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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Archive for 29 febbraio 2024

Nuovo progetto Meditation Rave x FLA FlavioLucchiniArt Museum

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Milano Sabato 2 marzo 2024 dalle ore 10.00 alle 21.00 Progetto a cura di Felicia Cigorescu. In collaborazione con HenesisMuseoCity 2024, al Museo FLA, uno spazio di 2.000 mq situato all’interno di Superstudio Più in via Tortona 27 a Milano, con oltre 600 opere esposte di Flavio Lucchini, grande personaggio della moda (art director, editore, talent scout di fotografi, creativi e stilisti internazionali), da oltre 30 anni dedito all’arte contemporanea e alla sua Fashion Art. Meditation Rave si ispira alla performance “La mente meditante”, tenutasi con grande successo a Roma nel settembre 2022 presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e propone nel capoluogo lombardo una giornata non-stop all’insegna della contaminazione tra arte, spiritualità e scienza nell’ambito della manifestazione Milano MuseoCity, a cui aderisce il Museo FLA, organizzata a cadenza annuale dal 2017 con il sostegno del Comune di Milano. Cuore del Meditation Rave saranno le sessioni di meditazione guidate dal biologo naturalista Daniel Lumera, che per la speciale occasione verrà affiancato da artisti e ospiti dal mondo della scienza e della spiritualità. Nel Meditation Rave x FLA FlavioLucchiniArt Museum, arte, musica e meditazione convergono in un’esperienza percettiva e cognitiva di straordinaria profondità, con l’intenzione di mostrare, grazie alla scienza e alla tecnologia, una via semplice e concreta verso il benessere e la felicità della comunità. Per farlo ci si avvarrà delle più avanzate strumentazioni di Henesis, azienda specializzata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e dispositivi medici per migliorare lo stato motorio, cognitivo ed emotivo delle persone. Verranno, così, rilevate in tempo reale le onde cerebrali di Daniel Lumera durante l’esperienza meditativa e restituite in colore, in una gamma in movimento dal blu al rosso, in modo da renderle visibili a tutti i partecipanti, invitati a praticare insieme a Lumera e ai suoi ospiti. I colori mostreranno in modo immediato e altamente emozionale come i cervelli dei presenti, entrando in risonanza, siano in grado di creare un unico cervello collettivo, andando a modificare lo stato di coscienza dell’intero luogo. Il Meditation Rave si trasformerà, così, in un’opera d’arte collettiva creata dalle menti del pubblico, a cui si affida un importante compito sociale: il risveglio delle coscienze. Le pratiche meditative avranno inizio alle ore 10.00, 12.00, 15.00, 17.00 e 19.00, con visita al percorso espositivo a seguire, inclusa nel biglietto. Si consiglia di portare tappetino o cuscino da meditazione e di indossare abiti comodi. I minori di 14 anni dovranno essere accompagnati da un adulto. Meditation Rave x FLA FlavioLucchiniArt Museum è organizzato da Meditation Rave™ in occasione di Milano MuseoCity 2024, in collaborazione con Henesis Srl e FLA FlavioLucchiniArt Museum.

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“Ritorno al Viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza”

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Rimini dal 20 aprile al 28 luglio, apre 12 mostre in contemporanea – Protagonisti i luoghi simbolo della città: dal Museo della città a Castel Sismondo, dalla Biblioteca Gambalunga al Palazzo del Fulgor, al Grand Hotel. Questa quarta edizione, dal titolo “Ritorno al Viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza”, si terrà dal 20 aprile al 28 luglio, con il suo format di mostre dislocate nelle diverse sedi istituzionali: Museo della Città, Biblioteca Gambalunga, Palazzo del Fulgor e Castel Sismondo. Inoltre il Circuito Open, espressione del dialogo diretto e interagente con la città e il suo territorio, che comprende altre esposizioni in spazi privati e pubblici (gallerie, studi d’artisti e d’architettura, librerie). 12 mostre in contemporanea espongono 1.000 disegni che provengono dall’Accademia Reale di San Fernando di Madrid e dai Fonds Regionale d’Art Contemporain de Picardie, da importanti collezioni private come i disegni di Morandi, Fontana e Fautrier, che spaziano dai taccuini di viaggio di Felice Giani a quelli di Lorenzo Mattotti dalle incisioni di Piranesi al Novecento di Thayaht. E ancora dai Carteles del cinema cubano ai disegni del primo film d’animazione italiano “La Rosa di Bagdad” per giungere agli artisti contemporanei che espongono nel Cantiere Disegno. Il tema di questa edizione, curata da Massimo Pulini, è il Ritorno al viaggio come esito e ispirazione, ma anche come registrazione e contaminazione dal presente al passato. Quel che hanno prodotto gli artisti in questo tempo epocale, ma anche quello che, nei secoli passati, hanno espresso grazie ai viaggi, come durante la stagione del Grand Tour (il lungo viaggio nell’Europa continentale intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea a partire dal XVIII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere) preso a stella polare di questa ripartenza della Biennale. La formula dell’evento è quella già sperimentata nelle precedenti edizioni, composta da un corollario di esposizioni parallele e congiunte, incontri con specialisti, studiosi e giornalisti, reading, conferenze, performance, lezioni, art talk, atelier didattici attorno al disegno in tutte le sue accezioni. http://www.biennaledisegnorimini.it

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PIMCO: Higher-for-Longer – cosa significano per gli investitori i tassi più alti più a lungo

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

A cura di Dan Ivascyn, Group CIO di PIMCO. La Fed ha lasciato intendere di avere probabilmente terminato con i rialzi dei tassi di interesse, ma per i tagli potrebbe prendere tempo fino a quando non avrà maggiore fiducia circa il futuro andamento dell’inflazione. Ciò ha implicazioni fondamentali per gli investitori che devono valutare le prospettive di obbligazioni, azioni e liquidità. Sul lungo periodo riteniamo che le proposte di valore del reddito fisso siano ancora valide. Dopo il crollo a cui abbiamo assistito nel 2022, per parte dello scorso anno, ci troviamo a valutazioni che sono quasi attraenti come non si vedeva da oltre un decennio. Da questo punto di vista, le obbligazioni appaiono piuttosto interessanti rispetto alle azioni. Inoltre, sembrano essere a livelli in cui gli investitori saranno ricompensati passando dalla liquidità al reddito fisso di alta qualità. Ma in termini di tagli della Fed, dopo il significativo rally che abbiamo visto l’anno scorso in tutti i mercati, crediamo che i mercati si siano fatti un po’ prendere la mano prevedendo tagli anticipati e significativi. I dati sono stati contrastanti. I dati sull’inflazione sono stati più costruttivi in tutto il mondo. Ma soprattutto negli Stati Uniti abbiamo assistito a un forte impulso alla crescita, alla forza della crescita in generale, alla forza dei mercati del lavoro e anche alla continua forza dei mercati immobiliari. Pensiamo quindi che, sebbene il quadro dell’inflazione stia migliorando, la Fed sarà paziente. Vorrà vedere ulteriori progressi sul fronte dell’inflazione o segnali di indebolimento dell’economia, altrimenti resterà in attesa. E potrebbe benissimo rimanere in attesa per un bel po’ di tempo. Per quanto riguarda le opportunità di investimento offerte dai tassi a breve elevati, anche in questo caso si sta verificando una dinamica simile in termini di settori. I settori dei consumatori, i segmenti chiave del settore societario, i mutuatari investment grade e high yield in molti casi sono stati in grado di bloccare tassi molto, molto bassi. Non hanno scadenze significative nei prossimi anni. Ma ci sono aree in cui vediamo già una maggiore sensibilità ai tassi – segmenti del mercato immobiliare commerciale, lo spazio dei prestiti garantiti senior. I mercati del credito privato sono quasi interamente a tasso variabile. In questi segmenti del mercato, in particolare i prestiti legati a entità aziendali e a tipologie di immobili più deboli, ci aspettiamo di vedere maggiori tensioni e stress se i tassi rimarranno più a lungo a questi livelli e se non ci sarà un alleggerimento dei tassi più immediato che i mercati stavano quantomeno fantasticando alla fine dello scorso anno. Questo creerà alcune sfide, ma anche significative opportunità per gli investitori. Nel nostro outlook per il 2024 abbiamo affermato che le opportunità offerte dai mercati obbligazionari globali sono le più interessanti degli ultimi decenni e che, a fronte di un maggiore rischio economico, potrebbero addirittura sovraperformare i mercati statunitensi. Quindi le obbligazioni globali sono tornate! Con il selloff dei tassi in tutto il mondo e la maggiore fragilità economica in alcune aree chiave del set di opportunità, abbiamo visto non solo rendimenti interessanti, ma anche prospettive di performance positive dei prezzi. Economie come il Regno Unito, il Canada, l’Australia e persino settori dell’Europa continentale. Riteniamo quindi che, almeno su base relativa, quanto più a lungo i tassi rimarranno elevati, tanto più i rischi potenziali per le economie appena citate potrebbero creare opportunità interessanti per gli investimenti obbligazionari di alta qualità. Ci piacciono molto i mutui ipotecari emessi da agenzie. Ci piacciono molto i titoli garantiti da asset. E all’interno delle aree societarie, i mercati a tasso fisso guardando alla qualità elevata e investment grade su base globale. Anche le obbligazioni societarie ad alto rendimento, nelle categorie di rating più elevato, ci sembrano interessanti. E poi ci saranno grandi opportunità nei mercati privati. Questo repricing sta avvenendo molto lentamente in risposta all’aumento dei tassi. Se nel corso dell’anno si verificherà un indebolimento dell’economia e i tassi di interesse rimarranno elevati, si presenteranno opportunità molto interessanti per l’impiego di nuovi capitali nei segmenti chiave dei mercati del credito privato, compreso quello immobiliare. Quindi, vale la pena guardare ai segmenti di mercato a più alto rendimento e qualità, anche al di fuori degli Stati Uniti se si ha la flessibilità per farlo in alcuni di questi mercati di qualità superiore. La diversificazione è tornata nei mercati obbligazionari e dovrebbe essere vantaggiosa per i rendimenti. Per quanto riguarda i segmenti privati bisogna essere pazienti, ma prepararsi a quelle che, a nostro avviso, saranno alcune delle migliori annate o dei migliori rendimenti che abbiamo visto da molto, molto tempo a questa parte. (Abstract) Fonte: http://www.verinieassociati.com

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T. Rowe Price – Petrolio, ecco come le dinamiche dei prezzi potrebbero impattare sui bond USA

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

A cura di Steve Boothe, Head of Investment‑Grade Fixed Income, e Elliot Shue, Credit Analyst, T. Rowe PriceGli incrementi di produttività senza precedenti associati alla rivoluzione dello shale negli USA hanno determinato un mercato ribassista, quasi decennale, per i prezzi del petrolio e del gas naturale. La rivoluzione connessa a gas e shale oil negli USA ha determinato un’impennata della produttività e ha innescato un mercato ribassista per petrolio e gas. Tuttavia, dai dati stanno emergendo segnali di un calo di produttività. È possibile che, a fronte della normalizzazione delle distorsioni legate alla pandemia, quello che ci è sembrato un cambiamento strutturale finirà per essere una dinamica ciclica. In tal caso, il mercato tornerebbe a riaccelerare e la produttività tornare a crescere, esercitando potenzialmente una pressione al ribasso sui prezzi del petrolio. Tuttavia, i prezzi basati sul mercato (future sul WTI) e le indagini sui produttori (Kansas City Federal Reserve) mostrano non solo una ripresa dalle distorsioni determinate dalla pandemia, ma anche un rialzo dei prezzi necessari per conseguire un utile secondo i produttori. Questo è verosimilmente sospinto da un rallentamento della produttività negli USA, poiché petrolio e gas disponibili diventano più cari da ottenere. Tale dinamica ci porta a ritenere che il super ciclo delle materie prime stia registrando una svolta.In questo scenario, riteniamo che i titoli di credito nel comparto energetico abbiano del potenziale per sovraperformare l’intero mercato obbligazionario di tipo investment-grade statunitense. Si considerino i recenti cicli di mercato rialzista e ribassista in ambito energetico: nelle fasi di mercato ribassista, i titoli di credito nel comparto energetico sono stati mediamente negoziati con spread di credito più ampi rispetto al mercato generale delle obbligazioni corporate di tipo investment-grade statunitensi. In fasi di mercato rialzista, gli spread di credito nel comparto energetico sono stati mediamente più ristretti rispetto al mercato generale dei titoli corporate di tipo investment-grade. Il rialzo dei prezzi del petrolio durante il mercato rialzista sembra aver sostenuto gli asset del comparto energetico, determinando una sovra-performance rispetto al mercato. Anche i titoli di credito nel comparto energetico hanno mostrato una volatilità ridotta durante il recente mercato rialzista dell’energia. Nel corso di questo periodo, le variazioni del rendimento dei titoli di credito nel comparto energetico sono state meno pronunciate rispetto al più ampio mercato investment-grade statunitense.Mentre il mercato energetico più in generale ha registrato una performance superiore e una minore volatilità durante il più recente mercato rialzista, i sotto-comparti energetici hanno partecipato in misura diversa. La configurazione favorevole a un ciclo rialzista è evidente e ci spinge a considerare l’aggiunta di posizioni caratterizzate da fondamentali favorevoli e valore relativo. Ecco quali:Servizi per giacimenti petroliferi. Fornitura di servizi e attrezzature ai produttori di petrolio e gas: stiamo probabilmente parlando dei più grandi vincitori all’inizio del ciclo. A fronte del calo della produttività, i rispettivi prodotti e tecnologie diventeranno fondamentali per il mantenimento della produzione. In presenza di prezzi e attività più consistenti, dovrebbero beneficiare di un incremento della domanda.E&P indipendenti. Produttori, principalmente di petrolio e gas, dalle loro proprietà: probabilmente saranno i beneficiari più diretti dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Questo sotto-comparto potrebbe anche aumentare le spese in conto capitale, erodendo potenzialmente la qualità del credito.Midstream. Tutte le attività che trattano gli idrocarburi dalla fonte e per trasportarli più a valle: anche in questo caso è presente un margine di rialzo, sebbene il beneficio derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime sia di gran lunga inferiore a quello del comparto.Aziende energetiche integrate. Queste società globali nei comparti petrolifero e del gas sono integrate verticalmente. Beneficiano direttamente dell’aumento dei prezzi delle materie prime, ma una parte del guadagno è diluita a causa della loro esposizione alle attività a valle, come raffinazione e prodotti petrolchimici. Società di raffinazione. Raffinazione del petrolio greggio, per trasformarlo in benzina e altri prodotti. A nostro avviso, a livello settoriale, appaiono meno convincenti. I prezzi più elevati di petrolio e gas comportano un incremento dei costi di input, il che si traduce in una riduzione dei margini. (Abstract by http://www.verinieassociati.com)

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TCW – Sette idee per orientarsi sui mercati nel 2024

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

A cura di Bryan T. Whalen, Chief Investment Officer, Generalist Portfolio Manager, Fixed Income, TCW. Per ottenere risultati ottimali sul lungo periodo occorre un’analisi imparziale che prescinda dal consenso del mercato, e valuti quali siano le view fondamentali, utili per le decisioni di investimento dei prossimi mesi. Ne abbiamo individuate sette. L’inflazione ha raggiunto il picco e siamo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2%. Durante questo ciclo, abbiamo assistito al picco dei tassi d’interesse sui mercati dei paesi sviluppati. I tassi d’interesse sono attualmente troppo alti e la nostra economia, influenzata dalla finanza non può funzionare nel lungo termine, se i tassi di prestito superano i tassi di rendimento. In questo contesto, è preferibile un’esposizione al tratto anteriore della curva dei rendimenti, che mostra un potenziale di rendimento al ribasso significativo. Non è tanto importante prevedere quando la Fed inizierà a tagliare i tassi, bensì il ritmo con cui procederà in tal senso. Attualmente, il mercato si attende circa 25 punti base di tagli dei tassi per ogni riunione a partire da quando la Fed darà il via a tale processo, oppure a circa la metà della velocità a cui ha aumentato i tassi nelle 12 sedute avvenute tra il 2022 e il 2023. Storicamente la Fed ha tagliato i tassi a un ritmo almeno doppio, rispetto a quello adottato per i rialzi. L’economia sta rallentando, pur essendo innegabile che i consumatori hanno dimostrato un’impressionante resilienza, i tassi di risparmio non possono che calare. Le aspettative del mercato azionario e creditizio sono troppo ottimistiche. Un rapporto prezzo/utili (attesi) del 20x, con aspettative di crescita degli utili dell’11%, in un’economia con un tasso di crescita previsto dell’1,5%, è una soglia molto alta da raggiungere. E ci sembra improbabile. Gli spread degli Agency MBS sono l’asset più economico sul mercato obbligazionario di qualità elevata. Nel lungo periodo, obbligazioni effettivamente prive di rischio di credito sul secondo mercato più liquido del mondo non dovrebbero garantire uno 0,5% di rendimento in più rispetto alle obbligazioni corporate di tipo BBB con una duration simile. Tuttavia, oggi ci troviamo in questa condizione e, a dire il vero, non senza buoni motivi. Dopo la fase ribassista per l’obbligazionario nel 2022, a un certo punto tutto ciò che poteva andare storto per i titoli Agency MBS si è verificato: il Quantitative Tightening, i costi proibitivi di copertura valutaria che scoraggiano gli investitori esteri, la produzione minima di CMO, le curve dei rendimenti invertite e la persistente volatilità dei tassi d’interesse. Riteniamo però che si tratti di una classica configurazione per la cosiddetta inversione media della valutazione, quando i titoli Agency MBS cominceranno a procedere positivamente. Nell’economia e sui mercati dei capitali, il premio di volatilità per risultati non in linea con le aspettative è troppo basso. Il mercato, insomma, manifesta un’eccessiva fiducia nelle capacità della Fed di giungere a un atterraggio morbido. Sebbene questa sia certamente una possibilità, è importante prendere atto che, quando il mercato sconta qualcosa di diverso dallo status quo, bisogna mettere in conto un costo elevato, se si ha torto, o una scarsa remunerazione, se si ha ragione. Inoltre, sono presenti altre fonti di volatilità a livello mondiale: la riduzione della leva finanziaria in corso in Cina, la recessione in Europa, gli attuali conflitti nell’Europa dell’Est e in Medio Oriente, le tensioni attorno a Taiwan e, naturalmente, le elezioni presidenziali negli Usa del prossimo autunno. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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Robeco: BCE, riflessioni sull’ultimo miglio

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

A cura di Martin van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco. Per il terzo meeting consecutivo, il Consiglio direttivo della BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse a gennaio. Inoltre, si è astenuto dall’avallare la possibilità di un imminente taglio dei tassi. Sebbene la dichiarazione di politica monetaria abbia riconosciuto che “la tendenza al calo dell’inflazione sottostante è proseguita” e, con una svolta dovish, non abbia più fatto riferimento alle “elevate pressioni interne sui prezzi”, Lagarde ha sottolineato che è “prematuro discutere di tagli dei tassi”. Ha ribadito quanto detto a Davos, ovvero che la BCE potrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse “quest’estate”. Il nostro scenario principale prevede che la BCE rimanga in attesa nel prossimo meeting di marzo; tuttavia, prevediamo comunque un allentamento di 50 punti base nel secondo trimestre (quando si terranno due riunioni, ossia ad aprile e giugno). Questa premessa si basa sull’ipotesi che la stagnazione economica nell’Eurozona e la disinflazione (ipotizziamo che il tasso annuo dell’inflazione core, che a gennaio era del 3,3%, ad aprile si attesterà intorno al 2,5%) saranno in corso. Se la BCE preferisce attendere gli accordi salariali in primavera prima di iniziare a invertire la rotta, il primo taglio potrebbe non arrivare entro aprile. Ciò significa che nel 2° trimestre si potrebbe parlare solo di 25 punti base. Tuttavia, poiché vediamo la possibilità di un primo taglio di 50 punti base a giugno, per il momento ci atteniamo al nostro scenario principale. Siamo d’accordo con i mercati sul fatto che, sulla scia dei segnali di salari vischiosi e dati migliori sulla crescita degli Stati Uniti, nelle ultime settimane è cresciuto il rischio che la BCE tagli al di sotto dei 50 punti base entro giugno. La motivazione principale del ritardo sembra essere che la BCE sia preoccupata di iniziare la discesa troppo presto.

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Capital Group lancia i Fondi Sostenibili per gli investitori in Europa e Asia

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Approccio multi-tematico all’investimento sostenibile alimentato dalla ricerca sui fondamentali. Capital Group, il più grande gestore di fondi1 attivo al mondo, con un patrimonio in gestione di oltre 2.500 miliardi di dollari2, lancia tre nuovi fondi sostenibili globali e multi-tematici, progettati per soddisfare la domanda degli investitori in Europa e in Asia. I fondi UCITS domiciliati in Lussemburgo comprendono un fondo azionario globale – Capital Group Sustainable Global Opportunities Fund (LUX), un fondo a reddito fisso – Capital Group Sustainable Global Corporate Bond Fund (LUX) e un fondo multi-asset – Capital Group Sustainable Global Balanced Fund (LUX)3. Nel costruire i suoi fondi sostenibili, la società ha identificato sette temi d’investimento responsabile corrispondenti agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (UN SDGs)4 in cui ricadono un ampio universo di società che possono offrire interessanti opportunità d’investimento a lungo termine. Investendo in più temi sostenibili, gli investitori possono accedere a un’ampia gamma di opportunità di investimento e beneficiare della diversificazione che ne deriva. L’approccio di Capital Group agli investimenti sostenibili prende in considerazione sia le società già allineate agli obiettivi SDG delle Nazioni Unite, nonché quelle che stanno affrontando un processo di transizione verso tali obiettivi nel lungo periodo.Le capacità di Capital Group in materia di investimenti sostenibili si basano su una ricerca approfondita e fondamentale, che si avvale di un team globale di oltre 470 professionisti dell’investimento e di oltre 40 specialisti ESG, tra cui data scientist e tecnici specializzat7. I fondi sono classificati ai sensi dell’articolo 8 del regolamento UE sull’informativa in materia di finanza sostenibile. (abstract by capitalgroup.com)

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BTP alla “resa dei conti”

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

A cura di Vincenzo Cuscito, Head of Investment Consultants Italy. Per molti gestori e analisti, il 2023 avrebbe dovuto essere “l’anno dei bond”, ma, nonostante la chiusura d’anno positiva, il bilancio per questa asset class non è così netto. Sul fronte dei titoli di Stato, nel periodo 1° gennaio 2023 – 14 febbraio 2024, il ritorno cumulato di un ETF su BTP decennali, incluse le cedole, è stato pari al 9,1%, con una volatilità del 10%. Nello stesso periodo, portafogli multi-asset diversificati in bond ed equity, come il P3 (70% bond) o il P4 (50% bond) di Moneyfarm, hanno generato rispettivamente rendimenti dell’8,5%, con una volatilità del 4,8%, e dell’11,6%, con una volatilità del 5,7%. Se l’investitore fosse stato disposto a tollerare il maggior livello di rischio che comporta un portafoglio multi-asset con una quota di azionario, avrebbe quindi potuto ottenere un rendimento comparabile a quello di un ETF su BTP nel breve termine, con una volatilità più contenuta. Analizzando i rendimenti attesi sui titoli di Stato italiani a lunga scadenza, considerando le previsioni sul percorso dei tassi di interesse di riferimento e altri fattori macroeconomici, il team di Asset Allocation di Moneyfarm stima che nei prossimi dieci anni i BTP restituiranno un rendimento medio del 2,8% annuo, superiore rispetto a quello atteso per titoli di Stato equiparabili emessi da altri Paesi. In conclusione, ci sono certamente tanti casi in cui un BTP rappresenta la scelta giusta per un investitore. Tuttavia, come hanno dimostrato il 2022 e il 2023, quando chi deteneva BTP ha dovuto fare i conti con perdite in conto capitale a doppia cifra, è fondamentale rivolgersi a un consulente per identificare correttamente i propri obiettivi, il proprio livello di rischio e i rendimenti perseguiti, così da capire quale strumento risponde meglio alle proprie esigenze. (Abstract) Per ulteriori info si veda http://www.moneyfarm.com

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Via libera a revisione del bilancio a lungo termine, aiuti all’Ucraina e STEP

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Martedì, il Parlamento ha approvato la revisione del bilancio a lungo termine dell’UE, noto come “Quadro finanziario pluriennale” (QFP). Tra le modifiche apportate, una dotazione di 50 miliardi di EUR per lo strumento per l’Ucraina e l’istituzione dello STEP, la piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (in inglese: Strategic Technologies for Europe Platform – STEP), che mira a rafforzare l’indipendenza strategica dell’UE e a promuovere l’innovazione. Questo aggiornamento del QFP, approvato con 499 voti favorevoli, 67 contrari e 31 astensioni, aumenta i fondi a disposizione per rispondere agli imprevisti e alle necessità del nuovo contesto geopolitico. A essere rinforzati sono soprattutto gli strumenti di risposta alle sfide migratorie ed esterne, la preparazione alle crisi e la flessibilità di bilancio. Come richiesto dal Parlamento, la revisione introduce anche un meccanismo per far fronte all’aumento dei costi di rimborso del piano di ripresa NextGenerationEU, che risentono dell’incremento generalizzato dei tassi di interesse. Parlamento e Stati membri hanno raggiunto un accordo sul bilancio a lungo termine il 6 febbraio. Maggiori informazioni sono disponibili in questo comunicato stampa.Il Parlamento ha anche approvato una risoluzione politica che accompagna il voto di conferma sulla revisione del regolamento sul QFP, con 422 voti favorevoli, 101 contrari e 101 astensioni.

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Rifiuti: vietata l’esportazione di rifiuti di plastica UE verso paesi non OCSE

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Con 587 voti favorevoli, 8 contrari e 33 astensioni, i deputati hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio che mira a proteggere più efficacemente l’ambiente e la salute umana, contribuendo nel contempo agli obiettivi dell’economia circolare dell’UE e dell’inquinamento zero.Le norme per l’esportazione di rifiuti dall’UE verso paesi terzi saranno più severe. Le esportazioni di rifiuti di plastica verso paesi non appartenenti all’OCSE saranno vietate entro due anni e mezzo dall’entrata in vigore del regolamento, mentre quelle verso i paesi dell’OCSE saranno soggette a condizioni più rigorose.All’interno dell’UE, lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarà digitalizzato, attraverso un hub elettronico centrale, per migliorare la comunicazione e la trasparenza. I rifiuti di spedizione destinati ad essere smaltiti in un altro paese dell’UE saranno consentiti solo in circostanze eccezionali. La nuova legge istituisce inoltre un gruppo di lavoro per migliorare la cooperazione tra i Paesi dell’UE sulla prevenzione delle spedizioni illegali.

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Criminalità ambientale: approvati nuovi reati e sanzioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Martedì, il Parlamento ha approvato in via definitiva nuove misure e sanzioni per contrastare la criminalità ambientale. La nuova direttiva, concordata con il Consiglio il 16 novembre 2023, è stata approvata con 499 voti favorevoli, 100 contrari e 23 astensioni. Una conferenza stampa con il relatore è in programma per martedì 27 febbraio alle 14:00. Tra i nuovi reati figurano il commercio illegale di legname, l’esaurimento delle risorse idriche, le gravi violazioni della legislazione dell’UE in materia di sostanze chimiche, e l’inquinamento provocato dalle navi. I deputati hanno voluto inserire nel testo anche i cosiddetti “reati qualificati”, vale a dire quelli che portano alla distruzione di un ecosistema e sono quindi paragonabili all’ecocidio (ad esempio gli incendi boschivi su vasta scala o l’inquinamento diffuso di aria, acqua e suolo).I reati ambientali commessi da persone fisiche e rappresentanti d’impresa saranno punibili con la reclusione, a seconda della durata, della gravità o della reversibilità del danno. Per i cosiddetti reati qualificati, il massimo è di 8 anni di reclusione, per quelli che causano la morte di una persona 10 anni e per tutti gli altri 5 anni. Tutti i trasgressori saranno tenuti a risarcire il danno causato e ripristinare l’ambiente danneggiato, oltre a possibili sanzioni pecuniarie. Per le imprese l’importo dipenderà dalla natura del reato: potrà essere pari al 3 o 5% del fatturato annuo mondiale o, in alternativa, a 24 o 40 milioni di EUR. Gli Stati membri potranno decidere se perseguire i reati commessi al di fuori del loro territorio.

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Il Parlamento adotta nuove norme in materia di trasparenza della pubblicità politica

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Le nuove norme mirano a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle campagne elettorali e a contribuire alla lotta contro la disinformazione e le ingerenze straniere. Martedì, il Parlamento ha adottato in via definitiva, con 470 a favore di 50 contrari e 105 astensioni, nuove norme in materia di trasparenza e targeting della pubblicità politica a pagamento, che renderanno le campagne elettorali e quelle referendarie più trasparenti e resistenti alle interferenze. Il regolamento, già concordato con i governi UE, regolerà la pubblicità politica, in particolare gli annunci online, fornendo nel contempo un quadro per aiutare gli attori politici a comunicare più facilmente in tutta l’UE.

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Nuove norme UE per proteggere media e attivisti dalle intimidazioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Il Parlamento europeo ha approvato con 546 voti favorevoli, 47 contrari e 31 astensioni una nuova direttiva, concordata con il Consiglio il 30 novembre 2023, che ha l’obiettivo di garantire che le persone e le organizzazioni che lavorano su questioni di interesse pubblico, quali i diritti fondamentali, le accuse di corruzione, la protezione della democrazia o la lotta alla disinformazione, godano della protezione dell’UE contro le cause legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (in inglese “strategic lawsuit against public participation” o SLAPP). La protezione UE si applicherà a tutte le cause transfrontaliere, tranne quando sia il convenuto che il ricorrente provengono dallo stesso paese dell’UE in cui si trova il tribunale o quando il caso è rilevante solo per uno Stato membro. I deputati hanno ottenuto, durante i negoziati con i governi UE, una maggiore protezione delle vittime grazie all’introduzione di due garanzie: l’archiviazione anticipata se la causa è infondata e la possibilità di imputare al ricorrente le spese processuali stimate, compresa la rappresentanza legale del convenuto, nonché il risarcimento dei danni. Se il convenuto chiede l’archiviazione anticipata, spetterà al ricorrente dimostrare che vi sono motivi per portare avanti il procedimento. Il tribunale può anche imporre altre sanzioni ai ricorrenti, che spesso sono politici, aziende o gruppi di pressione, ad esempio condannandoli al risarcimento dei danni.

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PE: via libera alla legge sul ripristino della natura

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

La normativa europea sul ripristino della natura, concordata con i governi dell’UE, è stata approvata con 329 voti favorevoli, 275 contrari e 24 astensioni. Il regolamento mira a garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’UE, contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare.Per conseguire gli obiettivi fissati dall’UE, entro il 2030 gli Stati membri dovranno ripristinare il buono stato di salute di almeno il 30% degli habitat contemplati dalla nuova legge (che vanno da foreste, praterie e zone umide a fiumi, laghi e coralli). Questa percentuale aumenterà poi al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. In linea con la posizione del Parlamento, fino al 2030 la priorità andrà accordata alle zone Natura 2000. I paesi dell’UE dovranno garantire che le zone ripristinate non tornino a deteriorarsi in modo significativo. Inoltre, dovranno adottare piani nazionali di ripristino che indichino nel dettaglio in che modo intendono raggiungere gli obiettivi.Per migliorare la biodiversità negli ecosistemi agricoli, i paesi dell’UE dovranno registrare progressi in due di questi tre indicatori: indice delle farfalle comuni; percentuale di superficie agricola con elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità; stock di carbonio organico nei terreni minerali coltivati. Dovranno anche adottare misure per migliorare l’indice dell’avifauna comune, dato che gli uccelli sono un buon indicatore dello stato di salute generale della biodiversità.Poiché le torbiere sono una delle soluzioni più economiche per ridurre le emissioni nel settore agricolo, i paesi dell’UE dovranno ripristinare almeno il 30% delle torbiere drenate entro il 2030 (almeno un quarto dovrà essere riumidificato), il 40% entro il 2040 e il 50% entro il 2050 (con almeno un terzo riumidificato). La riumidificazione continuerà a essere volontaria per agricoltori e proprietari terrieri privati. Come richiesto dal Parlamento, la legge prevede un freno di emergenza che, in circostanze eccezionali, consentirà di sospendere gli obiettivi relativi agli ecosistemi agricoli qualora questi obiettivi riducano la superficie coltivata al punto da compromettere la produzione alimentare e renderla inadeguata ai consumi dell’UE.

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Istruzione: Due genitori su tre giustificano i figli che vanno a scuola

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

I genitori tendono sempre più a giustificare gli errori dei propri figli, anche a “perdonarli” quando ricevono un voto basso a scuola: solo uno su tre riceve una punizione per un’insufficienza, ha di recente fatto emergere una ricerca Skuola.net. A questo proposito, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene che sia venuta meno “la considerazione verso gli insegnanti”.“Negli ultimi anni – dichiara il presidente del giovane sindacato ad Orizzonte Scuola – c’è stata un’inversione del patto educativo. Fino a 20 anni fa, quando un alunno prendeva un voto basso, c’era massima attenzione da parte dei genitori. Oggi, purtroppo, sembrerebbe esserci un pregiudizio nei confronti del personale che cerca di migliorare gli apprendimenti degli studenti”. Secondo Pacifico, la scuola resta comunque una delle istituzioni su cui ripongono più fiducia gli italiani. “Il dato evidenziato da Skuola.net ci porta a un grande imbarazzo: non si riesce a lavorare in sinergia con i genitori. Quando un insegnante dà un voto sotto la sufficienza, si presume lo faccia nel rispetto delle valutazioni oggettive che ha fatto durante l’anno e che abbia la solidarietà dei genitori. In passato bastava la parola di un insegnante a richiamare l’attenzione dei genitori. Ora sembra che la parola dell’insegnante non venga presa in debita considerazione almeno da due famiglie su tre”. Il leader dell’Anief ricorda che viviamo “in una società sempre più globale. Questo non significa che il ruolo degli insegnanti debba essere sottovalutato, anzi, deve essere più valorizzato. Oggi si vive tutto sui social”. Il ministro “Valditara ha deciso di vietare l’uso dei cellulari in classe per utilizzi diversi da quelli della didattica. Questo è un segnale. Il telefonino può minare la crescita dei nostri alunni. Bisogna certamente ricominciare a valorizzare il lavoro del docente. Penso alla loro considerazione pubblica, allo stipendio che è il più basso della Pubblica amministrazione, nonostante un insegnante debba pagare 3000 euro per fare il corso, dopo di che deve fare cinque concorsi. Così la credibilità scende. Occorre riconoscere il lavoro dell’insegnante e poi ripristinare un patto educativo che si è perso in una società complessa. Prima i punti di riferimento erano la casa e la scuola, oggi sono la casa, la scuola e i social”. Si mina l’autorevolezza degli insegnanti”. Il presidente dell’Anief, infine, si esprime sul ritorno dei giudizi sintetici alla scuola primaria: “Sono tentativi da parte dello Stato di far capire che la scuola ha un valore e un’autorevolezza. Quello che conta è la sostanza. Che sia un giudizio sintetico o analitico non cambia. Bisogna semmai far capire al bambino fin da piccolo l’importanza dell’apprendimento e della crescita con l’insegnante”, conclude Pacifico.

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Lavoro domestico con esenzione contributiva per gli over 80

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Se è vero che a livello nazionale si registra una prevalenza di lavoratori domestici stranieri (69,5%) dall’altra parte cresce il trend dei lavoratori domestici italiani che raggiungono il 30,5% del totale. Tra le nazionalità straniere la componente più significativa è quella rappresentata dell’Est Europa pari al 35,4% dei lavoratori domestici totali. I lavoratori domestici asiatici rappresentano invece il 17% dei lavoratori a livello nazionale e superano il 20% nelle regioni in cui è forte la presenza di colf, come il Lazio (27,7%), Sicilia (24,7%), Campania (23,8%) e Lombardia (22,5%). Sebbene il lavoro domestico sia storicamente identificato con il genere femminile, nel 2022 sono stati registrati oltre 121 mila lavoratori domestici di genere maschile (13,6% dei lavoratori totali). In alcune regioni il fenomeno è maggiormente presente: in Sicilia il 23% dei lavoratori domestici è di genere maschile e in Campania la percentuale arriva al 17%. In Italia nel 2022, secondo i dati dell’Osservatorio DOMINA, i datori di lavoro sono 978 mila ovvero 109 ogni 100 lavoratori domestici. Il fatto che il numero di datori sia superiore a quello dei lavoratori, significa che è frequente il caso di lavoratori occupati presso lo stesso datore di lavoro. La maggior parte dei datori di lavoro è di genere femminile (56,7%), in particolare in Sardegna il valore arriva al 67,1%, mentre è il Veneto la regione con il maggior numero di datori di lavoro maschi (47,9%). Considerando la nazionalità il 93,8% dei datori di lavoro domestico è italiano, mentre gli stranieri comunitari rappresentano il 2,5% e quelli extra Ue il 3,7%. Infine, è interessante anche l’analisi dei datori di lavoro per fascia d’età: le due classi più rappresentate sono quella sotto i 60 anni (31,2%) e quella sopra gli 80 (36,1%). Secondo DOMINA nel 2022 la spesa delle famiglie per il lavoro domestico ha incontrato per la prima volta un calo, dopo l’aumento progressivo registrato dal 2017. Nello specifico, considerando gli 1,86 milioni di lavoratori complessivi, la spesa delle famiglie raggiunge i 14,3 miliardi, di cui 7,7 per le badanti e 6,6 per le colf. Pur avendo una produttività piuttosto bassa rispetto ad altri settori economici, il lavoro domestico offre comunque un contributo positivo al PIL italiano, pari all’1%. A livello territoriale un quinto del PIL del lavoro domestico italiano è prodotto in Lombardia (21,5%). In questo contesto le famiglie ricoprono un ruolo fondamentale come attori di welfare, dato che il loro impegno come datori di lavoro si traduce in un risparmio per le casse pubbliche. Ad esempio, senza la spesa delle famiglie, che garantisce la possibilità dell’assistenza a domicilio, lo Stato dovrebbe spendere circa 19,8 miliardi in più per la gestione in struttura di quasi 1 milione di anziani. Azzerando completamente l’indennità di accompagnamento, che oggi va a sostegno, dell’assistenza a domicilio, la spesa pubblica salirebbe a 33,3 miliardi.Link per scaricare il 5° Rapporto Annuale sul Lavoro Domestico https://www.osservatoriolavorodomestico.it/rapporto-annuale-lavoro-domestico-2023

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“Il lavoro al tempo dell’Intelligenza Artificiale”

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Milano lunedì 4 marzo a alle ore 10:30 presso Palazzo Giureconsulti (Piazza dei Mercanti 2) si terrà il convegno “Il lavoro al tempo dell’Intelligenza Artificiale”, organizzato dl Sole 24 Ore in collaborazione con Unioncamere. L’incontro punterà ad approfondire i cambiamenti a cui le imprese devono far fronte per gestire l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, con particolare attenzione alla ricerca ed alla formazione dei talenti: al momento, tra andamento demografico in calo e mancanza di formazione adeguata, l’Italia è al 69esimo posto, su 133 Paesi, per facilità delle imprese nel trovare le figure professionali con le competenze richieste.

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Assegno di inclusione: partono i pagamenti

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

Sul sito dell’INPS è stato pubblicato il messaggio 835, a mezzo del quale viene comunicato che sono stati disposti i pagamenti della mensilità di Febbraio 2024 per i nuclei familiari che avevano presentato la domanda entro il 31 Gennaio.Nella medesima pagina viene riportato anche il calendario che sarà seguito per provvedere al pagamento così che il cittadino richiedente possa verificare la data precisa in cui la somma verrà accreditata: https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2024.02.messaggio-numero-835-del-26-02-2024_14491.html. In data 14 Febbraio 2024, con il messaggio 684, sempre INPS è stato comunicato come verificare se la propria domanda era stata accolta, respinta, sospesa o semplicemente messa in evidenza, nonché i vari passaggi da seguire per integrare o comunque sbloccare le eventuali situazioni di stallo che si erano venute a creare: https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2024.02.messaggio-numero-684-del-14-02-2024_14478.html. Si ricorda che l’ADI (assegno di inclusione) altro non è che uno dei due sussidi che hanno sostituito il reddito di cittadinanza e che prevede che i nuclei familiari più fragili abbiano diritto ad un assegno mensile non inferiore ai 480 euro. L’adi è riservato ai nuclei familiari in cui siano presenti persone con disabilità oppure minorenni, oppure con almeno 60 anni di età, oppure soggetti in condizioni di svantaggio inserite in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari certificati. Può essere richiesto dai cittadini italiani, cittadini europei o loro familiari, cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Sono cause di esclusione l’essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione oppure vere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi del patteggiamento nei 10 anni precedenti la richiesta I requisiti patrimoniali per accedere sono i seguenti: Isee non superiore a 9.360 euro, non essere proprietari di auto oltre 1600 cc o moto oltre 250 cc ., o barche, l’immobile prima casa deve avere un valore non superiore a 150mila euro ai fini IMU, e non bisogna essere proprietari di altri immobili superiori a 30mila euro ai fini ISEE L’assegno è compatibile con la percezione di NASPI, DISCOLL, Disoccupazione agricola ma NON deve essere presente nella famiglia un componente che abbia rassegnato le dimissioni dal posto di lavoro (tranne che per giusta causa).

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Cosa impariamo dalla inevitabile bolla di Nvidia e dell’Intelligenza Artificiale?

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

La settimana passata è stata caratterizzata dalla spasmodica attesa dei risultati finanziari trimestrali di Nvidia. Nella narrativa prevalente dei mercati, questa azione sta diventando il simbolo della rivoluzione dell’intelligenza artificiale. I risultati finanziari sono stati favolosi, decisamente superiori rispetto alle già elevatissime aspettative degli analisti. Ciò ha fatto continuare la “folle corsa” del titolo il quale ha guadagnato in una sola seduta un importo simile all’intera capitalizzazione di aziende enormi del calibro di Coca Cola, Netflix o la stessa Cisco System.È inevitabile che gli investitori non esperti rimangano colpiti da queste rapide ed enormi crescite di valore. Da una parte, molti vorrebbero “salire sul carro del vincitore” ed accaparrarsi una parte di questa crescita, altri che hanno già comprato Nvidia si domandano se non sia il caso di vendere prima che il trend inverta. Ma tutto questo ha valore solo ed esclusivamente in funzione degli utili che questa organizzazione sarà in grado di realizzare in futuro. Se, per qualche ragione, l’azienda non produrrà più utili, il valore di tutto ciò che la compone si può approssimare allo zero. In ogni caso, è chiaro che analizzare un solo anno (sia esso quello passato che quello futuro) è troppo riduttivo. Come ci ha insegnato il grande Aswath Damodaran nel suo bel libro divulgativo dal titolo “Narrative and Numbers: The Value of Stories in Business” (purtroppo non tradotto in italiano), per valutare un’azienda è certamente indispensabile analizzare i numeri dei bilanci, ma questi numeri non si possono realmente comprendere se non si inquadrano in una storia che ci parli del futuro dell’azienda. Che cosa porterà Nvidia, nel 2027, a moltiplicare per circa 4 volte gli utili realizzati nel 2023? La risposta a questa domanda è il fondamento sul quale deve poggiare qualsiasi valutazione di Nvidia che giustifichi il prezzo attuale. I numeri sono fondamentali, ma da soli non servono a nulla. Devono essere inquadrati in una storia. Quando uso il termine “storia”, non intendo qualcosa di poco valore. Intendo una serie di argomentazioni coerenti, possibilmente ragionevoli e realistiche, che portino a ritenere sensato prevedere un certo flusso di utili per un certo numero di anni futuri. La quasi totalità degli investitori non professionisti che acquistano azioni (purtroppo anche una parte non marginale dei professionisti) non hanno la più pallida idea di cosa stanno comprando. Se un investitore oggi compra Nvidia (o qualsiasi altra azienda) e non sa dire quanti utili si attende nei prossimi anni e perché, in realtà non sta investendo in Nvidia, sta solo scommettendo che il prezzo salga. Il 2023 ha dimostrato che la tecnologia che impropriamente ormai chiamiamo “intelligenza artificiale” ha realmente il potenziale di trasformare la società, quindi anche l’economia e la finanza, in modo più profondo di quanto abbia fatto internet. Ho scritto una serie di articoli sul tema “Capire L’Intelligenza Artificiale Per Investirci” il cui messaggio principale, riassumendolo in una frase era: l’uomo ha scoperto una tecnologia attraverso la quale può costruire macchine che saranno in grado di svolgere praticamente qualsiasi lavoro che svolge l’uomo, non in modo meccanico (come le macchine che costruiamo oggi), ma adeguandosi al contesto dato senza bisogno di essere riprogrammate ogni volta in base alla situazione: questa tecnologia cambierà realmente ogni aspetto dell’economia e più in generale della società, molto più profondamente di quanto abbia fatto internet. Siamo solo all’inizio di questa tecnologia ed abbiamo scoperto una minima parte del suo potenziale. Man mano che la diffusione delle tecnologie di intelligenza artificiale trasformerà le aziende e la nostra vita di tutti i giorni, la narrativa legata alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale si diffonderà sempre di più fra gli investitori di tutti i tipi, compreso l’“uomo della strada”. Non vi è dubbio, però, che la buzzword “AI” o “Intelligenza Artificiale” sia ormai utilizzata (quasi sempre a sproposito) in qualsiasi ambito. La “storia” che l’intelligenza artificiale trasformerà la società è ormai patrimonio comune, se non ancora tra l’uomo della strada, sicuramente fra gli operatori dei mercati finanziari. La prima cosa che possiamo imparare è che investire in singole azioni seriamente è qualcosa di estremamente difficile e non alla portata della quasi totalità degli investitori non professionisti. Richiede un’enorme quantità di conoscenze tecniche, ma anche specifiche sulla singola azienda. Serve tantissimo tempo, sia per scegliere che per verificare costantemente la validità delle scelte fatte. La seconda cosa da imparare è che in presenza di una tecnologia come l’intelligenza artificiale, l’unico modo che hanno i mercati finanziari per scoprire il prezzo corretto delle aziende che se ne occupano è procedere per eccessi, in una direzione o nell’altra. Non è possibile che facciano altrimenti. La tecnologia è troppo dirompente, troppo nuova, praticamente impossibile da stimare. È scontato che creerà una bolla. La terza ed ultima cosa da imparare è di non farsi prendere dalla paura di perdere l’occasione (in inglese, FOMO: fear of missing out). Il mercato offrirà sempre in futuro una buona occasione per investire in un qualsiasi settore. Identificarlo è semplice, comportarsi di conseguenza non è per niente facile. Il momento buono per investire è quando nessuno ci vuole investire, il momento sbagliato è quando tutto la vogliono fare. Oggi è chiaramente il momento sbagliato. Bisogna avere pazienza, con fiducia nel fatto che la narrativa sui mercati è ciclica. Ad un eccesso segue sempre un eccesso opposto che lo ribilancia. Abstract by Alessandro Pedone – responsabile Aduc Tutela del Risparmio http://www.aduc.it

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Russia, Terzi (FdI): condanna Orlov ennesimo atto regime totalitario

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 febbraio 2024

“La sentenza di condanna a 2 anni e 6 mesi di carcere emessa dal tribunale distrettuale Golovinsky di Mosca nei confronti di Oleg Orlov, co-presidente 70enne del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial, con l’accusa di “screditare ripetutamente” le forze armate russe, è l’ennesimo atto di un regime totalitario che non ammette nessuna forma di dissenso e che celebra processi senza le minime garanzie costituzionali. Del resto, Oleg Orlov e le centinaia di prigionieri politici russi sono finiti dietro le sbarre per aver osato criticare il governo e l’esercito, e per aver difeso proprio la Costituzione russa che Putin offende e squarcia quotidianamente, come l’Ucraina. Prima della condanna, Orlov aveva dichiarato: “Non ho commesso alcun crimine. Sono sotto processo per aver scritto un articolo in cui definivo totalitario e fascista il regime politico della Russia odierna. È stato scritto più di un anno fa. Allora alcuni dei miei conoscenti pensavano che stessi esagerando. Oggi è chiarissimo che non lo ero. Ancora una volta, il governo del nostro Paese non controlla solo la realtà pubblica, politica ed economica, ma vuole anche rivendicare il controllo totale sulla cultura e sulla scienza, invadendo la vita personale delle persone.” Putin non può consentire che il suo regime cleptocratico diventi una democrazia. Per questo prosegue nella sistematica violazione dei diritti fondamentali costituzionalmente previsti, come nel caso dell’art. 29 della Costituzione russa che garantisce la libertà di pensiero e di parola, specificando che “nessuno è costretto ad esprimere i propri pensieri e le proprie convinzioni o a negarli”. Oggi dunque, è solo Oleg Orlov ad onorare la Costituzione russa nonostante la reclusione e gli evidenti, alti rischi ad essa associata. La repressione di Putin che, dopo la morte di Navalny, continua a colpire i dissidenti russi impone alle democrazie della comunità euroatlantica una coesione ancor maggiore sia nel sostegno agli ucraini che in quello ai dissidenti e alla diaspora russa e bielorussa”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi, Presidente della Commissione per le Politiche UE del Senato.

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