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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Con il voto amministrativo di fine estate si apre la stagione elettorale in Italia

Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 luglio 2021

Tutti i partiti sembrano voler imitare il piazzista delle fiere paesane dove la merce, pur di scarsa qualità, è venduta con un profluvio di parole per confondere e nascondere la verità all’incauto acquirente. In tutto questo polverone da accecare la vista avanza sempre più inquietante l’idea che sia meglio non andare a votare, tanto si pensa, l’uno è degno dell’altro. Non ci rendiamo conto, forse in buona fede, che anche in questo modo facciamo il gioco di chi punta a rendere la politica un potere riservato a pochi, ai sempre più selezionati e asserviti ad interessi partigiani. In altri termini non umiliamo la politica ma, semmai, la facciamo scadere in mercimonio. È che non ci siamo ancora resi conto di trovarci nel bel mezzo di una rivoluzione culturale dove i retaggi del passato hanno perso smalto e c’impongono una maggiore e più attenta riflessione. Oggi non dovremmo più ragionare secondo le correnti di pensiero che hanno attraversato gli ultimi due secoli dove l’ideologia ci ha portato a distinguerci tra la sinistra il centro e la destra e le loro sfaccettature. Oggi possiamo posizionarci solo in due modi: Tra chi ha e chi è. E chi ha, comanda, e chi è, resta asservito al primo. E la beffa sta nel fatto che mentre chi vive nell’area del benessere conta poche milioni di persone tutti gli altri, sono miliardi, pur tanto numerosi, non riescono ad imporre il loro diritto a vivere con dignità. A questo punto tornando agli eventi odierni ciascuno di noi dovrebbe rendersi conto che non si può continuare a sostenere chi ci rende schiavi del bisogno e che la sola forza del chi è sta nel partecipare e soprattutto comprendere da che parte collocarsi. (Riccardo Alfonso)

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