Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 167

Archive for 13 Maggio 2024

La “Lunga marcia” delle lavoratrici madri

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

di Giorgio Girelli Gli Stati Generale della Natalità ed i temi in quella sede affrontati offrono l’opportunità di ricordare percorsi significativi della complessa e accidentata “lunga marcia” dei lavoratori e soprattutto delle lavoratrici per ottenere adeguate opportunità di occupazione , in sicurezza e con dignitose retribuzioni. La neonata Repubblica esordì in materia approvando l’articolo 37 della Costituzione che recita: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”. Tappa “storica” di questo percorso fu la legge 26 agosto 1950, n. 860 sulla “Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri”. Essa rappresentava un forte stacco rispetto al passato perché: dava corso alla attuazione della Costituzione; segnalava come nel dopoguerra il rilievo riconosciuto alle donne era un dato di fatto; perseguiva l’intento di una disciplina più organica di tutta la materia; tendeva, nei limiti oggettivamente consentiti, ad una remunerazione adeguata al costo della vita. “Padre” del provvedimento, che registrò il concorso anche del progetto di legge comunista in tema di “Tutela della maternità”, fu l’allora ministro del lavoro Amintore Fanfani, lo stesso statista cui si deve in Costituzione la definizione dell’Italia quale “Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Come ricorda in un saggio la professoressa di storia economica della Sapienza Angela Maria Bocci “i punti fondamentali della legge, in termini sintetici, riguardavano il divieto di licenziamento dall’inizio della gestazione fino al compimento del primo anno di età del bambino; il divieto di adibire le donne in gravidanza al trasporto e al sollevamento di pesi o a lavori pericolosi; l’obbligo all’astensione dal lavoro nei tre mesi precedenti il parto e nelle otto settimane successive. Inoltre venivano previsti periodi di riposo per l’allattamento nonché – elemento fondamentale – il trattamento economico durante le assenze per maternità”. Traguardi non da poco tenendo conto delle gracili condizioni economiche del Paese di allora. La relazione generale sulla situazione economica del Paese presentata dal Ministro del tesoro Pella alla Camera il 30 gennaio1950 evidenziava infatti che le difficoltà strutturali della economia italiana dopo il secondo conflitto mondiale si erano aggravate. Inoltre, con il ministero del tesoro a Gustavo del Vecchio e con le finanze a Pella, il neoministro del lavoro e della previdenza sociale Amintore Fanfani si trovò a dover fare i conti con un gabinetto a egemonia liberista che, pur con alcune differenziazioni, tendeva a contenere la linea riformista della sua politica del lavoro ispirata ai principi della dottrina sociale cristiana. Successivamente, nel febbraio 1962, Fanfani, inserì negli impegni programmatici del suo nuovo governo anche quella che diventerà la legge n.7/1963 che vietava il licenziamento delle donne per causa di matrimonio. E oggi? In Italia nel maggio 2022 il 42,6 % delle mamme tra i 25 e i 54 anni non era occupata e il 39,2% con due o più figli minori disponeva di un contratto di lavoro part-time. Negli altri paesi, in alcuni va un po’ meglio, in altri peggio. Non è comunque senza significato che il 9 ottobre 2023 L’Accademia delle Scienze di Stoccolma ha deciso di assegnare il premio Nobel per l’economia a Claudia Goldin, storica dell’economia, economista del lavoro, docente dell’università di Harvard, che ha dedicato tutta la sua ricerca scientifica allo studio della condizione femminile nel mondo del lavoro. By Giorgio Girelli Coordinatore del Centro Studi Sociali “A. De Gasperi”

Posted in Welfare/ Environment | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Prima edizione del Festival Ucraina è Ucraina

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Milano 27-31 maggio 2024 Sala Liberty del Circolo Filologico Milanese via Clerici, 10 Introduzione alla stampa: lunedì 27 maggio ore 17.30 Ingresso libero fino a esaurimento posti previa registrazione al sito: http://www.boristene.com. Si inizia lunedì 27 maggio alle ore 18.00 con la conferenza di Yaroslav Hrytsak, storico ucraino di fama internazionale, direttore dell’Istituto di Storia dell’Università di Lv’iv, membro della supervisory board dello Harvard Ukrainian Research Institute, direttore del programma di studi sull’Ucraina contemporanea del Canadian Institute of Ukrainian Studies. Lo storico incontrerà il pubblico e presenterà il suo ultimo libro Storia dell’Ucraina dal Medioevo a oggi. Ad accompagnarlo Giulia Lami, docente ordinaria di Storia dell’Europa orientale presso l’Università degli Studi di Milano, autrice del libro Ucraina in 100 dati. Dal 27 al 31 maggio il Circolo Filologico Milanese e Associazione Boristene presentano, nella prestigiosa sede della sala Liberty del Circolo Filologico Milanese, la manifestazione Ucraina è Ucraina, una settimana di incontri, talk e performance artistiche per immergersi nelle espressioni culturali dell’Ucraina, uno dei Paesi più antichi e affascinanti d’Europa. Ogni giorno, dalle 18.00 alle 22.00, si alterneranno esposizioni, conferenze e proiezioni che racconteranno la cultura ucraina, presentandone la storia, le arti visive, la musica, la letteratura e il cinema. Uno spaccato non solo sulla storia di questo Paese, ma anche sulla sua anima culturale. L’intento del Festival è di spostare per una settimana i drammatici riflettori sotto i quali è posta da più di due anni per la guerra che la dilania, per ricordarne e mostrarne il volto più alto, più reale e sincero, legato alla grande storia di questo Paese e del suo popolo.Martedì 28 maggio alle ore 18.00 Rostislav Karandeev, Ministro della Cultura dell’Ucraina, apre la serata dedicata all’arte con un breve video di saluti in collegamento da Kyïv. A seguire sarà la volta di Kseniia Konstantynenko, filologa, critica, storica dell’arte, docente di Lingua e letteratura ucraina all’Università degli Studi di Padova a raccontare al pubblico la straordinaria storia dell’arte visiva ucraina. La serata continuerà con un’intensa performance live dell’artista ucraina Alissa Marchenko presentata da Mariaelena Maieron, storica dell’arte e curatrice dei progetti artistici della Galleria BIANCHIZARDIN Contemporary Art di Milano.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Capital Group: La Germania sarà in grado di adattarsi a un contesto globale in continuo mutamento?

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

A cura di Robert Lind, Economista di Capital Group. A dispetto dei crescenti timori in merito alla deindustrializzazione, l’attività manifatturiera tedesca si sta adattando rapidamente a un nuovo paradigma economico. Nel breve termine assisteremo probabilmente a una pressione costante sui settori ad alta intensità energetica, mentre nel medio-lungo termine si ravvisano segnali incoraggianti secondo cui l’industria tedesca potrebbe consolidare la sua posizione a livello di tecnologie a basse emissioni di carbonio. Dai dati mensili sul settore industriale della Bundesbank è emerso un netto calo della produzione manifatturiera al termine del 2023. I beni durevoli di consumo hanno registrato una produzione particolarmente scarsa, con un calo del 5% nel quarto trimestre del 2023 e dell’11% su base annua. L’irrigidimento delle condizioni finanziarie e l’incertezza sullo stato di salute dell’economia cinese rappresentano degli ostacoli che costringono il settore ad adeguarsi.Uno sguardo più approfondito sui dati suggerisce che l’economia si sta orientando verso un’attività manifatturiera a maggiore valore aggiunto. Nonostante la crisi della Germania, i dati mensili potrebbero sovrastimare la debolezza dell’attività manifatturiera. In base alle stime trimestrali del valore aggiunto lordo, nel 2023 l’industria manifatturiera si è rivelata più resiliente, il che potrebbe rispecchiare uno slancio relativo alla produzione oppure suggerire che le società tedesche sono passate a prodotti di valore superiore nell’ambito di vari settori. Il valore aggiunto lordo corrisponde al valore della quantità di beni prodotti, esclusi i costi imputabili a fattori produttivi e materiali.Secondo l’Istituto di ricerche economiche (Ifo) di Monaco di Baviera, sebbene la flessione ciclica abbia avuto forti ripercussioni, l’industria manifatturiera ne ha risentito in misura inferiore rispetto ad altri settori, tra cui l’edilizia e la vendita al dettaglio. Facendo un passo indietro, il settore manifatturiero tedesco non è così debole come nel 2008 o 2009, e nemmeno come nel 2020 durante la pandemia di Covid-19. L’ultima indagine condotta dall’Ifo ha rivelato un aumento della fiducia delle imprese per il mese di marzo e un calo del pessimismo da parte delle società. In base ad alcuni segnali, tuttavia, le scorte si attestano ora a livelli più consistenti: in questo modo, l’eventuale incremento degli ordinativi potrebbe tradursi in un aumento della produzione nei prossimi sei-nove mesi.Le esportazioni tedesche potrebbero presto essere alle prese con le criticità derivanti dal persistere di tassi di interesse elevati e dal rallentamento economico della Cina. Le società tedesche stanno riducendo la dipendenza dalla Cina, sebbene continuino a dipendere dalle importazioni cinesi per quanto riguarda la produzione, creando così un ulteriore ostacolo a una svolta economica in tempi brevi. La Cina ha inoltre incrementato le proprie esportazioni verso altri Paesi, generando una concorrenza globale per le imprese tedesche che vendono beni all’estero.Il rapporto commercio/PIL della Germania è superiore all’80%, ovvero ben al di sopra delle altre principali economie europee (in genere intorno al 50-60%) e di Stati Uniti e Cina (intorno al 20-30%). Questo illustra bene la sensibilità e la dipendenza della Germania dal commercio globale. Nel frattempo, il valore aggiunto lordo del settore manifatturiero tedesco rappresenta ancora il 20% dell’intera economia tedesca, rispetto al 10% circa di Stati Uniti, Regno Unito e Francia.Il settore automobilistico – in particolare i veicoli elettrici (VE) – dimostra gli sforzi della Germania volti a mantenere il suo storico dominio in ambito industriale. Le case automobilistiche cinesi, tra cui BYD, competono sotto il profilo tecnologico e a costi inferiori. In risposta a quanto sopra, l’anno scorso la Commissione europea ha avviato un’inchiesta antisovvenzioni a carico dei produttori cinesi di VE. Il prosieguo dell’inchiesta potrebbe sfociare in alcuni modesti dazi applicati dall’UE, che a loro volta potrebbero scatenare ritorsioni da parte della Cina. Sebbene ciò potrebbe aiutare le sue case automobilistiche a rimettersi al passo in termini di VE, la Germania rimane estremamente esposta agli scambi commerciali con la Cina e dovrebbe pertanto evitare aspre controversie commerciali.Fortunatamente, la Germania sembra aver evitato gli shock dell’energia conseguenti alla guerra Russia-Ucraina. In precedenza, la Germania importava oltre il 50% del suo gas naturale dalla Russia. La produzione manifatturiera è diminuita molto meno di quanto si temesse e lo scorso anno il valore aggiunto lordo è aumentato dello 0,25%. La Germania è stata in grado di rifornirsi di gas da aree geografiche come la Norvegia e i Paesi Bassi, sviluppando al contempo una propria infrastruttura di gas naturale liquefatto. Il passaggio del Paese all’energia pulita, Energiewende, ha incontrato ostacoli, ma è stato anche fonte di innovazione Lo shock sul fronte delle condizioni commerciali indotto dalla pandemia e dalla guerra Russia-Ucraina sembra essersi placato, il che dovrebbe allentare in parte le pressioni sulla Germania e sull’UE in generale. Di conseguenza, una minore pressione inflazionistica dovrebbe migliorare i redditi reali di quest’anno della nazione. Sicuramente, il contributo economico della Germania è fondamentale per l’UE, soprattutto in un momento in cui l’Europa cerca di placare i timori legati all’indebolimento della crescita. L’innovazione tecnologica, gli scambi commerciali e una solida presenza geopolitica sono tutti fattori necessari per la prosperità dell’UE. Per riconquistare il suo dominio a livello industriale, la Germania dovrà disporre del necessario margine di manovra con i nuovi partner commerciali. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

T. Rowe Price: In che modo le elezioni statunitensi influenzano la performance dei mercati azionari?

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

A cura di Thomas Poullaouec Head of Multi-Asset Solutions, Asia-Pacific, T. Rowe Price. Il ciclo delle elezioni presidenziali statunitensi si sta intensificando. La sfida tra il democratico Joe Biden e il repubblicano Donald Trump è molto sentita. La domanda che molti si pongono è: esiste una relazione storica tra le elezioni presidenziali e la performance del mercato azionario statunitense? I dati sulle performance dei mercati impiegati in questo studio partono dal 1927. Tuttavia, in questo lasso temporale, si sono tenute solo 24 elezioni presidenziali, per cui è difficile trarre conclusioni statisticamente significative relativamente all’impatto di tali elezioni sui ricavi dei mercati azionari. Inoltre, non ci si dovrebbe concentrare su un’unica variabile che ignora i molti altri fattori che storicamente hanno guidato i rendimenti sui mercati. Alcune delle elezioni nel nostro campione si sono svolte in anni in cui i principali sviluppi economici, e non le elezioni stesse, hanno esercitato un’influenza eccessiva sui mercati azionari. Ne sono un esempio la Grande Depressione (1932), la Seconda Guerra Mondiale (1940 e 1944), lo scoppio della bolla tecnologica (2000), la crisi finanziaria globale (2008) e la pandemia di Covid19 (2020).I rendimenti complessivi, medi e mediani, dell’Indice S&P 500 sono stati leggermente inferiori negli anni delle elezioni presidenziali rispetto agli anni privi di elezioni e alla media di lungo periodo degli ultimi 96 anni. Inoltre, i rendimenti dell’S&P 500 sono stati generalmente più elevati nel periodo che precede le elezioni presidenziali rispetto agli anni non elettorali. Tuttavia, dopo il giorno delle elezioni, i rendimenti dei mercati azionari, nei periodi a 1, 6 e 12 mesi, sono stati significativamente inferiori rispetto ai corrispondenti periodi degli anni senza elezioni presidenziali.Per quanto riguarda la salute dell’economia, i Presidenti hanno avuto poca fortuna durante il loro primo anno di mandato: più della metà (54%) dei periodi di 12 mesi successivi alle 24 elezioni presidenziali che rientrano nel nostro studio si è sovrapposta a una recessione ufficiale negli USA, rilevata dal National Bureau of Economic Research (NBER). Questo tasso di recessioni è stato significativamente più alto rispetto alle medie degli altri anni del mandato presidenziale: 29% per il secondo anno di mandato, 17% nel terzo anno e 25% nell’anno delle elezioni. In altre parole, il mercato azionario potrebbe aver anticipato o reagito all’indebolimento delle condizioni economiche in prossimità della fine dell’anno elettorale presidenziale, considerata la maggiore probabilità di una recessione nei 12 mesi successivi.Il partito in carica ha vinto in 13 delle 24 elezioni presidenziali oggetto del nostro studio. Un’analisi più approfondita di questo campione, seppur piccolo, suggerisce che lo stato di salute dell’economia ha giocato un ruolo fondamentale nella possibilità del partito alla Casa Bianca di vedere riconfermato il proprio mandato: solo una volta il partito in carica ha vinto quando le elezioni si sono svolte in un anno di recessione. È successo nel 1948, un anno in cui la recessione iniziò a novembre. In oltre il 70% delle sconfitte elettorali del partito in carica, l’economia era stata in recessione quell’anno o vi era entrata nei 12 mesi successivi. Se la storia delle sconfitte del partito in carica nelle elezioni presidenziali statunitensi è indicativa, gli elettori sono stati particolarmente attenti alla debolezza economica.Se osserviamo i rendimenti medi dell’S&P 500 in vari periodi di tempo, prima e dopo le passate elezioni presidenziali, emerge un trend. Il mercato azionario è stato tendenzialmente più debole nel periodo prima delle elezioni presidenziali che il partito in carica ha perso, riflettendo potenzialmente la maggiore incidenza delle recessioni nei lassi di tempo in questione. Tuttavia, la performance dei mercati azionari nei periodi successivi alle elezioni è stata eterogenea. Quando il partito in carica non è riuscito a rimanere alla Casa Bianca, l’S&P 500 ha registrato mediamente livelli di volatilità più elevati prima delle elezioni e nei mesi successivi, forse a causa dell’incertezza generata dai probabili cambiamenti politici. In questi casi, il mese prima del voto ha registrato la volatilità più elevata in assoluto. La nostra analisi quantitativa dei dati storici conferma che le relazioni, di fatto, esistono. Ad esempio, i rendimenti medi dell’S&P 500 sono stati leggermente inferiori negli anni delle elezioni presidenziali rispetto agli altri anni. Anche la volatilità sui mercati è stata mediamente più bassa in molti dei periodi in cui si sono svolte le elezioni presidenziali e attorno ad essi. Il mantenimento della presidenza da parte del partito in carica sembra altresì aver influenzato l’andamento della volatilità sui mercati. In termini di economia e di fondamentali aziendali a livello di comparti, la politica governativa avrà una certa importanza, così come la composizione del Congresso dopo le elezioni di novembre. Quando un partito controlla la Casa Bianca e ha la maggioranza al Senato e alla Camera dei Rappresentanti, il potenziale per approvare cambiamenti legislativi significativi è maggiore. Un governo diviso, invece, rende di solito più difficile l’approvazione di cambiamenti radicali. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Robeco: Stoccaggio dell’energia, la prossima sfida nella transizione energetica

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

A cura di Diego Salvador Barrero, Equity Analyst di Robeco. Nonostante gli ostacoli consistenti, nel 2023 gli investimenti nell’energia pulita hanno raggiunto i 1.700 miliardi di dollari, superando del 65% quelli nei combustibili fossili. Gli ambiziosi obiettivi sul fronte della transizione assicurano che gli investimenti nelle rinnovabili e nelle relative tecnologie aumenteranno ulteriormente. Alla COP28 di Dubai, il mondo ha deciso di triplicare la capacità di generazione da fonti rinnovabili entro il 2030. Il solare e l’eolico sono fonti energetiche naturalmente pulite e abbondanti, ma la loro fornitura è inaffidabile. Inoltre, anche in presenza di condizioni meteorologiche ideali, i periodi di picco dell’offerta di energia rinnovabile non sempre corrispondono ai periodi di picco della domanda di elettricità. Questo divario tra domanda e offerta è colmato dai sistemi di accumulo, che permettono di immagazzinare l’energia rinnovabile in eccesso generata nei momenti di picco per utilizzarla in seguito, quando la domanda di energia è elevata (ma la generazione da fonti rinnovabili è bassa).Se una carenza di energia rinnovabile costituisce un problema, lo stesso si può dire di una sua eccedenza. Un’abbondanza di energia solare ed eolica può sovraccaricare le linee di trasmissione, causando congestioni, prestazioni ridotte e persino interruzioni di corrente. Di conseguenza, la generazione da rinnovabili deve essere spesso sospesa o contingentata per evitare un sovraccarico del sistema. In California nel 2022 sono stati tagliati 1,9 TWh di energia solare, l’equivalente della quantità necessaria per alimentare 200.000 abitazioni per un anno. Dal momento che l’energia può essere immagazzinata in molti modi, esiste un’ampia varietà di tecnologie di accumulo. Queste vanno dalla cattura del potenziale energetico delle reazioni elettrochimiche all’interno delle celle delle batterie a soluzioni molto più grandi, come gli impianti idroelettrici di pompaggio che immagazzinano il potenziale energetico dei flussi d’acqua tra enormi serbatoi. Ogni tecnologia presenta caratteristiche proprie, che possono costituire un punto di forza o di debolezza a seconda delle condizioni di mercato in cui viene applicata. I supercondensatori, ad esempio, utilizzano i campi magnetici per accumulare ed erogare brevi scariche di energia ad alta tensione, ad esempio per l’accensione e lo spegnimento dei motori dei veicoli elettrici in corrispondenza di un semaforo. Ciò ne fa la soluzione ideale per l’alimentazione di emergenza in un ospedale o in un sistema di trasporto pubblico. Le centrali idroelettriche di pompaggio sono note per la loro longevità e affidabilità, che ne fanno la soluzione di immagazzinaggio più dominante tra quelle installate finora. Tuttavia, questa soluzione è limitata alle regioni che hanno la fortuna di avere a disposizione acqua e spazio in abbondanza. Inoltre, tale sistema risente di un tempo di risposta ritardato, che lo rende poco adatto alle reti energetiche di nuova generazione che richiedono un’accensione e uno spegnimento quasi istantanei. Tuttavia, i maggiori trade-off riguardano la durata e i costi. Da un lato ci sono le tecnologie in grado di accumulare molta energia per lunghi periodi, ma che tendono anche ad essere onerose dal punto di vista delle infrastrutture (e dei costi). Dall’altra ci sono quelle con tempi di risposta rapidi e infrastrutture meno pesanti, ma anche di durata più breve (e costose per unità di energia). Le batterie si collocano in una posizione intermedia, il che ne fa una soluzione diffusa per un gran numero di utilizzi. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

L’editoria di varia parte nel 2024 con il segno meno

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Flette del 2,2% l’editoria italiana di varia – romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione – nei primi 4 mesi dell’anno rispetto al 2023, con 465,6 milioni di euro di vendite a prezzo di copertina. La flessione a copie è stata del 3,5%, con 30,1 milioni di copie vendute. Rispetto al 2019, la crescita a valore è stata del 15,1% e a copie dell’11,7%. “I dati che presentiamo oggi – ha spiegato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Innocenzo Cipolletta – ci dicono due cose: la prima è che l’editoria italiana è una industria solida che ha in larga parte stabilizzato la crescita del post pandemia grazie a un’offerta capace di intercettare nuovi bisogni di lettura. È significativa la crescita dell’autorialità italiana, senza ovviamente nulla togliere al ruolo importantissimo delle opere straniere pubblicate in traduzione e che ci permettono di conoscere meglio il resto del mondo. È un riconoscimento per i nostri scrittori e significa che gli editori hanno costruito professionalità e competenze sul territorio che si traducono in titoli di successo per il mercato nazionale e, in prospettiva, anche per l’estero. La nostra partecipazione a Francoforte 24 come Ospite d’Onore valorizzerà ancora di più e ancora meglio questo patrimonio in chiave di internazionalizzazione”. L’analisi e rielaborazione dell’ufficio studi AIE sulla base di dati Nielsen BookScan e altre fonti è stata presentata al Salone Internazionale del Libro di Torino nel convegno “Il mercato del libro nei primi mesi del 2024”, in collaborazione con Aldus Up, il programma europeo finanziato dalla Commissione Ue tramite Europa Creativa. Sulla base dei numeri illustrati dall’ufficio studi di AIE, dopo l’intervento di Innocenzo Cipolletta, si sono confrontati Lorenzo Armando (vicepresidente AIE e presidente del gruppo Piccoli editori di AIE), Alessandra Carra (Gruppo Feltrinelli), Andrea Giunti (Gruppo Giunti), Renata Gorgani (vicepresidente di AIE e presidente del gruppo editoria di varia di AIE), Caterina Marietti (Bao Publishing), Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) ed Enrico Selva Coddè (Gruppo Mondadori). Ha moderato Sabina Minardi (L’Espresso). Le ragioni della flessione del 2024. Diverse politiche di lancio da parte degli editori rispetto al 2023 e flessione dei manga sono tra le ragioni del segno meno del mercato in questa prima parte dell’anno. In particolare, le vendite dei top 10 mensili da gennaio ad aprile sono state inferiori rispetto all’anno precedente di 90mila copie che valgono 2,5 milioni di euro a prezzo di copertina. Il numero delle novità pubblicate è calato del 4,6% rispetto l’anno precedente. Il mercato dei manga è in flessione del 18,4%, con vendite inferiori rispetto all’anno scorso per 3,3 milioni.Inflazione e prezzi di copertina. Se guardiamo invece al prezzo medio di copertina del venduto, è aumentato dell’1,4% nei primi quattro mesi del 2023 contro un indice dei prezzi al consumo che da gennaio a marzo (ultimo dato disponibile) segna più 1,2%. Tra il 2019 e il 2024 la crescita del prezzo di copertina dei libri venduti è stata del 3% contro un’inflazione del 16,5%.Le vendite per canali: crescono le librerie. Le librerie fisiche si piazzano in prima posizione con una quota del 54,8% sul venduto totale, rispetto a un minimo del 49,6% toccato nel 2021, ma comunque lontane dal 65,9% del 2019 prepandemia. L’online è al 40,7% contro il massimo del 45% toccato nel 2021, ma molto sopra il 27% del 2019. La grande distribuzione organizzata cala ancora ed è oggi al 4,5%.Cresce l’autorialità e il romanzo italiano. Nei primi quattro mesi del 2024 l’autorialità italiana guadagna quote e cresce in controtendenza rispetto alla media del mercato. Su 445,3 milioni di euro di vendite a prezzo di copertina nelle librerie fisiche e digitali (è qui esclusa la grande distribuzione), 250,2 milioni sono di libri di autori italiani (più 1,3% rispetto al 2023), 195,1 milioni di euro sono di libri di autori stranieri (-5,6%). Nei primi quattro mesi dell’anno la narrativa italiana cresce dell’8% e quella straniera del 3,1%.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: | Leave a Comment »

PGIM Fixed Income: I mercati emergenti trovano spazio nei portafogli

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

A cura di: Cathy Hepworth, Head of Emerging Markets Debt di PGIM Fixed Income Le prospettive di crescita potrebbero sembrare difficili per le economie in via di sviluppo dell’Asia, a causa del crollo economico della Cina, dei tassi di interesse più alti più a lungo a livello globale e delle crescenti tensioni geopolitiche. Tuttavia, per chi è alla ricerca di una diversificazione del portafoglio con un potenziale rialzo, il debito dei mercati emergenti offre attualmente una serie di interessanti opportunità di investimento. Una delle caratteristiche interessanti dell’investimento nel debito dei mercati emergenti – oltre alla bassa correlazione con altre asset class, come le azioni che stanno attualmente volando (e ad alto rischio) – è la possibilità di investire in segmenti che spesso reagiscono in modo diverso ai vari contesti macroeconomici, consentendo ai gestori di allocare il capitale rispetto al benchmark più appropriato. Questa ampia diversificazione e la dispersione intrinseca tra i settori offrono enormi opportunità agli investitori. Tuttavia, non esiste un unico settore con le migliori performance nei mercati emergenti. Gli investitori attivi dovrebbero quindi avere la massima flessibilità possibile per creare un portafoglio misto. Più strumenti vengono dati a un gestore per esprimere le proprie opinioni sul mercato, più alto può essere il suo obiettivo di alfa, che probabilmente porterà a migliori rendimenti aggiustati per il rischio. Il capitale dovrebbe essere allocato per sfruttare i tre distinti flussi di rendimento dei mercati emergenti: debito in valuta forte (sovrano e societario), tassi di interesse locali e valute. Il debito sovrano e quasi sovrano in valuta forte – obbligazioni emesse da paesi o imprese statali per lo più in dollari USA – in genere si comporta bene nei mercati con propensione al rischio e in contesti di tassi stabili e più elevati. Si tratta inoltre di un settore sufficientemente diversificato da consentire performance selezionate in mercati più volatili. Tenendo conto di ciò, si tratta di un settore su cui siamo costruttivi nell’attuale contesto di moderazione della crescita e dell’inflazione. I titoli societari in valuta forte presentano storicamente caratteristiche degne di nota, soprattutto in un periodo di incertezza della crescita globale, in quanto si tratta generalmente di obbligazioni di duration più breve che tendono a sovraperformare in mercati volatili. Un approccio selettivo a queste obbligazioni può offrire opportunità idiosincratiche con un valore relativo interessante nelle economie ad alta crescita. E se la crescita globale dovesse diminuire, l’esposizione a obbligazioni societarie dei mercati emergenti con un rating elevato può sovraperformare in un mercato volatile e con bassa propensione al rischio.In presenza di un rallentamento della crescita globale, i tassi emergenti in valuta locale con copertura possono ottenere buoni risultati, offrendo rendimenti reali interessanti con curve ripide, in quanto i tassi di interesse vengono abbassati per stimolare la crescita.Il differenziale di crescita tra le economie dei mercati sviluppati e quelle dei mercati emergenti ha una forte influenza sul trading dei cambi dei mercati emergenti (EMFX). Tenendo conto di questi tre flussi di rendimento dei mercati emergenti e di una migliore comprensione delle loro performance in diversi contesti macro, è importante che gli investitori comprendano cosa significhi una corretta asset allocation e costruzione del portafoglio. Gli investitori dovrebbero evitare la tentazione di investire in modo ampio in tutti i settori dei mercati emergenti da una prospettiva “top-down”; invece, dedicare il tempo necessario per analizzare i diversi settori e le diverse aree geografiche da una prospettiva “bottom-up” è un modo migliore per identificare le opportunità di rendimento aggiuntivo. (Abstract by http://www.verinieassociati.com)

A cura di: Cathy Hepworth, Head of Emerging Markets Debt di PGIM Fixed Income Le prospettive di crescita potrebbero sembrare difficili per le economie in via di sviluppo dell’Asia, a causa del crollo economico della Cina, dei tassi di interesse più alti più a lungo a livello globale e delle crescenti tensioni geopolitiche. Tuttavia, per chi è alla ricerca di una diversificazione del portafoglio con un potenziale rialzo, il debito dei mercati emergenti offre attualmente una serie di interessanti opportunità di investimento. Una delle caratteristiche interessanti dell’investimento nel debito dei mercati emergenti – oltre alla bassa correlazione con altre asset class, come le azioni che stanno attualmente volando (e ad alto rischio) – è la possibilità di investire in segmenti che spesso reagiscono in modo diverso ai vari contesti macroeconomici, consentendo ai gestori di allocare il capitale rispetto al benchmark più appropriato. Questa ampia diversificazione e la dispersione intrinseca tra i settori offrono enormi opportunità agli investitori. Tuttavia, non esiste un unico settore con le migliori performance nei mercati emergenti. Gli investitori attivi dovrebbero quindi avere la massima flessibilità possibile per creare un portafoglio misto. Più strumenti vengono dati a un gestore per esprimere le proprie opinioni sul mercato, più alto può essere il suo obiettivo di alfa, che probabilmente porterà a migliori rendimenti aggiustati per il rischio. Il capitale dovrebbe essere allocato per sfruttare i tre distinti flussi di rendimento dei mercati emergenti: debito in valuta forte (sovrano e societario), tassi di interesse locali e valute. Il debito sovrano e quasi sovrano in valuta forte – obbligazioni emesse da paesi o imprese statali per lo più in dollari USA – in genere si comporta bene nei mercati con propensione al rischio e in contesti di tassi stabili e più elevati. Si tratta inoltre di un settore sufficientemente diversificato da consentire performance selezionate in mercati più volatili. Tenendo conto di ciò, si tratta di un settore su cui siamo costruttivi nell’attuale contesto di moderazione della crescita e dell’inflazione. I titoli societari in valuta forte presentano storicamente caratteristiche degne di nota, soprattutto in un periodo di incertezza della crescita globale, in quanto si tratta generalmente di obbligazioni di duration più breve che tendono a sovraperformare in mercati volatili. Un approccio selettivo a queste obbligazioni può offrire opportunità idiosincratiche con un valore relativo interessante nelle economie ad alta crescita. E se la crescita globale dovesse diminuire, l’esposizione a obbligazioni societarie dei mercati emergenti con un rating elevato può sovraperformare in un mercato volatile e con bassa propensione al rischio.In presenza di un rallentamento della crescita globale, i tassi emergenti in valuta locale con copertura possono ottenere buoni risultati, offrendo rendimenti reali interessanti con curve ripide, in quanto i tassi di interesse vengono abbassati per stimolare la crescita.Il differenziale di crescita tra le economie dei mercati sviluppati e quelle dei mercati emergenti ha una forte influenza sul trading dei cambi dei mercati emergenti (EMFX). Tenendo conto di questi tre flussi di rendimento dei mercati emergenti e di una migliore comprensione delle loro performance in diversi contesti macro, è importante che gli investitori comprendano cosa significhi una corretta asset allocation e costruzione del portafoglio. Gli investitori dovrebbero evitare la tentazione di investire in modo ampio in tutti i settori dei mercati emergenti da una prospettiva “top-down”; invece, dedicare il tempo necessario per analizzare i diversi settori e le diverse aree geografiche da una prospettiva “bottom-up” è un modo migliore per identificare le opportunità di rendimento aggiuntivo. (Abstract by http://www.verinieassociati.com)

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

“La sospensione per 12 mesi dei mutui può dare respiro agli agricoltori, ai pescatori e agli acquacoltori”

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

In questi giorni è arrivata la notizia che con il Decreto Agricoltura il governo, tra le altre misure previste, vi è la sospensione per 12 mesi delle rate dei mutui per tutte le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che nel 2023 hanno registrato una riduzione del volume di affari di almeno il 20% rispetto all’anno precedente. Una novità particolarmente positiva per il Vice presidente del branch banca e finanza, con delega alla comunicazione, di Confassociazioni, Agrippino Castania. “Grazie al Decreto Agricoltura, voluto dal ministro Francesco Lollobrigida, e dalla premier Meloni, ci sarà la sospensione per 12 mesi delle rate dei mutui per tutte le imprese agricole, che rientrano nei requisiti presenti nel già citato Decreto. Un aiuto che sicuramente può dare respiro agli agricoltori, ai pescatori e agli acquacoltori” sottolinea Agrippino Castania. “Non importa il colore politico – conclude Agrippino Castania – di un governo, conta che i settori in difficoltà del nostro tessuto produttivo ed economico del nostro Paese siano sostenuti concretamente dallo Stato. A mio parere questo Decreto ha degli ottimi punti.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Industria: Istat, fatturato +2% su mese

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il fatturato dell’industria a febbraio sale del 2% sul mese precedente e scende dell’1,7% su base annua. “Un effetto ottico! Il rialzo congiunturale è solo un rimbalzo. Dopo il crollo del 3,2% di gennaio, era evidente che a febbraio si doveva assistere a un recupero, che però non basta per compensare la caduta precedente. Per trovare un valore inferiore a quello di febbraio 2024, a parte ovviamente quello di gennaio 2024, per i dati destagionalizzati in valore bisogna tornare al luglio del 2023. Per il fatturato interno è ancora peggio: si deve arrivare ad aprile 2023” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Bankitalia: tassi mutui a 4,21%

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Secondo i dati di Bankitalia, a marzo i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 4,21 per cento, dal 4,31% di febbraio.”Bene, prosegue la discesa dei tassi iniziata a dicembre. Dopo il picco raggiunto a novembre, quando il Taeg era arrivato al 4,92 per cento, un record che non si vedeva dal dicembre del 2008, subito dopo il fallimento di Lehman Brothers, quando si era arrivati al 5,19, si torna ai livelli di febbraio 2023 quando il Taeg era a 4,12″ afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Un sospiro di sollievo per le famiglie con mutui a tasso variabile. Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, il calo dei tassi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto al picco di novembre 2023, di 56 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 672 euro” conclude Dona.

Posted in Economia/Economy/finance/business/technology | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Spazio all’ingegno

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Parma mercoledì 15 maggio alle 11 nell’Aula Magna dell’Università di Parma incontro con Amalia Ercoli Finzi e Walter Villadei. L’appuntamento sarà aperto dai saluti istituzionali del Prorettore Vicario Fabrizio Storti e sarà moderato dalla giornalista Giovanna Pavesi. Amalia Ercoli Finzi, ingegnera aeronautica e professoressa onoraria del Politecnico di Milano, e Walter Villadei, ingegnere spaziale, astronauta e rappresentante dell’Aeronautica militare negli USA, parleranno di spazio e non solo, prendendo spunto anche dalla recente missione del colonnello Villadei: tra gennaio e febbraio l’astronauta ha infatti partecipato in qualità di pilota ad Ax-3, la terza missione privata diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), organizzata da Axiom Space. Ax-3 è stata la prima missione spaziale commerciale con un equipaggio interamente europeo sulla ISS, dove è rimasta per 18 giorni. Tra gli obiettivi della missione Ax-3 quello di incrementare le competenze legate alle attività umane nello spazio, sia in ambito medico sia tecnologico, attraverso esperimenti in microgravità. L’incontro sarà anche trasmesso in diretta streaming sul sito web dell’Ateneo http://www.unipr.it

Posted in Università/University | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Elezioni Firenze, al via “Gli Incontri dell’Orto”

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Firenze mercoledì 15 maggio alle 17.30 all’ Orto San Frediano (via Pisana, 78) per iniziativa dell’agenzia di comunicazione Galli Torrini che promuove e organizza la rassegna primo appuntamento del ciclo “Gli Incontri dell’Orto”. Lo spunto è offerto dai risultati, in parte davvero sorprendenti, dell’indagine condotta sul turismo da MetaFirenze, un progetto anch’esso dell’agenzia Galli Torrini, che rileva il sentiment dei fiorentini anche con l’ausilio di un sistema di intelligenza artificiale.L’incontro viene anche trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube dell’agenzia Galli Torrini.Intervengono Ilaria Lani, segretaria Cgil Firenze; Vincenzo Lucchetti, presidente Fondazione Solidarietà Caritas; Lorenzo Fagnoni, presidente Property Managers Italia; Federico Cassi, ceo White River Srl; Filippo Randelli, professore associato di geografia economica all’Università di Firenze; Gabriele Danesi, coordinatore progetto Auser Abitare Sociale; Laura Lodone, responsabile settore Turismo Confcommercio Firenze-Arezzo. Moderatore e curatore del ciclo di incontri è il giornalista Massimo Vanni, in passato autorevole firma di Repubblica per cui ha seguito i fatti più importanti della città e acuto osservatore della politica locale.“‘Gli Incontri dell’Orto’ – spiega Vanni – è una rassegna aperta a tutte le opinioni, non politicamente orientata, creata e gestita da giornalisti. L’idea che ci muove è aprire un nuovo spazio e una nuova opportunità di confronto sui temi più importanti per Firenze”.

Posted in Politica/Politics | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Quinta edizione del Torino Jazz Festival Piemonte 2024

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Biella giovedì 16 maggio, alle ore 11.00, nella Sede di Confartigianato a Biella (via Galimberti 22) sarà presentato il cartellone della quinta edizione del Torino Jazz Festival Piemonte 2024 che da maggio a ottobre raggiungerà tutte le province del Piemonte.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Terza edizione dell’Eco Walk Day

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

San Rossore domenica 19 maggio dalle ore 9:00. L’Eco Walk Day si svolgerà con il seguente programma: alle ore 9:00 il ritrovo presso il Centro Visite di San Rossore, alle 9:30 Partenza con il trenino verso la Spiaggia del Gombo; alle 9:50 arrivo alla spiaggia del Gombo e inizio della raccolta dei rifiuti; alle ore 12:30: Ritorno al Centro Visite San Rossore. L’evento, organizzato dal Gruppo San Rossore, che comprende lo Sport Village, la Casa di Cura e il Dental Unit, nasce con l’intento di creare una sinergia fattiva e produttiva tra pubblico e privato allo scopo di condividere e promuovere iniziative che abbiano come fine il bene comune della società e dei cittadini, oltre ad assicurare alle future generazioni quell’immenso patrimonio di bellezza e biodiversità che il Parco di San Rossore rappresenta per Pisa e per la Toscana, ma non solo, in considerazione della sua straordinaria bellezza naturalistica anche nel mondo.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Il professore di informatica ed esperto in cybersicurezza Rocco De Nicola nuovo presidente del Gruppo 2003

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

«Convincere i politici che la ricerca scientifica paga in sviluppo umano ed economico, soprattutto in questa stagione di grandi trasformazioni ambientali e tecnologiche. Non interrompere ma rafforzare le collaborazioni internazionali fra scienziati di tutti i paesi per dare più chance alla pace. Mettere al centro la cultura scientifica e il pensiero critico per contrastare la disinformazione, il fanatismo e le discriminazioni sociali e di genere». È con questi punti programmatici che si è presentato il nuovo presidente del Gruppo 2003 per la ricerca Rocco De Nicola, professore di Informatica e rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, che prende il testimone dalla farmacologa dell’Università degli Studi di Milano Maria Pia Abbracchio. Il Gruppo 2003 è nato 21 anni fa sotto l’impulso di scienziati come Alberto Mantovani, Pier Mannuccio Mannucci, Silvio Garattini, Luigi Nicolais, Giuseppe Remuzzi per rendere la ricerca nazionale più competitiva, influente e basata sul merito. Oggi è composta da 120 scienziate e scienziati al vertice delle classifiche mondiali della letteratura scientifica, fra i quali il Nobel Giorgio Parisi.«Le sfide in parte sono le stesse che hanno motivato la nascita del Gruppo 2003: dare più risorse alla ricerca di base e indirizzare meglio i finanziamenti tramite una Agenzia nazionale della ricerca indipendente, come avviene in tutti i Paesi sviluppati» commenta De Nicola. «Ma a queste si aggiungono nuove sfide, che riguardano la pace e il disarmo, il contrasto al cambiamento climatico e uno sviluppo delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza artificiale che massimizzi i benefici e riduca i potenziali rischi che si profilano all’orizzonte. Su questi temi organizzeremo a breve incontri pubblici e documenti di indirizzo».L’Assemblea dei 120 scienziati e scienziate del Gruppo 2003 ha inoltre eletto il consiglio direttivo che insieme al presidente guiderà l’associazione, composto da: Paola Bonfante (Biologia, Univ. Torino), Carlo Cecati (Ingegneria, Univ. L’Aquila), Sandro Fuzzi (Scienze dell’atmosfera e del clima, CNR Bologna), Giulia Grancini (Fisica chimica, Univ. Pavia), Carlo La Vecchia (Medicina clinica, Univ. Milano), Francesco Longo (Astrofisica, Univ. Trieste), Liberato Manna (Chimica, IIT Genova), Franco Miglietta (Scienze agrarie, CNR, Firenze), Antonella Muraro (Medicina, Univ. Padova.

Posted in Cronaca/News | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Il progetto “Job Shadowing” è stato selezionato tra i finalisti del Premio PA a Colori di FORUM PA 2024

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Camerino. L’Università di Camerino è orgogliosa di annunciare che il progetto “Job Shadowing” è stato selezionato tra i finalisti del Premio PA a Colori di FORUM PA 2024. L’iniziativa è nata nell’ambito del Protocollo d’Intesa UniHAMU, una collaborazione gestionale e amministrativa tra le Università di Abruzzo, Marche e Umbria, avviato con la sottoscrizione di un accordo attuativo nell’ottobre 2023. Il progetto “Job Shadowing” offre al personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e CEL delle università partecipanti la possibilità di creare percorsi di affiancamento lavorativo della durata minima di 2 giorni e massima di 15, offrendo opportunità di mobilità interistituzionale tra il personale di uffici con competenze analoghe. Gli obiettivi includono la condivisione di buone prassi e iniziative, lo sviluppo delle competenze del personale coinvolto, la creazione di nuove relazioni e l’acquisizione di strumenti, conoscenze e metodologie da trasferire all’interno della propria istituzione. L’iniziativa, ispirata all’esperienza ERASMUS, rappresenta un’opportunità unica per valorizzare le competenze del personale, massimizzare l’efficacia delle risorse umane e promuovere la crescita professionale, culturale e umana dei partecipanti e si allinea con il “Sistema di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento iniziale (AVA)”.“La sperimentazione di un rapporto alla pari, attraverso un approccio di “job shadowing” (letteralmente lavoro-ombra), permette di valorizzare le professionalità acquisite dal personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e CEL, di massimizzare l’efficacia e l’efficienza delle risorse umane e finanziarie, e rappresenta un’opportunità di arricchimento in campo professionale, culturale e umano.” Il progetto è coordinato dai Direttori Generali delle Università aderenti, l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo (capofila), l’Università dell’Aquila, l’Università di Camerino, l’Università di Macerata, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Perugia, l’Università di Teramo, l’Università Chieti – Pescara e il Gran Sasso Science Institute.

Posted in Università/University | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Migranti: “Collective memories of transit across the Mediterranean”

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Parma. La conferenza si aprirà il 14 maggio alle 10.30 nell’Aula A della Sede centrale con i saluti del Prorettore alla Didattica Simone Baglioni e della docente dell’Università di Parma Vincenza Pellegrino. L’iniziativa è organizzata nell’ambito del Progetto PRIN 2020 MOBS “Mobilities, Solidarities and Imaginaries across the Borders” e delle attività della Clinica sociologico-giuridica “Migrazioni e frontiere” dell’Ateneo e ha il patrocinio dell’Associazione Italiana di Sociologia. Tutti gli incontri si terranno in Sede centrale e potranno essere seguiti anche su Teams (link https://colmem2024.vado.li) a eccezione di un reading in programma alle 18.30 del 14 maggio in Borgo Santa Brigida 5.Memoria, transito, Mediterraneo: sono queste le tre parole al centro della riflessione della conferenza. Guardando al Mediterraneo come spazio di transito, l’intenzione è quella esplorare le storie che lo abitano. Raccontare queste storie significa riconoscerle come parte di esperienze condivise, che uniscono sponde diverse del Mediterraneo – Tunisia, Italia, Marocco. In questo spazio si susseguono storie di spostamenti, arrivi, desiderio di partire o ritornare. Ci sono storie sospese: di persone mai arrivate e mai tornate. L’obiettivo delle due giornate è creare un momento di incontro tra gruppi di familiari delle persone scomparse e coloro che li sostengono, tra ricercatori, ricercatrici, operatrici e operatori del diritto. Il comitato scientifico è composto da Vincenza Pellegrino, Jacopo Anderlini (Università di Parma) e Michela Lovato (Università di Genova).

Posted in Università/University | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Edilizia penitenziaria: Una questione di spazio

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Parma 14 maggio dalle 15.30 in modalità mista: in presenza, nell’Aula B della Sede centrale dell’Ateneo (via Università 12), e on line sulla piattaforma Teams (al link https://urly.it/3_2-4). L’appuntamento sarà introdotto da Chiara Scivoletto, docente di Criminologia all’Università di Parma e organizzatrice della rassegna con il collega Fabio Cassibba, docente di Diritto penitenziario.A seguire interverranno Alessandro Bonardi del Gruppo nazionale Stanza del silenzio e dei culti, Mounia El Fasi di Donne di qua e di là (Parma), Ornella Favero di Ristretti Orizzonti (Padova) e Marella Santangelo dell’Università di Napoli Federico II. L’iniziativa, accreditata per la formazione continua delle avvocate e degli avvocati, è aperta a tutte le persone interessate. Segreteria organizzativa: Ettore Crippa, Giacomo Franzoso e Virginia Oddi

Posted in Cronaca/News, Università/University | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Intervista a Nino Morana Agostino

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Palermo. Nel nome degli zii, dei nonni e della ricerca della verità. È la missione che ha ereditato Nino Morana Agostino, nipote di Antonino Agostino, poliziotto ucciso con la moglie incinta Ida Castelluccio, il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini, da sicari di Cosa nostra, probabilmente in combutta con esponenti dei servizi segreti deviati dello Stato. Dopo la morte, prima della nonna Augusta Schiera e, poche settimane fa, del nonno Vincenzo, che hanno combattuto per quasi 35 anni per scoprire la verità sulla morte del figlio, Nino Morana racconta come ha deciso di prendere in mano questa pesante eredità morale durante l’intervista della puntata numero 26 di “Egoriferiti”, l’unico videopodcast del Sud Italia, disponibile su YouTube e Spotify, tutti i giovedì dalle 21. “Egoriferiti” è la conversazione tra un ospite e le sue due coscienze – rappresentate dal regista Giuseppe Cardinale e dal giornalista Vassily Sortino – alla ricerca del punto più sincero e allo stesso tempo debole del proprio essere. Nel corso dell’intervista Nino ha raccontato del suo fortissimo legame col nonno Vincenzo, osservato anche come semplice persona, e come si sta mobilitando anche lui, 22 anni, studente di Giurisprudenza col sogno di diventare poliziotto anche lui, per capire cosa è accaduto quel maledetto 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, quando sono morti i suoi zii, cambiando totalmente il destino della sua famiglia. Naturalmente nel corso dell’intervista si è parlato del ruolo ambiguo tenuto dalle istituzioni, cominciando dal poliziotto Arnaldo La Barbera, terminando con “faccia da mostro”, ovvero Giovanni Aiello, anche lui poliziotto appartenente alla “zona grigia” dello Stato, anche lui protagonista di questa storia. L’impegno di Nino si nota anche dal fatto che si sta rivolgendo all’anagrafe per acquisire anche il secondo cognome della madre, Flora Agostino, la sorella dello zio poliziotto. «Non c’è solo Cosa nostra – dice Nino Morana Agostino durante l’intervista – dietro la morte dei miei zii. Ci sono mandanti esterni. C’è lo zampino dello Stato deviato. Il dolore per la morte del nonno è quasi asfissiante, perché era una presenza costante nella mia vita. La mia eredità di sangue per la scoperta della verità la condivido con chiunque lo vorrà, perché anche mio nonno diceva che i ragazzi che ascoltavano nelle scuole la sua storia e quella dei miei zii erano suoni nipoti. Io Sono pieno di cugini che combattono con me in tutta Italia».

Posted in Spazio aperto/open space | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »

Parliamo del microbiota intestinale

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2024

Il microbiota è un complesso ecosistema di microrganismi che risiede nel nostro intestino e rappresenta un incredibile esempio di simbiosi tra il mondo naturale e il nostro organismo. Composto da batteri, virus, funghi e altri microorganismi, il microbiota svolge una vasta gamma di funzioni vitali. Ogni individuo ha un microbiota unico, che è influenzato da fattori come la dieta, lo stile di vita e l’ambiente. Un microbiota sano significa benessere, un microbiota non sano può significare disturbi gastrointestinali, malattie autoimmuni e disturbi metabolici. Insomma, c’è vita nell’intestino. Abstract fonte Santagostino – La Tua Salute

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , | Leave a Comment »