I difetti di comunicazione
Posted by fidest press agency su martedì, 15 settembre 2009
Se non riusciamo a convincere gli altri di quella verità di cui ci sentiamo portatori e profeti, siamo soliti affermare che il tutto dipenda da un difetto di comunicazione. Ma dovremmo anche chiederci qual è il tratto distintivo tra comunicare e trasmettere. La radio, la televisione, il cinema, la rete trasmettono migliaia di ore di messaggi ogni giorno ma essi possono anche ignorare il mondo se parlano solo di se stessi, del loro unico interesse che è quello di far restare con loro il pubblico. C’è una scienza, la memetica, che sostiene come le idee si trasmettono come i virus e vi anche chi trae da essa un insegnamento che lo porta a lanciare messaggi subliminali. Ma se tale contesto lo utilizziamo per fagocitare ogni pensiero divergente o per giustificare la presenza di uno sponsor, noi rendiamo, in pratica un cattivo servizio alla comunicazione che dovrebbe andare nella direzione di percepire l’altro come un valore, una diversità che deve essere in parte condivisa. Si pensi al rapporto uomo-donna, genitore-figlio. Bianco-nero, occidentale-orientale, cristiano-musulmano. Essi sono altrettante realtà in quanto diverse, però devono avere un elemento di comunicazione e forse più degli altri mezzi è proprio Internet a riuscire meglio a trasmetterli. Ma questo come gli altri modi di comunicare sono possibili se sono in grado di creare momenti di incontro dinamici, di paesaggi mentali condivisi.
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