Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 167

Archive for 2 Maggio 2024

Screening gratuiti della vista all’insegna della prevenzione

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

Roma dal 9 al 12 maggio al Circo Massimo la Commissione Difesa Vista ETS rinnova la sua partecipazione alla Race for the Cure 2024. Offre ai cittadini controlli gratuiti della vista grazie alla collaborazione di medici oculisti, ortottisti e con il contributo degli ottici volontari di GreenVision. La tappa romana si terrà dal 9 al 12 maggio nella splendida cornice del Circo Massimo dove sarà possibile effettuare gratuitamente test visivi, con professionisti del settore a disposizione per rilevare ed evidenziare eventuali deficit o anomalie della vista. Gli screening seguiranno i seguenti orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 10:00 alle 18:00 e domenica dalle 9:00 alle 13:00. Da otto anni, Commissione Difesa Vista ETS condivide con Race for the Cure l’impegno nella sensibilizzazione dei valori legati alla ricerca, alla salute e al benessere a tutte le età. A Roma sarà presente con due stand: il primo nel Villaggio della Salute per offrire consulti medici e visite specialistiche gratuite e il secondo nell’Area KIDS, dove per la prima volta anche i più piccoli avranno l’opportunità di avvicinarsi al tema della prevenzione, in uno spazio a misura di bambino.

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Fed Janus Henderson: “La tempistica di un eventuale taglio rimane un interrogativo”

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

By John Lloyd, Lead, Multi-Sector Credit Strategies di Janus Henderson sulla decisione della Fed.“Come ci si aspettava, la Fed si è schierata a favore di uno scenario higher for longer, riconoscendo la chiara evidenza di un rallentamento del progresso dell’inflazione, ma è stata attenta a non far credere al mercato che la prossima mossa non possa essere altro che un taglio.La tempistica di questo eventuale taglio rimane un interrogativo. I mercati hanno accolto con favore il comunicato e la conferenza stampa di Powell, mentre molti si aspettavano un tono più hawkish da parte della Fed, con forse anche un accenno alla parola “rialzo”, vista la recente serie di dati sull’inflazione. Appare chiaro come la previsione di marzo del Comitato della Fed di tre tagli per il 2024 fosse troppo aggressiva, con lo scenario di base che potrebbe avvicinarsi a zero o un taglio.La Fed ritiene di essere adeguatamente restrittiva per portare l’inflazione al suo obiettivo del 2% nel tempo, ma ha riconosciuto di dover avere ancora maggiore fiducia sul fatto che stiamo andando nella direzione giusta prima di abbassare i tassi. Non è cambiato molto nella dichiarazione generale, ad eccezione di alcune discussioni sulla mancanza di ulteriori progressi nell’inflazione. Il limite massimo per la riduzione del bilancio del Tesoro è stato ridotto da 60 miliardi di dollari a 25 miliardi di dollari al mese, un po’ più aggressivo di quanto molti pensassero, dato che la Fed continua a ridurre il proprio bilancio, ma a livelli complessivi più bassi. La Fed ha riconosciuto con chiarezza di avere ancora molto lavoro da fare, ma continua a ritenere che l’inflazione riprenderà la sua traiettoria discendente nel corso dell’anno. Resta da vedere se il tempo sarà sufficiente a risolvere l’enigma dell’inflazione.In generale, continuiamo a ritenere che la politica stia facendo il suo, anche se più lentamente rispetto ai progressi registrati nella seconda metà del 2023. Il processo di normalizzazione per tornare all’obiettivo del 2% richiederà chiaramente più tempo di quanto previsto, ma riteniamo che la pazienza sia l’approccio giusto. Stiamo assistendo a segnali di rallentamento della crescita economica che potrebbero indicare che i tagli della Fed si stiano facendo lentamente strada nell’economia e questo potrebbe impattare negativamente sui dati macro statunitensi nel prossimo futuro. Noi riteniamo che, sia che si tratti di rendimenti più elevati per un periodo più lungo, sia che si tratti di rendimenti più elevati solo per questo momento, gli investitori dovrebbero continuare a trarre vantaggio dai rendimenti elevati di questo periodo”.

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PIMCO: Commento al meeting della FED

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Tiffany Wilding, Managing Director e Economista di PIMCO.Cosa è successo? L’assemblea del Federal Open Market Committee (FOMC) degli Stati Uniti ha riconosciuto uno stallo dei progressi dell’inflazione nel primo trimestre di quest’anno e che, di conseguenza, i banchieri centrali sono meno fiduciosi che l’inflazione nel tempo torni in modo sostenibile al 2%. Tuttavia, il presidente della Fed Jerome Powell si è astenuto dal discutere la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi. Ha ribadito che la politica monetaria è rigida e che è improbabile che la prossima mossa di politica sia un aumento dei tassi. Cosa significa? In precedenza, il FOMC aveva dichiarato che sarebbe stato opportuno ridurre l’intervallo di riferimento per il tasso sui fed funds una volta acquisita maggiore sicurezza che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%. I dati sull’inflazione raccolti nel primo trimestre del 2024 dovrebbero semmai ridurre questa fiducia. Di conseguenza, Powell ha ammesso che la commissione aspetterà più a lungo prima di tagliare i tassi. Quale sarà il prossimo passo? Alla riunione di giugno, quando il FOMC pubblicherà la prossima Sintesi delle Proiezioni Economiche (SEP), sospettiamo che i membri del FOMC rivedranno al rialzo le loro previsioni sull’inflazione PCE core, portandole più vicine al 3% (rispetto al 2,6% di marzo), e rivedranno al rialzo anche il percorso previsto per i tassi di interesse. Riteniamo che la previsione mediana dei tassi per il 2024 rifletterà ancora l’aspettativa del FOMC di almeno un taglio nel 2024. Tuttavia, è aumentata significativamente la probabilità che il FOMC non effettui alcun taglio. Naturalmente, nel caso in cui l’economia si indebolisse e il tasso di disoccupazione aumentasse, ci aspetteremmo che la Fed tagliasse in quello scenario, e se necessario in modo aggressivo.

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Una Fed dovish lascia invariati i tassi

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Álvaro Sanmartín, Chief Economist, Amchor IS. La Fed lascia invariati i tassi di interesse e annuncia che, a partire da giugno, rallenterà il ritmo di riduzione del bilancio. Entrambe le cose sono abbastanza in linea con le aspettative. L’aspetto più importante della riunione di ieri è che il tono generale è stato ancora una volta chiaramente dovish, cosa che avrà senza dubbio un impatto favorevole sugli asset di rischio.Alcuni dei fattori che giustificano la dichiarazione di cui sopra sono i seguenti: – la Fed esclude di prendere in considerazione un aumento dei tassi in risposta alle recenti sorprese al rialzo dell’inflazione. Ritiene piuttosto che sia opportuno mantenere i tassi al livello attuale fino a quando non emergeranno prove più chiare che l’inflazione si stia avviando in modo sostenibile verso il 2%. – Powell sottolinea che, con un’inflazione inferiore al 3%, la Fed può prestare attenzione non solo all’obiettivo di inflazione, ma anche a quello della piena occupazione. In parole povere, la Fed taglierà i tassi se l’economia si indebolirà troppo. Alla luce di quanto sopra, e in assenza di shock negativi che possono sempre verificarsi, non saremmo affatto sorpresi di assistere a un rally degli asset di rischio nei prossimi giorni/settimane.

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Le celebrazioni del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina in memoria di Righetto

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

Roma venerdì 3 maggio alle ore 10.00, presso il Mausoleo-Ossario garibaldino (via Garibaldi 29E), con la cerimonia del Premio Nazionale Righetto XX edizione, un omaggio al giovanissimo eroe della Repubblica Romana, caduto nel corso dell’assedio di Roma del 1849, con la premiazione della classe vincitrice del concorso 2024 e l’esecuzione di canti del Risorgimento interpretati dalla voce di Graziella Antonucci, con accompagnamento alla chitarra di Flavio De Novellis. Tra i brani più significativi legati al biennio rivoluzionario 1848-49, figurerà anche un brano inedito, dal titolo “Righetto 1849” (testo Graziella Antonucci, musica Donato Pace). L’ingresso alla manifestazione è libero. Sabato 4 maggio, a partire dalle ore 11, presso il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, i bambini tra gli 8 e gli 11 anni potranno partecipare al laboratorio ludico-didattico Righetto e i suoi. Il coraggio dei bambini nella Repubblica Romana, con attività in sede e visita guidata che terminerà presso la statua di Righetto. Il laboratorio è gratuito con prenotazione obbligatoria. Tra i più impavidi sostenitori della Repubblica Romana del 1849, si distinsero i bambini e i ragazzi di Trastevere. Su tutti Righetto, dodicenne garzone di fornaio e orfano di entrambi i genitori, che affiancato dalla sua fedele compagna di avventure, la cagnolina Sgrullarella, compì gesta valorose in difesa di Roma. Tra i suoi compiti c’era quello di disinnescare, applicando una pezza bagnata sulle micce, le bombe dell’artiglieria francese che piovevano sulla città sotto assedio. Fu proprio una di queste bombe ad uccidere il piccolo Righetto il 29 giugno 1849, ma le sue gesta furono tramandate tanto da trasformarlo in un simbolo e un eroe amato da popolani ed aristocratici della città di Roma. Fonte: http://www.museodellarepubblicaromana.it

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Ad aprile inflazione stabile al 2,4% in Eurozona

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm*. Gli ultimi dati relativi all’inflazione in area Euro pubblicati oggi dipingono un quadro in chiaroscuro: se, da un lato, l’inflazione complessiva nel mese di aprile è rimasta ferma al 2,4%, in linea con le attese, dall’altro l’inflazione core – che esclude dal paniere i prezzi delle componenti più volatili come generi alimentari ed energia – ha registrato un rallentamento più debole del previsto (solo -0,2% rispetto al mese scorso). La buona notizia è che, con un inatteso aumento del Pil del +0,3% nel primo trimestre 2024, l’economia europea sembra stare crescendo a un ritmo più sostenuto rispetto alle timide previsioni di inizio anno, allontanando i timori di recessione. Di certo occorrerà monitorare l’evoluzione dei dati, ma la ripresa economica, insieme all’approssimarsi dell’inflazione al target del 2% e alla conseguente inversione di rotta da parte della BCE, lasciano ben sperare gli investitori.

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Arriva Wishew: il social che avvera i desideri

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

È ormai questione di ore il debutto negli States di Wishew (pronunciato wish you, all’americana) il social network italiano che ha raccolto oltre 50 mila iscritti in sole due settimane prima del lancio. LMDV Capital ha sposato il progetto di 3 giovani imprenditori italiani diventandone il principale investitore.Fondato da Giacomo Vose (39 anni) Antonino Risicato (29) e Vincenzo De Caro (29), Wishew permetterà di postare video chiedendo agli altri utenti un dollaro (o più) per realizzare il sogno di una vita. “Wishew porta il mondo del crowdfunding su un altro livello – spiega Giacomo Vose-. Vogliamo offrire a miliardi di persone la possibilità di realizzare un sogno al di là delle loro possibilità: un viaggio ai tropici, un pianoforte, un master universitario; qualunque cosa. Basterà postare il proprio video e chiedere l’aiuto della comunità: abbiamo ‘bannato’ i ‘like’, ma ci sarà un tasto per donare 1 dollaro e l’algoritmo premierà chi dona di più e più spesso”. Il primo orizzonte di Wishew sarà gli Stati Uniti, dove si concentra il 49 per cento del crowdfunding mondiale: il business model di Wishew partirà da questo primato, trattenendo una piccola quota delle donazioni ed offrendo pacchetti di sponsorizzazione dei desideri. “Qui ci concentreremo per i prossimi due anni prima di rendere la APP disponibile in Europa” – riprende Vose. “Wishew sarà, soprattutto, una comunità di persone con un sogno nel cassetto che chiede l’aiuto delle altre per realizzarlo ed è, nel contempo, pronta a donare il proprio. È uno strumento partecipativo, è uno strumento genuino, è un social network che cambia in un colpo solo la focalizzazione: non più ‘l’apparire’ ma l’altruismo, la reciprocità e i desideri più profondi. Sappiamo che ci saranno molti utenti facoltosi che doneranno senza chiedere, ma il nostro target sono le persone della classe ‘media’ che si scambieranno esperienze e donazioni”. “Nell’arco di due anni ci apriremo al mercato globale ma non sarà questa l’unica novità: puntiamo ad arricchire Wishew con un intero nuovo livello dedicato alle charity e al mondo del volontariato – conclude Leonardo Maria Del Vecchio che, oltre essere Chief Strategy Officer di EssilorLuxottica, è anche Presidente della Fondazione filantropica OneSight EssilorLuxottica Italia ETS -. Sostenere un progetto che ha un modello di business articolato e può diventare anche motore di progresso e di miglioramento per le persone è l’ideale di imprenditoria che sto perseguendo con la mia azienda LMDV Capital”.

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Report mensile sulle Mid-Small Cap italiane

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte. · Performance (+). Il mercato azionario italiano (prezzi al 15 aprile 2024) ha registrato una performance positiva dello 0,1% nell’ultimo mese ed è in rialzo dell’11,2% su base annua. L’indice FTSE Italy Mid-Cap (-0,1%) ha sottoperformato l’indice principale dello 0,2% nell’ultimo mese (-5,8% su base annua relativa), mentre l’indice FTSE Italy Small Caps (+2,7%) ha registrato una performance del 2,6% superiore rispetto al mercato, ma del -13,5% su base relativa dall’inizio del 2024. La performance dell’indice Small Caps è stata sostenuta dal recente annuncio di offerte pubbliche di acquisto volontarie su due titoli. · Stime (=). Dall’inizio del 2024, abbiamo attuato una revisione del +1,7%/+0,3% delle nostre stime sugli EPS per il 2024/2025; concentrandoci sulla nostra copertura delle mid/small cap, invece, abbiamo ridotto gli EPS per il 2024/2025 del -1,0%/-1,4%. In particolare, la revisione delle stime sulle large cap è stata positiva nell’ultimo mese (+1,0%/+0,5% sugli EPS 2024/25), mentre la stessa metrica è rimasta pressoché invariata per la nostra copertura mid/small cap (+0,5%/+0,1%). · Valutazioni (+). Se confrontiamo la performance YtD con la variazione delle stime per l’esercizio ‘24 nello stesso periodo, vediamo che i titoli del FTSE MIB hanno registrato un re-rating YtD del 10,0% (lo stesso parametro era +11,0% un mese fa); le mid-cap si sono rivalutate del 5,8%, mentre le small cap del 7,3%. Su base P/E, il nostro panel è scambiato con un premio del 27% rispetto alle large cap, ben al di sopra del premio medio storico (17%), ma leggermente al di sotto del livello di un mese fa (30%). · Liquidità (+). Osservando l’andamento degli indici ufficiali italiani, notiamo che la liquidità delle large cap nell’ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 26,1% rispetto allo stesso periodo di un anno fa ed è in crescita del 13,7% su base annua. Il quadro è simile per le mid/small cap: nello specifico, la liquidità per le mid-cap è aumentata del 19,8% su base annua, mentre per le small cap è in aumento dell’8,2% su base annua. In particolare, la liquidità è migliorata notevolmente nell’ultimo mese, con un aumento del 45% su base annua. · Strategia d’investimento. I banchieri centrali stanno cercando di trovare un delicato equilibrio mentre studiano come meglio governare la situazione economica. Vogliono evitare di tagliare i costi di finanziamento troppo o troppo presto, il che potrebbe spingere l’economia a riaccelerare e l’inflazione a mettere radici ancora più salde. In questo scenario, in un contesto di crescenti tensioni globali, è probabile che le large cap rimangano più favorite rispetto alle mid/small cap, ma riteniamo ancora che una rotazione da titoli value a titoli growth dovrebbe iniziare a giugno. Detto questo, continuiamo a raccomandare di mantenere un approccio selettivo sui portafogli a media/piccola capitalizzazione, concentrandosi sui titoli di qualità. L’esposizione agli USA, che si stanno dimostrando molto resilienti, o a temi di investimento interessanti (infrastrutture, difesa, digitalizzazione) nell’attuale scenario incerto potrebbero essere un vantaggio. L’azionario italiano è sul punto di distribuire dividendi per circa 30 miliardi di euro nei prossimi mesi e parte di questa liquidità potrebbe essere dirottata verso le società a piccola e media capitalizzazione, anche se la concorrenza dei titoli di Stato resta elevata con una nuova, inaspettata emissione di BTP Valore all’inizio di maggio, con un probabile ulteriori drenaggio di risparmi da parte della clientela retail.

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RBC BlueBay – Il Messico è nella sua Goldilocks era

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Polina Kurdyavko, Head of BlueBay Emerging Markets, RBC BlueBay. Siamo ottimisti sul fatto che il nuovo governo messicano agirà per fornire un ulteriore impulso alla positiva traiettoria del Paese, a cominciare dal settore energetico. Ciò potrebbe spalancare le porte a capitali privati più consistenti, fornendo opportunità in termini di alfa agli investitori nel breve e medio termine. In che cosa consiste la trasformazione del Messico? Il periodo post-pandemico ha posto molte sfide al Paese, tra cui la necessità di rialzare il tasso di riferimento di quasi tre volte, portandolo all’11,25%, per combattere l’inflazione, e di tenere sotto controllo i deficit fiscali, vista l’attenzione alla disciplina di spesa dell’attuale Presidente. Tuttavia, si è ritrovato a essere uno dei principali beneficiari dell’era post-pandemica, in parte grazie alla sua vicinanza agli USA, e ai vantaggi del nearshoring a seguito delle crescenti tensioni tra USA e Cina. La decisione del governo di rialzare i salari minimi del 20% all’anno, negli ultimi tre anni, e la crescita del 50% delle rimesse nello stesso periodo di tempo, hanno fornito un ulteriore sostegno alla solida domanda dei consumatori. Il Messico si trova quindi in uno scenario “Goldilocks”, con politiche monetarie e fiscali prudenti e ortodosse, unitamente a una solida ripresa economica. Il settore bancario è stato uno dei principali beneficiari di tutto questo. Ciò fornisce una base di finanziamento stabile per il governo, con oltre il 50% degli asset investiti in debito sovrano locale, e continua al contempo ad ampliare e diversificare la gamma di prodotti per gli investitori locali. Inoltre, anche l’incremento del tasso di risparmio sta sostenendo il settore della gestione patrimoniale, e ha consentito a una selezione di operatori di raddoppiare i propri patrimoni gestiti negli ultimi due o tre anni. È possibile mantenere la disciplina fiscale dopo le elezioni? Il Ministero delle Finanze prevede che il deficit fiscale sarà pari al 5,7% del il n quest’anno elettorale, ma s’impegna a ridurlo in prossimità del 3% l’anno prossimo. Sebbene questo obiettivo sia ambizioso, ci aspettiamo che il deficit fiscale cali con la fine dei finanziamenti delle campagne pre-elettorali e di alcuni progetti d’investimento del presidente Andrés Manuel López Obrador (“AMLO”), il che si tradurrebbe già in una riduzione del deficit dell’1,5-2%. Nonostante queste dinamiche positive, gli asset a reddito fisso messicani continuano a essere negoziati con uno spread più ampio di quello implicito nella qualità creditizia. Perché le valutazioni non riflettono il positivo trend Paese? Una delle principali problematiche irrisolte riguarda la sostenibilità del debito della compagnia petrolifera pubblica. A fronte di 108 miliardi di dollari di debito, rispetto a un EBITDA di 20 miliardi di dollari e a un free cashflow negativo a fine 2023, gli investitori nutrono legittime preoccupazioni sulla sostenibilità del debito della società, nonostante le numerose rassicurazioni in merito all’implicito sostegno del governo. Di conseguenza, gli attuali costi di finanziamento della società sono tra i più alti dei mercati emergenti, con un accesso limitato ai prestiti. Siamo dell’idea che esista una soluzione che potrebbe risolvere il problema di fondo. L’ente pubblico messicano ha due funzioni: generazione di profitti e sicurezza energetica. Attualmente, le operazioni upstream della società sono redditizie, mentre quelle downstream generano perdite, in parte a causa della politica di determinazione dei prezzi del governo. Al momento, tutto il debito è assegnato alle operazioni upstream, data la loro capacità di generare flussi di cassa. Prospetteremmo una separazione delle divisioni upstream e downstream della società in due entità distinte. La divisione upstream (focalizzata sulla redditività) potrebbe assumere poi una parte del debito sostenibile, consentendo alla società d’investire e concentrarsi sui propri obiettivi ambientali, generando al contempo un flusso di cassa positivo. Questo profilo creditizio sarebbe più in linea con quello delle società energetiche pubbliche di Brasile e Colombia, che hanno uno spread molto più ristretto rispetto ai rispettivi titoli sovrani.Anche il mantenimento dello status quo non è un’opzione percorribile, dati gli ingenti arretrati della società nei confronti dei fornitori, il flusso di cassa negativo e l’accesso limitato ai finanziamenti. La struttura proposta ridurrebbe sostanzialmente il costo del debito per la società, potenzialmente del 3-4%, e sgraverebbe altresì i bilanci delle banche, così da fornire un maggiore sostegno alla divisione E&P, che genera profitti.Il nuovo governo messicano è in grado di realizzare questa nuova struttura? Il tempo è fondamentale e occorre procedere ora. Ci sono naturalmente altre questioni che occorre monitorare nel Paese, tra cui le sfide in materia di sicurezza, la continua solidità della valuta messicana, che, a un certo punto, si tramuta in un ostacolo per la crescita, e (questo forse è l’aspetto più critico) le elezioni statunitensi, nell’ambito delle quali una vittoria di Trump potrebbe portare a rinegoziazioni degli accordi commerciali. Tuttavia, riteniamo che il problema della sostenibilità del debito sia quello che il governo può controllare e affrontare rapidamente, a differenza degli altri rischi summenzionati. Il rapporto tra il Messico e la sua società pubblica è strettamente interconnesso, ed entrambi dipendono dalla ricerca di una soluzione sostenibile per il futuro. La chiave è non aspettare troppo a lungo, o accontentarsi di una narrazione “un po’ alla rinfusa”. La finestra di opportunità è ancora aperta per dipingere un quadro nuovo e più luminoso per l’economia messicana e i policy maker dispongono degli strumenti necessari. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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Implicazioni per gli investimenti di tassi più elevati e opportunità per gli investitori

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Dan Ivascyn, Group CIO di PIMCO. L’aumento dei tassi di base sta creando difficoltà in alcune aree dell’economia. Vediamo l’impatto diretto sulle banche regionali che hanno qualche criticità nel settore immobiliare commerciale. Stiamo anche iniziando a vedere ulteriori segnali di deterioramento in aree come il settore immobiliare commerciale e alcuni settori del credito privato.Ciò che questi settori hanno in comune è che gran parte dei finanziamenti avviene nei mercati a tasso variabile e, con questi tassi a breve termine più elevati che resteranno tali più a lungo, si continuerà a vedere una certa deteriorazione. Questo, ovviamente, rappresenta un’opportunità per nuove fonti di capitale. Pensiamo quindi che ci saranno altre sfide, forse anche ad un ritmo più sostenuto verso la fine di quest’anno e l’inizio del 2025, soprattutto se si assisterà ad un indebolimento dell’economia. Ci sono opportunità in tutti gli ambiti. Nei mercati pubblici, con l’aumento della volatilità dei mercati azionari (e con i rischi geopolitici), abbiamo assistito a un allargamento degli spread e alla nascita di interessanti opportunità nei mercati tradizionali del credito alle imprese. Si registra inoltre un aumento della vendita di banche regionali e di altri detentori di rischio in tutto lo scenario del settore immobiliare commerciale (nei segmenti più rischiosi come quello degli uffici), ma vediamo anche opportunità più interessanti nel multifamiliare e in generale nelle esposizioni garantite da asset. Siamo molto sovrappesati su questa esposizione nei fondi PIMCO. Continuiamo a pensare che i seasoned loan ai consumatori siano l’area più resistente e interessante dell’universo del credito. E queste opportunità possono essere sfruttate sia nell’ambito dei fondi comuni tradizionali sia con strumenti più aggressivi e con rendimenti più elevati.

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Rendimenti obbligazionari in aumento in presenza di inflazione

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Dan Ivascyn, Group CIO di PIMCO.Rendimenti obbligazionari in aumento in presenza di inflazione – Come navigare tra le opportunità di investimento. Da una prospettiva a lungo termine, i rendimenti appaiono molto interessanti. I rendimenti nominali, ora tornati nell’area del 5%, nella parte intermedia della curva, o i rendimenti reali, che sono tranquillamente al di sopra del 2%, appaiono molto interessanti da una prospettiva storica. Se si fa un passo indietro e si guarda alle valutazioni del reddito fisso da una prospettiva di lungo termine, i rendimenti delle obbligazioni di alta qualità dal 7 all’8% appaiono molto interessanti rispetto alle azioni. In effetti, si ottiene un rendimento simile a quello azionario con un profilo complessivo molto più vincolato, e i rendimenti del 7-8% in un portafoglio di obbligazioni di alta qualità sono storicamente molto interessanti rispetto alla liquidità.Quindi questo è un momento in cui non pensiamo che si possa essere sicuri che i tassi di liquidità rimarranno al 5 o al 5,5% ancora a lungo. Credo che questo sia il momento in cui di solito ci spostiamo verso l’esterno della curva, bloccando questi rendimenti molto interessanti.Nel breve periodo pensiamo che, dopo il sell off a cui abbiamo assistito di recente, sia giunto il momento di tornare a una posizione neutrale o addirittura leggermente sovrappesata rispetto al rischio di tasso d’interesse nella maggior parte dei portafogli che gestiamo. E lo stiamo facendo non solo sul mercato statunitense, ma anche attraverso acquisti diversificati di altri titoli di Stato di qualità superiore in aree come l’Australia, il Canada e persino il Regno Unito. Quindi, da un punto di vista tattico, dopo il recente sell off, pensiamo che forse sia un po’ esagerato e che le prospettive di rendimenti più stabili intorno a questi livelli o addirittura di un calo dei rendimenti nel corso dell’anno siano sempre più rosee. Quindi un income interessante con un potenziale di rendimento totale altrettanto rilevante.

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Robeco: Fed, dacci un taglio

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco. Sebbene non cresca più al ritmo del quasi 3% registrato nel secondo semestre dello scorso anno, l’economia statunitense mantiene un significativo slancio in avanti. Nel frattempo, nonostante i significativi segnali di rallentamento dei piani di assunzione delle piccole imprese, la crescita occupazionale complessiva secondo l’Establishment Survey è rimasta solida, apparentemente sostenuta da un aumento dell’offerta di lavoro guidata dall’immigrazione.Il rallentamento della crescita salariale non si sta ancora traducendo in un rallentamento dell’inflazione dei servizi. Al contrario, per il terzo mese consecutivo l’IPC core degli Stati Uniti è risultato più elevato delle aspettative a marzo, grazie al persistente potere di determinazione dei prezzi nei servizi, contribuendo a spingere il tasso annualizzato a sei mesi vicino al 4%. Ma siamo d’accordo con i mercati che un primo taglio dei tassi della Fed a giugno è ormai fuori discussione. I governatori della Fed hanno probabilmente bisogno di una serie di dati favorevoli sull’inflazione core prima di diventare sufficientemente fiduciosi che l’inflazione torni al suo obiettivo e iniziare a ridurre la stretta monetaria. Ciò dovrebbe comunque avvenire entro la riunione di settembre, forse aiutato da un rallentamento della crescita dei posti di lavoro, se il segnale dei piani di assunzione delle piccole imprese si rivelerà corretto. Un altro taglio a dicembre, dopo le elezioni statunitensi di inizio novembre, è stato inserito nel nostro scenario di base rivisto. Tuttavia, ora attribuiamo un peso maggiore (circa il 40%) a uno scenario in cui la Fed non taglierà affatto i tassi quest’anno. Allo stesso tempo, abbiamo abbassato le probabilità attribuite a uno scenario di rallentamento dell’economia in cui si verificherebbe un più rapido processo di taglio dei tassi. Il percorso medio dei Fed funds che prevediamo, ponderato in base alle probabilità, è sostanzialmente in linea con le previsioni del mercato per il resto dell’anno.

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Capital Group collabora con Deutsche Bank Private Bank per distribuire il fondo Multi-Sector Income agli investitori di tutto il mondo

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

Capital Group, il più grande gestore di fondi attivi al mondo1, con un patrimonio in gestione di oltre 2.500 miliardi di dollari, ha stretto una partnership con Deutsche Bank Private Bank per distribuire Capital Group Multi-Sector Income Fund (LUX) (“MSI”) ai suoi clienti a livello globale. MSI andrà a integrare i fondi ESG Strategic Asset Allocation di Deutsche Bank Private Bank, che offrono agli investitori l’accesso alla soluzione multi-asset core index di Deutsche Bank.MSI combina i quattro settori chiave del reddito fisso che hanno la capacità di generare reddito – obbligazioni societarie investment-grade, obbligazioni societarie ad alto rendimento, obbligazioni dei mercati emergenti e credito cartolarizzato4 – in un unico portafoglio, offrendo un potenziale di reddito interessante e affidabile. Altri possibili vantaggi del fondo sono la diversificazione dei quattro driver di reddito, la flessibilità di modificare l’esposizione con mercati in continua evoluzione e un profilo di rischio bilanciato.”In tutto il mondo, molti investitori sono fuggiti dai mercati e si sono rifugiati nella liquidità. Tuttavia, mentre il ciclo di rialzo dei tassi della Fed si avvia a conclusione, la storia mostra che il reddito fisso ha battuto la liquidità dopo che la Fed ha posto fine ai rialzi dei tassi”, ha dichiarato Grant Leon, Head of Financial Intermediaries per l’Europa e l’Asia di Capital Group. “Riteniamo che sia giunto il momento di abbandonare la liquidità. L’adozione di un approccio multisettoriale al reddito fisso potrebbe aiutare gli investitori a cogliere meglio le potenzialità di generare reddito delle obbligazioni. Adesso che il reddito fisso rappresenta nuovamente una fonte di rendimento, siamo lieti di collaborare con Deutsche Bank Private Bank per offrire ai loro clienti in tutto il mondo l’accesso a una potenziale fonte di reddito affidabile attraverso MSI.” Coerentemente con l’approccio d’investimento di Capital Group, MSI si avvale del contributo di 5 gestori di portafoglio, con un’esperienza media di 23 anni, anziché di un unico gestore. MSI è classificato come Articolo 8 ai sensi della normativa SFDR, applica valutazioni basate su norme e criteri ESG e ha un obiettivo per l’impronta di carbonio.

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PIMCO: Cosa aspettarsi quando si aspettano i tagli dei tassi

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

A cura di Dan Ivascyn, Group CIO di PIMCO. Se guardiamo alla crescita delle varie economie del mondo, l’economia statunitense, in particolare, sta dimostrando una grande resilienza e uno slancio dell’economia. Sembra inoltre che l’economia statunitense sia meno sensibile agli aumenti dei tassi di interesse che abbiamo visto finora. Al di fuori degli Stati Uniti, il quadro è molto diverso. Ci sono alcuni segnali di un indebolimento notevole delle economie in Europa, ad esempio nel Regno Unito. Riteniamo che ciò consentirà alle banche centrali di allentare la politica dei tassi al di fuori degli Stati Uniti, forse al di fuori del loro ciclo, non necessariamente in modo sincronizzato con la Fed. E naturalmente ciò offre opportunità interessanti. Oltre ai fondamentali economici, i rendimenti globali sono piuttosto interessanti, come non accadeva da molto tempo.In termini di politica monetaria della banca centrale, pensiamo che alla fine, dopo il repricing che abbiamo visto fino ad oggi, le curve forward (o ciò che è incorporato in termini di aspettative del mercato) siano abbastanza vicine a ciò che la Fed probabilmente farà. Il nostro scenario di base è che la Fed probabilmente taglierà i tassi più tardi quest’anno, forse taglierà i tassi un paio di volte.Ma con una crescita USA forte e un’inflazione ostinatamente alta, c’è il rischio che la banca centrale non si muova affatto. C’è anche il rischio, pari al dieci o al venti per cento, che debba dare una stretta al ciclo. Quindi c’è molta incertezza. Ma l’aspetto positivo per il reddito fisso a gestione attiva è che la volatilità di questi cicli meno sincronizzati offre grandi opportunità di diversificare i portafogli e di puntare su questi mercati per generare opportunità di alfa.

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Giappone: la trasformazione dell’economia dopo la deflazione

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

Analisi a cura di Jean-Marie Mercadal, CEO di Syncicap AM. Il mercato azionario giapponese è attualmente al centro di un’imponente trasformazione. Il primo aspetto da considerare è l’inflazione, la quale si sta discostando da anni di crescita prossima allo zero o perfino negativa. Questo rimbalzo può modificare profondamente lo scenario economico del paese e far sorgere nuove opportunità di investimento e nuovi settori di crescita. Le azioni del Sol Levante stanno scambiando a valutazioni che appaiono favorevoli e la riforma della Tokyo Stock Exchange (TSE) potrebbe essere favorevole per gli investitori, dato che si prefigge l’obiettivo di fornire una comprensione migliore di quei titoli più sottovalutati. Inoltre, anche i cambiamenti a cui sono stati sottoposti i NISA (Nippon Individual Savings Account) potrebbero spingere la popolazione locale a investire in azioni. L’equity giapponese è stato favorito anche da quegli investitori che non hanno voluto esporsi alle tensioni tra Usa e Cina, attratti da una crescita solida e potenzialmente di lungo corso degli utili societari, sostenuti dai prezzi generalmente più alti.Va però detto che il Giappone presenta anche dei rischi e il principale è l’apprezzamento dello yen rispetto a un dollaro che si sta indebolendo, a una caduta dei tassi d’interesse e a un generale rallentamento dell’economia globale. Questa volatilità dei tassi di cambio potrebbe avere conseguenze negative suoi settori più incentrati sulle esportazioni e sul sentiment di mercato in generale. Pertanto, a nostro avviso è importante identificare quei comparti e quelle imprese più resilienti e che possono contare su fondamentali solidi e su trend di crescita di lungo termine sostenibili.

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Asia, tre temi per affrancarsi dalla Cina

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

Analisi a cura di Jean-Marie Mercadal, CEO di Syncicap AM. Se si esclude la Cina, in Asia vivono 2 miliardi di persone, pari a circa un quarto della popolazione mondiale, il che la rende un’area di investimento comunque attrattiva e interessante, comprendente circa 13mila società quotate, per un valore di mercato complessivo di 8.700 miliardi di dollari. Inoltre, è importante ricordarsi che in questo continente sono racchiuse economie in uno stadio di sviluppo già molto avanzato, come l’India, la Corea del Sud e Taiwan, e altre che stanno ancora emergendo. Ciò rende l’Asia un mercato ben posizionato per beneficiare dei trend di crescita del momento. In particolare, il comparto azionario di questa zona offre esposizione a tre temi strutturali per la crescita economica futura che però, al momento, si trovano ancora in uno stadio embrionale del loro sviluppo e che quindi possono generare rendimenti anche molto maggiori nei prossimi anni. L’intelligenza artificiale (AI) È piuttosto chiaro che l’intelligenza artificiale è appena ai suoi albori e molti studi dimostrano come quelle nazioni che vi stanno investendo possano accrescere più delle altre il loro potenziale di crescita. Secondo una ricerca di Goldman Sachs, gli investimenti annuali in AI sono destinati ad aumentare a un ritmo molto rapido nei prossimi anni, tanto che già nel 2025 dovrebbero arrivare a 200 miliardi di dollari. Sul più lungo periodo, invece, arriveranno a rappresentare tra il 2,5% e il 4% del Pil negli Stati Uniti e tra l’1,5% e il 2,5% nelle altre grandi economie. L’Asia, nei suoi confini, non annovera molte società ben posizionate su questo tema, ma tra queste ve ne sono alcune che possono essere considerate un “must-have” in un portafoglio di investimenti. La prima da citare è la taiwanese TSMC, attiva nel segmento dei semiconduttori, la quale gode un solido primato nei connettori di ultima generazione, dimostrato da un market share compreso tra l’80% e il 90%. Un’altra è la coreana Hynix, attiva nei backup a banda larga, impiegati, tra le altre cose, nelle grafiche generate dall’AI. Infine, il più generico comparto tecnologico in quest’area rappresenta circa il 40% del totale degli investimenti in quest’area. Negli ultimi tempi, nazioni densamente popolate come l’India, l’Indonesia e il Vitenam hanno visto nascere e svilupparsi una classe media; un trend molto comune nei mercati in via di sviluppo. I livelli di reddito più elevati accrescono considerevolmente gli standard di vita per una parte della cittadinanza, permettendole l’accesso a beni di consumo e leisure che fino a poco tempo fa erano fuori portata. Ciò rappresenta un’ottima notizia per numerose imprese che stanno riuscendo ad imporsi come franchising o brand leader nei loro settori. Recentemente, la Cina è diventata un player controverso, tanto da aver avallato la strategia “China +1”, ovvero di investire nell’Asia escludendo quest’ultima. Infatti, la crisi innescata dalla pandemia di Covid-19 ha alleggerito la dipendenza dei mercati sviluppati da Pechino. Allo stesso tempo, la governance più verticistica, assieme a un atteggiamento conciliante nei confronti della Russia ha ulteriormente allontanato l’Occidente, con gli Stati Uniti che hanno imposto sanzioni su numerose aziende cinesi. Ciò ha portato entrambe le parti a investire maggiormente nei paesi asiatici limitrofi, in primis quelli già citati nel paragrafo precedente, con particolare vantaggio per quelle società attive nello sviluppo di infrastrutture.

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CRIF: mutui in ripresa

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

Dopo anni nel quale il comparto dei mutui immobiliari registrava segnali di prudenza da parte delle famiglie, il primo trimestre 2024 segna una inversione di tendenza con un +1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Se consideriamo il solo mese di marzo, la domanda di mutui arriva a un +6,9%, segnale evidente di una situazione di mercato più favorevole. Dopo anni di continua crescita, visto anche l’aumento dei tassi di interesse operato dalla BCE, l’importo medio richiesto rimane pressoché stabile (-0,8% nel I trimestre 2024 e +0,3% a marzo 2024 rispetto agli stessi periodi del 2023) con un valore di 144.213 euro nel I trimestre dell’anno. Nel dettaglio, a fronte del calo dei mutui nel 2023 del 23,8%, le surroghe sono invece cresciute del 5,5% (Fonte: il Sistema di Informazioni Creditizie EURISC). Dall’analisi della distribuzione delle richieste per durata emerge che il 36,5% del totale richiede mutui di 25–30 anni. In generale, oltre 8 richieste su 10 prevedono piani di rimborso superiori ai 15 anni, a conferma della propensione delle famiglie a privilegiare soluzioni di pagamento che pesino il meno possibile sul bilancio e che permettano di assolvere a eventuali spese impreviste. Anche la domanda per classi di età si mantiene pressoché stabile rispetto allo stesso trimestre del 2023. Infatti, continua a essere la fascia di età compresa tra i 25-44 anni quella a maggiore incidenza (61,2% del totale), grazie ai piani di rimborso dilazionati e inferiori ai 150.000 euro, a cui segue 45-54 anni che rappresenta quasi una richiesta su 4 (23,4%).

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Cambiare la finanza per cambiare l’Europa

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

In decenni di storia la finanza etica è cresciuta moltissimo in tutta Europa, unendo risultati più che positivi dal punto di vista economico e finanziario con una piena coerenza nei valori e nei principi che la definiscono e che da sempre ne guidano le scelte. Alla luce di questa coerenza, legittimità e credibilità il Gruppo Banca Etica, membro fondatore della Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative FEBEA, formula alcune proposte concrete da mettere al centro dell’agenda europea dei prossimi anni per rispondere a tre delle maggiori sfide che l’Unione deve affrontare: la promozione della pace, la lotta ai cambiamenti climatici, il sostegno e la promozione degli attori dell’economia sociale. In vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, il Gruppo Banca Etica propone a tutte le persone che si candidano ad essere elette al Parlamento Europeo un confronto su misure legislative che – incidendo sul sistema finanziario – possano favorire la pace, la tutela dell’ambiente e la crescita dell’economia sociale. Chiediamo al prossimo Parlamento Europeo di varare una norma comunitaria che imponga alle banche e alle istituzioni finanziarie trasparenza sui loro affari con il commercio di armamenti. I cittadini e i risparmiatori così come le istituzioni devono sapere se la propria banca utilizza il loro denaro per finanziare commerci di armi non sempre trasparenti. Anche una seria azione di contrasto ai paradisi fiscali andrebbe nella direzione di limitare le operazioni finanziarie meno chiare a supporto delle forniture di armi, oltre a reperire risorse per le politiche pubbliche più urgenti di cui l’Unione ha bisogno. Alcune modifiche normative potrebbero invertire la rotta: Rendicontare gli impatti negativi: oggi i fondi sostenibili, ai sensi della normativa europea devono giustamente riportare l’elenco dei principali impatti negativi (Principal Adverse Impacts o PAI); i fondi che non si dichiarano sostenibili invece non devono rendicontare nulla. È necessario imporre che ogni prodotto finanziario fornisca anche informazioni sui propri impatti negativi.Criteri vincolanti per chi si voglia dichiarare “net zero”: negli ultimi anni sono proliferate iniziative volontarie di banche e imprese che dichiarano di voler azzerare le proprie emissioni, ma spesso queste si sono tradotte in un fallimento a causa di diversi “trucchi”, come quello di misurare solo le emissioni dirette delle banche. Le istituzioni europee dichiarano di voler sostenere lo sviluppo dell’economia sociale del continente e dei suoi protagonisti, come previsto dal recente Action Plan. L’accesso al credito è una leva fondamentale per la crescita e il consolidamento di queste imprese ma le attuali normative europee sembrano rispondere esclusivamente ai bisogni di multinazionali e grandi imprese. È, pertanto, opportuno smettere di penalizzare le banche impegnate nel sostegno delle organizzazioni e delle imprese impegnate nella promozione dell’inclusione sociale. Banca Etica è la prima e tuttora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica, opera da 25 anni su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di filiali e consulenti e grazie ai servizi di home e mobile banking. Banca Etica raccoglie il risparmio di organizzazioni e cittadini responsabili e lo utilizza interamente per finanziare progetti finalizzati al benessere collettivo. Oggi Banca Etica conta 48 mila soci e 92 milioni di capitale sociale; una raccolta di risparmio di oltre 2,5 miliardi di euro e finanziamenti per oltre 1,2 miliardi di euro a favore di iniziative di organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione e innovazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell’ambiente, turismo responsabile, agricoltura biologica, diritto alla casa, legalità.

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Visa aiuta a controllare le spese dei propri abbonamenti con Subscription Manager

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

Il mercato globale degli abbonamenti è in costante crescita e si prevede che raggiungerà l’impressionante cifra di 406 miliardi di dollari entro il 2025. Mentre la tendenza dei consumatori ad abbonarsi a servizi cresce in vari settori come il retail e il food, aumenta di pari passo anche la sfida per la gestione dei loro pagamenti. Per questo motivo, Visa (NYSE: V), tra i leader mondiali dei pagamenti digitali, ha annunciato il lancio di Subscription Manager, un nuovo servizio integrato rivolto alle istituzioni finanziarie, per offrire ai titolari di carta Visa un modo semplice e conveniente per tenere traccia dei loro abbonamenti, direttamente “in palmo di mano”. In un’era di continui abbonamenti, i consumatori si trovano spesso a gestire più abbonamenti su più applicazioni. Districarsi tra le condizioni specifiche di ogni piattaforma può potenzialmente portare ad addebiti indesiderati anche dopo la cancellazione dell’abbonamento. Il nuovo servizio Subscription Manager di Visa riunisce i dettagli dei pagamenti ricorrenti in un unico luogo, consentendo ai titolari di carta di controllare dove sono memorizzati i dati della loro carta, visualizzare quali sono i pagamenti ricorrenti addebitati e annullarli.

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Carceri: Fp Cgil, Garante difenda diritti detenuti, non governo

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 Maggio 2024

“A 18 mesi dall’insediamento del Governo Meloni le prospettive di vedere modificate le condizioni detentive di chi si trova in privazione della libertà e del personale che è incaricato di curare l’esecuzione di detti provvedimenti non pare migliorare, anzi è decisamente peggiorata. A sostegno delle posizioni rigide del Governo giunge anche il Garante Nazionale delle persone private della libertà: il nuovo Ufficio, insediatosi da due mesi, non appare allarmato da questa situazione di grave disagio, anzi sostiene le posizioni del Governo senza tuttavia suggerire soluzioni che possano nel breve e medio termine arrecare sollievo alle persone detenute e quindi anche al personale penitenziario”.Lo scrivono in una nota Carla Ciavarella (Coordinatrice nazionale FP CGIL Dirigenza Penitenziaria), Paola Fuselli (Coordinatrice nazionale FP CGIL Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità) e Roberto Mascagni (Coordinatore nazionale FP CGIL Dipartimento Amministrazione Penitenziaria).“L’introduzione di nuove fattispecie criminose nel codice penale, l’innalzamento della durata delle pene detentive, l’inasprimento dell’applicazione delle misure cautelari (anche per i reati di lieve entità) hanno come conseguenza inevitabile l’aumento delle presenza in carcere. La situazione del nostro sistema penitenziario per adulti e minori – spiegano – non solo viola la dignità e i diritti umani dei detenuti, ma rappresenta anche un serio ostacolo al loro reinserimento sociale. Gli sconti di pena, le misure deflattive, l’incremento della concessione di misure alternative rappresentano strumenti essenziali che riducono concretamente le presenze in carcere e che sono un valido incentivo per i detenuti a percorrere vie di riabilitazione”.“Gli investimenti devono essere focalizzati sulle risorse umane: nuove assunzioni e aggiornamento professionale del personale in servizio. Non solo polizia penitenziaria, ma assistenti sociali, funzionari giuridico pedagogici, funzionari pedagogici, mediatori culturali, educatori, funzionari contabili ed assistenti amministrativi. Sollecitiamo dunque il Garante nazionale e tutte le istituzioni competenti – concludono Ciavarella, Fuselli e Mascagni – a promuovere attivamente politiche che garantiscano non solo l’ordine e la sicurezza, ma anche la dignità e il rispetto dei diritti umani di tutte le persone coinvolte dentro e fuori dal carcere, e siamo pronti a partecipare ad un dialogo costruttivo su questi temi”. Fonte http://www.fpcgil.it

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