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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 124

Fenomeno internazionale del “Travelight”

Posted by fidest press agency su venerdì, 14 agosto 2020

Prima di approdare in Italia, il fenomeno del “fashion renting vacanziero” è nato qualche mese fa negli Stati Uniti grazie a una collaborazione fra Rent the Runway, servizio di abbonamento online che fornisce abiti e accessori firmati a noleggio all’origine del trend internazionale, e gli alberghi delle località più glamour degli USA come Aspen, South Beach, Hollywood e Washington, che ha dato la possibilità ai clienti di trovare gli abiti affittati direttamente in camera. Accanto alla comodità di ricevere un abito direttamente a casa o in una destinazione prescelta, il servizio a noleggio viene incontro al desiderio di sostenibilità, un movimento sempre più consolidato nel settore della moda, soprattutto tra i millennial: una recente ricerca condotta da Price Intelligently ha infatti evidenziato come 1 giovane americano su 5 (17%) abbia noleggiato abiti o accessori almeno una volta, mentre l’11% ha addirittura sottoscritto un abbonamento per avere a disposizione capi di abbigliamento con condizioni ancora più vantaggiose. Oltre a viaggiare più leggeri, il noleggio di capi di abbigliamento durante i viaggi di lavoro o di svago permette di dimenticare tutte quelle situazioni che provocano maggiore stress, soprattutto in aereo. Carlson Wagonlit Travel, leader mondiale del business travel management, ha chiesto a 6000 business traveler di valutare con un punteggio da 1 a 100 diversi fattori causa di ansia quando si viaggia: dall’analisi delle risposte è emerso che la paura di non trovare il proprio bagaglio da stiva all’aeroporto di destinazione occupa il primo posto con ben 79 punti. Viaggiare con una sola valigia leggera, oltre a evitare di perdere tempo di fronte al nastro trasportatore una volta giunti agli arrivi, facilita ancora di più gli spostamenti soprattutto se l’itinerario del proprio viaggio prevede il passaggio tra le vie trafficate delle grandi città. Inoltre, la diffusione del fenomeno “Travelight” è dovuta anche alle restrizioni molto rigide riguardo alle dimensioni e al peso dei bagagli applicate dalla maggior parte delle compagnie aeroportuali che, se non rispettate, comportano a sovrapprezzi che incidono in maniera considerevole sul costo totale del volo.

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