Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 10 marzo 2021

Mostra Rogelio López Cuenca: A quel paese

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Venerdì 12 marzo 2021 si terrà la press preview della mostra A quel paese, prima retrospettiva in Italia dell’artista Rogelio López Cuenca, a cura di Anna Cestelli Guidi, realizzata dalla Real Academia de España en Roma e Acción Cultural Española AC/E, in collaborazione con la Fondazione Baruchello, presenta la mostra che rimarrà aperta al pubblico dal 12 marzo al 13 giugno 2021. A quel paese si compone di pitture, installazioni, video, testi editoriali che illustrano alcune delle problematiche fondamentali e ricorrenti nella ricerca di López Cuenca, quali il viaggio, le politiche migratorie, la memoria storica, la speculazione urbana e la spettacolarizzazione della cultura in funzione del turismo, nel tentativo di sovvertire l’ordine costituito e aprire gli occhi sul “capitalismo delle immagini”.L’esposizione si articola in tre sedi: negli spazi dell’Accademia di Spagna sul Gianicolo, dove verranno eccezionalmente aperti al pubblico anche la terrazza-giardino e lo spazio di co-working, alla Fondazione Baruchello a Monteverde e in alcuni spazi pubblici della città di Roma. Ingressi scaglionati e contingentati: Dalle ore 10.00 alle ore 10.55. Dalle ore 11.00 alle ore 11.55. Dalle ore 12.00 alle ore 12.55.

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Dazi Usa al settore alimentare

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

“La sospensione dei dazi da parte degli Stati Uniti sull’agroalimentare è una notizia importante per il mondo dei salumi, dei formaggi e dei vini italiani. L’amministrazione Biden non ha perso tempo e si vedono già i frutti del lavoro messo in campo dalla Commissione Europea e dalla presidente Ursula von der Leyen per la ripresa delle relazioni euro-atlantiche.” Lo dichiara la Presidente di Ferrarini Lisa Ferrarini nel commentare la sospensione dei dazi da parte degli Stati Uniti sull’agroalimentare.Ferrarini negli Stati Uniti è presente in alcuni tra i più importanti ristoranti italiani, nella grande distribuzione e in luoghi iconici come i negozi di Eataly, segnando fino allo scoppio della pandemia un forte incremento delle vendite negli ultimi anni. Oltre al Prosciutto di Parma, stagionato nelle cantine di Lesignano de’ Bagni, ai Salami e alla Mortadella, è molto apprezzato negli store statunitensi il Burro non OGM, ottenuto esclusivamente con il latte proveniente dagli allevamenti delle Fattorie Ferrarini. I prodotti Ferrarini si trovavano anche nei menù dei ristoranti di Eataly negli Stati Uniti e Canada.
Grazie all’offerta completa dell’alimentare italiano di alta qualità, Ferrarini è presente in 34 paesi ed è tra i leader di mercato nel food made in Italy di qualità in Giappone, USA, Svizzera, Spagna, Hong Kong e in importanti Paesi del Sud Est Asiatico come Singapore e Thailandia.Fondata a Reggio Emilia nel 1956, Ferrarini è ormai una tra le più importanti realtà europee nel settore agroalimentare e propone in tutto il mondo, oltre al suo prosciutto cotto, i prodotti tipici dell’italianità: dal prosciutto di Parma alle diverse specialità di salumeria, accompagnate dai prodotti dell’azienda agricola Ferrarini, dalla quale l’attività imprenditoriale ha preso avvio, come il Parmigiano Reggiano DOP, i vini e l’aceto balsamico di Modena IGP e il Tradizionale di Reggio Emilia DOP.
L’area della produzione agricola, delle Fattorie Ferrarini, dalla quale l’attività imprenditoriale ha preso avvio, si è notevolmente sviluppata nel tempo e rappresenta oggi un importante supporto all’attività industriale.
La produzione del “Parmigiano Reggiano DOP” vanta il presidio da parte di Ferrarini dell’intera filiera, dal foraggio, alle bovine da latte, alla lavorazione fino alla stagionatura; nella primavera del 2007 Ferrarini stata inoltre la prima azienda del comprensorio del Parmigiano Reggiano che ha ottenuto la certificazione di prodotto “con latte ottenuto da alimentazione NON OGM”.

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Prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Alle 12:00 di giovedì 18 marzo 2021 – in concomitanza con la prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid – la cerimonia di posa di un tiglio adulto, proveniente dal Comune virtuoso di Biccari, piccolo borgo sui Monti Dauni in provincia di Foggia, inaugura ufficialmente il Bosco della Memoria, iniziativa con cui l’amministrazione comunale di Bergamo, adottando il progetto pensato dall’Associazione Comuni Virtuosi, intende creare al Parco della Trucca un luogo vivo e partecipato per contrapporre a una tragedia immane un’immagine di speranza e di futuro. A quella dalla prima pianta, sarà inoltre aggiunta la piantumazione di 100 tra alberi e arbusti, sorta di anticipazione del Bosco nella sua forma definitiva.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il sindaco Giorgio Gori, la presidente e il coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi, Elena Carletti e Marco Boschini, insieme ai progettisti Paola Cavallini e Roberto Reggiani, rispettivamente architetto e agronomo, presenzieranno alla nascita di un nuovo polmone, che è anche un cuore e un’anima, nell’area verde prossima al “Papa Giovanni XXIII”, presidio sanitario più coinvolto nella lotta al virus durante la prima ondata e ancora oggi impegnato nella battaglia.
L’intervento – sostenuto anche dalla campagna di crowdfunding già attiva sulla piattaforma Produzioni dal Basso – prevede, entro l’autunno del 2021, la piantumazione complessiva di circa 750 tra alberi e arbusti. All’interno delle isole alberate, verranno realizzati camminamenti e sedute pensati come luoghi di raccoglimento ma anche come futuro spazio di eventi e iniziative di valorizzazione del bosco.Definito dal sindaco Giorgio Gori un’oasi di comunità nella città più colpita dalla prima ondata della pandemia, il Bosco della Memoria mira a superare l’apparenza statica del monumento con l’aura espansiva di uno spazio che cresce e respira, diventando un punto di riferimento per le famiglie, per il mondo della scuola e per tutti i cittadini. Come ha avuto modo di sottolineare Francesco Guccini, dando pieno sostegno al progetto, «piantare un albero è sempre un’idea eccezionale». Un’idea che potrà essere condivisa dalle realtà associative che contribuiranno alla gestione di un luogo abitato da alberi – e quindi, appunto, da idee – per dare forma a quella dimensione di socializzazione che rappresenta una reazione potentissima all’isolamento imposto dalla pandemia. Il valore e l’importanza dell’intervento sono inoltre ribaditi da Beppe Carletti dei Nomadi, che si aggiungono ai testimonial della campagna: «Piantare un albero, creare un bosco, per ricordare il dramma del Covid-19 è un’iniziativa meravigliosa. L’albero come simbolo della crescita e della vita sarà un elemento eterno che ci ricondurrà sempre alla memoria di quelle persone che purtroppo non ci sono più. La scelta di Bergamo colpisce direttamente i miei affetti, un legame profondo mi lega a questa città, dove, purtroppo, ha perso la vita, causa Covid, una nostra carissima amica infermiera. A Bergamo, i Nomadi hanno tantissimi fan e un lungo rapporto di amicizia ci lega all’Atalanta e alla figura di Emiliano Mondonico. L’albero riporta la mia mente ai dipinti di Augusto. Per me è un grande onore poter sostenere questo progetto».

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Crédit Agricole Italia lancia la prima emissione italiana di Green Covered Bond

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Prima emissione italiana di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) in formato Green da parte di Crédit Agricole Italia, che fortifica il proprio impegno in ambito ambientale. L’emissione di complessivi 500 milioni di euro con durata di 12 anni, ha un tasso mid swap maggiorato di 9 punti base, lo spread più basso mai registrato da una OBG italiana e una cedola annua lorda pari allo 0,125%.L’operazione è diretta a finanziare o rifinanziare mutui ipotecari residenziali selezionati secondo criteri di sostenibilità ed erogati per l’acquisto di immobili ad elevata efficienza energetica, conformi alle best practice in tema Environmental Sustainability tra cui immobili residenziali con certificazione energetica di classe A, B e C, e immobili di recente costruzione (dal 2016), secondo il principio del miglior 15% degli edifici più efficienti dal punto di vista energetico nel Paese.L’emissione, curata da Crédit Agricole CIB, con joint bookrunners IMI-Intesa SanPaolo, Natixis, Unicredit Bank, Raiffeisen Bank International AG, si inserisce all’interno del Green Bond Framework del Gruppo Crédit Agricole e nell’ambito del programma Covered Bond di Crédit Agricole Italia da 16 miliardi.

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Malati renali cronici, impatto Covid-19

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

La seconda ondata di Covid-19 ha travolto le persone con malattia renale cronica. Raddoppia il numero dei morti rispetto alla prima ondata, con un tasso di mortalità che, nonostante una leggera flessione, resta altissimo: tra i malati renali cronici, 1 su 4 muore. Una percentuale che si aggira intorno al 22%. Una mortalità di 8/10 volte superiore a quella della media della popolazione generale. Questi i dati preliminari emersi da una survey condotta dalla SIN che ha preso in considerazione i pazienti in dialisi domiciliare, emodialisi e trapiantati afferenti ai centri di nefrologia presenti su tutto il territorio nazionale. Quadruplicato il totale dei positivi al Covid-19: il numero dei pazienti in emodialisi positivi passa dal 3,4% della prima ondata all’11,6% della seconda ondata di pandemia da Sars-Cov-2; il numero dei pazienti in dialisi peritoneale e domiciliare passa dall’1,3% al 6,8%; si registra un picco anche per i trapiantati che si sono infettati, che passano dallo 0,8% al 5%. I pazienti in dialisi domiciliare e peritoneale e ancor più i trapiantati sono stati esposti in maniera decisamente più significativa che nella prima ondata, ma proporzionalmente meno di quelli in emodialisi ospedaliera, che devono recarsi nei Centri ospedalieri più volte a settimana e trascorrere diverse ore in ambienti comuni, sia in attesa, sia durante il trattamento dialitico. Rispetto ai dati della prima ondata, in cui la mortalità è arrivata a colpire un terzo dei pazienti, nel periodo compreso tra ottobre 2020 e febbraio 2021 sono stati intercettati più casi paucisintomatici e, in alcuni casi, asintomatici, grazie alla tempestiva e regolare predisposizione di tamponi su pazienti, medici e operatori sanitari. Un dato, questo, che spiega in parte la flessione rilevata. “È evidente – sottolinea Piergiorgio Messa, Presidente SIN e Direttore di Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale – Policlinico di Milano e Professore Ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano – che il rapporto tra malati nefropatici positivi (dializzati e trapiantati) e numero di morti resta elevatissimo, pressoché invariato, confermando la necessità di intervenire con un piano vaccini che li consideri in maniera prioritaria in quanto categoria emblematica di soggetti fragili per esposizione all’infezione, comorbidità e conseguente alta letalità”.

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MBE Worldwide acquisisce Pack & Send

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

MBE Worldwide (“MBE”), azienda italiana che offre soluzioni per spedizioni, logistica, stampa e marketing acquisisce Pack & Send (“P&S”) – un marchio leader e molto noto in Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito nel settore dei servizi di spedizione e logistica. MBE – che già opera nel mondo con tre differenti marchi: Mail Boxes Etc., AlphaGraphics e PostNet – offre soluzioni personalizzate per la gestione del primo e ultimo miglio dei servizi di spedizione, principalmente nel segmento del corriere espresso, e si posiziona come fornitore locale di soluzioni di stampa e marketing personalizzate. La storia di MBE è caratterizzata da un percorso consolidato di crescita, perseguita sia attraverso una crescita organica – guidata da una strategia di business innovativa e di successo – che attraverso acquisizioni, uno dei fattori chiave del piano strategico a lungo termine dell’azienda.Pack & Send, fondata nel 1993 e basata a Sydney, è una società ben consolidata, dotata di un ambizioso piano operativo a lungo termine nel campo dei servizi di spedizione e logistica, e opera con una Rete di 144 Centri Servizi che offrono soluzioni ad elevato valore aggiunto ai propri clienti. Pack & Send ha un marchio forte ed è saldamente radicata in Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito.A seguito dell’acquisizione di Pack & Send il Gruppo MBE Worldwide conta più di 2.740 Centri Servizi in 53 Paesi.Entrambe le società operano nel settore dei servizi attraverso una Rete di Centri – gestiti da imprenditori indipendenti – che risponde alle esigenze delle PMI e dei privati. Il Quartier Generale di Pack & Send si trova a Moorebank, Australia, dove continuerà ad operare l’attuale team, capitanato da Michael Paul, CEO e fondatore. MBE e Pack & Send manterranno le rispettive denominazioni individuali ed i propri marchi.

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Tumori femminili: prevenzione e diagnosi precoce

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Campobasso. I tumori femminili ogni anno in Italia colpiscono 70.000 donne. Tra queste, sono circa 53.000 quelle che si ammalano di tumore al seno, di gran lunga quello più diffuso. Ma anche gli altri organi dell’apparato riproduttore femminile possono essere colpiti da un cancro. Ogni anno sono infatti 11.400 i nuovi casi di tumore all’utero e 5.300 i nuovi casi di tumore alle ovaie. I tumori femminili in molti casi si possono prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci.Ad affrontare questi temi durante la tavola “Insieme in Rosa – Prevenzione e Diagnosi precoce dei tumori femminili” saranno Celeste Condorelli, Amministratrice Delegata Gemelli Molise, Giovanna Sticca, Direttrice Sanitaria – Gemelli Molise, Francesco Cosentino, Direttore Dipartimento di Oncologia e UOC Ginecologia Oncologica, Emilio Bria, Direzione del Governo Clinico Gemelli Molise, Carmela Franchella, Presidente LILT Associazione Provinciale di Campobasso, Valeria Moffa, Direttore della Scuola Allievi Agenti di Campobasso. Modera l’incontro Valentina Fauzia, Giornalista Presidente del Gus Molise. L’incontro verrà trasmesso in diretta streaming sul sito di Gemelli Molise e sulla pagina Facebook martedì 9 marzo ore 16.30. Tutti potranno partecipare e interagire con i relatori, facendo domande attraverso i commenti social.Quali sono i tumori femminili?
Il tumore del seno è molto diffuso: colpisce una donna su 8 ed è il tumore più frequente nel sesso femminile (anche gli uomini ne possono essere colpiti, ma con un’incidenza notevolmente più bassa).
Il tumore ovarico occupa invece il nono posto tra i tumori più frequentemente diagnosticati alle donne. Si tratta di una malattia che colpisce le ovaie, ovvero gli organi responsabili nella donna della produzione degli ormoni sessuali e delle cellule riproduttive (ovociti) e riguarda circa una donna ogni 100. Questo tipo di tumore colpisce soprattutto dopo i 60 anni, mentre è piuttosto raro nelle donne giovani al di sotto dei 30 anni.
Il tumore del collo dell’utero (o tumore della cervice uterina) è stato per molto tempo il più frequente nel sesso femminile, associato a un’alta mortalità. Oggi fortunatamente si assiste a una continua diminuzione di incidenza e di mortalità grazie soprattutto all’introduzione di uno strumento estremamente efficace di diagnosi precoce, il Pap-test e alla prevenzione primaria, tramite vaccinazione. La diagnosi sempre più precoce consente infatti di utilizzare una terapia efficace e spesso risolutiva. Il cancro della cervice dell’utero è legato, nella maggior parte dei casi, all’infezione del virus del papilloma (HPV).
Il tumore dell’endometrio si colloca al sesto posto tra i tumori più frequentemente diagnosticati tra le donne. Si tratta di un tumore che colpisce soprattutto le donne anziane, con un picco di incidenza dopo i 60 anni, e che presenta tassi d’incidenza in aumento nel mondo occidentale a causa dell’allungamento della vita media e di una alimentazione troppo abbondante. (By Raffaella Marino)

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Velvet Media si riconferma ai vertici europei nella crescita

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

A riconoscerlo è il Financial Times, che posiziona l’agenzia di marketing e vendita online veneta al 201mo posto su mille aziende in Europa all’interno della classifica “FT 1000: Europe’s Fastest-Growing Companies”, realizzata in collaborazione con Statista e pubblicata sul sito ft.com, uno dei più letti al mondo. Il tasso di crescita assoluto è giunto al 732,1%, questo rende Velvet Media una delle 86 aziende a livello europeo capaci di entrare nel ranking per tre anni consecutivi.Un ottimo risultato che arriva pochi mesi dopo un analogo riconoscimento de Il Sole 24 Ore: il primo quotidiano economico italiano ha sancito il posizionamento dell’agenzia tra le prime 50 aziende in Italia grazie ad un tasso di crescita tra il 2016 e il 2019 del +102,64% (indice Cagr) e ad un fatturato passato in un triennio da 604.000 a 5.028.000 euro. Numeri che continuano a crescere, considerato che il bilancio 2020 è stato chiuso a più di sei milioni di euro, con un ulteriore aumento del 20%, nonostante i rallentamenti dovuti al Covid.Il riconoscimento arriva nei giorni dell’apertura della sede di Milano dell’agenzia veneta. Dal primo marzo sono infatti operativi gli uffici di via Morimondo 26. L’obiettivo dell’espansione è consolidare la reputazione di Velvet Media, che così si collocherà nella piazza più rinomata in Italia per il marketing, ma anche aumentare la capacità aziendale di servire i clienti a livello nazionale e internazionale. Milano sarà poi un luogo fisico dal quale organizzare l’attività e promuovere eventi (appena la pandemia sarà passata), uno spazio che rafforzerà il network e la conoscenza di Velvet anche per quanto riguarda la comunicazione, le relazioni con la stampa e le relazioni con gli opinion leader del settore.Il nuovo spazio servirà anche come base di espansione per Velvet Fashion, la divisione con focus sul settore della moda che recentemente ha fatto parlare di sé per la partnership con Niam e Atelier e per la presentazione dei più innovativi virtual showroom digitali sul web, capaci di sviluppare realtà aumentata e gestire fino all’acquisto gli utenti tramite avatar e intelligenza virtuale.
“Aprire una filiale a Milano è un grande traguardo per noi”, dichiara Silvia Assirelli, direttrice comunicazione in Velvet e manager che avrà il ruolo di coordinare i lavori dal capoluogo lombardo. “Significa approdare finalmente nell’Olimpo della comunicazione e del business. Significa poter consolidare ancora di più alcune nostre divisioni strategiche, prime tra tutte quelle international, fashion ed events. Significa poter essere ancora più aggiornati e all’avanguardia sulle ultime novità e tendenze del settore, proprio perché Milano è più di ogni altra città la culla e il motore del marketing in Italia”.Per Velvet Media l’apertura di Milano e il premio del Financial Times sono gli ultimi step di una storia aziendale sempre proiettata alla ricerca e allo sviluppo di nuovi business. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi Velvet è una holding che gestisce il marketing in outsourcing per conto di oltre mille aziende del Nord Italia. Il core business è il coordinamento della comunicazione aziendale a tutti i livelli e la gestione della vendita online: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce, dalla gestione dei marketplace fino alla lead generation.Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune divisioni parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello sport (Velvet Sport), della moda (Velvet Fashion) e dell’internazionalizzazione con focus in particolare su Stati Uniti e Cina (Velvet International). La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll e scelte di welfare innovative come la presenza in organico della manager della felicità per i dipendenti.

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Plotino sull’immortalità dell’anima

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Roma 12 marzo 2021 ore 9. La conferenza è online. L’evento è realizzato in collaborazione con la Scuola Superiore di Studi in Filosofia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. La conferenza è organizzata da Daniela P. Taormina e Lorenzo Ferroni. Il trattato enneadico IV.7 Sull’immortalità dell’anima è un testo singolare. L’opera è da riportare ai primissimi anni dell’attività di Plotino come autore di trattati filosofici, occupa il secondo posto nella lista ‘cronologica’ inserita da Porfirio nella Vita Plotini (ed è lo stesso Porfirio a includerlo nella quarta enneade, contenente gli scritti plotiniani sulla terza delle tre ipostasi supreme, l’anima). È dunque preceduto dal solo, breve, trattato I.6 Sul bello, e si tratta quindi del primo tentativo di riflessione da parte del pensatore di Licopoli sul problema dell’immortalità dell’anima. Plotino fa precedere la propria trattazione della questione (affrontata dal punto di vista di un pensatore di scuola platonica) da una lunga dossografia polemica tesa a dimostrare la falsità delle concezioni proposte, a riguardo, da alcune delle scuole filosofiche più celebri dell’antichità: vengono quindi confutate, una dopo l’altra, le tesi epicuree, stoiche (anima come materia), pitagoriche (anima come armonia), peripatetiche (anima come entelechia). Tale excursus occupa una parte molto ampia del trattato, e, per il modo in cui Plotino mette in campo le proprie tecniche argomentative, e per le informazioni che fornisce su altri sistemi di pensiero, ne costituisce, evidentemente, uno degli aspetti più interessanti: non è tuttavia certamente il solo. Il trattato IV.7 si pone difatti al centro di alcune discussioni di rilievo cruciale concernenti la storia del testo del corpus plotiniano in età tardo antica, lo studio della tradizione manoscritta, la valutazione dell’apporto della tradizione indiretta, l’influenza della tradizione gnostica, l’utilizzo delle fonti arabe.Il convegno si propone di esplorare lo spettro delle linee di ricerca convergenti su IV.7. Grazie alla partecipazione di alcuni tra i migliori specialisti, italiani e stranieri, avremo modo di esaminare questo stimolante testo plotiniano privilegiando una prospettiva interdisciplinare e multidisciplinare che sia in grado di affrontare la pluralità di domande suscitate dal trattato. Siamo fermamente convinti del fatto che, dato il livello di specializzazione ormai raggiunto dalle diverse discipline in campo scientifico, soltanto un approccio di questo tipo, fondato sulle competenze di un’équipe diversificata, possa condurre a risultati realmente nuovi. Il testo su cui concentreremo i nostri sforzi appare, come si è visto, estremamente promettente. La conferenza si terrà in italiano, francese e inglese. Per partecipare, si prega di registrarsi online.

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Confusione di Elizabeth Jane Howard

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Collana Le strade In libreria il 15 aprile. Continua la pubblicazione della saga dei Cazalet in edizione tascabile. In arrivo il terzo volume, Confusione. Un vero e proprio fenomeno, la saga familiare più amata, con 200.000 copie vendute. (Fazi Editore)

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Riviera di Valentino Ronchi

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Collana Le strade In libreria dal 29 aprile.L’esordio narrativo del poeta Valentino Ronchi (Premio Carducci, Premio Fogazzaro, Premio Maconi, Premio città di Fermo e finalista al Premio Frascati). Un romanzo delicato e costruito con grande cura. La vita di una famiglia nella periferia milanese, i cui piccoli momenti quotidiani sono illuminati dalla straordinaria sensibilità stilistica dell’autore. (Fazi Editore)

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Due sulla torre di Thomas Hardy

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Collana Le strade In libreria il 1 aprile. Un romanzo intenso e avvincente che alla sua pubblicazione, avvenuta nel 1882, fu giudicato immorale per gli argomenti trattati e insultante nei confronti della Chiesa. Un’audace analisi sul tema dell’amore tra personaggi di età diverse e appartenenti a differenti classi sociali. L’eterno fascino della sensation novel in stile Wilkie Collins: matrimoni segreti, relazioni illecite, gravidanze inopportune, presunte morti, eredità. (Fazi Editore)

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L’invenzione dei corpi di Pierre Ducrozet

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Collana Le strade In libreria dal 29 aprile Per i fan di Don DeLillo e J.G. Ballard, un romanzo che racconta le sfide della modernità in un’esplorazione labirintica delle reti che stanno rimodellando la vita contemporanea, dal corpo umano al World Wide Web. Un’avventura letteraria capace di accogliere e inglobare temi estremi, fughe liriche, sequenze mozzafiato e suggestive digressioni paesaggistiche da road movie. (Fazi Editore)

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Quello che non sai di Susy Galluzzo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Collana Le strade In libreria dall’8 aprile Un libro sulla maternità e la paura di essere madri ma anche sul timore tutto femminile di non essere mai all’altezza. Una riflessione sul lato oscuro che è in ognuno di noi e su quello che una donna non confesserebbe mai. Un libro intenso che affronta un tema tabù con grande abilità e coraggio. (Fazi Editore)

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Libro: Torniamo a muoverci

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Parag Khanna In libreria dall’8 aprile Collana Le terre. Il nuovo, attesissimo saggio di uno degli intellettuali più influenti al mondo. Il coronavirus ha imposto il lockdown più severo della Storia, congelando completamente la migrazione internazionale. Eppure tutte le forze che costringono le persone a sradicarsi stanno accelerando: carenza di manodopera, sconvolgimenti politici, crisi economiche, evoluzioni tecnologiche e cambiamenti climatici. Dove vivrai nel 2030? Dove si stabiliranno i tuoi figli nel 2040? Come sarà la mappa dell’umanità nel 2050? Già venduto in 10 paesi. In uscita in primavera in Germania, in autunno negli Stati Uniti e in Inghilterra. (Fazi Editore)

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Scrittori e amanti di Lily King

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Collana Le strade In libreria dal 22 aprile. Dopo il grande successo di Euforia, Lily King torna con il ritratto indimenticabile di una giovane donna: Scrittori e amanti segue la trentunenne Casey in un momento della vita preciso, quello snodo tra la fine della giovinezza e l’inizio di una fase più matura, nel quale ogni fragile conquista sembra vacillare. Sostenuto da un ritmo travolgente, traboccante del fine umorismo, del cuore e dell’intelligenza tipici di King, Scrittori e amanti è un romanzo che esplora con grande efficacia il complesso e delicato passaggio tra un’età della vita e quella successiva. (Fazi Editore)

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Covid-19 e danni al cuore

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Circa il 50% dei pazienti che sono stati ricoverati con Covid-19 grave e che hanno mostrato livelli elevati di troponina presentano danni cardiaci (miocardite, cicatrici o infarto e ischemia) a distanza di almeno un mese dopo la dimissione, secondo uno studio pubblicato sull’European Heart Journal. «Livelli elevati di troponina sono associati a esiti peggiori nei pazienti con Covid-19. I pazienti con forme gravi della malattia spesso hanno problemi cardiaci dovuti a condizioni pre-esistenti, tra cui diabete, aumento della pressione sanguigna e obesità. Durante una grave infezione da Covid-19, tuttavia, il cuore può essere colpito direttamente» spiega Marianna Fontana, dello University College di Londra, Regno Unito, che ha guidato lo studio.I ricercatori hanno valutato 148 pazienti con Covid-19 dimessi fino a giugno 2020 da sei ospedali di Londra. Ai pazienti che avevano livelli anomali di troponina è stata offerta una risonanza magnetica cardiaca dopo la dimissione, e i loro risultati sono stati confrontati con quelli di un gruppo di pazienti che non avevano avuto Covid-19, e con 40 volontari sani. Ebbene, nell’89% dei pazienti che avevano avuto Covid-19 la funzione del ventricolo sinistro del cuore era normale, ma in 80 pazienti (54%) erano presenti cicatrici o lesioni al muscolo cardiaco. Le cicatrici e le lesioni tissutali avevano avuto origine da infiammazione in 39 pazienti (26%), da cardiopatia ischemica in 32 pazienti (22%) o da entrambi in nove pazienti (6%), e 12 pazienti (8%) sembravano avere un’infiammazione cardiaca in corso. «Questi risultati ci danno due opportunità. In primo luogo, potremo trovare modi per prevenire la lesione, dato che abbiamo visto che la coagulazione del sangue potrebbe avere un ruolo nella sua formazione. In secondo luogo, potremo identificare soggetti che trarrebbero beneficio da specifici trattamenti farmacologici di supporto per proteggere la funzione cardiaca nel tempo» afferma Fontana. Gli esperti sottolineano che i risultati dello studio sono limitati dalla natura della selezione dei pazienti, dato che includevano solo quelli sopravvissuti a un’infezione da coronavirus che avesse richiesto il ricovero ospedaliero, e sostengono che saranno necessari ulteriori approfondimenti con scansioni di risonanza magnetica. (Fonte cardiologia33)

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Coronavirus, possibili sintomi a lungo termine nei bambini

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Secondo un articolo pubblicato su MedRxiv sotto forma di prestampa, ossia non ancora sottoposto a peer-review, i bambini possono soffrire di postumi da Covid-19 a lungo quanto gli adulti, con sintomi che durano mesi dopo l’evento iniziale. Allo studio, svolto dai ricercatori del Policlinico Gemelli di Roma in collaborazione con la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), hanno preso parte 129 bambini e ragazzi tra 5 e 18 anni con diagnosi di Covid-19 valutati in pronto soccorso, in reparto oppure in regime ambulatoriale durante la prima e la seconda ondata della pandemia da Coronavirus. E dai risultati emerge che un terzo della coorte oggetto di studio ha riferito la persistenza a distanza di mesi di sintomi più o meno evidenti tra cui i più frequenti erano dolori muscolari o articolari, cefalea, disturbi del sonno, senso di costrizione o dolore toracico e palpitazioni.In particolare, il 51% di 68 bambini valutati a distanza di 120 giorni riportava almeno un sintomo persistente che in molti casi interferiva con le consuete attività quotidiane. E dopo una rivalutazione a 160 giorni, la percentuale di partecipanti che ancora riferiva almeno un sintomo era ancora significativa, sebbene fosse calata al 36%. «I sintomi attribuiti ai bambini sono stati riportati da genitori in interviste telefoniche, e nel campione esaminato sembrerebbe che la sintomatologia si verifichi addirittura con un tasso più elevato rispetto agli adulti. I dati sull’argomento, tuttavia, sono ancora scarsi e saranno oggetto di approfondimento in studi più ampi già in corso presso il nostro centro» commenta il primo autore Danilo Buonsenso, infettivologo pediatra presso il Dipartimento di scienze della salute della donna, del bambino al Policlinico Gemelli di Roma. E Teresa Rongai, segretaria della Fimp di Roma, conclude: «Ad avere sintomi a distanza di tempo sono spesso i bambini un po’ più grandi, dagli 8 anni in su. Questi casi non hanno nulla a che fare con la sindrome infiammatoria sistemica, ma piuttosto si tratta di una cronicizzazione dei sintomi, in genere non gravi, che permangono in modo simile a quanto accade negli adulti». (Fonte doctor33)

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Vaccino Covid, quando è possibile somministrare un’unica dose

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Per coloro che hanno già avuto un’infezione da virus Sars-Cov2 è prevista la possibilità di somministrazione di un’unica dose di vaccino anti-Covid, senza dunque effettuare alcun richiamo. È arrivato il via libera dal ministero della Salute che, in una nuova circolare firmata dal direttore della Prevenzione del dicastero Giovanni Rezza, chiarisce che «è possibile considerare la somministrazione di un’unica dose di vaccino» anti-Covid-19 nei soggetti con «pregressa infezione da Sars-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica)», «purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa». L’assunto di base è che i soggetti che abbiano già contratto l’infezione e ne siano guariti abbiano al contempo sviluppato anche una certa immunità. Da qui la possibilità di non effettuare la seconda dose e di ricevere la prima ad una certa distanza di tempo dall’infezione. La possibilità di un’unica dose non vale, però, per i soggetti con particolari problemi di salute: «Ciò non è da intendersi applicabile – precisa, infatti, il ministero – ai soggetti che presentino condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici». In questi soggetti, non essendo prevedibile la protezione immunologica conferita dall’infezione da Sars-CoV-2 e la durata della stessa, si raccomanda dunque di proseguire con la schedula vaccinale proposta, ovvero la doppia dose per i tre vaccini a oggi disponibili.
La nuova strategia vaccinale dell’Italia prenderebbe in considerazione il modello britannico della dose unica di vaccino, ritardando la somministrazione della seconda. Utilizzo dunque anche delle scorte destinate ai richiami, nell’attesa che arrivi il via libera dell’Ema al vaccino monodose Johnson&Johnson. Ipotesi non ancora approvata dall’Ema che si dice ancora scettica sulla questione. Nonostante il pressing degli Stati dopo i dati positivi sul livello di protezione di una singola dose, l’Ema «non vede ancora prove sufficienti per raccomandare modifiche» e passare ad un solo shot. Si sta valutando però l’autorizzazione d’emergenza Ue per i vaccini Covid sia per gli adeguamenti per le varianti, sia per i nuovi sieri che fanno parte della strategia dell’Unione. Si tratta di una pista su cui la Commissione europea è al lavoro, e che presenta però molti scogli legali, soprattutto sotto il profilo delle responsabilità, che i 27 leader dovranno valutare insieme di assumere, forse già al prossimo vertice del 25 marzo. La scorciatoia, utilizzata dall’Ungheria di Viktor Orban per sdoganare lo Sputnik russo ed il Sinopharm cinese, è prevista per gli Stati, ma ha carattere solo temporaneo e valore a livello nazionale. L’iniziativa, lanciata da Ursula Von der Leyen, è stata spinta dalla richiesta dei 27 capi di Stato e di governo di accelerare su via libera, produzione e distribuzione degli immunizzanti di fronte all’incalzare dell’emergenza mutazioni e alle forniture che arrivano a singhiozzo. Forte è lo scetticismo anche sullo Sputnik V, in merito al quale fonti a Bruxelles sottolineano che le capacità di produzione russa è molto limitata. Può contribuire a rafforzare le vaccinazioni in Paesi di piccole dimensioni, ma non sarebbero mai sufficienti a coprire le esigenze per esempio dell’Italia.La questione, a questo punto, resta quella della produzione dei vaccini in Italia, unico modo per assicurarsi grosse quantità di siero. Se in un primo momento sembrava un’ipotesi irrealistica, grazie ad un attento lavoro tra il ministero dello Sviluppo economico sotto la regia del ministro Giancarlo Giorgetti, Farmindustria, Aifa, il nuovo commissario per l’emergenza Paolo Figliuolo e il sottosegretario alla presidenza Franco Gabrielli, sono stati fatti molti passi avanti. È stata verificata la disponibilità di alcune industrie a produrre i “bulk”, ossia il principio attivo e gli altri componenti del vaccino anti Covid, perché già dotate, o in grado di farlo a breve, dei necessari bioreattori e fermentatori. La produzione, però, potrà avvenire a conclusione dell’iter autorizzativo da parte delle autorità competenti, in un tempo stimato di 4/6 mesi, fino ad 8 ha poi precisato il ministro in Parlamento. È proprio su queste aziende che si concentrerà ora l’attenzione con l’avvio di una fase di verifica: il ministro ha infatti dato mandato ai diversi rappresentanti presenti competenti di procedere all’individuazione di contoterzisti in grado di produrre vaccini entro autunno del 2021. Più semplice invece il coinvolgimento delle aziende italiane alla fase finale della filiera, ovvero l’inserimento delle dosi nelle fiale e il relativo confezionamento. È stato infatti appurato che ci sono le «condizioni immediate» per avviare la fase dell’infialamento e finitura. Per rafforzare ulteriormente tutto questo progetto, Giorgetti ha confermato oggi la volontà dell’esecutivo di realizzare in Italia un polo per la ricerca di farmaci e vaccini con investimenti pubblici e privati. By Anna Capasso fonte Doctor33

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Bocconi e AXA: un lab per frenare la She-cession

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 marzo 2021

Dalla collaborazione tra Bocconi e AXA, insieme all’AXA Research Fund, nasce l’AXA research lab on Gender equality diretto da Paola Profeta. Obiettivo: promuovere studi in grado di incidere sulle policy indispensabili per eliminare il gender gap e centrare così il traguardo fissato nell’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite Secondo il World Economic Forum, prima della crisi pandemica, il 31,4% del divario medio di genere nel mondo nel 2020 deve ancora essere colmato. Per eliminare questo gap e raggiungere gli obiettivi dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite del 2030, l’evidenza empirica indica che le politiche pubbliche e l’aumento della leadership femminile sono fondamentali. Senza cambiamenti sostanziali delle attuali politiche, l’uguaglianza di genere non sarà raggiunta per altri 99,5 anni. In tempo di Covid-19, inoltre, a pagare gli effetti della crisi economica sono soprattutto le donne che hanno visto ulteriormente aggravarsi la loro posizione rispetto a quella degli uomini. Le dimensioni più critiche sono le opportunità economiche e l’empowerment politico, in cui solo il 58% e il 23% del divario è stato rispettivamente colmato. È questo il contesto che ha spinto l’Università Bocconi, il Gruppo assicurativo AXA Italia e l’AXA Research Fund (fondo internazionale di AXA per la ricerca) a rafforzare ulteriormente la loro partnership per dar vita all’AXA research lab on Gender equality e affidarne la direzione a Paola Profeta, studiosa di Gender and public policy in Bocconi. «La gender equality, oltre a un problema morale, incide profondamente sulle possibilità di ripresa economica post pandemica», commenta Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi. Diversi studi hanno dimostrato quanto siano state soprattutto le donne a essere penalizzate durante la pandemia per il loro ruolo fondamentale nelle varie istituzioni sociali, tra cui in particolare la famiglia. Promuovere l’uguaglianza di genere avrà effetti benefici sull’economia e sulla società nel suo complesso. Per questo l’impegno comune con Axa a mettere in campo le migliori risorse per studiare il tema con metodo scientifico, l’unico in grado di generare un impatto positivo e incidere sulle policy e a lungo termine anche sulla cultura della nostra società». «Il Lab nasce dalla Ragion d’Essere di AXA, “Agire per il progresso dell’umanità, proteggendo ciò che conta” – sottolinea Patrick Cohen, CEO del Gruppo assicurativo AXA Italia. Non esiste infatti progresso senza parità di genere. In AXA da anni ci impegniamo ad aiutare le donne nel superamento di ostacoli professionali e sociali, con politiche che puntano a ridurre il divario di salario e di ruolo e servizi a sostegno della famiglia. Abbiamo ad esempio raggiunto la parità in assunzioni e promozioni e la quasi parità sugli executive, con l’obiettivo di raggiungere l’equal pay gap a livello di Gruppo entro il 2023. Ora, grazie a questo progetto puntiamo ad innescare, attraverso la ricerca scientifica, un cambiamento culturale più ampio, che crei quella consapevolezza necessaria a favorire l’uguaglianza. Sono fiducioso che i risultati del Lab potranno essere decisivi per incidere sui processi decisionali, che favoriscano una società più inclusiva e sostenibile». Obiettivo dell’AXA research lab on Gender equality è indagare il ruolo delle politiche pubbliche nella promozione dell’uguaglianza di genere, nonché l’empowerment e la leadership femminile. «L’approccio della nostra ricerca si basa su una rigorosa base quantitativa e un orizzonte europeo», spiega Paola Profeta. «L’AXA research lab on Gender equality promuove studi utili alla crescita sociale ed economica, attraverso risultati capaci di tradursi in raccomandazioni di policy in grado di generare una reazione che permetta il raggiungimento del quinto obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ovvero la parità di genere».Presenza delle donne nelle discipline STEM, gli stereotipi correlati e il peso delle donne nelle posizioni con potere decisionale in politica e nell’impresa sono i primi progetti avviati dall’Axa research lab on Gender equality, un laboratorio fortemente interdisciplinare, che si avvale di tutte le competenze scientifiche presenti in Bocconi nel campo delle scienze sociali. «Anche se il Covid-19 non è il fulcro del nostro interesse», conclude Profeta, «sarà importante osservare come sta influenzando la divisione dei ruoli in famiglia, l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro e l’efficacia stessa dello smart-working come strumento di empowerment».

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