Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 132

Archive for 23 luglio 2021

Mostra Pupille

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

sabato 24 luglio 2021 nei boschi di Cortina d’Ampezzo (fino al 3 novembre). L’esposizione accompagna il visitatore alla scoperta del sentiero di Pian de ra Spines ed è ispirata al ricco patrimonio di leggende e fiabe connesse alla storia delle Dolomiti. Le opere degli artisti Benni Bosetto, Cuoghi Corsello, Dado, Maurizio Mercuri sono state realizzate appositamente per essere collocate nei boschi del sentiero, con l’intento di creare un percorso onirico dove il visitatore di ogni età potrà ritrovare la propria dimensione legata all’infanzia.Benni Bosetto utilizza l’installazione sonora per diffondere nell’ambiente un canto a cappella, che ha la funzione di avvicinare il pubblico, e interviene anche con il disegno a matita sui tronchi di alcuni alberi disposti lungo il percorso. Il duo Cuoghi Corsello propone una serie di installazioni ispirate a un sorprendente immaginario fiabesco: per osservarle il fruitore sarà spinto ad abbandonare in alcuni tratti il sentiero principale, e si troverà completamente immerso in una dimensione naturale. Dado (Alessandro Ferri) dipinge con il colore oro uno degli alberi che danno forma al bosco con la finalità di coniugare la sfera fantastica del mondo delle fiabe con quella reale. Maurizio Mercuri si lascia ispirare da una nota leggenda legata alle Dolomiti, che illustra l’enrosadira: fenomeno apparentemente magico, che si ripete ogni giorno in coincidenza dell’alba e del tramonto, quando i raggi del sole accarezzano le cime delle Dolomiti, colorandole di rosa.

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PMI italiane: è tempo di cavalcare l’onda ESG

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

A cura di Marco Ruspi, Head of ESG di AcomeA Sgr.La sostenibilità rappresenterà sempre di più un elemento centrale non solo per le aziende, ma anche per gli investitori e, a dimostrare l’impatto sempre più marcato che questo tema avrà in futuro, è l’ampia percentuale di fondi del Next Generation EU destinata proprio a iniziative green e digitali, innovazioni che le PMI italiane devono saper cogliere per essere pronte a un futuro sempre più incerto.Proprio il tema della sostenibilità, con una chiave di lettura incentrata sulle piccole e medie imprese, cuore pulsante del tessuto produttivo italiano, è oggetto del Report sulla rendicontazione ESG dell’Aim, redatto da Sustainable Value Investors in collaborazione con AcomeA SGR e presentato nel corso della Digital Round Table “La sostenibilità come nuova strategia d’impresa e di investimento”. Il Report analizza le 149 aziende quotate (al 20 aprile 2021) sul segmento Aim di Borsa Italiana ed evidenzia come, in termini di rendicontazione ESG, le società abbiano ancora ampi margini di miglioramento. Solo la metà delle imprese dell’Aim, infatti, dimostra una focalizzazione proattiva verso la sostenibilità, rilasciando un’informativa ESG. Il trend è in netto miglioramento dal 2020, in quanto sono passate da 45 a 70 le società che pubblicano informazioni ESG qualitative e che presentano un orientamento alla sostenibilità. Rispetto al settore di attività, dallo studio emerge come le imprese dell’Aim attive nel settore della moda (Fashion & Luxury), dell’Health Care, dell’Energy & Utility e dell’Industria, mostrino un più avanzato orientamento alla sostenibilità, mentre Finanza e Media & Communications presentino una minore sensibilità al tema. Volendo fare un confronto con l’orientamento alla sostenibilità di realtà più strutturate, possiamo tranquillamente trarre la conclusione che le PMI italiane non abbiano nulla da invidiare ad esse. Molte, infatti, mostrano già al proprio interno un certo livello intrinseco di sostenibilità. Il fattore decisivo che va a svantaggio delle piccole imprese italiane riguarda, invece, il grado di comunicazione delle informazioni non finanziarie verso l’esterno, che riesce a rendere visibile il valore di una realtà attraendo così sempre più investitori istituzionali.Ad oggi, la maggior parte degli investitori finanziari si focalizza su quelle società che presentano già alti rating ESG e la maggior parte delle strategie ESG si concentra sui Best in Class. Al contrario il fondo AcomeA PMItalia ESG adotta la strategia opposta, focalizzandosi sulle società con un grande potenziale non rendicontato all’esterno, per affiancarle attivamente, attraverso un processo di engagement. In questo modo, a trarre giovamento è sia l’impatto sostenibile della società sull’aspetto sociale, ambientale e di governance verso tutti gli stakeholders, sia la performance finanziaria, permettendo così di migliorare la visibilità verso investitori italiani e internazionali.La sostenibilità è ormai un cammino ineluttabile e rappresenta per le imprese una vera e propria strategia per crescere, per gli investitori un’occasione per ottenere rendimenti davvero competitivi. L’approccio virtuoso da investitori è quello di focalizzarsi sulle aziende che hanno ottime basi di partenza ma anche tanto spazio per migliorare nel tempo. Da qui il valore della testimonianza, durante la Digital Round Table, del top management di cinque società partecipate dal fondo AcomeA PMItalia ESG come Energica Motor Company, Gruppo Fos, Vantea Smart, Reti e Convergenze. Questi imprenditori stanno cogliendo le opportunità offerte dalla sostenibilità, intesa non più come semplice compliance, ma resa una vera e propria opportunità di business. Si tratta di un fattore che, in particolare a certi livelli di innovazione, è in grado di conferire un’elevata competitività in un panorama sempre più internazionale. Si tratta quindi di un’onda da cavalcare, per accogliere il cambiamento portato sotto i riflettori dall’emergenza pandemica, durante la quale, più che mai, è risultata evidente la centralità di persone, ambiente e territorio.Ed è proprio per la sua centralità sul panorama nazionale e internazionale per le aziende e per gli investitori, che la sostenibilità è stata scelta come oggetto della tavola rotonda “Inchiesta sulla Sostenibilità: strategia d’impresa e di investimento per la crescita e il futuro. Parola agli imprenditori” organizzata da AcomeA SGR in occasione del Salone del Risparmio e moderata dal giornalista e direttore di Libero Alessandro Sallusti.Per iscriversi alla conferenza, in programma per giovedì 16 settembre alle ore 11:00, è sufficiente cliccare il link: https://www.acomea.it/conferenza/

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FE fundinfo nuovo associato AIPB

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

L’Associazione Italiana Private Banking – AIPB – che, dal 2004, riunisce i principali operatori nazionali e internazionali del Private Banking e rappresenta oggi oltre € 930 miliardi di asset, annuncia l’ingresso del nuovo socio FE fundinfo.FE fundinfo è uno dei principali fornitori internazionali di dati e tecnologie per distributori di fondi e società di gestione del risparmio, con clienti che vanno dalle più grandi società di asset management e banche internazionali alle piattaforme di distribuzione e consulenti finanziari di tutto il mondo. FE fundinfo collega questi gruppi nell’industria del risparmio gestito con l’obiettivo di migliorare la condivisione delle informazioni, fornendo dati, strumenti, infrastrutture e le competenze necessarie per la ricerca, la distribuzione, la commercializzazione e l’investimento in fondi e portafogli modello. “L’Associazione in questi ultimi mesi ha visto l’ingresso di nuovi importanti soci” – dichiara Antonella Massari, Segretario Generale di AIPB – “Con FE fundinfo aggiungiamo un tassello di particolare rilievo, soprattutto nella fase storica che stiamo attraversando in cui la tecnologia è sempre più centrale per la condivisione di dati e informazioni e la semplificazione di processi. Viviamo in una società dell’informazione dove la condivisione contribuisce largamente alla creazione di valore e al supporto di scelte di investimento consapevoli. Avere un socio che apre le porte alle informazioni grazie a una infrastruttura altamente tecnologica è motivo per noi di grande soddisfazione”.

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Enfasi sul tema della sostenibilità: una moda sostenibile

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

A cura di Pauline Grange, Portfolio Manager – Global Equities. Ogni anno si vendono circa 100 miliardi di articoli di abbigliamento, ovvero il 50% in più rispetto al 2006. Ciò è dovuto in parte all’avvento del “fast fashion”, cioè capi d’abbigliamento all’ultima moda e a basso costo. In effetti, oggi il settore emette più CO2 dell’industria aeronautica e navale messe insieme e usa 79 miliardi di metri cubi di acqua dolce all’anno, causando circa il 20% dell’inquinamento da acque industriali. Sfortunatamente, una quota minuscola di ciò che il settore della moda produce viene riciclato e riutilizzato; la maggior parte degli articoli finisce in discarica o negli inceneritori entro un anno dalla produzione. In effetti, secondo la Ellen Macarthur Foundation, l’industria mondiale della moda produce circa 53 milioni di tonnellate di fibre all’anno, di cui più del 70% finisce interrato o incenerito. Meno dell’1% viene riutilizzato per produrre nuovi capi d’abbigliamento.Questa accresciuta consapevolezza ha modificato le mie abitudini di consumo: adesso compro meno articoli, ma di qualità superiore. Inoltre, ho smesso di snobbare l’acquisto di vestiti usati e ora vado felicemente alla ricerca di occasioni attraverso piattaforme online o negozi di beneficenza locali. E sembra che io non sia la sola: la percentuale di donne disposta a comprare abbigliamento di seconda mano è salita dal 45% nel 2016 al 70% di oggi. Di conseguenza, le piattaforme di noleggio e rivendita di abbigliamento sono in pieno boom. Nella strategia Threadneedle Global Sustainable Equity possediamo una di queste piattaforme di rivendita, Mercari, che nel corso dell’ultimo anno ha registrato una crescita accelerata nei suoi due principali mercati, Giappone e Stati Uniti, con un aumento sia del numero di utenti che dell’attività sulla sua piattaforma.Tuttavia, se abbiamo una partecipazione in un’azienda tessile, vogliamo anche che i suoi prodotti non abbiano un impatto negativo sull’ambiente. L’abbigliamento per il fitness è di solito indossato più spesso e utilizzato più a lungo rispetto agli articoli all’ultima moda. Inoltre, Adidas è un leader sostenibile nel settore. Al suo Capital Markets Day di marzo, la sostenibilità era ancora una volta il primo punto all’ordine del giorno. La società ha spiegato le innovazioni adottate per rendere i suoi prodotti più circolari e sostenibili, e ha messo l’accento sull’obiettivo di produrre un 90% di articoli ecosostenibili entro il 2025 usando una strategia a “tre circuiti”: 1. Circuito del riciclo: approvvigionamento di materie prime riciclate al di fuori dei propri prodotti, vale a dire poliestere riciclato al 100% o rifiuti plastici oceanici Parley (raccolti su litorali e zone costiere). 2. Circuito della produzione circolare: realizzazione di prodotti che possono essere riciclati e trasformati in nuovi articoli Adidas, secondo lo slogan “made to be remade”. La società ha lanciato le sneaker Ultraboost, che possono essere restituite, riciclate e successivamente trasformate in un nuovo paio di scarpe, con l’obiettivo di espandere questo concetto ad altri modelli e categorie nel tempo. 3. Circuito della rigenerazione: laddove i prodotti non rientrano nelle categorie di cui sopra, Adidas mira a realizzarli con materiali naturali biodegradabili. Tutto questo ci sembra ottimo, ma abbiamo voluto verificare personalmente come la sostenibilità è incorporata nel marketing dell’azienda e nei prodotti realizzati in fabbrica. Così, a più di un anno dalla nostra ultima visita, siamo tornati a ispezionare il flagship store Adidas in Oxford Street, a Londra.Adidas mira, inoltre, a implementare tutte queste innovazioni su grande scala, in modo che i suoi prodotti più popolari diventino anche i più sostenibili. Questa intenzione era visibile all’ingresso del flagship store di Londra, dove siamo stati accolti da una nuova linea “verde” di Stan Smith, uno dei modelli di sneaker più iconici di Adidas, che oggi sono prodotte con materiali Primeblue o Primegreen. Nello store era in mostra anche una novità assoluta per il settore: una Stan Smith realizzata con l’impiego di Mylo, un materiale derivato dai funghi che ha le stesse prestazioni della pelle ma è biodegradabile.Un altro servizio disponibile in negozio è il centro di riparazione “Sneaker services”, che permette ai clienti di aggiustare le proprie scarpe di ginnastica, evitando lo smaltimento precoce e inutile. Prolungando la vita di un indumento di soli nove mesi, si può ridurre il suo impatto ambientale di uno straordinario 20-30%. Un’altra area di investimento fondamentale per Adidas è il digitale, la cui integrazione con la sostenibilità era in mostra nello store. Ad esempio, la società ha installato in negozio cabine fotografiche, in cui è possibile scattare e condividere foto, insieme al proprio impegno ambientale, con la community online di Adidas. Nel complesso, siamo andati via fiduciosi che l’impresa potrebbe realizzare la sua missione aziendale: “Crediamo che attraverso lo sport abbiamo il potere di cambiare la vita di tutti. Puntiamo a espandere i limiti delle possibilità umane, a includere e unire tutte le persone nello sport e a creare un mondo più sostenibile”.

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Covid-19, da vaccini adenovirali possibili risposte a lungo termine

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Con i vaccini a vettore adenovirale si possono generare “risposte robuste e a lungo termine del sistema immunitario”. È quanto emerge da un lavoro condotto da scienziati dell’università di Oxford – ateneo che ha peraltro sviluppato proprio il vaccino anti-Covid di Astrazeneca – e dell’ospedale cantonale di San Gallo in Svizzera. Gli esperti, che firmano uno studio pubblicato su “Nature Immunology”, hanno preso in esame i vettori del vaccino ad adenovirus, come il costrutto ChAdOx1 nCov-19 (AstraZeneca). Gli autori descrivono una delle caratteristiche chiave di questi vaccini: la loro capacità di generare “popolazioni forti e sostenute dell’elemento ‘killer’ delle cellule T del sistema immunitario”. In un modello animale, gli scienziati hanno osservato che gli adenovirus sono in grado di entrare in cellule dei tessuti a vita lunga, note come cellule reticolari fibroblastiche, che a loro volta formano piccoli cluster ben organizzati, fungendo da ‘campo di addestramento’ per le cellule T. Questo meccanismo sembra spiegare, osservano gli autori dello studio, come questi vaccini ottengano queste robuste risposte del sistema immunitario. “Milioni di persone avranno ricevuto vaccini adenovirali in tutto il mondo, non solo il vaccino Oxford-Astrazeneca, ma il vaccino J&J e anche le versioni cinese e russa. L’obiettivo finale di questi vaccini è l’induzione della protezione a lungo termine del sistema immunitario utilizzando sia anticorpi che cellule T”, osserva Paul Klenerman, università di Oxford, uno degli autori principali dell’articolo. I vettori ad adenovirus possono colpire cellule specifiche, note come cellule stromali, in tessuti come il polmone, generando ‘depositi’ di antigeni in queste cellule a vita lunga. La loro natura longeva implica che l’antigene possa essere ‘mostrato’ al sistema immunitario molte volte, potenziando efficacemente la risposta. Gli esperti hanno anche approfondito altri meccanismi che potrebbero spiegare l’efficacia duratura, incluso il messaggero chimico chiave coinvolto nella segnalazione alle cellule T (IL-33, una cosiddetta “allarmina” rilasciata quando le cellule stromali ricevono segnali di sofferenza). Riguardo alla dote osservata per i vaccini a vettore adenovirale, la speranza dei ricercatori è ora di “poterla sfruttare nella progettazione di nuovi vaccini, vaccini di cui abbiamo ancora un disperato bisogno per malattie come la tubercolosi, l’Hiv, l’epatite C e il cancro”, conclude Burkhard Ludewig, professore all’università di Zurigo e capo del Centro di ricerca medica, ospedale cantonale di San Gallo, autore principale dell’articolo. (fonte doctor33)

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Tutela della salute di tutti e per azzerare le disuguaglianze fra le Regioni

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Associazioni di pazienti a confronto, per una nuova medicina del territorio, in grado di azzerare le disuguaglianze fra le Regioni. Occasione di incontro il webinar ‘MEDICINA DEL TERRITORIO E RECOVERY PLAN: UN’OPPORTUNITÁ DI CAMBIAMENTO’, promosso da Motore Sanità, che ha visto la partecipazione di importanti relatori, i quali non hanno mancato di far sentire la loro voce offrendo spunti di riflessione importanti, in vista dei circa 10miliardi del Recovery Plan previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Non ho idea se questi miliardi messi a disposizione siano sufficienti o meno, non ho elementi di competenza in questo senso, so però che occorre passare dall’annunciazione delle cose da fare al farle realmente, perché il tempo non è tantissimo”, ha sentenziato Marcello Grussu, Coordinamento Diabete Italia e Presidente Aniad. E ancora: “Tra le malattie cosiddette non trasmissibili, il diabete è sicuramente la malattia maggiormente diffusa nel mondo. Da noi in Italia ne soffrono oltre 3milioni e mezzo di persone, con un grosso impatto sull’organizzazione sanitaria, sociale e sui costi. Persone che, quando è iniziata la pandemia, hanno avuto una serie di problemi che si sono scontrati con tutte le carenze dei nostri 21 sistemi sanitari regionali e nazionali. Carenze già esistenti, che il Covid ha soltanto accentuato. In questi giorni il gruppo di lavoro dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) sta portando avanti un documento importante. I punti sono: migliore e maggiore assistenza domiciliare, realizzazione di strutture e di Case di comunità, riorganizzazione degli ospedali di comunità, sviluppo della telemedicina. Speriamo che queste intenzioni possano rispondere alle necessità degli oltre 23milioni di persone che soffrono di qualche cronicità in questo Paese. Tra gli obiettivi anche ridurre l’accesso inappropriato dei ricoveri negli ospedali e nei pronto soccorsi, favorendo un’assistenza all’interno di un contesto più congeniale, che è l’ambito domestico, piuttosto che quello di residenza. Più raggiungeremo tutti questi obiettivi, maggiori saranno le chance di superare criticità e disuguaglianze che ci contraddistinguono. Non possiamo non tenere conto dei ritardi che esistono tra i territori, come ad esempio la scarsa viabilità di certe Regioni”. Parla di disuguaglianze fra Regioni anche Andrea Vianello, Presidente A.L.I.Ce. Italia ODV: “Dati alla mano, sono 150mila gli italiani che ogni anno hanno un ictus. Una patologia importante, che in alcuni presenta danni importanti da gestire: da qui la nostra richiesta che parte dei soldi del Recovery plan vengano destinati a rafforzare le stroke unit, non distribuite uniformemente in ugual misura in tutte le regioni. Importantissime, dal momento che il tempo è l’alleato fondamentale per la gestione dell’ictus”. Altri temi importanti, infine, sono stati portati alla luce da Anna Lisa Mandorino, Segretario Generale Cittadinanzattiva: “Quello che manca nel PNRR sono tre cose, secondo noi: tutto il capitolo della prevenzione, tutto il capitolo di misure ad hoc per gli altri determinanti di salute (rischi ambientali, climatici, sociali collegati alle questioni sanitarie) e, infine, un investimento significativo sul personale, a fronte del fatto che sappiamo che nel 2027 ci sarà il 16% di medici di medicina generale in meno e che il modello degli ospedali di comunità si basa su un potenziamento forte della figura degli infermieri, su cui però i numeri non ci fanno ben sperare nel medio termine”.

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VI edizione della Biennale di Arte Ambientale

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Seminaria Sogninterra compie dieci anni e torna tra i vicoli del borgo di Maranola con la VI edizione della Biennale di Arte Ambientale. Per dieci anni, ogni due anni, per tre brevi giorni sul finir dell’estate, il borgo di Maranola si è trasformato grazie all’intervento di artisti, musicisti, curatori e volontari. Migliaia di visitatori hanno attraversato i vicoli e le case aperte per SEMINARIA. Un ampio network di collaborazioni di rilievo locale, nazionale e internazionale ha dato respiro a questa remota biennale di arte ambientale tra i Monti Aurunci e il Golfo di Gaeta, vincitrice di molteplici premi e presentata come caso-studio in Università e centri di ricerca in tutto il mondo.Nel 2021 torna con l’obiettivo di rinnovare e ripensare la propria natura, da sempre attenta alla relazione con la comunità di riferimento. L’incertezza attuale ha posto infatti molti vincoli alla possibilità di immaginare le distanze, concrete o virtuali, ma questo non può precludere l’opportunità di percepire il limite non come una costrizione, ma come un mezzo per farsi interpreti virtuosi del proprio tempo. Questa speciale edizione si è aperta sin dall’inizio al confronto tra artisti e abitanti, i quali, durante le residenze e gli incontri si interrogano sul disagio e la paura che la pandemia ha disseminato soprattutto nelle piccole comunità. Date queste considerazioni, il titolo della sesta edizione della Biennale SEMINARIA è “indivenire” e racchiude l’idea di un programma che segue un ritmo di creazione e fruizione più lento e riflessivo, tutto in divenire, appunto. A partire dal mese di giugno si susseguiranno in residenza a Maranola gli artisti Andrea Aquilanti, Sara Basta, Carlo De Meo, Sarah Deslandes, Davide Dormino, Nicola Rotiroti, Daniele Spanò ed Ellen Wolf per sviluppare, insieme ai residenti, progetti di “immaginazione del futuro”. A partire dal mese di luglio, con una speciale collaborazione con il Gaeta Jazz Festival, fino al 30 settembre partiranno gli eventi pubblici in cui gli artisti saranno invitati a condividere le opere prodotte con l’aiuto della comunità e degli artigiani locali. Cicli di incontri e workshop, in presenza ed in remoto, residenze artistiche, opere temporanee e permanenti, performance, talk, musica, didattica, visite guidate attiveranno il dialogo con il territorio e con realtà analoghe a quelle di Seminaria.Infine, in occasione dei dieci anni del Festival sarà realizzata una festa pensata come un mémoire attivo alla riscoperta di ciò che già è stato lasciato dagli oltre sessanta artisti che hanno partecipato alla manifestazione e di tutto ciò che gli abitanti hanno conservato. Pezzi, resti, testimonianze delle passate edizioni per riflettere insieme su quanto Seminaria abbia modificato la percezione dei luoghi di Maranola agli occhi della comunità e sull’importanza della partecipazione di ognuno.Anche quest’anno SEMINARIA mira a stabilire dialoghi creativi con realtà affini ed altri festival del territorio ed oltre. Oltre al proficuo scambio di idee e di artisti con Gaeta Jazz Festival, la collaborazione con il pluriennale Festival Salerno Letteratura, porterà il videomaker e storyteller Raffaele Morrone alla realizzazione di un racconto inedito e collettivo per SEMINARIA.

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Scuola: Rientro a settembre con ricambio d’aria in classe e microfoni ai docenti

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Il sindacato è convinto che quella sui vaccini è una battaglia importante, ma non decisiva. “Ora – dice il leader dell’Anief, Marcello Pacifico – se il distanziamento, assieme a una adeguata areazione dei locali, è la prima regola per la sicurezza, significa che occorre sdoppiare le classi dotando le scuole di un rapporto diverso tra alunni e insegnanti da collocare in aula. Rispetto alla teoria dell’obbligo vaccinale del personale e degli studenti noi siamo nettamente contrari. Lo Stato deve garantire il ritorno alla didattica in presenza, ma sdoppiando le classi. Se qualcuno dice che non ci sono i tempi, perché a prove si inizia allora significa che questo non si farà mai”. Per Anief, inoltre, l’areazione dei locali scolastici e gli screening continui necessitano di una programmazione accurata e di finanziamenti ad hoc. Anche la campagna vaccinale è importante, ma senza arrivare a obbligare nessuno e a ledere il diritto alla privacy. Per quel che riguarda l’assegnazione dei microfoni ai docenti, da utilizzare mentre fanno lezione, potrebbe essere una forma di aiuto, a patto che si tratti di strumenti sostenuti da una adeguata tecnologia informatica a supporto, quindi con annessi computer e casse acustiche. A questo scopo è indispensabile un’assistenza adeguata, quindi con tecnici, del personale Ata, presenti in tutti gli istituti scolastici, nessuno escluso, a differenza di quanto avviene oggi. Proprio per definire al più presto questo ambito, il sindacato torna a chiedere al ministero dell’Istruzione di essere convocato al più presto, al fine di adeguare e migliorare il regolamento sulla sicurezza anti Covid sottoscritto nel 2020.

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Scuola: Concorso straordinario, il Ministero continua a non riconoscere il valore abilitante di vincitori e idonei

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Parte la campagna dei ricorsi per coloro che sono risultati vincitori o idonei nei concorsi straordinari per diventare docente, ma poiché non in possesso dell’abilitazione nella classe di concorso d’interesse si trovano oggi esclusi delle Gps: la stampa specializzata ricorda che “il Decreto Sostegni bis ha eliminato l’elenco non graduato dei docenti che pur avendo superato la prova con almeno 56/80 non risultando vincitori non rientravano nei posti a bando ma potevano comunque conseguire l’abilitazione. In particolare il decreto Sostegni bis ha eliminato la necessità del conseguimento dei 24 CFU, nonché il percorso di abilitazione per i docenti con una supplenza almeno al 30 giugno”. Inoltre, il ministero dell’Istruzione su alcuni nodi non ha fornito una risposta specifica, ossia “come conseguirebbero l’abilitazione i docenti di ruolo non interessati al nuovo ruolo; i docenti che pur rientrando nelle graduatorie integrate non saranno assunti in ruolo; i docenti che essendo risultati vincitori sia della procedura su sostegno che su posto comune, scelgono posto di sostegno per l’immissione in ruolo”. Adesso, questi candidati insegnanti al ruolo vogliono adesso giustamente rivendicare il diritto all’inserimento, con la “finestra” di aggiornamento delle GPS 2021. “Il sindacato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – intende tutelarli per farli collocare nella prima fascia delle Graduatorie provinciali delle supplenze: l’unica delle Gps, che sulla base della versione finale del decreto Sostegni bis approvato alla Camera e ora in Senato per la conversione definitiva in legge, che permette agli aspiranti docenti di partecipare alle eventuali nomine in ruolo straordinarie 2021 e al conferimento delle supplenze annuali fino al 30 giugno o al 31 agosto 2022”.

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Scuola – GPS: problemi per chi deve inserirsi con riserva

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Sono state segnalate ad Anief difficoltà alla presentazione della domanda per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia delle GPS da parte degli aspiranti che conseguiranno il titolo dopo il 24 luglio ma prima del 31.Nonostante l’avviso ministeriale dell’8 luglio preveda che questa categoria di aspiranti possa presentare domanda con riserva, da sciogliere con PEC da inviare all’AT della provincia scelta entro il 1° agosto, i form attivi richiedono tutti l’indicazione obbligatoria del voto finale (dato evidentemente non in possesso dagli interessati) e non consentono di procedere se si inseriscono date di conseguimento titolo successive al 24 luglio.Nessuna traccia, inoltre, di opzioni che consentano di presentare la domanda con riserva, superando i problemi di compilazione di cui sopra, come invece previsto dal DM 51/2021 e dal citato avviso.Per questo ANIEF ha inviato una segnalazione al ministero dell’istruzione, specificando anche l’assenza – tra le opzioni dei titoli abilitanti – di una voce specifica destinata ai vincitori e agli idonei del concorso straordinario ex DD 510/ che, alla luce delle modifiche introdotte dall’art. 59, commi 3 e 21, del decreto-legge 25 maggio 2021 n. 73 al decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126 coordinato con la legge di conversione 20 dicembre 2019, n. 159, vanno considerati abilitati all’insegnamento nella classe di interesse. Stessa situazione anche per coloro che supereranno entro il 31 luglio il concorso ordinario STEM di cui al DD 499/2020 modificato dal decreto Sostegni bis.Si attende adesso un pronto intervento del ministero per risolvere le criticità segnalate, se necessario disponendo anche un’opportuna proroga al termine di presentazione delle domande.

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Agricoltura: Processi di transizione ecologica e digitale

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Il Governo si è dichiarato pronto a valutare l’opportunità di introdurre misure di sostegno finalizzate ad accelerare i processi di transizione ecologica e digitale delle imprese agricole, come per esempio l’introduzione di un voucher destinato all’acquisto di servizi innovativi integrati per la smart agriculture, al fine di poter incrementare la trasformazione digitale del settore agricolo, migliorandone l’efficienza e la sostenibilità”. A dichiararlo è il deputato Luciano Cadeddu, esponente M5S in commissione Agricoltura e primo firmatario dell’ordine del giorno approvato nell’ambito della conversione in legge del decreto Sostegni-bis.“Nel 2020 – prosegue -, le start up agrifood hanno visto investimenti a livello globale per circa 30 miliardi di dollari, registrando una crescita di oltre il 30%. In Italia, il mercato della smart agriculture rappresenta circa il 10% delle start up nazionali. Nuovo sviluppo giungerà grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che stanzia 500 milioni di euro per l’innovazione e la meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare. L’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione e l’utilizzo di tecnologie, infatti, sono elementi imprescindibili per la riduzione delle emissioni e la sostenibilità ambientale nonché sono in grado di aiutare gli agricoltori a trasformare più rapidamente i propri metodi di produzione”.“La digitalizzazione del comparto agricolo, pertanto – aggiunge Cadeddu – gioca un ruolo fondamentale per ottenere migliori risultati ambientali, aumentare la resilienza climatica e ottimizzare i processi produttivi. La diffusione di nuove tecnologie digitali come Internet of Things, big data, intelligenza artificiale e blockchain possono contribuire al rilancio dell’agricoltura italiana, comparto strategico per il Paese, preparandolo alle grandi sfide su scala globale come la sostenibilità, i cambiamenti climatici e la povertà alimentare” conclude.

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Pesca e tutele

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

“Avviare una sperimentazione per individuare misure alternative alla riduzione dello sforzo di pesca attuata attraverso la limitazione delle giornate di lavoro. È questo l’obiettivo del mio ordine del giorno che impegna il Governo, in particolare, ad avviare un progetto scientifico, su scala locale e con il diretto coinvolgimento degli operatori della pesca, di sperimentazione di un Totale Ammissibile di Cattura (TAC) per alcune specie demersali, al fine di verificarne la fattibilità operativa, gli effetti sulla risorsa ittica nonché le ricadute socio-economiche per il comparto ittico”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura e primo firmatario dell’ordine del giorno, in sede di conversione del decreto Sostegni-bis, accolto dal Governo. “La Politica Comune della Pesca – aggiunge – mira alla tutela delle risorse ittiche attraverso una gestione sostenibile delle attività. Ciò nel mar Mediterraneo occidentale ha fatto sì che la pesca a strascico si riducesse di circa il 20%, oltre all’istituzione di zone protette e alla selettività degli attrezzi da pesca. Tuttavia, la progressiva riduzione delle giornate di pesca incide pesantemente sul comparto ittico in termini di produttività, costi di gestione e sostenibilità dei mercati. Per questo, è importante iniziare a ipotizzare soluzioni differenti dalla semplice riduzione delle giornate di pesca. Seguiremo l’iter ministeriale della nostra proposta che, ci auguriamo, troverà sponda attiva tra le associazioni dei pescatori” conclude.

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Turismo e ripresa

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

“Le ultime prospettive di restrizione e i crescenti allarmismi per i contagi ci lasciano forte preoccupazione. Limitare oggi, seppur parzialmente, il settore turistico e il comparto delle attività connesse sarebbe drammatico per migliaia di imprenditori. Se diffondiamo un nuovo sentimento di paura, rischiamo di innescare catene di disdette. Non si può però demolire, dopo un anno e mezzo di profonda crisi, la ripresa del settore. La salute delle persone resta naturalmente la priorità e per questo è giusto continuare il più rapidamente possibile nelle vaccinazioni. Tuttavia, non ci possiamo permettere di creare sfiducia. Dobbiamo entrare nella fase di convivenza con il virus e realizzare situazioni di equilibrio che consentano alle imprese di lavorare, senza il rischio di nuovi fallimenti e disoccupazione. Mettiamo al centro il parametro dei ricoveri e dei decessi e, considerando che la maggior parte della popolazione è immunizzata e protetta, solo in secondo piano il dato dei contagi”. Così Stefano Bettanin, presidente Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale. “All’interno della nostra categoria sono state adottate da tempo importanti misure di sanificazione e sono state ridotte al minimo le occasioni di contatto con i clienti. Pur tra ovvi timori – aggiunge Bettanin – il settore sta provando a ripartire grazie al turismo nazionale, soprattutto nelle località di mare. Tuttavia siamo distanti dagli standard del passato data l’assenza dei viaggiatori stranieri. Le perdite rimangono marcate. Anche il Green Pass è uno strumento prezioso che certifica la limitazione del contagio e dobbiamo riuscire a sfruttarlo con raziocinio, a vantaggio della salute e al tempo stesso dell’economia”.

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Reumatologia e sondaggio tra i pazienti

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

In Italia sei malati reumatologici su dieci sono soddisfatti di come viene gestita la malattia. Tuttavia il 48% non apprezza come viene trattato il dolore, uno dei sintomi più frequenti e temuti di queste patologie autoimmuni. Inoltre ben il 94% dei pazienti sostiene che è molto impattante l’aspetto psicologico della malattia. E il 23% dei pazienti ha ottenuto una diagnosi corretta della malattia dopo 4 o più anni dall’inizio dell’insorgenza. E’ quanto emerge da un recente sondaggio on line promosso dall’ANMAR Onlus (Associazione Nazionale Malati Reumatici) in collaborazione con i medici specialisti dell’Osservatorio CAPIRE. I risultati dell’indagine sono stati presentati recentemente in un webinar reso possibile con il supporto non condizionante di Lilly. “Dolore e impatto psicologico sono due aspetti fondamentali legati alle malattie reumatologiche ma risultano ancora sottovalutati – afferma Silvia Tonolo, Presidente ANMAR Onlus -. Non va dimenticato che molte patologie interessano uomini e donne in età lavorativa che non sempre riescono a proseguire con le loro mansioni proprio a causa delle condizioni di salute. Spesso non si riesce a gestire a livello ambulatoriale il dolore e il paziente viene lasciato solo e si può arrivare ad una pericolosa “autogestione”. Si tratta di una situazione che è peggiorata da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19 la quale ha reso più difficile i contatti tra malati e medici. Servono urgenti interventi, anche a livello legislativo, per migliorare questa difficile situazione”. “Il forte dolore è uno dei principali bisogni insoddisfatti dei pazienti reumatologici – sottolinea il prof. Francesco Ciccia, Ordinario di Reumatologia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” -. Strettamente collegato a questa sintomatologia c’è anche il tema delle diagnosi tardive. Un tempo troppo lungo per individuare la malattia incide negativamente anche sulla qualità di vita. Si calcola che ben otto pazienti su dieci colpiti da artrite reumatoide anche se trattati con farmaci biologici sviluppano comunque dolore”. “Il sintomo è uno degli aspetti prevalenti delle più diffuse patologie come l’artrite reumatoide o le spondiloartriti – prosegue il prof. Mauro Galeazzi, Responsabile scientifico dell’Osservatorio CAPIRE e Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia -. Il dolore non determina lesioni o danni gravi agli organi ma può davvero essere insopportabile e rendere impossibile anche le più banali azioni della vita di tutti i giorni. Oggi abbiamo a disposizione farmaci analgesici di straordinaria efficacia ma non sempre risultano accessibili ai pazienti, soprattutto in alcune Regioni della Penisola”. “Rendere effettiva in tutto il territorio nazionale i provvedimenti stabiliti dalla Legge 38 deve essere una delle priorità delle Istituzioni socio-sanitarie italiane – conclude l’Onorevole Rossana Boldi, Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera -. L’altro aspetto su quale intervenire è la formazione sia degli specialisti che soprattutto i medici di medicina generale. Sono, infatti, quest’ultimi i primi professionisti che si interfacciano con i pazienti e che devono riuscire ad intercettare i sintomi delle malattie reumatologiche”.

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Euro Company si trasforma in Società per Azioni

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

La chiusura dell’ottimo bilancio 2020 di Euro Company, avvenuta nei giorni scorsi, è accompagnata da un’altra importante notizia, che spiega così lo stesso Mario Zani, Direttore Generale di Euro Company, azienda che produce, seleziona e commercializza frutta secca ed essiccata a Godo di Russi (RA): «Dal 1° luglio Euro Company si è trasformata da Società a Responsabilità Limitata a Società per Azioni. Si tratta di un importante passo per una vigorosa accelerazione del piano di sviluppo previsto per il prossimo triennio, compreso il completamento nel 2022 del nuovo stabilimento di oltre 10mila mq dedicati al bio, che porterà benefici a clienti e collaboratori, sia in termini di qualità del servizio sia in termini di completezza e trasparenza in una logica di continuità dei valori che da sempre contraddistinguono la nostra azienda».Il bilancio di Euro Company ha confermato ricavi per oltre 110 milioni di euro, un risultato straordinario conseguito in un anno particolare come quello appena trascorso. Cresce il peso dell’export sul fatturato, con più di 30 Paesi raggiunti, anche grazie al grande successo dei fermentini, una vera e propria categoria di prodotti creata da Euro Company, 100% vegetali ottenuti dalla fermentazione della frutta secca, che continuano a riscuotere successi in mercati sempre più attenti a scelte alimentari consapevoli e plant-based.Sono ben 15.500 le tonnellate di materie prime movimentate nel corso del 2020, attraverso 34 linee produttive, per oltre 150 milioni di confezioni; dalle eccellenze del territorio italiano (come le noci di Sorrento e le nocciole della Tuscia) ai già citati fermentini, passando per creme spalmabili e farine mono ingrediente (sempre ottenute dalla sola frutta secca).Chiuso il bilancio 2020, Euro Company continua il proprio percorso con progetti e azioni concrete che mirano ad avere un impatto positivo sul territorio e sulla comunità. Come parte del movimento B Corp dal 2019, infatti, l’azienda romagnola si è prefissata anche per il prossimo futuro nuovi e stimolanti obiettivi, con l’intento di lasciare un’impronta positiva nella società e nell’ambiente.

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Novità in materia di Principi Contabili Italiani

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Valutazione e Controlli”, che approfondisce le ultime novità in materia di Principi Contabili Italiani, Principi Italiani di Valutazione, Principi di revisione e Controlli Interni. In particolare, nella sezione dedicata ai Principi Contabili Nazionali, attenzione puntata al progetto posto in essere dallo standard setter nazionale, in materia di rappresentazione in bilancio di alcune voci previste per le società cooperative. Sullo stesso tema in evidenza il documento pubblicato dallo IASB concernente le “Practice Statement on Management Commentary”, che si inserisce nel dibattito sul financial reporting, ovvero sull’informativa qualitativa e sull’informativa non finanziaria. Tra i temi attenzionati, per quanto riguarda i Principi Italiani di Valutazione, si riportano alcune considerazioni sulla necessità e non opportunità di trattare dati ed informazioni aziendali in relazione agli eventi pandemici che hanno influenzato in quest’ultimo anno i bilanci delle imprese. Nella sezione dedicata ai principi di revisione, si evidenzia il riesame del principio ISA 700b, che vede impegnati in un tavolo di confronto CNCDEC, ASSIREVI e INRL. Oltre a ciò si riportano i lavori che IAASB e IFAC stanno portando avanti, in merito ad un principio di revisione ad hoc per le imprese meno complesse e la proposta di modifica della direttiva revisione legale per regolamentare la revisione legale degli EIP in tema di informativa societaria di natura non finanziaria. Per chiudere, il capitolo dedicato ai controlli interni, in cui si fa richiamo alla pubblicazione, da parte del CNDCEC, dei verbali del collegio sindacale per le società non quotate e ad una sentenza (Trib. Milano 14 gennaio 2021 sezione specializzata in materia di impresa) in cui viene trattata la tematica della prorogatio dei sindaci dimissionari.

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Mutuo Giovani targato Crédit Agricole Italia

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

E’ volto a sostenere l’indipendenza delle nuove generazioni, con un obiettivo di erogazione di 2 miliardi di euro.Il prodotto permette ai giovani fino a 36 anni di ottenere un finanziamento fino al 100% del valore dell’immobile con una durata fino a 30 anni, beneficiando delle detrazioni fiscali previste dal nuovo decreto governativo. Una formula digitale e flessibile che, attraverso un mini-sito dedicato, permetterà di trovare l’offerta più adatta ai propri bisogni grazie al supporto di specialisti da remoto e, grazie all’app Mutuo Map, consentirà una gestione “full digital” e un tracking in tempo reale della pratica e del piano di mutuo.Le modalità di concessione del nuovo mutuo hanno un focus dedicato a tutti i lavoratori atipici, liberi professionisti e giovani laureati che iniziano a muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Il prodotto prevede l’opzione “inizia con calma”, con cui si comincia a pagare la prima rata dopo i primi 12 mesi, e quella “salta la rata”, con cui si può posticipare il pagamento di una rata in occasione di particolari imprevisti.“L’indipendenza delle nuove generazioni ci sta molto a cuore e questo prodotto ha tutte le caratteristiche per andare incontro sempre di più alle loro esigenze: offre grande flessibilità, un’esperienza full digital accompagnata dalla consulenza dei nostri specialisti e la massima attenzione alla necessità di credito anche per le forme di lavoro autonome e atipiche – afferma il Vice Direttore Generale Retail, Private e Digital di Crédit Agricole Italia Vittorio Ratto. Si tratta di un target particolarmente evoluto, con elevato livello di digitalizzazione e competenze economiche, che è importantissimo per noi”.

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CDP Venture Capital: Caterina Siclari a capo del Fondo Rilancio Startup

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Entra in CDP Venture Capital Caterina Siclari come Responsabile del Fondo Rilancio Startup, il fondo da 200 milioni di euro stanziato dal Ministero dello Sviluppo economico e affidato in gestione a CDP Venture Capital Sgr per supportare e rafforzare il raccordo tra gli operatori dell’ecosistema del venture capital italiano.Caterina proviene da una solida esperienza in ambito consulenziale per startup e PMI maturata come partner e co-founder di AGS Advisory e precedentemente in KPMG, dedicando gran parte delle sue attività e della sua professione all’innovazione. Ha collaborato con la cattedra di Strategie Competitive dell’Università Commerciale Luigi Bocconi ed è stata Startup Tutor presso il PoliHub di Milano.Con l’ingresso di Caterina il Fondo Rilancio Startup consolida il proprio team e prosegue l’attività di valutazione delle 160 candidature di startup e PMI raccolte nei primi 6 mesi di operatività e provenienti dagli oltre 470 investitori che sono stati accreditati al portale dedicato.Il Fondo Rilancio Startup opera raccogliendo e valutando le segnalazioni di startup e PMI innovative da parte di investitori qualificati e regolamentati (fondi di vc, acceleratori, incubatori, business angels, family office) che hanno di recente investito, o stanno investendo in esse. I finanziamenti vengono realizzati in modalità convertendo, in matching con gli investitori proponenti e con altri investitori coinvolti, nel limite complessivo di 1 milione di euro per singola operazione. http://www.cdpventurecapital.it

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La Libia entra nella quarta fase con contagi

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Continua la diffusione del coronavirus e le varianti in Africa e nei paesi arabi dove si registrano numeri alti di contagiati e si scoprono nuove varanti legate ai vari paesi dove il coronavirus si è ambientato al clima del paese e alla sua popolazione con nuove mutazioni specifiche nelle stesse varianti più conosciute, come è successo in Algeria con la variante algerina oltre che in numerosi paesi africani , in Tunisia e in Libia. Proprio in Libia ,ieri 18.07 si è registrato un numero record di contagiati 4061 e 28 morti con una percentuale di 44 contagi su ogni 100 mila persone ;il tutto è stato diagnosticato su 22 laboratori distribuiti sul territorio libico. Ad oggi sono stati vaccinati 450 mila persone. “Siamo molto preoccupati per la situazione in Libia come ci informano i nostri medici e giornalisti locali con notizie molto allarmanti; l’aumento continuo dei contagi da coronavirus e le sue varianti conosciute a livello internazionale come la Delta ,Alfa Beta e Gamma ma anche con mutazioni sviluppate nei vari paesi arabi e africani. Inoltre mancano i vaccini e gli ospedali sono in difficoltà ; in alcuni paesi sono al collasso ed i medici sono costretti a scegliere il paziente più grave come stanno facendo i medici tunisini per mancanza dei posti letto” – cosi dichiara Foad Aodi presidente Amsi ,UMEM e membro Commissione Salute Globale che il 18.07 sera sulla TV Libica in una lunga trasmissione di approfondimento dedicata alla situazione libica e tunisina ha discusso con esperti ,medici libici ,giornalisti e ex rappresentati dell’OMS dove tutti hanno messo in evidenza la situazione grave e la mancanza di vaccini e che non vengono rispettate tutte le raccomandazioni per la prevenzione dalla popolazione.Per tutti i motivi sopra illustrati , come anche in altre circostanze dichiarato dalla Comunità del mondo arabo in Italia(Co-mai) ,Associazione medici di origine straniera in Italia(Amsi) ,l’Unione Medica Euro mediterranea (UMEM) e il Movimento Uniti per Unire che anche oggi ribadiscono l’urgenza di dare vita ad una alleanza Araba-Africana per combattere la diffusione del Coronavirus , iniziare a programmare la produzione dei vaccini 8come stanno facendo in Marocco ,Emirati Arabi )e collaborare tutti uniti con OMS ,ONU ,Commissione Europea ,Lega Araba e Lega Africana altrimenti sarà molto difficile arrivare ad una immunità di gregge mondiale ,con conseguenze molto gravi dalle varianti locali e nonché con dall’immigrazione non controllata tra i vari paesi e in Europa.

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Consumo complessivo di carta diminuito del 16% rispetto al 2017

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 luglio 2021

Credem, tra i principali e più solidi gruppi bancari nazionali, ha raggiunto il 100% di utilizzo di carta riciclata eliminando completamente, a partire dallo scorso giugno, la carta vergine. L’utilizzo di carta riciclata è aumentato costantemente negli ultimi anni, passando dall’8% del 2018, al 92% nel 2020, al 100% a giugno 2021. Nel 2021 la sinergia e concertazione di numerose aree della banca (Centro Servizi, Business Unit Commerciale, Private Banking e funzione Sostenibilità) ha consentito di raggiungere il traguardo di utilizzo del 100% di carta riciclata con l’obiettivo di: evitare gli impatti negativi relativi al taglio di legno vergine da foresta per produrre polpa ed alle conseguenti operazioni di raccolta, trasporto e lavorazioni preliminari; favorire il riutilizzo di materiali cartacei di scarto; ridurre i consumi energetici ed idrici durante le fasi produttive di lavorazione; ridurre l’uso di cloro, agente chimico dannoso per l’ambiente tradizionalmente più utilizzato per l’imbianchimento della carta vergine. E’ fortemente diminuito anche il consumo complessivo di carta, in calo a giugno 2021 del 16% rispetto al 2017 in conseguenza sia della forte intensificazione del lavoro agile, sia soprattutto per: una robusta attività di digitalizzazione e dematerializzazione dei processi (firme elettroniche e digitali, consultazione e archiviazione digitale);un piano di razionalizzazione delle stampanti nelle sedi centrali che prevede una riduzione del 70% con la conseguente riduzione di costi e consumi di carta e toner;una crescente attività di comunicazione e sensibilizzazione sulla Sostenibilità d’impresa e l’uso responsabile delle materie prime.Tali importanti risultati sono frutto di un percorso virtuoso legato anche al report di sostenibilità che ha consentito al Gruppo Credem di affinare la misurazione dei propri impatti ambientali, acquisire maggiore consapevolezza, strutturare e implementare strategie e obiettivi per razionalizzare le emissioni di gas serra, contribuire all’equilibrio ecologico del Pianeta e, di conseguenza, al benessere economico e sociale delle Comunità. Tra le molteplici attività poste in essere, il Gruppo ha monitorato anche i propri consumi e impatti ed implementa costantemente azioni efficaci per gestirli in modo efficiente. La carta rappresenta infatti una materia prima rilevante per una società di servizi e la sua gestione responsabile consente di ridurre l’impatto ambientale.

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