Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Archive for 18 febbraio 2024

Daniele Bivona nuovo Portfolio Manager di AcomeA SGR

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

AcomeA SGR, boutique di investimento indipendente italiana caratterizzata da un approccio value contrarian alla gestione attiva di fondi UCITS e liquid alternative, annuncia l’ingresso di Daniele Bivona come Portfolio Manager obbligazionario per i fondi AcomeA Performance e AcomeA Breve Termine, riportando ad Alberto Foà, presidente e responsabile obbligazionario della società.Bivona viene da APG Asset Management, uno dei maggiori asset manager istituzionali mondiali, basato ad Amsterdam, dove è stato responsabile della gestione attiva dei fondi interni dedicati al debito emergente multi settoriale. In precedenza, ha maturato dieci anni di esperienza nella gestione di portafoglio e nel trading proprietario in Banca IMI, Amundi Asset Management e BancoPosta Fondi SGR concentrandosi su strategie macro e sul debito emergente per portafogli obbligazionari e multi-asset a rendimento assoluto.“Questo nuovo ingresso ha l’obiettivo di rafforzare le capabilities di AcomeA SGR in ambito obbligazionario. Bivona è un gestore esperto che vanta una comprovata storia di successo nella gestione di portafogli emergenti e macro, anche in condizioni di mercato di difficile interpretazione. È un risultato importante saper attrarre nuovi talenti, è la dimostrazione che la nostra boutique di investimento è riconosciuta per serietà e capacità di generare ritorni interessanti” – dichiara Giovanni Brambilla, Responsabile Investimenti, AcomeA SGR. Fonte: http://www.verinieassociati.com/

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Nuovo Bond a 15 anni ideato da Intermonte per puntare sullo scenario di tassi in calo

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

L’obbligazione prevede il pagamento di un tasso fisso annuo lordo pari al 5,7% cumulabile, ovvero pagato a scadenza (nel febbraio 2039) o in caso di rimborso anticipato discrezionale da parte dell’emittente, che, a partire da febbraio 2025, ogni anno potrà decidere di rimborsare anticipatamente il Bond (cd callability), pagando il 100% del valore nominale oltre alle cedole maturate fino a quel momento. Se, come da attese, i tassi d’interesse dovessero effettivamente calare, l’emittente potrebbe optare per il rimborso anticipato del Bond. In ogni caso, in qualunque momento l’investitore potrà vendere al prezzo di mercato il titolo e avrà diritto alla riscossione delle cedole maturate fino ad allora. Ovviamente, il prezzo di vendita del Bond sarà legato a doppio filo con l’andamento dei tassi e il calo dei tassi porterà a un apprezzamento del Bond favorevole all’investitore. Struttura e timing sono stati pensati da Intermonte per remunerare in maniera efficiente gli investitori alle attuali condizioni di mercato, approfittando del rimbalzo rialzista segnato dai tassi nelle prime settimane del 2024, sulla scia del progressivo posticipo delle attese di partenza dei tagli dei tassi da parte della BCE. Sull’onda dell’entusiasmo per il rallentamento dell’inflazione, infatti, a fine 2023 il mercato aveva cominciato a puntare su un primo taglio dei tassi d’interesse già in marzo, salvo poi ricredersi di fronte alle dichiarazioni attendiste dei banchieri centrali: ad oggi il mercato scommette su un primo taglio congiunto di Fed e BCE a giugno e il consensus stima che nel corso del 2024 la BCE effettuerà cinque tagli da 25 punti base l’uno, per un totale di -1,25%. Nonostante l’impazienza dei mercati, la strada verso il calo dei tassi BCE e di mercato sembra ormai segnata: l’attuale parentesi rialzista rende quindi interessante un prodotto ad alto rendimento come quello ideato da Intermonte che, combinando la scadenza lunga con il meccanismo cumulativo delle cedole e la possibilità di rimborso anticipato dal primo anno, cerca di remunerare nella maniera più efficiente possibile gli investitori.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

GAM: al ritmo della cumbia della noia

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

A cura di Carlo Benetti, Market Specialist di GAM (Italia) SGR. I mercati scommettono sulla necessità di un taglio dei tassi in primavera ma i banchieri di Francoforte tengono gli occhi fissi sulle buste paghe, nell’Eurozona aumentate mediamente del 5% all’anno. Lo ha detto Christine Lagarde e lo ha ripetuto Isabel Schnabel, un allentamento dei tassi potrebbe innescare la “ripresa dell’inflazione”. Decisamente più concrete le parole del Governatore Fabio Panetta che, pur avvertendo il rischio che la crescita nominale dei salari possa riaccendere l’inflazione, riconosce che “un’analisi più approfondita dei dati attenua tali preoccupazioni”. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno accelerato l’attraversamento del Vecchio Continente verso una nuova epoca, si stanno affermando nuove dinamiche. Nel disegno del nuovo scenario individuiamo cinque temi di investimento per il medio lungo termine: 1. il primo è legato al ritorno dei tassi di interesse e dei rendimenti su livelli positivi dopo troppi anni di eccezionalità. Cambiamento decisivo, trasformativo, per il settore bancario, completamente rinnovato rispetto al 2011 e sovra-capitalizzato. Sono cambiati in senso restrittivo gli standard nell’erogazione dei finanziamenti, i livelli degli NPL sono bassi, gli accantonamenti sono alti. L’aumento dei tassi d’interesse ha favorito la redditività, si stima che uno spostamento della curva dei rendimenti di 200 punti base genera un aumento del 50% dei profitti da margini; 2. i prezzi delle risorse, soprattutto quelle energetiche, saranno più alti. Nell’ultimo decennio si è verificato un forte calo degli investimenti, la domanda, sostenuta dalla crescita delle economie emergenti, è superiore all’offerta; gli investimenti nel settore minerario sono insufficienti a soddisfare le esigenze della transizione energetica. I titoli energetici sono a buon mercato rispetto alle loro medie storiche, sia in termini assoluti che di multipli del rapporto Prezzi Utili relativo dello Stoxx 600 Europe Oil & Gas. Le società energetiche del futuro sono le società di energia rinnovabile e a basse emissioni di carbonio; 3. la decarbonizzazione è una delle priorità per Europa e Stati Uniti, siamo all’alba di un super-ciclo degli investimenti in capex, per molti anni rimasti a livelli modesti. La spesa pubblica è in ripresa, l’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti cambia le regole del gioco, l’Unione Europea dovrà adeguare i suoi piani e, soprattutto, cambiare la narrativa sulle virtù dell’austerità; 4. lo sviluppo della classe media asiatica è un fenomeno lontano che tocca l’economia europea da vicino. Da qui alla fine del decennio l’Asia sarà l’epicentro dei consumi globali, uno sviluppo che interpella le società europee, leader globali nella produzione di beni di alta gamma; 5. un fenomeno decisamente trasformativo è la rivoluzione digitale negli ambiti dell’intelligenza artificiale, nell’Internet delle cose, nel 5G, nel cloud computing. Nelle stime del World Economic Forum, il 65% dei bambini che frequentano le elementari faranno lavori che non esistono ancora. La tecnologia non è solo americana, anche l’Europa ha “campioni regionali” e la possibilità di competere a livello globale. Da tempo però, le vicende dell’economia reale non procedono di conserva con quelle dei mercati finanziari. (Abstract by veriniassociati)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Regno Unito in recessione tecnica

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

A cura di Jack Amy, Portfolio Analyst di Moneyfarm. Il Regno Unito è ufficialmente entrato in recessione tecnica: dopo il -0,1% del terzo trimestre 2023, il quarto trimestre dell’anno si è chiuso con un calo del Pil pari al -0,3%, una flessione che indica un’economia in fase di stagnazione persistente. La notizia, all’inizio di un anno di elezioni politiche, non gioca certo a favore del governo, anche se non è del tutto inaspettata, dato l’attuale scenario di inflazione e tassi d’interesse elevati e considerato il rallentamento della crescita che il Regno Unito registra da anni. La questione più urgente è che, negli ultimi 15 anni, il tenore di vita nel Regno Unito è rimasto stagnante: un tema che rende necessaria una revisione radicale dell’economia, delle infrastrutture e dello sviluppo delle competenze.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Inflazione UK stabile al 4% in gennaio

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

A cura di Jack Amy, Portfolio Analyst di Moneyfarm. A gennaio l’inflazione complessiva nel Regno Unito si è mantenuta stabile al 4% su base annua, leggermente al di sotto del 4,2% previsto dal consensus. A trainare il risultato pubblicato questa mattina sono stati soprattutto i prezzi di alloggi ed energia, mentre generi alimentari e domestici hanno esercitato una pressione al ribasso. L’inflazione core, che esclude dal paniere i prezzi delle componenti più volatili come generi alimentari ed energia, ha registrato un aumento del 5,1% su base annua, contro il 5,2% delle previsioni: un risultato che supporta la posizione della Bank of England, intenzionata a mantenere i tassi d’interesse a livelli elevati per riportare l’inflazione entro il target del 2%. Ad ogni modo, nella lotta all’inflazione, il Regno Unito resta più lontano dal traguardo rispetto a Stati Uniti ed Eurozona e i dati, nonostante abbiano battuto le attese, per il momento non sembrano ancora abbastanza solidi da indurre i mercati a prezzare un taglio dei tassi da parte della BoE.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Robeco: Prospettive macroeconomiche e di politica monetaria

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

A cura di Martin van Vliet, Strategist Global Macro Team di Robeco.In prospettiva, il consenso prevede che la crescita degli Stati Uniti attraverserà una fase di debolezza nel primo semestre del 2024, per poi riprendersi nel secondo semestre del 2024, come previsto anche per l’Europa. Noi siamo più cauti. Certo, la ripresa dei principali dati commerciali asiatici suggerisce che il settore manifatturiero globale potrebbe uscire dall’abisso, guidato dalla Cina. Inoltre, la spesa per i consumi in molti Paesi potrebbe ricevere un sostegno significativo dal miglioramento della dinamica dei salari reali, man mano che l’inflazione scende al di sotto della crescita dei salari. La nostra preoccupazione è che ciò non sia sufficiente a compensare il freno posto dall’ulteriore trasmissione dei precedenti rialzi dei tassi, dal passaggio a una politica fiscale restrittiva e il forte rallentamento della crescita dell’occupazione. Pertanto, riteniamo che sia prematuro concludere – come sembrano fare i mercati azionari – che un atterraggio morbido dovrebbe essere lo scenario di base per gli Stati Uniti. Sospettiamo che l’economia dell’Eurozona rimarrà in “surplus” più a lungo di quanto vede il consenso e potrebbe (ancora) cadere in recessione. Nel frattempo, gli eventi (geo)politici, tra cui le elezioni presidenziali statunitensi e le vittorie elettorali dell’estrema destra in Europa, potrebbero influenzare negativamente gli spiriti animali e rafforzare le preoccupazioni degli investitori sulla sostenibilità del debito pubblico.Negli ultimi mesi la spinta al ribasso dell’inflazione core ha guadagnato terreno in molti mercati sviluppati ed emergenti, trainata dalla disinflazione dei beni. I tassi d’inflazione core anno su anno hanno così recuperato la precedente flessione dei tassi headline, guidata dai prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Sebbene si debbano prevedere ulteriori progressi nel 2024, il ritmo della disinflazione sembra destinato a rallentare nel breve termine.Il sostegno fiscale ha aiutato molte economie a evitare le recessioni. Ma l’assetto fiscale in molte regioni è destinato a diventare meno favorevole nel 2024. Nell’Eurozona il sostegno all’energia comincerà ad esaurirsi. In Cina la politica fiscale dovrebbe essere più favorevole, anche se potrebbe essere indebolita dalle difficili situazioni di indebitamento dei veicoli di finanziamento delle amministrazioni locali.Per quanto riguarda le politiche dei tassi, sospettiamo che la maggior parte delle banche centrali dei Paesi sviluppati si troverà a tagliare i tassi entro la metà del 2024, ad eccezione del Giappone, dove la BoJ sembra destinata a porre fine alla politica dei tassi negativi e a modificare ulteriormente la propria politica di controllo della curva dei rendimenti (YCC). Concordiamo con i mercati sul fatto che Regno Unito e Australia saranno i “ritardatari” del prossimo ciclo di allentamento e che, sulla base dell’attuale divergenza economica e del recente ritmo di disinflazione, la BCE potrebbe iniziare a tagliare un po’ prima della Fed.La PBoC cinese, come la BoJ, continua a seguire la propria strada. Sebbene sia rimasta ferma sulla politica dei tassi convenzionali dopo i tagli di giugno e agosto, a nostro avviso la tendenza secolare al ribasso dei tassi sembra destinata a riprendere nel 2024. Inoltre, si prevede che il bilancio della PBoC si espanderà in modo significativo nei prossimi anni, con i prestiti alle banche che faranno il lavoro pesante. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

“Comgest: l’economia indiana continua a correre”

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

A cura di Bhuvnesh Singh, Gestore del fondo Comgest Growth India di Comgest. Il mercato indiano ha chiuso il 2023 in forte rialzo, con una capitalizzazione di mercato complessiva di oltre 4.000 miliardi di dollari USA per le azioni quotate nel Paese. Gli investitori istituzionali esteri hanno acquistato sui mercati azionari per circa 18 miliardi di dollari, mentre quelli nazionali per circa 22 miliardi. I dati macroeconomici restano solidi: a settembre 2023 il PIL trimestrale è cresciuto del 7,6% su base annua (a/a), superando in modo significativo le previsioni di consenso (6,8%). La Reserve Bank of India (RBI) ora prevede per l’esercizio 2024 (che si chiude a marzo) una crescita del PIL pari al 7%, un dato che potrebbe fare dell’India una delle economie a più alta crescita a livello mondiale. L’inflazione resta sotto controllo: il dato sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di ottobre 2023 si attesta al 4,9% a/a e l’ultimo rialzo dei tassi da parte della RBI risale a febbraio dell’anno scorso. Le recenti elezioni legislative statali hanno sorpreso positivamente, dato che il partito di governo Bharatiya Janata Party (BJP) ha vinto in tre Stati chiave su quattro. Ciò accresce le probabilità di una vittoria alle elezioni generali previste a metà anno, con prospettive di una maggiore stabilità politica. Nei prossimi anni, l’India potrebbe diventare una delle prime tre economie mondiali, grazie alla maggiore integrazione del Paese nelle catene di fornitura mondiali e a un contesto interno favorevole alla crescita. Ciò sta aprendo molte interessanti opportunità per chi, come noi, adotta un approccio di tipo bottom-up per la selezione dei titoli. Continuiamo a individuare società con solidi vantaggi competitivi in termini di gestione operativa e della qualità che potrebbero generare una crescita costante a lungo termine.L’economia indiana continua a crescere a livelli elevati e crediamo che stia progressivamente emergendo come una delle migliori opportunità di crescita a lungo termine a livello globale. Le politiche macroeconomiche sottostanti restano solide, la situazione geopolitica appare favorevole e il Paese può contare storicamente su una solida classe imprenditoriale. Dal punto di vista ciclico, il possibile incremento della spesa in conto capitale da parte del settore privato e il miglioramento del sentiment verso l’edilizia residenziale, potrebbero portare nei prossimi anni a un rafforzamento degli utili del mercato. In tale contesto, i rischi per le azioni indiane provengono essenzialmente da fonti esterne. L’aumento del prezzo del petrolio, la debolezza dell’economia globale e il quadro geopolitico potrebbero indebolire l’economia e avere un impatto negativo sui flussi di capitale. Sul fronte interno, il Paese si sta preparando alle elezioni generali in programma a metà anno. Per investitori a lungo termine come noi, queste circostanze rappresentano un’occasione per aumentare la nostra esposizione alle opportunità di crescita a lungo termine. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Bankitalia: debito pubblico 2023 a 2.862,8 miliardi

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Secondo Bankitalia, nel 2023 il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 2.862,8 miliardi, contro i 2.757,5 miliardi del 2022 “Nuovo record storico! Anche se a ottobre il debito era più alto, 2.867.385,4 miliardi, il dato di oggi segna il primato annuo. Insomma, nel 2023 si è toccato il tetto del debito. Un bel guaio per il nostro Paese considerati il livello dei tassi di interesse e la nuova politica monetaria della Bce” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Se fosse un debito a italiano si tratterebbe di un indebitamento da infarto, pari a 48 mila e 524 euro, contro i 46 mila e 714 euro del 2022. Anche in questo caso si tratta del peggior dato di sempre. Se fosse un debito a famiglia sarebbe pari a 108 mila e 438 euro” conclude Dona.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

“Operazione satellite. I conflitti invisibili dalla Guerra Fredda all’Ucraina” di Frediano Finucci

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Edizione in inglese in Ebook col titolo “The Great Game of Satellites”. E’ il libro che racconta la possibile Pearl Harbour dello spazio. La minaccia di una guerra satellitare nucleare in atto si fa sempre più concreta e la notizia di questi giorni, seconda la quale la Russia starebbe lavorando ad una nuova arma nucleare antisatellite mette in allarme Stati Uniti ed Europa. Questo il quadro estremamente attuale in cui si inserisce il libro inchiesta di Frediano Finucci, “Operazione satellite”, che ha anticipato i tempi e racconta in modo divulgativo il rischio di un conflitto tra le superpotenze sul piano spaziale, un piano nuovo in cui contano le tecnologie e le armi antisatellitari. “Negli ambienti militari americani serpeggia un timore evocato a bassa voce, con un’espressione che di per sé è molto evocativa: quando accadrà la Pearl Harbour dello Spazio? Ossia, è possibile che uno Stato venga attaccato improvvisamente con la distruzione di alcuni suoi possedimenti orbitanti senza alcuna avvisaglia, esattamente come accadde alla base americana nelle Hawaii bombardata dai giapponesi il 7 dicembre 1941 e che portò l’America dentro il secondo conflitto mondiale?” (un estratto dal capitolo 10 del libro “Operazione Satellite” di Frediano Finucci). Un interrogativo emerso anche in un articolo del New York Times, che riporta come nuove informazioni di intelligence su capacità nucleari russe potrebbero portare ad una seria minaccia internazionale. N° pagine: 128 Prezzo: 14 euro ISBN: 9791255410140 Fonte: http://www.elenamatteucci.com

Posted in Recensioni/Reviews | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

La pelle del rettile fossile più antico d’Italia è vera?

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Scoperto nel 1931 nei pressi di Stramaiolo, sull’Altopiano di Pinè, in Trentino, il piccolo rettile Tridentinosaurus, ora conservato presso il Museo della Natura e dell’Uomo dell’Università degli Studi di Padova, deve la propria importanza non solo all’indiscutibile valore di testimonianza fossile del Permiano (da 300 a 250 milioni di anni fa), ma anche al suo peculiare aspetto dovuto a quello che si riteneva un raro processo di conservazione dei tessuti molli: in particolare della pelle. Ed è proprio la mancanza di fossili simili che aveva insinuato il dubbio circa le modalità di conservazione allo stato fossile del reperto ed ha spinto il team a verificare quest’ipotesi di ricerca. Attraverso l’uso di potenti microscopi, avanzate analisi chimiche e diffrattometriche, tra cui la microdiffrazione a raggi X a cristallo singolo e la spettroscopia a infrarosso, il fossile ha rivelato i suoi segreti: presumibilmente poco dopo la scoperta, l’intero esemplare è stato trattato con un materiale di rivestimento simile ad una lacca . “Ricoprire i fossili con vernici e/o lacche era un antico metodo di conservazione, in assenza di altri, più opportuni, metodi di protezione dei reperti dal naturale deterioramento”, spiega Mariagabriella Fornasiero, conservatrice presso il Museo della Natura e dell’Uomo di Padova e coautrice dello studio. L’analisi di diversi microcampioni estratti dal fossile ha tuttavia rivelato un’altra verità: la copertura carboniosa non preserva alcuna traccia di strutture biologiche . La composizione chimica dello strato nero superficiale corrisponde infatti a quella di un pigmento commerciale chiamato “nero d’ossa”, prodotto tutt’oggi dalla combustione di ossa di animali. Per Valentina Rossi: “Il puzzle si è completato analisi dopo analisi. Quella che era stata descritta come pelle carbonificata era solo una pittura colorata”. Le analisi hanno tuttavia confermato il valore del fossile nella ricostruzione degli ecosistemi del periodo Permiano (circa 280 milioni di anni fa); le ossa degli arti posteriori sono infatti risultate essere autentiche, così come alcuni osteodermi, strutture simili alle squame dei coccodrilli, sulle quali le ricercatrici e i ricercatori sono ora al lavoro nel tentativo di rivelare la vera identità di Tridentinosaurus. Massimo Bernardi , direttore Ufficio ricerca e collezioni museali del MUSE e coautore dello studio, conclude: “Lungi dall’essere meri espositori del patrimonio che custodiscono, i musei sono dinamici luoghi di ricerca e costante risignificazione di reperti e pratiche. Grazie all’efficacia e al rigore del metodo scientifico, l’incessante pratica di raccogliere evidenze, formulare ipotesi e rimetterle in discussione fino a costruire la più solida teoria, Tridentinosaurs racconta ora una nuova storia in cui geologia e vicende umane si intrecciano in modo imprevedibile e affascinante”. Fonte: Ufficio stampa MUSE Museo delle Scienze

Posted in Uncategorized, Università/University | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Scuola: Concorso Pnrr sostegno alunni disabili

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Per insegnare su sostegno i candidati al concorso Pnrr sono concentrati in poche regioni, dove paradossalmente c’è meno richiesta di docenti specializzati, e questo comporterà l’immissione in ruolo appena sul 25% del fabbisogno: Tuttoscuola ha calcolato, per il primo ciclo e le scuole medie, che solo poco più di 3 mila cattedre libere su oltre 14 mila potranno essere coperte. Come mai questo paradosso? A fornire una spiegazione è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Questa situazione nasce dal fatto che gli atenei non hanno mai bandito i posti in base al reale fabbisogno ma in base all’offerta formativa”, dice il sindacalista ad Orizzonte Scuola. La verità, prosegue Pacifico, è che “c’è stata sempre una discrepanza tra i posti banditi per il Tfa e le reali esigenze dei territori. Poi se un docente specializzato in una determinata regione va a lavorare in una regione diversa si ritrova con il vincolo senza un ristoro delle spese aggiuntive, sfiorando la soglia della povertà. Per questo tanti docenti preferiscono continuare a fare i supplenti e non presentare domanda per partecipare ai concorsi nelle regioni dove ci sono più posti”. “E non dimentichiamo – continua il leader Anief – i tanti specializzati all’estero ai quali non si consente subito di lavorare dopo aver speso denaro e tempo. Il risultato finale è la continuità negata, non dai trasferimenti ma dalla precarietà del personale”. Pacifico ha comunque le idee chiare su cosa si dovrebbe fare: “Bisognerebbe allineare la domanda con l’offerta sia per abilitazione sia per specializzazione; allineare l’organico di fatto all’organico di diritto; trovare un canale di reclutamento parallelo ai concorsi che permetterebbe di confermare il personale che per anni viene chiamato a fare supplenze. Se non si segue questa strada continueremo ad avere un alto numero dei posti che sono autorizzati per le immissioni in ruolo scoperto”.

Posted in scuola/school | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Scuola – Pnrr, Pacifico (Anief): “rivedere obiettivi su dimensionamento, reclutamento e mobilità”

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Marcello Pacifico, leader del giovane e rappresentativo sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’agenzia Italia stampa. Il sindacalista autonomo ha parlati delle necessità di rivedere gli obiettivi del Pnrr su tre temi: dimensionamento, assunzioni e mobilità. “Il tema del dimensionamento è un tema molto serio, che lascia delusi. si parla certamente di tagli a sedi di presidenza con la relativa diminuzione del numero di dirigenti scolastici e di Dsga”, ha affermato Pacifico.“L’altro tema molto importante è quello del reclutamento nel mondo della scuola; infatti, un docente su 4 è precario. Pare non ci si renda conto che l’Europa ci dice a chiare lettere che è necessario assumere in ruolo lavoratori dopo 36 mesi di contratti a tempo determinato”, ha aggiunto il professor Pacifico.“L’altro grande argomento è quello della mobilità. Su questo punto ci si appella alla continuità didattica dimenticandosi che non si garantisce col mancato trasferimento del personale scolastico ma con l’assunzione dei docenti precari”, ha continuato il presidente Anief. “A questo punto, come Anief chiediamo di rivedere tutto il Pnrr su questi tre temi e concordare nuovamente con la Commissione europea gli obiettivi per migliorare il lavoro ma anche per migliorare il diritto allo studio” ha concluso Marcello Pacifico.

Posted in scuola/school | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Scuola: Stipendi bassi a docenti e Ata anche per mancata applicazione dei diritti

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

La modestia degli stipendi del personale scolastico non è solo dettata dalla scarsità di risorse pubbliche portate dall’amministrazione ai tavoli di contrattazione: spesso le buste paga di insegnanti e personale Ata sono sottodimensionate anche per colpa dell’amministrazione scolastica che nega, apaplicando norme palesemente ingiuste e discriminanti, il rispetto di diritti basilari. Adesso, il sindacato Anief dice però basta: per opporsi però serve la collaborazione diretta dei lavoratori. È a loro che si rivolge, quindi, la campagna Anief di screening gratuita “Non un euro di meno”, attraverso la quale si intende verificare lo stato di servizio di ognuno.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha spiegato, ai microfoni dell’agenzia Teleborsa, che con questa nuova iniziativa il sindacato da lui guidato intende “chiedere ai lavoratori di lasciarsi informare e di riuscire a verificare, di consultare qual è il proprio stato di servizio, ma soprattutto quali sono i diritti che sono stati loro negati, specialmente per chi ha avuto anni di precariato, anche se non solo”.”Questo perché Anief, già da anni promuove ricorsi – ha sottolineato il sindacalista – grazie alle vittorie in Corte di giustizia europea per far applicare il diritto dell’Unione e disapplicare le norme contrattuali e legislative nazionali laddove vanno in contrasto col diritto della stessa UE. Stiamo parlando quindi di scatti di anzianità, di salari accessori, retribuzione professionale ai docenti, contributo individuale accessorio per il personale ATA. Ma stiamo parlando anche del pagamento delle ferie non godute, della ricostruzione di carriera incompleta, come pure del servizio svolto nella scuola paritaria. Infine, anche della formazione che andava retribuita, dei permessi retribuiti e dell’abuso dei contratti a termine”. Tutte questioni che possono essere affrontate, una ad una, con il supporto dei legali e degli esperti del sindacato.Pacifico ha quindi detto che “la campagna ‘Non un euro di meno’ intende recuperare anche quella indennità di vacanza contrattuale che non è stata allineata all’inflazione: stiamo parlando di più di 4.000 euro di arretrati da recuperare attraverso un apposito ricorso, quindi è importante partecipare a tutte le assemblee che stiamo facendo in tutta Italia e ai seminari anche sul rinnovo del contratto”. Ma c’è dell’altro, aggiunge Pacifico: “Il problema del turn over e del reclutamento nasce da un’altra peculiarità della scuola italiana: abbiamo la scuola più precaria, questo è un altro record in negativo della scuola italiana. Abbiamo circa 300mila supplenti, ovvero quasi il 25% del personale scolastico è precario. C’è innanzitutto il problema del non adeguamento dell’organico di fatto all’organico di diritto. Penso in primo luogo ai posti sul sostegno. Poi il sottodimensionamento degli organici che non tiene conto delle esigenze territoriali. Con Agenda Sud si è cercato di assegnare qualche insegnante e ATA in più ma poche unità in più non risolvono il problema”. La verità, continua il sindacalista Anief, è che “bisogna aumentare gli organici. In legge di bilancio è necessario rivedere gli investimenti in legge di bilancio e invece si continua con la linea del dimensionamento. Ad esempio per il personale amministrativo aggiuntivo non è stata trovata la copertura finanziaria e i collaboratori scolastici sono stati prorogati fino al 15 aprile”.

Posted in scuola/school | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

“Continuiamo ad avere la scuola più vecchia del mondo”

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

“Con la riforma Fornero il gap è aumentato tra docenti e discenti, con più il 50% over 55 nella nostra scuola: secondo Anief chi lavora dopo i 60 anni dovrebbe avere incarichi diversi dall’insegnamento”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In un’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha ricordato che “tanti docenti in classe hanno ormai una certa età” e “a questo si aggiunge il mancato riconoscimento del burnout che invece si registra con tanti episodi, raccontati dai giornali, che necessitano di un’accurata analisi. Quando avevamo chiesto i dati sul burnout ci era stato detto che i dati erano segretati. Serve un’inchiesta”. Secondo Pacifico, “non è giusto trattare i lavoratori con le stesse finestre di uscita dal lavoro quando hanno uno stress diverso. Unica eccezione sono i dipendenti delle forze armate che hanno una finestra a parte”. Il leader dell’Anief ha ricordato anche che “oggi un giovane di 30 anni, se fa la simulazione sulla propria posizione pensionistica, scopre che dovrà lavorare 50 anni per avere neanche l’80% dell’ultimo assegno e andrà in pensione non prima di 74 anni”. La conseguenza è che si sta sempre più andando verso “una differenza chiara tra le vecchie e le nuove generazioni: il problema è che si mettono nello stesso calderone ammortizzatori sociali e pagamento pensioni e così il bilancio dell’Istituto va in negativo”. Il presidente del giovane sindacato non ha quindi alcun dubbio: “Sulla riforma Fornero si trovano solo dei palliativi con delle deroghe momentanee che non risolvono il problema, come Opzione donna o Quota 100 che penalizzano comunque chi va in pensione. Si va in pensione anagraficamente prima ma con una penalizzazione del ratio. Dal 2011 siamo infatti passati al sistema contributivo” e questa trasformazione ha danneggiato i lavoratori, quasi sempre non più liberi di lasciare prima dei 67 anni, e anche gli alunni che si ritrovano il corpo docente tra i più vecchi al mondo.

Posted in scuola/school | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

PNRR – Nuovo decreto “entro marzo”, Anief chiede modifiche e nuove soluzioni anche per la scuola

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Rivalutare gli obiettivi da raggiungere attraverso il Pnrr significa anche rivedere quelli che riguardano la scuola e il suo personale: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando l’impegno del ministro Raffaele Fitto di portare a termine “entro marzo” il decreto di attuazione della revisione del Pnrr, attraverso il quale il governo intende individuare le coperture per gli investimenti oggetto di rimodulazione e per i progetti definanziati. Secondo il sindacalista autonomo anche per il mondo dell’Istruzione “c’è bisogno di un aggiornamento sullo stato di funzionamento di quello che è stato fatto rispetto alle unità di missione” andando quindi a “rivalutare l’obiettivo, in particolare modo, gli obiettivi del personale della scuola”.”In primo luogo – continua Pacifico a colloquio con l’agenzia Teleborsa – vorremmo che il dimensionamento fosse rivisto. Il PNRR originariamente affermava di voler dare maggiore attenzione al territorio, invece, questo purtroppo si è tradotto con un taglio di quasi 1.000 scuole nel prossimo triennio, o meglio, sedi di presidenza. Questo noi lo riteniamo un passaggio da cambiare”.Il leader Anief si sofferma anche “sul reclutamento: è vero che ci saranno tre concorsi, e solo per l’ultimo di questi sono arrivate più di 500 mila domande, però dall’esperienza che abbiamo avuto dagli ultimi concorsi, sono purtroppo aumentati i numeri del precariato. Ecco perché noi vorremmo un doppio canale di reclutamento con assunzione della prima e seconda fascia delle Gps per poter assorbire il precariato. Certamente, vorremmo che i vincoli sulla mobilità fossero rimossi definitivamente, in quanto bisogna incentivare qualcuno a restare piuttosto che punirlo, soprattutto se ha lavorato lontano da casa. Anzi bisognerebbe anche risarcirlo”. Pacifico, infine, si sofferma sul “problema dell’organico del personale amministrativo da confermare o con soldi aggiuntivi o dislocati a questo per il PNRR, ma con certezza di bilancio e un rinnovo di tutto il personale anche in Agenda Sud oltre che il PNRR Ata fino a giugno. Veramente sono tante le cose che noi vorremo cambiare, quindi aspettiamo il testo del Governo e saremmo pronti a presentare le nostre proposte ai parlamentari, affinché – conclude il presidente Anief – possa essere migliorato”.

Posted in scuola/school | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Politiche giovanili: il Tavolo metropolitano al lavoro

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Il 2024 fa registrare nuove progettualità di Città metropolitana di Torino rivolte al mondo giovanile: si chiamano Campus diffuso in provincia – Per un’ora d’amore – Stati generali delle politiche di genere – Politikè le iniziative concordate con i Comuni del territorio per dare impulso alle politiche giovanili, senza trascurare i progetti di Servizio civile universale e digitale in atto.Un impegno forte, voluto dalla consigliera metropolitana delegata alle politiche giovanili Valentina Cera, che martedì 20 febbraio alle 10 insedia il Tavolo metropolitano per le politiche giovanili con amministratori e amministratici locali e funzionari che all’interno dei propri Comuni si occupano di politiche giovanili. “Un’occasione di confronto per raccontare l’organizzazione, le attività, i progetti in corso, le difficoltà e le carenze, i finanziamenti – dice Valentina Cera – presenteremo le proposte che abbiamo ricevuto e daremo avvio al Coordinamento metropolitano sulle politiche giovanili individuando forme e modalità operative condivise, perché il lavoro sia comune e portato avanti insieme”.

Posted in Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Passa la Legge di delegazione europea, Asfor: “Governo costretto ad affrontare la questione salari”

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

La Legge di delegazione europea votata oggi in Senato pone la questione salari al centro dell’agenda dei prossimi mesi. Infatti dal dossier di presentazione della legge si apprende che: “il provvedimento prevede il recepimento della direttiva (UE) 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022 relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea, che è volta a migliorare le condizioni di vita e di lavoro nell’Unione, in particolare attraverso l’adeguatezza dei salari minimi per i lavoratori al fine di contribuire alla convergenza sociale verso l’alto e alla riduzione delle disuguaglianze retributive” Un chiaro richiamo all’Italia sull’annoso tema dell’adeguamento de salari, un aspetto che incide fortemente sul mercato del lavoro, come evidenziato dalla ricerca Asfor-Isvi dal titolo “A cosa serve il lavoro oggi – Persone e imprese tra aspettative e nuovi valori”. “Quattro dipendenti su dieci si dichiarano non contenti delle proprie retribuzioni-Dichiara Marco Vergeat, Presidente Asfor (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale) Solo il 10%, inoltre, ha affermato di essere pienamente soddisfatto. Il livello dei salari rappresenta anche uno dei principali incentivi al lavoro per le persone intervistate: dopo l’equilibrio vita-lavoro, indicato dal 33% degli intervistati come l’elemento “che genera e sostiene maggiormente la motivazione al lavoro”, c’è infatti la retribuzione, citata dal 24% del campione. Stesse conclusioni nella domanda opposta-conclude Vergeat- ovvero quali siano gli aspetti che producono maggiore insoddisfazione; la retribuzione si piazza al secondo posto, ancora con il 24% delle risposte”. La Legge di delegazione europea non è l’unico provvedimento che “obbliga” il Governo ad affrontare la questione. Infatti, lo scorso 6 dicembre, la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura l’emendamento del governo che ha portato al ritiro della proposta delle opposizioni sul salario minimo (fissato a 9 euro). L’emendamento prevede una delega al governo, che in sei mesi dovrà emanare una serie di decreti attuativi per garantire maggiori tutele e un livello più adeguato alle retribuzioni degli italiani.

Posted in Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Nuovo capo di stato maggiore dell’esercito

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

“Ringrazio il Generale Pietro Serino per l’ottimo lavoro portato avanti nel suo mandato di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed esprimo le mie congratulazioni al nuovo Capo di SME, il Generale di corpo d’armata Carmine Masiello. Lo attendono sfide importanti per il futuro dell’Esercito e delle nostre amate Forze Armate e sono certo che saprà ricoprire al meglio il ruolo”, è quanto dichiara in una nota il Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, On. Salvatore Deidda.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

La salute è più lontana che mai

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

La necessità di un Piano Nazionale di Salute che integri gli elementi sanitari con quelli ambientali e sociali è la conclusione del 2° Rapporto dell’Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini. Il rapporto, con i relativi punteggi dell’Indice di Vicinanza alla Salute, sarà presentato mercoledì 22 febbraio in Senato in un convegno organizzato su iniziativa della senatrice Ylenia Zambito. Il documento sottolinea una lenta e difficile ripresa dopo gli anni della pandemia, seguiti da un rallentamento economico, due conflitti, l’aumento dei costi delle materie prime e l’inasprimento degli eventi climatici. Questi fattori hanno posto un pesante tributo sulla salute, sia in termini di isolamento, disgregazione delle relazioni sociali, visite mediche e interventi rimandati, stress del personale sanitario, vulnerabilità di stili di vita e alimentari dovuti al cambiamento climatico. I fenomeni osservati, contenuti nel Rapporto di oltre 130 pagine, sono letti per il loro contributo a portare il ‘bene salute’ più vicino alle persone. L’Indice di Vicinanza della salute è lo strumento per raccontare lo stato della Vicinanza durante gli anni: viene fissato a valore convenzionale 100 a partire dal 2010, subisce un primo calo negli anni della crisi economica (2012 e 2013), risale a partire dal 2016 per poi pagare il tributo alla pandemia da Covid-19 (ma non solo), raggiungendo il suo minimo storico nel 2022. Il Professor Duilio Carusi, Adjunct Professor Luiss Business School e Coordinatore dell’Osservatorio, ha sottolineato che nonostante gli sforzi normativi e le iniziative previste dal PNRR, i trend negativi si sono ulteriormente acuiti nel 2022 e l’ipertrofia normativa nel settore sanitario, senza una cornice unitaria di pianificazione, ha creato una proliferazione di interventi che rischiano di essere poco coordinati e poco sostenibili. Il Rapporto dedica una Appendice alla Telemedicina, con i risultati della prima survey nazionale sulla Telemedicina in ambito ambulatoriale privato a cui hanno partecipato 300 strutture ambulatoriali private e convenzionate col SSN e ne ha fotografato l’atteggiamento rispetto a servizi erogati online. La telemedicina prevede una modalità̀ di erogazione che segue le linee guida vigenti, ma alcuni considerano ancora – impropriamente – come strumenti di TM gli strumenti di messaggistica o l’invio di prescrizioni via email.Dall’analisi dei dati delle risposte della survey condotta nel 2022: il 18% delle strutture ha dichiarato di offrire servizi di telemedicina, il 58% delle strutture ha dichiarato di non essere ancora intenzionato ad offrire servizi di telemedicina, Numeri che sanciscono che la telemedicina è un fenomeno ancora in fase embrionale la cui realizzazione ha ancora tanta strada da compiere. (Fonte: Mason&Partners Dr.ssa Johann Rossi Mason)

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Leave a Comment »

Sanità: Mandelli (FOFI), sostenibilità SSN priorità per il Paese

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

“L’esperienza della pandemia ha evidenziato la centralità e la forza del nostro Servizio Sanitario Nazionale ma anche la necessità di un intervento robusto per renderlo più efficiente e sostenibile. C’è bisogno di una Sanità con meno burocrazia, che sottrae tempo ed energie all’assistenza i cittadini, che investa sui professionisti, che restano il patrimonio più prezioso del SSN, e che guardi con lungimiranza al futuro, per far fronte ai bisogni di un numero crescente di anziani e di cronici, ma anche per rispondere alle mutate esigenze e abitudini dei nostri giovani, che investono anche la sfera della salute”. Così il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), Andrea Mandelli, intervenendo al Forum sulla Sanità organizzato da Letizia Moratti a Milano. “La carenza di professionisti, che riguarda da vicino i farmacisti al pari di tutte le altre professioni sanitarie – ha aggiunto – è una questione prioritaria da affrontare, che attiene non solo al tema della formazione e della retribuzione, ma anche alla capacità del sistema di trasmettere alle giovani generazioni il valore dell’impegno speso quotidianamente dal personale sanitario al servizio della salute dei cittadini”. “In un contesto di crisi e di profondi mutamenti – ha aggiunto Mandelli – i farmacisti hanno dimostrato di essere un perno del SSN e di dare concretezza a quel concetto di prossimità che la pandemia ha drammaticamente portato alla ribalta. Test, vaccini, diagnostica di prima istanza, prestazioni di telemedicina, sono servizi sempre più apprezzati dai cittadini e di estremo valore in un’ottica di sostenibilità complessiva del sistema, per il contributo che offrono alla riduzione delle liste d’attesa, al contrasto all’antibiotico-resistenza, al potenziamento delle attività di prevenzione, e, in definitiva, al miglioramento dello stato di salute dei cittadini”. “Ma questi risultati – ha concluso il presidente FOFI – non sarebbero stati possibili senza l’impegno di una comunità professionale coesa nei valori, nella volontà di accrescere le proprie competenze e negli obiettivi da raggiungere: dare agli italiani le risposte che meritano sul fronte della tutela della salute”.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »