Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 10 agosto 2020

“Azionariato attivo: l’87% delle aziende monitorate da Pictet AM nel 2019 ha ancora carenze sul fronte ESG”

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

A cura di Paolo Paschetta, Country Head Italia di Pictet Asset Management. L’azionariato attivo, ossia la gestione attiva delle partecipazioni, non è per Pictet AM un mero esercizio di stile, tutt’altro. Essendo stati tra i primi firmatari dei Principi per l’Investimento Responsabile delle Nazioni Unite (UNPRI) nel 2007, siamo convinti che le considerazioni di carattere ambientale, sociale e di governance (Environmental, Social and Governance, ESG) possano aiutarci a prendere decisioni di investimento a lungo termine migliori per i nostri clienti. Crediamo, infatti, in un capitalismo responsabile e adottiamo una visione ampia dell’economia e delle sue interazioni con la società e la natura, cercando di indirizzare il capitale verso le aziende che operano in modo coerente con tale visione. Coerentemente con tale approccio olistico, non ci limitiamo a integrare i fattori ESG all’interno dei nostri processi di investimento e di gestione del rischio, ma ci impegniamo a collaborare attivamente con gli emittenti su delicate questioni legate ad ambiente, società e governance (“engagement”) e a esercitare attivamente il diritto di voto per le partecipazioni che deteniamo (“proxy voting”), oltre a dare informativa in modo trasparente ai nostri clienti su tali attività e a promuovere l’adozione di un approccio responsabile all’interno del settore del risparmio gestito.Ci sono anche quattro società italiane tra le 166 con cui Pictet AM ha intrapreso iniziative di collaborazione attiva su tematiche ESG nel 2019. Si tratta di Atlantia ed Enel, per cui abbiamo espresso il nostro voto su questioni sociali, ed Eni e Leonardo, che abbiamo tenuto sotto controllo sul fronte della governance. Delle 192 problematiche affrontate nel 2019, il 45% ha riguardato questioni connesse alla governance, il 42% all’impatto sociale e solo il 13% a quello ambientale. Un segnale che su quest’ultimo aspetto della sostenibilità, su cui l’attenzione dell’opinione pubblica è particolarmente elevata, probabilmente la maggior parte delle aziende ha agito in maniera più efficace nel corso degli ultimi anni. Delle 192 questioni ambientali, sociali e di governance su cui abbiamo collaborato con gli emittenti su cui investiamo (con istanze multiple in alcuni casi) il 13% (25 casi) è stato risolto positivamente già nel corso dell’anno, mentre le restanti 167 problematiche sono tuttora in fase di risoluzione, a dimostrazione di come il lavoro da fare per migliorare l’attenzione delle aziende sulle tematiche ESG sia ancora lungo e richieda una collaborazione costante ed efficace.Nel corso del 2019, abbiamo anche votato in 3.489 riunioni dell’assemblea generale, sulle 4.069 in cui avevamo diritto di voto. In 1.604 di queste abbiamo espresso voto contrario in almeno una delibera. Lo scopo principale per cui ci impegniamo a esercitare i nostri diritti di voto è quello di tutelare i diritti e gli interessi a lungo termine dei nostri clienti, come azionisti. Facendo ciò, miriamo a favorire la diffusione di solide prassi di corporate governance e una gestione efficace delle questioni di carattere sociale e ambientale.
Essere un investitore responsabile richiede l’esercizio sistematico dei diritti di voto nei migliori interessi dei clienti e la collaborazione attiva con le aziende e gli emittenti sovrani. In qualità di gestori attivi, siamo fortemente convinti che prendere in considerazioni le tematiche ESG (ovvero di natura ambientale, sociale e di governance) ci aiuti ad adottare decisioni d’investimento a lungo termine migliori per i nostri clienti. Inoltre, crediamo fermamente nel potere degli investitori di innescare un cambiamento positivo. Ci crediamo perché lo vediamo, ogni giorno, accadere sotto i nostri occhi. E continueremo a far sì che accada, anche in mondo sempre più complesso e caratterizzato da sfide nuove e inimmaginabili solo qualche mese fa.

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“Reddito fisso: impatto del Covid-19 e dove trovare opportunità”

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

A cura di Gene Tannuzzo, Vice Responsabile del Reddito Fisso Globale di Columbia Threadneedle Investments. Se osserviamo l’evoluzione dei mercati finanziari nel corso del 2020, l’elemento che spicca è certamente la forte volatilità registrata su tutte le piazze, in particolare quelle obbligazionarie, nel primo trimestre dell’anno.Alla fine di marzo, quando i mercati finanziari erano alle prese con gli effetti del virus che in tutto il mondo ha imposto la chiusura delle attività economiche, abbiamo assistito a un livello di volatilità sui mercati del credito paragonabile a quello del 2008 e 2009. Le autorità competenti in materia fiscale e monetaria hanno reagito in modo molto energico a questa ondata di volatilità.
La dislocazione economica è pertanto significativa. Nel contempo, tuttavia, le dimensioni della risposta politica appaiano davvero notevoli. Secondo le nostre previsioni, infatti, le banche centrali chiuderanno il 2020 avendo iniettato circa 6.000 miliardi di dollari sui mercati finanziari a sostegno delle economie. Dopo la crisi del 2008, invece, il dato complessivo si era fermato a quota 3.000 miliardi circa. L’entità della risposta politica è dunque considerevole e, in questo contesto, i tassi d’interesse privi di rischio sono scesi in prossimità dello zero o, in alcuni casi, perfino al di sotto. Ad esempio, sul mercato dei titoli di Stato tedeschi, i tassi d’interesse sulle obbligazioni decennali sono ancorati sotto l’1% da oltre cinque anni. Negli Stati Uniti, sono appena scesi al di sotto di questa soglia, ma noi crediamo che non risaliranno, anzi resteranno su livelli bassi ancora per qualche tempo, visto il persistente allentamento monetario da parte della Federal Reserve.La domanda che a questo punto dobbiamo porci è la seguente: cosa è meglio fare in una congiuntura con tassi d’interesse che rimangono bassi? Da parte nostra, riteniamo che vi siano opportunità da cogliere al di fuori dei mercati sovrani, soprattutto nel credito societario. In termini di rendimento corretto per il rischio, ravvisiamo le opportunità migliori nel mercato investment grade, dove sono disponibili emittenti con solidi profili di liquidità in grado di superare le turbolenze attuali e dove possiamo contare sull’appoggio finanziario delle banche centrali che continuano a fare da pilastro di sostegno sui mercati globali.Il mercato high yield ha dinamiche meno chiare e, a nostro avviso, risente maggiormente delle ricadute sull’economia provocate a livello mondiale dalla pandemia, tanto che la nostra previsione interna del tasso di default per questo comparto è dell’8,5% nel 2020 e un ulteriore 5% circa nel 2021. Se abbiamo ragione, questo significa che poco più del 13% delle società high yield potrebbe dichiarare fallimento nei prossimi due anni, rispetto al 4-5% della media a lungo termine. In un contesto del genere, l’aumento dei casi in sofferenza rende assolutamente cruciale il ruolo della ricerca sul credito. Benché il mercato high yield offra opportunità su entrambe le sponde dell’Atlantico, sia in Europa sia negli Stati Uniti, crediamo che gli investitori debbano esercitare una particolare cautela nel muoversi per individuare le società che sono in grado di superare le turbolenze economiche.Oltre al mercato dei titoli societari, un’altra area che riteniamo molto interessante nel contesto attuale è quella dei prodotti strutturati, in particolare i commercial mortgage-backed securities. Queste obbligazioni, che sono garantite da attivi commerciali come hotel, uffici o esercizi al dettaglio, stanno affrontando serie difficoltà al momento, basti pensare a quanti locatari faticano a pagare l’affitto. Ciononostante, riteniamo che vi siano opportunità da cogliere nei casi in cui il valore patrimoniale del bene che garantisce l’obbligazione sia considerevolmente più alto dell’onere debitorio: in quest’ottica, è possibile individuare opportunità con un prezzo tuttora molto allettante.Infine, i mercati emergenti possono offrire condizioni propizie, andando a scegliere le economie di qualità superiore con banche centrali e autorità fiscali in grado di sostenere e limitare l’onere economico. In questi casi, ritengo che un investimento possa essere interessante; tuttavia, come nel caso dell’high yield, prevediamo livelli elevati di sofferenza finanziaria e potenzialmente di default, pertanto il segmento di qualità medio- alta del mercato è quello in cui ravvisiamo le opportunità migliori.Se facciamo un passo indietro, dunque, possiamo vedere quanto lo stress economico sia elevato e quanto siano eccezionali le misure di sostegno monetario adottate. Considerando che a queste condizioni si aggiunge un contesto caratterizzato dalla persistenza di tassi d’interesse ridotti, riteniamo che la ricerca fondamentale sul credito svolgerà un ruolo molto importante e crediamo altresì che il mercato offra opportunità di valore aggiunto per i portafogli dei clienti, nonostante i tassi d’interesse ridotti in tutto il mondo.

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54° Convegno di cardiologia

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Milano dal 14 al 17 settembre più dimille cardiologi italiani si confronteranno a Milano sulle conseguenze delCovid 19 nel sistema cardiovascolare. E’ promosso dalla fondazione De Gasperis. Si terrà via web, ma si sta già registrando un boom di iscrizioni. Grande attenzione per le conseguenze del coronavirus, che come si sa attacca anche il sistema dei vasi e il cuore. Ma non solo. “Parleremo anche di sindromi coronariche croniche. Non dimentichiamo che durante l’emergenza Covid 19 – spiega Fabrizio Oliva, presidente del comitato scientifico – un cardiopatico su due evitava i controlli per paura del contagio e ciò rappresenta un gravissimo rischio, che abbiamo denunciato. Prendiamo ad esempio il paziente concardiopatia ischemica cronica sottoposto a procedure interventistichepercutanee (angioplastica): vi è indicazione a terapia antitrombotica; abbiamo a disposizione vari farmaci e varie possibili associazioni che devono essere modulate nel singolo paziente in base alle sue caratteristiche cliniche, in particolare in base al rischio trombotico e a quello emorragico. Anche le modalità di rivascolarizzazione (percutanea o chirurgica) devono essere valutate nel singolo paziente considerando non solo l’anatomia vascolare ma anche le comorbidità e il rischio perioperatorio; nei casi complessi è fondamentale una discussione in heart team. A Milano discuteremo recenti lavori scientifici che hanno messo in luce un possibile ruolo prognostico favorevole di alcuni nuovi trattamenti farmacologici per diabete e dislipidemia”.

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17° edizione del master in didattica dell’italiano come lingua non materna

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Perugia. Mantiene negli anni un alto tasso di domanda formativa, configurandosi come uno dei più accreditati percorsi post laurea nell’ambito dell’insegnamento della lingua italiana a stranieri.Aperto a laureati di qualsiasi ambito disciplinare, il corso prevede un totale di 1500 ore di formazione, corrispondenti a 60 Crediti Formativi Universitari, per una durata di circa 9 mesi, di cui 7 a distanza e circa 2 in presenza (o anch’essi a distanza se lo stato di allerta sanitaria dovesse perdurare).Il principale obiettivo formativo del Master è quello di specializzare laureati italiani e stranieri – operanti sia nel nostro paese che all’estero – nell’insegnamento dell’italiano a studenti di altra lingua madre, nonché di formare il personale docente di qualsiasi area disciplinare a svolgere il proprio lavoro in ambiti connotati da forte multiculturalità e plurilinguismo.Al Master, che si svolgerà dal novembre 2020 al luglio 2021, sono ammessi un massimo di 50 partecipanti.Per presentare la domanda di ammissione è necessario essere in possesso del diploma di Laurea triennale di nuovo ordinamento o quadriennale, oppure di un titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto equivalente. Ai candidati stranieri è inoltre richiesto il possesso di una certificazione di conoscenza della lingua italiana di livello B2, ma sono esonerati dal presentarla coloro che hanno conseguito una laurea in Italia, coloro che posseggano un diploma di laurea estera con tre anni di studio dell’italiano e chi ha un titolo di Dottorato conseguito in Italia.Vi sono in palio, inoltre, 6 borse di studio a parziale copertura della quota di iscrizione.Le domande di ammissione al Master dovranno essere presentate esclusivamente attraverso la procedura online entro e non oltre le ore 12:00 di lunedì 28 settembre 2020.Il master ha ricevuto il Label Europeo da parte dell’Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci. Tale riconoscimento viene assegnato ai progetti più innovativi realizzati nell’ambito della formazione linguistica nel settore professionale.

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Il Covid-19 non ha fermato le produzioni agroalimentari di qualità

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Nonostante il calo alle esportazioni nonché il crollo dei consumi di taluni prodotti dovuto a canali come bar e ristoranti costretti alla chiusura dal lockdown, le filiere nazionali di qualità hanno proseguito nel proprio lavoro sotto la vigilanza dell’ICQRF, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi. In questi sei mesi dall’avvento della pandemia in Italia, dunque, sono stati certificati oltre 5 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 11,7 milioni di vaschette di prosciutto; 5,2 milioni di forme di formaggio marchiate, 15 milioni di kg di formaggio grattugiato; circa 2,7 milioni di litri di olio DO/IG; oltre 42 milioni di aceto balsamico di Modena; 1,1 milioni di kg di riso; 7,8 milioni di kg di ortofrutta a DO/IG; 13,8 milioni di kg di pasta. Nel settore vitivinicolo sono stati certificati circa 8,6 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di circa 1,15 miliardi di bottiglie. Il prosecco, nelle sue tre denominazioni, è stato il vino più certificato: oltre 1,8 milioni di ettolitri, l’equivalente di circa 240 milioni di bottiglie. Non si è fermata neppure la filiera BIO dove, dal primo febbraio, sono entrati nel sistema dell’agricoltura biologica 3.143 nuovi operatori per una superfice pari a 165.757 ettari.
Le filiere maggiormente colpite dalla crisi causata dal Covid-19 sono state interessate da una serie di misure di ristoro, con cui il Governo Conte ha cercato di sopperire al calo delle vendite e di fronteggiare le inevitabili conseguenze economiche. “Accanto alle azioni di sostegno – continua il Sottosegretario L’Abbate – sarà determinante ora saper individuare in maniera concreta ed efficace le strategie da intraprendere per il rilancio dell’agroalimentare italiano di qualità. Occorre, infatti, un uso sapiente delle ingenti risorse del Next Generation Eu che – conclude L’Abbate – tra Recovery Fund e Programmi di sviluppo rurale rafforzato, può dare risorse determinanti per il comparto agricolo e alimentare dei complessivi 750 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea per superare questa crisi”. ​

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LacMus Festival: musica e novità sul Lago di Como

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Como mercoledì 19 agosto,sarà proposta una “maratona pianistica” in tre parti (alle 11, alle 19 e alle 21.30) a Villa Carlotta, un omaggio ai 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven. Per promuovere il distanziamento sociale, ma soprattutto per offrire la possibilità di fruire in modo insolito di un concerto, gli spettatori potranno scegliere di indossare delle cuffie wi-fi, che permetteranno loro di assistere al concerto muovendosi al contempo liberamente tra il giardino e il primo piano della villa. Un’esperienza di sicuro impatto, che permetterà di unire l’incanto della musica alle suggestioni artistiche e architettoniche offerte da Villa Carlotta. In programma cinque delle nove Sinfonie di Beethoven, nella trascrizione pianistica di Franz Liszt: pagine in cui il compositore ungherese, egli stesso brillante pianista, riconduce il macrocosmo dell’orchestra ad una dimensione più domestica, senza nulla perdere dello spirito rivoluzionario della ricerca beethoveniana sul genere sinfonico. Le Sinfonie saranno eseguite da giovani artisti della Queen Elisabeth Music Chapel di Waterloo (Belgio) e dai pianisti Louis Lortie e Maurizio Baglini. Possibilità di acquistare un package dinner da Villa Carlotta tra la fine del concerto delle 19 e l’inizio di quello delle 21.30.
La splendida Villa del Balbianello sarà protagonista degli appuntamenti in programma nei due giorni successivi: giovedì 20 agosto alle ore 21 con “Moonlight at Balbianello” e il pianista Louis Lortie impegnato in tre Sonate di Beethoven, mentre il giorno dopo, venerdì 21 agosto, l’appuntamento è alle 19.30 per un cocktail musicale al tramonto, un’occasione unica per assistere al calar del sole da un posto speciale come Villa del Balbianello. Anton Dressler al clarinetto e Ingrid Fliter al pianoforte si muoveranno tra Poulenc, Chopin. Stravinsky, Piazzolla e Milhaud.Il recital di Lortie accosta tre opere apparentemente distanti tra loro, all’interno del corpus delle 32 Sonate di Beethoven, ma accomunate da un cifra emotiva di intenso lirismo: la n. 4, dedicata al maestro Haydn, la n. 14, che dà il nome alla serata in virtù del famoso titolo apocrifo “Al chiaro di luna”, e la n. 30, che splende con il suo luminoso mi maggiore nel trittico sublime delle ultime Sonate.Anton Dressler e Ingrid Fliter faranno invece dialogare il romanticismo del pianoforte di Chopin con le geometrie novecentesche di Stravinsky, Poulenc, Milhaud e Piazzolla, autori accomunati dall’apertura a contaminazioni polistilistiche e dalla ricerca di nuovi effetti timbrici nella scrittura per clarinetto.
Sabato 22 agosto alle 18.30 il Festival si sposta al Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio, con la sua strabiliante vista d’insieme sulla Tremezzina. Protagonista il Quartetto Adorno su musiche di Mozart e Beethoven per un concerto dal titolo ambizioso: “Legacy of the perfect form”. Il programma crea un inedito gioco di specchi fra il primo, lieve Quartetto scritto da un Mozart quattordicenne in una locanda di Lodi, durante uno dei suoi viaggi italiani, e le pagine più mature dedicate da Beethoven alla stessa formazione cameristica, che culminano nella Grande Fuga op. 133, radicale ed enigmatica nel suo profondo lavorìo sul contrappunto.
Gran finale domenica 23 agosto con un doppio appuntamento: alle 5.30 nella Terrazza a lago nel Parco di Mezzegra (nuova location di questa edizione) si terrà uno straordinario concerto all’alba con Anton Dressler al clarinetto e live electronics (in programma composizioni proprie e improvvisazione), mentre alle 19.30 l’ultimo concerto di questa edizione si terrà – come ormai da tradizione – presso il Grand Hotel Tremezzo: “Songs and Arias at the Grand” proporrà arie d’opera (Rossini, Tosti, Obradors, Bizet, Verdi, Saint Saëns) eseguite dal tenore Renè Barbera e dalla mezzosoprano Rihab Chaieb accompagnati al pianoforte da Paolo Bressan e Sophia Muñoz. Godibilissimo il programma, in cui alle brillanti trascrizioni per pianoforte a quattro mani di pagine assai note di Rossini e Bizet si alterneranno languide arie di Tosti e sensuali canzoni spagnole di Obradors, senza dimenticare un piccolo omaggio a Giuseppe Verdi, con due gemme dal Rigoletto.
In risposta alle esigenze di distanziamento sociale post-lockdown la direzione artistica ha studiato soluzioni specifiche per ogni location, in modo da garantire il massimo livello di sicurezza al pubblico.I concerti si svolgeranno all’aperto e verranno presentati senza intervallo.www.lacmusfestival.com

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Corsi Propedeutici di Matematica

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Parma Università Da giovedì 3 settembre a martedì 15 settembre l’Università di Parma attiverà Corsi Propedeutici di Matematica per gli studenti dei corsi di laurea in Ingegneria e in Informatica. I corsi, tenuti da docenti del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell’Ateneo di Parma, saranno svolti in modalità online sulla piattaforma Teams.
La frequenza ai precorsi è raccomandata a tutti gli studenti, anche a coloro che hanno superato il test di ingresso TOLC. Sono esentati dal seguire i precorsi gli studenti che hanno superato la prova finale del corso CORDA 2019/2020. Le iscrizioni ai precorsi sono aperte a tutti gli interessati.Le lezioni si svolgeranno nell’arco di otto giornate, dalle 14.30 alle 16.30. Gli argomenti trattati saranno:
· Elementi di logica e di teoria degli insiemi
· Funzioni (rappresentazione di una funzione, grafici di f(x+k), di f(x)+k, di k*f(x), di f(k*x), grafici delle funzioni elementari )
· Algebra (polinomi, teorema di Ruffini ecc.);
· Geometria analitica (rette, rette parallele e perpendicolari, circonferenze e parabole);
· Trigonometria elementare;
· Disequazioni (polinomiali, fratte, logaritmiche, esponenziali e irrazionali).
Modalità di iscrizione al precorso: Lo studente dovrà andare sulla pagina del Dipartimento di Ingegneria e Architettura https://dia.unipr.it/it (o del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche https://smfi.unipr.it/it) dove troverà un link alla pagina relativa ai precorsi ospitata sul portale Elly di Ateneo.Lo studente potrà accedere come ospite sulla piattaforma Elly se ancora non iscritto, mentre quando sarà iscritto potrà accedere con la sua email istituzionale nome.cognome@studenti.unipr.it che lo farà entrare nel sito come utente registrato:Effettuato l’accesso troverà 5 gruppi di Precorsi e ogni studente dovrà iscriversi al proprio gruppo secondo le seguenti indicazioni:
–al gruppo 1 se il suo documento termina con le cifre 0 e 1
–al gruppo 2 se il suo documento termina con le cifre 2 e 9
–al gruppo 3 se il suo documento termina con le cifre 3 e 8
–al gruppo 4 se il suo documento termina con le cifre 4 e 7
–al gruppo 5 se il suo documento termina con le cifre 5 e 6
All’interno della pagina del proprio gruppo, troverà il calendario delle lezioni, i materiali messi a disposizione dal docente del precorso e un link per accedere all’aula virtuale su TEAMS dove verranno erogate le lezioni in streaming.

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Il Centrodestra si prepara a governare l’Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

“Io e Salvini andremo al governo insieme e insieme daremo all’Italia un governo forte, coeso e in grado di fare gli interessi degli italiani e di questa nazione. Un Esecutivo che non sia alla ricerca del compromesso al ribasso su qualunque cosa perché tenuto insieme solamente dal bisogno di stare attaccato alle poltrone. Ed è questa la differenza tra il centrodestra e l’attuale maggioranza di governo: noi stiamo insieme per scelta, le nostre idee combaciano e se non sono sempre identiche c’è comunque una sintesi valoriale di fondo”.Lo ha detto nel corso del suo intervento a Telelombardia il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Abbiamo una visione di politica economica, industriale e di rapporto con l’Europa compatibile – continua il leader di Fratelli d’Italia – Tutti quanti lavoriamo prioritariamente per la difesa degli interessi italiani, del lavoro e dei prodotti italiani, della nostra identità e la tutela della famiglia. Noi abbiamo un comune denominatore molto significativo sul piano valoriale. Dall’altra parte invece c’è una maggioranza nella quale Renzi diceva di avere il voltastomaco all’idea di allearsi con il m5s e questo la dice lunga su come questi signori siano disposti a fare qualunque cosa pur di sedersi sulla poltrona, anche ad allearsi con qualcuno che trovano stomachevole. Una frase del genere nel centrodestra non sarebbe mai pensabile: noi camminiamo spalla a spalla. Ciascuno prova a portare il suo valore aggiunto, e quindi anche le sue differenze su cui però vogliamo trovare una sintesi”, ha spiegato Meloni.

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Lusso e social: il report Altagamma Social Luxury index

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

L’Altagamma Social Luxury Index, realizzato da Accenture Interactive, la digital agency più grande al mondo, giunge alla seconda edizione e conferma una crescita significativa della presenza social dei marchi Altagamma sempre più consapevoli della rilevanza di questo canale di comunicazione e distributivo. Si affacciano all’orizzonte e catalizzano l’attenzione dei più giovani anche nuove piattaforme social asiatiche quali Tik Tok, Twitch, Douyin, Little Red Book, mentre il Made in Italy – leva reputazionale di rilievo – mostra un potenziale ancora da sviluppare. Nove lingue, 8 settori, 35 canali digitali internazionali monitorati nel corso di un intero anno, tra social media, blog e forum: è questo il perimetro dell’analisi che ha preso in esame le conversazioni spontanee relative agli oltre 100 brand di Altagamma. Insieme ai dati dell’anno 2019, in questa seconda edizione sono presentate le dinamiche inedite seguite dai social durante l’emergenza COVID-19, che ha influenzato le conversazioni online, alternando periodi di silenzi, a nuovi picchi, in corrispondenza dell’attesa ripartenza.I brand hanno rafforzato la loro presenza sui local social media come WeChat, Weibo e VK (passando dal 28% al 32%). La prossima frontiera è tuttavia rappresentata dai canali emergenti come TikTok, Douyin (versione cinese di Tik Tok) e Little Red Book dove i brand del lusso risultano ancora poco presenti, ma che sono fondamentali per intercettare alcune categorie chiave di consumatori, come i giovani asiatici. Si tratta di canali in rapida crescita in termini di utenti attivi. Molto popolari in Paesi come Cina e India stanno diventando sempre più rilevanti per le giovani generazioni. Tra il 2019 e il 2020 il numero dei download dell’app di TikTok ha registrato un aumento del 68% (arrivando a 315 milioni nel primo quarter del 2020) e un aumento del 60% degli utenti giornalieri nello stesso periodo. Il 41% degli utenti ha tra i 16 e 24 anni e il 70% ha meno di 35 anni.L’app di Little Red Book ha registrato un aumento del 200% tra il 2018 e il 2019 e a luglio 2019 il numero di utenti registrati è arrivato a 300 milioni. L’86% degli utenti è rappresentato da donne e l’84% ha meno di 35 anni. Twitch, altro canale emergente, ha già 15 milioni di utenti giornalieri, con 3,6 milioni di streamer mensili. Ha registrato un aumento delle visualizzazioni dall’8 al 21 marzo 2020 e un aumento del 66% delle visualizzazioni provenienti da utenti italiani a febbraio 2020. Il 68% degli utenti è rappresentato da millennial, il 31% sono donne e il 57% del totale utenti proviene da mercati asiatici.

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Contraccezione in vacanza

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Le vacanze sono da sempre sinonimo di relax e spensieratezza. Per prepararsi al meglio, anche alla luce di questo particolare momento storico che stiamo vivendo, conviene pensare a tutto quello che ci consentirà di vivere la stagione estiva senza preoccupazioni e senza scordarsi che la contraccezione non va in vacanza. Per questo continua a essere importante coinvolgere le donne, raccogliere le loro testimonianze e raccontarle sui social, promuovendo una corretta informazione in ambito contraccettivo. Come sta facendo Bayer, che da ben 60 anni svolge un ruolo di primo piano nella ricerca a favore della salute femminile e che, in occasione del sessantesimo anniversario della nascita della contraccezione ormonale, ha raccontato le #storiesdiragazze con una serie di sondaggi sulla pagina Instagram “My Contraception Italia”. L’attività si inserisce all’interno della nuova campagna social “Ragazze, che storia”, in favore di una contraccezione consapevole e responsabile. I primi dati del sondaggio rivelano che il 45% delle donne è consapevole che la visita ginecologica dev’essere annuale mentre il 55% pensa che questa debba essere fatta ogni tre anni. Il ginecologo resta l’interlocutore di riferimento per le ragazze che hanno risposto al sondaggio. Le opzioni contraccettive oggi sono molteplici, sicure e adatte alle esigenze di tutte le donne: poter avere a disposizione diversi metodi, permette a ciascuna di scegliere, con il proprio medico, quello più adeguato alle proprie esigenze del momento. La mamma, anche quella più preparata, potrebbe non essere totalmente al passo con i tempi. Allora come mai ancora il 25% delle ragazze che hanno risposto al sondaggio rivolge alla madre i propri dubbi di natura sessuale, mentre il 75% alla ginecologa? Per salvaguardare il benessere e la salute della donna, per proteggersi dalle infezioni a trasmissione sessuale (Ist), per evitare gravidanze indesiderate e vivere serenamente l’intimità di coppia: vietato rilassarsi sulla salute sessuale, che deve restare una priorità anche in questo periodo di vacanza. Ecco le raccomandazioni di Manuela Farris, specialista in Ginecologia e Ostetricia e consigliere della SIC: I criteri per una scelta consapevole di un metodo contraccettivo sono diversi, in base alle differenti necessità ed esigenze. Per informarsi sui canali più attendibili, basta visitare ad esempio il sito Sceglitu della Società Italiana Ginecologia e Ostetricia (SIGO) attualizzato/realizzato con il supporto di Bayer, rivolgersi al proprio ginecologo e seguire la campagna “Ragazze, che storia” sul canale Instagram “My Contraception Italia”.

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“La maledizione” delle regioni a statuto speciale: La Sicilia

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Su “Il fatto quotidiano” è apparsa tempo fa un’intera pagina scritta da Pierangelo Buttafuoco dal titolo: “Cari catalani, non riducetevi come la Sicilia” e con l’annuncio che si prepara a condurre nell’isola una sua personale campagna “lettorale”, per sostenere la tesi del suo nuovo libro: “Strabuttanissima Sicilia”. Per un osservatore occasionale, quale sono, ho la netta impressione che ci troviamo al cospetto di una comunità dominata dal fatalismo e non solo di caratura siciliana. Credo in proposito che è stato significativo quanto l’autore del Gattopardo fece dire al principe Salina a commento dell’arrivo dei garibaldini, e dei piemontesi al seguito, per consolidare la presenza del regno sabaudo: “tutto cambiare per nulla cambiare”.
E da allora ad oggi in questa perla del Mediterraneo c’è molto da recriminare anche se non soprattutto nei riguardi di una classe dirigente siciliana che vive di “aurea mediocritas” se vogliamo essere benevoli e non usare parole o espressioni più crude e severe.
E dire che in chiave politica gli elettori siciliani hanno dato qualche timida prova cercando di mutare gli assetti politici rispetto alla leadership nazionale. Si è passati dalla Democrazia Cristiana al Berlusconismo e persino alla fiducia nel nascente movimento pentastellato anche se non abbastanza per consentirgli di andare al governo della Regione. E ora pensano persino alla Lega di Salvini volendo dimenticare che è l’espressione degli interessi economici e clientelari del Nord. Nel frattempo siamo ritornati al Centro destra sotto la guida di Nello Musumeci. E anche lui li sta deludendo. Ma c’è di più. Lo ricorda Buttafuoco allorché nella chiusa del suo articolo scrive: “Chiunque vinca alle elezioni regionali non potrà reggere l’urto di realtà. Il buco di bilancio, la disoccupazione ai livelli massimi, il Pil regionale inferiore a quello del dopoguerra, senza dimenticare il disagio che dilaga in sempre più ampi strati della popolazione”. (Riccardo Alfonso)

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La ricchezza di una nazione e la povertà delle scelte

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Dopo questa pandemia che ci ha fatto perdere 50 miliardi di euro non possiamo dimenticare, ancora una volta, ciò che sono le nostre entrate mancanti. Abbiamo un’economia sommersa che vale 270 miliardi, un’evasione di 180 miliardi e una corruzione pubblica che ammonta a settanta miliardi. È questa la vera faccia del paese. L’onestà non premia. Il contribuente non è difeso. Si sfruttano le doti meno nobili dell’animo umano incoraggiando l’evasione, favorendo il sommerso, offrendo il voto di scambio e lasciando che gli strumenti a tutela dei cittadini vadano alla malora con milioni di processi in civile e in penale che prima di avere una sentenza definitiva richiedono tra gli otto e i 12 anni, E ancora chi si ammala e vuole essere curato adeguatamente deve sborsare di tasca propria, chi vuole cibarsi di alimenti di buona qualità deve pagare di più innescando quella spirale perversa che condanna tutti coloro che sono detentori di redditi medio-bassi ad essere più esposti a malattie e infezioni batteriche e virali. Quale sarebbe stato il gesto di “coraggio” di un governo, tanto per cominciare, se non quello di adottare una politica fiscale aperta al rimborso delle spese di mantenimento come accade in Germania e nei paesi anglosassoni? Così se a casa arriva l’idraulico o si va dal medico specialista e si è posti di fronte all’alternativa di pagare duecento euro senza ricevuta o 250 se non 300 con la ricevuta, la convenienza e la mancanza di un adeguato scomputo della spesa nella dichiarazione dei redditi, ci induce a scegliere la soluzione economicamente più vantaggiosa perché il fisco non ci riconosce l’onere di tale spesa. I politici lo sanno ma preferiscono fare come le scimmiette: non vedere, non sentire, non parlare perché le corporazioni sono quelle che dettano le fortune o le sfortune dei partiti nei confronti elettorali, mentre gli altri, pur essendo la maggioranza assoluta del paese, sono stati ammansiti dai tanti specchietti per allodole che si chiamano disinformazione, clientelismo, complessi d’inferiorità e diavolerie del genere. A questo punto come possiamo sperare che i duecento e passa miliardi che ci elargisce l’Europa possano essere utilizzati nell’interesse generale del paese?
Ecco perché ci sarebbe voluta una riforma fiscale complessiva che badasse alle aliquote ma anche a tutto il resto. Perché i cittadini devono essere educati a ottenere risultati virtuosi nelle loro operazioni finanziarie, commerciali e negli scambi di servizi. Bisogna incoraggiare e non deprimere. Bisogna offrire opportunità virtuose e non convenienza a evadere. (Riccardo Alfonso)

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La società dei diritti esiste ancora?

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

La seconda metà dello scorso secolo ha maturato in Italia un tempo pieno di tensioni ma anche provvido di successi sul piano dei diritti dei lavoratori e sull’evoluzione dei costumi. Un po’ meno, purtroppo, sul piano culturale e politico. I primi scricchiolii furono avvertiti da politici del taglio di Fanfani, Moro, Berlinguer quando posero in rilievo la questione morale e il rischio della degenerazione della corruzione e del malaffare a partire dagli appartenenti ai partiti, all’associazionismo e al mondo degli affari. Vi concorse, probabilmente, la congiuntura internazionale che intese allentare le maglie dei controlli e delle censure dovendo reggere da una parte e dall’altra l’urto dei due blocchi contrapposti: Urss e capitalismo occidentale. Il dopo è storia dei nostri giorni. I governi che da allora si sono succeduti non hanno saputo porre mano alla creazione di un sistema di contenimento del rilassamento dei costumi preferendo gestire l’esistente e concorrendo persino ad aggravare la stagione dei corrotti, corruttori e corrompibili dando loro l’impressione di essere immuni ai rigori della legge e di avere l’opportunità di prendersi beffa dell’opinione pubblica rallentando i suoi rigori morali. Così accade che se colti sul fatto ci sarebbe stata sempre la salvifica prescrizione favorita dalla cronica lentezza dell’iter giudiziario scremato su tre livelli di pareri. Così stanno cadendo uno dopo l’altro i valori della coesione sociale, di una società egualitaria, del rispetto per la legalità, della tutela dei ceti più deboli e dei comportamenti virtuosi. A questo punto non si può governare un paese perché mancano le certezze sul piano delle garanzie individuali e collettive e le stesse istituzioni hanno perso il rispetto che ad esse è dovuto per l’incapacità di chi le gestisce di farsene un garante in obiettività e fermezza e, soprattutto, nel tenersi al di sopra degli interessi di parte. E qui non è in gioco solo la stagione dei diritti ma la stessa democrazia. (Riccardo Alfonso)

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Giustizia o ingiustizia. E’ urgente investire nell’amministrazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Siamo messi proprio male con la giustizia. Il problema principale è che lo Stato dovrebbe investire nella amministrazione della giustizia per garantire che i cittadini possano fruire di questo strumento. Sembra una riforma semplice, ma probabilmente noi utenti della giustizia parliamo una lingua diversa da quella dei decisori e di chi ci governa: a noi interessano garantismo, tempi rapidi, economicità.
Il primo. Garantismo. Fa parte di una lotta eterna dove, al momento, visto anche il ministro della Giustizia in carica, hanno la meglio i giustizialisti. Tant’è che il partito del ministro in carica (M5S), grazie a questa impostazione, è anche riuscito a diventare maggioranza nel Paese. Non solo ma, incredibile e pur vero, ha stretto alleanza con quelli che dicono di essere garantisti (PD)… come? Semplicemente (miracoli della politica) facendo a questi ultimi continuare a dire che sono garantisti ma di fatto accodandoli alle loro riforme giustizialiste (ultima quella sull’allungamento dei tempi della prescrizione).
Tempi rapidi. Un velo pietoso è bene che sia steso. Un riferimento: si provi a fare un ricorso in appello, quando sarà comunicata la data della prima udienza, si capirà perchè, mediamente, ogni legale di buon senso fa di tutto per consigliare il suo cliente a risolvere tutto prima, magari anche avendo ragione, e nonostante questo, adeguandosi ad un accordo extragiudiziale.
Altro esempio: i tempi dei ricorsi degli immigrati contro decisioni ritenute ingiuste nei confronti del loro status di soggiorno: situazioni che ritengono interventi molto veloci ma che di fatto favoriscono il permanere dello status di illegalità dei ricorrenti in attesa delle udienze.Altro esempio: cause civili per questioni di separazione con figli. Questi ultimi rimangono ostaggi delle attese giudiziali in situazione di disagio che, chi ha o meno un figlio, è facile comprendere possa essere molto incidente sulla vita del minore.
Economicità. I contributi unificati sono la pena. Un solo esempio dalla nostra esperienza, e su quei ricorsi che si fanno in genere senza avvocato: se si riceve una multa considerata ingiusta, per esempio di 80 euro, conviene pagare subito con lo sconto del 30% (concepito proprio per stimolare a pagare subito) oppure fare ricorso pagando un contributo unificato di 43 euro? Domanda pleonastica, considerato il fatto che oltre ai soldi si deve mettere in conto la compilazione del ricorso (magari dando un contributo all’associazione di consumatori a cui si è chiesta consulenza), prendersi una mattinata libera per il giorno dell’udienza… 2+2 fa 4… rimane solo l’azione per motivi di principio. E’ evidente che, senza voler togliere i necessari contributi economici perché la giustizia possa funzionare, che per tante questioni (quella da noi citata ne è una) ci vorrebbero metodi diversi di giustizia, non di semplice conciliazione. Infine, se a qualcuno è capitato di dover
fare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR), che è il solo strumento per rivalersi giudizialmente contro l’amministrazione locale, sa che l’onere economico per farlo è l’elemento essenziale che scoraggia (contributi unificati e costi degli avvocati amministrativisti).
Tutti e tre gli aspetti che abbiamo sollevato sono connessi, in generale, alle maggioranze politiche, quindi spetta agli elettori decidere. Ma, a parte la questione garantismo/giustizialismo, le questioni di tempi ed economicità potrebbero essere affrontate da qualunque maggioranza. Crediamo infatti che nessun legislatore o esecutivo non possa non avere a cuore una riforma della giustizia in questi termini. E allora, perché non si procede? Annuiamo già le risposte del tipo “la cosa non è tanto semplice rispetto a come voi avete posto il problema”… tipica risposta “politichese”. Noi poniamo il problema da utenti del servizio giustizia, ne siamo vittime e, spesso, utenti mancati. Che si fa? By Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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Insegnare matematica per la cittadinanza

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Di Antonio Sortino. È stato pubblicato il nuovo volume: «Insegnare matematica per la cittadinanza. Idee ed esperienze inclusive per la scuola secondaria di primo grado»; autore è Antonio Sortino, docente di matematica e sostegno nella scuola media.Il libro si rivolge a quanti, in particolare docenti di matematica, sono interessati all’insegnamento della nuova educazione civica che, istituita con la legge n. 92/2019, coinvolgerà in maniera trasversale le discipline impartite nelle scuole di ogni ordine e grado.In tal contesto, è auspicabile che anche l’insegnante di matematica sia parte attiva dell’insegnamento interdisciplinare. Perché la matematica non serve solo a «far di conto» o, all’opposto, non è «semplicemente» la disciplina astratta per antonomasia; ma può essere una cruciale e formidabile leva di sviluppo intellettuale, culturale e sociale per far sì che gli studenti di oggi diventino i bravi, colti, critici e indipendenti cittadini di domani. A condizione, però, che si operi all’interno di un contesto educativo forte e orientato all’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, compresi quindi gli allievi con disabilità; solo in questo modo tutti gli studenti della classe, studiando e imparando fianco a fianco coi compagni più fragili, svilupperanno doti di apertura, accettazione e solidarietà verso ogni tipo di diversità, come è necessario per formare i pieni cittadini per la società in divenire.
Il libro «Insegnare matematica per la cittadinanza» propone dunque idee, attività ed esperienze perché la matematica, insegnata nella scuola secondaria di primo grado, contribuisca ad educare alla cittadinanza e all’inclusione. I percorsi didattici delineati con questo scritto condurranno dalla matematica delle questioni sociali, del gioco, dalla sua storia, dall’approccio interculturale all’elemento delle generalizzazioni, per contribuire a sviluppare per gli studenti una visione più ampia sui problemi emergenti sia sociali sia individuali.
Antonio Sortino è insegnante di matematica nella scuola secondaria di primo grado ed è specializzato per il sostegno didattico. Dall’anno accademico 2016/2017 è docente del laboratorio di «Didattica speciale: codici del linguaggio logico e matematico» per il Corso di specializzazione per gli insegnanti di sostegno attivato presso l’Università di Udine.

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Bayer completa la vendita della sua divisione Animal Health a Elanco

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Alla firma dell’atto, Bayer ha ricevuto il pagamento di 5,17 miliardi di Dollari statunitensi (prima delle imposte) dopo la deduzione delle consuete rettifiche del prezzo di acquisto, oltre a 72,9 milioni di azioni di Elanco Animal Health, corrispondente al 15,5% delle azioni in circolazione dell’azienda statunitense. Bayer conferma la sua intenzione di cedere la quota in Elanco a tempo debito ma sicuramente a partire dalla metà del 2021 in avanti, periodo minimo di possesso delle azioni. La cessione del business Animal Health è la maggiore tra le dismissioni avviate da Bayer sin dal novembre 2018. L’azienda ha già completato la cessione dei marchi Coppertone™ e Dr. Scholl’s™ e del 60 per cento della sua partecipazione in Currenta, società di gestione servizi. Il business di Animal Health di Bayer conta circa 4.400 dipendenti e ha realizzato nel 2019 un fatturato di 1,57 miliardi di Euro. Sviluppa e commercializza prodotti e soluzioni innovative per la prevenzione e la cura delle malattie di animali d‘affezione e da reddito.

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“Finalmente segnali di maggiore attenzione da parte delle Istituzioni al mondo dei pubblici esercizi e della ristorazione”

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Un bonus che incentivi i consumi in bar e ristoranti, in particolare attraverso i pagamenti in digitale, la promessa di sostenere i centri storici svuotati dall’assenza dei turisti e dal persistere dello smart working, così come la proposta di istituire un fondo per la ristorazione per l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani, sono il segnale di un cambio di rotta che ci fa ben sperare per il futuro. Le misure proposte, in particolare dal Viceministro Castelli e dai Ministri Dario Franceschini e Teresa Bellanova, sono testimonianza del fatto che il Governo si è reso conto della crisi drammatica che sta vivendo il comparto dei pubblici esercizi e del ruolo che questo comparto svolge nelle filiere turistiche e agro-alimentare, come la Federazione denuncia ininterrottamente da mesi”.Così Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, commenta le proposte per il sostegno al comparto che dovrebbero essere nel prossimo Decreto previsto in settimana.

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Turismo residenziale: riecco i turisti in Lombardia

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Raggiungono le località di vacanza in auto, si fermano più giorni, cercano luoghi per rilassarsi e prima di mettersi in viaggio si informano sulle misure anti Covid: dopo mesi neri, con prenotazioni azzerate, i turisti tornano in Lombardia. Per aiutare il turismo residenziale a ripartire e le famiglie provate dal lockdown e dalla crisi economica causata dalla emergenza sanitaria, l’associazione nazionale di categoria del turismo residenziale Property Managers Italia ha lanciato l’iniziativa “Una casa per gli italiani”: soggiorni in appartamenti e ville con sconti dal 20% in su e con l’omaggio di una polizza assicurativa sanitaria ( grazie ad un accordo raggiunto da Pmi con Europ Assistance Italia, la Care Company del Gruppo Generali). In Lombardia sono oltre 560 le strutture che hanno aderito al progetto: le offerte sono raccolte sul nuovo sito http://www.rentinitaly.it, un progetto pilota creato da PMI, risposta tutta italiana a Booking.com, Airbnb, Expedia. “Questo progetto è un incentivo per rilanciare il turismo lombardo, duramente colpito dalla pandemia” afferma Daniela Maviglia, referente per la Lombardia di PMI. Secondo i dati dell’agenzia Full Price, la Lombardia si attesta come la regione con il più forte calo delle presenze: -60% a giugno, -40% a luglio, -50% la previsione per agosto nelle città lombarde.“Dallo zero dei primi di giugno stiamo lentamente risalendo, abbiamo invertito la tendenza. Le città fanno più fatica, le zone dei laghi invece vanno meglio. Per esempio sul lago di Como, siamo oltre il 50% dell’occupazione delle strutture, con picchi anche del 66%. L’anno scorso a luglio avevamo il 75% delle strutture occupate. Le persone cercano ville con giardino e con piscina, hanno voglia di spensieratezza. Arrivano in auto, quindi oltre agli italiani ci sono tedeschi, belgi, svizzeri austriaci, francesi. All’inizio si fermavano solo una notte di passaggio per altre destinazioni, ora hanno allungato la permanenza media, e noi cerchiamo di incentivarli offrendo esperienze di viaggio e sconti per soggiorni lunghi. Per quanto riguarda la pandemia, c’è chi è spavaldo, chi non viaggia più; tanti prima di prenotare chiedono informazioni sul numero dei contagi, le misure, l’uso delle mascherine, le precauzioni adottate. Rispetto a prima si è creato un rapporto più personale con i clienti” conclude Maviglia.“Il progetto rentinitaly.it è l’iniziativa dei property managers per aiutare un settore, quello del turismo residenziale, che è stato tagliato fuori da tutte le misure prese a livello nazionale e locale” aggiunge Stefano Bettanin, presidente di PMI. “E’ la risposta tutta italiana ai grossi gruppi internazionali quali Booking.com, Airbnb, Expedia”.

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Pesca bloccata a causa del Coronavirus

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Primi segnali di ripresa a giugno. Nonostante l’emergenza Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento, a partire dal mese di giugno sono iniziati i primi segnali di ripresa per il settore ittico con il ritorno di quotazioni più stabili e un livello della domanda nella norma grazie anche alla progressiva riapertura del settore della ristorazione.Con l’inizio dell’emergenza sanitaria ad inizio marzo, però, l’attività di pesca in Italia è stata bloccata a causa della scarsa domanda di prodotti ittici freschi dovuta alla chiusura delle attività di ristorazione, delle mense e degli alberghi. Durante i primi tre mesi dell’emergenza (marzo, aprile e maggio) si è registrata una flessione degli sbarchi del -40% circa rispetto ai rispettivi mesi del 2019. Da quanto emerge dal report sul settore ittico realizzato da BMTI, il calo è stato osservato per tutte le principali specie sbarcate ma soprattutto per acciughe, sardine e vongole.Altrettanto pesante è stata la diminuzione dei consumi di prodotti ittici freschi, crollati a marzo del 30% in volume e del 29% in valore rispetto allo stesso mese del 2019. Inoltre, la riduzione della domanda è stata accompagnata da un aumento degli acquisti di prodotti ittici surgelati, trasformati e conservati (+22%). Tale andamento ha trovato conferma anche nel calo delle importazioni italiane di prodotti freschi nelle prime settimane dell’emergenza sanitaria (-18,7%), causato anche dal crollo del turismo. La bassa attività di pesca e la diminuzione della domanda hanno comportato anche il fermo dell’attività da parte di operatori presenti nei mercati ittici all’ingrosso, dove le quotazioni hanno mostrato un andamento altalenante nella prima parte del trimestre.

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Lauree Professionalizzanti”

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 agosto 2020

Con il parere del 22 luglio scorso, ora trasmesso al Governo, della Commissione Istruzione delle Camera dei Deputati sullo “Schema di Decreto” relativo alle “Lauree Professionalizzanti” si è chiuso il cerchio su di una poco edificante vicenda, iniziata nel 2016. Il nuovo “laureato professionalizzante” non avrebbe potuto: 1. proseguire gli studi nè verso la (LM) laurea magistrale né convertire il percorso formativo in una (L) laurea triennale; 2. accedere ai pubblici concorsi; 3. accedere ad un Albo professionale, con le stesse possibilità offerte ai laureati triennali. Per rimanere solo alle criticità di maggior rilievo.Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati (unico fra gli Albi professionali a farlo) si oppose decisamente al Decreto, minacciando di impugnarlo al TAR ed ottenendo quindi che venisse sospeso (febbraio 2017) e che fosse avviata una seria valutazione degli effetti delle nuove Lauree Professionalizzanti. Presso il MIUR venne quindi costituita una “Cabina di Regia” per valutare i problemi aperti la quale, a conclusione dei propri lavori, recepì alcune delle proposte degli Agrotecnici.
Altre vennero riprese dal CUN-Consiglio Universitario Nazionale nelle “Linee guida sulle lauree professionalizzanti” dell’ottobre 2018.Il quadro normativo regolatorio delle nuove “Lauree Professionalizzanti”, dopo le modifiche del Ministero e del CUN, si presenta dunque molto diverso da quello iniziale: ad esempio i nuovi titoli adesso possono “dialogare” con il restante sistema della formazione universitaria, consentendo in qualche modo il passaggio degli studenti ad altri corsi di studio universitari.
Il recente “Schema di Decreto” del Governo, che approva le nuove “Lauree Professionalizzanti”, riducendole da quattro a tre (e precisamente: “L-P01 professioni tecniche per l’edilizia e il territorio; “L-P02 professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali” ed “L-P03 professioni tecniche industriali e dell’informazione”) si presentava particolarmente carente per quanto riguarda la laurea del settore agrario “L-P02” per la quale, diversamente dalle altre, non si prevedeva quale sbocco lavorativo l’esercizio della libera professione, dunque senza la possibilità di iscriversi agli Albi di settore.Per questo il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati era nuovamente intervenuto, il 13 luglio scorso, chiedendo alla VII Commissione Istruzione della Camera di condizionare il parere favorevole del Parlamento alla espressa previsione della possibilità per il futuri laureati “L-P02” di potersi, anche, iscriversi negli Albi professionali del settore.
Veniva poi inviato ai parlamentari il parere che il Collegio Nazionale aveva reso al Governo, in esito agli incontri con il CUN-Consiglio Universitario Nazionale, dove venivano evidenziate le preoccupazioni per la sovrapposizione delle nuove LP con i corsi ITS-Istruzione Tecnica Superiore.Il doppio intervento sortiva effetto ed il parere della Camera dei Deputati del luglio scorso reca puntuali “Osservazioni”, che recepiscono le richieste del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati “Ci sentiamo di dover ringraziare On. Marco BELLA, e gli altri membri della Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, per l’attenzione e la sensibilità dimostrata non già alle nostre tesi, ma piuttosto ad assicurare un futuro di maggiori certezze, e più flessibilità formativa, ai giovani che vorranno intraprendere questo nuovo percorso di studio”.

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