Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 167

Archive for 31 Maggio 2024

San Marino: mostra Transavanguardia La vitalità del contemporaneo

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

San Marino Palazzo SUMS, 2 giugno – 22 settembre 2024 Inaugurazione: sabato 1° giugno, ore 18.00 San Marino celebra la Transavanguardia con una grande mostra a Palazzo SUMS, organizzata dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, il Dipartimento Turismo e Cultura, gli Istituti Culturali ed FR Istituto d’Arte Contemporanea S.p.a. in collaborazione con Claudio Poleschi Arte Contemporanea. Il percorso espositivo comprende una cinquantina di opere di Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Dipinti e sculture selezionate che offrono un’ampia testimonianza delle ricerche condotte negli anni Ottanta, in piena Transavanguardia, includendo inoltre realizzazioni più recenti, che attualizzano, senza smentirle, le basi del movimento, gettate da Achille Bonito Oliva quasi mezzo secolo fa. Principio cardine che collega le opere in mostra è il primato della soggettività dell’artista, che attua una ricerca individuale e libera. Ad unire gli autori in esposizione, differenti per esperienze e linguaggio, è il desiderio di riportare l’opera d’arte alla sua centralità, riscoprendo il piacere di essere artisti, in opposizione a un’arte fortemente ideologizzata e politica. Avvalendosi di mezzi tradizionali e tornando alla figurazione, intesa come segno e colore, gli artisti giungono ad una nuova forma di espressione, il cui nucleo non è logico e razionale, ma poetico ed evocativo. La Repubblica di San Marino è storicamente legata allo sviluppo della Transavanguardia e ritrova nel suo territorio innumerevoli impronte di un passaggio fondamentale per la storia dell’arte. Già nel 1982 San Marino dedicò al movimento, che si stava diffondendo anche nel resto d’Europa, un’esposizione con catalogo a firma di Achille Bonito Oliva, dal titolo La Transavanguardia tedesca. La Prima Bella Mostra Italiana di Sandro Chia ed Enzo Cucchi, inaugurata a San Marino nel 1996, ne è stata poi l’ideale continuazione. A testimonianza di queste importanti esperienze, nella Repubblica del Titano rimangono oggi due opere fondamentali: il dipinto Prima Bella Mostra Italiana (1995), realizzato a quattro mani da Chia e Cucchi e conservato presso la Galleria Nazionale, e l’opera Scala Santa (1987), dipinta ad encausto da Enzo Cucchi su una parete della Cappella della Scala Santa presso il Monastero di Santa Chiara. Palazzo Sums è visitabile tutti i giorni con orario 10.00-18.00. Per informazioni e prenotazioni: T. +378 0549 909421. Ingresso intero Euro 8, ridotto Euro 4, disponibili gratuità. Per approfondimenti: https://sanmarinoartecultura.com/, http://www.fristitutodarte.com. Hashtag: transavanguardiasanmarino.

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L’estate 2024 è a pelo d’acqua

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

A Chia (CA), nella punta più a sud della Sardegna, Aquadulci è immerso nel verde della vegetazione mediterranea e a pochi passi da una delle più belle spiagge dell’isola, Su Giudeu, che si raggiunge a piedi costeggiando uno stagno abitato dai fenicotteri rosa. Fra le dune di sabbia ricoperte da ginepri secolari la vista si apre a un mare cristallino, tutto da scoprire nuotando o da solcare su kite, tavole da windsurf o a bordo del veliero Milmar. Il suono delle cime che stringono il legno, gli alberi e le vele che si stagliano nel cielo, la goletta propone itinerari alla scoperta delle cale più belle e nascoste, come Cala Zafferano (raggiungibile solo via mare), Cala Galera e Capo Malfatano, con la possibilità anche di pranzare a bordo (www.aquadulci.com). Immersi nella natura fra atmosfere lagunari e spazi da navigare. Dall’opera di bonifica di ex cave di sabbia abbandonate, è nata la prima Oasi Naturale della Campania: i Laghi Nabi. Sul Litorale Domizio (CE) si può dormire in eleganti tende over water oppure in lodge attrezzati sospesi sull’acqua per una vacanza a 360° fra terra e acqua. Per nuotare nella grande piscina a sfioro sul lago, dedicarsi alla barca e vela, al kayak o alla canoa, oppure provare l’emozione, divertendosi, del wakeboard (mix tra snowboard e sci d’acqua) o del pedalò. E poi totale relax nella Nabi Water Spa, con la piscina a sfioro sul lago riscaldata, lame, getti d’acqua cervicali e soft walk (www.laghinabi.it) Nel cuore di un’Umbria poco conosciuta, ma non distante da Spoleto e dai principali luoghi d’arte, si affaccia il Relais Borgo Campello, a Campello sul Clitunno (PG). Una struttura diffusa, racchiusa all’interno di un borgo medioevale e cinta da mura trecentesche all’insegna di relax e comfort. Imperdibile la Soft-Hub, una mini-piscina idromassaggio sulla grande terrazza, dove è possibile gustare un aperitivo di fronte al panorama unico della valle di Spoleto. Ad appena 20 chilometri, scorre impetuoso il fiume Nera fra paesaggi mozzafiato e tanta adrenalina: scoprendo l’avventura del rafting si vivono emozioni fra ripide, suggestive gole, boschi e immense piane dai mille colori, esplorando un istante dopo l’altro angoli di natura altrimenti inaccessibili (www.borgocampello.com/it/). Sulla riva destra del Po, nella sua golena sorge l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR). Corte di campagna e un tempo fortezza a guardia delle rive del Grande Fiume, oggi è uno scrigno dedicato all’ospitalità, al mondo rurale, alle sue storie e ai suoi prodotti. Relais con 11 camere di charme e ristorante dello chef stella Michelin Massimo Spigaroli, propone una cucina Gastro-Fluviale dedicata ai sapori del territorio, con materie prime che arrivano direttamente dall’azienda agricola di famiglia. A pochi passi, sulle rive del Grande Fiume si può prendere una piccola imbarcazione per una escursione alla scoperta della natura del Po, delle sue lanche, dei suoi pioppeti e dei suoi boschi incantati (www.anticacortepallavicinarelais.it/). Per un’esperienza fuori dall’ordinario Evolution Travel propone una crociera in caicco lungo la Costa Occidentale della Grecia, alla scoperta delle magiche isole Ioniche, tra cui Sivota, Paxos, Kassiopi e la bellissima Corfù. Una settimana all’insegna di relax e natura vera, tra spiagge bianche, baie e grotte in un mare cristallino. La Sicilia non è da meno con le crociere in barca a vela alle isole Egadi o alle isole Eolie, per conoscere da vicino bellezze naturali senza eguali, raggiungibili solo dal mare (www.evolutiontravel.it).

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Ferrari Testa rossa

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Milano Lunedì 3 giugno alle 17,30 presso l’ADI Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1 conferenza stampa. In occasione dei primi 40 anni della Ferrari Testarossa, icona indiscussa della storia dell’automobile e ancora oggi tra le vetture più apprezzate e ammirate al mondo, la Scuderia Sant Ambroeus ha organizzato un incontro con ospiti d’eccezione, per celebrare il compleanno della gloriosa e potente sportiva degli anni ’80. Parteciperanno l’Ing. Leonardo Fioravanti e Diego Ottina, designers dell’auto per Pininfarina, Gaetano Derosa, giornalista di Ruoteclassiche e autore del libro “Supercars Ferrari Testarossa” edito da Giorgio Nada Editore. A cornice dell’evento, non mancheranno alcuni esemplari di Ferrari Testarossa, affiancati da una splendida one-off Ferrari FZ 93 del 1933 su base Testarossa disegnata da Zagato, e una speciale Testarossa Spider creata da Pavesi. A seguire, i soci della Scuderia Sant Ambroeus saranno lieti di condividere un brindisi con il pubblico presente.

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Workshop ET@INGV: Presentazione del progetto Earth Telescope e sinergie scientifiche

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Roma Lunedì 3 e martedì 4 giugno, presso la Sala Conferenze della sua Sede di Roma, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ospiterà il workshop ET@INGV. Einstein Telescope (ET) è il grande progetto europeo di ricerca scientifica che, nel 2023, l’Italia si è candidata ad ospitare a Sos Enattos, in Sardegna, nelle cui miniere l’INGV svolge esperimenti e attività di ricerca già dal 2019.L’incontro in programma nella Sede Centrale dell’INGV, rivolto alle ricercatrici e ai ricercatori degli Enti e Università coinvolti nel progetto, avrà l’obiettivo di fare il punto sulla partecipazione dell’Istituto in ET e di rafforzare la sinergia tra Enti di Ricerca e Università per sostenere insieme la candidatura italiana e rendere protagonista il nostro Paese. ET, con le infrastrutture del futuro osservatorio geofisico sotterraneo “Sardinia Faber” in fase di realizzazione nell’ambito del progetto PNRR MEET (di cui INGV è capofila), dovrà essere ospitato in un sito geologicamente compatibile per il funzionamento del rilevatore di onde gravitazionali più sensibile al mondo, individuato proprio nell’area delle miniere nuoresi, in cui la quiete sismica e la stabilità geodinamica contribuiscono a garantire l’elevata qualità dei dati geofisici raccolti.L’appuntamento di inizio giugno sarà inoltre l’occasione per presentare il progetto “Earth Telescope” dell’INGV e per raccogliere gli interessi scientifici e tecnologici della comunità dell’Istituto.Durante il workshop ET@INGV i ricercatori si confronteranno attorno a due Tavole Rotonde: “I grandi progetti, le prospettive scientifiche e le sinergie tra Enti”, moderata dalla giornalista di ANSA Enrica Battifoglia, e “Sardegna, Geofisica e Einstein Telescope: open questions e progetti comuni”, moderata da Matteo Serra (Coordinatore della comunicazione di ET Italia, INFN). L’appuntamento vedrà i contributi, tra gli altri, di Carlo Doglioni (Presidente dell’INGV), Marco Pallavicini (vice Presidente dell’INFN), Roberto Cimino (Ministero dell’Università e della Ricerca), Claudio Chiarabba (Direttore del Dipartimento Terremoti dell’INGV), Massimo Chiappini (Direttore del Dipartimento Ambiente dell’INGV), Enzo Brocato (Direttore dell’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’INAF), Michele Punturo (Coordinatore della Collaborazione Scientifica ET dell’INFN), Marica Branchesi (Professoressa di Astrofisica al Gran Sasso Science Institute e Coordinatrice dell’ET Observational Science Board), Domenico D’Urso (Professore di Fisica all’Università degli Studi di Sassari), Enrico Calloni (Università Federico II Napoli), Claudia Piromallo (INGV), Giovanni Diaferia (INGV), Irene Molinari (INGV), Maria Marsella (Università degli Studi Sapienza di Roma).

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I Verdi europei avvertono: l’alleanza del Partito popolare europeo con Giorgia Meloni ucciderà il Green Deal

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Durante la sua visita a Padova, Italia, Bas Eickhout ha evidenziato il grave impatto dei temporali e delle forti piogge in molte parti del nord Italia, con le regioni Veneto e Lombardia particolarmente colpite dalle inondazioni. Le forti piogge hanno causato gravi danni e sofferenze ai cittadini, agli agricoltori locali e all’economia. Le condizioni meteorologiche estreme causate dai cambiamenti climatici stanno diventando sempre più frequenti.Bas Eickhout, candidato leader dei Verdi europei, ha dichiarato: “Il Green Deal è necessario più che mai, ad esempio per evitare che gli eventi meteorologici estremi diventino più frequenti. Un Green Deal dovrebbe essere sociale e includere un importante piano di investimenti per finanziare infrastrutture verdi, energie rinnovabili e servizi pubblici. In questo modo creeremo posti di lavoro, ridurremo i costi energetici e miglioreremo gli standard di vita in tutta Europa. La transizione verde non è astratta, migliora la vita delle persone. Significa nuove linee ferroviarie, nuove fabbriche, nuove opportunità, migliore salute. E i Verdi prestano attenzione alle pratiche agricole sostenibili di piccola e media dimensione, che sono partner nella protezione dell’ambiente dalle condizioni meteorologiche estreme”. Il principale candidato dei Verdi , Bas Eickhout, ha sottolineato che una potenziale alleanza tra partiti di destra e di estrema destra a livello europeo minaccia il futuro del Green Deal. “Abbiamo già visto come i partiti conservatori e di estrema destra al Parlamento europeo abbiano iniziato a smantellare elementi chiave del Green Deal, come la legge sul ripristino della natura ”. Eickhout ha sottolineato che i Verdi sono pienamente impegnati a difendere il Green Deal e gli interessi degli agricoltori e dei cittadini dagli impatti climatici: “Gli agricoltori soffrono a causa dell’attuale modello insostenibile. Il Green Deal è la soluzione, non il problema. Abbiamo bisogno di un accordo verde e sociale che dia priorità alle persone e al pianeta rispetto ai profitti”.

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European Greens warn: European People’s Party alliance with Giorgia Meloni will kill the Green Deal

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Padua, Italy During his visit to Padua, Italy, Bas Eickhout highlighted the severe impact of storms and heavy rainfall in many parts of northern Italy with the regions of Veneto and Lombardy being particularly affected by floods. The heavy rains caused severe damage and suffering to citizens, local farmers and the economy. Extreme weather caused by climate change is becoming more and more frequent.Bas Eickhout, European Green lead candidate said: “The Green Deal is needed more than ever, for example to prevent extreme weather events from becoming more frequent. A Green Deal should be social, and include a major investment plan to fund green infrastructure, renewable energy, and public services. This way, we will create jobs, reduce energy costs, and improve living standards across Europe. The green transition is not abstract, it improves the lives of people. It means new rail lines, new factories, new opportunities, better health. And Greens have attention for small and medium-size sustainable agricultural practices, which are partners in protecting the environment against extreme weather.” Green top candidate Bas Eickhout pointed out that a potential alliance of right-wing and far-right parties on the European level threatens the future of the Green Deal. “We have already seen how the conservative and far-right parties in the European Parliament started dismantling key elements of the Green Deal, such as the Nature Restoration Law.”Eickhout emphasised that the Greens are fully committed to defending the Green Deal and the interests of farmers and citizens against climate impacts: “Farmers are suffering because of the current unsustainable model. The Green Deal is the solution, not the problem. We need a Green and Social Deal that prioritises people and the planet over profits.”

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Regno Unito: Investimento azionario

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

By Graham Ashby, Gestore del Fondo, UK All Cap, Schroders. L’investimento azionario comporta sempre dei rischi e il tentativo di prevedere i cambiamenti dei mercati è lungi dall’essere una scienza esatta, proprio come la politica. Detto questo, il sentiment nei confronti delle azioni britanniche è molto basso e ci chiediamo se un cambio di governo nel Regno Unito possa coincidere con un’inversione di tendenza del sentiment. Con un sentiment così basso nei confronti delle azioni britanniche, gli investitori contrarian potrebbero sostenere che le cose possono solo migliorare. Il leggendario Warren Buffett una volta ha osservato che è saggio per gli investitori “essere timorosi quando gli altri sono avidi e avidi quando gli altri sono timorosi”. Che sia il momento di essere avidi con le azioni del Regno Unito? Certamente alcuni indicatori contrarian suggeriscono di sì. E un nuovo governo potrebbe migliorare alcune condizioni per le azioni britanniche. Basti pensare ai livelli molto bassi delle allocazioni azionarie nazionali dei fondi pensione, specialmente rispetto ad altri Paesi. Nessuno ha la sfera di cristallo per quanto riguarda i tempi esatti, ma è difficile che i fondi pensione domestici possano ridurre ulteriormente e in modo significativo la loro esposizione alle azioni del Regno Unito.

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Schroders – Che conseguenze potrebbero avere le elezioni inglesi per l’economia e i mercati?

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

A cura di Azad Zangana, Senior European Economist and Strategist, e Graham Ashby, Fund Manager, UK All Cap, Schroders. Il primo ministro Rishi Sunak ha dato il via alla corsa per la formazione del prossimo governo. Il 4 luglio si terranno le elezioni che, se i sondaggi saranno corretti, porteranno a un risultato difficile per l’attuale governo. Qual è la situazione dell’economia e dei mercati del Regno Unito in vista delle elezioni? Ci sono tre domande principali che ci si pone in merito alle prossime elezioni nel Regno Unito. La prima riguarda la tempistica. A prima vista sembra singolare, ma forse non così tanto se si considera un probabile rallentamento della crescita, dopo un primo trimestre sorprendentemente forte, in combinazione con un’inflazione più rigida del previsto. Un’inflazione più sostenuta sembrerebbe in grado di allontanare i tagli dei tassi d’interesse e con essi la prospettiva di una riduzione dei costi dei mutui nell’immediato futuro.Sunak ha affermato che “l’economia sta crescendo più velocemente di quanto chiunque avesse previsto”, riferendosi alle stime di crescita del Pil del primo trimestre, sorprendentemente forti, che hanno segnato la fine della recessione nel Regno Unito. Sebbene il calo dell’inflazione sia stato consistente, è dovuto principalmente a una riduzione delle bollette energetiche domestiche e agli effetti base. L’inflazione CPI di aprile è stata infatti deludente, poiché le stime di consenso prevedevano un calo al 2,1%. Di conseguenza, le aspettative per il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra (BoE) si sono spostate da giugno a settembre, con un conseguente aumento dei costi dei mutui per coloro che effettueranno un rifinanziamento nel prossimo futuro. Inoltre, il nostro modello suggerisce che l’inflazione dovrebbe aumentare a partire da luglio, allontanandosi dall’obiettivo della BoE del 2%. Questo potrebbe mettere in discussione le affermazioni del governo secondo cui l’inflazione sarebbe tornata alla normalità. La seconda domanda è: chi vincerà queste elezioni? I sondaggi vanno presi con le pinze ma, a campagna elettorale appena iniziata, il partito laburista all’opposizione ha un enorme vantaggio, apparentemente inattaccabile, di 21 punti percentuali sui conservatori, rimasto abbastanza costante. Questo porta naturalmente alla terza domanda: cosa potrebbe significare un governo laburista per il Regno Unito? Al momento non ci sono molte informazioni concrete su cui lavorare. Alla luce di questo vantaggio nei sondaggi, il partito laburista non ha sentito la pressione di dover annunciare il proprio programma. Il discorso del Cancelliere ombra Rachel Reeves per la Mais Lecture del 19 marzo ha offerto alcuni spunti. Il messaggio di: “costruire la crescita su basi forti e sicure, con un governo attivo guidato da tre imperativi. In primo luogo, garantire la stabilità; in secondo luogo, stimolare gli investimenti attraverso una partnership con le imprese; in terzo luogo, riformare per sbloccare il contributo dei lavoratori e il potenziale non sfruttato in tutta la nostra economia”. L’obiettivo sarà probabilmente quello di equilibrare il bilancio corrente utilizzando le entrate fiscali, ma di consentire l’indebitamento per pagare i maggiori investimenti pubblici. Ciò al fine di ridurre il debito complessivo nel medio termine. Mentre i laburisti evitano di parlare di aumenti delle tasse, la campagna elettorale costringerà inevitabilmente il partito a offrire maggiori dettagli. È probabile che siano necessari alcuni aumenti delle tasse, cosa difficile visto il “fiscal drag” che si sta verificando come risultato del congelamento delle soglie dell’imposta sul reddito negli ultimi sette anni. Trovare soluzioni per le sfide strutturali a lungo termine dell’economia britannica sarà fondamentale per aumentare la crescita e il tenore di vita. Queste sfide includono l’invecchiamento demografico, l’adattamento al cambiamento climatico, un ambiente commerciale esterno più ostile e una scarsa crescita della produttività. Si spera che ciò significhi anche un miglioramento dei rendimenti per gli investitori, che da tempo evitano in larga misura i mercati pubblici del Regno Unito.

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Mercati azionari in Giappone

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024


By Richard Kaye, Portfolio Manager del fondo Comgest Growth Japan di Comgest. A livello di mercato generale, la tanto attesa e infine microscopica variazione della politica attuata a marzo dalla Bank of Japan ha causato un calo dei corsi delle azioni bancarie, dei rendimenti dei titoli di Stato e dello yen, indice di come fosse invece prevista una modifica decisamente più consistente. Verso la fine del trimestre, le avvisaglie di un intervento si sono intensificate a fronte del calo dello yen ai minimi dal 1990. In Giappone, i dati sulle trattative salariali, c.d. shuntō, sono stati interpretati come una conferma di inflazione, mentre quelli sugli aumenti dei salari reali raccolti dal Ministero della Salute e del Lavoro hanno evidenziato un incremento molto più debole delle cifre previste nel quadro shuntō dello scorso anno. Riteniamo che la storia dell’inflazione in Giappone sia quantomeno ambigua e non costituisca una base per una tesi a lungo termine di crescita degli utili bancari. Evitiamo pertanto i grandi temi macroeconomici e ricerchiamo le molte opportunità di crescita eccellenti offerte dal mercato giapponese che ora, dopo vari trimestri di distorsioni sul versante bancario, presenta valutazioni a nostro avviso anomale.Continuiamo a investire in società particolari la cui crescita è, secondo noi, prevedibile con qualche certezza. Nel corso del trimestre abbiamo tenuto una riunione con Fast Retailing, presso il suo centro di distribuzione Ariake. L’azienda ha confermato i piani a lungo termine volti a conseguire un fatturato annuale di 10 trilioni di yen, continuando a crescere in Cina, espandere il marchio GU orientato ai clienti più giovani e ottimizzare le scorte e lo sviluppo dei prodotti. L’aumento trimestrale del corso azionario di Fast Retailing rispecchia i forti utili dell’azienda. Gli utili pubblicati a gennaio per il trimestre settembre – novembre hanno attestato una crescita delle vendite e dell’utile operativo rispettivamente del 13% e 25% a fronte dei valori dell’anno precedente. Le vendite sono state sospinte dalla crescita del 2% di Uniqlo Japan data la robustezza dell’abbigliamento invernale, dal rafforzamento dell’11% di GU e dalla crescita presumibilmente attorno al 18% in Cina, dove il marchio flagship Uniqlo ha continuato a superare l’incremento dei consumi cinesi grazie al suo mix di forte appeal, qualità, prezzo e marketing mirato. Abbiamo incontrato Toyota Industries per discutere del recente richiamo dei suoi motori. Siamo stati profondamente colpiti dalla sincerità e dall’accuratezza dell’indagine interna della società. I dati del trimestre ottobre – dicembre riportati dalla società a febbraio hanno evidenziato una crescita delle vendite e dell’utile operativo rispettivamente del 17% e 46% in rapporto all’anno precedente. La crescita è scaturita soprattutto dalle aree dei compressori per l’aria condizionata di veicoli elettrici di Toyota Motor e delle attrezzature logistiche, che supportano i progetti di automazione di aeroporti e magazzini di tutto il mondo.I colloqui con Recruit hanno rafforzato la nostra convinzione nella robustezza del suo software di ottimizzazione della selezione del personale, che interagisce con l’ampio spettro di candidati e imprese di tutto il mondo sviluppato in special modo attraverso il suo sito web Indeed.In termini di prospettive, il nuovo interesse degli investitori esteri per il Giappone rimane ai massimi storici. I dati dimostrano che gli investitori retail nazionali non hanno ancora iniziato a investire nel proprio mercato, in quanto i nuovi conti esentasse “NISA” sono utilizzati in prevalenza per acquistare azioni USA. Tale contesto potrebbe cambiare radicalmente in caso di normalizzazione dello yen. Ci aspettiamo un cambiamento a livello di leadership del mercato ora che il rally bancario, basato su presupposti incerti che ha dominato negli ultimi trimestri, sembra in via di attenuazione.Durante questo e lo scorso anno, i capitali esteri sono tornati in Giappone, ma con un’enfasi a nostro giudizio impropria su inflazione, aspettative di cambiamento della governance universale e intelligenza artificiale. I maggiori costituenti dell’indice MSCI Japan Growth sono titoli percepiti come beneficiari dell’intelligenza artificiale e nel 2023 la crescita del capitale si è concentrata in misura sproporzionata su di essi. Riteniamo che esistano altri temi di crescita al di là dell’intelligenza artificiale. Tra gli esempi figurano la riapertura dell’Asia, la trasformazione sociale in Giappone, la diffusione della medicina preventiva e i cambiamenti generazionali a livello di management che rinvigoriscono le aziende vecchie. Crediamo in una normalizzazione di questi crescenti capitali esteri e il rientro costante degli investitori nazionali giapponesi, con una nuova attenzione a qualità, engagement e disciplina di capitale.

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Molti paesi emergenti hanno adottato programmi di riforme verdi

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

A cura di Wim-Hein Pals, Head of Emerging Markets Equities di Robeco. Tra gli esempi figurano:- Il programma di riforme verdi della Cina, che vede il paese impegnato in una transizione verso un’economia più ecosostenibile e a basse emissioni di carbonio. Il paese è di gran lunga il maggior produttore mondiale di pannelli solari e turbine eoliche; oltre il 90% di tutti i pannelli solari a livello mondiale proviene dalla Cina. Le autorità cinesi mirano a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060.- Il Brasile è impegnato a combattere la deforestazione in Amazzonia e ha fissato obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Il paese sta inoltre investendo nelle fonti rinnovabili come l’energia idroelettrica, eolica e solare. Queste rappresentano quasi il 45% della domanda di energia primaria del Brasile, il cui settore energetico presenta quindi una delle minori intensità di carbonio al mondo. La rete elettrica nazionale brasiliana è alimentata per quasi l’80% da fonti rinnovabili. Per realizzare questi obiettivi ambiziosi servono investimenti ingenti nell’energia eolica e solare, nei veicoli elettrici, nelle reti elettriche intelligenti e in altre tecnologie verdi. In aggiunta alle significative quote di mercato nell’eolico e nel solare, Cina e Corea hanno grandi produttori di automobili e batterie con una presenza considerevole nella catena di fornitura globale dei veicoli elettrici. Paradossalmente, il rafforzamento della resilienza climatica può essere un processo ad alta intensità di materie prime. Alcuni aspetti delle iniziative di resilienza climatica richiedono un impiego considerevole di materie prime come acciaio, legname, leghe metalliche, metalli delle terre rare, litio, silicio e plastica. I paesi emergenti produttori di materie prime come Cina, Brasile, Cile, Indonesia, Sudafrica e Corea saranno probabilmente i beneficiari economici della transizione energetica. Le prospettive dei mercati emergenti sono strettamente legate alle mutevoli dinamiche del commercio globale. L’aumento del protezionismo, le tensioni commerciali e i cambiamenti nelle catene di fornitura comportano sia rischi che opportunità per le economie emergenti. Anche il panorama geopolitico è interessato da una rapida evoluzione. Le tensioni commerciali, le alleanze regionali e la competizione tecnologica si ripercuoteranno sui mercati emergenti al pari dei cambiamenti interni. Ad esempio, si prevede che l’India diventerà il più grande mercato emergente nel prossimo decennio, probabilmente intorno al 2030, superando la Cina. Questo sorpasso sarà favorito dalla crescita demografica, dalla vigorosa espansione economica, dal dividendo demografico, dal continuo perseguimento delle riforme di mercato, dalla tecnologia e dall’innovazione, e dallo sviluppo delle infrastrutture. In particolare, un numero sempre maggiore di imprese sta adottando la strategia “Cina più uno”, per diversificare l’attività produttiva o gli approvvigionamenti al di là della Cina con l’aggiunta di almeno un altro paese alla propria catena di fornitura. Questo approccio punta a mitigare i rischi associati all’eccessiva dipendenza dalla Cina, come l’aumento del costo del lavoro, le tensioni geopolitiche o le interruzioni delle supply chain. In sintesi, il prossimo decennio sarà un periodo positivo di trasformazione per i mercati emergenti. Dal punto di vista sia economico che geopolitico si assiste a uno spostamento del potere verso i mercati emergenti come il Brasile, il Messico, la Grande Cina, la Corea del Sud, l’India e alcune zone del Sud-Est asiatico. Per gli investitori questo è un momento quanto mai opportuno per aumentare l’esposizione ai mercati emergenti e cogliere la seconda ondata di crescita del loro percorso evolutivo. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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Robeco: Tre tendenze che sosterranno i mercati emergenti nel prossimo decennio

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

A cura di Wim-Hein Pals, Head of Emerging Markets Equities di Robeco. All’indomani della crisi finanziaria globale (GFC) del 2008-2009 quasi tutti pensavano che, dopo due crolli del 50% registrati dal mercato azionario nell’arco di un decennio, il dominio degli Stati Uniti fosse finito. Il futuro sarebbe stato nelle mani dei paesi emergenti. Nel decennio successivo questa previsione pressoché unanime non avrebbe potuto dimostrarsi più sbagliata. Dal 2011 a oggi l’MSCI World Index ha nettamente sovraperformato l’MSCI EM Index. Le banche centrali dei mercati sviluppati hanno fatto ricorso al quantitative easing (QE) e a tassi d’interesse artificialmente bassi per contrastare gli effetti della GFC. Il basso costo del denaro ha incentivato l’assunzione di prestiti, l’aumento della leva finanziaria e i riacquisti di azioni da parte delle aziende statunitensi, con la conseguente espansione dei multipli di valutazione (P/E) e la sovraperformance dei mercati sviluppati. Dal 2014 in poi, inoltre, il biglietto verde si è rafforzato, intaccando la competitività relativa delle esportazioni dei mercati emergenti. I prezzi delle materie prime sono diminuiti e le apprensioni geopolitiche si sono intensificate, mentre la pandemia di Covid ha creato nuove difficoltà. La Cina ha rallentato. In questo contesto, i mercati emergenti hanno sottoperformato.Siamo dell’avviso che i prossimi dieci anni saranno più gratificanti per gli investitori nei mercati emergenti. Tre tendenze essenziali potrebbero definire la nuova era dei mercati emergenti. 1. Probabilmente non avranno bisogno di ammodernare costose infrastrutture esistenti o vecchi sistemi profondamente radicati. 2. Hanno popolazioni giovani esperte di digitale. 3. Mentre nei mercati maturi è il settore privato che tende a farsi carico dell’innovazione, in alcuni grandi mercati emergenti i governi collaborano attivamente con le aziende e sostengono le iniziative imprenditoriali nel campo delle nuove tecnologie allo scopo di coltivare i talenti e le competenze locali. Secondo le stime, entro il 2030 due terzi della popolazione mondiale risiederanno nelle città, nella maggior parte dei casi in megalopoli che ospitano più di 10 milioni di persone. Tuttavia, questo processo di urbanizzazione comporta sia sfide che opportunità. I governi devono investire in infrastrutture solide, come trasporti, energia, acqua e servizi igienico-sanitari. Città intelligenti, trasporti sostenibili e reti logistiche efficienti saranno fondamentali per la competitività economica. Le carenze infrastrutturali sono tuttora un ostacolo significativo alla crescita di molti mercati emergenti. In molti mercati emergenti si registrano crescenti preoccupazioni per l’impatto ambientale provocato dalla rapidità della crescita economica, dell’urbanizzazione e dello sviluppo.

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Rapporto di ricerca aziendale relativo a REVO INSURANCE a cura di Intermonte

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Revo Insurance ha riportato solidi risultati nel primo trimestre del 24 che confermano le nostre aspettative per il proseguimento della buona traiettoria di crescita. I premi lordi e l’utile operativo rettificato si sono rivelati promettenti e costituiscono un buon punto di partenza per allinearsi alle nostre aspettative per l’anno fiscale 2024. Sostanzialmente confermate le stime per il 2024 con premi che si avvicinano al target 2025 di 300 milioni di euro, con un anno di anticipo rispetto al piano. Prevediamo agg. utile operativo a >€30 milioni e utile netto a €21 milioni nonostante un utile operativo più normalizzato. Adeguiamo le nostre stime per un’accelerazione dello spostamento del mix verso segmenti quali ingegneria, immobiliare e agro che comporterà nei prossimi anni un miglioramento del COR, previsto al ~75% nel 2026 rispetto a quasi l’86% nel 2023 grazie a una riduzione del rapporto spese. Miglioriamo quindi leggermente le nostre aspettative per Solvency 2 2025/2026, che dovrebbe raggiungere il 230% nel 2026 dal precedente 215% grazie alla forte generazione organica di capitale. BUY confermato, target confermato a 12,0€. Riteniamo che il sentiment nel settore assicurativo stia migliorando: i prezzi dei danni si stanno inasprendo, spinti dall’impatto altamente negativo degli eventi naturali nel 2023. Nonostante i costi di riassicurazione più elevati, prevediamo che gli operatori del mercato ne trarranno beneficio e che aziende come REVO, che sfruttano l’innovazione e la tecnologia, stanno migliorando. molto ben posizionato per sfruttare l’opportunità. Ci aspettiamo che i driver positivi della storia azionaria accelerino ulteriormente, anche grazie all’intelligenza artificiale, al lancio di nuovi prodotti e all’espansione in Spagna. Revo sta gettando le basi per la fase 2 dell’azienda: ora è un operatore del ramo danni a pieno titolo, con un focus sulle PMI e un forte posizionamento in nicchie redditizie. Secondo le nostre proiezioni, il titolo viene scambiato a multipli molto interessanti, rendendo Revo un’opportunità interessante per gli investitori che cercano operatori innovativi. Confermiamo il nostro rating BUY con un target price di €12.0ps. Abstract by Intermonte.

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Andamento dell’offerta di stanze dal 2019 nei principali centri universitari italiani

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Guardando allo stock di immobili in locazione nelle città analizzate, quelle dove si registra in proporzione il maggior numero di stanze rispetto all’offerta totale in affitto sono Catania, Bari e Verona, con percentuali rispettivamente del 20%, 18% e 15%. A Roma e Torino il valore si ferma attorno all’8%, mentre a Milano e Bologna scende al 6%. A Venezia, Firenze e Palermo le stanze rappresentano il 5% circa dello stock totale proposto in locazione sui rispettivi territori, mentre a Genova solo il 3%. Quando si parla di stanze per studenti Milano rimane saldamente in testa alla classifica non solo rispetto al prezzo medio di una singola – che ha ormai toccato quota 700 euro al mese – ma anche per quanto riguarda l’offerta: il capoluogo meneghino, infatti, accentra ben il 21,6% della disponibilità totale di stanze nel Paese. Per quanto concerne invece i centri universitari più piccoli, Padova, sede di una delle più celebri e antiche università italiane, concentra quasi il 2% dell’offerta totale di stanze e, rispetto al 2019, queste sono aumentate di quasi 6 volte (+473%). A Trento, famosa per la facoltà di economia, lo stock invece è cresciuto del 689%, 8 volte tanto, e ora rappresenta l’1,7 del totale; ma è Brescia che raggiunge la cifra monstre del +916% nei 4 anni considerati, arrivando così a pesare per l’1,2% sul totale. (Estratto by medialist immobiliare)

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Tredicina in preparazione alla Festa del Santo 2024

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Padova In attesa della Solennità di giovedì 13 giugno, ripartono da venerdì 31 maggio anche i consueti Pellegrinaggi delle Diocesi del Veneto. Tra le novità, la presenza quest’anno di Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Pellegrini, Vescovo della Diocesi di Concordia-Pordenone per la prima volta in pellegrinaggio durante la Tredicina, lunedì 10 giugno. Tra le novità: la “Notte dei Santuari”, pellegrinaggio dell’Arcella venerdì 31 maggio ore 20.30; il “Pellegrinaggio della Pace” da Camposampiero a Padova, sabato Primo giugno ore 10.30; sempre sabato Primo giugno alle ore 18 la “Santa Messa per la pace nel mondo” presieduta da padre Donà, Guardiano del Santuario di San Leopoldo Mandic; lunedì 10 giugno ore 18, la presenza della Diocesi di Concordia-Pordenone per la prima volta alla Tredicina, con il Vescovo Sua Ecc.za Mons. Pellegrini. Martedì 4 giugno ore 21, la Notte di Miracoli; mercoledì 12 giugno sera torna l’Infiorata sul sagrato della Basilica. In questi tempi foschi e carichi di violenza ancor di più la Tredicina di quest’anno invoca la protezione del Santo: Sant’Antonio contro la violenza è infatti il tema sia del consueto calendario di celebrazioni liturgiche e di pellegrinaggi delle diocesi del triveneto, che dell’edizione 2024 del Giugno Antoniano. L’immagine guida del Tema 2024 è ben rappresentata nell’affresco di Pietro Annigoni (1982) custodito nella cappella delle Benedizioni della Basilica in cui è il Santo è raffigurato poco prima della morte avvenuta nel 1231, mentre affronta il tiranno Ezzelino da Romano, incarnazione del male. Sebbene indebolito nel fisico e stremato nelle forze, le cronache narrano che il frate si recò a perorare la liberazione del conte Rizzieri di Sanbonifacio e di altri nobili padovani catturati in battaglia durante un agguato, animato da umana solidarietà e con un’audacia quasi temeraria. Le sue parole però non sortirono effetto e venne cacciato dal despota, ma se storicamente Antonio fu in quell’occasione un perdente, moralmente fu vincitore. Questo episodio diviene emblematico dell’attualità: “Antonio difensore dei più deboli” siano essi vittime del terrorismo o di guerre (112 conflitti nel mondo, secondo Italia in dati, alcuni attivi da molto tempo, come nel Medio Oriente tra Israele e Palestina, in Myanmar o in Kashmir; altri più recenti, come in Mozambico o tra Russia e Ucraina); donne maltrattate, violate o uccise dagli uomini che dicevano di amarle; persone disabili a cui dare opportunità e dignità, persone alla ricerca di giustizia e capaci di perdono, o che si “rialzano” dopo una caduta esistenziale.Per agevolare l’afflusso di pellegrini alle celebrazioni, in crescita dal 2022, il Comune di Padova da venerdì 31 maggio a mercoledì 12 giugno solo nella fascia oraria compresa dalle ore 16 alle ore 20 concede agli autobus turistici provenienti dalle varie Diocesi del Veneto e da fuori regione, il transito nella corsia riservata di via Beato Luca Belludi fino a piazza Del Santo da cui, espletate le attività di carico e scarico dei passeggeri, si dirigeranno verso l’area di sosta dedicata in Piazza Rabin. A seguire la SOLENNE PROCESSIONE e la benedizione con la Reliquia del Santo. SEMPRE ATTIVO IL SITO http://www.13giugno.org.

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Sono 50.000 le studentesse italiane che si sono cimentate con l’AI di IBM

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Il progetto è un programma pro bono, creato da IBM in collaborazione con l’Università La Sapienza per sensibilizzare le ragazze dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado italiane, tra i 15 e i 19 anni, che le vedrà impegnate per 4 mesi nella creazione di una chatbot. Scopo dell’iniziativa è diffondere la passione per l’informatica tra le giovani al fine di orientare le loro scelte di studio universitario e di scoprirsi talenti in queste discipline. Nonostante i dati raccolti da AlmaLaurea raccontino una lieve crescita delle iscrizioni, i numeri sono ancora impietosi: le studentesse che si iscrivono a percorsi di laurea in discipline STEM sono un sesto dei loro colleghi maschi. A livello globale, secondo una media del World Economic Forum, meno del 30% delle studentesse intraprende un percorso universitario o post-universitario in questo campo. “Skillsbuild for Girls è un impegno improntato alla responsabilità e alla trasparenza così come all’inclusività delle persone e del loro talento”, dichiara Floriana Ferrara, CSR Country Manager e Master Inventor IBM Italia e creatrice del progetto, che aggiunge: “L’obiettivo è far acquisire nozioni di base sul digitale e far avvicinare le ragazze alla tecnologia per dimostrare, soprattutto a loro stesse, che il digitale è roba per donne. È, inoltre, importante ricordare che questo progetto viene portato avanti dalle volontarie di IBM, un team di 100 donne che con la loro disponibilità e competenza sono la vera linfa vitale del progetto”.

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Diritti del lavoro come diritti umani

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Venezia. L’Università Ca’ Foscari ospiterà dal 3 al 6 giugno uno dei più importanti appuntamenti per il diritto del lavoro a livello internazionale: la X edizione del Seminario di diritto internazionale e comparato del lavoro promosso dalla Società internazionale di diritto del lavoro e della sicurezza sociale (ISLSSL) e organizzato dalle cattedre di diritto del lavoro del Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari (proff. Adalberto Perulli, Vania Brino e Chiara Garbuio). Come dice il titolo del convegno Labour Rights as Human Rights, il tema che verrà affrontato nei quattro giorni di studio da parte di eminenti esperti internazionali e dai giovani studiosi che hanno aderito da ogni continente, riguarda i diritti del lavoro intesi come diritti umani. “La questione di fondo – spiega il prof. Adalberto Perulli, direttore del Master in diritto del lavoro e organizzatore scientifico del seminario – “consiste nel chiedersi perchè i diritti sociali e del lavoro devono essere considerati come diritti umani e quali sono le conseguenze di questa qualificazione. La risposta sta nella peculiare funzione del diritto del lavoro, che consiste nel tutelare la persona del lavoratore con i suoi diritti fondamentali: la vita, la sicurezza, la libertà, la dignità della persona. Ma oltre a questi diritti ve ne sono altri altrettanto importanti: il diritto ad un salario equo, il diritto a non essere discriminati, il diritto a svolgere un lavoro o una professione contribuendo così al benessere della società. Quando ci indignamo perché un lavoratore muore nei luoghi di lavoro dobbiamo essere consapevoli che non è stata violata solo una semplice normativa antinfortunistica, ma è stato violato un diritto che rispecchia ciò che di più “sacro” vi è nell’essere umano. I diritti umani nella nostra società dovrebbero godere, quindi, di una particolare protezione e di una universalità di azione”. Nel corso del convegno verranno posti in rilievo anche i comportamenti delle imprese quali principali attori sociali ed economici. Si parlerà non solo di “responsabilità sociale” affidata alla benevolenza di imprenditori illuminati, ma di diritti positivi e azionabili, garantiti dai sistemi giuridici e sanzionati in caso di inosservanza e di strumenti nuovi, come la “due diligence” (recentemente fatta oggetto di una importante Direttiva europea) che impone all’impresa un “dovere di vigilanza” nei confronti dei fornitori e dei subfornitori, anche se operanti in stati diversi. Questo tema verrà affrontato nel seminario grazie al contributo della prof.ssa Vania Brino, che a Ca’ Foscari dirige il master GESAM ed è una riconosciuta specialista di questa materia. In questo contesto anche i diritti collettivi come il diritto di associazione sindacale e di contrattazione collettiva sono da considerarsi diritti umani e saranno oggetto di trattazione. Infine si chiameranno in causa oltre all’impresa, altri attori come le organizzazioni non governative, le varie associazioni a tutela dei diritti umani, e gli stessi Stati nazionali che dovrebbero adottare una strategia più decisa per la tutela dei diritti umani. Senza dimenticare le organizzazioni intergovernative come l’OIL, International Labour Organization, che contribuisce con la sua azione normativa a promuovere convenzioni e standard sociali internazionali che tutti i paesi dovrebbero ratificare e rispettare, ma anche Istituzioni come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale che dovrebbero sviluppare una maggiore condizionalitá sociale nelle loro politiche di cooperazione internazionale e naturalmente l’Unione Europea. Il convegno è promosso dall’Aidlass, Associazione Italiana di Diritto del lavoro e della Sicurezza Sociale, dal Global Campus of Human Rights e ha il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia e del Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Venezia, del Centro di Studi Giuridici di Ca’ Foscari.

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Molecole senolitiche. La spirale dell’invecchiamento

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

Per rimanere giovani, mantenersi in buona salute e ritardare gli effetti dell’invecchiamento naturale occorre eliminare le cellule vecchie. Si ritiene, infatti, che le cellule senescenti compromettano la funzione dei tessuti e la loro capacità di depurarsi. Il danno al Dna non risolto può pregiudicare l’attività cellulare, promuovere lo sviluppo della malattia e accelerare l’invecchiamento. Per prevenire conseguenze indesiderate le cellule sono dotate di una serie di meccanismi di riparazione del Dna che, tuttavia, non sono impeccabili. Quando la riparazione non è all’altezza l’integrità dei tessuti è ancora mantenuta, almeno inizialmente, da meccanismi di risposta allo stress come la morte cellulare programmata (apoptosi) e la senescenza cellulare. A differenza delle cellule apoptotiche, che vengono eliminate in modo permanente, quelle senescenti possono prevalere per periodi di tempo prolungati e accumularsi con l’età. Rimane, tuttavia, poco chiaro come le cellule danneggiate evitino l’apoptosi a favore della senescenza. Non c’è parte del corpo che non sia interessato alle cellule senescenti. Queste non si riproducono, aumentano con l’età e immettono nell’organismo una serie di composti dannosi che indeboliscono il sistema immunitario inducendo processi infiammatori correlati a diverse malattie tra le quali l’osteoporosi, il diabete, le cardiopatie, le disfunzioni renali, et cetera. Per anni i ricercatori hanno provato ad eliminare le cellule vecchie utilizzando alcune sostanze: sia naturali (come la quercetina e la fisitina, che si trovano in (frutta, verdure, semi e cereali, sia quelle di sintesi (come il dasatinib, un farmaco utilizzato per trattare alcune tipologie di leucemia). I risultati hanno avuto effetti positivi nei test di laboratorio e aperto la strada all’individuazione di molecole chiamate senolitiche che sono in grado di indurre la fine delle cellule invecchiate.E’ in corso di approfondimento una terapia in grado di avvalersi del sistema immunitario come killer delle cellule senescenti. In particolare, sono state impiegate cellule immunitarie geneticamente modificate (CAR-T) e potenziate con farmaci. Queste possono colpire e uccidere cellule vecchie sulla base delle molecole che mostrano sulla loro superficie. Le terapie con cellule CAR-T sono attualmente approvate come trattamento per vari tumori del sangue.Alcuni ricercatori hanno utilizzato la terapia genica per uccidere le cellule senescenti con un gene che codifica una proteina letale. Le cellule sane vengono risparmiate perché il gene si attiva solo nel caso di cellule senescenti che hanno a loro volta una propria specifica proteina di riconoscimento. Rimane parzialmente irrisolto il problema della specificità, condiviso in tutti gli approcci senolitici, perché esiste più di un tipo di cellula senescente. I ricercatori sono nella fase iniziale di ricerca per scoprire quante ce ne siano e quali tipicità supportino. Un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Nature”, rende noto che sono in corso 20 studi clinici relativi a farmaci che potrebbero avere effetti positivi nell’indurre l’eliminazione delle cellule senescenti. La ricerca non porterà alla scoperta dell’elisir dell’immortalità ma potremmo prolungare la durata della nostra vita. Soprattutto in buona salute. (Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 28 maggio 2024) Primo Mastrantoni – presidente Comitato scientifico di Aduc URL: http://www.aduc.it

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Aisi (Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti). Onesti: «Farmacie dei servizi: siamo davanti a scelte paradossali»

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

«Si sta delineando il preoccupante quadro, e non è certo la prima volta che accade nel nostro sistema sanitario, di scelte e modus operandi, da parte della politica, che rappresentano il frutto di percorsi tortuosi, di decisioni paradossali, che sembrerebbero poter e voler risolvere le carenze del nostro SSN, ma in realtà rappresentano fragili toppe a voragini, vedi il deficit di personale, che hanno bisogno di ben altro per essere sanate.Noi di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, siamo ad oggi estremamente preoccupati per quanto sta accadendo, con la possibile emanazione di un Decreto-legge che intende abbattere le liste di attesa coinvolgendo le farmacie e allargando in modo spropositato “il campo di azione” dei farmacisti, ben oltre le proprie competenze e ben al di là del proprio percorso di studi. Da non crederci, le farmacie potrebbero diventare veri e propri ambulatori medici senza possedere in alcun modo la solidità e le condizioni per poter arrivare ad una trasformazione che non ha ragion d’essere e che rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang che rischia di minare la già precaria qualità della tutela della salute della collettività. Per un elettrocardiogramma si potrà andare a fare dal farmacista che tutto ha studiato tranne che medicina. È vero, gli verrà data la possibilità di effettuare un mero corso di poche settimane (davvero pensate possano essere paragonabili agli anni di studio di un medico?) che gli insegnerà dove mettere gli elettrodi. E senza visitare il paziente, fare un’anamnesi e stilare un quadro clinico, relazionerà con il Medico a distanza (dove lo si prende questo medico vista la mancanza di professionisti non si sa) l’elettrocardiogramma, o l’holter ECG o il monitoraggio pressorio, o anche una analisi del sangue, o una spirometria ecc. ecc.. Siamo davvero al paradosso e il fine, quello di abbattere le liste di attesa, non giustifica affatto i mezzi. Riteniamo doveroso chiedere alla politica di rivedere determinate decisioni. È in gioco la stabilità della tutela della salute della collettività, obiettivo che deve accomunarci e permetterci di adottare decisioni equilibrate e frutto di buon senso». Così Giovanni Onesti, Direttore Generale di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti.

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Prima insulina basale settimanale al mondo

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

E’ stata approvata dall’Ema dell’EMA, Agenzia Europea del farmaco. È per noi una notizia epocale che, al di là del risultato scientifico ottenuto, ci vede esultare per il concreto miglioramento che offre alla qualità della vita delle persone con diabete – dichiara Emilio Augusto Benini, Presidente di FAND Associazione Italiana Diabetici – E’ un risultato importante, di sicuro il miglior risultato ottenuto dopo la scoperta dell’insulina fatta 100 anni fa. Dalle notizie che abbiamo avuto, l’efficacia e la sicurezza del farmaco sono equivalenti alle insuline basali utilizzate fino ad oggi. Cambia il numero di somministrazioni e di conseguenza, questa insulina riduce il sacrificio, più psicologico che fisico, che le persone con diabete fanno nell’osservazione delle prescrizioni terapeutiche. Riduce di gran lunga il numero di iniezioni e quindi, come diciamo spesso noi persone con diabete, l’obbligo di pungersi. Adesso rivolgiamo un appello ad AIFA, affinché non mortifichi con lunghe attese il nostro entusiasmo e dia priorità all’approvazione anche in Italia, affinché si possa dare il via nell’immediato alla distribuzione dell’insulina basale settimanale.” Una sola iniezione settimanale può aumentare l’aderenza che è un elemento importante per migliorare gli esiti di salute e ridurre sia i ricoveri ospedalieri che i costi che ne derivano”. “La somministrazione settimanale offre un vantaggio anche per i pazienti più anziani, con più patologie in poli trattamento farmacologico e per gli operatori sanitari che si occupano delle persone con diabete ricoverati o residenti in strutture di lunga degenza”.

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Sclerosi multipla, si cambia

Posted by fidest press agency su venerdì, 31 Maggio 2024

La ricerca sulla SM è in continuo movimento, e produce risultati tangibili, che hanno cambiato la vita delle persone con SM. Ma si può e si deve fare di più per una malattia che ogni anno, solo in Italia, colpisce 3.600 persone: sono circa 3 milioni nel mondo, oltre 140 mila in Italia, una diagnosi ogni 3 ore. Ma i traguardi della ricerca hanno già prodotto risultati concreti destinati a cambiare la pratica clinica. È il caso dei nuovi criteri diagnostici per la sclerosi multipla: ufficialmente verranno presentati solo al prossimo congresso ECTRIMS – in programma per settembre, a Copenaghen – ma Xavier Montalban del Cemcat, il Centro per la Sclerosi Multipla della Catalogna, ne anticipa i contenuti al congresso FISM di questi giorni. “Grazie al lavoro di revisione portato avanti da esperti radiologi, clinici, epidemiologi e con il contributo del punto di vista dei pazienti, abbiamo raggiunto un consensus su quelli che saranno i nuovi criteri diagnostici per la sclerosi multipla”, spiega. Ma quali sono i benefici di nuovi criteri diagnostici? “La revisione periodica dei criteri diagnostici sulla base delle evidenze scientifiche ci consente di poter anticipare sempre di più le diagnosi e così i trattamenti, magari anche prima della manifestazione dei sintomi – riprende Montalban – E questo, lo abbiamo dimostrato, si associa a una migliore prognosi sul lungo termine, in grado anche di abbassare il rischio di disabilità e migliorare la qualità di vita dei pazienti”. Tra i temi al centro della revisione, ha anticipato Montalban, le caratteristiche del nervo ottico, l’analisi di nuovi marcatori di risonanza magnetica e le valutazioni relative ai pazienti con concomitanti fattori di rischio vascolare. “Abbiamo bisogno di una ricerca che produca ricadute concrete sulla vita delle persone con SM – ha dichiarato Rachele Michelacci, vice presidente AISM – e l’arrivo di nuovi criteri diagnostici che promettono di migliorare la prognosi e la qualità di vita delle persone risponde appieno al primo dei punti inclusi nella nostra Carta dei Diritti, il diritto alla salute”. Dal congresso della FISM è emerso chiaramente l’importanza di investire in una nuova disciplina: la scienza con e del paziente. Questo sottolinea un concetto fondamentale: una diagnosi precoce della malattia verso una medicina preventiva può progredire solo conoscendo l’esperienza di malattia della persona e rendendola scientifica per tutti gli attori del sistema. Sono 188 i progetti in corso, nel periodo 2022 – 2024, sostenuti da FISM (84 per bloccare la SM, 74 per ristabilire la funzione, 23 per la prevenzione primaria e 7 per potenziare le infrastrutture di ricerca) per un investimento complessivo di oltre 56 milioni di euro. A questi si aggiungeranno altri 5 milioni di Euro con il finanziamento del bando FISM 2024, ottenuti in gran parte grazie al contributo del 5xmille degli italiani.

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