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Archive for 17 febbraio 2024

Navalny è morto! Cui prodest?

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Il dissidente russo Alexei Navalny, 47 anni, condannato al carcere per “finanziamento e incitamento all’estremismo ed alla riabilitazione dell’ideologia nazista”, è morto nella colonia carceraria dove stava scontando una pena di 19 anni, come si legge in un comunicato diffuso dal servizio penitenziario federale russo. “Navalny si è sentito male dopo la passeggiata, perdendo conoscenza quasi subito. Il personale medico è arrivato immediatamente ed è stata chiamata l’ambulanza. Sono state eseguite le misure di rianimazione che non hanno dato risultati positivi. I medici hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause del decesso”, si legge nel comunicato.” Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, in un’intervista alla National Public Radio: “Gli Stati Uniti stanno cercando attivamente la conferma delle cause della morte di Alexey Navalny. Che è una terribile tragedia”. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken: “La morte di Navalny in una prigione russa e la fissazione e la paura di un solo uomo. “Invece di lanciare accuse generiche, avremmo dovuto mostrare moderazione e attendere i risultati ufficiali dell’esame medico-legale” hanno dichiarato alcuni osservatori indipendenti. (abstract by googlegroups.com)

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Presentazione del volume: “I Farnese e l’architettura”

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Parma Martedì 20 febbraio alle 17.30 l’Aula Magna dell’Università di Parma (Sede centrale, via Università 12) ospiterà la presentazione del volume I Farnese e l’architettura. Corte città e territorio da papa Paolo III a Elisabetta regina di Spagna, a cura di Bruno Adorni e Carlo Mambriani (GBEditoriA, Roma 2023).All’evento, organizzato dall’Ateneo, interverranno i curatori del volume e i presidenti di Fondazione Cariparma e dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Parma, le istituzioni che hanno promosso e sostenuto la pubblicazione. Dopo i saluti del Rettore Paolo Martelli, del Presidente della Fondazione Cariparma Franco Magnani e del Presidente dell’Ordine Architetti di Parma Daniele Pezzali, il volume sarà illustrato, anche grazie a una videoproiezione, da Maria Giulia Aurigemma, docente di Storia dell’arte all’Università «G. d’Annunzio» Chieti-Pescara. La pubblicazione prende le mosse dagli studi specialistici condotti durante tutta la sua carriera da Bruno Adorni, a lungo docente di Storia dell’Architettura all’Università di Parma, estesi al periodo finale della committenza dinastica dal suo allievo Carlo Mambriani, anch’egli docente di Storia dell’Architettura in Ateneo, potenziati dalle ricerche universitarie condotte in occasione dell’ultima grande mostra sui Farnese (Complesso monumentale della Pilotta, 2022). Una équipe internazionale di 31 specialisti è stata attivata per presentare lo stato dell’arte e numerose novità sull’intera parabola del rapporto tra i componenti della casata e l’architettura. L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per gli Architetti sono previsti 2 CFP (iscrizioni su: https://portaleservizi.cnappc.it/).

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I concerti di Roma Sinfonietta con Beethoven, Schönberg e Busoni

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Roma mercoledì 21 febbraio alle 18.00 nel primo concerto per il 2024 della stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” ( Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1. Il pianista Giuseppe Albanese eseguirà “Al chiaro di Luna” e “Appassionata”, due tra i capolavori più noti amati di Beethoven, e poi il Novecento storico di Schönberg e Busoni, Albanese dedicherà la prima parte di questo suo concerto a due dei massimi capolavori della musica pianistica di ogni tempo, ovvero due famosissime Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven note con titoli inventati in epoca romantica, che forse Beethoven stesso non avrebbe approvato ma che tuttavia ben esprimono la loro temperie espressiva. Così la Sonata n. 14 in do diesis minore op. 27 n. 2 , definita dal compositore stesso “Quasi una fantasia”, è oggi nota col titolo “Al chiaro di luna”, che deriva dal motivo iniziale, placidamente ondeggiante come le acque di un lago alla luce della luna. La Sonata n. 23 in fa minore op. 57 – che Beethoven stesso considerava la migliore delle sue Sonate – è stata definita “Appassionata”, inventando un inesistente collegamento tra questa musica e il tormentato amore di Beethoven per la misteriosa “immortale amata”. Nella seconda parte sono in programma i Sechs kleine Klavierstucke op. 19 (Sei piccoli pezzi per pianoforte) scritti da Arnold Schoenberg nel periodo della sua totale libertà da ogni teoria, sistema o metodo, che si trattasse della tonalità tradizionale o della dodecafonia da lui stesso ideata alcuni anni dopo. I primi cinque di questi sei pezzi furono composti in un solo giorno, il 19 febbraio 1911, mentre il sesto fu aggiunto il 17 giugno (si ritiene che sia un omaggio a Mahler, scomparso poco prima) . Durano in media un minuto l’uno: qui è eliminato tutto ciò che è superfluo e viene raggiunta la più assoluta concentrazione.Si passa quindi a Ferruccio Busoni, uno dei più grandi virtuosi del pianoforte e uno dei più rappresentativi compositori degli anni a cavallo del 1900, la cui musica è una sintesi delle tradizioni italiana e tedesca. Ma i suoi interessi erano vastissimi: nel 1915 s’interessò alla musica dei nativi americani e compose i quattro brani del Diario indiano, in cui rielaborò canti degli Cheyenne, dei Pueblo e di altri popoli indoamericani. Il concerto si conclude con due delle Elegie op. 7 del 1908, un’opera centrale nella produzione di Busoni, che disse: “Ho assunto finalmente il mio volto assolutamente personale soltanto con le Elegie”. Albanese eseguirà la n. 2, intitolato “All’Italia, in modo napolitano“ e la virtuosistica n. 4, che riprende un episodio delle musiche si scena da lui composte per Turandot, la “fiaba teatrale cinese” di Carlo Gozzi. Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotto personale universitario e over 65; € 5,00 studenti I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta (telefono 06 3236104 o presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima del concerto.

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Mostra “Solmi – Ship of Fools”

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Venezia. Dal 18 aprile al 28 luglio 2024, Federico Solmi porta in Italia, al Palazzo Donà dalle Rose, Fondamente Nove, 5038 di Venezia, la mostra “Solmi – Ship of Fools” curata da Dorothy Kosinski e co-curata da Renato Miracco. La mostra è realizzata in partnership con Var Digital Art by Var Group, con il contributo della Thoma Foundation (Chicago – Santa Fe) e il supporto della Phillips Collection di Washington DC. A dare il titolo alla mostra è “Ship of Fools”, un’allegoria della società attuale che, con riferimenti alla Repubblica di Platone, in cui un capitano è circondato da membri dell’equipaggio insubordinati, e a un libro del 1494 di Sebastian Brant intitolato Ship of Fools, pubblicato a Basilea e illustrato con 114 xilografie, prende ispirazione dal famoso dipinto di Gericault “La zattera di Medusa”. In “stile Solmi”, l’opera ritrae su un’imbarcazione alla deriva personaggi storici e contemporanei come Elon Musk, Kim Kardashian, Papa Benedetto XVI, Napoleone, Oprah Winfrey, Cristoforo Colombo, l’Imperatrice Teodora, George Washington e Mark Zuckerberg. Quello di Federico Solmi in Italia con la personale “Solmi – Ship of Fools” è un ritorno di eccellenza che riporta in patria uno sperimentatore di linguaggi in grado di esaminare, attraverso la sua arte, impulsi e desideri umani inconsci, mostrandone la fallacia; un ritorno per conoscere da vicino un artista italiano che – dal 1999 negli USA e insignito della nomina di visiting professor presso la celeberrima Yale University – è stato protagonista di alcune delle biennali d’arte più autorevoli del mondo, tra Stati Uniti, Europa e Cina.Con i suoi colori vivaci, l’estetica espressiva e la sua visione satirica e distopica della società, Federico Solmi è stato, inoltre, protagonista con le sue opere nel cuore di New York, quando a Times Square nel luglio 2019, ogni notte tutti i billboard di uno dei luoghi più conosciuti e iconici d’America hanno proiettato le sue opere vertiginose lì dove di solito girano le pubblicità dei grandi marchi globali. Una consacrazione per l’artista che, già nel 2009, veniva premiato dalla Fondazione Guggenheim di New York con la John Simon Guggenheim Memorial Fellowship nella categoria Video & Audio.

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Il Mercato Contadino Capannelle sbarca a Cinecittà Est!

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Roma Sabato 17 & Domenica 18 Febbraio 2024 a Torre Spaccata (Via di Torre Spaccata 107, incrocio Viale Bruno Pelizzi, dietro gli studios di Cinecittà), in attesa della riapertura all’Ippodromo Capannelle. Sabato: 20 aziende agricole. Domenica: 60 aziende, pasta madre in regalo, degustazioni varie e laboratorio del miele. Tra i banchi tanti prodotti km0, igp, biologici e tipici, laboratori su sostenibilità e agricoltura sociale, un weekend all’insegna del buon cibo e della comunità. Un’occasione per fare una spesa di qualità, direttamente dai produttori, Un progetto che unisce aziende agricole e cittadini, per un cibo buono, giusto e sostenibile. Fonte: http://www.mercatocontadino.org

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Gala internazionale di danza Les Étoiles, per la direzione artistica di Daniele Cipriani

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Roma nei giorni 15 marzo (ore 21), 16 marzo (doppio spettacolo, ore 16.30 e 21) e 17 marzo (ore 16.30), un’anticipazione delle forze vitali e di rinascita di questa stagione. A grande richiesta, le rappresentazioni si quadruplicano per dare modo a un numero sempre maggiore di spettatori di assistere a quello che è da molti anni un gala irrinunciabile. Ancora una volta, ad ospitarlo nella capitale sarà la grande Sala S. Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, nel quadro della collaborazione tra Daniele Cipriani Entertainment e Fondazione Musica per Roma. Uno sciame di stelle da tre continenti diversi — Asia, Europa, Americhe — spargerà in palcoscenico la frizzante energia della primavera incipiente, nonché la diversità delle sue rigogliose fioriture, poiché ogni étoile ospite porta con sé non solo la sua cifra personale, ma anche le peculiarità delle varie “scuole” e delle rinomate compagnie di provenienza. Tra i danzatori che si esibiranno gli spettatori saranno felici di ritrovare ‘beniamini’ del gala come il kazako Bakhtiyar Adamzhan (Opera di Astana), lo spagnolo Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company, danzerà nei giorni 15 e 16), la georgiana Maia Makhateli (Het Nationale Ballet di Amsterdam), il russo-tedesco Daniil Simkin (ritratto sulle locandine che già tappezzano la capitale, in forza all’American Ballet Theatre) e l’americana Tiler Peck che arriva, insieme al texano Roman Mejia, dal New York City Ballet, entrambi sprizzanti lo spirito e lo stile velocissimo del leggendario nume tutelare della grande compagnia statunitense, George Balanchine. Fa un gradito ritorno a Les Étoiles anche Alessandro Frola dello Hamburg Ballet di cui è demiurgo l’altrettanto leggendario coreografo John Neumeier. Tra le “new entry” di quest’edizione di Les Étoiles ci sono i cubani Claudia García Carriera e Dani Hernández che giungeranno carichi del prezioso retaggio di un’altra leggenda della danza mondiale, la “prima ballerina assoluta” Alicia Alonso, fondatrice del Ballet Nacional de Cuba (la compagnia da cui proviene la coppia), colei che, aggiungendo alle linee stilizzate del balletto classico le ‘spezie’ della gioiosa esuberanza latino-americana, rese l’isola caraibica una delle grandi patrie della danza. La stessa esuberanza che trapela dal temperamento del messicano Isaac Hernández (già English National Ballet) il quale, parallelamente ad essere uno dei danzatori più apprezzati internazionalmente, ha a suo attivo anche una carriera di attore (visto, tra l’altro, nel ruolo di Lázaro nella serie Netflix Qualcuno deve morire). Les Étoiles sarà l’occasione per il pubblico italiano di scoprire che all’estero, e precisamente presso la Compañía Nacional de Danza di Madrid, c’è una bellissima stella italiana: la fiorentina Giada Rossi, cresciuta artisticamente al Conservatoire de Paris e alla prestigiosa Royal Ballet School di Londra. A seguito di una memorabile interpretazione de La Silfide di Bournonville, lo scorso dicembre al Teatro de la Zarzuela di Madrid, Giada Rossi viene promossa in palcoscenico al rango di “Primera Figura” (étoile) dal direttore della CND, Joaquin de Luz. Qualche anticipazione del programma: “nuestra querida Giada” (come al CND chiamano affettuosamente Giada Rossi) presenterà il passo a due da La Bella Addormentata di Marius Petipa, accanto all’altra étoile italiana, Alessandro Frola, mentre in coppia con Bakhtiyar Adamzhan interpreterà l’acrobatico passo a due tratto da Spartacus di Yuri Grigorovich. Claudia García Carriera e Dani Hernández renderanno omaggio alla “grande signora” cubana della danza con i cavalli di battaglia dell’Alonso stessa, tratti dalle sue coreografie dei balletti Giselle e de Il Lago dei Cigni (“Il Cigno Nero”). Tiler Peck e Roman Mejia “elettrificheranno” il palcoscenico con iconici lavori di Balanchine: Who Cares? (il brano dell’indimenticabile canzone di George e Ira Gershwin, The Man I Love che, come si vedrà, diventa un po’ il leitmotiv di questa edizione di Les Étoiles) e Tschaikovsky Pas de Deux (la traslitterazione è quella usata dal coreografo). La sera del 16 marzo, invece, la coppia americana interpreterà This Bitter Earth di Christopher Wheeldon, con i costumi originali di Valentino. Oltre all’ “étoile a sorpresa”, la cui identità verrà svelata soltanto alla vigilia del gala, Les Étoiles vede la partecipazione straordinaria di Lutz Förster, interprete per oltre 40 anni dei lavori di Pina Bausch e già direttore artistico del Tanztheater Wuppertal – Pina Bausch. Förster offrirà la sua personale versione, nella lingua dei segni, della canzone The Man I Love e che fu integrata nel celebre lavoro Nelken (1982) di Pina Bausch. Il “danzattore” tedesco verrà raggiunto in palcoscenico dagli altri protagonisti maschili del gala, a cui Förster stesso insegnerà i “segni”, sicché il pubblico assisterà a un momento magico in cui ciò che nasce dal linguaggio dei segni dei non udenti diventa un’elegante coreografia.

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Usa: le banche regionali di nuovo in subbuglio

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Di Mario Lettieri e Paolo Raimondi. Dopo il collasso di tre istituti di credito regionali statunitensi nel marzo scorso il settore è di nuovo sotto stress. Infatti, in un solo giorno le azioni della New York Community Bank (Nycb) sono crollate del 38%, dopo aver riportato una perdita di 252 milioni di dollari nell’ultimo trimestre. Anche l’indice bancario regionale Kbw è sceso del 6%, il suo più grande calo giornaliero da maggio. Non sono crolli improvvisi e momentanei. Le perdite sono continuate, colpendo altre banche regionali, tra cui la Bank of California, la BankUnited con base in Florida, la Western Alliance Bank dell’Arizona, la Bank OZK dell’Arkansas e la Valley National Bank del New Jersey. E’ utile ricordare che in queste situazioni c’è sempre una certa speculazione che soffia sul fuoco. Si stima che chi ha scommesso sul crollo delle azioni delle banche regionali abbia registrato profitti per 685 milioni di dollari in un giorno! Perciò gli investitori e le autorità di regolamentazione sono di nuovo in allerta. Una delle cause sarebbe l’esposizione al mercato immobiliare commerciale che è da tempo in difficoltà. Ci sarebbero state delle grosse perdite sui prestiti immobiliari concessi. Le banche sono state e sono costrette ad accantonare cospicui fondi per coprire eventuali perdite. C’è anche una nefasta eredità lasciata dalla pandemia: il valore di molti immobili, infatti, sarebbe crollato poiché milioni di lavoratori sono ancorati al lavoro a distanza, lasciando gli uffici vacanti o sottoutilizzati. Ancora una volta, però, è soprattutto l’alto tasso d’interesse della Federal Reserve al 5,5% a mettere in difficoltà molte banche, colme di titoli Treasury in perdita, e a rendere difficile il pagamento dei prestiti accesi dagli investitori immobiliari. Anche la recente decisione del governatore Jerome Powell di non ritoccare al ribasso i tassi ha dato una spallata al mercato. Vi è poi la richiesta da parte della Federal deposit insurance corporation (Fdic) alle banche di riempire i suoi fondi svuotati per i salvataggi fatti la scorsa primavera. La Fdic è l’agenzia indipendente del governo Usa che garantisce i depositi fino a 250.000 dollari. Si stima che le banche regionali americane dovrebbero versarle almeno 500 milioni di dollari. Inoltre, per sopravvivere molte banche regionali starebbero portando avanti numerose operazioni di fusione/acquisizione e ciò renderebbe il mercato più instabile, volatile. La crisi immobiliare americana sta mettendo, com’era prevedibile, in serie difficoltà anche alcune banche europee, canadesi e giapponesi esposte sul mercato immobiliare statunitense. Al riguardo, la banca privata svizzera, gestore patrimoniale, Julius Baer, ha registrato forti ribassi dei suoi profitti e altre banche maggiori, come la Deutsche Bank, hanno dovuto accantonare delle riserve extra per far fronte a eventuali perdite su investimenti immobiliari americani. Anche i salvataggi fatti lo scorso anno hanno lasciato dei buchi irrisolti. Ad esempio, la Nycb ha registrato delle difficoltà a seguito dell’acquisizione di prestiti per un valore di 13 miliardi di dollari dalla Signature Bank di New York, uno dei tre istituti di credito falliti lo scorso anno. Molte banche regionali lamentano rilevanti diminuzioni del loro cosiddetto net interest income (nii), che è la differenza tra quanto esse guadagnano sui prestiti concessi e gli interessi pagati sui depositi. Per riuscire a trattenere i depositi dei clienti in fuga e in cerca di compensi più alti, esse hanno dovuto alzare gli interessi offerti. In un recente discorso, Michael J. Hsu, presidente dell’Office of the Controller of the Currency (Occ), l’agenzia federale di vigilanza bancaria, ha analizzato le crisi bancarie del 2023 evidenziando tre grandi problematiche: la “fuga dei depositi” non assicurati è sempre più veloce; mantenere degli asset liquidi non è sufficiente in caso di grave stress; il contagio colpisce le grandi banche anche in mancanza di un loro rapporto diretto con quelle regionali in crisi. Si ricordi che nella Silicon Valley Bank, il cui fallimento è stato il secondo più grande della storia Usa, il 90% dei depositi non erano assicurati e, al sorgere della crisi, in precipitosa fuga. Hsu ha inoltre riportato che la Fdic evidenzia che i depositi non assicurati sono aumentati del 10% annuo, passando dai 2.300 miliardi di dollari del 2009 ai 7.700 miliardi del 2022. Molte più banche si basano su depositi non assicurati. Inoltre, le banche, che sono visionate dall’Occ, hanno 12.000 miliardi di dollari di depositi, il 40% dei quali, pari a 4.800 miliardi, è senza l’assicurazione della Fdic. In altre parole, il sistema bancario americano è seduto su una bomba a orologeria. In caso di stress o di crisi, i “run”, cioè le fughe dei depositanti dalle banche, diventerebbero incontrollabili. Continuiamo a pensare che il G20 debba affrontare il tema di una riforma radicale del sistema che non riguarda soltanto gli Usa. Di Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista

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PIMCO: Asia-Pacifico – 4 temi da tenere d’occhio per gli investitori nel 2024

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

A cura di PIMCO. Ecco quattro aspetti da tenere d’occhio in Asia nel 2024 – e le implicazioni per gli investitori. 1. I premi a termine potrebbero aumentare con l’abbandono della politica monetaria ultra-allentata del Giappone dopo più di 20 anni Alla fine dello scorso anno, la BOJ ha di fatto posto fine al controllo della curva dei rendimenti e ha annunciato che il tetto dell’1% sui rendimenti decennali sarebbe ora un tasso di riferimento piuttosto che un limite rigido. Nonostante l’inizio del 2024 con il terremoto della penisola di Noto a Capodanno, prevediamo un impatto macroeconomico minimo sull’economia giapponese e una crescita del PIL reale di circa l’1% a/a per l’anno fiscale 2024. 2. Il sentiment del mercato nei confronti della Cina potrebbe cambiare quando i settori strategici mostreranno una forza secolare. Il sentiment sull’economia cinese è stato prevalentemente ribassista a causa dei persistenti venti contrari, tra cui la fragilità del settore immobiliare, la geopolitica, la demografia e il debito. Tuttavia, l’attenzione del governo cinese nei confronti di alcuni settori strategici potrebbe contribuire a compensare una parte di questa resistenza. Tuttavia, prevediamo un altro anno di contrazione, con un calo degli investimenti in immobilizzazioni edilizie del 3%-5% annuo. La deflazione si attenuerà grazie all’effetto base dei prezzi dei suini e delle materie prime. Prevediamo che l’inflazione IPC si attesterà in media intorno all’1% e l’inflazione IPP intorno allo 0% nel 2024, a causa della debolezza della domanda interna e dell’eccesso di capacità produttiva. 3. Le famiglie australiane fragili si trovano a lottare sotto il peso di alti livelli di indebitamento e di alti tassi di interesse. Prevediamo un ulteriore peggioramento della spesa delle famiglie nei prossimi trimestri, con conseguente calo della fiducia delle imprese e indebolimento del mercato del lavoro. Queste dinamiche dovrebbero consentire alla RBA di avviare un ciclo di allentamento nella seconda metà del 2024. 4. India e Indonesia in testa all’ondata di forte slancio della crescita dei mercati emergenti asiatici. Siamo particolarmente ottimisti sull’economia indiana e prevediamo una forte crescita del PIL di circa il 7% annuo nell’anno fiscale 2024, trainata da una domanda interna resiliente e da una forte crescita della spesa in conto capitale. Nonostante l’indebolimento degli investimenti diretti esteri, gli investimenti di portafoglio esteri stanno migliorando in modo significativo e, secondo le nostre stime, creeranno un surplus della bilancia dei pagamenti di 50 miliardi di dollari nel 2024, a fronte di un deficit di 9,1 miliardi di dollari nel 2023. Ciò è dovuto alla forte performance del mercato azionario e alla prevista inclusione dei titoli di Stato indiani negli indici globali obbligazionari dei mercati emergenti nel corso dell’anno, fattori che hanno anche aiutato la rupia a sovraperformare le altre valute asiatiche. Il deficit di bilancio del governo indiano continua a ridursi gradualmente, con un obiettivo del 5,9% nel 2024 e potenzialmente del 4,5% entro il 2026, grazie alle forti entrate fiscali e alla spesa flessibile per i progetti di capitale. L’inflazione complessiva si sta lentamente spostando verso il 4%, compreso nell’obiettivo del 2%-6% fissato dalla Reserve Bank of India (RBI), con un’inflazione di fondo già scesa sotto il 4% a dicembre. Tuttavia, a causa dell’inflazione alimentare e dei rischi legati a El Nino e tenendo conto delle condizioni finanziarie, la RBI potrebbe essere cauta nel tagliare i tassi d’interesse troppo presto – ci aspettiamo tagli di 25-50 punti base nel 2024. Siamo altrettanto positivi sulle prospettive dell’Indonesia e prevediamo una crescita stabile del PIL nel 2024, intorno al 5% annuo. Sebbene ci aspettiamo un modesto deficit delle partite correnti, pari a -1% quest’anno, a causa del calo dei prezzi delle materie prime, le prospettive economiche dell’Indonesia rimangono promettenti, con uno spostamento verso esportazioni di metalli di maggior valore e una riduzione del deficit fiscale a -1,8% nel 2023 da -6,1% nel 2020. L’inflazione è stata tenuta sotto controllo e probabilmente rimarrà all’interno dell’intervallo target dell’1,5%-3,5%. Poiché la stabilità della valuta è la priorità assoluta, c’è il rischio che la Banca d’Indonesia non riesca a rispettare la nostra ipotesi di base di taglio dei tassi, che è di 75-100 punti base nel 2024. Tra gli altri mercati emergenti asiatici, prevediamo una forte espansione del PIL reale anche nelle Filippine e in Vietnam. Le valute degli emergenti tendono a beneficiare della riduzione dei tassi d’interesse statunitensi, in quanto ciò può alleggerire l’onere del debito denominato in USD e aumentare l’attrattiva degli investimenti locali. I mercati emergenti hanno chiuso il 2023 su basi solide e continuiamo a vedere spazio per l’apprezzamento di alcune valute emergenti asiatiche.Gli attesi tagli dei tassi della Fed, che provocherebbero un calo dei rendimenti dei Treasury statunitensi e un indebolimento del dollaro, avranno diverse implicazioni per le economie dell’Asia-Pacifico. A nostro avviso, i titoli di Stato indiani offrono valore, con rendimenti reali superiori al 3% sulla base delle stime di inflazione a termine a 12 mesi. Lo stesso vale per i titoli di Stato indonesiani, che offrono quasi il 4% di rendimento reale anche in base all’inflazione a pronti e presentano una dinamica domanda-offerta favorevole. Siamo positivi sulla rupia indonesiana e sulla rupia indiana, in quanto ci aspettiamo che la governance basata sulle riforme continui dopo le elezioni e che le economie rimangano motori secolari della crescita degli emergenti. Per quanto riguarda il credito asiatico, ci aspettiamo un aumento delle emissioni quest’anno dopo un 2023 piuttosto scarico, sostenute dalla domanda di reinvestimento dalle scadenze obbligazionarie. Per quanto riguarda il credito investment grade, vediamo opportunità in alcune banche giapponesi e in società australiane in settori difensivi meno esposti alla spesa discrezionale delle famiglie e che dovrebbero beneficiare di una forte crescita demografica e di un’inflazione elevata, anche se in calo, come le strade a pedaggio e i servizi pubblici regolamentati. Per quanto riguarda l’high yield, vediamo valore in alcune società cinesi e indonesiane. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/

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Asset Allocation – Aumento graduale dell’esposizione azionaria

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

A cura di Philipp E. Bärtschi, CFA, Chief Investment Officer di J. Safra Sarasin. A seguito della performance di fine anno estremamente positiva, a gennaio abbiamo ridotto leggermente la nostra posizione in obbligazioni e ora siamo leggermente sottopeso. Sfrutteremo il modesto aumento della liquidità di gennaio per aumentare l’allocazione azionaria fino a una leggera sovraponderazione durante le giornate di negoziazione meno brillanti di febbraio. Una leggera sovraponderazione riflette l’equilibrio tra opportunità e rischi nei mercati azionari per quest’anno. In caso di gravi battute d’arresto, saremmo pronti ad aumentare gradualmente la nostra ponderazione azionaria.Per quanto riguarda le obbligazioni, attualmente preferiamo i titoli di Stato di alta qualità con scadenze medie. Rimaniamo sottopesati nelle obbligazioni ad alto rendimento e in quelle dei mercati emergenti. Per quanto riguarda le azioni, vediamo il maggior potenziale nei Paesi sviluppati e prestiamo attenzione alla qualità delle aziende. Per quanto riguarda gli investimenti alternativi, abbiamo aumentato la nostra posizione nelle obbligazioni catastrofali. Questo segmento offre ancora rendimenti interessanti e contribuisce alla diversificazione dei portafogli.

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J. SAFRA SARASIN: Asset Allocation – Aumento graduale dell’esposizione azionaria

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

A cura di Philipp E. Bärtschi, CFA, Chief Investment Officer di J. Safra Sarasin. Nel complesso, i mercati azionari e creditizi riflettono attualmente uno scenario in cui si raggiunge un equilibrio ideale tra inflazione in calo e crescita sufficiente, in altre parole un “atterraggio morbido”. La chiave per la realizzazione di questo scenario è una riduzione dei tassi di interesse in linea con le attuali aspettative del mercato. La crescita dell’economia statunitense nel quarto trimestre è stata significativamente superiore alle aspettative e l’inflazione continua a scendere. Le prospettive della zona euro sono meno positive. Sebbene le prospettive per l’industria manifatturiera siano migliorate, quelle per i servizi sono peggiorate. Ciò è coerente con l’attuale stagnazione e con le scarse prospettive di crescita in atto da tempo. L’Europa dipenderebbe dall’impulso di altre regioni, non ultima la Cina. La comunicazione della Federal Reserve (Fed) ha smorzato un po’ l’ottimismo dei mercati riguardo ai tagli dei tassi d’interesse all’inizio dell’anno. Tuttavia, l’andamento incoraggiante della misura dell’inflazione preferita dalla Fed, l’aumento dei prezzi della spesa per consumi personali core, ha riportato l’obiettivo di inflazione al 2%. I mercati obbligazionari globali hanno registrato in gennaio un movimento opposto rispetto al rally di fine anno. Tuttavia, la parte breve della curva dei rendimenti è rimasta poco alterata e quindi l’inversione – misurata dal differenziale di rendimento tra i titoli di Stato a 10 e a 2 anni – è diminuita. Questa costellazione di mercato persiste dalla metà del 2022 e presto sarà l’inversione più duratura dalla Seconda Guerra Mondiale. Ciò riflette l’opinione del mercato secondo cui i tassi di interesse a breve termine sono attualmente troppo elevati. Il dato è legato all’aspettativa di una sostanziale riduzione dei tassi d’interesse. Non appena tali tagli si materializzeranno, la curva si appiattirà sulla parte breve e, in presenza di tassi d’interesse stabili a lungo termine, tornerà a una normale struttura di tassi d’interesse crescenti. A causa di questa visione, che è prezzata dal mercato, le obbligazioni con scadenze brevi e medie sono attualmente preferibili alla parte lunga della curva.La stagione delle trimestrali del quarto trimestre è in pieno svolgimento. Sebbene le aspettative siano state ridimensionate nelle ultime settimane, i dati pubblicati finora sono stati migliori del previsto. Tra le società che hanno già pubblicato i dati c’è un numero relativamente elevato di banche. Dopo che il settore ha beneficiato in larga misura dell’aumento dei tassi d’interesse e ha conseguito risultati altrettanto buoni, le prospettive sono un po’ più fosche in vista dell’atteso allentamento della politica monetaria. Le aziende tecnologiche continuano a registrare risultati e prospettive positive. Ciò sottolinea ancora una volta l’importanza del settore, che continua a dominare l’attività del mercato. Mentre il mercato azionario statunitense è ai massimi storici, quello cinese è inferiore di oltre il 50% al suo picco. Tuttavia, in Cina non sembra prospettarsi un’inversione di tendenza. Nonostante le ampie misure governative – stimolo fiscale, espansione del credito, riduzione dei requisiti di riserva per le banche e restrizioni sul prestito di titoli – i problemi strutturali, in particolare nel settore immobiliare, sono tornati a farsi sentire. Lo dimostra l’ordine del tribunale di liquidare il gruppo immobiliare Evergrande, per il quale non è stato presentato alcun piano di ristrutturazione nemmeno dopo due anni e mezzo. L’anno scorso abbiamo ridotto ulteriormente la nostra allocazione in Cina e al momento non vediamo motivi per modificarla.

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GAM: Il franco svizzero – una benedizione e una maledizione

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

A cura di Thomas Funk, Investment Director di GAM. L’anno scorso, il franco svizzero si è nuovamente apprezzato in maniera significativa e ha pesato sui profitti delle aziende svizzere attive a livello internazionale. Poiché molte società svizzere realizzano gran parte dei loro utili all’estero, l’andamento del franco svizzero ha un impatto diretto sugli utili delle società quotate in Svizzera. Gli utili generati all’estero devono essere convertiti in franchi svizzeri. Se il franco svizzero si apprezza, gli utili in franchi svizzeri diminuiscono; se si deprezza, gli utili aumentano in termini di franchi svizzeri. Tuttavia, questa semplice regola è insufficiente perché non tiene conto dell’inflazione.Dall’inizio degli anni Novanta, cioè 33 anni fa, il franco svizzero ha attraversato varie fasi. Dal 1990 al 2007 si è apprezzato a un ritmo moderato. Poi, nella seconda metà del 2007, è scoppiata la crisi finanziaria globale, seguita dalla crisi dell’euro. L’apprezzamento si è accelerato nel 2008 e nel 2011 la fuga verso il franco svizzero è diventata così forte che la Banca nazionale svizzera (BNS) ha introdotto un tasso di cambio minimo rispetto all’euro, limitando così l’apprezzamento del franco. Quando la BNS ha rimosso il limite all’inizio del 2015, il franco svizzero ha registrato un breve apprezzamento, ma la situazione si è poi calmata e si è instaurato un movimento laterale che è durato fino alla fine del 2019. Da quel momento in poi, il franco svizzero si è nuovamente apprezzato a un ritmo accelerato.I prezzi all’estero sono tendenzialmente aumentati più nettamente rispetto all’apprezzamento del franco svizzero, a causa dell’aumento dell’inflazione. Inoltre, le condizioni di produzione in Svizzera sono diventate sempre più interessanti grazie alla relativa svalutazione del franco. I profitti delle società quotate alla borsa svizzera erano in piena espansione.La crisi finanziaria globale ha poi modificato le condizioni monetarie a livello mondiale. I tassi di interesse sono stati ridotti a zero o, come in Svizzera, al di sotto dello zero. La BNS ha quindi introdotto un tetto all’euro, che ha difeso fino all’inizio del 2015. Questo ha portato il tasso di cambio a un livello che ha permesso all’economia di adeguarsi. Una scossa ha attraversato le aziende e molte hanno subito una vera e propria cura di “fitness”. Il panorama aziendale svizzero si rafforzò gradualmente. Vennero tagliati i costi, sviluppati nuovi prodotti e abbandonate le linee di business non redditizie. Il massimale della BNS ha dato alle imprese tempo e sicurezza di pianificazione per attuare le misure. Tuttavia, il tetto massimo era solo una soluzione temporanea, poiché i differenziali di inflazione si muovevano continuamente in direzione di un franco più forte. Nel gennaio 2015 la BNS ha preso la coraggiosa decisione di revocare il tetto. Da allora il tasso di cambio reale del franco svizzero ponderato per il commercio ha oscillato tra 95 e 105. Alla fine del 2023, con un valore di circa 106,3, era leggermente al di sopra di questa fascia. La maggior parte delle società quotate in borsa oggi non persegue più un modello di pura esportazione dalla Svizzera, ma produce a livello internazionale. Ad esempio, possono aumentare maggiormente i prezzi in un’area monetaria con tassi di inflazione più elevati rispetto alla Svizzera, ma perdono questo reddito aggiuntivo derivante dall’aumento dei prezzi nel lungo termine quando il franco svizzero si apprezza. Poiché in questi Paesi i costi di produzione aumentano di solito più rapidamente, è necessario lavorare costantemente sulla produttività. Molte aziende svizzere hanno interiorizzato questo aspetto perché si sono sviluppate da un Paese con una moneta forte. Espandendosi geograficamente, si stanno espandendo massicciamente in nuovi mercati e di conseguenza guadagnano di più. Poiché le possibilità di un maggiore apprezzamento reale del franco sono limitate, la crescita strutturale delle aziende svizzere dovrebbe riflettersi anche in un aumento degli utili in franchi nei prossimi anni. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/

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Capital Group: 5 punti chiave per investire nel 2024

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

A cura di Mike Gitlin, Presidente e CEO di Capital Group. In un anno le cose possono cambiare in maniera radicale. Nel 2024 le notizie politiche domineranno sicuramente i titoli dei giornali. Più della metà della popolazione mondiale si recherà alle urne, da Taiwan al Sudafrica. L’elezione presidenziale negli Stati Uniti, con i suoi dibattiti sull’immigrazione, sulla politica internazionale e sulle questioni sociali, si preannuncia particolarmente controversa.Gli investitori possono nutrire forti convinzioni sul candidato o sul partito politico che guiderà il Paese nella giusta direzione, ma da sempre il partito che prevale ha un impatto minimo sui rendimenti di mercato nel lungo periodo. Dal 1936, il rendimento annualizzato a 10 anni delle azioni statunitensi (misurato sempre dal S&P 500) all’inizio di un anno elettorale è stato dell’11,2% in caso di vittoria dei democratici e del 10,5% negli anni in cui a vincere è stato un repubblicano.Nel 2023, gli investitori sono passati dall’avversione al rischio a un’avversione alle perdite. Gli investitori timorosi hanno spostato miliardi verso liquidità e strumenti equivalenti. È naturale ricercare sicurezza quando l’incertezza è elevata e gli interessanti tassi su fondi del mercato monetario e le disponibilità liquide possono sembrare rassicuranti. Tuttavia, la liquidità potrebbe non essere così interessante come si pensa, se si considera il costo dell’opportunità. Agli investitori basta guardare i rendiconti del quarto trimestre 2023 per accorgersi che restare in attesa comporta dei rischi. Le scoperte nel campo dell’intelligenza artificiale (IA) hanno affascinato il mondo e fatto impennare i prezzi delle azioni di una manciata di società tecnologiche mega cap. Alcune di queste società all’avanguardia continueranno probabilmente a essere in prima linea per quanto riguarda l’innovazione, in quanto le applicazioni dell’IA si estenderanno a tutta l’economia e avranno un impatto sul modo in cui viviamo e lavoriamo. NVIDIA, ad esempio, progetta potenti chip per computer necessari all’esecuzione delle applicazioni di IA e Microsoft è co-proprietaria della popolare applicazione di IA ChatGPT. I loro recenti successi hanno, però, portato a un mercato azionario statunitense più concentrato rispetto all’era delle dot-com.A dicembre 2023, le 10 maggiori società dell’Indice S&P 500 rappresentavano il 30,9% della capitalizzazione di mercato, rispetto al 26,6% delle 10 maggiori società a marzo 2000. Considerato il livello di incertezza economica che caratterizza l’anno in corso, riteniamo che la diversificazione sia più che mai essenziale, e riteniamo che vi siano promettenti opportunità d’investimento tra le società tecnologiche leader negli Stati Uniti, nonché tra le società che pagano dividendi e quelle leader a livello globale. In effetti, l’Europa e l’Asia ospitano pionieri in altri settori, da quello aerospaziale all’automazione industriale. Ad esempio, Safran, società francese leader nella produzione di motori per aerei a fusoliera stretta a livello mondiale, sta sviluppando, in collaborazione con General Electric, motori che potrebbero ridurre le emissioni del 20%. In Giappone, SMC è leader nei componenti per apparecchiature robotiche e nella produzione di semiconduttori. Di recente le obbligazioni non hanno offerto la stabilità e la diversificazione relative a cui gli investitori sono stati abituati. Nel 2022, per la prima volta in 45 anni, le obbligazioni sono scese di pari passo con le azioni per un intero anno solare. La volatilità del mercato obbligazionario è proseguita per gran parte del 2023.Negli ultimi mesi, tuttavia, il quadro è notevolmente migliorato. Con un calo dell’inflazione più rapido del previsto, la Federal Reserve ha dichiarato di aver terminato il ciclo di rialzi dei tassi d’interesse, innescando un rally dei mercati obbligazionari nel quarto trimestre. La fine di un ciclo di inasprimento è storicamente un buon momento per detenere obbligazioni. Inoltre, dato che i rendimenti sono aumentati in modo significativo in tutti i settori del credito e che un rallentamento dell’economia potrebbe innescare tagli dei tassi, il 2024 potrebbe essere l’anno del ritorno delle obbligazioni. Le obbligazioni potrebbero presto tornare a svolgere il loro ruolo di base, ovvero offrire reddito e diversificazione dai ribassi dei mercati azionari. “Nel corso dei miei 25 anni di attività nel settore degli investimenti, non ho mai conosciuto un buon momento per investire. Esistono sempre decine di buoni motivi per cui è opportuno attendere”, ha affermato Graham Holloway, il defunto presidente di American Funds Distributors. “Oggi la situazione non è diversa… i tassi d’interesse, il Presidente, le continue lotte in Medio Oriente, le eccessive regolamentazioni governative e un Congresso che è più parte del problema che della soluzione. Una persona prudente potrebbe essere tentata di non investire in simili circostanze, a meno che non voglia cogliere un’opportunità”. Queste parole avrebbero potuto essere pronunciate ieri, ma sono state pronunciate nel maggio 1981, un altro periodo di incertezza dei mercati. Le novità provocano turbolenze nel breve periodo, ma i fondamentali societari guidano i mercati nel lungo termine. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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Fondo Cometa su come sostenere le imprese italiane e la crescita del Paese

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

La previdenza complementare e in particolare i fondi pensione negoziali possono dare un contributo importante allo sviluppo economico e sociale del Paese. Si tratta di superare le strozzature del mercato italiano, favorendo gli investimenti diretti dei fondi pensione nelle imprese e nelle infrastrutture italiane con una misura di politica economica che introduca uno strumento a protezione dei capitali investiti.È questa la proposta presentata oggi pomeriggio dal prof. Riccardo Realfonzo, Presidente del Fondo Cometa, nell’audizione tenutasi presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. La proposta parte dalla constatazione che la previdenza complementare investe poco nel Paese e la gran parte del risparmio previdenziale viene investito all’estero. I dati COVIP evidenziano infatti che il sistema della previdenza complementare (fondi negoziali, casse, fondi aperti e PIP) raccoglie circa 223 miliardi di euro ma – oltre un 15% allocato nel debito pubblico italiano – solo il 5% viene investito nelle aziende del Paese, percentuale che scende al 3% per i fondi pensione negoziali. La proposta avanzata dal Fondo Cometa prevede la costituzione di uno strumento di investimento diretto – che potrebbe vedere la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti – che raccolga quote di risparmio versate dai fondi pensione indirizzandole verso il tessuto produttivo italiano grazie alla presenza di un meccanismo di protezione dei rendimenti.Il Presidente Realfonzo ha mostrato che il meccanismo di protezione dei rendimenti può essere concepito tecnicamente con almeno due soluzioni diverse (fondo rotativo e partecipazione di CDP all’investimento diretto con una attribuzione differenziata dei rendimenti). In entrambi i casi, il fondo pubblico posto a base dell’operazione va ad integrare i rendimenti nei casi in cui essi fossero inferiori a un valore soglia di rendimento che potrebbe essere la rivalutazione del TFR, e al contrario ne risulterebbe alimentato in presenza di extarendimenti. Il fondo di protezione dei rendimenti non avrebbe la natura tecnica di garanzia assicurativa poiché opererebbe nei limiti della dotazione stanziata e sarebbe dipendente dalla dinamica di mercato. Con questo meccanismo, le risorse della previdenza complementare potrebbero essere utilizzate per favorire la crescita economica e occupazionale del Paese, con le opportune forme di monitoraggio dei tempi, delle modalità e dei rendimenti degli investimenti.

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Milleproroghe: Testo pronto per il voto dell’Aula della Camera, ma per la scuola pochissime modifiche

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Per la scuola sono presenti solo tre novità nel decreto Milleproroghe che andrà in Aula, a breve, per l’approvazione finale: la prima riguarda le assunzioni da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’area funzionale solo per il Friuli; il secondo provvedimento che potrebbe essere approvato riguarda il contratto nazionale appena sottoscritto, il 18 gennaio scorso, e in particolare la facoltà per il personale Ata precario di potere conseguire le certificazioni informatiche, ancora oggi non si sa rilasciate da quale ente, per i nuovi inseriti nelle graduatorie di terza fascia del personale ATA per poi ratificarne l’acquisizione del titolo nel 2025; la terza novità è relativa alla proroga sulle disposizioni delle esperienze lavorative degli studenti nell’ambito del Pcto. “Nessuna considerazione riguarda invece altri aspetti da affrontare – fa notare Marcello Pacifico – a partire dal superamento del record di 240 mila precari e dalla una procedura d’infrazione UE aperta da dieci anni con una media di risarcimenti in favore dei supplenti di 11 milioni di euro solo 2023 con i legali Anief. E non si dica – continua il presidente Anief – che la soluzione sarà il nuovo concorso, al termine del quale la maggior parte dei posti di sostegno rimarrà comunque vacante per assenza di candidati nelle regioni dove c’è invece un forte fabbisogno, mentre la metà dei posti (100 mila supplenze nel 2023) rimane sempre assegnata in deroga per lo più a personale non specializzato”. “La verità è che risulta vergognoso ancora pensare di ‘ingabbiare’ dei lavoratori, costringendoli ad abbandonare la propria famiglia, e a vivere sulla soglia della povertà piuttosto che ristorarli se decidono di stare in servizio fuori sede. Se la colpa di questa incredibile impasse sta nel PNRR concordato dal precedente Governo, allora responsabilità vuole che si modifichino gli obiettivi e si programmino nuove strategie anche in un prossimo decreto proprio sugli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Viceversa – conclude Pacifico – i problemi rimarranno irrisolti e la frustrazione aumenterà tra chi dovrebbe essere premiato e valorizzato per il servizio reso allo Stato e non certo illuso o sfruttato”.

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Tornano a Roma “I Ritratti di Santi”

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Roma venerdì 23 febbraio, venerdì 1°, venerdì 8 e venerdì 15 marzo 2024 ore 20.30 (ingresso libero) Basilica Parrocchiale di Santa Teresa d’Avila Corso d’Italia 37. L’itinerario quaresimale è di quattro incontri, spunto di meditazione prima della Pasqua, e si basano sugli scritti di padre Antonio Maria Sicari, teologo carmelitano, autore di più di cento biografie dedicate ai Santi di ieri e di oggi e fondatore del MEC, Movimento Ecclesiale Carmelitano, organizzatore dell’evento.Venerdì 23 febbraio 2024, alle ore 20.30 Padre Roberto Marini legge la vita del Servo di Dio Antoni Gaudì i Cornet (1852-1926), celebre architetto spagnolo di cultura catalana: sette delle sue opere a Barcellona figurano dal 1984 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Dal 1914 fino alla morte si è dedicato esclusivamente alla costruzione della Basilica della Sagrada Familia. Nel 1998 si è avviato il suo processo di beatificazione ed è stato dichiarato “Servo di Dio”.Nella seconda lettura, venerdì 1° marzo, alle ore 20.30 Padre Paolo De Carli legge la vita di Santa Maria di Gesù Crocifisso (Mariam Baouardy), (1846 – 1878), religiosa palestinese dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. È stata proclamata Santa da Papa Francesco nel 2015. Nota per le sue manifestazioni mistiche morì a soli 32 anni. La “piccola araba” viene considerata una luce in questo momento di tenebre che sta vivendo la terra Santa.Nella terza lettura, venerdì 8 marzo, alle ore 20.30 Padre Angelo Lanfranchi legge la vita di Santa Benedetta della Croce (Edith Stein) (1891 – 1942), monaca di clausura dell’ordine delle Carmelitane Scalze di origini ebree, allieva del grande filosofo Husserl, si convertì al cristianesimo e prese i voti a ridosso della seconda guerra mondiale. Fu vittima della Shoah. Proclamata Santa da Papa Giovanni Paolo II nel 1999 è divenuta Patrona d’Europa.Nella quarta lettura, venerdì 15 marzo, ore 20.30 Padre Luca Secchi legge la vita del Beato Carlo Acutis (1991 – 2006). Fin da piccolo manifesta una fortissima Fede, tanto che fece la Prima Comunione in anticipo, a sette anni. Oltre ad avere gli intererssi tipici di un adolescente degli anni 2000 era appassionato di informatica ed organizzò una mostra sui miracoli Eucaristici che viene ancora ospitata nelle parrocchie di tutta Italia. Nel 2006 si ammala di leucemia fulminante. Per sua esplicita richiesta è stato sepolto nel cimitero di Assisi, in seguito, nel 2019 viene trasferito nel Santuario della Spogliazione, sempre ad Assisi.

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Approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Per il WWF- è una fuga in avanti che ricade sulle spalle del Paese, visto che ad oggi il Governo ha immobilizzato sino al 2032 ingenti risorse senza avere stime credibili sull’entità dei costi finali dell’opera, sulla sua redditività dal punto di vista economico-finanziario, sulle pesantissime ricadute sull’ambiente e il territorio. Un’opera, quindi, dai costi elevatissimi e incerti ma ‘con impatti limitati sul sistema economico’, come ha avuto modo di rilevare la Corte dei Conti.” In una situazione economica del Paese in cui le risorse libere per investimenti sono estremamente limitate e l’indebitamento pubblico è un macigno (140,6% del PIL), per finanziare con 11,6 miliardi di euro il ponte, dal 2024 al 2032, il Governo con la Manovra 2024 è dovuto intervenire a gamba tesa, in assenza di risorse nazionali adeguate, sui fondi per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) di Sicilia e Calabria, dirottando sul ponte 1,6 miliardi di euro destinati ad altri investimenti prioritari delle due Regioni. Inoltre, il Governo si è anche riservato di andare alla ricerca nel tempo di “ulteriori risorse e coperture per la realizzazione dell’opera (comma 275 dell’art. 1 della legge 213/2023 – Legge di Bilancio 2024), questo dimostra come non abbia idea di quanto i costi potranno lievitare in futuro (si consideri anche che nel DEF 2023 il costo del ponte era stimato in 14,6 miliardi di euro, quasi un punto di PIL). A proposito della compatibilità ambientale dell’opera, il progetto definitivo aggiornato, elaborato da Eurolink, dovrà rispondere, in una nuova procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, alle richieste di integrazione contenute nella verifica di ottemperanza, compiuta dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS che, nel suo parere n. 1185 il 15/3/2013 sul progetto definitivo del 2011, rilevò 27 prescrizioni solo 6 delle quali risultavano ottemperate, 18 solo parzialmente ottemperate e 1 non ottemperata (2 non competevano al Ministero dell’Ambiente). La Commissione tecnica ministeriale dette, inoltre, una Valutazione di Incidenza (valutazione degli effetti diretti o indiretti sui siti della Rete Natura 2000, tutelati dall’Europa) negativa sugli habitat prioritari del SIC ITA03008 Capo Peloro – Laghi di Ganzirri e sull’avifauna appartenente a specie di interesse conservazionistico comunitario della ZPS IT IT9350300 Costa Viola e della ZPS ITA030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto.

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Il Parlamento australiano approva una mozione che chiede la liberazione di Julian Assange

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Con l’approssimarsi della decisiva udienza dell’Alta Corte di Londra, che il 20 e 21 febbraio deciderà se dare il via libera all’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, si moltiplicano le iniziative per la sua liberazione. Dopo il conferimento della cittadinanza onoraria di Roma, un chiaro segnale di appoggio a un giornalista perseguitato per aver rivelato i crimini di guerra statunitensi, il Parlamento australiano ha approvato con 86 voti a favore e 42 contrari la mozione presentata dal deputato verde Andrew Wilkie, che chiedeva di liberazione di Assange. Tra i sostenitori della mozione anche il Primo Ministro Anthony Albanese.“Questo sarà il momento per tutti noi di prendere posizione, di stare dalla parte di Julian Assange, di difendere i principi della giustizia, i principi della libertà dei media e i diritti dei giornalisti di fare il loro lavoro. … Questa storia è andata avanti troppo a lungo e deve finire. Sono certo che se il Parlamento sosterrà questa mozione oggi pomeriggio, Vicepresidente, invierà un segnale politico molto forte al governo britannico e a quello statunitense” ha dichiarato Andrew Wilkie prima del voto conclusosi con l’approvazione della mozione da lui presentata. (Fonte Pressenza International Press Agency)

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Italia-Romania: Carcere in paese d’origine

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

“All’interno dei dodici ambiti di cooperazione in cui si articola la dichiarazione congiunta firmata oggi a Roma dalla Premier Giorgia Meloni e dal primo ministro Marcel Ciolacu un punto particolarmente importante è quello della giustizia. Viene previsto, tra l’altro, che i detenuti condannati in via definitiva nei rispettivi Paesi possano scontare la pena nel Paese di origine. E’ un punto su noi di Fratelli d’Italia ci siamo sempre battuti e che oggi, tenuto conto delle condizioni di sovraffollamento delle carceri riveste ancora più valore”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini, capogruppo in commissione Esteri alla Camera.

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“Giovane ricercatrice Unicam vincitrice di una borsa di studio della Fondazione Veronesi”

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Camerino. La dott.ssa Cristina Casadidio, dottoressa di ricerca Unicam, è una delle vincitrici delle borse di studio messe in palio ogni anno dalla Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca nell’area dell’oncologia e della prevenzione delle malattie croniche attraverso gli stili di vita. Superando un difficile iter valutativo, la dott.ssa Casadidio ha ottenuto una post-doctoral fellowship, un importante finanziamento per la sua ricerca dal titolo “Biomaterials-Assisted Gene Therapy for Ovarian Cancer Treatment (BIOGENSMART)”, che per il prossimo anno potrà continuare a svolgere nei laboratori Unicam della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute. “Sono naturalmente molto soddisfatta – ha dichiarato la dott.ssa Casadidio – per questo importante risultato. Ho partecipato con una ricerca nel trattamento del cancro alle ovaie: l’innovazione che ho cercato di apportare è stata quella di introdurre la terapia genica ossia, anche sulla scia di quanto emerso con i vaccini contro il coronavirus, andare a utilizzare acidi nucleici per silenziare in maniera specifica le cellule tumorali che sono presenti appunto in prossimità delle ovaie. In questo modo cerchiamo anche di dare una soluzione più sostenibile anche per il paziente perché consentirebbe di diminuire quelli che sono tutti gli effetti indesiderati causati dall’utilizzo dei farmaci di base per la terapia tumorale”. “Sono molto orgogliosa – ha sottolineato la dott.ssa Casadidio – di poter proseguire il mio lavoro di ricerca qui all’Università di Camerino, dove ho conseguito sia la laurea magistrale che il dottorato di ricerca. Ringrazio quindi la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute ed in particolare la prof.ssa Roberta Censi, che mi permettono di lavorare qua per il prossimo anno, con la speranza che si possa prolungare qualora dovessimo ottenere dei buoni risultati”.“Questo risultato – ha affermato il Rettore Graziano Leoni – rappresenta un importante riconoscimento a livello nazionale non solo personale per la dott.ssa Casadidio, con la quale mi congratulo, ma anche per l’intero Ateneo perché conferma sia la qualità della ricerca Unicam, che l’eccellenza dei nostri giovani ricercatori e delle nostre giovani ricercatrici, che riescono a primeggiare anche in contesti molto competitivi”.

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L’Università per Stranieri di Perugia impegnata nella promozione dei suoi corsi nella sponda Sud del Mediterraneo

Posted by fidest press agency su sabato, 17 febbraio 2024

Guidata dalla prof.ssa Sabrina Stroppa, direttrice del Dipartimento di Lingua, Letteratura e Arti italiane nel mondo, è infatti in corso in questi giorni una missione istituzionale dell’Ateneo in Algeria, finalizzata alla promozione della sua offerta formativa e in specifico all’intensificazione dei corsi d’aggiornamento per i locali docenti d’italiano. Organizzata in stretta collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Algeri, la visita istituzionale unistrapg è andata sinora declinandosi in incontri istituzionali e partecipazione ad iniziative congressuali e convegnistiche presso i dipartimenti di italianistica delle Università algerine.Insieme alla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, dott.ssa Antonia Grande, la delegazione ha svolto in particolare una serie di incontri presso l’Università di Algeri 2 e l’Università Badj Mokhtar di Annaba, Atenei presso i quali l’insegnamento della nostra lingua è una realtà consolidata, e con i quali la Stranieri è in procinto di sottoscrivere un nuovo accordo di collaborazione. Oltre ad una nuova programmazione dei corsi di formazione e aggiornamento per i futuri docenti di italiano come lingua straniera di quel paese, verranno organizzate iniziative per la mobilità studentesca e docente di entrambe le istituzioni.Particolarmente calorosa, da parte di studenti e docenti, è stata l’accoglienza riservata alla delegazione unistrapg presso l’Università di Setif 2, dove è prossima l’attivazione un dipartimento di italianistica, nel quale l’Università per Stranieri di Perugia è stata chiamata ad operare. Ad Annaba come a Setif, la prof.ssa Stroppa ha svolto una serie di conferenze su temi di letteratura italiana, rivolte a docenti e studenti. Prossima tappa della missione, che si concluderà nell’arco della settimana corrente, sarà Algeri, dove Sabrina Stroppa è attesa presso la biblioteca nazionale algerina per una lectio magistralis su Italo Calvino.

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