Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Posts Tagged ‘globale’

Commento PIMCO: Supply chain cinese e inflazione globale

Posted by fidest press agency su domenica, 21 agosto 2022

A cura di Carol Liao, China Economist e Allison Boxer, US Economist di PIMCO. Dopo mesi di interruzioni legate al COVID, l’economia cinese sembra essere sulla via della normalizzazione. A giugno, il conteggio dei nuovi casi giornalieri di coronavirus si è stabilizzato attorno alle centinaia di persone. Un numero maggiore di persone sale su aerei e treni, il traffico autostradale interurbano è tornato ai livelli precedenti l’epidemia e il traffico cittadino è di nuovo congestionato.A giugno la produzione industriale ha mostrato segnali di ripresa per la prima volta da febbraio, in quanto i centri produttivi sono usciti dal lockdown, la produzione è aumentata e i ritardi relativi alle catene di approvvigionamento sono diminuiti. L’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero (PMI) ha superato la soglia di 50, entrando in territorio espansivo, e la produzione industriale è aumentata del 3,9% su base annua (a/a). In particolare, le esportazioni cinesi di giugno sono cresciute al ritmo più veloce degli ultimi cinque mesi, indicando la tenuta della catena di fornitura manifatturiera del Paese.Il governo cinese ha dato priorità alla produzione e alla consegna delle esportazioni. A dire il vero, la solidità delle forniture cinesi al mercato globale dei beni è stata ripetutamente messa alla prova dal 2020 dalle ondate di COVID, dai blackout e dalle crisi geopolitiche regionali, il tutto senza grossi intoppi. Con la normalizzazione della catena di approvvigionamento interna cinese, le pressioni sul lato dell’offerta dovrebbero attenuarsi. Inoltre, la debolezza della domanda interna ha aiutato la Cina a tenere sotto controllo l’inflazione e l’inflazione dei prezzi alla produzione (PPI) si è attenuata negli ultimi mesi. Questo, insieme al deprezzamento dello yuan all’inizio del secondo trimestre del 2022, ha portato a una moderazione dell’inflazione dei prezzi delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti.Considerato l’indebolimento della domanda nei mercati sviluppati e i crescenti rischi di recessione, in futuro non riteniamo che la catena di approvvigionamento del Paese rappresenti un grosso problema per l’inflazione a livello globale, nonostante la continua incertezza legata al COVID.Inoltre, mentre la Cina ha intensificato gli stimoli per sostenere la spesa per le infrastrutture, le prospettive del mercato immobiliare rimangono cupe, attenuando la domanda cinese di materie prime globali. Pertanto, è improbabile che la Cina diventi un fattore decisivo per l’inflazione globale.Anche negli Stati Uniti la ripresa della catena di approvvigionamento sembra essere iniziata, grazie a una combinazione tra lo spostamento delle preferenze dei consumatori verso i servizi, un rallentamento della spesa complessiva e un aumento dei livelli di scorte. Ciò si è tradotto in una riduzione dei ritardi nei porti, in un aumento della capacità di trasporto e in un calo dei prezzi dei trasporti. Il rapporto scorte/vendite per settori come le merci generiche, i beni per la casa, l’elettronica domestica e i negozi di forniture per l’edilizia, che rappresentano le principali categorie di esportazioni cinesi negli Stati Uniti, si è normalizzato. Anche l’inflazione dei prezzi delle importazioni dalla Cina si è attenuata negli ultimi mesi.Nonostante questi segnali di miglioramento delle catene di approvvigionamento, l’inflazione dei beni negli Stati Uniti ha recentemente subito una nuova accelerazione. La continua accelerazione dell’inflazione al dettaglio – nonostante il recente rallentamento della spesa e l’allentamento delle pressioni sulla catena di approvvigionamento – suggerisce che l’inflazione potrebbe essere più radicata di quanto si pensasse. Sebbene ci siano ancora motivi per pensare che l’inflazione dei prezzi dei beni alla fine si modererà, stiamo anche assistendo alla trasmissione di fenomeni inflazionistici ad altre categorie. Negli ultimi mesi la shelter inflation, che deriva dai costi alloggiativi basati sugli affitti all’interno dell’ICP, è aumentata notevolmente e i rischi geopolitici continuano a far temere per le prospettive dei prezzi delle materie prime. Ne risulta che i rischi di inflazione sembrano essere passati dall’essere guidati principalmente dalle catene di approvvigionamento e dai colli di bottiglia della Cina a un insieme più ampio di settori che tendono a essere più rigidi, meno sensibili all’azione politica della Fed e più difficili da da sostituire per i consumatori. Ciò aumenta il rischio che eventuali ulteriori sorprese al rialzo dell’inflazione siano accompagnate da un rallentamento più marcato dei consumi.Nel breve periodo, interruzioni alla catena di approvvigionamento globale potrebbero persistere, nonostante la continua ripresa della Cina. Interruzioni dovute alla guerra in Europa e agli scioperi in alcuni importanti mercati potrebbero ancora rappresentare un rischio per le catene di approvvigionamento globali. Disagi nelle forniture di cibo ed energia stanno già stimolando l’inflazione globale, ma i crescenti rischi di carenza di gas e il relativo razionamento in Europa potrebbero aggravare le difficoltà della catena di approvvigionamento se le fabbriche fossero costrette a chiudere per garantire forniture energetiche sufficienti per le famiglie. L’inflazione potrebbe rimanere elevata, contribuendo ad aumentare il premio al rischio.A più lungo termine, vediamo crescere i rischi di deglobalizzazione e di frammentazione dei mercati dei capitali. Il peso della Cina nella catena di approvvigionamento globale potrebbe ridursi nel tempo, in quanto il governo statunitense sta cercando di ridurre la dipendenza dell’America dalla massiccia base produttiva cinese per merci, pezzi di ricambio e materiali di ogni tipo.Queste tendenze potrebbero aumentare le inefficienze economiche e incrementare le pressioni inflazionistiche negli anni a venire, inducendo molti investitori a concentrarsi sulla costruzione di portafogli resilienti.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Dalla ‘health diet’ alle ‘health diets’: cosa cambia nella prospettiva globale

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 Maggio 2022

Dal digiuno alla dieta mediterranea, passando per il vegetarianesimo, la dieta molecolare e la dieta chetogenica, con questa sessione vogliamo esporre le evidenze scientifiche di queste diete non annoverate tra le ‘Fad Diets’, le diete che promettono risultati veloci ed eclatanti, promuovono principi rivoluzionari che contraddicono la scienza ufficiale, spesso spingono all’acquisto di prodotti commerciali e, soprattutto, sono quelle diete che non hanno solide basi medico-scientifiche. Il termine ‘Fad’ significa ‘mania’, ‘capriccio’, e quindi la traduzione italiana è ‘dieta alla moda’, ‘dieta del momento’. Le diete mono-alimento come quella del gelato, del panino, del pompelmo, della pasta etc., la dieta del gruppo sanguigno, le diete che si basano su integratori e pasti sostitutivi, i suggerimenti che nascono da esperienze di singoli individui, la dieta del minestrone, la dieta delle combinazioni alimentari, le diete iperproteiche: Atkins, Tisanorica, Scarsdale, Dukan, la dieta liquida, etc.; sono solo alcuni esempi di Fad diets. La maggior parte delle diete alla moda sono associate a un certo grado di rischio per la salute, a breve termine: disidratazione, depressione, affaticamento, movimenti intestinali irregolari e a lungo termine: comportamenti alimentari irregolari che possono influenzare il nostro rapporto con il cibo, portando a sentimenti di fallimento piuttosto che sviluppare le capacità e la fiducia per gestire dieta e peso in modo sano che possono o meno giustificare una diagnosi di un disturbo alimentare specifico. Le diete alla moda portano alla perdita di peso iniziale, ma questa perdita di peso è spesso la perdita di massa muscolare e liquidi anziché grasso corporeo, non solo, spesso queste diete non possono essere seguite a lungo termine poiché molte persone si stancano delle regole e dei limiti rigidi. Nella sessione ‘Dalla health diet alle healthy diets: una prospettiva globale’ vogliamo riportare il focus sulle diete che invece di fondamento scientifico ne hanno e anche da tempo. Parleremo di diete ben bilanciate e strutturate, studiate e adattate alle singole esigenze da specialisti della nutrizione che nulla lasciano al caso nella prescrizione di un regime alimentare specifico. La panoramica sulle diete universalmente riconosciute come sicure per la salute, ed efficaci, fornirà validi e vari elementi per un confronto costruttivo rispetto alla possibilità che esista la dieta sana. “È fondamentale che in un Congresso di medicina estetica si affronti un argomento così importante – commenta il professor Emanuele Bartoletti, presidente della SIME – I medici estetici trattano il sovrappeso e insegnano ai pazienti a mangiare bene. Molto spesso i pazienti durante la visita confessano di star facendo o aver fatto diete faidate solo per averne sentito parlare o perché di moda. Ma purtroppo queste diete, molto spesso, producono degli squilibri metabolici che, in presenza di patologie associate, possono compromettere seriamente la salute del paziente. Quindi è giusto fare luce ‘scientifica’ sulle diete valide e quelle invece solo ‘Fad’ affinché il medico estetico possa gestire al meglio i propri pazienti”.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | 2 Comments »

L’Europa può riprendersi in modo sostenibile e promuovere la stabilità globale

Posted by fidest press agency su sabato, 5 marzo 2022

Il gruppo ad alto livello sulle sfide economiche e sociali post COVID-19 convocato lo scorso anno dal Commissario Gentiloni ha pubblicato oggi la sua relazione. Il gruppo aveva il mandato di riflettere, tra l’altro, sulle implicazioni della pandemia per l’economia e la società reali e su come promuovere un’economia resiliente e sostenibile.La relazione formula una serie di raccomandazioni in cinque settori per avviare l’Unione alla crescita e alla prosperità dopo la pandemia: consentire la triplice transizione; un’imposizione equa ed effettiva per la triplice transizione; procedere in direzione di un’Unione della salute; rafforzare il ruolo dell’Europa nel mondo; e rendere la governance dell’Unione adeguata allo scopo. Gli autori delineano una serie di misure per consentire le transizioni verde, digitale e sociale, nonché possibili azioni per mobilitare finanziamenti pubblici e privati a tal fine.La relazione sottolinea l’importanza di una tassazione equa ed efficace e raccomanda di procedere verso un’Unione della salute investendo nella resilienza dei sistemi sanitari e rafforzando la preparazione a livello dell’UE e a livello mondiale. Il documento esamina inoltre come rafforzare il ruolo dell’Europa nel mondo e rendere la governance dell’Unione adeguata allo scopo, al fine di far progredire l’UE in una direzione più strategica.Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha dichiarato: “Ho costituito questo gruppo ad alto livello perché sono convinto che le immense sfide che l’Europa si trova ad affrontare ora che sta riemergendo della crisi COVID-19 sono anche opportunità che dobbiamo cogliere, per costruire un modello di crescita più sostenibile e più inclusivo e per rafforzare la capacità dell’Europa di agire come forza positiva nel mondo. Desidero ringraziare gli autori per questo enorme lavoro, fonte di ispirazione e motivo di aspirazione, che arricchirà notevolmente le nostre discussioni strategiche nei prossimi mesi e anni.” La relazione del gruppo ad alto livello, disponibile qui, servirà da base per i lavori della Commissione sulla ripresa post-pandemia.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Torna l’armata rossa e la minaccia di una guerra globale

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 febbraio 2022

“A 65 anni dall’invasione di Budapest e a 55 da quella di Praga la nuova Unione Sovietica ci riprova e rimette in campo i carri dell’Armata Rossa, entrati da ogni lato in Ucraina. Putin si dimostra un tiranno che vuole ridurre le nazioni libere e indipendenti a Paesi satellite, con tanto di governi fantoccio”. È quanto scrive sulla sua bacheca Facebook il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia“Altro che statista visionario – ha proseguito- Nella Russia che comanda si avvelenano i giornalisti critici, si auto conferiscono pieni e perenni poteri, si reprime con violenza il dissenso, si sogna un nuovo impero. Ieri ci sono stati 1700 arresti di persone innocenti che manifestavano per la pace, senza bandiere. Il mondo libero è in bilico perché se intervenisse sarebbe la Terza guerra mondiale. Abbiamo provato a recuperare la Russia nel perimetro e nelle buone abitudini dell’Occidente, ma la missione è fallita. Putin non si è mai emancipato dal Kgb da cui proviene e tutti devono farsene una ragione. L’Ucraina si sta difendendo disperatamente ed eroicamente, i missili colpiscono le case, la gente muore per mano di un folle, il sangue dei patrioti che affrontano un gigante militare a mani nude scorre nelle strade. Mentre qui fioccano stuoli di pentiti che hanno confuso la necessità di occidentalizzare la Russia con la venerazione per Putin il sanguinario, qualche buontempone con il sedere al caldo si permette di simpatizzare per il neo zar comunista”. “No miei cari – ha concluso Rampelli – la libertà è un bene non negoziabile, una conquista dolorosa di popoli e generazioni, uomini e donne, giovani e anziani, che va preservata da patetica faciloneria, stolta arroganza e da qualunque rigurgito di ideologia. Siamo tutti ucraini”

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Capital Group: cogliere le opportunità in un’economia globale in continua evoluzione

Posted by fidest press agency su lunedì, 14 febbraio 2022

A cura di Steven Watson, gestore di portafoglio azionario di Capital Group. Con l’avvio di un nuovo anno, gli investitori potrebbero acquisire maggiore consapevolezza dei rischi che gravano sui mercati finanziari. La crescita economica globale sta rallentando, soprattutto in Cina. Le banche centrali hanno avviato una riduzione graduale delle iniziative di stimolo monetario. Le valutazioni sono elevate un po’ dappertutto, dai titoli alle obbligazioni fino all’immobiliare, e l’equilibrio tra inflazione e deflazione potrebbe plasmare i mercati negli anni a venire. Nonostante la sua relativa complessità, il contesto ci appare tuttavia ideale per effettuare investimenti selettivi basati sulla ricerca fondamentale di tipo bottom-up.Nel breve e nel lungo periodo sono individuabili diversi fattori che creano opportunità e sfide. Analizzare questi scenari utilizzando un quadro di riferimento strutturato può aiutare a individuare le aziende destinate a prosperare in un determinato contesto. Anche se l’inflazione elevata registrata sulla maggior parte dei mercati globali dovrebbe ridursi nel tempo, potrebbe comunque persistere per tutto il 2022. L’inflazione è preoccupante perché può erodere i profitti delle aziende e dunque anche i rendimenti degli investitori. Dall’altra parte, un’inflazione misurata consente alle aziende di alzare i prezzi e migliorare la redditività, e questo è tendenzialmente il caso delle aziende con una posizione competitiva solida e potere di determinazione dei prezzi.Nel settore dei semiconduttori sono presenti alcune aziende che godono di questa dinamica. Il settore, nel suo complesso, beneficia di una domanda favorevole. Le componenti per i semiconduttori utilizzate negli smartphone, nelle auto e nei centri dati hanno evidenziato un netto incremento non solo a livello di domanda ma anche di prezzo e di sofisticazione. Il designer e produttore di semiconduttori Broadcom dispone di un portafoglio di componenti proprietarie che hanno un ruolo critico in applicazioni come sensori per l’automazione industriale, connettività di rete e infrastruttura wireless. Grazie alla solida domanda dei suoi prodotti, Broadcom può trasferire gli incrementi di costo ai suoi clienti senza un impatto significativo sulla domanda stessa.Anche se il COVID-19 potrebbe rimanere tra noi ancora per diverso tempo, grazie ai vaccini, ai booster e a farmaci ottimizzati la nostra società potrebbe gradualmente adattarsi a coesistere con il virus. Nel frattempo la ripresa economica globale dovrebbe proseguire, anche se a un ritmo inferiore rispetto a quello registrato nel 2021. Considerate le incertezze, focalizzarsi sulle aziende sensibili al ciclo economico che sono leader di settore potrebbe aiutare a offrire rendimenti a lungo termine più durevoli. Lo spedizioniere globale DSV è un esempio di questa categoria. DSV non solo è potenzialmente posizionato per beneficiare della ripresa economica, ma dispone altresì di un piano strategico per ampliare la sua quota di mercato. Tramite acquisizioni, consolidamenti e diversificazione, mira a divenire la società di spedizioni maggiore al mondo. Dal 2006, non solo i suoi ricavi annuali sono aumentati passando da 5 miliardi di USD a quasi 20 miliardi di USD nel 2020, ma l’azienda è passata da un mix di ricavi concentrato a uno più bilanciato.Ci sono numerose tendenze di crescita secolare che probabilmente continueranno a manifestarsi nel lungo periodo. Settori come i veicoli elettrici, l’energia rinnovabile e la tecnologia medica si trovano ancora in una fase di sviluppo piuttosto iniziale. La penetrazione di queste tecnologie rivoluzionarie, se paragonate al mercato nel suo complesso, è ancora relativamente ridotta. E questo offre alle aziende che operano in questi settori il potenziale per crescere significativamente di dimensioni nel lungo periodo. Per investire in quest’area, potrebbe essere utile adottare un approccio specifico per i singoli titoli. Ad esempio, nel settore sanitario le attività di ricerca e sviluppo stanno creando cambiamenti trasformativi. Ma in un settore altamente specializzato e regolamentato, per individuare le aziende che potrebbero essere vincitori a lungo termine è necessaria una ricerca approfondita. BeiGene è una società di biotecnologie con sede in Cina che si focalizza sull’oncologia. Dispone di un’ampia gamma di trattamenti e terapie orientate a diversi tipi di tumori, tra cui il cancro al cervello, al collo e alla testa, alla vescica, alla prostata, alle ovaie, alla cervice e la leucemia. Ha in atto numerosi studi clinici con oltre 13.000 pazienti registrati in più di 40 geografie. Grazie alle sue ampie risorse umane, tra cui senior leader con decenni di esperienza internazionale, il nostro analista ritiene disponga di una pipeline potenzialmente competitiva a livello globale.Nessuno può sapere con certezza quale di questi scenari si manifesterà nel breve e nel lungo periodo. Ciononostante, un portafoglio diversificato che mira a investire in aziende posizionate per realizzare buoni risultati in scenari diversi può aiutare gli investitori a mitigare alcuni rischi e generare profitti nel lungo periodo.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Digital Library globale in Italia

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 novembre 2020

Roma. L’iniziativa fa parte dell’impegno del British Council, in questo periodo ancora più sentito, a favorire e promuovere un accesso libero all’informazione e alla cultura, ovunque ci si trovi e in qualunque momento della giornata. Già in primavera il British Council aveva messo a disposizione centinaia di risorse online completamente gratuite per approfondire l’apprendimento della lingua inglese, attraverso l’iniziativa “Studio a casa con il British Council”.La Digital Library del British Council amplia ulteriormente l’offerta gratuita. Si tratta, infatti, di una piattaforma digitale con contenuti continuamente aggiornati. Al suo interno è possibile trovare da tutto il mondo i libri e gli audiolibri più venduti, le riviste più popolari, le risorse accademiche premium e molto altro ancora.È sufficiente una sola registrazione iniziale per accedere gratuitamente per un anno (fino a novembre 2021) a una molteplicità di risorse quali quotidiani e riviste, e-book, audiolibri, riviste accademiche, concerti, spettacoli teatrali, fumetti, giochi per bambini e ragazzi e, a partire da gennaio 2021, anche una ricca selezione di film. Il login alla piattaforma Digital Library e alla sua App MyLOFT da mobile dà infatti ai membri accesso a oltre 100.000 e-book, a oltre 1.200 risorse di apprendimento online e a più di 7.000 testate giornalistiche e riviste da tutto il mondo, con la possibilità di scaricarle e di consultarle quando è più comodo.Tra i titoli editoriali italiani che vi si possono trovare, i principali quotidiani nazionali e locali, i loro inserti settimanali, riviste lifestyle, di attualità e di cucina. Per gli appassionati di arte e spettacolo, la Digital Library mette a disposizione inoltre più di 200 produzioni live di teatro, opera, spettacoli di danza e musica della BBC o della Royal Shakespeare Company con un aggiornamento continuo. Tra i concerti live: Katy Perry dal vivo a Rio, Sam Smith al V Festival, Amy Winehouse, The Rolling Stones ed Ellie Goulding, per citarne alcuni. Tantissime risorse, quindi, provenienti da tutto il mondo, per approfondire la conoscenza della lingua inglese e non solo.Il British Council ha pensato in questo imponente progetto digitale – che arriva oggi in Italia dopo essere stato lanciato in estate in Spagna e a Cipro –anche alle esigenze degli studenti, dei laureandi e dei professionisti, consentendo loro di accedere a risorse formative di varia natura – dai tutorial utili a creare un curriculum vitae o una lettera di presentazione, a interviste con professionisti di vari settori, a guide e workshop e altro ancora. La Library digitale del British Council fornisce anche accesso a numerosi contenuti di preparazione IELTS a supporto dei partecipanti ai test linguistici.Non ultimi i bambini e i ragazzi a cui l’ente culturale riserva una collezione di fumetti di casa Marvel e Disney e un’area fun&games.. https://www.britishcouncil.it/progetti/digital-library

Posted in Roma/about Rome, Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

M&A, prima performance globale positiva in tre anni

Posted by fidest press agency su lunedì, 26 ottobre 2020

Il mercato globale dell’M&A ha registrato la sua prima performance positiva in tre anni per numero di operazioni concluse, nonostante l’impatto della pandemia da COVID-19, rivela Willis Towers Watson. Sulla base dell’andamento dei titoli azionari, gli ultimi risultati del Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Willis Towers Watson, gestito in collaborazione con la Business School (ex Cass), mostrano che gli acquirenti hanno sovraperformato dell’1,5% l’Indice mondiale MSCI[1] nel terzo trimestre del 2020. Si tratta della prima performance positiva degli acquirenti dal terzo trimestre del 2017 (+0,7%). Tuttavia, i volumi delle transazioni sono al loro livello più basso da oltre un decennio (dal terzo trimestre 2009), con appena 121 transazioni concluse negli ultimi tre mesi. L’impatto economico in corso e l’incertezza causata dalla pandemia globale hanno continuato a scoraggiare il completamento delle operazioni a livello globale. Andrea Scaffidi, Head of Retirement di Willis Towers Watson in Italia, ha dichiarato, ha dichiarato: “È troppo presto per interpretare la serie di accordi annunciati negli ultimi mesi come un segno di ripresa per il mercato dell’M&A. La nostra analisi sugli accordi conclusi e sulle loro prestazioni invoca una risposta più cauta. Con il volume delle operazioni concluse degli ultimi dieci anni e il risultato delle operazioni nordamericane ai minimi storici, a causa della perdurante pandemia e dell’incertezza economica e politica, gli acquirenti devono essere coraggiosi e cauti al tempo stesso.” I principali risultati dei dati di QDPM includono: Acquirenti europei resistenti – Gli acquirenti in Europa attualmente sono il 20,4% sopra il loro indice regionale, con 30 offerte concluse nel terzo trimestre È la prima volta in due anni che l’Europa registra quattro trimestri consecutivi di performance positiva. Performance M&A del Nord America ai minimi storici – I mediatori del Nord America hanno avuto la peggiore performance trimestrale dai tempi del lancio dell’Indice QDPM nel 2008. Hanno sottoperformato significativamente il loro indice regionale ell’8,6%, con 52 operazioni completate nel terzo trimestre, e hanno completato il numero più basso di operazioni congiunte dal 2009 (alla pari con il secondo trimestre 2020). L’Asia-Pacifico mantiene un trend positivo – La regione continua la performance positiva registrata nel primo semestre del 2020, superando l’indice con una performance del 4,4%, con 35 operazioni chiuse nel terzo trimestre del 2020. Per la prima volta dal 2017, gli acquirenti dell’Asia-Pacifico hanno ottenuto due trimestri consecutivi di performance positiva.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Filantropia a vocazione globale?

Posted by fidest press agency su martedì, 20 ottobre 2020

Perché l’élite dell’1% del pianeta, la classe più predatoria della storia umana, è anche la più socialmente impegnata a sostenere cause nobili come salute, educazione, lotta alla fame, con la scusa di cambiare il mondo? Che cosa si nasconde dietro la rinascita della filantropia a vocazione globale? L’impegno sempre più pervasivo dei filantropi è davvero la soluzione alle sfide della contemporaneità o non è piuttosto un ambiguo e problematico effetto delle disuguaglianze strutturali che rendono la nostra epoca la più ingiusta di tutti i tempi? E che cosa è il «filantrocapitalismo», la versione più sofisticata della filantropia che da due decenni domina la scena internazionale e che si consolida oggi nel tempo di Covid19? Sono queste, e molte altre, le domande che la giornalista Nicoletta Dentico, esperta di salute globale e cooperazione internazionale, affronta nel suo formidabile saggio-inchiesta Ricchi e buoni? Le trame oscure del filantrocapitalismo (Editrice missionaria italiana, pp. 288, euro 20, già in libreria). Si tratta del primo libro in Italia dedicato al tema del filantrocapitalismo, un’abile strategia inaugurata all’inizio del nuovo millennio da una ristretta classe di vincitori sulla scena della globalizzazione economica e finanziaria. Grazie alle donazioni erogate tramite le loro fondazioni in nome della lotta alla povertà questi imprenditori, nuovi salvatori bianchi, hanno cominciato a esercitare un’influenza sempre più incontrollata sui meccanismi di governo del mondo e sulle loro istituzioni, modificandole profondamente. Il tutto, in un intreccio di soldi, potere e alleanze con il settore del business che i governi non sanno più arginare né possono più controllare. Anzi, sono i leader del mondo politico ad accogliere i ricchi filantropi a braccia aperte, ormai, senza più fare domande. Come è avvenuto in passato con John Rockefeller e Andrew Carnegie, la generosità di chi ha accumulato mastodontiche ricchezze rischia di non essere del tutto disinteressata. «Il Wealth-X and Arton Capital Philantrophy Report 2016 evidenzia come le donazioni dei super-ricchi siano incrementate del 3% nel 2015», scrive Dentico. «Numeri alla mano, il rapporto racconta gli effetti benefici di questa arte della generosità: gli imprenditori che hanno versato almeno un milione di dollari hanno finito per ammassare più profitti dei loro pari di classe». Il filantrocapitalismo diventa così una strana forma di legittimazione morale, «una valvola di sfogo» tramite cui investire, detassati, i profitti spesso accumulati con flagranti operazioni di elusione o evasione fiscale. L’implacabile inchiesta di Nicoletta Dentico scruta anche l’azione filantropica di altre figure di imprenditori plutocrati o politici potentissimi diventati improvvisamente «benefattori» globali: Ted Turner, Bill e Hillary Clinton, e i nuovi arrivati sulla scena della filantropia come Mark Zuckerberg. Unico nella sua genesi è il caso della famiglia Clinton, che ha fatto della filantropia globale – tramite la Fondazione Clinton – la via maestra per continuare a esercitare il potere dopo due mandati presidenziali, anche a costo di contraddire l’agenda diplomatica statunitense, nel momento in cui Hillary Clinton è segretaria di stato dell’amministrazione Obama. Molto eloquente a questo riguardo il caso del potentissimo uomo d’affari Frank Giustra che entra nel giro delle estrazioni minerarie in Kazakhstan grazie ai buoni uffici della Fondazione Clinton nel paese centro-asiatico, che gli Stati Uniti hanno stigmatizzato per le sistematiche violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali della persona.

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Implicazioni sull’esplosione del debito globale

Posted by fidest press agency su sabato, 17 ottobre 2020

A cura di Tammie Tang, Portfolio Manager e Paul Smillie, Senior Investment Analyst, Fixed Income. Prima del Covid-19 il debito globale aveva raggiunto un livello senza precedenti. Con la conseguente risposta politica volta a immettere liquidità nella maggior parte dell’economia mondiale, la situazione debitoria è destinata a peggiorare ulteriormente. Esploriamo le implicazioni per i titoli di Stato, le obbligazioni finanziarie e le emissioni societarie, in particolare dal punto di vista degli investitori obbligazionari.Solo nel primo semestre di quest’anno, le autorità politiche hanno varato o promesso misure di stimolo per oltre 14.000 miliardi di dollari di dollari, pari al 18% del PIL del 2019. Lo stimolo ha assunto la forma di interventi fiscali (9.000 miliardi di dollari) e monetari (5.000 miliardi di dollari), anche se in alcune regioni determinati aspetti di queste misure sono in realtà senza limiti di tempo o di importo.Gli interventi monetari, come gli stimoli delle banche centrali, e gli interventi fiscali indiretti, come le garanzie statali sui prestiti, non incidono sull’onere debitorio, che viene invece accresciuto dalle misure fiscali e di bilancio dirette, come le sovvenzioni e le indennità di disoccupazione e di congedo. Queste misure superano attualmente i 4.400 miliardi di dollari. Se si considera la crescita dell’indebitamento del settore privato, sia tramite prestiti bancari sia attraverso l’emissione netta di obbligazioni societarie, il debito globale aumenterà di almeno 9.000 miliardi di dollari, pari al 12% del PIL del 2019, per effetto dei provvedimenti presi solamente nei primi sei mesi di quest’anno. Quest’anno siamo avviati a raggiungere un livello del 350%, e se dovessimo affrontare un altro grave shock della domanda, come quello derivante da una seconda ondata globale di Covid-19, il rapporto potrebbe avvicinarsi al 400% nel prossimo decennio, a meno che non si prendano provvedimenti drastici per ridurre l’onere debitorio globale. Una volta che la situazione si sarà assestata, il rischio paese assumerà una crescente importanza per gli investitori obbligazionari, poiché gli spread delle obbligazioni societarie rifletteranno ulteriormente la sostenibilità del debito sovrano. Può essere difficile stabilire a che punto un emittente sovrano potrebbe sbattere contro un “muro” fiscale, per effetto del quale i mercati non sarebbero più disposti a finanziare un disavanzo. Siamo inoltre prudenti sul rischio politico dell’eurozona. Per gestire lo stock del debito italiano servirà una significativa volontà politica a livello europeo, e in futuro potrebbero aumentare gli interrogativi sull’uso del Recovery Fund, sulla condivisione degli oneri e sulla remissione dei debiti. Temiamo che il mercato sia fin troppo pronto ad accettare che questi importanti cambiamenti politici vengano effettuati in modo ragionevole e tempestivo. Dopo la crisi finanziaria globale il settore bancario è stato interessato da un decennio di ri-regolamentazione e deleveraging. Il rapporto tra il capitale primario di classe 1 (Core Tier 1) e attivi ponderati per il rischio, un indicatore chiave della solidità finanziaria di una banca, è aumentato dal 7% al 12,5%. Di conseguenza, alla vigilia della crisi il settore bancario si trovava in una posizione di forza e oggi è considerato parte della soluzione. Se analizziamo le cifre relative alle banche di cui ci occupiamo a livello globale, prevediamo per gli istituti europei un picco degli oneri da crediti inesigibili simile a quello registrato durante la crisi finanziaria globale, e un livello pari a circa la metà di quello di allora negli Stati Uniti, nonostante la crescita del PIL sia molto più lenta. Nel prossimo anno i due coefficienti di capitale primario dovrebbero diminuire di circa 100 pb in tutto il settore a livello globale, pur restando nel complesso nettamente al di sopra dei requisiti regolamentari. Dalla crisi finanziaria globale l’importo del debito societario in essere è quasi raddoppiato, superando i 74.000 miliardi di dollari) e scavalcando per ammontare il debito pubblico. Uno dei principali motori di questa crescita è rappresentato dalle obbligazioni societarie investment grade (IG), specialmente quelle emesse da società con rating BBB, comprese le imprese protagoniste di una diffusa attività di M&A finanziata con debito.Prendendo ad esempio gli Stati Uniti, il debito delle imprese non finanziarie in rapporto al PIL è salito a un massimo storico del 75% alla fine del 2019.Questo aumento dell’indebitamento influisce sulla solvibilità delle società in cui investiamo. Considerando le imprese non finanziarie con rating IG di cui ci occupiamo a livello globale, negli Stati Uniti ci aspettiamo che il rapporto debito netto/EBITDA superi il 200% entro fine anno, avendo registrato un aumento costante dal 116% nel 2009. Per l’Europa lo stesso rapporto dovrebbe attestarsi al 310% entro la fine del 2020, in rialzo dal 250% nel 2009. Storicamente, le politiche accomodanti sono state accompagnate da un restringimento degli spread per via della maggiore liquidità nel sistema, e viceversa. Come abbiamo spiegato sopra, le autorità dovrebbero mantenere un orientamento espansivo, creando un contesto tecnico positivo per la domanda di obbligazioni societarie.Per illustrare questo punto ricordiamo che la Banca centrale europea (BCE) ha fatto ricorso a una politica di tassi d’interesse negativi negli ultimi cinque anni, e una delle conseguenze è che più della metà delle obbligazioni incluse nell’indice Barclays European Aggregate Bond offre attualmente rendimenti sottozero. Inoltre, si stima che negli ultimi mesi (in particolare nel secondo trimestre) la BCE abbia acquistato il 40% delle emissioni nette di obbligazioni del mercato primario nell’ambito del suo QE. Infine, notiamo che gli spread delle obbligazioni IG globali si sono ampiamente normalizzati. I rischi di declassamento non sono mai stati così elevati. Persisteranno anche le insolvenze nel debito corporate speculativo, in particolare tra le società più piccole operanti nei settori più esposti alla crisi. Nell’universo IG, quindi, la generazione di valore dipenderà in misura più significativa dalla selezione dei titoli e degli emittenti. Sarà possibile estrarre valore evitando i candidati al declassamento e puntando sulle società in grado di ridurre il proprio indebitamento.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Quindicesima edizione dell’Indice globale della Fame

Posted by fidest press agency su martedì, 6 ottobre 2020

Lunedì 12 ottobre alle ore 11.30 in diretta sui canali Facebook e Youtube dell’organizzazione umanitaria Cesvi.L’indice globale della Fame (o Global Hunger Index, GHI) – edito da Welthungerhilfe e Concern Worldwide e curato da Cesvi per l’edizione italiana – è uno dei principali rapporti internazionali finalizzato a misurare e monitorare complessivamente la fame a livello mondiale, regionale e nazionale nel corso degli ultimi anni. In occasione dell’incontro digitale Cesvi presenterà anche il focus specifico sulla Somalia, uno dei paesi con livelli di fame allarmanti in cui è attiva l’organizzazione umanitaria.Punto cardine di questa terza edizione è il concetto One Health, attraverso il quale favorire la trasformazione dell’odierno sistema alimentare in forme più inclusive, sostenibili e resilienti per ridurre la fame. Alla conferenza stampa virtuale interverranno: Mario Tozzi – geologo e divulgatore scientifico, Isabella Garino – Head of Mission in Kenya e Somalia, Cesvi, Valeria Emmi – Advocacy Coordinator, Cesvi,Gloria Zavatta – Presidente Cesvi. Modera: Giampaolo Musumeci ­- Giornalista Radio 24

Posted in Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

A che punto è la ripresa globale?

Posted by fidest press agency su martedì, 1 settembre 2020

A cura di Jean-Pierre Durante, Head of Applied Research di Pictet Wealth Management.Nel terzo e nel quarto trimestre il PIL reale mondiale dovrebbe tornare in territorio positivo grazie all’allentamento del lockdown.Il recente aumento dei casi di Covid-19 ha influito sulla mobilità. A partire dalla metà di giugno, gli afflussi nei luoghi pubblici si sono stabilizzati sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti. Tuttavia, il tasso giornaliero di nuovi contagi a livello globale è in diminuzione (1,3% g/g rispetto all’1,7% di un mese fa). Tale progresso è ascrivibile sia ai Paesi avanzati che a quelli emergenti.Al di là di questi sviluppi nel complesso favorevoli, alcune nazioni registrano tuttora un significativo incremento delle infezioni su base giornaliera (Germania 2,9%, Spagna 2,5%). Per contro, giungono notizie positive dai Paesi recentemente interessati da un aumento dei casi di coronavirus: in Giappone (1,6%), Australia (0,9%) e Svizzera (1,0%) i contagi sono in calo rispetto alla crescita a due cifre di metà luglio. Anche negli Stati Uniti la situazione appare più incoraggiante: il tasso di crescita giornaliero dello 0,9% è inferiore a quello di molti Stati europei. Gli Stati USA meridionali, quelli maggiormente colpiti, presentano tassi sotto l’1,6% e alcuni segnano persino una contrazione. Nelle economie emergenti il quadro non è omogeneo. Da un lato si osserva una diminuzione dei casi netti in Paesi densamente popolati come Russia (-0,5%), Brasile (-0,3%), Messico (-0,6%) e Sudafrica (-1,8%). Si registrano inoltre tassi di crescita giornalieri estremamente bassi in Stati a rischio, come l’India (0,1%). Dall’altro lato, alcuni Paesi, soprattutto latinoamericani, presentano tuttora tassi sostenuti su base giornaliera.In sintesi, siamo ancora ben lontani da una soluzione, ma la situazione sembra gestibile. Benché il recente aumento dei contagi abbia imposto misure di distanziamento sociale più rigide, una nuova chiusura totale delle singole economie è assai improbabile. Gli ultimi dati economici sembrano confermare che negli USA, in Cina e in Europa è chiaramente in corso una ripresa. Nel complesso, i sondaggi rivelano una rinnovata crescita a livello settoriale, i dati relativi agli ordini di produzione sono incoraggianti e nei principali Paesi esportatori si assiste a una graduale ripresa del commercio internazionale. Tali sviluppi sostengono il nostro scenario di una probabile crescita positiva del PIL reale mondiale nel T3 e nel T4 dopo le significative perdite registrate nel T1 e nel T2 (perdita cumulativa stimata per il primo semestre del 2020: 9,4%). Pertanto, rivediamo leggermente al rialzo le previsioni sulla crescita annua del PIL reale mondiale dal -4,1% al -3,9%.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Riscaldamento globale in Italia

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 agosto 2020

Guardando all’Italia la situazione è preoccupante. Le nostre province stanno registrando pericolosi incrementi: ben 72 su 110 province totali (il 65%) superano la media continentale (+1,990°C). Fra le realtà più colpite spicca Brindisi, la più riscaldata d’Italia, che secondo quanto riporta l’osservatorio ha subito un riscaldamento di +3.12° C gradi. Appena sotto le città metropolitane Roma (3,07°) e Milano (2,85°), al secondo e quarto posto, sul podio anche Sondrio (2,98°), al terzo posto. In ordine fino alla 20esima posizione troviamo Latina (2,79°), Vicenza (2,76°), Monza Brianza (2,73°), Bolzano-Bozen (2,71°), Lecce (2,69°), Taranto (2,68°), Campobasso (2,67°), Verbano-Cusio-Ossola (2,66°), Reggio Calabria (2,65°), Pordenone (2,63°), Varese (2,61°), Bergamo (2,58°), Verona (2,56°), Brescia (2,56°), Treviso (2,54°) e Frosinone (2,53°).La regione che ha registrato l’incremento maggiore è il Lazio (+2,66 °C), seguita da Trentino-Alto Adige (+2,57 °C) e Lombardia (+2,56 °C).
Il campanello d’allarme suonato dall’Osservatorio non è passato inosservato all’ex euro-parlamentare Marco Cappato (Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore di EUMANS!, il movimento di cittadini europei attivo sullo sviluppo sostenibile) attualmente attivo a livello internazionale con stopglobalwarming.eu, l’unica iniziativa formale già incardinata istituzionalmente sul tema in alternativa all’inerzia della UE, una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) nata da un’idea avanzata da 27 Premi Nobel e 5.227 scienziati e che vanta la fiducia di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come il climatologo L.Mercalli, e artisti come G. Salvatores, O.Toscani, G.Muccino, Pif, Fedez, T.Gelisio, M.Maionchi, G.Covatta N. Zilli, N.Marcorè, G.Innocenzi, C.Capotondi, G.Muccino, Arisa, Pif e P.Pardo.Stopglobalwarming.eu, promossa insieme a esperti come Alberto Majocchi (Professore Emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Pavia) e Monica Frassoni (ex co-Presidente del Partito Verde Europeo), al raggiungimento del milione di firme chiederà alla Commissione Europea di impegnarsi a elaborare la proposta legislativa di fermare il riscaldamento globale spostando le tasse dalle persone all’ambiente, e dunque tassando le emissioni di CO2 e riducendo le tasse sul lavoro. Secondo la proposta, chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata (dai 50 euro iniziali a 100 dopo 5 anni) incentivando il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. In questo modo l’Unione Europea potrebbe ricavare un tesoretto di 180 miliardi di euro all’anno per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori europei.
Per raggiungere il milione di firme necessario, notizia dell’ultim’ora, è appena stato prorogato di 6 mesi il termine inizialmente fissato al 20 luglio 2020, e ora spostato al 20 gennaio 2021.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology, Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Nuova iniziativa globale della Microsoft

Posted by fidest press agency su sabato, 4 luglio 2020

Microsoft Corp. ha annunciato una nuova iniziativa globale volte a portare più competenze digitali a 25 milioni di persone in tutto il mondo entro la fine dell’anno. L’annuncio arriva in risposta alla crisi economica globale causata dalla pandemia di COVID-19. L’ampliamento dell’accesso alle competenze digitali è un passo importante per accelerare la ripresa economica, soprattutto per le persone più colpite dalla perdita di posti di lavoro.Il piano si traduce in una serie di iniziative e strumenti digitali che coinvolgono tutti coloro interessati ad aggiornare e riqualificare le proprie competenze. Il piano riunisce risorse esistenti e nuove da parte di diverse aree dell’azienda, tra cui LinkedIn e GitHub. In particolare, l’iniziativa comprende:l’utilizzo di tecnologie come Big Data e Analytics in grado di identificare le competenze e i profili più richiesti per percorsi di carriera
Contenuti di formazione gratuiti per tutto il 2020 con accesso a risorse Microsoft, LinkedIn e GitHub per aiutare le persone a sviluppare le competenze richieste dal mercato del lavoro
Connessione delle competenze alle opportunità di lavoro. Accesso a costi ridotti alle certificazioni Microsoft riconosciute dal mercato fino alla fine del 2020 e accesso gratuito a strumenti avanzati di ricerca del lavoro. Infine, per aiutare le comunità più vulnerabili, Microsoft ha annunciato anche un investimento di 20 milioni di dollari in donazioni per aiutare le organizzazioni no profit di tutto il mondo ad assistere coloro che ne hanno più bisogno, tra cui persone con un basso reddito, basso livello di istruzione e le minoranze. Un quarto di questo totale, 5 milioni di dollari, sarà erogato in donazioni a 50 organizzazioni no profit che operano nella comunità afro-americana degli Stati Uniti.L’azienda si impegna inoltre a rendere disponibili ai governi di tutto il mondo dati e analisi più forti, inclusi quelli di LinkedIn Economic Graph, in modo che possano valutare meglio le esigenze economiche locali. Microsoft si farà anche portavoce dell’importanza di investire nelle competenze e nella formazione affinché diventino temi prioritari nelle agende post Covid di Governi e Istituzioni. Entro la fine dell’anno, inoltre, sarà introdotto all’interno di Microsoft Teams una nuova app per l’apprendimento, affinché diventi uno strumento utile di aggiornamento delle competenze per tutti i lavoratori.
“La pandemia ha generato una crisi economica e sanitaria senza precedenti e mentre il mondo si sta piano piano rialzando, dobbiamo assicurarci che nessuno rimanga indietro” ha commentato Satya Nadella, CEO Microsoft. “Oggi Microsoft, LinkedIn e GitHub uniscono le forze per ripensare a come le persone apprendono e applicano nuove competenze, aiutando 25 milioni di persone attualmente senza lavoro a prepararsi per i lavori del futuro”.
Sul fronte competenze digitali, Microsoft ha avviato dal settembre 2018 l’ambizioso piano Ambizione Italia volto a creare, attraverso molteplici iniziative sul territorio, opportunità di formazione e riqualificazione delle competenze per studenti e professionisti IT. Nel primo anno, il programma Ambizione Italia con il supporto dei partner Microsoft ha formato oltre 500.000 persone nel Paese sulle nuove competenze digitali, creando opportunità di apprendimento per giovani, docenti, professionisti e disoccupati.
Il piano infatti prevede un focus importante sulla formazione, con training e percorsi di aggiornamento con l’obiettivo di raggiungere 1,5 milioni di persone tra studenti, professionisti e disoccupati entro i prossimi tre anni.

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Il permafrost in Siberia si scioglie e l’effetto serra globale aumenta

Posted by fidest press agency su martedì, 12 Maggio 2020

Nelle regioni artiche il riscaldamento del clima provoca lo scioglimento del permafrost che a sua volta minaccia di aumentare l’effetto serra globale. Questo fenomeno, purtroppo, è noto alla comunità scientifica internazionale. Ciò che invece non era noto fino ad oggi è l’età e la quantità del carbonio emesso in atmosfera come gas effetto serra, proveniente dalle acque che sovrastano i terreni perennemente ghiacciati della tundra siberiana. A scoprirlo è stata una ricerca condotta dalla Vrije Universiteit di Amsterdam, a cui ha partecipato anche la Fondazione Edmund Mach, approdata di recente sulla prestigiosa rivista Nature Communications. Dallo studio, in particolare, è emerso che il carbonio antico, che deriva dallo scioglimento del permafrost, rappresenta solo il 20% delle emissioni di gas serra.

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Tecnologia globale: aggiornamento sulla volatilità di mercato

Posted by fidest press agency su sabato, 18 aprile 2020

A cura di Paul Wick, Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments. Il COVID-19 sta chiaramente avendo un significativo impatto negativo sull’economia mondiale e sui mercati finanziari, compreso il settore tecnologico. Al di là dell’epidemia, i fondamentali del settore rimangono sani, poiché molte delle tendenze positive degli ultimi anni continuano a stimolare il mercato, tra cui l’incremento della velocità di rete, investimenti di capitale nei data center su cloud e la continua vivacità del commercio online. Nelle ultime settimane una serie di società globali ha lanciato moniti sull’effetto del COVID-19 sulle proprie attività operative e il settore tecnologico non ha fatto eccezione, tra cui portafogli con partecipazioni in Apple e Microsoft. Forse questo non avrebbe dovuto sorprendere gli investitori, dato che il virus ha avuto origine in Cina. Il paese è diventato cruciale per il settore tecnologico, sia come partner della catena di fornitura che come fonte di reddito. (Apple ha ottenuto circa il 15% del suo fatturato dalla Cina nel quarto trimestre del 2019). In reazione all’epidemia, la Cina ha imposto misure quali le restrizioni sui viaggi, una faccenda problematica per le imprese tecnologiche. Sebbene sembri che l’attività sia in fase di ripresa, Apple e Microsoft hanno dimostrato che questo processo richiederà tempo. Una nota più positiva, il numero di casi di coronavirus in Cina sembra essersi stabilizzato. Pur prendendo atto delle informazioni ancora incomplete sulla portata e la durata del distanziamento sociale e sul suo impatto economico, seguite dall’incertezza sul futuro della ripresa, continuiamo a esaminare il processo di aggiornamento dei nostri modelli per riflettere le stime riviste e gli obiettivi di prezzo. I data center e i PC dovrebbero tenere il passo con le altre aree: il data center aziendale è stato debole per tutto il 2019, quindi quest’area non dovrebbe dover ridurre le stime dai livelli di picco. Si pensava che la domanda di PC sarebbe stata debole, tuttavia potrebbero esserci margini di miglioramento, dal momento che dovrebbe verificarsi una “fase di attrezzaggio”, in cui aziende e studenti dovranno acquistare computer e monitor aggiuntivi per lavorare o studiare da remoto da casa. Nel frattempo, il cloud dovrebbe trarre vantaggio da un numero maggiore di attività quotidiane che si spostano online. La spesa per le infrastrutture di rete aziendali è in genere meno volatile rispetto ad altre componenti dell’hardware IT aziendale. I governi potrebbero anche prendere in considerazione progetti infrastrutturalin come il 5G e il potenziamento a livello di dimensioni, simili a quelli intrapresi dalla Cina nel 2009 con il 4G. I WFE (Wafer Fab Equipment) e le memorie sono livellate al computing e ai ricevitori e sembrano uscire dai livelli minimi del 2019. Queste società dovrebbero riuscire a reggere meglio, grazie ai trend positivi nel computing e nella comunicazione.L’incertezza cruciale della seconda metà del 2020 è l’uscita dell’iPhone 5G, rispetto alla quale il management si è mostrato laconico, adottando un atteggiamento prudente. Il prezzo delle azioni di Broadcom si è ritrovato sotto pressione poiché molti investitori considerano l’azienda molto indebitata, incline all’M&A e con una elevata esposizione ad Apple. Anche se molte di queste considerazioni erano vere storicamente, e alcune di esse rimangono tali, non forniscono un quadro completo della questione. Oggi, il mix aziendale di Broadcom prevede una spesa maggiore per data center/reti rispetto ai telefoni cellulari. I ricavi ricorrenti rinvenienti dai software di Broadcom costituiscono il 20% del suo fatturato, ha margini lordi superiori al 70%, margini operativi maggiori del 50% e un margine del flusso di cassa libero di circa il 45%; per l’esercizio fiscale 2019, gli azionisti riotterranno 10 miliardi di dollari, compresi 4 miliardi di dividendi, e nell’esercizio 2020 si prevede un’ulteriore crescita dei dividendi (fonte: Bloomberg, 2020).Il leverage dell’azienda non è di livelli estremi e il management si impegna a ridurre il suo livello di debito assoluto. Broadcom è più simile a una società software matura più che a un’azienda produttrice di semiconduttori volatile e, se il management proseguirà sul suo cammino, dando prova di crescita delle vendite nel comparto software, crescita del flusso di cassa libero e tassi di crescita annuali composti con dividendi a due cifre, e se continuerà a ridurre il livello di debito assoluto, riteniamo che le sue azioni reggeranno bene. I semiconduttori sono stati tra i fanalini di coda dei mercati tecnologici nella settimana che termina il 20 marzo, quando le guidance sugli utili sono state ritirate da Lam Research nel corso della settimana. Il 16 marzo, diverse contee in California hanno emesso un provvedimento di coprifuoco (“shelter in place order”), che impone all’azienda di interrompere temporaneamente i lavori in loco nelle sedi Fremont e Livermore per tre settimane. Inoltre, Lam Research ha attività nella catena di approvvigionamento in Malesia e il 16 marzo il governo malese ha emesso un provvedimento volto a chiudere alcune attività commerciali. L’attuazione di questi provvedimenti impedisce all’azienda di produrre negli impianti di Fremont e Livermore (California) e di ricevere i ricambi necessari dai suoi principali fornitori. Queste direttive governative possono influire sulla capacità dell’azienda di rispettare le guidance finanziarie del trimestre di marzo. Il ritiro della guidance ha influito negativamente su altri fabbricanti di prodotti semilavorati presenti nei nostri portafogli tecnologici globali, tra cui AMAT e Teradyne.Nel breve termine, la presenza di tendenze ambivalenti nel segmento del computing che rimangono marcate e il fatto che i telefoni 5G dovrebbero avere ancora un ciclo solido, anche se in ritardo rispetto a quanto previsto in precedenza, sono tra i motivi per ritenere che la spesa WFE dovrebbe reggere relativamente bene. Tuttavia, si prevede che l’impatto economico causato dal COVID-19, con un netto crollo delle attività produttive nel secondo trimestre e nel terzo trimestre del 2020, probabilmente produrrà un forte calo della spesa, sia da parte dei consumatori che delle aziende, che alla fine si ripercuoterà sulle dimensioni della spesa per WFE. A lungo termine, continuiamo ad apprezzare il settore WFE perché è un business sostenibile a lungo termine, basato sulla crescente domanda di semiconduttori nell’economia, con contenuti in crescita e un ampliamento delle applicazioni, come l’intelligenza artificiale. Anche la spesa in Logic/Foundry da parte di Intel, TSMC e i cinesi dovrebbe ritornare su solidi livelli secolari, mentre la spesa in NAND e DRAM dovrebbe riprendersi dai minimi per supportare la crescita della domanda di elettronica. In questo contesto, continuiamo a prevedere una notevole crescita di Lam Research in un orizzonte temporale a lungo termine.Il 25 marzo, Micron ha segnalato guadagni, margini lordi e ricavi pari a o al di sopra del limite superiore delle stime. Sebbene il periodo oggetto delle misurazioni si sia concluso prima delle interruzioni generalizzate dell’economia globale, il management ha constatato una certa solidità nei data center e nei PC, che hanno assistito a un aumento della domanda legata ai trend del telelavoro e della didattica a distanza, che contribuisce a compensare alcuni dei punti deboli riscontrati nel settore della telefonia, dell’elettronica di consumo e delle auto. Micron ha un leverage consistente nei confronti del computing, del 5G e dell’inflessione positiva nella definizione dei prezzi di NAND/DRAM per contribuire a mitigare alcuni degli effetti economici negativi del COVID-19. Micron dovrebbe continuare a trarre vantaggio dalla sua esposizione alle tendenze secolari dei data center, dei videogame e dell’e-commerce di consumo. Inoltre, il miglioramento della redditività strutturale del settore delle memorie dovrebbe attenuare la volatilità ciclica dei prezzi che è stata storicamente associata al settore. Il team continua a monitorare le tendenze di domanda/offerta del settore delle memorie.Sebbene lo scenario legato al COVID-19 sia ancora in divenire, continuiamo a essere dell’idea che l’epidemia del coronavirus non spazzerà via le tendenze tecnologiche trasformazionali di lungo periodo del cloud computing, del 5G, dei veicoli elettrici, dello streaming e della sicurezza informatica per i prossimi anni. Continuiamo a tenere d’occhio la situazione e restiamo all’erta per scovare qualsiasi divario significativo tra le valutazioni del settore e i fondamentali sottostanti. Continuiamo a impegnarci con il nostro processo di investimento collaudato e disciplinato, che si basa su un’approfondita analisi dei fondamentali per identificare le società che scambiano a valutazioni interessanti e che hanno le migliori prospettive di crescita e il potenziale per garantire un solido ritorno sugli investimenti nel corso del tempo.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Dazi: Si profila una guerra commerciale globale?

Posted by fidest press agency su sabato, 9 giugno 2018

“Fa bene l’Unione Europea a rispondere alla follia dei dazi americani con i contro-dazi per difendere le nostre produzioni, dall’acciaio ai prodotti agroalimentari, ma, come ha giustamente detto il Presidente Tajani, nessuno può permettersi una guerra commerciale.E’ quindi assolutamente necessario che il Governo italiano faccia di tutto con i partner europei per scongiurare questo enorme pericolo. Da questo dossier, si capisce che l’Europa è necessaria e ci indica l’importanza di una Europa unita e compatta, che sia in grado di dialogare con il Governo americano ribadendo la necessità che, anche su questi temi, ci sia un ‘patto’ atlantico vero e forte, altrimenti poi come ci può chiedere l’America di essere duri sulle sanzioni alla Russia?”. Lo afferma in una nota Raffaele Nevi, deputato di Forza Italia. (n.r. Questa guerra era nell’aria ed è la diretta conseguenza delle disomogeneità economiche, finanziarie e retributive del mondo del lavoro. La globalizzazione le ha messe a nudo e ora è necessario andare alla radice del problema se non vogliamo che ci travolga)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology, Estero/world news | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Per una civiltà globale dell’alleanza

Posted by fidest press agency su giovedì, 10 Maggio 2018

Loppiano. “Costruire una cultura condivisa dell’incontro”. È questa la sfida che Papa Francesco ha lanciato dal centro internazionale di Loppiano (FI) ai 7.000 presenti davanti al Santuario Maria Theotókos. Facendo riferimento alle “urgenze spesso drammatiche che ci interpellano da ogni parte e non possono lasciarci tranquilli” – il Santo Padre ha sottolineato che non è più sufficiente solo “l’incontro tra le persone, le culture e i popoli”. Occorrono uomini e donne “capaci di tracciare strade nuove da percorrere insieme” per dar vita ad “una civiltà globale dell’alleanza”. Papa Francesco è arrivato presso il centro dei Focolari alle ore 10 atteso da Maria Voce, presidente del Movimento, Jesús Morán, copresidente e dal vescovo di Fiesole Mons. Mario Meini. Dopo una breve sosta di preghiera dentro il santuario, ha incontrato gli 850 abitanti di Loppiano provenienti da 65 nazioni e le migliaia di persone arrivate da tutta l’Italia e oltre in maggioranza aderenti al Movimento dei Focolari. È la prima volta che un pontefice visita questa “piccola città”, che – come l’ha definita Maria Voce nel suo indirizzo di saluto – vuole essere “laboratorio di convivenza umana, bozzetto di mondo unito e testimonianza di come potrebbe essere la società se fosse basata sull’amore reciproco del Vangelo”. È seguito un dialogo aperto e schietto, scandito da alcune domande poste da un gruppo di cittadini di Loppiano. Le domande hanno toccato da varie prospettive il tema della sfida cristiana nei confronti della modernità. Il Santo Padre ha incoraggiato a non “nascondersi nel quieto vivere, nel perbenismo, o addirittura in una sottile ipocrisia, (…) ma di vivere da discepoli sinceri e coraggiosi in carità e verità” e di affrontare le difficoltà “con tenacia, serenità, positività, fantasia… e anche un po’ di umorismo”. E facendo riferimento alla missione di un progetto originale come Loppiano nell’odierno contesto sociale, il Papa ha invitato ad alzare lo sguardo insieme a lui “per guardare con fedeltà fiduciosa e con creatività generosa al futuro che comincia già oggi”.Dopo aver impartito ai presenti la sua benedizione, 37 cittadini di Loppiano di diverse provenienze, religioni, età ed estrazione sociale hanno salutato personalmente Papa Francesco.In risposta alle parole del Santo Padre, il copresidente dei Focolari, Jesús Morán gli ha consegnato un dono simbolico: un “patto” firmato da tutti gli abitanti, con l’impegno di vivere affinché Loppiano sia sempre più un luogo di fraternità e reciprocità. All’invito di sottoscrivere a sua volta il “Patto di Loppiano” il Santo Padre ha aderito con gioia, tra gli applausi di tutti i presenti.

Posted in Cronaca/News, Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Immigrazione: la risposta deve essere globale

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 aprile 2017

berlino immigratiBruxelles. In una risoluzione approvata qualche giorno fa i deputati hanno richiesto con urgenza misure multilaterali per controllare il numero, senza precedenti, di migranti in movimento in tutto il mondo e per far cessare le morti nel Mediterraneo.Nella risoluzione, approvata con 333 voti favorevoli, 310 contrari e 46 astensioni, si chiede:
un “regime di governance multilaterale” per la migrazione internazionale, fondato sulla cooperazione;
una più stretta cooperazione tra l’UE, gli organismi specializzati delle Nazioni Unite, le banche multilaterali di sviluppo, organizzazioni regionali e altri attori;
la creazione di una vera e propria politica comune europea in materia di migrazione incentrata sui diritti umani e basata sul principio di solidarietà tra gli Stati membri;
il coinvolgimento del Parlamento nella creazione e nell’implementazione del Quadro di partenariato e i relativi “migration compact” che l’UE sta attualmente negoziando con Paesi terzi come Giordania e Libano: deputati condannano la mancanza di trasparenza su questi accordi, che finora non sono stati dibattuti prima dell’adozione;
assistenza e cooperazione UE “incondizionate”: il supporto dell’UE non dovrebbe “incentivare i Paesi terzi a cooperare alla riammissione dei migranti irregolari o dissuadere con la coercizione le persone dal mettersi in viaggio, oppure fermare i flussi diretti in Europa”.
“Il sistema di aiuti umanitari è completamente sorpassato e, quindi, abbiamo bisogno di un approccio più olistico e duraturo, con legami più stretti tra sfera umanitaria da un lato e lo sviluppo dall’altro”, ha detto il correlatore Agustín Díaz de Mera (EPP, ES), nel corso del dibattito in Plenaria.
“Non dovremmo parlare di una crisi migratoria, ma piuttosto di una crisi della solidarietà all’interno dell’UE. Possiamo anche parlare di una crisi istituzionale, poiché il Consiglio dell’Unione europea non è in grado di rispettare i propri impegni, di una crisi morale, poiché sembriamo più preoccupati a chiudere i nostri confini e incoraggiare i rimpatri, piuttosto che affrontare le cause profonde della crisi che vediamo”, ha aggiunto la correlatrice Elena Valenciano (S&D, ES)

Posted in Estero/world news, Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

L’innovazione tecnologica e il settore sanitario globale

Posted by fidest press agency su martedì, 15 novembre 2016

the-future-of-healthcareEntro il 2025, si prevede che l’ecosistema della sanità avrà un aspetto radicalmente diverso rispetto ad oggi. Crescendo con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 5,6%, il settore sanitario globale probabilmente raggiungerà quota 2,69 trilioni di dollari di entrate entro il 2025. Tuttavia, le regioni e i settori che genereranno questi profitti cambieranno in modo significativo:Se attualmente l’Europa è il secondo mercato della sanità più grande del mondo, l’Asia è destinata a prendere il suo posto entro il 2025. Il Nord America dovrebbe rappresentare il più grande mercato della sanità fino al 2028 circa, quando l’Asia probabilmente guadagnerà il primo posto.
La crescita della regione Asia-Pacifico nella spesa sanitaria (come percentuale del PIL) è destinata ad essere maggiore rispetto a quella di Nord America ed Europa, sostenendo la forte crescita del mercato.Entro il 2025, l’America Latina è destinata a superare il Giappone diventando il quarto mercato della sanità a livello globale.L’invecchiamento della popolazione in tutto il mondo metterà alla prova i sistemi sanitari esistenti dal punto di vista finanziario e richiederà risultati migliori in ambito sanitario. Ciò provocherà uno spostamento verso cure basate sul valore e richiederà un cambiamento radicale delle politiche nazionali.Anche la crescita della consumerizzazione porterà a modelli di assistenza sanitaria incentrati sul paziente.I progressi tecnologici sbloccheranno valori e segmenti prima inaccessibili. Tra gli altri, le interfacce cervello-computer, gli avatar digitali, i dispositivi indossabili e la medicina di precisione si affermeranno come tecnologie di punta.Il settore dell’informatica sanitaria assisterà alla crescita più rapida, crescendo a un tasso fenomenale del 16,1% fino al 2025. La nuova analisi, intitolata “Vision 2025 – Future of Healthcare”, che fa parte del programma Advanced Medical Technologies Growth Partnership Service di Frost & Sullivan, esplora i modi in cui si prevede che si evolverà il panorama della sanità. Identifica inoltre 18 tecnologie che avranno un forte impatto su questo settore, sottolinea le aree chiave di crescita all’interno di ogni segmento e si focalizza sulle sfide che le diverse regioni dovranno affrontare per ottenere migliori prospettive future per la sanità.Per accedere gratuitamente a maggiori informazioni su questo studio e registrarsi per un Growth Strategy Dialogue, un rapporto interattivo gratuito con i leader di pensiero di Frost & Sullivan, si prega di visitare: http://frost.ly/12w
“Con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della diffusione delle malattie croniche, aumenterà l’attenzione posta su prevenzione e monitoraggio. Ciò si riflette nell’aumento della percentuale della spesa sanitaria destinata a prevenzione, monitoraggio e diagnosi, mentre la quota destinata alle cure diminuirà”, osserva Siddharth Shah, analista del gruppo Transformational Health di Frost & Sullivan. “I nuovi progressi tecnologici volti ad aiutare a mitigare la situazione creeranno nuove opportunità da miliardi di dollari in tutti i settori collegati. L’effetto combinato dei cambiamenti trasformazionali e delle nuove opportunità faciliteranno la nascita di nuovi modelli di business nel settore.”
Frost & Sullivan presenterà aggiornamenti settimanali sui risultati chiave di questa analisi. Le aree di focus comprenderanno: il futuro della sanità nei diversi settori, il futuro della sanità nelle diverse regioni e le 18 più importanti tecnologie che daranno forma a questo settore fino al 2025. (foto: The Future of Healthcare)

Posted in Cronaca/News, Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Mediazione, FIMC osservatore esterno ONU per riscrivere le regole globali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 settembre 2015

firenzeFirenze. Nuovo importante riconoscimento internazionale per la Florence International Mediation Chamber (FIMC), il servizio di mediazione internazionale ad altissimi standard qualitativi per cittadini e imprese curato da Camera di Commercio di Firenze. A poche settimane dalla sua istituzione, dopo le firme con Singapore e New York, la Commissione dell’ONU per il Commercio Internazionale (UNCITRAL) ha, infatti, riconosciuto a FIMC lo status di osservatore esterno, come organizzazione non governativa, ai lavori del Working Group II, il tavolo dedicato specificatamente alla mediazione. Lo stato di osservatore esterno consente di fare interventi, osservazioni e proposte fin da subito, tanto che al vertice che si apre oggi alla sede ONU del Vienna International Centre e che si chiuderà l’11 settembre, FIMC porterà un contributo per rendere immediatamente esecutivi gli accordi risultanti dalla mediazione internazionale, prendendo spunto dall’esperienza maturata dalla Camera di Commercio di Firenze nel campo della mediazione nazionale e dalla normativa italiana che dal 2010 prevede l’esecutività degli accordi raggiunti in mediazione. In questo periodo il Working Group II sta lavorando proprio a una convenzione internazionale che, se portata a termine, consentirà l’immediata esecutività degli accordi raggiunti nelle procedure internazionali in tutti gli Stati aderenti. Tale requisito aumenterà fortemente l’utilità della mediazione per le imprese che operano nel contesto internazionale e, conseguentemente, ne incentiverà l’utilizzo.

Posted in Cronaca/News, Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »