Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Archive for 6 febbraio 2024

Cosa intendiamo per verità e perché siamo portati a negarla?

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

In questa circostanza la verità negata è un grido di condanna per chi non possiede saggezza e capacità di saggezza per un mondo di uomini liberi, messaggeri di quel grado di coscienza che li pone degni di una loro comune identità. Ma quanto ci vorrà ancora per capire che l’intero corpo dottrinario non vive che dell’armonia di ogni sua parte, ma che ogni parte può riconoscersi comune in origine con un’altra appartenente ad un altro corpo dottrinario, senza che per questo entrambi i corpi perdano integrità ed interesse di valore? “La stessa auspicata evangelizzazione del mondo – asseriva Ernest Bloch – augurata da gran parte delle religioni ha al tempo stesso un fine e un limite se non si avvale della capacità di accogliere ogni parola pronunciata a favore della verità. Solo un sereno cammino interno può condurci a tale e tanta profondità. Se manca resta vano e nessuna forza può attirare all’esterno la parola intima ed aiutarla ad erompere dall’errore del mondo. Lungo questa verticale interna devono, infine, diffondersi l’ampiezza, il mondo dell’anima, l’esterna cosmica funzione dell’utopia, fronteggiando la miseria, la morte e il regno a involucro della natura fisica”. “Solo in noi brilla ancora questa luce e incomincia il fantastico impulso verso di essa, verso l’interpretazione del sogno ad occhi aperti, verso l’impiego del concetto utopico come principio. E per trovare questo, per trovare il giusto nella verità, per amore della quale conviene vivere, organizzarsi e avere tempo, che noi procediamo, ci apriamo varchi metafisicamente costitutivi, invochiamo ciò che non è, costruiamo nell’azzurro e cerchiamo il vero e il reale là dove scompare il semplice dato, incipit vita nova.” Sono parole di come ci si possa disporre al dialogo tra intelligenti, predisponendo lo strumento della coscienza. Parliamo di uomini di fede ma che si sono piegati a indirizzarla ad una guerra Santa che non incarna nulla di santo, come ha dimostrato la storia. Non hanno avuto la saggezza, nell’umiltà del confronto, di guardare il nemico solo e comunque portatore di un credo nei confronti del quale la propria coscienza non ha mai vacillato sulla propria qualità. Forse hanno vinto una contesa ma hanno, senza meno, perso in presunzione e in verità. (Riccardo Alfonso)

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Ma in che mondo viviamo?

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Negli U.S.A. vi è un partito contrarissimo all’assistenza sanitaria universale e quelli che ne potrebbero essere i beneficiari lo appoggiano. In diversi paesi arabi la ricchezza è di casa, per via dei pozzi di petrolio, eppure tantissime persone vivono nella miseria. L’occidente, considerato ricco se non opulento, conta centinaia di migliaia di clochard che nelle metropoli si trovano senza un tetto dove ripararsi e un pasto caldo per rifocillarsi. Ci sono società farmaceutiche che realizzano profitti miliardari; eppure, vi sono milioni di persone che muoiono perché non sono in grado d’acquistare i farmaci da loro prodotti. Il lavoro è l’unica fonte di vita per gli esseri umani poiché permette loro d’avere una casa dove ripararsi, il cibo per alimentarsi, l’accesso all’istruzione, l’assistenza sanitaria per proteggersi dai malanni e assicurarsi una vecchiaia decente, eppure in tutto il mondo ci sono centinaia di milioni di disoccupati. Accettiamo la logica capitalista, dove vige il credo del consumismo e dell’esaltazione per chi ha in dispregio di chi è con la conseguenza che la stessa cultura è posta in secondo piano se non produce ai diretti interessati lauti guadagni. Abbiamo inventato il colonialismo e poi le dittature del “re travicello” per schiavizzare, perpetuandolo dal passato, intere popolazioni e lasciandole in miseria pur di trarne ricchezze personaliCi lasciamo governare da imbonitori da strapazzo e da governi che praticano il genocidio e il terrore per sottomettere intere popolazioni e non facciamo poco o nulla per reagire. Abbiamo imparato a inviare, con la scusa di difendere la libertà e la giustizia, eserciti con armamenti di distruzione di massa ma solo per garantire agli affaristi di turno d’agire indisturbati. Abbiamo accettato di buon grado l’idea della sofferenza con la distorta idea che ciò è necessario per avere un premio nell’al di là. In Italia vi è un governo che mette in ginocchio la povera gente e protegge i ricchi e ottiene il plauso delle stesse vittime. (Riccardo Alfonso)

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Davide Iodice porta in scena “Rosaria”

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Napoli 8 ˃ 11 febbraio 2024 – Teatro Elicantropo Napoli, Vico Gerolomini 3 Inizio spettacoli ore 20.30 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica) debutto dello spettacolo Rosaria, volume 1 del progetto Esclusi – antologia scenica di vite di scarto di Davide Iodice, che firma adattamento, elementi scenici, luci e regia. Presentato da Scuola Elementare del Teatro, l’allestimento vede protagoniste in scena Monica Palomby e Chiara Alborino, con la drammaturgia e disegni di Benito Martino, le musiche di Lino Cannavacciuolo.Rosaria è il primo capitolo di un’antologia scenica in divenire, dal titolo Esclusi, che accoglie le ricerche drammaturgiche di giovani autrici e autori fortemente compromessi con il reale e le sue trasformazioni sociali. Nato nell’ambito del ciclo Officina della Scuola elementare del Teatro/conservatorio popolare per le arti della scena, ideato e diretto da Davide Iodice, Esclusi è un progetto di antropologia sociale prima ancora che teatrale, originato da una pratica scenica di prossimità e testimonianza. L’antologia ricompone e, in qualche modo, vuole riscattare le vite di figure socialmente sconsacrate: vissuti marginali, che sono ferita aperta e suppurante di una società diseguale. Questo primo ‘volume scenico’ è ispirato e dedicato a Rosaria, alcolista e senza fissa dimora, demone e cattiva coscienza dei decumani napoletani, morta senza cordoglio. Scomparsa ormai da diversi anni, viveva per strada, nella zona Tribunali. Non ha ricevuto la dignità di un funerale partecipato e non è nota la sua sistemazione ultima. Questo spettacolo è ii saluto condiviso che Rosaria non ha mai avuto. È una dedica a lei e un’indagine dei moti che dalle viscere agitano i nostri demoni interiori, frutto della ricerca di ciò che della donna è sopravvissuto.

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BIT: I piani della Giordania per il 2024

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Uno stand enorme per la Giordania presente in forze alla Bit, con il direttore generale del Jordan Tourism Board, Dr. Abed al Razzaq Al Arabiyat, il direttore marketing Ahmad Hmoud e la regional manager Italia, Hala al Khashman, Marco Biazzetti, country manager, Nadia Pasqual, media relations & PR per il mercato italiano, e ventisei operatori giordani. Il mercato italiano è al primo posto in Europa per arrivi in Giordania con 127.610 connazionali registrati nel 2023 (+42% sul 2019). Un dato record, nonostante il forte rallentamento degli ultimi due mesi dell’anno a causa del conflitto israelo-palestinese. L’obiettivo del Jordan Tourism Board è di rassicurare viaggiatori e operatori italiani. La Giordania è un paese pacifico, la situazione interna è stabile e il settore turistico non si è mai fermato. Turismo naturalistico, attivo e sportivo con proposte di cicloturismo e trekking incentrati sul Jordan Trail, sul Jordan Bike Trail e in aree naturali spettacolari, come il Wadi Mujib, famoso per il canyoning tra gole rocciose mozzafiato, la Riserva della Biosfera di Dana che ospita il Feynan Ecolodge, una struttura ecosostenibile immersa nella natura che offre escursioni, canyoning, visite a siti storici, esperienze culturali beduine con la comunità locale, mountain bike, osservazione delle stelle, corsi di cucina e altro ancora. Turismo religioso, nei siti che fanno parte della Terra Santa che comprendono i cinque luoghi santi riconosciuti dal Vaticano: il luogo del battesimo di Gesù a Betania oltre il Giordano, il Monte Nebo, dove Mosè poté osservare la Terra Promessa, la Chiesa di Nostra Signora della Montagna ad Anjara, Tell Mar Elias e la fortezza di Macheronte, dove Giovanni Battista fu decapitato, che si sta preparando ad accogliere i pellegrini con nuove infrastrutture in vista del 2030, proclamato l’anno di Giovanni Battista. Turismo culturale e archeologico, con nuove proposte di itinerari ed esperienze a Madaba, la città dei mosaici, Umm El Jimal, 90 minuti a nord est di Amman, che raccoglie testimonianze del passato nabateo, romano, bizantino, omayyade e ottomano, e siti archeologici tanto interessanti quanto poco noti come Sela, premiata nel 2023 come Best Tourism Village UNWTO, dove sono in corso investimenti per incrementare le strutture ricettive e le infrastrutture adatte ad accogliere un numero maggiore di turisti. Turismo del benessere, con spa e wellness resort di prim’ordine presenti nell’area del Mar Morto, dove alle storiche strutture costiere di catene internazionali come Hilton, Marriott, Moevenpick e Crownplaza, si aggiunge quella di Mai’n Hot Springs che offre una sorgente termale di acqua calda, a ca. 30 km da Madaba e a un’ora da Amman. E, infine, Aqaba, dove è possibile abbinare trattamenti wellness di prim’ordine a una vacanza balneare sulle coste del Mar Rosso, come nel caso dello Hyatt Regency Ayla Resort che comprende l’Ayla Golf Club con un green da 18 buche.

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19a edizione di Cortinametraggio

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Cortina D’Ampezzo dal 12 al 17 marzo 2024. E’ il festival di riferimento per i corti presieduto e fondato da Maddalena Mayneri e diretto da Niccolò Gentili. A concorrere all’ambito premio saranno 20 cortometraggi provenienti da tutta Italia, di cui otto anteprime mondiali e cinque italiane. Tra le opere finaliste: Anemos di Vera Munzi e Caterina Savadori, un racconto di emancipazione femminile ispirato a una storia vera; Frammenti di Andrea Casadio, uno sguardo intimo e delicato su uno dei momenti più tragici della storia recente; il racconto emozionante Dive di Aldo Iuliano; il divertente affresco di una madre e di suo figlio in Ignoti di Giuseppe Brigante; Tilipirche di Francesco Piras, racconto ambientato in Sardegna su un allevatore durante un’ invasione di cavallette; Eldorado di Mathieu Volpe, tragico ed emozionante racconto di una storia di frontiera; l’action drama che descrive il rapporto tra un fratello e sua sorella Fake Shot di Francesco Castellaneta; la commedia dalle tinte thriller Un lavoretto facile facile di Giovanni Boscolo; Wasted di Tobia Passigato, racconto di formazione dalle tematiche universali con tinte green; Il compleanno di Enrico di Francesco Sossai, intimo ritratto di una solitudine; Può entrare in crisi un’amicizia tra coinquiline grazie ad una terza persona? Questa la tematica di Ho Ballato di tutto di Sarah Narducci; il toccante De L’amor Perdu di Lorenzo Quagliozzi ambientato nella seconda guerra mondiale; Z.O. di Loris G. Nese, dura storia di periferia; Felicità Cannibale di Daniel Baldotto, che affronta in modo delicato e originale il tema dell’elaborazione del lutto; la satira sociale We should all be futurists di Angela Norelli; il ritratto esistenziale Foto di Gruppo di Tommaso Frangini; Stanza 5 di Rosario Capozzolo, ispirato alla storia vera di un’anziana donna sopravvissuta al Covid-19; A Mosca Cieca di Mino Capuano, dolce racconto di un legame inaspettato; L’acquario di Gianluca Zonta, che racconta le possibili derive sociali dell’intelligenza artificiale; l’originale commedia Lo zio di Venezia di Alessandro Parrello.A concorrere nella sezione “Made In USA”, invece, realizzata con la collaborazione artistica di Silvia Bizio, con il Santa Monica College (SMC) e Maria Cristina Heller: Ovejas Lobos di Alex Fischman Cárdenas; Thirstygirl di Alexandra Qin; Jerome di Gianfranco Fernández-Ruiz; Who are you? di Salvador Carrasco e Whiteness at work di Peter Nelson. Inoltre, fuori concorso ci saranno due eventi speciali, i cortometraggi Remo di Marco Simon Puccioni e Piccole cose di valore non quantificabile di Paolo Genovese. Numerosi saranno i premi ambiti dai giovani registi in concorso. Tra i principali: il premio Cortinametraggio per il Miglior Corto assoluto; il premio Rai Cinema Channel, il premio Miglior Commedia consegnato da Aermec; il premio Young; il premio del Pubblico conferito da The Film Club; Il premio della Stampa dato da Visottica; I premi miglior attore/attrice consegnati da Pianegonda e la miglior sceneggiatura conferita da Andromeda Film. La 19a edizione di Cortinametraggio è realizzata in collaborazione con l’Aeronautica Militare, Polizia di Stato e il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, la Regione Veneto, la Provincia di Belluno, il nuovo IMAIE, il MIC, la Siae, Anec e Fice. Tra i partner di quest’anno anche: Aermec; Visottica Group; Cotril; Pianegonda; Rai Cinema; Anpit Italia; Titanus; Driade; Greenboo Production; The Film Club; Costa Crociere; We Short; Hotel Savoia; Zorzettig; La cooperativa di Cortina; Hotel De La Poste; Andromeda Film; Focus; Mg Production; Hotel Rosapetra; Nuove Reti. Tutte le informazioni sul sito ufficiale: http://www.cortinametraggio.it

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La rivolta dei trattori. L’Ue e i consumatori

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Dice un manifestante in Veneto al cospetto del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “non è possibile che io venda un radicchio a 30 centesimi e sul bancone del supermercato è a 3 euro”. E il ministro, che non sa che dire: “è colpa dell’Europa”, e fugge. Nel contempo la premier Meloni dà qualche miliardo in più per tenerli buoni. E’ questa l’immagine della protesta dei trattori. Ma davvero la politica agricola è diventata la cenerentola dell’Europa? I numeri dicono il contrario: in agricoltura è occupato il 2% della popolazione con un Pil di circa il 3%, ma al settore l’Unione ha stanziato nell’ultimo bilancio il 30% delle risorse, 400 miliardi su 1.200. A questo c’è, però, da aggiungere che le politiche per la transizione ecologica, con guerre, discutibili per le tempistiche, come quella ai fitofarmaci e ai fertilizzanti, ha aperto i mercati alla concorrenza di Paesi che non si pongono questi problemi. E l’Ue sembra che lo abbia capito conferendo l’incarico a Mario Draghi per rendere più compatibile lo sviluppo della green economy con la tenuta del sistema produttivo e dell’occupazione. A cui si aggiunge la decisione del vertice di Doha di essere più realisti nell’uso delle energie alternative al fossile. Le proteste, però, alimentate anche da sovranismi nazionali come quello italiano, sono parte di un mondo in estinzione: si chiede protezionismo, dazi, prezzi garantiti, no alla globalizzazione, lotta alle multinazionali, no alla scienza come supporto all’alimentazione… tutte cose che farebbero solo peggiorare la situazione. Si pensi all’Italia, tutt’altro che autosufficiente dal punto di vista alimentare… che fa, comincia a coltivare grano nelle aiole delle città? Tutta la politica italiana che si basa sul made in Italy, il km zero…. ma queste sono nicchie. C’è invece bisogno di investimenti nelle nuove tecnologie, in un Pianeta che tra poco avrà 10 miliardi di individui (e che sarebbe meglio non incrementare con le politiche nazionali di incremento demografico). Nuove tecnologie che consentano anche all’Italia di meglio esportare e consentire ricchezze in Paesi con cui oggi abbiamo solo rapporti di immigrazione (e rispetto ai quali i piani Mattei sono quel che sono: spiccioli per propaganda politica), senza arrotolarsi sul no alla carne coltivata. Tutto questo può essere affrontato solo da un gigante economico come l’Ue che già destina un’ampia parte dei suoi bilanci, il 30%, all’agricoltura, e col contributo anche dell’Italia, ma non certo bloccando il processo comunitario per dare ragioni ai trattori (non a caso oggi anche cavalcati da associazioni come Coldiretti che lavorano solo per un orto che vive distruggendo quello del vicino). Ma il radicchio dell’agricoltore veneto venduto a 30 centesimi e acquistato a 3 euro dal consumatore? L’Unione europea, direttamente, c’entra molto poco. A meno che non la si voglia considerare avulsa da questioni del Pianeta che segnano l’oggi e il futuro, e usarla solo come salvadanaio. Gli interlocutori delle rivendicazioni dei trattori non sono in Europa, ma nei singoli Stati nazionali. Quando sentiamo qualcuno che dice che è colpa dell’Europa, domandiamogli perché? Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Scuola: La scure del Mef si abbatte sugli stipendi di febbraio di un milione di docenti e Ata

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Esplode la denuncia dell’Anief di giorni fa sugli stipendi di febbraio gravati da forti conguagli: la scure del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti creato situazioni assurde, fatte di circa un milione di docenti e Ata, oltre il 90 per cento del totale, che andranno a prendere a fine mese tra i 100 e gli 800 euro in meno rispetto a gennaio. L’alta percentuale di importanti tagli stipendiali, accertata dall’associazione dei collaboratori dei ds Ancodis, è dovuta, come scrive oggi La Repubblica, “al conguaglio fiscale di inizio 2024 è un salasso per il mondo della scuola, e mette in difficoltà anche il largo blocco di lavoratori con contratti a tempo indeterminato dopo l’ondata di segnalazioni di supplenti non pagati per mesi”. “È chiarissimo che uno Stato che tiene ai suoi lavoratori non può applicare in un colpo solo la restituzione delle tasse non applicate l’anno passato non certo per colpa dei lavoratori – dice oggi Marcello Pacifico – , quindi il taglio stipendiale andava annunciato e dilazionato applicandolo su più mesi. Ancora di più si va ad infierire sempre sui lavoratori pubblici, soprattutto su quelli della scuola, ai quali si dà ogni mese uno stipendio del 30% in meno rispetto ai colleghi europei e alla media della PA italiana; inoltre, mancano all’appello circa 4.000 euro medi di indennità di vacanza contrattuale per il mancato rinnovo 2022-24, introdotta a dicembre ma parzialmente e che ora stiamo cercando di fare recuperare con diffide e ricorsi ad hoc per i precari. Ecco perché applicare ulteriori aliquote fiscali e conguagli, come accadrà con lo stipendio di febbraio, sa tanto di accanimento”, conclude Pacifico

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Scuola: Violenza contro docenti, presidi e personale Ata: arriva la “stretta” con pene più severe

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Sarebbe in dirittura il disegno di legge della maggioranza parlamentare che per fornire risposte concrete ai crescenti episodi di violenza propone un incremento significativo delle pene detentive verso chi aggredisce gli insegnanti, i dirigenti e il personale scolastico andando a modificar anche il codice panale: dopo il sì della Camera, il provvedimento è in arrivo al Senato dove potrebbe essere licenziato in poche settimane. Le novità che si stanno approvano prevedono che dagli attuali cinque anni massimi di reclusione per aggressione si passi fino a sette anni e mezzo; e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio. Oltre alle misure punitive, per far valere i diritti del personale aggredito e non minare il diritto allo studio, la legge prevede pure percorsi formativi di sensibilizzazione, con l’avvio della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico che verrà celebrata il 15 dicembre, il monitoraggio e lo studio dei fenomeni di violenza a danno dei lavoratori della scuola. Si prevede, infine, la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, che avrà il compito di segnalare casi di violenza, avviare iniziative e redigere report annuali.

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Impulso allo studio delle materie tecnico-scientifiche

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

“Se è vero che sul mercato del lavoro si cercano e non si trovano profili qualificati per le aziende, forse un impulso allo studio delle materie tecnico-scientifiche, le cosiddette Stem, sono un’occasione per far sì che domanda e offerta possano incontrarsi meglio nel prossimo futuro. Per questo sono particolarmente orgoglioso che parta la ‘Settimana Stem’, un’iniziativa voluta da Fratelli d’Italia e che è diventata legge grazie all’impegno di parlamentari in prima linea per la divulgazione e la diffusione di queste materie, a cominciare dalla mia collega Marta Schifone, prima firmataria del progetto poi divenuto legge dello stato. Dare un’opportunità maggiore ai giovani di trovare lavoro in Italia è uno degli obiettivi prioritari del governo e di Fratelli d’Italia”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale.

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Michael Cunningham: Day

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Collana Oceani, trad. Carlo Prosperi, pp. 320, 22 euro Editore “La nave di Teseo” Il nuovo romanzo del premio Pulitzer dopo oltre dieci anni. 5 aprile 2019. In un’accogliente casa in mattoni di Brooklyn, la patina di felicità domestica di Dan e Isabel comincia a incrinarsi. Marito e moglie si stanno lentamente allontanando, attratti entrambi, a quanto pare, da Robbie, il fratello minore di Isabel, l’anima ribelle della famiglia che abita nel loro attico. La partenza di Robbie minaccia di rompere il fragile equilibrio della famiglia, mentre la piccola Violet finge di non vedere la distanza tra i genitori, e il fratello Nathan sperimenta i primi passi verso l’indipendenza. 5 aprile 2020. Quando il mondo intero si chiude in lockdown, Dan e Isabel si sentono sempre più in prigione, tra piccoli inganni e frustrazioni reciproche. Anche Robbie è bloccato, in una baita di montagna in Islanda, solo con i suoi pensieri e una seconda vita segreta su Instagram. 5 aprile 2021. La tempesta è passata, Dan e Isabel devono fare i conti con quello che hanno imparato, con le ferite che hanno sofferto, con la nuova realtà che li aspetta.

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“Due vestiti per morire” romanzo di Giancarla Lazzari

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Siamo nel 1948, in una Roma ancora ferita dalla guerra ma aperta al desiderio di ricominciare a vivere. Il giovane commissario Livio Zarri si trova ad affrontare la sua prima indagine.La scoperta di un efferato omicidio lo condurrà attraverso intricati scenari, svelando i retroscena di un mondo oscuro e affascinante allo stesso tempo. Il graduale evolversi della vicenda permetterà al commissario di confrontarsi con ambienti sociali popolati da personaggi senza scrupoli, che incarnano vizi e virtù di un’Italia che solo apparentemente appartiene al passato. Sullo sfondo, una pagina dolorosa della nostra storia, legata all’esodo dei profughi istriano-dalmati. La trama si snoda così con maestria nelle pieghe delle vicende storiche, che finiscono per esaltare il realismo del romanzo. Il libro è una fusione perfetta di mistero, storia e caratterizzazione dei personaggi, che cattura l’immaginazione e lascia un’impronta duratura.La prosa fluente, il ritmo narrativo e l’equilibrio delle sfumature linguistiche conferiscono al testo profonda originalità. L’autrice intreccia abilmente le sfide dell’indagine di Zarri con la memoria storica, conducendo i lettori in un viaggio imprevedibile e offrendo loro un’esperienza coinvolgente e immersiva. La scrittura accattivante e incisiva tiene incollati alle pagine, con colpi di scena e suspense che rendono questo romanzo un imperdibile viaggio nel noir poliziesco.Il libro è disponibile in formato cartaceo ed e-book, ordinabile in tutte le librerie, sulle principali piattaforme online (Amazon, Feltrinelli, Mondadori, IBS…) e al link: https://www.nepedizioni.com/product/due-vestiti-per-morire/ Pagine: 208 Prezzo: 15 euro (cartaceo) 5 euro (e-book) NeP Edizioni Srls.

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Jacques Chessex: Un ebreo come esempio

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Collana:Le strade. Codice ISBN:9788864111827 Prezzo cartaceo:€ 14,00 Fazi Editore. Traduzione di Maurizio Ferrara. Da un’atroce pagina di storia cui ha assistito a otto anni, Jacques Chessex, considerato uno dei più grandi scrittori di lingua francese e il più grande scrittore svizzero, insignito del Prix Goncourt, del Grand Prix du Language français e del Prix Jean Giono, distilla un racconto breve e durissimo, una denuncia del fanatismo antisemita che fece i suoi proseliti anche nella neutrale Svizzera. Un libro che ha risvegliato le ombre di un passato che molti suoi connazionali avrebbero preferito dimenticare. Payerne, Svizzera, aprile 1942. La gente ha fame: dall’occhio cieco del suo fanatismo antisemita il pastore locale Lugrin monta la folla contro “il nemico ebreo”, l’eterno capro espiatorio. Un garagista del villaggio, Fernand Ischi – un ragazzotto volgare, con fama di dongiovanni e violente inclinazioni sadiche – , cova intanto il sogno di diventare capo della sezione locale del partito nazista e mettere in pratica quanto Lugrin predica ormai da anni: trovare un ebreo che dia l’esempio facendolo morire come un cane, come una bestia al macello. Un ebreo la cui uccisione dica a ciascuno che si può fare, che l’assassinio del giudeo è un atto “esemplare”. Un padre di famiglia, un uomo conosciuto e stimato sarebbe la vittima ideale. Arthur Bloch, mercante di bestiame. Chessex all’epoca dei fatti era un bambino. Anni dopo, in un caffè, incontrerà Lugrin, il mandante dell’omicidio di Bloch. L’uomo gli rivela un rimpianto: non essere stato più radicale, non avere spinto abbastanza a fondo la lama contro gli ebrei. Perché il pastore è una creatura che non appartiene più agli uomini. Appartiene al giudizio di Dio. Il racconto breve di un caso di cronaca realmente accaduto – la cui pubblicazione ha suscitato in patria un vespaio di polemiche – si distilla qui in un libro teso come un filo a piombo, nel quale la realtà dell’evento si espande fino ad assurgere a simbolo universale, a teodicea implacabile e feroce.

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Judith Hermann: A casa

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Titolo originale: Daheim Collana:Le strade Pagine:156 Codice ISBN:9791259671677 Prezzo cartaceo:€ 18 Codice ISBN e Pub: 9791259675842 Prezzo eBook: € 9.99.Fazi editore. Traduzione di Teresa Ciuffoletti La protagonista di questa storia è una donna di cui non scopriremo mai il nome. Sappiamo però che ha appena chiuso un capitolo della sua vita per cominciarne uno nuovo: dopo che la figlia è andata via di casa, ha deciso di lasciare il marito, un accumulatore compulsivo sempre preparato al peggio, ma anche un confidente, con il quale continua a intrattenere una regolare corrispondenza. Priva di rapporti significativi al di fuori del nucleo familiare ormai sfaldato, la donna si trasferisce al mare, in una casa tutta sua; poco lontano si trova il paesino dove inizia a lavorare nel pub del fratello, un sessantenne fanfarone e sfaccendato. Mentre l’ex marito e la figlia giramondo continuano a occupare i suoi pensieri, con cautela la donna cerca di ambientarsi in un paesaggio umanamente e climaticamente duro: stringe amicizia con una sua coetanea originaria del posto, tenta una goffa relazione amorosa, rimesta tra i ricordi della sua vita passata e, immersa in una solitudine scelta ma non priva di inquietudini, si domanda che ne sarà di quella futura. Capolavoro della grande scrittrice tedesca Judith Hermann, A casa è il racconto di una rinascita che parte da un luogo remoto, una tabula rasa che consente alla protagonista di mettersi a fuoco e sperimentare la libertà da donna matura non relegata al ruolo di madre e moglie; un romanzo armonioso, in cui una prosa superba tiene insieme tutte le fila e trascina con sé il lettore riuscendo a cogliere la sostanza impalpabile di un’atmosfera, uno stato d’animo, un incontro.

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Rolls Royce sta procedendo con il richiamo del popolare modello Spectre

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Solo perché è una Rolls Royce non significa che non abbia problemi. Il modello Spectre sembra stia attraversando i primi…virus e per questo motivo il brand britannico sta procedendo al richiamo di un lotto di modelli. Nello specifico, Rolls-Royce sta richiamando 107 Spectre prodotti tra il 24 ottobre 2023 e l’11 dicembre 2023 perché il filo di terra tra il motore elettrico anteriore e il telaio dell’auto potrebbe contenere residui di adesivo. Ciò potrebbe portare ad un aumento della resistenza elettrica e causare una cattiva messa a terra. Esiste raramente, ma è per questo che vengono effettuati richiami per escludere la possibilità che possa causare un incendio. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l’eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Rolls Royce, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica italiana dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema grave, destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata. Rolls Royce sostituirà gratuitamente le parti problematiche per le auto oggetto del richiamo.

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L’intelligenza artificiale ci salverà dall’inferno del servizio clienti?

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Chiama il numero del servizio clienti ed entri negli inferi. Trovare il numero è già abbastanza difficile. Tiralo fuori dagli angoli più squallidi di un sito web – perché Dio sa che non vogliono nemmeno che tu chiami – e poi ti ritrovi in ​​attesa, in coda, ad ascoltare la musica, in attesa, a sentire la musica che ritorna al ritmo all’inizio, aspettando ancora un po’. Quando finalmente l’agente risponde al telefono, la tua irritazione non può fare a meno di traboccare un po’, quindi ti scusi anche se non è colpa tua, così come non è loro, ma allora di chi è la colpa? E perché non riesci mai a parlare con chi è effettivamente la colpa? Nella migliore delle ipotesi, il tuo problema è risolto e probabilmente sarai stato un po’ brusco con qualcuno che non se lo meritava. Lo scenario peggiore – attesa interminabile e mancanza di risoluzione – rovina la giornata. Recentemente, un’amica mi ha detto che aveva pianto al telefono con la sua compagnia di banda larga. L’agente ha cercato di farla sentire meglio. “È solo la banda larga!” Ma non si tratta solo della banda larga, vero? È la netta sensazione della vita che ti scivola tra le dita, la sensazione di essere perso in un processo disumanizzato messo in atto da una macchina gigante che non si preoccupa né dei suoi clienti né dei suoi dipendenti. È un inferno automatizzato. Tuttavia, l’industria del servizio al cliente ora crede di aver trovato una soluzione tecnologica che ci porterà serenamente fuori dal labirinto. O almeno così dicono. (Abstract by The Economist)

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Oss Artificial Intelligence PoliMi: mercato +52%

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Il mercato dell’Intelligenza Artificiale, in Italia, cresce in maniera impetuosa. Nel 2023 segna +52%, raggiungendo il valore di 760 milioni di euro, dopo che già nel 2022 aveva registrato un +32% rispetto all’anno precedente. La gran parte degli investimenti riguarda soluzioni di analisi e interpretazione testi per ricerca semantica, di classificazione, sintesi e spiegazione di documenti o agenti conversazionali tradizionali, mentre sono ancora limitati al 5% (38 milioni di euro) i progetti di Generative AI. Sei grandi imprese italiane su dieci hanno già avviato un qualche progetto di Intelligenza Artificiale, almeno a livello di sperimentazione, ma ben due su tre hanno già discusso internamente delle applicazioni delle Generative AI e tra queste una su quattro ha avviato una sperimentazione (il 17% del totale). Nel 2023 quasi tutti gli italiani (98%) hanno sentito parlare di Intelligenza Artificiale, e più di un italiano su quattro (29%) ne ha una conoscenza medio-alta. Di certo, gli impatti sul mondo del lavoro saranno molto significativi. Già oggi, in Italia, l’Intelligenza Artificiale ha un potenziale di automazione del 50% di “posti di lavoro equivalenti” (l’equivalente in posti di lavoro della somma del tempo impiegato in singole attività che possono essere affidati alle macchine), ad oggi realizzato in minima parte, considerando anche che il ruolo dell’AI è più di supporto che di vera e propria sostituzione. Ma da qui a 10 anni, le nuove capacità delle macchine potrebbero svolgere il lavoro di 3,8 milioni di persone in Italia. Sono i risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, presentata al convegno “AI al centro: novità, applicazioni e regole”.Il mercato – Il 90% del mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia è dovuto alle grandi imprese. Il resto è suddiviso in modo equilibrato tra PMI e Pubblica Amministrazione. La quota più significativa del mercato dell’Intelligenza Artificiale italiano (29%) è legata a soluzioni per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Data Exploration & Prediction, Decision Support & Optimization Systems). Il 27% è per progetti di interpretazione del linguaggio, scritto o parlato (Text Analysis, Classification & Conversation Systems). Il 22% per algoritmi che suggeriscono ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (Recommendation Systems). Il 10% analisi di video ed immagini, 7% Process Orchestration Systems, il 5% Generative AI. Guardando alla spesa media in Intelligenza Artificiale per azienda, ai primi posti Telco-Media e Assicurazioni, seguiti da Energy, Resource & Utility e Banche e Finanza.La diffusione nelle aziende – Il 61% delle grandi imprese ha all’attivo, almeno al livello di sperimentazione, un progetto di Intelligenza Artificiale, mentre si scende al 18% tra le piccole e medie imprese (+3 punti percentuali rispetto al 2022). L’adozione nelle imprese è sostanzialmente stabile rispetto al 2022. La maturità delle aziende – L’Osservatorio ha analizzato la maturità delle grandi organizzazioni nel percorso di adozione dell’AI, arrivando ad individuare cinque diversi profili. L’11% è avanguardista (in crescita di 2 punti percentuali rispetto all’anno scorso), aziende che hanno raggiunto la piena maturità a livello tecnologico, organizzativo e gestionale nell’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale. Il 23% è apprendista, hanno diversi progetti avviati ma difficilmente impiegano metodologie strutturate nel gestirli e tendono a far ricorso a soluzioni standard o pronte all’uso. Nel restante 66% dei casi, permangono situazioni eterogenee: ci sono organizzazioni in cammino (29%), dotate degli elementi abilitanti ma con pochi progetti, e aziende che non percepiscono il tema come rilevante e non dispongono di un’infrastruttura IT adeguata alla gestione di grandi quantità di dati. (abstract by https://bit.ly/3SmBaup)

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“The Queen’s Hat: Eleganza Regale Precede la Milano Fashion Week”

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Milano, 16-17-18 Febbraio 24 Palazzo Visconti Via Cino del Duca, 8. Con l’annuncio dell’avvio della settimana della moda sveliamo un evento senza precedenti, patrocinato dalla Regione Lombardia: una mostra di cappelli di alta moda che segnerà l’inizio di un’esperienza straordinaria. In primo piano ci sono stile, lusso ed eleganza. Palazzo Visconti a Milano accoglierà “The Queen’s Hat”, un evento straordinario ideato con intuito e passione da Gabriella Chiarappa, giornalista e manager di moda. L’organizzazione meticolosa è affidata a “Le Salon de la Mode” e Musikologiamo, garanzia di un’esperienza impeccabile. Un inizio in gran stile alle 15.00 di Venerdì 16, con un taglio del nastro istituzionale e una tavola rotonda dove al centro dell’attenzione sarà l’artigianato del lusso tra i relatori Antonio De Matteis, presidente di Pitti Immagine e amministratore delegato del Gruppo Kiton. Il 17 dalle 10.00 a 12.00 un appuntamento imperdibile con l’arte di come indossare un cappello con l’esperto d’immagine Pablo Ardizzone, mentre nel pomeriggio dalle 14.00 alle 18,00 una masterclass con l’arte visionaria di Maor Zabar: “L’arte regale del capello”. Il 18 una serata speciale ed un “Party esclusivo” per premiare e celebrare The Queeen’s Hat. I premi saranno realizzati con maestria dalla rinomata azienda di ceramiche siciliana “Ceramicando”. Questo evento anticipa con raffinatezza la Milano Fashion Week, l’atteso ritrovo di professionisti del settore e appassionati. Con la partecipazione di 12 Hat Designer provenienti da diversi Paesi del mondo, l’evento promette di essere un’esperienza internazionale, creando un legame comunitario tra culture diverse. L’eleganza, in tutta la sua purezza ed universalità, sarà il fil rouge che accompagnerà tutte le creazioni esposte. Una sezione speciale è stata dedicata alla Regina Elisabetta II d’Inghilterra, un’icona di stile che ha fatto del cappello parte integrante della sua immagine riconoscibile e imitata. La mostra ha il potere di incantare i visitatori, celebrando “The Hat” come un simbolo di stile, personalità e raffinatezza. Ogni cappello esposto narra una storia unica, offrendo un viaggio nel mondo della moda dove la creatività degli artigiani si fonde con l’audacia dell’espressione personale. “The Hat” diventa il protagonista indiscusso, trasformandosi da semplice copricapo ad affermazione di eleganza, un dettaglio distintivo che definisce e completa l’ensemble di chi lo indossa.Inoltre uno spazio sarà dedicato a brand di gioielli, accessori, quadri e altro ancora, all’interno di un contesto esclusivo di raffinatezza ed eleganza. Durante i 3 giorni di evento si alterneranno tavole rotonde, masterclass, seminari ed esperienze, per poi culminare nell’assegnazione dei tanto ambiti premi.

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Il vantaggio di Trump su Biden potrebbe essere minore di quanto sembri

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

By Adam Roberts Redattore digitale The Economist. Di fronte a nessun serio rivale democratico, Joe Biden ha vinto le primarie della Carolina del Sud. Donald Trump trionferà sicuramente anche questo mese nella competizione repubblicana nello stato (scusate, fan di Nikki Haley). Finora, così prevedibile. Le primarie confermeranno che la corsa presidenziale di novembre sarà una ripetizione di quella di quattro anni fa: la prima rivincita del genere in quasi 70 anni. La saggezza convenzionale suggerisce che Biden sia nei guai. Sì, è vecchio, ma è in gran parte dovuto al fatto che gli elettori negli stati indecisi sono arrabbiati per la sua gestione dell’economia. Le cose potrebbero cambiare? L’economia, dopo tutto, è in realtà in fermento. L’inflazione è in calo, i posti di lavoro vengono creati in numero notevole e il mercato azionario è in forte espansione. Se gli investitori hanno ragione, la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse di un punto percentuale prima che vengano espressi i voti. Anche gli elettori hanno la memoria corta. Il loro umore potrebbe migliorare entro novembre se l’inflazione continua a rallentare. (Tuttavia ci sono pericoli in vista, come chiarisce il nostro nuovo articolo sugli affari statunitensi.) Abbiamo alcuni nuovi modi per seguire la corsa presidenziale. Innanzitutto, ti esorto a iscriverti alla newsletter degli Stati Uniti in breve , gratuita per gli abbonati. Qui è dove i nostri corrispondenti valutano ogni giorno le più importanti notizie politiche americane. A breve gli Stati Uniti forniranno anche aggiornamenti dai nostri giornalisti specializzati in dati. Questi includeranno il nostro nuovo tracker dei sondaggi che metterà a confronto le prospettive di Trump e Biden. ( Il nostro articolo di accompagnamento spiega perché i sondaggi potrebbero nascondere notizie migliori per Biden di quanto suggeriscano i titoli dei giornali.) Festeggiamo un compleanno: oggi 20 anni fa nasceva Facebook. Meta, la sua società madre, gode di ottima salute finanziaria, ma il social network – anzi, tutti loro – sta subendo un profondo cambiamento. In breve, i social media stanno diventando meno social. Man mano che gli utenti perdono interesse nella pubblicazione, le piattaforme stanno diventando sempre più simili alle emittenti. Leggi la nostra opinione sulla fine del social network. Altrove, in El Salvador Nayib Bukele , che si autodefinisce “il dittatore più figo del mondo”, tornerà al potere con le elezioni di oggi. La costituzione gli vietava di candidarsi, ma ha trovato un modo per aggirare il problema. Il ritorno del leader uomo forte in America Latina non è nulla da festeggiare. Giovedì si terranno ancora altre elezioni (l’anno ne è pieno), questa in Pakistan. Facevo frequenti viaggi di reportage in questo affascinante paese. L’esercito domina la politica e gran parte dell’economia, per la sfortuna di oltre 200 milioni di pakistani comuni. Di tanto in tanto i generali lasciano che i civili gestiscano il posto, ma non fatevi ingannare pensando che la democrazia funzioni. Le elezioni saranno sicuramente poco più che una farsa. Infine, guarda la Cina. Il crollo del mercato azionario della scorsa settimana, le continue preoccupazioni sul settore immobiliare e l’ansia per la competizione economica con l’America sono tutti fattori preoccupanti per gli investitori. I leader cinesi, nel frattempo, si stanno agitando . Mi piacerebbe sentire la tua opinione su come dovremmo rispondere se l’economia cinese dovesse crollare. Il mondo dovrebbe tirare un sospiro di sollievo mentre un potere autocratico vacilla? O dovrebbe temere le ricadute economiche?

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Trump’s lead over Biden may be smaller than it looks

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

By Adam Roberts Digital editor The Economist). Faced with no serious Democratic rival, Joe Biden has won the South Carolina primary. Donald Trump will surely triumph in the Republican contest in the state this month too (sorry, Nikki Haley fans). So far, so predictable. The primaries will confirm that November’s presidential race will be a repeat of four years ago—the first such rematch in almost 70 years. (Can you name the candidates in the last one without googling? I admit, I’d forgotten).Conventional wisdom suggests Mr Biden is in trouble. Yes, he’s old, but it’s largely because voters in swing states are angry about his handling of the economy. Could that change? The economy, after all, is actually fizzing. Inflation is falling, jobs are being created in remarkable numbers and the stockmarket is booming. If investors are right, the Federal Reserve will cut interest rates by a percentage point before votes are cast. Voters also have short memories. Their mood may lift by November if inflation continues to slow. (There are dangers ahead, though, as our new piece on US business makes clear.)We have some new ways for you to follow the presidential race. First, I urge you to sign up for the US in brief newsletter, free for subscribers. This is where our correspondents assess the most important American political news each day. The US in brief will also provide updates from our data journalists. These will feature our new poll tracker comparing the prospects of Mr Trump and Mr Biden. (Our accompanying story explains why the polls may conceal better news for Mr Biden than headlines suggest.) We’re marking a birthday: Facebook was created 20 years ago today. Meta, its parent company, is in rude financial health but the social network—indeed, all of them—is undergoing profound change. In short, social media is becoming less social. As users lose interest in posting, the platforms are becoming more like broadcasters. Read our take on the end of the social network.Elsewhere, in El Salvador Nayib Bukele, who calls himself the “world’s coolest dictator”, is set to be returned to power in today’s election. The constitution barred him from running, but he found a way around that. The return of the strongman leader in Latin America is nothing to celebrate.Thursday will bring yet another election (the year is crammed with them), this one in Pakistan. I used to make frequent reporting trips to this fascinating country. The army dominates politics and much of the economy, to the misfortune of more than 200m ordinary Pakistanis. Now and then the generals let civilians be seen to run the place, but don’t be fooled into thinking democracy is functioning. The election will surely be little more than a sham. Finally, watch China. A slump in the stockmarket last week, ongoing worries over the housing sector and anxiety over the economic contest with America are all troubling investors. China’s leaders, meanwhile, are flailing. I’d love to hear your thoughts on how we should respond if China’s economy were to nosedive. Should the world breathe a sigh of relief as an autocratic power stumbles? Or should it fear the economic fallout?

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Will AI save us from customer-service hell?

Posted by fidest press agency su martedì, 6 febbraio 2024

Lifelike chatbots are coming. And call-centre workers are first in line. Call the customer-service number and you enter the underworld. Finding the number is hard enough. Dig it out of the dankest corners of a website – because God knows they don’t want you to call either – and then you’re on hold, in the queue, listening to the music, waiting, hearing the music loop back to the beginning, waiting a bit more. By the time the agent finally gets on the phone, your irritation can’t help but spill over a little, so you apologise even though it’s not your fault, just as it’s not theirs, but then whose fault is it? And why do you never get to talk to whomever is actually to blame? In the best-case scenario, your problem is resolved and you will probably have been a little curt with someone who doesn’t deserve it. The worst-case scenario – interminable waiting and lack of resolution – is a day-ruiner. Recently, a friend told me she’d actually cried on the phone to her broadband company. The agent tried to make her feel better. “It’s only broadband!” But it’s not only broadband, is it? It’s the distinct sensation of life slipping between your fingers, the feeling that you are lost in a dehumanised process enacted by a giant machine which doesn’t care about either its customers or its employees. It is automated hell. Still, the customer-service industry now believes it has hit on a technological solution that will lead us serenely out of the labyrinth. Or so they say.(Abstract by The Economist)

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