Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 132

Archive for 10 luglio 2021

Carceri: Fp Cgil a Cartabia, serve riogranizzazione sistema penitenziario

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

“Abbiamo ribadito alla Ministra che quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nell’aprile dello scorso anno è inaccettabile e incompatibile con la Costituzione, la dignità delle persone detenute e offendono ogni agente della Polizia Penitenziaria che svolge correttamente il proprio lavoro. Ora bisogna intervenire sull’organizzazione complessiva del sistema penitenziario: ci aspettiamo da chi ha la responsabilità politica del settore provvedimenti concreti, efficaci e duraturi nel tempo, non semplici dichiarazioni di circostanza”. Questo il commento delle Fp Cgil al termine dell’incontro con la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, dopo i fatti di Santa Maria Capua Vetere. “Da troppi anni – prosegue il sindacato – il sistema carcerario italiano soffre di condizioni tali che ne impediscono di svolgere la funzione costituzionalmente prevista, mortificando la dignità di chi vi è detenuto e di chi vi opera. Cgil e Funzione Pubblica Cgil da tempo hanno presentato proposte per riformare il sistema penitenziario, chiedendo l’apertura di un confronto. Proposte che abbiamo avanzato anche alla Ministra Cartabia e al sottosegretario Sisto, ma senza che ci fosse un seguito. Riteniamo, oggi più che mai, necessario che la Ministra si faccia promotrice di un doppio livello di confronto: con le parti sociali e la società civile, per affrontare il tema di una effettiva capacità di risposta al mandato costituzionale e per favorire maggiore integrazione tra il dentro e il fuori le mura, perché non può esserci riabilitazione e reinserimento del reo se il mondo di fuori continua a tenere lontano da sé quello di dentro”. “Il sistema penitenziario è – continua la Fp Cgil – un mondo complesso. La sua funzione necessita di integrazione tra aree e discipline assai diverse tra loro ma complementari. Queste aree di intervento vanno organizzate nel rispetto della dignità di ciascuno. Per questo chiediamo di affermare il principio dell’organizzazione per filiere omogenee di attività, ciascuna con una propria distinta linea di comando: Polizia Penitenziaria, area Educativa Penitenziaria ed Esecuzione Penale Esterna. Per ciascuna area vanno individuate figure professionali di direzione e coordinamento tra loro paritarie, e ad esse sovraordinate, va individuata e finalmente qualificata l’Area della Dirigenza Penitenziaria come soggetto unitario e garante del mandato costituzionale. Se non si parte anche da qui, dal mettere finalmente in chiaro i diversi livelli di responsabilità, allora non saremo mai in grado di impedire davvero le degenerazioni dovute, da un lato, alle presunte superiorità corporative e, dall’altro, alla mancanza di formazione, di professionalità, di specializzazione di ciascuno dei servizi che convivono nel sistema penitenziario italiano”.

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Acciaio, Nardi: Ora il tavolo per Piombino

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

“Sono soddisfatta dell’incontro che, assieme ai Parlamentari Andrea Romano e Luca Sani, abbiamo avuto con i rappresentanti dei lavoratori della siderurgia di Piombino perché è emerso chiaramente che il settore acciaio a Piombino ha un futuro. Ma ora tocca al Governo e al Ministro Giorgetti muoversi. E’ per questo che ho già invitato il ministro allo Sviluppo economico a venire in Commissione a relazionare sulla situazione. Spero che risponda al più presto perché occorre far comprendere al Governo la necessità estrema di porre in essere tutte le iniziative utili a scongiurare la crisi del sistema acciaio a Piombino”. Così la deputata Martina Nardi presidente della commissione attività produttive della Camera.”Mi ero impegnata con i sindacati di Piombino a trovare un canale di comunicazione diretto con il ministero per consentire a Piombino non solo di rimanere in piedi con le proprie attività e i propri livelli occupazionali ma anche di continuare a produrre e trasformare acciaio. Da qui la convocazione del Ministro Giorgetti. Perché è indispensabile che il Governo con il Ministero dello Sviluppo Economico chiarisca prima di tutto cosa vuol fare per obbligare l’imprenditore indiano Jindal per JSV a mantenere gli impegni assunti. Dall’altra parte occorre che vengano chiariti i rapporti fra Ancelor Mittal e la Liberty Magona. La prospettiva infatti è quella di realizzare a Piombino un polo siderurgico integrato vista anche la necessità nel mercato nazionale e dei mercati internazionali di acciaio”, conclude Nardi.

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Governo contiene l’aumento delle bollette energetiche

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

“Bene l’intervento del Governo per contenere l’eccessivo aumento delle bollette energetiche, in rialzo fino al 20%, ma esso non può essere realizzato con le risorse destinate al programma “Parchi per il Clima”. Lo dichiara la Presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici, onorevole Alessia Rotta.”Invece di tagliare i fondi destinati ai Parchi -dichiara la Presidente della Commissione Ambiente della Camera – dovremmo rafforzare l’azione in sostegno degli interventi destinati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Per questo, dobbiamo continuare ad investire sulla valorizzazione di parchi che custodiscono un enorme patrimonio di biodiversità che va protetto e rilanciato con interventi specifici”.”Occorre individuare altre risorse da destinare alla riduzione tariffaria dell’energia -prosegue- affrontando quei nodi che ancora oggi sono lasciati ai margini della discussione relativi, per esempio, ai sussidi ambientalmente dannosi (SAD) e alle altre misure incentivanti che danneggiano il clima e le risorse naturali”.”Mi auguro che il MITE e il Governo ci ripensino. Il nostro obiettivo dev’essere quello di tenere insieme la lotta ai cambiamenti climatici con la sostenibilità economica e sociale della transizione green che deve essere giusta e non gravare sui cittadini”. Così conclude Alessia Rotta.

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Pubblicato il nuovo libro di padre Francesco Celestino

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Un rapporto d’amore intenso nel segno della fede che a distanza di anni non è mai venuto meno. Dopo aver dato alle stampe nel 2015 il volume “L’esperienza religiosa e l’umano simbolico: il contributo di Julien Ries”, padre Francesco Celestino approfondisce ancora di più questo suo percorso di ricerca, pubblicando il testo “Una chiesa che vuole incontrare l’uomo”. L’obiettivo dello studio è proporre una rilettura della vita pastorale della Chiesa alla luce dell’Evangelii gaudium” attraverso un itinerario segnato da un’esperienza pastorale che si rinnova a partire dalla presa di coscienza dell’essere Chiesa. “Una Chiesa che vuole stare con la gente per accompagnarla, consapevoli che l’incontro e il dialogo possono aiutare l’uomo di oggi ad avvicinarsi a Dio e ai fratelli”. «La dimensione ecclesiale – afferma padre Francesco Celestino – ci fa cogliere il decisivo incontro tra Dio e l’uomo come esperienza generativa di un popolo fedele in cammino. In gioco ci sono le relazioni fraterne che vanno ben oltre le semplici dinamiche di gruppo e che, attraverso una pastorale dell’incontro e del dialogo, si fanno carico delle solitudini e delle ferite dell’uomo di oggi. Un’attenzione particolare è riservata al dialogo interreligioso e al suo rapporto con la prassi pastorale».

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Nuovo digitale terrestre e bonus rottamazione

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

E’ stato firmato il decreto attuativo per il bonus che, rottamando il vecchio tv non in grado di ricevere il nuovo digitale terrestre (DVB-T2), prevede uno sconto del 20% (max 100 euro) per l’acquisto di un nuovo apparecchio (1). 250 milioni di euro che dovrebbero accontentare chi prima arriva entro il 31 dicembre 2022.Per ora la situazione è tranquilla perché ci vuole ancora tempo, ma non si può escludere che quando nelle singole regioni si sarà a ridosso della scadenza, avverrà la corsa a chi farà in tempo ad usufruire del bonus e, contemporaneamente, i prezzi dei tv saliranno… così funziona il mercato e dovrebbero saperlo anche al Governo.Come sempre più spesso avviene (e l’emergenza economica Covid ha fatto scuola) lo Stato, invece di ridurre le imposte per favorire gli amministrati, ha preferito elargire a pioggia soldi con – in questo come in altri casi – la frenesia dei singoli per cercare di non restare fuori del tetto di 250 milioni. Probabilmente è più semplice togliersi il pensiero dando soldi in questo modo che non modificare la macchina dell’imposizione fiscale… ma non viene il dubbio che la semplicità di una riduzione fiscale costerebbe molto meno a tutti (non solo in denaro) rispetto alla farraginosa macchina della gestione di un bonus? Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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PEFC Italia festeggia 20 anni dalla parte delle foreste

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

881.854,43 ettari di superficie certificata (di cui 7.254,11 ettari di pioppeti e 54,91 ettari di piantagioni) distribuiti su 13 regioni e due province autonome, che nel giugno 2021 rappresentano il 9,1% della superficie forestale italiana, e 1.206 aziende di trasformazione che scelgono legno proveniente da foreste certificate. Questi numeri con cui il PEFC Italia, l’ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, ha festeggiato i suoi 20 anni di attività nel nostro Paese durante l’evento “Ventennale di PEFC Italia”. Diciottesima organizzazione ad entrare nel PEFC Internazionale, a partire dal 2001 il PEFC Italia ha lavorato con tutti gli stakeholder del settore forestale sviluppando uno standard di certificazione della gestione sostenibile dei boschi italiani. Un lavoro che da subito ha visto i suoi frutti grazie alle proprietà forestali che per prime hanno creduto nella Gestione forestale Sostenibile PEFC e che – proprio per questo – hanno ricevuto un importante riconoscimento durante l’evento di celebrazione del Ventennale: il Consorzio Forestale dell’Amiata è stato il primo in Italia ad aderire allo standard, seguito negli anni successivi dal Gruppo Pefc Veneto, dall’Unione Agricoltori Coltivatori Diretti Provincia Autonoma Bolzano (Südtiroler Bauernbund), dal Consorzio dei Comuni del Trentino, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dalla Federazione Pioppicoltori Friuli Venezia Giulia. Grazie al loro impegno, gli ettari certificati PEFC hanno fatto un primo salto importante; successivamente, dal 2005 ad oggi, l’incremento delle superfici certificate PEFC è stato in media pari a circa 16.000 ettari l’anno. Oggi, con 881.854 ettari certificati, su scala mondiale la superficie italiana è 26a su 43 nazioni che hanno sviluppato uno standard nazionale PEFC.Contestualmente il PEFC Italia si è impegnato in questi venti anni nella promozione presso le aziende della Catena di Custodia, il sistema di tracciabilità a livello aziendale del flusso della materia prima che analizza tutte le fasi di lavorazione e distribuzione di legno e carta. Tra le aziende ad aprire la strada, ottenendo per prime il certificato di Catena di Custodia PEFC e ad averlo mantenuto in questi 20 anni, emergono Legnosud Spa, Margaritelli Spa, Ghelfi ondulati Spa, Alpi Legno Srl e Palm Spa, anch’esse premiate da PEFC per il proprio impegno nel corso dell’evento. Punto di svolta il 2008 che, con la certificazione di 69 nuove aziende in un anno, ha dato il via ad un quinquennio di grande crescita: dal 2009 al 2013 PEFC Italia ha registrato i numeri più alti di nuove adesioni, toccando il record nel 2012 (167 nuove aziende in un anno).Da quel momento l’andamento è rimasto costante e nel 2017 anche il Centro di Formazione Professionale Enaip di Tesero (che opera anche nel settore del legno) ha ottenuto, prima scuola al mondo, la certificazione di Catena di Custodia PEFC.Fino ad arrivare al primo quadrimestre del 2021 con 1.206 aziende certificate per la Catena di Custodia PEFC in Italia. Un dato che pone l’Italia al quinto posto al mondo per numero di certificati di Catena di Custodia.Guardando ai settori commerciali delle aziende certificate PEFC in Italia, si evidenzia una prevalenza del settore della lavorazione del legno, più direttamente collegato alle foreste, con segherie, ditte boschive produttori di pannelli. Il settore stampa ed editoria è salito al settimo posto per numero di aziende certificate, cresciuto negli ultimi anni anche grazie alle numerose campagne di comunicazione e al sempre maggior accreditamente del PEFC Italia presso la stampa e i media nazionali. Altro settore di spicco è quello della carta per la casa e per l’igiene che, per numeri assoluti si assesta a metà classifica ma, per importanza economica e per volumi, è tra i più rilevanti: l’Italia detiene il 24% della produzione europea di carta tissue e le cinque italiane ai vertici dei grandi produttori mondiali sono certificate PEFC. Inoltre, la certificazione PEFC opera lungo tutta la catena di approvvigionamento forestale e promuove anche i prodotti forestali non legnosi che si ottengono nel rispetto dei criteri degli standard ambientali e sociali: dai funghi ai tartufi, dai frutti alle resine, passando per sughero, miele e olii essenziali.Il lavoro di sensibilizzazione nei confronti delle aziende si è svolto parallelamente a quello verso i consumatori. “È fondamentale far conoscere il marchio per far sì che il consumatore abbia la possibilità di scegliere prodotti che offrono garanzie sulla sostenibilità della sua materia prima”, spiega Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia. “Nel 2001 il marchio sul mercato era totalmente assente e abbiamo fatto un importante lavoro di disseminazione culturale per creare consapevolezza a più livelli che negli anni ha raggiunto, tra gli altri, anche 25mila studenti e giovani di tutta Italia”. Si è così passati da un 19% di consumatori che riconosceva il marchio nel 2013 ad un 35% solo 5 anni dopo (2017). Per arrivare al 2020 quando – una ricerca commissionata da Two Sides – ha rivelato non solo che il 67% di italiani conosce l’etichetta ma anche che l’Italia è la nazione in cui il logo PEFC è più riconosciuto in Europa.

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Lavoro: Cia, bene rinnovo contratto per 16 mila quadri e impiegati agricoli

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Siglato il rinnovo del CCNL Impiegati agricoli sottoscritto da tutte le parti sociali (era scaduto nel dicembre 2019), che hanno raggiunto l’accordo con un aumento del 2%, con decorrenza 1/7/2021. Il contratto interessa circa 16.000 impiegati, ma nonostante il rallentamento delle trattative a causa delle crisi pandemica, le associazioni dei datori e dei lavoratori nel mondo agricolo sono riuscite comunque a garantire un contratto adeguato a chi svolge attività fondamentali a supporto degli imprenditori. Per Cia-Agricoltori Italiani, l’esito positivo del negoziato è di grande importanza, trattandosi del rinnovo di uno dei due principali contratti del comparto, in rappresentanza del 3% dei lavoratori del settore agricolo. In uno scenario in cui, da una parte, si registra l’assenza di strumenti normativi che disciplinano la flessibilità intrinseca nell’occupazione agricola e dall’altra, la presenza di una legislazione contro il lavoro irregolare sempre più stringente, Cia ritiene che questo contratto possa essere lo strumento utile a convogliare sia le esigenze di lavoratori e imprese. Il rinnovo del CCNL potrà, dunque, avere la capacità di attrarre sempre di più le imprese agricole, considerando che in questi ultimi di 10 anni l’occupazione agricola ha mantenuto i suoi livelli, senza subire traumi, registrando piccoli, ma significativi trend di crescita.

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Valorizzazione dei semi antichi in Italia

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Per la prima volta in Italia, l’indagine presentata fotografa un intero settore agroalimentare italiano in riferimento alle filiere delle antiche sementi autoctone, descrivendone: gli operatori attivi in Italia in tale ambito; il grado di interesse dei consumatori italiani verso i semi antichi e i prodotti derivati; le potenziali opportunità del settore (che comprende i già numerosi e importanti consorzi di produzione nazionali, aziende, cooperative, associazioni, contadini custodi, mulini, ecc.) in termini di contributo alla crescita economica del Paese e del Made in Italy, anche nell’ambito della sostenibilità e della transizione green in corso. Una fotografia di un settore sul quale convergono sia gli interessi degli attori della filiera produttiva che dei consumatori finali, ma che resta ancora carente di una visione unitaria e strategica.«La valorizzazione delle antiche sementi dell’Italia e del Mediterraneo- ha dichiarato il Viceministro allo Sviluppo economico, sen. Gilberto Pichetto- può contribuire a lanciare una filiera che pur non aspirando in alcun modo a sostituirsi ai brand tradizionali, intercetta un target di nicchia alternativo ai marchi della grande distribuzione che hanno reso importante il comparto del Food Italiano nel mondo, in un’ottica complementare e non da competitor. I principi di base cui si ispira inoltre il progetto sono assolutamente convergenti con i temi della sostenibilità e della transizione green su cui è particolarmente impegnato il Governo e il Ministero dello Sviluppo Economico. In tale contesto -ha concluso Pichetto- promuovere la riscoperta delle antiche sementi può rappresentare un utile contributo alla crescita economica del Paese e del nostro Made in Italy».La ricerca ha evidenziato che: il comparto dei semi antichi è sommerso, frastagliato, difficile da quantificare e apparentemente ancora sottosviluppato. Inoltre, tenendo conto dell’alto interesse che i consumatori italiani hanno espresso per i semi antichi, emerge quanto significativo sia il potenziale di crescita di questo settore. Tuttavia, l’attuale frammentazione della produzione e l’assenza di filiere che sappiano, con efficacia ed efficienza, mettere stabilmente in collegamento produzione, trasformazione, commercializzazione e promozione, rendono molto difficile se non impossibile uno sviluppo robusto in tale ambito.«Abbiamo deciso di fondare l’Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo, AVASIM,consorzio internazionale che accolga e aggreghi tutti gli attori delle filiere agroalimentari delle antiche sementi italiane. Il nostro obiettivo è quello di contribuire a ridurre la frammentazione della produzione e a istituire filiere in grado di sviluppare, produrre e promuovere un’ampia offerta di prodotti da semi antichi italiani nel nostro Paese e nel mondo», ha affermato Alessia Montani, neoPresidente di AVASIM. In quest’ottica il consorzio internazionale AVASIM ha redatto il primo Manifesto per i semi antichi italiani e le loro filiere. Il documento, presentato insieme al rapporto, rappresentato simbolicamente dal bollino MAMA SEEDS®, individua gli intenti e le azioni per unire e compattare il comparto al fine di garantire la vitalità̀ del patrimonio culturale ed economico rappresentato dalle antiche sementi autoctone e dalle loro filiere, ivi comprese la loro identificazione, documentazione, ricerca, preservazione, protezione.

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Covid-19, quanto ci vorrà per raggiungere l’immunità di gregge?

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Bisognerà aspettare il 2023 perché tutto il mondo sia vaccinato contro il Covid. Al momento sono state somministrate 3,23 miliardi di dosi globalmente, di cui solo l’1% agli abitanti dei paesi poveri. All’attuale ritmo di vaccinazione si arriverà a 6 miliardi di dosi entro la fine dell’anno. Troppo poche secondo gli esperti: per vaccinare con due dosi circa il 70% della popolazione mondiale servono 11 miliardi di dosi, come indicano i dati pubblicati sui siti della rivista Nature e Our World in data (banca dati internazionale sulla vaccinazione Covid). Finora il 24,4% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di vaccino, ma la sfida ora è rendere disponibili i vaccini in tutto il mondo, non solo in quelli ricchi, che hanno ricevuto oltre l’80% delle dosi. Lo scorso mese i leader del G7 si sono impegnati a donare dosi extra ai paesi più poveri entro la fine del 2022, ma secondo la ricercatrice della Duke University, Andrea Taylor, è improbabile che con questi impegni arrivino più vaccini ai paesi poveri più velocemente, perché a frenarne l’arrivo saranno i vincoli di esportazione di Usa e Unione Europea e secondo le sue stime la popolazione mondiale sarà vaccinata interamente solo nel 2023. Anche il programma Covax, che si era impegnato a vaccinare 1/5 della popolazione di ciascun paese aderente, consegnando 2 miliardi di dosi entro la fine del 2021, ha visto rallentare pesantemente la sua tabella di marcia. Ha comprato 2,4 miliardi di dosi, ma allo scorso 2 luglio ne aveva spedite solo 95 milioni. AstraZeneca, uno dei principali fornitori di Covax, non ha potuto contare sul miliardo di dosi che avrebbe dovuto produrre il Serum Institute indiano, per via dell’ondata di casi che ha colpito il paese asiatico a marzo, costringendo l’istituto a distribuirle all’interno e non esportarle. Nel frattempo i casi di Covid hanno ripreso ad aumentare in Africa, che ha ricevuto solo 18,2 milioni di dosi dei 66 milioni promessi da Covax.L’Unione Africana, con l’aiuto della Banca mondiale, si è assicurata 400 milioni di dosi del vaccino mono-dose Johnson & Johnson, e i singoli stati africani stanno negoziando con le aziende farmaceutiche altre dosi. Ma come rileva Taylor, “sono in fondo alla lista, perché non hanno lo stesso potere d’acquisto dei paesi ricchi”. Come afferma Soumya Swaminathan dell’Organizzazione mondiale della sanità” (Oms), “abbiamo bisogno che i paesi donino 250 milioni di dosi per settembre”. L’invito dell’Oms ai suoi stati membri è a sostenere lo sforzo di vaccinare almeno il 10% della popolazione di ogni paese per settembre, e almeno il 30% per dicembre. “Ma ciò accadrà solo se i paesi condividono immediatamente le loro dosi con Covax e le aziende danno la priorità agli ordini per Covax – conclude Swaminathan – Le dosi date ora possono avere molto più impatto che se date tra 6 mesi”. (fonte: Doctor33)

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Cala l’interesse degli europei a lavorare nel Regno Unito

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Il portale numero 1 al mondo per chi cerca e offre lavoro – ha analizzato le ricerche effettuate sulla piattaforma per le posizioni lavorative nel Regno Unito da parte di aspiranti candidati basati all’estero; sia in Europa, sia in Paesi extra europei. L’analisi ha evidenziato un calo d’interesse da parte dei lavoratori basati in Europa che non può essere attribuito solo alla pandemia. Complessivamente, la ricerca di posizioni da parte degli europei è in calo del 36%, rispetto al 2019 (e del 45% dal 2016, l’anno del referendum). Al contrario, l’interesse da parte dei lavoratori basati al di fuori dell’Unione Europea è pressoché stabile e addirittura in aumento nel caso di ruoli ad alta retribuzione, soprattutto da parte di candidati provenienti da Paesi del Commonwealth e da Hong Kong. La situazione è rimasta stabile anche per quel che riguarda i jobseeker irlandesi. Il calo di interesse da parte dei lavoratori dell’Unione, in maniera più marcata per le occupazioni a più bassa retribuzione (ad es. nell’ambito dei servizi di pulizia, di assistenza sociale, nel settore alimentare e dell’ospitalità, del carico e dello scarico merci), non è stato completamente compensato dall’interesse da parte di lavoratori provenienti da aree extra UE; la domanda per occupazioni a più bassa retribuzione, infatti, è aumentata solo del 12%. Diverso invece è il discorso per le occupazioni con una retribuzione più alta (ad esempio quelle nell’ambito della tecnologia, della finanza, della medicina e dell’ingegneria), dove si è registrato un aumento di ricerche da parte di lavoratori extra-europei del 39% dal 2019. Il settore informatico la fa da padrone in termini di capacità di attrattiva. Il ruolo di “software developer” registra il più alto tasso di clic; in gran parte da parte di candidati basati al di fuori dell’Unione Europea.Al secondo posto si trova l’area della matematica, con professioni come l’analista e il ricercatore. Lo stesso discorso vale per l’ingegneria, l’architettura, la ricerca scientifica, il settore bancario e della finanza e anche il settore della comunicazione e dei media. L’interesse da parte degli europei è diminuito anche per questi settori, mentre è in forte aumento da parte di candidati provenienti dal resto del mondo. In particolare, dall’India, seguita da Hong Kong, Nigeria, Pakistan e Irlanda. Dall’India e dal Pakistan c’è maggiore interesse per l’area informatica, i lavoratori nigeriani sono orientati maggiormente alle professioni sanitarie, come l’infermieristica, mentre gli aspiranti candidati provenienti dall’Irlanda e da Hong Kong ricercano nel settore amministrativo.

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Disastri climatici

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Mentre l’Europa vive spensierata i suoi campionati di calcio senza preoccuparsi della pandemia, notizie drammatiche irrompono dall’altro lato dell’Atlantico sul fronte del clima, aprendo un nuovo terreno di lotta, quasi a volerci ricordare che, dopo una storia fatta di guerre, l’umanità si trova ora di fronte a due guerre che potrebbero essere le ultime, e sollecitano a decisioni radicali. Della prima, la guerra atomica, sappiamo già da tempo che non potrebbe essere vinta. Per questo è stato solennemente stabilito e ripetuto fino al recente incontro dei “Due Grandi”, Biden e Putin a Ginevra, che non dovrà mai essere combattuta. Ma ora sappiamo che nemmeno la seconda potrà essere vinta, che non la vincerà nessuno. È la guerra climatica. Lo sappiamo da quando è giunta la notizia che Lytton, cittadina a 200 km da Vancouver in Canada, è in fiamme, la temperatura è giunta a 49,5 gradi, a fronte di un livello medio nello stesso periodo dell’anno di 24 gradi. Cinquecento sono i morti solo per questo, mentre a Verkhoyansk, nella Russia artica, si sono toccati, lo scorso 21 giugno, i 40 gradi. Analisti e scienziati di tutti i tipi hanno tirato fuori studi, rilevazioni e statistiche da cui si ricava che stia accadendo qualcosa di mai visto prima, qualcosa che non solo sembrava improbabile, ma del tutto impossibile secondo la climatologia passata. La Nasa ha diffuso uno studio da cui emerge che l’atmosfera terrestre ha immagazzinato una quantità “senza precedenti” di calore, raddoppiata in quasi quindici anni. La conclusione che se ne può trarre è che quell’aumento controllato del calore globale a cui era affidata la lotta al disastro ecologico incombente e su cui erano imbastite le strategie gradualiste come quelle adottate negli accordi di Parigi (che prevedevano perfino l’acquisto di quote di inquinamento aggiuntive da parte dei Paesi più ricchi) non è possibile, la battaglia è già stata perduta, ci sarebbe voluto un ribaltamento dei comportamenti collettivi, non una retorica riformista. I dolori sono oggi inevitabili Il problema politico che però oggi si pone è che, al contrario di quanto si può dire della guerra atomica, questa seconda guerra non può non essere combattuta, anzi proprio perché sconfitti dobbiamo decidere di assumercela come priorità assoluta, e dovremmo mettere nella seconda tutte le energie e le risorse che certamente investiremmo nella prima. Purtroppo però è proprio la risposta politica che manca. L’orgia degli incontri diplomatici delle ultime settimane, tanto esibita quanto inconcludente, lo dimostra. Lo schema proposto è sempre lo stesso, il mondo non è concepito come un sistema di soggetti in relazione tra loro di cui va organizzata al meglio la vita sulla terra, ma come una giungla appena un po’ civilizzata dopo l’invenzione hobbesiana dello Stato moderno, di cui va gestito il conflitto e in cui va coltivata l’inimicizia. Ciò non accade per caso. A monte c’è una cultura, che è quella intronizzata dall’Occidente, ed è la cultura dialettica, che sempre contempla due termini l’un contro l’altro armati, che in sé hanno la guerra come possibilità reale. È in questo schema che il “concerto delle Nazioni” che si è esibito nelle recenti rappresentazioni diplomatiche ha riproposto il conflitto Russia-Occidente come paradigma permanente, mentre già incombe il nuovo modello che introduce come obbligatoria, chissà perché, una conflittualità trilaterale che consacri come terzo nemico la Cina. L’intervista con cui il segretario di Stato americano Blinken è venuto a spiegare agli italiani la politica di Biden è stata chiarissima: con la Cina si potrà anche discutere di diritti umani, ciò che conta è che resti aperto il conflitto con lei in un mondo diviso. Invece il mondo è uno solo, La natura e la grazia ci chiamano a tutt’altra risposta, a un rovesciamento. Sarebbe piuttosto questo il momento di passare dalla dialettica all’armonia, da Hegel a Confucio, come del resto ci invitano a fare gli stessi cinesi, celebrando i cent’anni dalla fondazione del loro partito comunista e nonostante il pensiero di Mao. Sarebbe questo infatti il momento di passare dalla lotta per l’egemonia alla costruzione di un mondo inclusivo per tutti. Si può fare. È questo l’appello che viene da guerre che nessuno può più vincere, è questo l’appello che viene da papa Francesco e dai suoi fratelli di altre religioni che insieme ci stanno proponendo un’immagine inedita di un Dio che tutti unisce in sé nell’amore. E la politica e il diritto dovrebbero fare la loro parte, facendo dei popoli frantumati un solo popolo con una sola Costituzione in cui si possano riconoscere tutti. (fonte: Chiesa di tutti Chiesa dei poveri)

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Migrazione: due Fondi UE per sostenere le politiche di asilo e di frontiera

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Il Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione 2021-2027, del valore di 9,88 miliardi di euro, ha l’obiettivo di rafforzare la politica comune di asilo, sviluppare la migrazione legale in linea con le esigenze degli Stati membri, sostenere l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi e contribuire alla lotta contro la migrazione irregolare.Su richiesta del Parlamento, il fondo dovrebbe servire anche a convincere gli Stati membri a condividere più equamente la responsabilità di ospitare rifugiati e richiedenti asilo in tutta l’UE.La maggior parte dei fondi (63,5%) sarà assegnata a programmi gestiti congiuntamente dall’UE e dagli Stati membri, con i finanziamenti che varieranno a seconda, tra gli altri fattori, del numero di cittadini di paesi terzi residenti nel paese, delle richieste di asilo ricevute, delle decisioni di rimpatrio prese e dei rimpatri effettuati.L’altro 36,5% sarà gestito direttamente dall’UE e dedicato, tra le varie azioni, all’assistenza d’emergenza, al reinsediamento e all’ammissione umanitaria da paesi non-UE e al trasferimento di richiedenti asilo e rifugiati in altri Stati membri, “come parte degli sforzi di solidarietà”.Maggiori informazioni sugli obiettivi, le priorità e gli stanziamenti di bilancio del Fondo sono disponibili nel comunicato stampa pubblicato dopo l’accordo con il Consiglio.Il Fondo per la gestione integrata delle frontiere, per un valore di 6,24 miliardi di euro, contribuirà a rafforzare la gestione delle frontiere esterne, garantendo al tempo stesso il rispetto dei diritti fondamentali. Sosterrà anche a una politica comune e armonizzata dei visti e finanzierà misure di protezione per le persone vulnerabili che giungono in Europa, in particolare i bambini non accompagnati.Maggiori informazioni sugli obiettivi dello strumento di frontiera e sulle priorità del Parlamento sono disponibili nel comunicato stampa pubblicato dopo l’accordo con il Consiglio.Entrambi i testi legislativi sono stati approvati senza votazione finale, poiché nessun emendamento al testo concordato col Consiglio è stato adottato (conformemente alla seconda lettura della procedura legislatura ordinaria).

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I Presidenti Sassoli e von der Leyen in visita a Carpi

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Carpi. Domenica 11 luglio, ore 10:00-11:30, il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli e la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si recheranno in visita al campo di concentramento di Fossoli (Carpi, Modena) per il 77° anniversario dell’eccidio nazista di Cibeno.

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€30 miliardi per progetti infrastrutturali per collegare le regioni dell’UE

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Il Parlamento ha approvato in via definitiva la seconda edizione del Meccanismo per collegare l’Europa con nuovi finanziamenti per trasporti, digitale ed energia per il 2021-2027.A marzo scorso, il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sul nuovo Meccanismo per collegare l’Europa (MCE). Con dotazioni per 30 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, il programma finanzierà progetti legati a trasporti, energia e digitale con un valore aggiunto europeo. Il fondo garantirà inoltre il completamento entro il 2030 di progetti transeuropei essenziali quali la Rail Baltica, un’infrastruttura di ricarica di carburanti alternativi e l’introduzione della copertura 5G su importanti assi di trasporto.Grazie al contributo dei deputati, il 60% della dotazione finanziaria dell’MCE sarà riservato agli obiettivi climatici, mentre il 15% dei finanziamenti per il pilastro energetico andrà a progetti transfrontalieri nel settore dell’energia rinnovabile. Il Meccanismo per collegare l’Europa si articola in tre pilastri, con circa €23 miliardi per i trasporti, €5 miliardi per l’energia e €2 miliardi per il digitale. Circa €10 miliardi di finanziamenti per i trasporti transfrontalieri provengono dal Fondo di coesione e aiuteranno i Paesi dell’UE a completare i collegamenti mancanti. €1,4 miliardi saranno destinati ad accelerare il completamento dei principali collegamenti ferroviari transfrontalieri mancanti, individuati dalla Commissione su base competitiva. Nel settore digitale, l’MCE sosterrà lo sviluppo di progetti di interesse comune quali reti digitali ad altissima capacità e sistemi 5G sicuri, nonché la digitalizzazione delle reti dei trasporti e dell’energiaIl programma mira anche a una maggiore interoperabilità delle reti energetiche e a garantire che i progetti finanziati siano in linea con i piani climatici ed energetici nazionali e dell’UE.Il Parlamento ha inoltre approvato delle nuove misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti, già concordate con il Consiglio, e volte a semplificare la procedura di rilascio delle autorizzazioni per progetti TEN-T e agevolare così il loro completamento. Gli Stati membri dovranno indicare un referente per ciascun promotore di progetto e garantire che le autorizzazioni per il lancio di un progetto siano concesse in un tempo massimo di quattro anni.Entrambi i testi legislativi sono stati approvati senza votazione finale, poiché nessun emendamento al testo concordato col Consiglio è stato adottato (conformemente alla seconda lettura della procedura legislatura ordinaria).

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Il PE approva norme temporanee per rilevare gli abusi sessuali sui minori online

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

A causa della pandemia si è osservato un preoccupante aumento del volume di materiale pedopornografico su Internet. Per questo motivo martedì il Parlamento ha approvato, con 537 voti favorevoli, 133 contrari e 24 astensioni, una nuova legislazione per tutelare meglio i minori dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali, quando utilizzano servizi di webmail, chat e messaggistica.L’accordo raggiunto ad aprile scorso prevede una deroga temporanea all’articolo 5, paragrafo 1, e all’articolo 6, paragrafo 1 della direttiva 2002/58/EC, che tutela la riservatezza delle comunicazioni e dei dati relativi al traffico online. Questa legislazione temporanea si applicherà per un massimo di tre anni, o meno se nel frattempo saranno concordate nuove regole permanenti per affrontare l’abuso sessuale dei bambini in rete.Secondo le nuove norme, i fornitori di servizi di webmail, chat e messaggistica possono decidere di continuare a individuare, rimuovere e denunciare abusi sessuali sui minori online. Potranno anche adottare misure per contrastare il cyber grooming e segnalare i presunti abusi alle autorità di contrasto e giudiziarie o alle organizzazioni che agiscono nell’interesse pubblico contro l’abuso sessuale sui minori. Dovranno però utilizzare tecnologie il più possibile rispettose della privacy.Il materiale online legato agli abusi sessuali sui minori è rilevato utilizzando tecnologie specifiche che analizzano il contenuto, come immagini e testo, o i dati sul traffico. Mentre la tecnologia di hashing aiuta con le immagini e i video, i classificatori e l’intelligenza artificiale sono utilizzati per analizzare i testi o i dati sul traffico per rilevare i possibili abusi. La nuova legislazione non si applicherà alle comunicazioni audio.I deputati hanno insistito per la creazione di procedure appropriate e meccanismi di ricorso per garantire che i cittadini possano presentare reclami se ritengono che i loro diritti alla privacy siano stati violati. Le autorità nazionali di protezione dei dati avranno un controllo migliore delle tecnologie utilizzate dai fornitori di servizi sul web, grazie a una previa valutazione d’impatto e a procedure di consultazione.

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Europa: 6,1 miliardi di euro per la pesca sostenibile e per sostenere i pescatori

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) incoraggia i Paesi UE a investire per rendere i settori della pesca e dell’acquacoltura più competitivi e per sviluppare un’economia blu sostenibile, nuovi mercati e tecnologie, oltre a proteggere e ripristinare la biodiversità. Almeno il 15% degli stanziamenti nazionali dovrà essere speso in azioni per favorire il controllo della pesca e la raccolta di dati per contrastare la pesca illegale e non regolamentata.Su richiesta del Parlamento, gli Stati membri dovranno prendere in considerazione le esigenze della piccola pesca costiera e precisare le misure che intendono adottare per aiutarla a svilupparsi.Inoltre, il Fondo continuerà a compensare i costi aggiuntivi che queste regioni affrontano a causa della loro posizione remota. Per portare i più giovani nelle comunità di pescatori, dove l’età media supera i 50 anni, il nuovo FEAMPA può finanziare la prima imbarcazione o la proprietà parziale (di almeno il 33%) per i pescatori che, alla data di presentazione della domanda di sostegno, non superino i 40 anni e che abbiano lavorato per almeno cinque anni come pescatori (o acquisito un’adeguata formazione).Le azioni nell’ambito del FEAMPA non comportano un aumento della capacità di pesca, a meno che ciò non derivi direttamente da un aumento della stazza lorda di un peschereccio, necessario per migliorarne la sicurezza, le condizioni di lavoro o l’efficienza energetica.

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Previsioni economiche di estate 2021: Le riaperture stimolano la ripresa

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Si prevede una ripresa dell’economia europea più rapida di quanto atteso in precedenza, poiché l’attività nel primo trimestre dell’anno ha superato le aspettative e il miglioramento della situazione sanitaria ha determinato un allentamento più rapido delle restrizioni per il controllo della pandemia nel secondo trimestre. Secondo le previsioni economiche intermedie di estate 2021, l’economia dell’UE e della zona euro dovrebbe crescere del 4,8 % quest’anno e del 4,5 % nel 2022. Rispetto alle previsioni di primavera precedenti, il tasso di crescita per il 2021 è significativamente più elevato nell’UE (+ 0,6 punti percentuali) e nella zona euro (+ 0,5 % punti percentuali), mentre per il 2022 è leggermente più elevato in entrambe le aree (+ 0,1 punti percentuali). Si prevede che il PIL reale tornerà al livello precedente alla crisi nell’ultimo trimestre del 2021 sia nell’UE che nella zona euro. Per la zona euro, si tratta di un trimestre prima di quanto indicato nelle previsioni di primavera.La crescita dovrebbe rafforzarsi a causa di diversi fattori. In primo luogo, l’attività nel primo trimestre dell’anno ha superato le aspettative. In secondo luogo, un’efficace strategia di contenimento del virus e il progresso delle vaccinazioni hanno portato a un calo del numero di nuove infezioni e ricoveri ospedalieri, che a sua volta ha consentito agli Stati membri dell’UE di riaprire le loro economie nel trimestre successivo. Questa riapertura ha avvantaggiato in particolare le imprese del settore dei servizi. I risultati dell’indagine Upbeat presso i consumatori e le imprese, nonché la mobilità in base al tracciamento dei dati, suggeriscono che è già in atto una forte ripresa dei consumi privati. Inoltre vi sono prove di un rilancio dell’attività turistica all’interno dell’UE, che dovrebbe beneficiare ulteriormente dell’entrata in vigore del nuovo certificato COVID digitale dell’UE a partire dal 1º luglio. Nel loro insieme, questi fattori dovrebbero superare l’impatto negativo della carenza temporanea di fattori di produzione e dell’aumento dei costi che colpiscono alcune parti del settore manifatturiero.Anche le previsioni per l’inflazione di quest’anno e del prossimo sono state riviste al rialzo. L’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, le strozzature della produzione dovute a limiti di capacità e alla carenza di alcune componenti di input e materie prime, nonché la forte domanda sia all’interno che all’esterno, dovrebbero esercitare pressioni al rialzo sui prezzi al consumo quest’anno. Nel 2022 tali pressioni dovrebbero gradualmente attenuarsi man mano che verranno superati i limiti di produzione e vi sarà convergenza tra offerta e domanda. Ne consegue che l’inflazione nell’UE viene ora data in media al 2,2 % per quest’anno (+ 0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni di primavera) e all’1,6 % per il 2022 (+ 0,1 punti percentuali). Per la zona euro i valori corrispondenti sono dell’1,9 % nel 2021 (+ 0,2 punti percentuali) e dell’1,4 % nel 2022 (+ 0,1 punti percentuali). L’incertezza e i rischi che circondano le prospettive di crescita sono elevati, ma rimangono nel complesso equilibrati.I rischi posti dall’emergenza e dalla diffusione di varianti del virus COVID-19 sottolineano l’importanza di accelerare ulteriormente le campagne di vaccinazione. I rischi economici sono connessi in particolare alla reazione delle famiglie e delle imprese ai cambiamenti delle restrizioni.L’inflazione potrebbe risultare più elevata del previsto, se i limiti nell’offerta sono più persistenti e le pressioni sui prezzi si ripercuotono maggiormente sui prezzi al consumo.

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Campidoglio online il sito “Bilancio di Mandato”

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Roma E’ online ‘Bilancio di Mandato’, il sito che raccoglie alcuni dei principali risultati conseguiti dall’Amministrazione capitolina negli ultimi cinque anni. E’ raggiungibile dal portale istituzionale di Roma Capitale (www.comune.roma.it) o dal link: https://www.comune.roma.it/eventi/it/bilancio-di-mandato.page. A disposizione del cittadino testi di semplice consultazione, arricchiti da immagini e infografiche, che raccontano il percorso dell’amministrazione in questi anni, dai cantieri di #stradenuove ai nuovi bus per il trasporto pubblico, dalle politiche per il verde a quelle per la casa, dalla rigenerazione dei beni pubblici a quella di aree ludiche e palestre, e ancora interventi e sgravi per il commercio, investimenti per la cultura, i nuovi centri antiviolenza, la lotta all’abusivismo e per la legalità. Il sito è diviso in sedici sezioni: Accessibilità e inclusione; Ambiente, Casa e Patrimonio; Cultura; Economia e Finanza; Emergenza Sanitaria; Innovazione e Smart City; Innovazione Organizzativa e Gestionale; Innovazione Partecipativa; Mobilità e Trasporti; Opere e Manutenzione della città; Scuola e sociale; Sport; Sviluppo Economico; Turismo; Urbanistica.

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New research reveals small businesses lose £17,000 to FX

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Melbourne, Australia. In 2020, UK SMEs paid 10x more than corporates for their foreign exchange (FX) when using their banks and wasted an average of £17,000 on their international payments according to fintech company Fluenccy.Alarming research conducted by Professor Harald Hau from the University of Geneva and other academics from the ECB and IMF triggered Founder Tony Crivelli to conduct his own research more broadly. To address the wasted spend, Fluenccy launched Currency Score, a new and free tool that allows SMEs to see their effective foreign currency rate and compare that to a new industry benchmark and identify savings they often don’t know exist.Currency Score was built for SMEs and start-ups who regularly use FX but don’t have the expertise or time to analyse the impact on their bottom line. It measures their FX buying activity and provides a straightforward number – just like a credit score.A score of 500 out of 850 shows they’re doing pretty well. Anything below indicates they could be doing better.By syncing and tracking 12 months of invoice and payment data from a secure Xero integration with Fluenccy’s proprietary algorithms, small businesses can see how effective they are at buying FX quickly, simply, and for free. Currency Score shows their bank’s FX mark-up, what rate they averaged, and how much they could be saving. Snapshot graphs in the full report make the data and possible losses easier to see and understand (but potentially harder to stomach).

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Parkopedia partners with ThinxNet to provide seamless in-car fuelling payments across Europe

Posted by fidest press agency su sabato, 10 luglio 2021

Industry-leading connected car solution providers Parkopedia and ThinxNet, have partnered to improve the refuelling experience for drivers, automakers and fuelling stations across Europe, through intelligent connected solutions that enable drivers to pay for their fuel directly through their vehicle head unit.As part of the single API, which powers the ‘pay-at-the-pump’ application of Parkopedia’s payment platform, ThinxNet uses state-of-the-art, cloud-based technology to ensure payments at the fuel pump can be seamlessly completed from inside the vehicle. Drivers are able to refuel quickly, cheaply and safely – negating the need to step away from the vehicle or enter a kiosk to pay. ThinxNet’s solution is currently available at more than 1400 fuelling stations in Germany, Austria, Belgium and the Netherlands, with more to follow in Luxembourg, Switzerland, Portugal, Spain and the rest of Europe.Parkopedia’s new multi-domain payment platform is an extension of the company’s existing parking payment solution, which is currently in use by various leading global automakers. The latest platform will now also include payments for fuelling, as well as other vehicle-centric services, such as Electric Vehicle (EV) charging and tolls via a single sign-on solution, removing the need for drivers to maintain multiple apps and accounts for their on-the-road payment needs.Parkopedia’s integrated solution manages the full aggregation and payment flow between providers into a single payment platform, working with wider vehicle sensors to enable a seamless and complete digital fuelling experience for the driver.Once a driver is notified that fuel is low, they will be presented with live fuel pricing for comparison and guided to their preferred station. Once on-site, the platform activates the pump, initiates the transaction and safely manages the payment from the vehicle. Discounts and loyalty offers can be applied automatically, as well as the mailing of electronic receipts – delivering a heightened level of connected service to drivers and simplifying management for automakers.Hans Puvogel, COO at Parkopedia, commented: “We are delighted to partner with ThinxNet, and integrate essential pay-at-the-pump fuelling services for drivers into our recently announced payment platform. Our relationships with key connected vehicle service providers are a vital aspect of why we are already the market leader for in-vehicle parking payments. As we expand across further vehicle-centric payment services, we need partners that are aligned with us in delivering exceptional connected services that enhance the journey for drivers.”Sandra Dax, CEO at ThinxNet, added: “The partnership with Parkopedia is a logical next step for us to fulfil our vision of hassle-free, secure and reliable transactions around the car. We are convinced that a seamless in-car experience is a key driver for the adoption of connected services like digital fuelling.” For more details on Parkopedia’s payment platform or to contact the team, please visit: https://business.parkopedia.com/in-car-payment-platform

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