anni di rendimenti annualizzati. Nel caso in cui si verificasse una recessione, fosse questa lieve o grave, avrebbe comunque un impatto sul mercato high yield: ogni rallentamento della crescita ha infatti conseguenze sulle società con maggiore leva finanziaria. La strategia di Payden è molto attenta ai benchmark: battere il benchmark al netto delle commissioni significa, infatti, essere tra i top performer. In quest’ottica è quindi necessario valutare ogni posizione significativa all’interno di un determinato benchmark, per stabilire se vogliamo sovrappesarla o sottopesarla. La fase successiva del processo di investimento, che è anche la più impegnativa, consiste nel cercare di individuare dove, all’interno degli emittenti, si trova il valore relativo. L’anno scorso abbiamo assistito a una drastica riduzione delle emissioni, poichè l’emissione di debito in un contesto di tassi in aumento diventa meno interessante di quanto non sia in un contesto di tassi più bassi. Nel 2020 e nel 2021, quando la politica monetaria era accomodante, abbiamo assistito a un’ondata di emissioni di debito da parte di emittenti HY che cercavano di rifinanziare il proprio capitale a tassi cedolari molto bassi, e quindi di estendere le scadenze per bloccare questi tassi il più a lungo possibile. Questi livelli di emissioni sono poi diminuiti drasticamente lo scorso anno, in parte perché non ha senso emettere a tassi cedolari più elevati, in parte per via della grande quantità di rifinanziamenti già effettuati negli anni precedenti.Un’altra fonte di nuove emissioni nel mercato è rappresentata dai leveraged buyout (LBO), che nel 2022 hanno subito un forte calo per via dell’aumento dei tassi di interesse, ma nel 2023, nonostante i tassi siano più alti che mai, stanno riprendendo. Per gli emittenti, infatti, ha senso iniziare a ridurre il debito esistente emettendo in modo opportunistico quando la finestra è aperta e le cedole sono gestibili. Al momento il team di Payden & Rygel valuta più le singole emissioni che determinati settori. Siamo sicuramente consapevoli del nostro posizionamento settoriale rispetto al benchmark, ma non vogliamo fare scommesse sui settori: la nostra selezione è sicuramente più orientata agli emittenti e al valore relativo. È interessante notare che in questo momento, a causa delle recenti turbolenze nel settore bancario regionale, ci troviamo in sovrappeso su alcuni settori finanziari, che si tratti di servizi finanziari o assicurativi, il cui debito appare relativamente economico e, ancora, siamo favorevoli a diverse emissioni degli energetici. (Abstract by BC Communication)

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PIMCO: Principali temi macro nel breve periodo

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

A cura di Tiffany Wilding, Economist e Managing Director di PIMCO. La tenuta dei mercati del lavoro e il calo dei prezzi dell’energia nella prima metà del 2023 sembrano destinati a lasciare il posto a un contesto di crescita più incerto, man mano che l’impatto della politica monetaria più restrittiva e le tensioni nel settore bancario si faranno sentire. A differenza dello scorso anno, in cui l’inflazione risultava uniformemente vischiosa con sorprese al rialzo, sta iniziando a divergere tra Paesi e settori. Sebbene alcune banche centrali stiano registrando i primi progressi verso una riduzione dell’inflazione, i banchieri centrali continuano a dover affrontare un difficile gioco di equilibri. Senza una politica fiscale pronta a salvare la situazione, vediamo un contesto di crescita più incerto, con rischi di ribasso crescenti nell’orizzonte ciclico. Continuiamo a prevedere che una recessione negli Stati Uniti e l’aumento della disoccupazione finiranno per dare il via a un ciclo di normalizzazione delle politiche delle banche centrali, ma non prima di alcuni altri rialzi a livello globale delle banche centrali dei mercati sviluppati, compresa la Federal Reserve statunitense, nei prossimi mesi.Dopo che la riaccelerazione del primo semestre si è in gran parte esaurita, si prospetta un contesto di crescita più incerto, con rischi di ribasso crescenti. Le ragioni sono molteplici: 1. Le banche centrali dei Paesi industrializzati sembrano compensare parte dello slancio positivo del primo semestre aumentando i tassi di interesse un po’ più del previsto. 2. Questi ulteriori rialzi delle banche centrali si inseriscono in un contesto di condizioni finanziarie già rigide, inasprendo le condizioni del credito bancario, e di calo della domanda di prestiti, tutti fattori che probabilmente rallenteranno l’attività economica e del mercato del lavoro con un certo ritardo. Gli Stati Uniti, con il loro fragile settore bancario regionale, appaiono particolarmente vulnerabili. 3. La Cina ha registrato una crescita molto forte nel primo trimestre, ma il suo slancio dopo la riapertura del COVID sembra già affievolirsi. È probabile che continuino le tendenze inflazionistiche divergenti tra i sottogruppi di prodotti all’interno degli indici dei prezzi al consumo regionali, in contrasto con il 2022, quando l’inflazione ha sorpreso inesorabilmente in un’unica direzione tra prodotti e regioni. È probabile che persistano anche le differenze tra regioni. Infine, vale la pena notare che la Cina sembra avere il problema opposto. Le banche centrali sono ancora in una posizione difficile. Tutto questo avviene mentre l’affaticamento dovuto alle politiche fiscali continua a prendere piede. A meno di recessioni più gravi nei mercati sviluppati, non ci aspettiamo un grande sostegno da parte della politica fiscale nell’orizzonte ciclico. L’affievolirsi dello shock energetico in Europa e nel Regno Unito dovrebbe inoltre tendere a moderare le misure fiscali mirate, mentre la politica fiscale statunitense nella seconda metà del 2023 diventerà probabilmente un vero e proprio vento contrario – Secondo le nostre stime, il riavvio dei pagamenti dei prestiti agli studenti e le scadenze fiscali che erano state rinviate potrebbero rappresentare un fattore sfavorevole pari a 100-150 miliardi di dollari su base annua per i consumatori statunitensi, il che probabilmente eroderà i risparmi e farà calare i bilanci delle famiglie. Nel frattempo, le prospettive incerte di una regolamentazione più severa per le banche di medie dimensioni dovrebbero rallentare ulteriormente la crescita dei prestiti. Le nostre consultazioni di giugno non hanno modificato quelli che avevamo identificato come i temi d’investimento chiave per quest’anno: in breve, concentrarsi sulle aree di alta qualità del mercato obbligazionario, dove i rendimenti di partenza sono elevati. A nostro avviso, questo può aiutare gli investitori a costruire portafogli resilienti in un contesto macroeconomico più incerto e volatile. (abstract by http://www.verinieassociati.com)

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Prof. Mele: “Sull’Inflazione la Lagarde continua a sbagliare”

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

E’ di questi giorni la notizia della scelta di un nuovo ed ennesimo rialzo dei tassi di interesse che dovrebbe avvenire a luglio per volere della Banca Centrale Europea e quindi, della Lagarde. Questo perché, secondo una convinzione alquanto errata e di improvvisazione economica, l’inflazione che stiamo vivendo dalla crisi energetica dello scordo anno si combatte unicamente con aumenti insensati dei tassi di interesse. Eppure, osservando i dati sulla variazione del fardello inflazionistico, ad aumenti costanti dei tassi di interesse non segue una correlazione della riduzione dei saggi inflazionistici nell’area UME.Questo perché, l’inflazione che stiamo vivendo è una inflazione dal lato dell’offerta e derivante da un mercato, quello energetico ed importato, che nulla a che vedere con l’aumento dei prezzi derivante da un eccesso di domanda aggregata.E’ quanto riferisce il Prof. Marco Mele, Associato di Politica Economica e manager italiano, il quale sottolinea come gli effetti avversi su famiglie ed imprese sono, invece, già visibili a causa di questa errata politica monetaria restrittiva.”L’economia non è improvvisazione, bisogna essere cauti nell’usare misure che non tengano conto delle strutture produttive dei paesi e del livello occupazionale degli stessi perché, anche il più piccolo errore di politica monetaria causerebbe l’amplificazione di divergente economiche tra i paesi membri.” “In altre parole, “la folle idea di combattere l’inflazione solo con aumenti dei tassi di interesse senza pensare agli effetti sul mercato del lavoro impatterà sulle fasce più fragili della popolazione con effetti marginali o nulli sull’inflazione”, conclude il Prof. Marco Mele in linea con numerosi ricercatori del settore.

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BNP Paribas Asset Management lancia il suo primo ETF Irlandese

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

BNP Paribas Asset Management (‘BNPP AM’) annuncia di aver ricevuto l’approvazione regolamentare dalla Banca Centrale d’Irlanda per BNP Paribas Easy ICAV e di aver lanciato il suo primo comparto, BNP Paribas Easy S&P 500 ESG UCITS ETF. Il fondo, il primo ETF irlandese di BNPP AM, è classificato come Articolo 8 ai sensi del Regolamento SFDR[4] ed è quotato su Euronext Dublin, Euronext Paris e Deutsche Börse Xetra dal 2 al 7 giugno. Il fondo sarà inoltre quotato in una fase successiva su Borsa Italiana, SIX Swiss Exchange e London Stock Exchange.L’indice S&P 500 ESG, lanciato nel 2019 e ribilanciato annualmente l’ultimo giorno lavorativo di aprile, comprende circa 300 dei 500 componenti che costituiscono l’indice principale. Rispetto all’indice di riferimento, i settori maggiormente sovrappesati sono attualmente IT e beni voluttuari, mentre i maggiori sottopesi si riscontrano nei settori dell’energia, delle utility e nei titoli industriali. L’indice S&P 500 ESG ha sovraperformato l’indice S&P 500 in ciascuno degli ultimi cinque anni solari con una volatilità simile e con miglioramenti in termini di punteggio ESG ed efficienza del carbonio.Gli ETF azionari statunitensi si sono dimostrati particolarmente apprezzati dagli investitori europei, che hanno preferito l’esposizione agli indici poiché storicamente si è rivelato difficile per i gestori attivi sovraperformare il mercato azionario statunitense. Il patrimonio degli ETF azionari disponibili in Europa supera oggi i 1000 miliardi di dollari; di questa cifra, gli ETF azionari statunitensi rappresentano il 33%, ponendosi davanti sia agli ETF azionari globali (27%) che a quelli azionari europei (25%).BNP Paribas Easy S&P 500 ESG UCITS ETF è il primo ETF di BNPP AM a replicare un indice S&P ESG e sarà gestito in conformità con la Policy “Governance & Voting” di BNPP AM, il che significa che verrà espresso il voto per tutte le partecipazioni sottostanti. BNPP AM è un pioniere negli ETF tematici sostenibili, avendo lanciato il primo ETF low carbon (nel 2008) e i primi ETF sull’economia circolare, l’economia blu, le infrastrutture ESG e l’immobiliare quotato sostenibile. By BNP Paribas Asset Management

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Kroll: Fraud and financial crime report 2023

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

NEW YORK e MILANO. Kroll, azienda leader nella fornitura di soluzioni dedicate alla gestione del rischio e alla consulenza finanziaria, ha pubblicato oggi il “Fraud and Financial Crime Report 2023”, rilevando che il 69% dei manager e degli specialisti nella gestione del rischio a livello globale (il 68% in Europa) prevede un aumento dei rischi di crimini finanziari nel corso dei prossimi 12 mesi. Le problematiche di cybersecurity e le violazioni di dati sono previsti essere i fattori principali alla base di questa crescita, seguite dalle pressioni di tipo finanziario sulle organizzazioni. La survey, che ha coinvolto 400 senior manager e professionisti nella gestione del rischio in quattro continenti, ha inoltre evidenziato che, per contrastare un potenziale aumento dei rischi di crimini di tipo finanziario, due terzi (il 67%) degli intervistati sia a livello globale che europeo prevedono di aumentare gli investimenti in strumenti tecnologici, mentre quasi la metà degli intervistati (il 49%) indica l’integrità dei dati come la sfida più grande nell’implementazione di nuove tecnologie. La survey ha inoltre evidenziato che: A livello globale, i rischi di crimini finanziari legati alle criptovalute sono fonte di preoccupazione per il 78% degli intervistati (e per il 75% dei rispondenti europei). Il 56% del campione globale afferma di aver implementato soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e sul machine learning nei programmi aziendali di compliance nel contrasto dei reati finanziari, sebbene nella maggior parte di questi casi si è solo nella fase iniziale. Anche se gli intervistati si mostrano fiduciosi nell’accuratezza delle misurazioni dei propri risultati in ambito ESG, il 61% del campione ha indicato nella mancanza di standardizzazione e nella scarsità di dati le principali difficoltà nel reporting in materia ESG. Circa la metà del campione indica lo sviluppo tecnologico, le criptovalute, la data privacy e le tensioni geopolitiche come le principali sfide poste ai governi nella lotta ai crimini di tipo finanziario. Il 73% dei rispondenti sia a livello globale che europeo prevede di dedicare maggiori risorse al miglioramento dei controlli delle catene di fornitura a causa di forniture provenienti da Paesi oggetto di sanzioni o soggetti a restrizioni sulle esportazioni nei prossimi 12 mesi. Quasi un terzo degli intervistati a livello globale e il 31% in Europa afferma che i programmi di conformità al contrasto dei crimini di tipo finanziario delle proprie aziende tengono già conto dei rischi associati alle criptovalute. A livello globale, il 54% degli intervistati prevede un aumento dei controlli per l’applicazione delle normative governative in materia di contrasto dei crimini finanziari nei prossimi 12 mesi. Questo dato sale al 64% in Europa.

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Lancio della piattaforma “Workflow 24ORE”

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Consente la digitalizzazione e la semplificazione dei processi di controllo. Con questo accordo prosegue il percorso di sviluppo dell’Area Servizi Professionali e Formazione del Gruppo 24 ORE, che punta ad offrire a imprese, professionisti e alla Pubblica Amministrazione servizi sempre innovativi.L’applicazione offre un layout user friendly e il sistema di gestione online consente la costruzione di check list di lavoro personalizzate, la pianificazione delle attività, l’assegnazione e l’esecuzione dei task all’interno dei gruppi di lavoro, il tracciamento degli esiti dei controlli e la produzione del relativo reporting. Rispetto alle soluzioni dei concorrenti “Workflow 24ORE” offre specifiche funzionalità che permettono all’organizzazione di lavorare in un unico ambiente gestendo singolarmente più progetti o clienti. L’app, scaricabile da qualsiasi store, è estremamente intuitiva e consente di ridurre tempi e costi di formazione. Con “Workflow 24ORE” inoltre è possibile vincolare l’operatività di ciascun utente esecutore dei controlli al possesso di specifiche certificazioni o attestati in corso di validità. La piattaforma mette a disposizione un modulo che permette di consultare anche offline la documentazione durante i controlli e consente di compilare le check list allegando alle risposte documenti, immagini e video che verranno collegati al verbale generato a fine ispezione.

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Torna l’allerta siccità

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Roma 4 e 5 Luglio Assemblea ANBI. “Sarà proprio la necessità di far nascere un’Europa dell’acqua, il tema di uno dei panel di discussione, previsti nella prima giornata dell’annuale Assemblea ANBI. Lo anticipa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue – Per quanto riguarda l’Italia, i dati evidenziano un quadro di sostanziale decrescita per la maggior parte dei corpi idrici; le piogge di Maggio ed inizio Giugno hanno migliorato la condizione complessiva, ma non è certo il caso di lasciarsi andare ad un facile ottimismo poichè, ancora una volta, solo una minima parte degli apporti d’acqua è stata immagazzinata.” “Come prevedibile, andando verso i mesi più caldi, rischiamo di rimpiangere la grande massa d’acqua, lasciata terminare inutilizzata in mare, senza considerare i gravi danni causati in molti territori – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Di fronte alle conseguenze della crisi climatica non possiamo che ribadire l’urgente necessità di avviare una strategia per dotare il Paese di infrastrutture multifunzionali atte a gestire l’acqua, stoccandola quando arriva per utilizzarla nei momenti di bisogno. Il Piano Laghetti proposto da ANBI e Coldiretti è a disposizione.” Come detto, calano repentinamente i livelli dei principali bacini del Nord: lago Maggiore, -cm. 17; lago di Como, -cm.28,3 e solo 51,8% di riempimento; lago di Garda, -cm. 4,5; lago d’Iseo, -cm. 24,5.In Valle d’Aosta, a causa dello scioglimento delle ultime nevi, la portata della Dora Baltea torna a crescere, favorita dal deciso innalzamento delle temperature (a 1500 metri le massime superano i 25 gradi e le minime non scendono al di sotto dei 10°).Un improvviso calo di portata si registra invece per tutti i fiumi piemontesi con Tanaro e Pesio addirittura dimezzati. Va evidenziato che, pur decrescendo, l’Orco mantiene un flusso di oltre 18 metri cubi al secondo quando, un anno fa, la portata di questo periodo era pari a mc/s 1,6! In Lombardia torna a crescere il fiume Adda, così come il Mincio; in calo Oglio e Serio. Lo stato delle riserve idriche nella regione, nonostante il deficit nivale (restano in altitudine 269 milioni di metri cubi di neve a fronte di una media del periodo di Mmc. 441,6), si attesta a -13,3% sulla media ma, rispetto all’anno scorso, il surplus è attorno al 235%. La Liguria, indicata tra le zone di maggiore insufficienza idrica, i fiumi Argentina e Vara hanno portate in calo, mentre Entella e Magra crescono. In Veneto, il fiume Adige cala di quasi mezzo metro, attestandosi su una portata di circa 15 metri cubi al secondo; si registrano decrescite anche per Livenza, Piave e Brenta, mentre stabile resta il Bacchiglione. Tra i fiumi appenninici emiliani, l’Enza scende al di sotto dei minimi livelli di portata del periodo, mentre la Secchia perde, in una settimana, ben il 46 % circa dell’acqua in alveo e torna nuovamente al di sotto della media di Giugno; stabile è il Reno mentre la Trebbia, in controtendenza, risale al di sopra di livelli medi. Migliora la condizione idrica degli invasi piacentini, pur rimanendo inferiore agli anni scorsi (ad eccezione del 2022). Un netto ridimensionamento si registra nelle portate del fiume Po, che si allontana dai livelli medi del periodo fino ad arrivare, a Pontelagoscuro, al 36% della portata, facendo riaffiorare le “isole”, pur presentando una condizione leggermente migliore del più recente biennio. In Toscana a crescere sono i fiumi Serchio ed Arno, mentre calano Sieve ed Ombrone: tutti, comunque, sono sotto media.Anche nelle Marche i livelli dei fiumi sono decrescenti, ma nel complesso restano superiori a quelli del recente passato; nei bacini delle dighe, nonostante la stagione irrigua sia in pieno svolgimento, i volumi d’acqua stoccati sono abbondanti e poco al di sotto della capacità massima. In Umbria il livello del lago Trasimeno è quasi 70 centimetri sotto la media storica ed è a soli 6 centimetri dai valori registrati lo scorso anno; calano i fiumi Tevere e Chiascio, mentre la Nera è in crescita. Nel Lazio torna ad abbassarsi il lago di Nemi (-3 centimetri); si riducono anche le portate dei fiumi Tevere (sotto media), Fiora, Aniene, Liri e Sacco. Seppur con livelli in calo, i fiumi della Campania godono di buona salute: su tutti spicca il Garigliano con un’altezza idrometrica, superiore di oltre 60 centimetri alla media dell’ultimo quadriennio.In Basilicata, nonostante il prelievo irriguo di quasi 9 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua in una settimana, lo scarto idrico positivo sul 2022 si allarga ulteriormente fino a sfiorare gli 80 milioni di metri cubi. Infine, un surplus ancora maggiore si continua a registrare in Puglia, dove i bacini a servizio del Tavoliere trattengono oltre 85 milioni di metri cubi d’acqua in più rispetto all’anno scorso.

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Cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva compromette la qualità della vita

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Venerdì 7 luglio, alle 11.30, in diretta on line si potranno rivolgere domande ai relatori con gli interventi di Iacopo Olivotto (Professore Ordinario di Cardiologia all’Università degli Studi di Firenze e Direttore della Cardiologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer IRCCS) e Gianfranco Sinagra (Direttore Dipartimento Cardiotoracovascolare Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste, Professore Ordinario di Cardiologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Apparato Cardiovascolare all’Università degli Studi di Trieste). La cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva compromette la qualità della vita, perché può rendere difficoltose anche le attività più semplici. La patologia causa un importante ispessimento delle pareti del muscolo cardiaco e un aumento sproporzionato del consumo di energia, che nel lungo termine possono avere conseguenze anche molto gravi. I sintomi più comuni sono palpitazioni, stanchezza, affanno e difficoltà a svolgere attività fisica. Spesso questi segnali vengono sottovalutati e trascurati dai pazienti, con importanti ritardi nell’avvio delle cure. Una nuova molecola ha dimostrato di migliorare i sintomi, la condizione fisica e la qualità di vita dei pazienti.

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Global Venture Capital Plunged By 68% In Q2 2023 Since Its Peak In 2021

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

According to an analysis from BitcoinCasinos.com, the total amount of venture capital invested globally fell from $216 billion in 2021 to $70 billion in Q2 2023. BitcoinCasino’s financial analyst, Edith Reads, commented on the findings, “The decline can be attributed to several factors, including the economic uncertainty caused by the pandemic and the resulting disruption to business operations. Additionally, investors are becoming more cautious about investing in startups due to their increased risk profile. As a result, many investors have shifted their focus away from early-stage companies and towards later-stage companies that have already proven their ability to generate returns.”Despite a $10 billion investment into OpenAI and a $6.5 billion round for payments giant Stripe, venture capital funding in each stage was still down 44%-54% year over year compared to the same quarter last year. This indicates that VCs were scaling back while evaluating new investment opportunities and supporting existing portfolio companies. The full story and statistics can be found here: Global Venture Capital Plunged By 68% In Q2 2023 Since Its Peak In 2021

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European Union: Industries Invest Heavily in Robotics – Sales Up 6%

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

Munich, GERMANY. Industrial robots in Europe are on the rise: The European Union´s (EU) 27 member states installed almost 72,000 units in 2022 – up 6% year-on-year. These are PRELIMINARY results, presented by the International Federation of Robotics (IFR). Germany is by far the largest robot market in Europe: about 26,000 units (+3%) were installed in 2022. This was a share of 37% of total EU installations. Worldwide, the country had the fourth highest robot density, following Japan, Singapore, and the Republic of Korea. The automotive industry is traditionally the main customer of industrial robots in Germany. 27% of the newly deployed robots were installed in this industry in 2022. This was 7,100 units, down 22% from the previous year – a cyclical investment behavior well known in this segment. In the general industry, the main customer was the metal industry that installed 4,200 units (+20%) in 2022. This is above the pre-pandemic level that fluctuated around 3,500 units per year with a peak level of 3,700 units in 2019. Installations in the plastic and chemical products industry were back at a pre-pandemic level – up by 7% to 2,200 units in 2022.Italy is the second largest robot market in Europe after Germany. An all-time high of almost 12,000 units (+10%) were installed in 2022. This was a share of 16% of total EU installations.The country has a strong metal and machinery industry: Sales reached 3,700 units – in 2022 – up 18% compared to the previous year. Robot sales in the plastic and chemical products industry grew by 42% with 1,400 units installed. And the country also has a powerful food & beverages industry. Installations went up by 9% reaching 1,400 units in 2022. Demand from the automotive industry was down by 22% to 900 units. This segment is dominated by the Stellantis Group that resulted from the merger of FIAT-Chrysler and PSA of France. The robot market in France ranked third in Europe in 2022. Annual installations went up by 15% with a total number of 7,400 units. This is less than a third the number of neighboring Germany. The main customer is the metal industry with a market share of 22%. The segment installed 1,600 units – up 23%. The automotive industry grew by 19% and reached 1,600 units. This represents a market share of 21%. The French government’s €100bn stimulus package for investment in smart factory equipment that came into effect mid-2021 will create new demand for industrial robots in the next few years.Annual installations in Spain grew by 12% with a total number of 3,800 units. Robot installations are traditionally determined by the automotive industry. According to the International Organization of Motor Vehicle Manufacturers (OICA), Spain is the second largest producer of cars in Europe following Germany. The car industry in Spain installed 900 units – up 5%. Sales in the metal industry grew by 20% and reached 900 units. Automotive and the metal industry accounted for almost 50% of the robot installations in 2022. Robot installations in Poland had been on a strong upward trajectory for nine years. Annual installations reached a total number of 3,100 units in 2022 – the second-best result after the new peak level of 3,500 units in 2021. Demand from the metal and machinery industry was up by 17% to 600 units in 2022. The automotive industry displayed a cyclical demand with 500 units installed – down 37%. The war in neighboring Ukraine dampened the manufacturing industries. But investments in digitalization and automation technologies will benefit from a total of €160 bn in EU investment support between 2021 and 2027. Robot installations in European countries including non-EU member states reached a total of 84,000 units – up 3% in 2022.

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Manifesta 15 Barcelona announces its first participants for the pre-biennial process!

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

From the Rjiksakadamie in Amsterdam to the Gustavo Gili in Barcelona, the Manifesta teams are hard at work bringing Manifesta 15 Barcelona to life, as well as looking ahead to future editions of the biennial. Manifesta 15 Barcelona has created a new framework for social and ecological research, actions and interventions. For this edition, the Manifesta 15 team selected ten research participants who will be working across the metropolitan region of Barcelona and are at the heart of this new approach as a part of the pre-biennial phase. Over a year before the biennial officially opens, the participants have taken on the role of investigating specific thematic components in the three interconnected nodes identified by the Manifesta 15 team: how to imagine a future (along the Besòs river), how to manage imbalances (the Llobregat delta) and how we want to care and be cared for (the Collserola mountain range). They will be in close collaboration with local experts and communities, forging new and alternative ways of calling attention to the climate crisis, as well as identifying certain eco-social transformations needed in the region. Four of these participants have been asked to focus on a special research project that explores Catalan educational renewal movements. The project sheds light on how these historical movements have contributed to societal changes and what they can teach us today. The findings presented after this research phase will serve as the foundation of the conceptual framework of the biennial and will be presented in the autumn of 2023. The key pillars of the conceptual framework will provide a departure point for the Open Call for local projects which will be launched in September 2023!

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