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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

Scuola: Stipendi, si parla di 68 euro in più ma non bastano

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 marzo 2020

L’emergenza Coronavirus sembra avere arrestato la volontà politica di produrre gli incrementi “a tre cifre” promessi in più occasioni dagli ultimi tre ministri ai lavoratori della scuola, anche attraverso l’accordo sottoscritto dieci mesi fa con il premier Giuseppe Conte. La verità è che l’avvicinamento degli stipendi dei docenti italiani a quello dei colleghi europei rimane però solo sulla carta. Anief chiede di essere convocata, in qualità di sindacato rappresentativo, appena verrà superato l’allarme del Covid 19. Marcello Pacifico, leader del sindacato rappresentativo Anief: “Ben venga il taglio del cuneo fiscale, frutto dell’estensione del cosiddetto bonus Renzi da 80 euro netti anche ai lavoratori che guadagnano oltre i 35 mila euro, non fermandosi quindi più agli attuali 26.600 euro. Non vorremmo, però, che la situazione di emergenza, dovuto al contagio del Coronavirus, faccia passare in secondo piano, o nel dimenticatoio, lo scandalo degli stipendi ridicoli conferiti al corpo insegnante italiano e al personale Ata della scuola. Servono risorse immediate, fissate già all’interno del Def di primavera, come impegno formale per la prossima Legge di Bilancio: lo abbiamo detto durante l’ultimo incontro sul memorandum della PA, tenuto a Palazzo Vidoni con la ministra della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone. Lo ribadiamo ora”.
Gli stipendi netti dei docenti, come tutti gli altri dipendenti, da luglio 2020 saranno incrementati di 68 euro netti medi al mese, dovuti al taglio del cuneo fiscale. Parallelamente, si svolgerà il tavolo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che è così tornata sul tema dei compensi degli insegnanti ancora troppo bassi.
Orizzonte Scuola ricorda che “gli aumenti previsti sono stati considerati insufficienti dai sindacati, che hanno anche contestato il fatto di considerare come un aumento per gli stipendi dei docenti il taglio del cuneo fiscale”. Inoltre, sempre l’on. Lucia Azzolina, ha collocato come prioritaria, nelle linee guida presentate davanti alle Commissioni Cultura riunite di Camera e Senato, l’apertura, “quanto prima”, dei “tavoli politici e tecnici in vista dell’avvio delle trattative per il nuovo contratto di lavoro per il personale della scuola”.

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