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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 172

Scuola: Sostegno disabili

Posted by fidest press agency su martedì, 4 luglio 2023

Da martedì 4 a venerdì 7 luglio le prove preselettive per l’accesso al Tfa di specializzazione: circa 29.000 posti, ma sempre distribuiti male e con danno a chi ha svolto 36 mesi, Anief tutelerà gli esclusi con appositi ricorsi. La prossima sarà una settimana importante per i futuri docenti di sostegno: tra martedì 4 e venerdì 7 luglio, come previsto dal decreto ministeriale 694 del 30 maggio scorso, sono in programma le prove preselettive per l’accesso all’ottavo ciclo del TFA sostegno, il corso di specializzazione per le attività didattiche con studenti con disabilità che quest’anno prevede 28.986 posti complessivi (un po’ meno di quelli indicati inizialmente). Si parte il 4 luglio, con la prova per la scuola dell’infanzia; il giorno dopo le prove saranno dedicata ai maestri della primaria; il 6 luglio toccherà agli aspiranti ai corsi di Tfa sostegno della scuola secondaria di I grado; infine, il 7 luglio toccherà ai candidati per la scuola secondaria di II grado. Anche quest’anno, la ripartizione dei posti è stata prestabilita direttamente del ministero dell’Università e della Ricerca, sulla base della disponibilità degli atenei e non delle effettive esigenze territoriali. “Le prove per i posti di sostegno si svolgeranno nell’arco di una settimana in tutta Italia – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in una videointervista all’agenzia Teleborsa -, ma ancora una volta, purtroppo, il ministero non ha tenuto conto della sentenza del Consiglio di Stato, che prevede la fissazione del numero di posti in base alle effettive esigenze. Ciò non è avvenuto, in particolar modo in molti atenei nel Nord dove vi sono solo 4.000 posti, a fronte dei 28-29.000 banditi, ma dove ci sono anche, sempre la Nord, più di 70.000 precari che ogni anno sono chiamati per insegnare su posti di sostegno”. “La stessa cosa si può dire anche per i precari con 36 mesi, che sono rimasti delusi, perché si aspettavano di accedere direttamente ai corsi e, invece, potranno accedere solo alla riserva del 35% sempre facendo le selezioni: questo non è quello che diceva la legge. Noi, come Anief, ricorreremo per tutti gli esclusi al Nord e per tutti i precari esclusi in ogni parte d’Italia, affinché possano accedere a questi corsi. Perchè – ha concluso Pacifico – abbiamo bisogno di insegnanti specializzati, quindi occorre ampliare sempre di più la platea dei partecipanti in base alle effettive esigenze”.

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