Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 172

Le recenti dinamiche dei costi dell’RC auto

Posted by fidest press agency su giovedì, 15 febbraio 2024

Secondo le stime ACI-ISTAT sugli incidenti stradali nel primo semestre 2023 il numero di incidenti è diminuito rispetto all’anno precedente del -1%. Non può essere certo imputabile all’andamento dell’incidentalità, quindi, l’incremento delle polizze rc auto rilevato da IVASS. Incremento che non si arresta nemmeno nei primi mesi del 2024: a gennaio-febbraio dell’anno in corso, rispetto al 2023, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato un aumento medio del +5% per chi si trova in 14esima classe e del +2% per chi si trova in prima classe. Gli aumenti più elevati si registrano a Roma e Napoli per i 18enni in 14esima classe. In questa tipologia si registrano picchi di aumento anche del 28%. Mentre migliora la situazione per i 18enni che devono stipulare una polizza in prima classe (che beneficiano della legge 248/2006 c.d. Decreto Bersani), che devono fare i conti con un aumento medio del +1%, non va altrettanto bene per chi si trova nella stessa classe ma ha un’età anagrafica di circa 50 anni: in questo caso si registra un aumento medio del +2%. Ancora più assurdo e intollerabile è il confronto con il contesto europeo: nel 2023 in Italia per la polizza rc auto si pagava mediamente il 27% in più rispetto agli altri paesi. Un divario inaccettabile che va sanato al più presto: non esistono le condizioni per giustificare una disparità di questo tipo, né per motivare i recenti aumenti. Se, come spesso ci siamo sentiti rispondere a tali obiezioni, il divario e gli incrementi sono causati da un aumento dei veicoli circolanti senza copertura assicurativa è ora di prendere provvedimenti mirati contro tale fenomeno: non possono essere i cittadini a pagarne le conseguenze.

Lascia un commento