Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 25 marzo 2021

Abu Dhabi Festival presenta Hekayat: Symphonic Tales

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Nell’ambito di Abu Dhabi Festival, l’entusiasmante programma virtuale di un anno intorno al tema ‘The Future Starts Now’, Hekayat: Symphonic Tales, opera musicale del compositore emiratino Ihab Darwish, verrà presentata il 30 marzo sulla piattaforma abudhabifestival.ae. La performance attraversa il mondo grazie a 13 composizioni suonate da 128 musicisti in 20 paesi, celebrando le tradizioni musicali e la cultura di ogni continente. ‘Hekayat’, che significa ‘racconti’, è la prima performance nel suo genere composta da un artista emiratino. Grazie ad un raffinato espediente tecnologico, gli artisti, registrati separatamente, appariranno come un’unica orchestra sul palco del lussuoso Emirates Palace Auditorium di Abu Dhabi.Ihab Darwish riunisce un autorevole gruppo di musicisti internazionali, tra cui l’illustre Beethoven Academy Orchestra di Cracovia, diretta dal maestro Tomasz Tokarczyk, il VOX Chamber Choir, il tenore José Cura, gli artisti Sara Andon, Kodō, Carlos Piñana e Kinan Azmeh, come parte dell’impegno di Abu Dhabi Festival nel promuovere la diplomazia culturale e sostenere la crescita delle arti dello spettacolo negli Emirati Arabi Uniti e in tutto il mondo.
La composizione sinfonica ha richiesto 675 sessioni su Zoom e 86.600 ore lavorative dedicate alla pianificazione e alla produzione, per un totale di 128 musicisti, performer e membri d’orchestra ripresi individualmente in 21 città in tutto il mondo. Le singole esibizioni sono state sincronizzate digitalmente e l’innovativa tecnologia di post-produzione ha permesso di collocare tutti gli artisti all’interno di un modello 3D virtuale del palco.Questa performance singolare sarà disponibile dal 30 marzo all’11 aprile su AbuDhabiFestival.ae/Hekayat-Symphonic-Tales

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Cervia in bici

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Cervia, da sempre apprezzata per il suo lungo e soleggiato litorale sabbioso, è ideale per le esplorazioni in bicicletta, anche con bimbi al seguito. Una dimensione accogliente e a misura d’uomo, da visitare a ritmo lento.Un itinerario facile, alla portata di grandi e piccini, è quello che da Piazza Garibaldi, cuore della cittadina, in direzione nord conduce fino al confine meridionale della grande pineta di Milano Marittima: qui si svolta a ovest in direzione Casa delle Farfalle, struttura che ospita una grande varietà di farfalle tropicali, per poi proseguire in direzione frazione Castiglione di Cervia, dove è possibile ammirare la celebre Villa Ragazzena, grande casa contadina in stile colonico con annessa una piccola cappella per le funzioni, che sorgeva in una zona inizialmente paludosa e malsana, poi bonificata dai frati camaldolesi di Classe, gli stessi che costruirono la villa nel 1562. Con l’epoca napoleonica e la conseguente soppressione dei monasteri divenne di proprietà privata, ma l’edificio ha saputo comunque conservare il suo aspetto imponente e signorile.Il percorso è lungo 10 km, facile e pianeggiante, e alterna paesaggi naturali, vie storiche e stradine di campagna.

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Scoperto farmaco che intrappola il virus SARS-COV-2

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Il gruppo internazionale ha identificato una classe di enzimi (E3-ubiquitin ligasi) necessari al virus SARS-CoV-2 per uscire dalle cellule infettate e diffondersi a tutti i tessuti dell’organismo. Queste stesse proteine svolgono un’azione simile anche per altri virus come l’Ebola. I ricercatori hanno dimostrato che i livelli di questi enzimi sono elevati nei polmoni dei pazienti e in altri tessuti infettati con il virus. Lo studio ha anche identificato alterazioni genetiche rare nei geni codificanti per queste proteine in un sottogruppo di pazienti (circa 1300) con forma grave della malattia selezionati dalle coorti dei Consorzi Internazionali: COVID Human Genetic Effort, French COVID Cohort Study Group, CoV-Contact Cohort, e Healthy Nevada Project. Queste alterazioni aumentano l’attività degli enzimi e favoriscono l’uscita del virus infettante. Il team ha dimostrato che l’attività di questi enzimi può essere inibita da un composto naturale e ben tollerato dall’organismo umano, noto come Indolo-3 Carbinolo (I3C), e quindi potenzialmente utilizzabile come antivirale in forma singola o in combinazione con altre terapie. Il composto I3C si è dimostrato capace di bloccare, in vitro, l’uscita e la moltiplicazione del virus dalle cellule infettate. I3C potrebbe essere rapidamente approvato in quanto già utilizzato per altri trattamenti, una volta dimostrata l’efficacia sui pazienti COVID-19. Lo studio, cofinanziato dalla Fondazione Roma, contribuisce alla comprensione dei meccanismi molecolari che governano il ciclo vitale di SARS-CoV-2 aprendo la strada alla identificazione delle relazioni ospite-patogeno necessari per l’identificazione e lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di interferire con la replicazione virale, bloccandone la trasmissione.

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IT e Industria 4.0: nuova partnership tra smeup e Progetto 6

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Crescita, acquisizione di competenze e sviluppo di nuovi mercati: con questo obiettivo è stata siglata la nuova partnership nel mondo IT tra Progetto 6, innovativa realtà specializzata nell’Identification Technology e Industria 4.0, e smeup, azienda leader nel panorama informatico italiano.Una sinergia che porterà Progetto 6 ad avere un nuovo importante soggetto al suo fianco per incrementare le proprie proposte e le proprie competenze: smeup entra infatti nel capitale sociale di Progetto 6 aderendo al suo piano industriale, con l’obiettivo di una crescita reciproca sul territorio, sui prodotti e sulla ricerca di nuove soluzioni adatte al mercato. L’accordo fornirà ai clienti delle due aziende un offering ancora più variegato e arricchito delle reciproche competenze sviluppate in anni di esperienza con aziende di settori differenti. Con i suoi oltre 700 clienti, Progetto 6 è presente sul mercato da oltre 25 anni fornendo alle aziende soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate per numerosi ambiti della gestione aziendale. Negli anni si è specializzata nella risoluzione dei problemi connessi all’identificazione di persone, attività e merci, con particolare riguardo alla gestione e il controllo degli accessi, la rilevazione delle presenze, il controllo della produzione e la logistica del magazzino.Con la partecipazione in Progetto 6, smeup, con sede legale a Erbusco (BS) e altre 12 sedi nel nord e centro Italia, con 450 collaboratori e 2350 clienti in Italia e nel mondo, rafforza così l’offerta di soluzioni applicative dedicate ad un settore di primaria importanza nel mercato. A qualche mese dall’acquisizione di Data Dea, società specializzata in Software per il mondo Trasporti e Logistica, smeup sceglie quindi di continuare ad investire in ambiti aziendali di supporto alla logistica e alla movimentazione fisica, con uno sguardo importante dell’industria 4.0. Con l’ingresso in Progetto 6, l’azienda dell’ICT consoliderà il suo offering per aziende di medie e grandi dimensioni. Con 55 milioni di euro di ricavi nel 2019, infatti, smeup intende essere leader nel mondo delle soluzioni applicative per le imprese, integrando le proprie competenze anche con quelle di Progetto 6 che diventerà parte integrante del gruppo.

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Industria: Istat, fatturato gennaio +2,5% su mese

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il fatturato dell’industria sale del 2,5% sul mese precedente e scende dell’1,6% su base annua.”Un effetto ottico! Il buon recupero su dicembre è solo un’illusione, un abbaglio che non deve trarre in inganno. Infatti, la vera cartina di tornasole per capire se si è finalmente usciti dal tunnel della crisi è il fatturato rispetto all’ultimo mese pre-pandemia, ossia gennaio 2020, ancora inferiore dell’1,6 per cento” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Inoltre, il fatturato, nei dati destagionalizzati, risulta ancora inferiore dello 0,6% anche su febbraio, ultimo mese pre-lockdown. Insomma, si sta andando nella direzione giusta ma il cammino è ancora lungo. Non si uscirà dal tunnel e i dati resteranno altalenanti fino a che non si uscirà dalle misure restrittive e dalle varie chiusure delle attività economiche” prosegue Dona. “Purtroppo ci sentiamo orfani del dato degli ordinativi, che avrebbe potuto darci un’idea dell’andamento futuro del fatturato e dello stato di salute delle nostre industrie” conclude Dona.

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Unc: stangata carburanti, da inizio anno +9,5%

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico appena pubblicati vanno sempre più su i prezzi dei carburanti, che si attestano a 1,579 euro al litro per la benzina e a 1,445 euro per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, dello 0,8% e dello 0,6% rispetto alla settima precedente.”Non si arresta la corsa dei carburanti che dura senza soluzione di continuità da metà novembre. In soli sette giorni un pieno da 50 litri costa 63 cent in più per la benzina e 45 cent per il gasolio. Dall’inizio dell’anno, ossia dalla rilevazione del 4 gennaio, un pieno da 50 litri è aumentato di 6 euro e 86 cent per la benzina e di 6 euro e 30 cent per il gasolio, con un rincaro, per entrambi, del 9,5%. Su base annua è pari a una stangata ad autovettura pari a 165 euro all’anno per la benzina e 151 euro per il gasolio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Dal 9 novembre, poi, ultima settimana senza rialzi, in poco più di 4 mesi c’è stato un balzo del 14,5% per la benzina e del 15,7% per il gasolio. Su un pieno di 50 litri l’aggravio è di circa 10 euro: 10 euro e 2 cent per la benzina e 9 euro e 81 cent per il gasolio. Su base annua è pari a una bastonata ad autovettura pari a 241 euro all’anno per la benzina e 236 per il gasolio” conclude Dona.

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Rischi finanziari anche per la Cina

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

By Mario Lettieri e Paolo Raimondi.Anche la Cina sta facendo i conti con le sue bolle finanziarie, create nei passati due decenni con la scadente applicazione del modello finanziario speculativo americano. Perciò è scesa in campo la potentissima China Banking and Insurance Regulatory Commission, l’agenzia governativa di controllo sulle attività bancarie e assicurative, attraverso il suo presidente Guo Shuqing, manager competente e uomo forte del Partito Comunista Cinese. Il problema numero uno è il rischio rappresentato dal debito corporate cinese e del crescente stock di non performing loans, i crediti inesigibili delle imprese. Secondo l’International Capital Market Association, l’associazione degli investitori nel fixed income, il mercato obbligazionario cinese interno in yuan, è equivalente a circa 15.000 miliardi di dollari, il secondo al mondo dopo quello Usa. La parte strettamente relativa al debito corporate non finanziario sarebbe pari a 3.700 miliardi di dollari. Il mercato obbligazionario cinese offshore è di 752 miliardi di dollari. E’ in grande crescita e legato soprattutto al settore immobiliare. Il 2020 è stato l’anno che ha certamente “shoccato” la Cina e i mercati internazionali per i debiti corporate interni: circa 40 fallimenti per 30 miliardi di dollari, il 14% in più rispetto al 2019. Anche 12 imprese cinesi offshore sono fallite coinvolgendo obbligazioni per 7 miliardi di dollari. Ciò sta provocando forti preoccupazioni per una possibile crisi del debito nel periodo post Covid. Infatti, nel 2021 bond per 7,1 trilioni di yuan (6,5 yuan sono equivalenti a 1 dollaro) arriveranno a scadenza sul mercato interno.Alcune delle imprese fallite sono delle controllate dallo Stato e ciò solleva dubbi anche sulla garanzia, finora certa, di salvataggi pubblici. Nel recente incontro con la stampa, Guo Shuqing ha dato un quadro preoccupante della situazione: “Nel 2020, il rimborso di 6,6 trilioni di yuan di prestiti è stato differito.” Per quanto riguarda i npl ha detto: ”Un numero considerevole di imprese potrebbe dover affrontare una riorganizzazione o liquidazione fallimentare. Pertanto, l’aumento dei crediti in sofferenza è una tendenza inevitabile. Nel 2020, abbiamo ceduto 3.02 trilioni di yuan di attività deteriorate. È possibile che i crediti in sofferenza aumentino nel 2021 e anche nel 2022.”. Guo Shuqing ha annunciato alcuni programmi d’intervento e illustrato i risultati già ottenuti. In primo piano vi è la riduzione dell’elevato effetto leva all’interno del sistema finanziario, che aveva visto una pericolosa crescita nel periodo 2017-19.Sarebbe in atto lo smantellamento del settore bancario ombra, la cui portata è diminuita nel 2020 di circa 20 trilioni di yuan. All’inizio dell’anno il totale era di 85 trilioni di yuan, pari all’86% del pil cinese. La Regulatory Commission teme che alcune attività ad alto rischio dello shadow banking possano ripresentarsi sotto forma di pseudo “innovazioni”. Perciò, per l’internet private banking, saranno applicate le stesse regole di adeguatezza patrimoniale e di garanzie valide per il settore bancario. Guo ha ammesso che “nel settore immobiliare la finanziarizzazione e la tendenza a diventare una bolla sono ancora relativamente forti, anche se nel 2020 il tasso di crescita dei prestiti investiti nel real estate è sceso per la prima volta sotto quello medio dei prestiti”. E’ un pericoloso “rinoceronte grigio”, perché “molte persone comprano case non per abitarci, ma per investimenti o per speculazioni. Se in futuro il mercato dovesse scendere, potrebbero esserci grandi perdite e i prestiti non sarebbero rimborsati, mandando le banche e l’intera economia in sofferenza.”. Usa docet.Egli, inoltre, ha spostato l’attenzione sui mercati finanziari negli Usa e in Europa che opererebbero “in contraddizione con l’economia reale”. “Il mercato finanziario dovrebbe riflettere lo stato dell’economia reale, ha detto, altrimenti sorgeranno problemi e sarà costretto alla fine ad adeguarsi. Pertanto, siamo molto preoccupati per il giorno in cui scoppierà il mercato finanziario, in particolare la bolla delle attività finanziarie estere.”.Considerazioni corrette, che valgono anche per i comportamenti finanziari della Cina e per i rischi sistemici che stanno creando. Alla fine, in Cina o negli Usa, in Africa o in Europa, la finanza speculativa è sempre un pericolo per l’economia reale. Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista

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Pictet Asset Management: nasce EMMA

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Pictet Asset Management amplia la sua gamma multi asset con il fondo Pictet-Emerging Markets Multi Asset (EMMA), che oggi è stato autorizzato alla vendita retail nel mercato italiano. Il fondo permette, in una sola strategia, di ottenere un’esposizione verso molteplici classi di attività dei mercati emergenti. Il portafoglio è infatti investito in azioni, titoli di Stato, obbligazioni societarie, commodity, real estate, strumenti di mercato monetario e valute dei mercati emergenti, con l’obiettivo di massimizzare il potenziale di rendimento di questa area geografica, cercando nel contempo di controllare i drawdown tipici di tali mercati. In un contesto come quello attuale di bassi rendimenti, i mercati emergenti sono in grado di offrire una performance migliore nel lungo termine a livello globale, tenuto conto anche del crescente peso economico di questi Paesi: si prevede che i mercati emergenti rappresenteranno il 57% del PIL globale entro il 2030.Il portafoglio sarà articolato su due pilastri: strategico e tattico. La gestione strategica premia quelle attività finanziarie dell’universo emergente che offrono le migliori prospettive di crescita delle economie e degli utili aziendali, stabilità e prevedibilità nelle scelte di politica economica, valutazioni ragionevoli. La gestione tattica del portafoglio è articolata su temi di investimento come ad esempio tecnologia, consumi, materie prime. In base alla valutazione del ciclo di mercato, viene stabilito quale tematica sovrappesare e/o sottopesare in una determinata fase.La strategia è affidata congiuntamente ai gestori Marco Piersimoni (già co-gestore del Pictet-MAGO – Multi Asset Global Opportunities) e Shaniel Ramjee (già Senior Investment Manager del team Multi Asset di Londra), entrambi con comprovate esperienze pluriennali in gestioni multi asset e coadiuvati dal lavoro sinergico del team Multi Asset di Pictet AM formato da oltre 30 professionisti basati tra Asia ed Europa.Il Pictet-Emerging Markets Multi Asset è un fondo di diritto lussemburghese conforme alla normativa UCITS. La sua distribuzione è autorizzata in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Dal lancio ufficiale del 9 febbraio 2021, il fondo ha ricevuto sottoscrizioni per oltre USD 140 milioni.

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V edizione della Winter School

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Motore Sanità organizza per il 25 e 26 marzo la V edizione della Winter School. Per la prima volta sarà online e aperta al pubblico che vorrà partecipare ai lavori. Il Covid ha dimostrato le fragilità del nostro sistema sanitario e quindi Motore Sanità organizza una “Call to Action per un SSN innovativo e resiliente… se correttamente finanziato”. Nella due giorni di lavori alcuni tra i più importanti stakeholder della sanità si confronteranno in un susseguirsi di tavole rotonde. Alla base di questa due giorni di lavori la speranza di riportare il Sistema sanitario ad essere resiliente e coraggioso, trasparente e democratico per il rilancio del Paese durante il futuro decennio.

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Astaldi: Strumenti Finanziari Partecipativi, arriva un’offerta ‘Dutch Auction’

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

La storia del concordato Astaldi offre un nuovo capitolo. In questi giorni, i portatori di Strumenti Finanziari Partecipativi (Sfp) emessi a favore dei creditori, obbligazionisti inclusi, stanno venendo informati dagli intermediari depositari che il gruppo di investimenti tedesco Daniels Invest GmbH ha inviato una proposta per rilevare tutti i 3.199.975.846 Sfp esistenti. La proposta è formulata sotto l’aspetto di una “dutch auction”, asta all’olandese, ossia un’asta in cui il banditore inizia con un prezzo di vendita elevato e lo abbassa fino a quando un partecipante accetta il prezzo o raggiunge un prezzo di riserva predeterminato. Nel caso degli Sfp Astaldi, Daniels Invest GmbH offre un massimo di 3 centesimi ed un minimo di 1 centesimo ciascuno.A parere di chi scrive, quest’offerta è da considerarsi al pubblico indistinto e come tale soggetta a preventiva approvazione da parte della Consob del prospetto informativo, comunque la proposta pare solo un modo per approfittare della necessità, magari per motivi fiscali, di qualche creditore istituzionale di sbarazzarsi degli Sfp Astaldi, i quali non sono e non saranno quotati su alcun mercato sebbene siano stati immessi nel sistema di gestione accentrata Monte Titoli.Gli Sfp hanno visto attribuito un valore di 0,17 nell’ambito del concordato, valore comunicato anche dalle depositarie estere agli intermediari quale prezzo di carico fiscale, ma sin da prima si sapeva perfettamente che si tratta di una stima molto generosa. Daniels Invest GmbH sa benissimo che gli Sfp non erogheranno mai 17 centesimi, né una somma a questa vicina. Semplicemente, conta di incassare entro tre anni assai più dei 3 centesimi massimi offerti. Incassando ad esempio 5 centesimi, si tratterebbe di un bel 66,67% di rendimento in tre anni. Un guadagno niente affatto da disprezzare.Ricordiamo il loro regolamento. Nel concordato, Astaldi ha costituito un Patrimonio Destinato funzionale al soddisfacimento dei possessori degli strumenti finanziari partecipativi che sono stati assegnati ai creditori in ragione di uno strumento finanziario partecipativo per ogni euro di credito vantato. Le attività oggetto di liquidazione sono le principali concessioni: Terzo Ponte sul Bosforo (per cui è già avvenuta la cessione), Autostrada Gebze–Orhangazi–Izmir e Etlik Integrated Health Campus di Ankara, in Turchia, Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benitez e Ospedale Metropolitano Occidente di Santiago, in Cile, i crediti e i lavori in corso in Venezuela vantati nei confronti dell’Ife (governo venezuelano) e l’attuale sede centrale della società a Roma. Tutto avverrà, secondo il piano, entro il 2023.Sempre a proposito degli Sfp, lo scorso 16 marzo era convocata l’apposita assemblea per approvare alcune modifiche di natura procedurale al regolamento e nominare il rappresentante comune degli Sfp che può essere retribuito fino a 50.000 euro all’anno. Importi a carico non di Astaldi ma del Patrimonio Destinato e che quindi saranno sottratti alle somme da distribuire ai possessori di Sfp. Al momento in cui scriviamo, la società non ha ancora emanato alcuna informazione in merito nonostante siano oramai trascorsi ben sette giorni.Rammentiamo pure che è stato comunicato il rapporto di concambio tra le azioni Astaldi e quelle Webuild in vista della fusione che si completerà entro il mese di luglio. Ogni 1.000 azioni Astaldi si riceveranno 203 azioni ordinarie Webuild. https://www.aduc.it/info/consulenza.php

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Governo e Regioni. Covid e morti 80enni. Che tragedia!

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

La domanda è semplice: se l’età media dei morti per Covid ha 81 anni e solo l’1% ha una età inferiore ai 50 anni, cosa si deve fare per diminuire i morti per Covid? Qualsiasi persona di buon senso risponderebbe: occorre evitare la tragedia e procedere in primis alla vaccinazione delle persone con età superiore agli 80 anni. Si è fatto? No. Solo il 35% delle persone ultraottantenni sono state vaccinate. Mentre possiamo comprendere il 36% di vaccinati tra il personale sanitario e sociosanitario (onde evitare di infettare gli anziani), non si comprende perché sono stati vaccinati l’altro 30% di categorie varie (personale non sanitario, scolastico e forze armate). Erano in pericolo di vita? No.Così, oggi, ci troviamo a constatare la tragedia di 300-400 morti al giorno. Si poteva raddoppiare la percentuale degli anziani 80enni vaccinati, cioè dimezzare il numero dei morti.Qualcuno potrebbe far riferimento alla situazione europea. Ebbene, dall’inizio della pandemia, i morti per milioni di abitanti sono, per la Germania 898, e per l’Italia 1.744. Quasi il doppio. Non all’altezza della gravità della situazione il governo Conte2 e le Regioni. Vedremo l’attuale Governo. Primo Mastrantoni, segretario Aduc

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Un progetto di formazione sperimentale

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Lunedì 29 marzo alle ore 18.30 in diretta sull’evento Facebook di Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck e di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, sarà presentato ACADEMY ROOM un progetto di formazione e ricerca sperimentale nato in collaborazione con gli studenti del terzo anno del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA.33 giovani artisti, alunni del corso di Allestimento tenuto da Caterina Iaquinta, hanno ideato 27 progetti, ispirati dall’opera e dall’archivio di Pharaildis Van den Broeck, per entrare in contatto con la ricerca dell’artista. Un lavoro individuale e collettivo, i cui risultati sono stati raccolti in un progetto editoriale a cura di Emiliano Biondelli e Ruben Rovati fruibile sia in digitale che in forma cartacea.ACADEMY ROOM si inserisce in un ampio programma di valorizzazione dell’opera e dell’archivio dell’artista italo-fiamminga che mira a far conoscere la sua opera e la sua storia anche tra le generazioni più giovani, a sviluppare nuove metodologie di ricerca e studio in un archivio d’artista e, infine, ad attualizzare la portata culturale del suo esempio.Il progetto formativo si è concentrato sulla struttura dell’archivio atelier, spazio fisico e contenitore di opere ma anche luogo di lavoro, di ricerca e scoperta continua.Gli studenti si sono lasciati ispirare dalla figura enigmatica e fuori dal sistema di Pharaildis Van den Broeck entrando in contatto con il suo lavoro, elaborando intorno ad esso nuove soluzioni per lo spazio in cui è conservato, per i sistemi di archiviazione e catalogazione ma anche sviluppando nuovi possibili stimoli allo studio della sua opera.Ogni studente ha lavorato singolarmente partendo dalle linee guida fornite dalla docente Caterina Iaquinta e dalla curatrice dell’archivio Barbara Garatti.Per primo è stato considerato lo spazio, ovvero il luogo in cui oggi ha sede l’archivio e dove sono conservati i lavori dell’artista, la sua biblioteca e materiali afferenti, ma che fu prima l’atelier in cui l’artista trascorse la maggior parte del suo tempo. Successivamente è stato dedicato un focus all’attitudine alla serialità, tipica del lavoro di Van den Broeck, che sottopone l’oggetto della sua rappresentazione a un continuo e ripetuto processo di riproduzione e riconfigurazione. Infine è stata individuata una terza cifra distintiva della poetica di Van den Broeck, ossia la performatività che sottende a due grandi passioni dell’artista: la moda, settore nel quale ha lavorato per molti anni, e lo sport, inteso come evento mediatico e rituale.Hanno partecipato Chiara Armento, Gaia Baldan, Federica Barranco, Claudia Basini, Nicola Bianco, Matilde Bica, Marco Brombal, Martina Buemi, Luca Celé, Emil Cottino, Francesca Dalpi, Luca De Palma, Selene Ernst, Marta Gradenigo, Yijing Li, Elena Marcon, Lorenzo Milone, Federico Pellacani, Anna Laura Piana, Aida Portuesi, Francesca Romeo, Nicoletta Santoro, Giovanni Serralunga, Nicolò Soligo, Andrea Speranza, Katherine Teran, Matilde Villa, Marika Vitrani, Michelle Ucci, Iris Volpato, Isabella Zanon e Lilly Zelano.

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I 1600 anni della nascita di Venezia

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Venezia – Mestre M9 Edu, il dipartimento educativo di M9 – Museo del ’900, celebra presentando Climate Hero, nuovo progetto di edutainment di M9 Edu. Lo speciale compleanno, che identifica nel 25 marzo del 421 il giorno di fondazione della Città di Venezia, è l’appuntamento ideale per presentare a tutti gli appassionati di gaming il nuovo laboratorio creativo di M9 Edu. Invitati a rispettare e proteggere l’ambiente, soprattutto per le future generazioni, i giocatori impareranno a vivere responsabilmente. Sviluppato sulla piattaforma Minecraft, in collaborazione con Maker Camp, partner tecnologico, il nuovo gioco vedrà protagonista un eroe moderno. Un paladino della sostenibilità che accetta la sfida per sensibilizzare grandi e bambini sui temi del Semestre Green di M9 – appena presentato nell’ambito della mostra temporanea Foresta M9 – e dei più importati tra i 17 obiettivi, lanciati dall’ONU nel 2015, inseriti nell’Agenda 2030. Dopo il successo del laboratorio M9 Edu Craft e del contest M9 Urban Landscape, Climate Hero vede, quindi, da un lato Minecraft ricordare la millenaria storia dell’iconica città invidiata dal mondo intero, con la precisa riproduzione mappale della laguna veneziana. Dall’altro Maker Camp, specializzato nell’utilizzo educativo di Minecraft all’interno della scuola italiana e nei musei che, in collaborazione con M9 – Museo del ’900, annuncia la messa online di questo nuovo avvincente gioco scaricabile gratuitamente. Insegnare a vivere consapevolmente e parlare ai ragazzi per farli riflettere su temi complessi quali quelli legati ai cambiamenti climatici senza precludere la caratteristica del gioco, attraverso “mondi” sorprendenti, è la mission di Climate Hero. Si va dallo sviluppo sostenibile – dove i giocatori sono impegnati a coltivare orti urbani, o creare filiere corte e reti economiche solidali – al servizio di sicurezza e controllo urbano per multare automobilisti che usano auto inquinanti, fino alle gondole veneziane con un pronto servizio di “gondola sharing”. Il giocatore di Climate Hero diviene protagonista di azioni a energia pulita: una serie di turbine eoliche, che sfruttano i venti provenienti dal mare, e file di pannelli solari, pronti a intercettare i raggi solari, condurranno i gamer a un epico finale tutto da scoprire. «Climate Hero è il risultato di un percorso che è partito tre anni fa, quando M9 ha deciso di sperimentare percorsi didattici utilizzando la piattaforma videoludica Minecraft Education Edition. Una piattaforma versatile che consente di lavorare trasversalmente su diverse discipline, dalla matematica alla storia dall’educazione civica all’arte», spiega il Direttore scientifico di M9 – Museo del ’900 Luca Molinari. «È stato ricostruito fedelmente tutto il Polo M9. Da qui è nata l’idea di costruire un percorso didattico permanente che abbiamo chiamato M9 Edu Craft. Il giocatore all’interno del distretto virtuale trova prove da compiere a difficoltà graduale su temi legati a M9 e ai programmi curricolari scolastici. La naturale evoluzione di questo percorso è stato il lancio del contest M9 Urban Landscape, alla sua terza edizione incorso in questo momento. Nel 2020 il contest ha visto la partecipazione di 700 scuole, più di 14.500 ragazzi tra territorio nazionale e internazionale. Siamo consapevoli del potere educativo di questo mezzo e del fatto che attraverso il gaming possiamo raggiungere una comunità ampia che va oltre la proposta scolastica. La sfida che ci siamo posti con Climate Hero è quella di raggiungere più ragazzi possibili, soprattutto quella fascia di giovani che faticano ad avvicinarsi alle proposte e ai percorsi culturali di scuole, musei e centri culturali». Una vocazione sociale, questa di M9 Edu, che risuona da sempre nelle corde del museo e che in Climate Hero trova una nuova cassa di risonanza per parlare ai giovani, non solo attraverso le istituzioni scolastiche. A oggi Climate Hero – sviluppato da Marco Vigelini di Maker Camp – conta oltre 20.000 download. Il gioco è totalmente gratuito. Per scaricarlo al link: http://bit.ly/mcvenezia1600 è necessario possedere la licenza Minecraft per Smartphone\PC\Console.

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Scuola: canale speciale di reclutamento per chi ha anni di esperienza d’insegnamento

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Si è appena concluso il webinar organizzato dal sindacato Anief “Concorso straordinario, pubblicazione graduatorie: quali tutele per i partecipanti e per gli esclusi?”, tenuto dal presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, e dal legale Anief Walter Miceli. È stato ribadito come chi lavora nella scuola da tanti anni debba ricevere il medesimo trattamento di chi vince un concorso.Nel corso della diretta, Marcello Pacifico ha affermato che, tra coloro che hanno insegnato nelle nostre scuole per più di 36 mesi, “il 15% non ha partecipato alla prova preselettiva: in alcune regioni i candidati sono stati meno dei posti messi a bando. Come sindacato, anche per coloro che non hanno superato la prova scritta, vogliamo impugnare la graduatoria finale. Nel frattempo non ci arrendiamo, abbiamo presentato emendamenti per permettere la loro stabilizzazione. Noi ci batteremo fino a quando lo Stato abuserà di contratti a tempo determinato: chi ha lavorato per anni nella scuola ha lo stesso diritto di chi ha vinto un concorso, bisogna dare ai precari una prospettiva”.Walter Miceli ha detto che “è necessario adottare misure contro la precarietà, che produce un danno esistenziale, perché è evidente che un insegnante che ha superato i 40 anni e non ha fatto altro che insegnare nella vita non può essere messo davanti al bivio di superare il concorso o vivere l’oblio senza possibilità di continuare questo lavoro. La direttiva comunitaria del 1999, che impone di sanzionare gli Stati membri che reiterano i contratti a tempo determinato, è stata ignorata per anni in Italia. Nel 2010 è stato varato un piano di riduzione dei docenti di sostegno che ha tagliato 100mila cattedre: da qui nasce il sindacato Anief, che ha avviato un’azione collettiva. Intanto con la sentenza Mascolo l’Italia deve adeguarsi all’Europa sui contatti a termine. La Buona scuola in seguito realizza un piano straordinario di assunzione per 100mila precari, ma avvia il piano di stabilizzazione solo per gli iscritti alle GaE”.“Serve dunque – continua l’avvocato Miceli – una graduatoria parallela a quella del concorso, che trasformi lentamente i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Chi ha lavorato per tanti anni insegnando e ha dedicato tutta la propria vita a questo deve essere o stabilizzato o deve avere risarcito il danno, davanti al giudice ordinario, non inferiore a 12 mensilità. Queste azioni dell’Anief sono strumenti di persuasione nei confronti dello Stato affinché la piaga del precariato sia abolita. Prima la voce di Anief che chiedeva di stabilizzare per titoli e servizi era marginale e solitaria, ma oggi le cose sono cambiate: molte forze politiche appoggiano la volontà del sindacato di riaprire il doppio canale di reclutamento. Si tratta adesso solo di convincere il legislatore, anche usando lo strumento del ricorso”.

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Scuola: Dal Ministero 700 milioni per asili nido

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

Un avviso pubblico da 700 milioni di euro da assegnare ai Comuni per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione o la costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia: a pubblicarlo è stato congiuntamente oggi il ministero dell’Istruzione con quello dell’Interno, in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Dipartimento per le politiche della Famiglia. “Potenziare asili nido e servizi per l’infanzia significa non solo dare più opportunità educative alle bambine e ai bambini, riducendo le disuguaglianze sociali e territoriali, ma anche favorire concretamente l’occupazione femminile”, ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Con questo provvedimento si liberano risorse per iniziare a colmare una delle carenze strutturali più significative del nostro Paese, è un investimento strategico che costituisce una componente rilevante anche nel nostro Recovery Plan”, ha commentato il professore Patrizio Bianchi, da poche settimane individuato dal premier Mario Draghi come ministro dell’Istruzione.

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Eu: la vera sfida del Governo Draghi sarà cambiare le procedure

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

“La sfida è di quelle imponenti e proibitive ma oramai ineludibile. Se non si definiscono procedure rapide, efficaci e snelle, se non si guarda alla burocrazia come il primo fardello del nostro Paese, i fondi europei non saranno mai spesi e perderemo un’occasione unica. L’Italia e la sua economia non possono permetterselo.”Inizia così il policypaper di Competere curato dal Coordinatore curato da Giuseppe Arleo, Coordinatore dell’Osservatorio Next Generation di Competere.eu dedicato alle strategie di attuazione del Recovery Plan in Italia, presentato oggi dal think tank.”Occorre che la macchina pubblica innovi radicalmente il processo decisionale per avere una rapida ed efficace allocazione delle risorse del Recovery Fund e poter fruire di procedure di accesso e di rendicontazione dei fondi efficienti ed efficaci.Lo ha rimarcato il Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, sottolineando come “per accelerare sul Piano l’Italia” debba “introdurre procedure straordinarie”.La peculiarità dei fondi Recovery, come ha ricordato l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, è che gli investimenti vengono anticipati per poi essere rimborsati dal fondo secondo un preciso calendario di verifiche da parte dell’Ue, che procede secondo il meccanismo “milestone” ovvero di traguardi intermedi. Pertanto, se non si effettuano investimenti nei tempi e secondo i criteri indicati, le risorse non vengono erogate, determinandosi quindi un doppio danno. Il meccanismo è totalmente diverso da quello dei fondi europei ordinari”.”E’ indiscutibile che, per attuare rapidamente i programmi, occorrono una serie di riforme strutturali riguardanti diversi settori. Ben venga quindi l’intenzione del Governo, unitamente alla presentazione del Piano a Bruxelles, di emanare un decreto taglia-burocrazia volto a spingere le buone e veloci prassi, necessarie già per sbloccare il primo 10% di anticipo di fondi, circa 16 miliardi di euro. A tal riguardo, è allo studio un provvedimento d’urgenza ad hoc al fine di sbloccare alcuni incagli burocratici e far capire a Bruxelles che si è invertita la rotta rispetto al passato. Senza una profonda riforma fiscale, che garantisca più equità, chiarezza, semplicità e trasparenza, dando vita a un sistema meno oppressivo per il tessuto economico, non si potrà avere una adeguata ripresa del settore imprenditoriale e, di riflesso, anche dei consumi da parte delle famiglie.
Accanto a quella del fisco, occorrerà effettuare altre riforme strutturali di primaria importanza a partire dalla giustizia. Sono necessari maggiore certezza del diritto e tempi più rapidi per il processo civile in generale, procedendo nel contempo a una revisione attenta di quello fallimentare.”Allo stesso modo sarà importante mettere mano finalmente al codice appalti, agendo sulle tempistiche. Da un lato dovranno essere più celeri, dall’altro più sicure. C’è bisogno di un rinnovamento profondo, che renda maggiormente efficaci e veloci il meccanismo delle autorizzazioni e le procedure di spesa per quanto riguarda le Regioni e gli Enti locali.
Sarà quindi fondamentale tagliare passaggi inutili ed eliminare le sovrapposizioni di competenze, assicurare tempi certi ma anche collaborazione tra i vari Ministeri ed Enti territoriali, affinché ci sia efficienza nel processo decisionale. Il sistema del Recovery implica un coordinamento tra “programmazione e attuazione”. Va tenuto presente che gli Enti territoriali, a partire dalle Regioni e Province autonome, hanno competenze esclusive assegnate dalla Costituzione in molti temi e settori interessati da Next Generation Eu, pertanto le decisioni vanno coordinate anche a livello territoriale con le Istituzioni competenti. Questa esigenza può avere anche un risvolto positivo, per la possibilità di affinare la visione investendo chi per poteri e competenze è più vicino alle problematiche territoriali. Occorre quindi una visione complessiva, comune ad ogni livello istituzionale, che orienti l’utilizzo delle risorse del Recovery, di ReactEu, dell’intera programmazione del PNRR. Anche la messa a terra a valle, da parte di imprese ed Enti territoriali, ha bisogno di una profonda innovazione nelle procedure.

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Simonetta Matone nominata nuova Consigliera di Fiducia della Sapienza

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

La rettrice della Sapienza Antonella Polimeni ha nominato il magistrato Simonetta Matone Consigliera di Fiducia dell’Ateneo. Questa figura, introdotta dal Codice di condotta nella lotta contro le molestie sessuali approvato lo scorso gennaio, ha il compito di fornire consulenza e assistenza alle vittime e di contribuire alla soluzione dei casi che le vengono sottoposti.L’assunzione dell’incarico da parte di Simonetta Matone, previa autorizzazione del Consiglio superiore della Magistratura, avrà durata biennale. La Consigliera di fiducia, figura prevista dalle risoluzioni del Parlamento Europeo, ha il compito in particolare di accogliere le segnalazioni di studentesse e studenti, ma anche del personale docente e tecnico amministrativo nel suo complesso, e di indirizzare i provvedimenti necessari in ogni singolo caso. Le segnalazioni vengono recepite assicurando il rispetto della privacy dei soggetti coinvolti, sia dei diretti interessati e sia degli eventuali testimoni utili a chiarire le circostanze dell’accaduto.La Consigliera viene nominata dalla Rettrice, su proposta del Comitato Unico di Garanzia e selezionata tra persone esterne all’Ateneo, di adeguata e comprovata competenza ed esperienza, a seguito della pubblicazione di un invito a manifestare interesse.
Simonetta Matone si è laureata in giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel 1976. Attualmente è Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma

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A Torino il centro intelligenza artificiale

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

“La sede del Centro nazionale per l’intelligenza artificiale sarà a Torino, un’indicazione chiara già presente nella proposta di PNRR trasmessa al Parlamento e confermata nel parere reso dalla Commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera dei Deputati. Nessun ripensamento, il Capoluogo piemontese sarà un laboratorio di innovazione tecnologica e rappresenterà il punto di riferimento per favorire la crescita digitale del Paese”.Intervenendo sulla questione sollevata oggi, relativamente alla sede del Centro nazionale per l’intelligenza artificiale, lo ribadisce il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

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Buone notizie per i comuni

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

In questi mesi abbiamo cercato di dare agli enti locali tutto il supporto possibile, perché sostenere la loro azione vuol dire anche garantire i servizi essenziali ai cittadini. Lo abbiamo fatto anche con il nuovo Decreto “Sostegni”, che contiene un pacchetto di misure rivolto proprio a loro. Tra queste rientrano l’incremento di un miliardo del Fondo Covid 2021 per le funzioni degli Enti Locali, l’istituzione di un Fondo da 250 milioni di euro per l’anno 2021 a ristoro parziale dei Comuni per i minori introiti dell’imposta di soggiorno. Per il 2021 è istituito anche un Fondo “Montagna” da 700 milioni euro destinati a Regioni e Province autonome per ristorare gli operatori economici che risiedono nei Comuni montani. Per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport è inoltre previsto un bonus da 3.000 euro, come ristoro per le chiusure dei primi tre mesi del 2021.Viene prorogata al 30 giugno 2021 l’esenzione del pagamento di TOSAP e COSAP per pubblici esercizi e commercio ambulante, con una compensazione di 82,5 milioni di euro ai Comuni, e viene prorogata al 31 dicembre 2021 la procedura semplificata per le domande di nuove concessioni. Incrementiamo di 800 milioni di euro, sempre per il 2021, la dotazione del fondo per compensare la riduzione dei ricavi del Trasporto Pubblico Locale. Aumentiamo, con uno stanziamento superiore ai 50 milioni di euro per il 2021, la dotazione del Fondo “Affitti” per i Comuni ad alta tensione abitativa, cioè quelli che hanno particolari problemi relativi all’alloggio. Vengono anche stanziati 51 milioni di euro per il pagamento delle indennità di ordine pubblico delle forze di Polizia e degli oneri connessi all’impiego del personale delle polizie locali. Sotto l’aspetto amministrativo, poi, vengono prorogati al 30 aprile 2021 i termini per l’approvazione dei Bilanci Preventivi ed al 30 giugno il termine, assegnato ai Comuni, per approvare le tariffe e i regolamenti Tari. Per gli stessi slitta a fine agosto la scadenza per la compilazione dei questionari relativi al Fabbisogno Standard. Una norma importante riguarda gli asili nido, tema su cui abbiamo lavorato in questi anni, stanziando anche importanti risorse. Per armonizzare l’intervento di potenziamento, con la omologa linea di intervento del Recovery, viene stabilito che l’adozione del provvedimento di riparto delle risorse avvenga in tempi molto più ravvicinati.
Queste sono buone notizie per i Comuni, e per tutti noi”. Lo scrive in un post il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

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Salvi i bilanci di centinaia di comuni italiani

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 marzo 2021

“Per me un’altra grande soddisfazione politica che risale al 2018. Nella sessione di Bilancio per il 2019, ho presentato un emendamento che ho predisposto con il Segretario Generale della Provincia di Foggia e su sollecitazione di vari sindaci di Capitanata, come Valentino Petruzzi (sindaco di Rocchetta Sant’Antonio), Giuseppe D’Onofrio (sindaco di Serracapriola), Luigi di Fiore (sindaco di Rignano Garganico), Nicola Gatta, (sindaco di Candela e presidente della Provincia di Foggia), ed altri ancora. Quell’emendamento aveva inteso salvaguardare tutti quei Comuni che avevano stipulato convenzioni onerose con operatori privati titolari di impianti di energia rinnovabile, in particolare nel settore eolico, nella maggior parte dei casi proposte da questi ultimi, prima della pubblicazione del Decreto Ministeriale 10 settembre 2010 “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” elaborate dal Ministero dello Sviluppo Economico nel settembre 2010. Quelle convenzioni – sottoscritte di norma su proposta delle stesse imprese – prevedevano il riconoscimento agli enti locali di compensazioni e ristori a fronte dell’impatto che l’impianto avrebbe prodotti nei territori, con importi e percentuali differenti rispetto a quanto successivamente fissato dal MISE. Tali convenzioni erano state negli ultimi anni gradualmente contestate dalle aziende proponenti.Con l’emendamento in questione “Ferma restando la natura giuridica di libera attività d’impresa dell’attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica, i proventi economici liberamente pattuiti dagli operatori del settore con gli Enti locali, sul cui territorio insistono impianti alimentati da fonti rinnovabili, sulla base di accordi bilaterali sottoscritti prima del 10 settembre 2010, data di entrata in vigore delle linee guida nazionali in materia, restano acquisiti nei bilanci degli enti locali, mantenendo detti accordi piena efficacia. Dalla data di entrata di entrata in vigore della presente disposizione, fatta salva la libertà negoziale delle parti, gli accordi medesimi sono rivisti alla luce del D.M. 10 settembre 2010 e, segnatamente dei criteri contenuti nell’allegato 2. Gli importi già erogati e da erogarsi in favore dei Comuni concorrono alla formazione del reddito d’impresa del titolare dell’impianto alimentato da fonti rinnovabili”.Ricordo anche che nel 2010 gli impianti da fonte rinnovabile raggiungevano una consistenza pari a 159.895 impianti, con una potenza installata di 30.284 MW.La Consulta ha previsto il mantenimento della piena efficacia di questi accordi fino all’entrata in vigore della Legge stessa (1° gennaio 2019). Secondo la Corte, con decorrenza 1° gennaio 2019, le vecchie convenzioni dovranno essere riviste dalle parti in conformità alle prescrizioni delle Linee Guida ministeriali.

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