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Allarme allergie tra i più piccoli: colpisce 4 bambini su 10

Posted by fidest press agency su sabato, 20 marzo 2021

Anche quella delle allergie sta assumendo le dimensioni di un’epidemia. A lanciare l’allarme sono gli esperti della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) che tra poco più di un mese si riuniranno in occasione del XXIII Congresso Nazionale (22-24 aprile). Un atteso appuntamento per condividere e discutere le ultime novità pediatriche in tema di allergologia e immunologia e che, per questa edizione virtuale, avrà il piacere di ospitare l’immunologo di fama mondiale Tony Fauci. “Nei bambini al di sotto dei 14 anni ci attestiamo ormai su percentuali che vanno dal 30 al 40% – conferma Gianluigi MARSEGLIA, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Pavia e Presidente SIAIP. “Dobbiamo considerare diversi fattori. Il primo è rappresentato dalla predisposizione genetica che però, per definizione, è modulata dall’ambiente. In altre parole – continua MARSEGLIA – se un individuo predisposto geneticamente vive in un ambiente in cui il contatto con sostanze estranee potenzialmente in grado di indurre l’allergia è scarso, il rischio che queste sostanze incidano sulla genetica è molto basso. Se viceversa il contatto con sostanze che favoriscono lo sviluppo di allergie è elevato, il rischio aumenta. Quando parliamo di queste sostanze estranee non ci riferiamo esclusivamente agli allergeni, ma anche a situazioni che in modo indiretto modulano la predisposizione genetica, come per esempio l’inquinamento ambientale. Il rapporto fra genetica e ambiente è molto importante e spiega perché l’epidemia di malattie allergiche non ha il medesimo impatto nelle varie parti del mondo. Così, se nei Paesi occidentali viaggiamo verso il 50% di allergici sotto i 14 anni, in altre aree, per esempio in Africa, le percentuali sono molto più basse”. “Grazie alla ricerca di base stiamo cercando di capire come l’ambiente riesce a modulare la genetica. La comprensione dei meccanismi molecolari alla base delle manifestazioni allergiche sta consentendo di sviluppare farmaci intelligenti che vanno a centrare con precisione il meccanismo che innesca la reazione allergica. Si tratta di un intervento che rientra nella medicina di precisione: oggi per esempio – continua MARSEGLIA – disponiamo di anticorpi monoclonali intelligenti con cui siamo in grado di curare anche nei bambini le malattie allergiche gravissime come per esempio le forme gravi di asma o di dermatite atopica. Una seconda linea di ricerca mira a individuare i fattori che possono permetterci di identificare precocemente i soggetti a potenziale rischio di sviluppare forme severe, nei quali possiamo instaurare una prevenzione ambientale, alimentare o farmacologica per evitare che questi individui possano andare incontro a forme persistenti più gravi. Tutti temi che affronteremo in occasione del prossimo congresso della SIAIP”.

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