Karine Tuil: La decisione

Collana Oceani, trad. Fabrizio Ascari, pp. 304, 20 euro. Editore: La nave di Teseo.Dall’autrice di Le cose umane (oltre 30o mila copie solo in Francia, vincitore Prix Interallié e Prix Goncourt des Lycéens, tradotto in più di dodici lingue, da cui è stato tratto il film L’accusa di Yvan Attal), un nuovo e controverso romanzo nel cuore dell’animo umano, nei suoi recessi più oscuri, nelle sue indecisioni e contraddizioni. “Il terrorismo non è solo un metodo, è l’amore per la morte. I terroristi sognano solo quella: quella che danno agli altri e quella che danno a se stessi.”Maggio 2016. In un’ala off-limits del Palazzo di Giustizia, il giudice Alma Revel deve pronunciarsi sulla sorte di un giovane sospettato di essersi unito allo Stato Islamico in Siria. A questo dilemma professionale se ne aggiunge un altro, più intimo: sposata da più di vent’anni con uno scrittore di successo ormai finito nel dimenticatoio, Alma intrattiene una relazione con l’avvocato che rappresenta l’imputato. Tra ragione e sentimento, le sue scelte rischiano di sconvolgere la sua vita e quella del Paese. Un’acuta quanto avvincente analisi della nostra contemporaneità, guardando alla violenza di cui è capace l’essere umano, ma anche alla bellezza e alla speranza per le quali sa mettersi in gioco.