Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 116

Scuola: Sostegno, tanti alunni ancora senza docente “fisso”

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 novembre 2021

Ad un mese dalle vacanze natalizie e a 75 giorni dall’inizio delle lezioni, un numero non indifferente di alunni disabili non ha ancora il suo docente di sostegno annuale e almeno uno su tre non ha un insegnante specializzato nella didattica speciale: lo scrive Il Fatto Quotidiano, ricordando anche che “il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aveva annunciato in pompa magna che dal primo settembre i docenti sarebbero stati tutti al loro posto, ma la promessa del professore è smentita dai fatti”. I numeri sono implacabili: il rapporto di “Save the Children” dice che in Italia nell’anno scolastico 20/21 c’erano 268.671 disabili e 152.521 docenti di sostegno (tra specializzati e non), con i problemi maggiori nelle regioni del Nord. Ma anche “in Sicilia la situazione è paradossale: su oltre 23mila e 500 cattedre quasi dodici mila sono state assegnate a insegnanti di sostegno precari e in parecchi casi (il 20% circa) senza titolo di specializzazione”. Sempre il quotidiano scrive che “al Nord non si trovano i docenti di sostegno specializzati perché l’Università non li ha formati. Al Sud ci sono invece migliaia di professionisti disoccupati. Parlano i numeri: negli atenei delle otto regioni meridionali e peninsulari l’offerta formativa è pari a circa 13mila posti contro i 3.500 dell’intero Centro Nord”. E “l’anno scolastico 2021/22 è cominciato con 278mila disabili in classe e solo 112.370 specializzati di ruolo e non. Le altre sono cattedre “in deroga”, cioè docenti senza la specializzazione. In quest’ultime settimane molti dirigenti per trovare i docenti di sostegno sono ricorsi alle cosiddette ‘Mad’”. Quindi, senza considerare migliaia di cattedre di sostegno attivati in corso d’anno dai giudici, sono 40mila quelle affidate a non specializzati. In realtà, secondo l’Ufficio Studi Anief, sono circa 90mila le cattedre sono andate o stanno andando a supplenza annuale, con l’aggravante che di queste ben 66mila (dunque quasi il 40% dell’organico totale di sostegno), risultano in deroga, quindi assegnabili solo a precari e non utilizzabili nemmeno per i trasferimenti benché si tratti di cattedre vacanti a tutti gli effetti. E in gran numero vanno a docenti non specializzati.

Lascia un commento