Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 176

Archive for 29 giugno 2024

14ª edizione del Lugano LongLake Festival

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Lugano dall’11 al 28 luglio, Lugano si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto. Tra gli oltre 300 eventi complessivi, come ogni anno grande attenzione è riservata alle attività gratuite pensate per i bambini da 0 a 12 anni con spettacoli, letture, laboratori creativi e uno spazio a loro dedicato, il Villaggio Family.A queste proposte si aggiungono quelle degli artisti del Buskers che dal 24 al 28 luglio si esibiranno per le strade. Spazio anche all’arte con un’opera partecipativa realizzata con l’artista Yuri Catania e due esposizioni. Il festival desidera stimolare la fantasia e offrire tante occasioni di divertimento ai più piccoli. Il programma completo nel sito longlake.ch Lugano LongLake Festival, fin dalla sua prima edizione, ha riservato ampio spazio alla programmazione dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, offrendo un modo alternativo e stimolante di trascorrere il tempo libero durante l’estate. Anche quest’anno il festival desidera stimolare la fantasia, e offrire tante occasioni di divertimento attraverso le sue numerose proposte gratuite pensate per i bambini da 0 a 12 anni. Situato all’interno del Palazzo dei Congressi e nel giardino adiacente del Parco Ciani, il Villaggio Family sarà aperto tutti i giorni dalle ore 16:00 alle 21:30. In questo spazio i bambini potranno accedere ad aree allestite per le varie fasce di età, in un ambiente di gioco sicuro e accogliente. In prossimità è presente inoltre una zona con varie proposte street food e dei tavoli per un piacevole pic nic nel parco. Integrati all’offerta di LongLake Festival, anche alcuni eventi a cura del MASI e di LAC edu il 12, 16, 19 e 23 luglio. I bambini, accompagnati dagli adulti, potranno visitare la mostra “Calder, Sculpting Time” presso la sede del MASI al LAC e in seguito si terrà un laboratorio creativo. Dal 12 al 21 luglio inoltre presso l’Asilo Ciani, l’Associazione Casa dos Curumins sarà presente con una mostra d’arte dal titolo Cores do Brasil e organizzerà diversi laboratori per i più piccoli. Le performance e gli spettacoli si svolgeranno nella zona del Parco Ciani denominata Palco Fleur dove alcuni eventi si terranno in italiano mentre altri saranno proposte visual, come “Rime Insaponate” un poetico spettacolo con bolle di sapone. Ciò permetterà a bambini di ogni lingua di partecipare. Il programma completo di Lugano LongLake Festival è disponibile sul sito longlake.ch, selezionando nel programma la categoria Family.

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Il Parco Nazionale Gran Paradiso crea il profumo d’ambiente WILD

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Selvaggio come le vette sferzate dal vento. Forte come gli alberi secolari che odorano di resina, foglie, gemme e corteccia. Accogliente come il profumo dei fiori e dei frutti che nascono spontanei. Questo è Wild, il profumo d’ambiente del Parco Nazionale Gran Paradiso, una sinfonia olfattiva che racconta la natura pura, libera e forte del più antico Parco Nazionale italiano. Ideale per la casa o per i luoghi di studio e di lavoro, Wild è l’essenza intesa come aroma, ma anche come sintesi di quell’anima selvatica e affascinante che caratterizza la Natura di questo grande territorio a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta (più di 700 Km²), primo Parco nazionale istituito nel 1922.La profumazione nasce grazie ad un progetto di ricerca durato 2 anni che ha avuto come partner numerosi soggetti pubblici e privati all’interno del Fondo Europeo di sviluppo regionale Interreg Alcotra, il piano integrato tematico a favore della biodiversità sulle Alpi occidentali che collegano l’Italia alla Francia Biodiv’ALP e PROBIODIV che promuove la biodiversità e gli habitat come fattori di sviluppo dei territori e mette in atto una governance per la valorizzazione e la tutela attiva e partecipativa transalpina. Per definire la brand personality del Parco e fornire informazioni utili alla Maître Parfumeur è stato infine sottoposto un questionario ad un panel di 150 persone selezionate dal PNGP alle quali è stato chiesto per associazione di idee che cosa per loro il Gran Paradiso effettivamente rappresentasse. (Abstract by https://we.tl/t-ULeFn2Q74M)

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Roma cenni storici: Il Giardino delle Erme o IV Giardino Segreto

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Fa parte del complesso dei cosiddetti “Giardini Segreti”, adiacenti il Casino Nobile, residenza suburbana del cardinale Scipione Borghese, realizzati nel corso del XVII secolo per l’esposizione di fiori rari ed esotici.All’ingresso sud del IV Giardino, detto anche “Giardino della Coltivazione”, perché utilizzato come vivaio delle piante esposte negli altri tre, venne realizzato alla fine del XVII secolo, su progetto degli architetti Carlo Rainaldi e Tommaso Mattei, un monumentale emiciclo d’accesso, la cosiddetta “Esedra dei Draghi”, così denominata per la presenza dei draghi, simbolo araldico dei Borghese. Tra 1900 il 1919 quello che all’epoca era comunemente denominato come il “Giardino delle Erme” per l’inserimento nel corso del XIX secolo di alcune erme maschili di epoca romana, insieme ad altri elementi di arredo, venne ulteriormente trasformato nella sua veste definitiva. Entro il 1913 venne, infatti, inserita al centro del giardino, con funzione di fondale prospettico, un’elegante fontana, costituita da un bacino superiore in marmo lunense, di epoca romana, poggiante su plinto moderno, provenienti dai depositi comunali e in precedenza appartenenti a una fontana demolita non ancora individuata. Nel 1919 in occasione della realizzazione, su progetto dell’architetto Raffaele de Vico, della monumentale balaustrata di coronamento del muro di sostruzione lungo il lato orientale del giardino, la fontana venne modificata aggiungendo un bacino parzialmente interrato di forma circolare ancora oggi esistente.

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Roma Villa Borghese: Restituita alla città un’area monumentale del XVII secolo

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Completato l’intervento di restauro e valorizzazione dell’Esedra dei Draghi e della fontana del Giardino delle Erme e la riqualificazione del verde del Giardino, conosciuto anche come IV Giardino Segreto di Villa Borghese. Viene così riconsegnato alla città uno spazio architettonico di pregio di età barocca, un tassello importante del più ampio piano di recupero di Villa Borghese. I lavori, della durata di circa quattro mesi, promossi dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale ed eseguiti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, sono stati realizzati grazie a una donazione di prestazioni della società IZI S.p.a., per un importo complessivo di 100 mila euro, oltre alla direzione lavori e all’adeguamento funzionale degli impianti. Si tratta di una nuova procedura di elargizione, adottata dall’amministrazione per la prima volta, un accordo tra pubblico e privato che può essere replicato per il recupero dei beni architettonici e la riqualificazione delle aree verdi del patrimonio cittadino. Gli interventi sul monumentale portale d’ingresso hanno consentito il pieno recupero degli intonaci e delle tinteggiature originali e il ripristino del ricco apparato decorativo in stucco, costituito dalle cornici, dalle nicchie ovali ospitanti copie di busti romani e dalle sfere di travertino che impreziosiscono l’attico insieme ai due draghi araldici, oltre al recupero del cancello seicentesco. Sono stati utilizzati materiali speciali, compatibili con quelli originali; particolare attenzione è stata posta per l’integrazione delle coperture in cotto realizzata con mattoni di analogo impasto e tipologia di quelli seicenteschi. La preziosa fontana, in marmo lunense, di epoca romana, posta al centro del giardino, è stata liberata da spessi strati di calcare e concrezioni, riportando alla luce la superficie marmorea originale. Il ripristino dell’impianto di alimentazione e scarico dell’acqua ha poi permesso di riattivarne il funzionamento dopo anni di inattività. L’area infine è stata dotata di un nuovo impianto di illuminazione artistica.

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a Lecce la decima edizione di Io non l’ho interrotta

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Lecce da martedì 2 a sabato 13 luglio nel Chiostro degli Agostiniani in viale Michele De Pietro 10, la manifestazione “Io non l’ho interrotta” organizzata dell’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con Coolclub, con il coordinamento di Pierpaolo Lala e Gabriella Morelli, nell’ambito della quarta edizione di Agostiniani Libri, rassegna letteraria del Comune di Lecce e della Biblioteca Ognibene, ospiterà sette appuntamenti. Il programma di quest’anno si focalizzerà sui diritti delle donne e le disuguaglianze di genere, i cambiamenti sociali, la politica estera, l’impatto dei media sulla cultura popolare, il ricordo e l’analisi di figure storiche (Giacomo Matteotti, Malcolm X, Martin Luther King, Erich Priebke, Silvio Berlusconi) e molto altro.Il programma accoglierà Irene Soave, giornalista del Corriere della Sera, Francesco Costa, vice direttore de Il Post e voce del podcast Morning (martedì 2); Liliana Faccioli Pintozzi, caporedattrice Esteri e conduttrice del programma “Mondo” su Sky TG24, Giuseppe Mazza, docente, copywriter e fondatore di Tita Milano e di Bill Magazine, e Antonio Iovane, giornalista, autore e voce di podcast d’inchiesta per il gruppo Gedi (mercoledì 3); Concetto Vecchio, giornalista de la Repubblica, e Vera Gheno, sociolinguista, traduttrice dall’ungherese e divulgatrice (giovedì 4); Filippo Ceccarelli, giornalista, editorialista de la Repubblica e ospite fisso della banda di Propaganda su La7 (martedì 9), Leonardo Bianchi, editor di Facta, Pegah Moshir Pour, consulente e attivista per i diritti umani e digitali, Maria Cafagna, giornalista e podcaster (giovedì 11); Stefano Bartezzaghi, scrittore, giornalista e semiologo, Edoardo Novelli, docente di comunicazione politica dell’Università Roma Tre, e Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria Corriere della Sera (venerdì 12), un incontro su “Giornalismo, comunicazione, politica e accessibilità”, Gianluca Briguglia, docente di Storia delle dottrine politiche | Università di Venezia, e (immancabile) Marco Damilano, autore e conduttore de Il cavallo e la torre Rai 3 ed editorialista del quotidiano Domani (sabato 13).http://iononlhointerrotta.com/

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L’estate fresca di Lana in Alto Adige

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Lana, Il territorio di Lana e dintorni, tra le sue meravigliose caratteristiche naturali, annovera anche quella di essere ricco di corsi d’acqua, l’elemento che più di ogni altro simboleggia la vita. Grazie a ciò la vegetazione cresce florida, l’aria è fresca e pura e rinfrescarsi dal caldo è sempre a possibile.Due dei canali di irrigazione della fitta rete nella Val d’Adige, percorribili grazie a dei sentieri che li costeggiano, attraversano la regione di Lana: i Waalwege, sentieri facili che un tempo servivano per controllare il regolare afflusso d’acqua e per effettuare lavori di manutenzione, senza dislivelli importanti e per questo molto apprezzati dalle famiglie anche con bambini piccoli. Poter bagnare i piedi durante una sosta, o giocare con l’acqua in sicurezza, in quanto la profondità dei Waale è di qualche decina di centimetri, è un vero divertimento per i bambini, ma anche per i più grandi. Il Waalweg di Marlengo/Cermes, lungo 12 chilometri (circa 3 h di percorrenza) a 450 metri di quota, parte da Lana e arriva fino alla Chiusa di Tel, passando per i paesi di Cermes, Marlengo e Foresta; il sentiero della roggia (che scorre sotterranea) di Brandis unisce Lana di Sopra a Lana di Sotto e si estende tra castagneti, vigneti e meleti. È una passeggiata pianeggiante della durata di circa 40 minuti (2,5 km).

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Non c’è mai da star tranquilli sul fronte dei rincari

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Lufthansa ha annunciato ieri, infatti, un aumento delle tariffe dovuto, a detta della compagnia, alla tassa sull’ambiente. Un rincaro delle tariffe varierà, a seconda della lunghezza della tratta percorsa, da un importo minimo di 1,00 euro a 72,00 euro e interesserà i voli dai 27 paesi Ue, oltre che da Gran Bretagna, Norvegia e Svizzera. Dalle notizie diffuse dalla compagnia di volo tedesca, il sovrapprezzo sarà applicato a tutti i biglietti che si acquistano a partire da oggi, con volo previsto a partire dal 1° gennaio 2025. Una pratica che potrebbe essere adottata anche da altre compagnie. Da sempre siamo favorevoli e promuoviamo la sostenibilità ambientale, ma onestamente ci sembra del tutto pretestuoso e strumentale scaricare i costi della necessaria transizione sui passeggeri. L’alibi per il nuovo aumento sarebbe, infatti, la cosiddetta quota Saf (Sustainable aviation fuels): entro la fine del 2025, le compagnie dovranno alimentare i loro aerei che partono da uno scalo Ue con almeno il 2% di carburanti prodotti a partire da scarti vegetali, industriali e domestici (quota che aumenterà gradualmente al 6% entro il 2030, al 20% nel 2035, e al 70% entro il 2050). Il problema, secondo la compagnia, è che tali carburanti non sono disponibili sul mercato nelle quantità necessarie, e questo manterrà i loro prezzi elevati a lungo. Stando a tale affermazione, quindi, si stanno applicando degli aumenti sulla base di pure supposizioni, tra l’altro non condivise da alcuni esperti del settore che, anzi, prospettano un aumento della produzione di Saf (proprio in vista dell’entrata in vigore della nuova normativa), con un progressivo e contestuale calo dei costi. A conti fatti, quindi, questo non sembra altro che l’ennesimo tentativo di far cassa sulle tasche dei consumatori, aggiungendo nuovi aumenti a quelli già registrati in questi anni: solo nell’ultimo anno, infatti, abbiamo registrato rincari sui costi dei biglietti di oltre il 12% (rispetto al 2023). Monitoreremo sulle condotte delle compagnie e sui prezzi dei voli e segnaleremo, in tutte le sedi opportune, ogni fenomeno speculativo o cartello che sarà messo in atto.

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T. Rowe Price – L’impatto delle elezioni USA su energie rinnovabili e veicoli elettrici

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

A cura di Gil Fortgang, Washington Associate Analyst, U.S. Equity Division, T. Rowe Price. Ancora energia e trasporti nel Biden II. Le elezioni avranno importanti implicazioni per l’Inflation Reduction Act (IRA). Questa legge, approvata durante il secondo anno di mandato del presidente Biden, utilizza pagamenti diretti e crediti d’imposta per promuovere l’ecologizzazione dell’industria statunitense nel prossimo decennio. Una rielezione di Biden garantirebbe probabilmente che l’IRA venga attuata in modo da allinearsi ai suoi obiettivi politici, fornendo chiarezza e sostegno alle energie rinnovabili, ai veicoli elettrici e ad altre tecnologie per l’energia pulita. Sul fronte normativo, ci aspettiamo che una seconda amministrazione Biden mantenga le restrizioni sulla locazione di terre e acque pubbliche per la trivellazione energetica. Continuerebbero anche gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra prodotte dai trasporti, dalle centrali elettriche e dalle attività petrolifere e del gas.Qualsiasi spinta alla riforma dei permessi per le infrastrutture energetiche probabilmente metterebbe enfasi sulla trasmissione dell’elettricità. I potenziamenti della rete saranno fondamentali per l’affidabilità del sistema, dato che la domanda di elettricità cresce e le fonti di energia rinnovabili vengono messe in funzione. Nonostante le critiche di Trump all’IRA, un’abrogazione completa della legge potrebbe rivelarsi difficile anche se i repubblicani controllassero sia il Senato sia la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Molti degli Stati che hanno votato per Trump alle elezioni del 2020 stanno beneficiando dell’IRA in quanto i suoi incentivi, soprattutto per il settore manifatturiero avanzato, sono di sostegno all’avvio di progetti nelle loro comunità. La composizione del Congresso potrebbe influenzare i potenziali percorsi di questi aggiustamenti e il loro aspetto. Il controllo repubblicano di entrambe le camere del Congresso aprirebbe la porta all’abrogazione di alcuni crediti d’imposta. Questa opzione potrebbe essere politicamente più appetibile dell’abrogazione totale della legge.L’azione esecutiva sarebbe l’approccio più rapido. In qualità di presidente, Trump potrebbe limitare o ampliare l’accesso a determinati programmi, dando ordine alle agenzie federali che attuano la legge di rivedere le loro linee guida.Sul fonte veicoli elettrici, tutto ciò che aumenta l’accessibilità economica a tali veicoli sarebbe probabilmente il più a rischio.Trump sembra considerare questi sostegni come un vento contrario per le tradizionali case automobilistiche statunitensi e per le industrie dei combustibili fossili, e come una possibile manna per i Paesi stranieri che occupano un posto di rilievo nelle catene di fornitura dei veicoli elettrici.Per quanto riguarda le rinnovabili l’elezione di Trump potrebbe comportare alcuni rischi per i crediti d’imposta per l’energia eolica e solare, creando potenzialmente incertezza per le utility e gli sviluppatori di energie rinnovabili.Infine, i crediti d’imposta potrebbero essere ampliati da una presidenza Trump per rendere più facile l’accesso ai progetti che utilizzano il gas naturale per produrre idrogeno.Tutti i segnali indicano che Trump spingerà per ridurre il carico normativo sui combustibili fossili nel suo secondo mandato.Nel frattempo, la preferenza di Trump per i dazi commerciali e i possibili sforzi per reprimere la riesportazione di merci cinesi attraverso altri Paesi potrebbero aumentare i costi dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili.L’esito delle elezioni presidenziali statunitensi potrebbe avere importanti implicazioni per la transizione energetica americana e per gli sforzi volti a ridurre le emissioni di anidride carbonica dell’economia. Per gli investitori, i maggiori impatti potenziali sono probabilmente quelli relativi ai veicoli elettrici e alla generazione di elettricità. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/)

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PIL USA: dati incoraggianti, ma occorre cautela

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

La terza lettura del PIL del primo trimestre degli Stati Uniti è stata dell’1,4% annualizzato secondo i dati rivisti, in rialzo rispetto alle previsioni dell’1,3%, ma inferiore alla stima del 3,4% del quarto trimestre del 2023. La tiepidità di questa crescita continua a far paventare un rallentamento economico di respiro più ampio. L’aumento del PIL reale ha riflesso principalmente l’incremento della spesa dei consumatori, degli investimenti fissi residenziali e non residenziali e della spesa delle amministrazioni statali e locali. In prospettiva, le previsioni indicano un potenziale aumento del PIL nel secondo trimestre, con stime che suggeriscono tassi di crescita del 3% o più, in linea con la performance solida registrata nella seconda metà del 2023. Tuttavia, diversi fattori potrebbero ridimensionare le aspettative per il resto dell’anno, tra cui lo stato dell’inflazione, i tassi di interesse alti e le imminenti elezioni presidenziali, tutti elementi che potrebbero costringere le imprese ad adottare un atteggiamento prudente nei confronti di nuovi investimenti.

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Bond Investment-Grade: è un buon momento per allungare la duration

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

A cura di Natalie Trevithick, responsabile delle strategie US Investment Grade. Nel corso dell’ultimo anno l’inflazione Usa è calata, ma resta ancora elevata e il mancato avanzamento verso il target del 2% ha portato il mercato a rivedere al ribasso le attese sul numero dei tagli dei tassi per il 2024 dai circa otto di inizio anno all’attuale uno. A nostro avviso, dovremo aspettare dicembre per assistere al primo taglio da parte della Federal Reserve: settembre sembra prematuro, a meno di un improbabile crollo dei prezzi, mentre novembre, all’indomani delle elezioni presidenziali, sembra poco realistico. Né è realistico pensare che la Fed possa alzare il livello target di inflazione oltre il 2%, per una questione di stabilità e di gestione delle attese del mercato.Nonostante la riduzione degli spread e l’attuale scenario di tassi “higher for longer”, continuiamo a vedere forza nei bond corporate e, in particolare, negli emittenti Investment Grade, verso cui ci stiamo ponendo in maniera più aggressiva rispetto allo scorso anno. Si tratta di emittenti ben posizionati sul fronte del costo del debito, in quanto tendono a rifinanziare solo una piccola porzione del loro debito su base annuale, mentre la maggior parte è stata bloccata a tassi bassi durante l’epoca Covid, quando questi emittenti sono stati in grado di rifinanziare gran parte del debito a più lunga scadenza (10 o 30 anni). Se prima della grande crisi finanziaria del 2008 il costo medio di finanziamento degli emittenti Investment Grade era pari al 6% e un anno fa si aggirava intorno al 3,6%, ad oggi, con il rialzo dei tassi, il costo medio della cedola è del 4,2% circa. Facendo una media, il costo del debito è aumentato di soli 50 o 60 punti base, quindi le emissioni non stanno rallentando, sono solo cambiati i profili di maturity: se durante la pandemia, con i tassi bassi, veniva emesso molto debito a 20 e 30 anni, ora viene emesso più debito a breve termine, a due, tre o cinque anni. Confrontando il rendimento delle obbligazioni corporate Investment Grade a 3 mesi e quello a 10 anni, si osserva un’inversione della curva, segnale che tipicamente indica una recessione in atto, ma che oggi coesiste con una forte crescita del Pil Usa. Le aziende hanno gestito bene i bilanci e, anche se l’inflazione si è dimostrata più persistente del previsto, crediamo che la Fed sia in grado di orchestrare un soft landing, con conseguenze positive per le obbligazioni corporate. Con il taglio dei tassi all’orizzonte e le obbligazioni corporate a 30 anni che rendono circa il 5,7%, oggi è un buon momento per estendere la duration del proprio portafoglio: mantenere queste posizioni a lungo termine porterà infatti benefici agli investitori in termini di apprezzamento dei titoli, qualora la Fed dovesse finalmente decidere di tagliare i tassi di riferimento. La parte anteriore della curva offre ancora rendimenti elevati, ma le scadenze più brevi comportano un rischio di reinvestimento, per questo l’ideale per gli investitori è mantenere un approccio equilibrato con alcune posizioni a long duration. (abstract by BC Communication)

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Istat: sale la fiducia dei consumatori

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Secondo i dati Istat resi noti oggi, a giugno sale la fiducia dei consumatori da 96,4 a 98,3. “Dato molto positivo. Dopo l’andamento altalenante dei mesi passati, finalmente un rialzo, tanto netto quanto inaspettato. Non basta, infatti, l’arrivo dell’estate e delle vacanze, che tipicamente ridanno fiducia, per spiegare un balzo così consistente. Anche analizzando le componenti, migliorano quelle più significative, ossia il giudizio e le attese sia sulla situazione economica dell’Italia che della famiglia” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il dato Istat sulla fiducia dei consumatori. “In particolare, per il giudizio sulla situazione economica della famiglia non si aveva un valore così alto dal gennaio 2022, mentre per il giudizio sull’Italia bisogna risalire al febbraio 2022. Per le attese, invece, il confronto è più ravvicinato: quelle sull’Italia erano migliori nel luglio del 2023, quelle della famiglia nel giugno 2023. Insomma, la scorsa estate c’erano attese più alte” conclude Dona.

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On. Giuseppe Bica (FdI) “Manovra finanziaria Ars, risposta concreta per i settori produttivi siciliani”

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la manovra finanziaria da 200 milioni di euro volta a fronteggiare diverse emergenze che stanno colpendo l’isola, con particolare attenzione al settore agricolo, alla siccità, ai trasporti, ai rifiuti e alle imprese. L’onorevole Giuseppe Bica, deputato regionale di Fratelli d’Italia all’ARS, ha commentato: “Con questo pacchetto di misure, diamo una risposta concreta e immediata alle difficoltà che stanno affrontando numerosi settori produttivi della nostra isola. Gli stanziamenti approvati rappresentano un sostegno per le imprese e i comuni siciliani”. Fonte: Simona Licata Ufficio stampa On. Giuseppe Bica

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Grave crisi alimentare nel Corno d’Africa

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Oltre 31 milioni di persone in Etiopia, Somalia e Kenya stanno affrontando una delle peggiori crisi alimentari degli ultimi anni. I rifugiati e gli sfollati interni sono tra i più colpiti, vittime di una combinazione devastante di conflitti armati e cambiamenti climatici. Per rispondere a questa emergenza umanitaria, l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR) lancia la campagna “Torniamo a sentire”, per raccogliere fondi destinati a fornire aiuti essenziali come cibo, alloggi di emergenza, acqua potabile e cure mediche.

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Multa Eni Plenitude. Le solite sanzioni inutili

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

L’Autorità della Privacy ha sanzionato Eni Plenitude per aver stipulato contratti senza il consenso degli utenti. L’importo della sanzione è di 6 milioni e mezzo di euro a fronte di un campione esaminato in cui, su 747 contratti stipulati in una settimana, 657 sono risultati illeciti. L’azienda energetica ha fatto sapere di aver seguito le regole del caso e che presenterà ricorso. Non avevamo dubbi… sul ricorso.Il numero di illeciti è impressionante, ma non ci stupisce più di tanto.Ricordiamo l’andazzo medio di vicende del genere.Il gestore viene cuccato e viene sanzionato. Poi fa ricorso e, salvo rari casi in cui si conferma il tutto o lo stesso gestore risulta essere innocente, l’importo della sanzione si ridimensiona. Tutti contenti, giustizia è fatta. E tutto riparte da capo.La realtà per gli utenti di questi servizi e per il mercato è invece un’altra. Chiunque fa business vendendo questi servizi utilizza liste di potenziali utenti ottenute in modo illecito. Spesso si tratta di utenti che hanno anche dichiarato sullo specifico “Registro delle opposizioni” che non vogliono ricevere sollecitazioni commerciali.Le proposte alle vittime sono le più fantasmagoriche e presentate come ottenibili solo entro un limite temporale molto risicato, per cui alcuni ci cascano. Altri, ignari, magari rispondono “sì” a domande tipo “ti chiami Mario Rossi?” e questo “sì” viene “montato” in un vocale in cui si trasforma in assenso ad un contratto. Altri ancora non ci cascano in nessun modo, ma si ritrovano lo stesso il contratto cambiato, senza la propria firma o con uno scarabocchio che mima il proprio assenso.Tutti sanno che funziona così. Tra questi tutti ci sono le Autorità di controllo, i legislatori, le aziende e, in parte, anche i media… e nessuno fa niente per cambiare la situazione.Le Autorità hanno strumenti limitati, soprattutto gli importi e le tipologie di sanzioni che sono tutt’altro che scoraggianti. I legislatori, proni alle grandi aziende per vari motivi (Eni, poi, vuoi mettere…) non modificano le norme ché ritengono anche troppo punitive nei confronti dei propri paladini industriali. I media che tentennano nel dare rilievo a certe notizie perché i propri spazi pubblicitari sono pieni di inserti di queste aziende. Morale: le aziende pagano gli importi per cui vengono sanzionate, tanto si tratta di costi (anche al netto di riduzioni grazie ai ricorsi) sempre inferiori al business che hanno incassato con le loro iniziative pur illecite. I consumatori… cornuti e mazziati. Avanti il prossimo. Rimedi? Visto che l’onestà non è merce del nostro mercato, è pensabile solo che le sanzioni siano tali da scoraggiare anche i più tenaci. Ci immaginiamo, per esempio, che se un’azienda – come nel caso odierno – fa più di 500 contratti illeciti alla settimana, la conseguenza sarebbe la sua chiusura, mettendo all’asta dei suoi concorrenti la clientela che ha acquisito in qualunque modo. Immaginiamo la bufera: sindacati, politici, associazioni industriali, editorialisti di questo o quell’altro media con accanto un inserto pubblicitario della stessa azienda… tanto, chi se ne frega, i consumatori non hanno nessun potere e al massimo sono molto parzialmente rappresentati da associazioni che lo stesso Stato paga perché esistano e far credere che esistono i diritti.Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Stromboli: La Protezione Civile dispone il livello di allerta arancione

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Il 23 giugno 2024, in concomitanza con l’aumento del tremore vulcanico, si è osservato un incremento dell’emissione di frammenti di lava fluida (spattering) dalla bocca più settentrionale (N1) della terrazza craterica del vulcano Stromboli. Questo fenomeno è stato seguito da una serie di trabocchi lavici lungo la parte alta della Sciara del Fuoco, causando un intenso rotolamento di blocchi fino alla linea di costa.Il fenomeno è stato accompagnato da un’ampia deformazione della porzione superiore della Sciara del Fuoco, rilevata dalle misure GBINSAR condotte dal Centro per la Protezione Civile dell’Università degli Studi di Firenze (UNIFI-CPC). Queste misurazioni indicano la possibilità di crolli di grandi volumi di roccia lungo la Sciara del Fuoco. In conseguenza di tali attività, nella serata di lunedì 24 giugno 2024 il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) ha disposto, per il vulcano Stromboli, il passaggio di allerta dal livello giallo al livello arancione.L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.

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Mozione Salis, Di Marco (M5s): «Acceso un faro sulla disastrosa gestione di Regione Lombardia dell’edilizia popolare

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Nicola Di Marco (Consiglio regionale M5s Lombardia): «Quello presentato dal centrodestra è un atto strumentale nella sostanza e inammissibile nella forma. Si è trattato comunque di un momento importante, per accendere un faro sulla disastrosa gestione da parte di Regione Lombardia e di Aler del patrimonio edilizio pubblico. Una gestione per la quale durante questa legislatura nulla è stato fatto. I numeri parlano di circa seimila e cinquecento alloggi sfitti a Milano e provincia, nel frattempo restano inevase circa ventimila richieste di aventi diritto. La mozione presentata dal centrodestra è sorprendente, perché in situazioni ben più gravi, anche di fronte a condanne, non risultano pervenute da parte dei medesimi partiti analoghe richieste a tutela dell’onorabilità delle Istituzioni regionali. In questi anni ho avuto la fortuna di frequentare le case popolari e toccare con mano i disagi dei cittadini, il Movimento Cinque Stelle è contro le occupazioni abusive degli alloggi pubblici, che Regione Lombardia non riesce a garantire a tutti coloro i quali ne avrebbero diritto» così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco, a margine della discussione in Consiglio regionale della mozione “Pignoramento del compenso per morosità nel pagamento dell’affitto delle case popolari”.

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UE: Rojc (Pd), Meloni esprima riprovazione a politica Orban

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

“Appoggio a Von der Layen non sia merce scambio”. “I temi della politica estera, dei diritti civili, della salvaguardia delle libertà fondamentali, della divisione dei poteri non possono semplicemente essere accantonati come questioni accessorie. Perché un eventuale appoggio sia pur esterno a una commissione Von der Layen non può essere a scartamento ridotto, mera merce di scambio. Partecipare al governo europeo significa assumere su di sé i principi fondamentali sulle cui basi è costruita e si regge l’Unione stessa”. Lo ha detto oggi la capogruppo Pd nella commissione Politiche europee al Senato Tatjana Rojc, intervenendo nella discussione generale sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, consegnate questa mattina a Palazzo Madama in vista del Consiglio europeo. Illustrando le attività antieuropee del Governo Orban attraverso la compagnia petrolifera nazionale Mol e ammonendo dal rischio di “azioni destabilizzanti nelle aree di interesse dell’Italia e dei Paesi europei, in particolare nell’area dei Balcani”, Rojc ha chiesto alla premier Meloni di esprimere “la riprovazione dell’Italia nei confronti di strategie come quelli che sta attuando il Governo ungherese”. “Di tutto abbiamo bisogno – ha concluso la senatrice – meno che di essere sodali politici di un Orban o di un Fico”.

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Ancora in materia di salario, prezzo e profitto

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Di Giuseppe Bianchi. Qual è la questione? Marcello Bianchi si rifà ad un saggio di Carlo Marx del 1898, dall’analogo titolo, in cui riassegna al mondo del lavoro la capacità di intervenire sulla ridistribuzione del reddito a favore di un aumento dei salari e di un contenimento dei profitti. Si tratta di una priorità che nella strategia marxista tende al superamento del lavoro capitalistico ma che è fatta propria anche dal sindacalismo riformista, quale tratto identitario della sua legittimazione associativa.Che cosa rileva Marcello Bianchi? Una tendenza dei Sindacati italiani di trasferire le loro rivendicazioni dal sistema delle imprese alla politica, sollecitando interventi dello Stato a garanzia del salario minimo o attraverso la decontribuzione dei salari. Il tradizionale conflitto redistributivo fra salari e profitti, gestito dalla contrattazione collettiva, non va oltre all’obiettivo di una tutela dei redditi del lavoro dall’inflazione, disancorando la politica salariale da una crescita innovativa in grado di migliorare la remunerazione del lavoro. Conseguentemente, il ricorso allo sciopero, quale regolatore del conflitto sociale, viene sostituito dal più burocratico referendum abrogativo che risponde più ad una logica politica di pressione sul Governo che non sindacale che si caratterizza per la specificità degli obiettivi e per la responsabilità dei risultati. Il dato di fatto è un processo di svalutazione retributiva del lavoro, in un mercato del lavoro impoverito di opportunità, che coincide con un rallentamento della crescita economica ed un indebolimento della partecipazione democratica. Si tratta di un fenomeno non nuovo. Quando la storia accelera, con una intensità di cambiamenti inusuale, sono le fasce sociali più deboli a pagarne i costi mentre i benefici sono acquisiti dalle nuove élites emergenti. È una virtù dei sistemi democratici favorire nel tempo un riequilibrio dei contrapposti interessi, favorendo la crescita dei contro poteri con cui riequilibrare crescita economica e giustizia sociale. È quanto avvenuto nel corso del processo di industrializzazione, confermando che la dignità del lavoro è un tratto costitutivo della civiltà democratica. Il mondo del lavoro sa, per esperienza, che non esistono pasti gratis. Ciò che ha ottenuto nel passato in termini di promozione sociale, è il risultato di una sua capacità di autotutela collettiva, che corregge la strutturale debolezza del lavoratore singolo che può contare solo sulla proprietà del proprio lavoro. La politica può contenere le forme più debilitanti del disagio sociale ma non può sostituire la capacità di autogoverno del mondo del lavoro nell’inserire i suoi interessi nelle dinamiche di sviluppo del Paese.È finita l’era del lavoro industriale favorita dai blocchi sociali dell’industria fordista. Ma non è finita l’era del lavoro che, nella transizione a favore di un nuovo ciclo di sviluppo sostenibile, accresce le opportunità per una sua rivalutazione retributiva professionale in organizzazioni produttive più flessibili e meno gerarchizzate in cui l’investimento nelle conoscenze dell’uomo al lavoro è il presupposto per valorizzare il patrimonio di conoscenze fornite dallo sviluppo delle intelligenze artificiali.Il mondo del lavoro, non meno del passato, ha interessi comuni da perseguire che esprimono una domanda sociale coerente con le traiettorie storiche del suo impegno solidale. Da una parte la riforma dello Stato sociale, alla cui costruzione ha contribuito, e che ora manifesta evidenti fattori di crisi, nella sua sostenibilità economica e nella sua capacità di inclusione, divenendo, per una sorta di eterogenesi dei fini, promotore di nuove diseguaglianze sociali nell’accesso alle sue prestazioni. Dall’altro il riaccreditamento della contrattazione collettiva quale istituzione che risponde al criterio democratico di una composizione dei diversi interessi, nella logica dei reciproci vantaggi.Obiettivi sufficienti per ricreare una nuova combinazione di valori e di interessi capace di inserire gli interessi individuali dei lavoratori in appartenenze sociali più ampie che incentivino l’associazionismo sindacale. È un dato strutturale dei sistemi democratici collocare il primato della politica in una società articolata in ordinamenti autonomi che arricchiscono quel patrimonio di libertà favorevoli ad una crescita innovativa e partecipata.È questo il vantaggio competitivo nei confronti dei sistemi illiberali i cui processi decisionali si riconducono alla volontà dello Stato, intermediata da opache strutture burocratiche. Pensare al futuro del lavoro in uno scenario di progresso economico e sociale che rafforzi nel contempo la sua partecipazione alla vita democratica, continua ad essere l’impegno dell’Isril che non a caso è maturato nella vicinanza alla Cisl delle origini, di Giulio Pastore e di Mario Romani. L’incubatrice di una cultura sindacale contraria all’interventismo dello Stato in materia di salari e di normative del lavoro che definiscono i confini dell’autoregolazione sociale. Quali siano i cambiamenti in atto, la tutela del lavoro non si realizza nelle piazze ma nelle imprese, laddove si produce nella dialettica dei rapporti sociali, regolati dalla contrattazione collettiva.

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Sottoscritto protocollo d’intesa con CGIL e associazioni LGBTQIA

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Le principali Associazioni LGBTQIA+ italiane e la CGIL hanno sottoscritto in queste ore un protocollo d’intesa che le impegna in battaglie comuni per la difesa dei diritti. È chiaro l’attacco che il governo di destra, al pari di tutte le estreme destre nel mondo, sta conducendo contro i diritti sessuali e riproduttivi e contro la comunità LGBTQIA+. Si tratta di una precisa strategia che caratterizza le destre radicali in questi anni e che si sta manifestando anche nel nostro Paese, con una particolare virulenza contro le famiglie omogenitoriali e le persone transgender. Il fatto che il più grande Sindacato italiano e le maggiori Associazioni che rappresentano la comunità di riferimento diano una risposta unitaria su questi temi ha un valore particolarmente alto, soprattutto in questo momento storico. Le associazioni e il Sindacato, unitamente, auspicano che il Protocollo d’intesa possa fare da apripista per altre realtà europee che vivono o potrebbero vivere lo stesso problema.

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Decreti legge, Meloni supera Draghi

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2024

Dopo una prima parte dell’anno in cui il governo Meloni sembrava aver limitato la propria tendenza a ricorrere alla decretazione d’urgenza rispetto a quanto visto nel 2022 e nel 2023, a maggio e giugno abbiamo assistito a una nuova inversione di rotta. In meno di 60 giorni infatti sono stati pubblicati ben 10 decreti legge. Con questa nuova infornata l’attuale esecutivo ha raggiunto quota 68, superando anche il suo precedessore. Il governo Draghi infatti nei suoi 615 giorni a palazzo Chigi si era fermato a 63. Anche nel caso di queste nuove norme, non sempre si è trattato di affrontare situazioni di necessità e urgenza come prevederebbe il dettato costituzionale. Come noto infatti nelle ultime legislature i governi hanno fatto affidamento sempre più spesso ai decreti legge per dare più rapida attuazione alla propria iniziativa politica. Una dinamica che contraddistingue in maniera importante anche il governo Meloni. (Abstract fonte: openpolis | governo e parlamento

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