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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 15 marzo 2021

La Sapienza scommette sulla sostenibilità

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Roma. La Sapienza investe sul perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite con l’istituzione del nuovo Comitato tecnico-scientifico per la sostenibilità. Il Comitato, costituito da docenti di tutte le aree e da rappresentanti degli studenti e coordinato dal prorettore per la Sostenibilità Livio de Santoli, ha iniziato i propri lavori il 12 marzo 2021. Il programma concreto delle azioni, da sviluppare nel breve, medio e lungo periodo su un arco temporale di sei anni, si articola in attività didattica, ricerca e presenza sul territorio attraverso la terza missione. Per quanto riguarda la didattica in particolare, la Sapienza ha già realizzato una prima esperienza con un corso di formazione e un corso di insegnamento dedicati a questi temi, aperti a tutti gli studenti. Da aprile 2021 le iniziative didattiche saranno rilanciate con un corso base che rilascerà 6 crediti formativi universitari. Sono previsti una giornata inaugurale di inquadramento generale su sostenibilità energetica, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e indicatori di Benessere equo solidale, sei giornate interdisciplinari e 15-20 webinar realizzati dalle singole Facoltà su temi specifici, con l’intervento dei docenti e l’apertura della discussione agli studenti.
Le attività formative per la sostenibilità sono poi destinate a svilupparsi nel tempo con iniziative ulteriori, tra le quali si ipotizza l’istituzione di un vero e proprio corso di laurea triennale. Il Comitato tecnico-scientifico riunisce competenze di alto livello in tutti i campi e potrà essere a disposizione delle istituzioni anche per attività di consulenza in questa particolare fase che vive il Paese, con l’adozione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e con le strategie di recovery, che necessariamente avranno la sostenibilità come asse portante.

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Lancio della Content Coalition

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Outbrain, la piattaforma globale di content recommendation dell’open web, annuncia il lancio della Content Coalition, che invita gli Editori a formare reti di scambio di audience con altri Editori al fine di diversificare le loro fonti di referral di audience. Lanciata in primis in Australia e Nuova Zelanda, ora disponibile anche in EU, l’iniziativa permetterà ai membri della Coalizione di far crescere il loro pubblico attraverso un nuovo canale, utilizzando la tecnologia Smartfeed di Outbrain per lo scambio di link, gratuitamente.”Gli eventi delle ultime settimane in Australia e la mossa di Facebook di bloccare i contenuti delle news hanno dimostrato ancora una volta l’importanza per gli Editori di diversificare i modi per far crescere il loro pubblico”, afferma Stephanie Himoff, Global VP Supply Partnerships di Outbrain. “La creazione di Coalizioni incentrate sui contenuti come questa permette agli Editori di sviluppare la fedeltà al brand riducendo la dipendenza dalla search e dalle piattaforme social”.La condivisione dei contenuti crea anche un’esperienza di scoperta più ricca e contestualmente rilevante per il pubblico, migliorando l’esperienza dell’utente ed eliminando la necessità di un consumo di notizie multipiattaforma.Yaron Galai, Fondatore e Co-CEO di Outbrain dichiara: “Gli utenti hanno dimostrato di preferire il consumo di news in un ambiente di feed che armonizza più fonti di contenuti con diversi punti di vista”.Questa soluzione permette agli Editori di avere il pieno controllo sui siti con cui condividono i link e di impostare le regole di scambio dell’audience e le politiche intorno al tipo di contenuto da raccomandare.Lo scambio sarà facilitato grazie all’adozione dello Smartfeed di Outbrain, una piattaforma che utilizza l’AI per raccomandare contenuti appropriati per ogni lettore. Questa raccomandazione crea un collegamento più diretto con il pubblico per gli Editori, dando loro accesso a nuovi segmenti di audience.

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Il commento post-BCE

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

A cura di Adrian Hilton, Responsabile tassi globali e debito dei mercati emergenti di Columbia Threadneedle Investments. Mentre la Fed e la Banca d’Inghilterra sono state rassicurate dal riprezzamento reflazionistico dei mercati obbligazionari dall’inizio dell’anno, la BCE si è distinta per aver tentato di ridurre l’aumento dei rendimenti a lunga scadenza. Con la decisione odierna di
aumentare gli acquisti di obbligazioni nel prossimo trimestre, la banca ha mostrato la volontà di fare qualcosa di concreto.
Presiedere il consiglio direttivo deve essere come provare a riportare le pecore all’ovile, e l’apparizione di Christine Lagarde alla conferenza stampa post-riunione ha lasciato la netta sensazione che il consenso ottenuto sia fragile. Aumentando il ritmo di acquisto ma mantenendo la dimensione complessiva della dotazione del PEPP, e impegnandosi a mantenere le condizioni di finanziamento favorevoli (nonostante il suo lapsus verbale suggerisse il contrario), la decisione rivela un certo disaccordo che
potrebbe complicare comunicazioni future.

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Il mercato chiede, la BCE risponde

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

A cura di Pasquale Diana, Senior Macro Economist di AcomeA SGR C’era molta attesa su quello che la BCE avrebbe fatto in risposta al recente rialzo dei tassi di mercato. Il rialzo di 60bp dei tassi d’interesse negli US è chiaramente stato il trend di mercato più importante delle scorse settimane. Anche in Europa i tassi d’interesse sono saliti, pur se in misura minore che negli US. Ad esempio, da inizio anno il decennale Bund è salito di circa 20bp, a -0.35%. E allora perché c’era tanta attesa su quello che avrebbe detto la BCE oggi? Per due ragioni. In primo luogo, perché mentre l’economia US può facilmente giustificare un movimento al rialzo dei tassi d’interesse, lo stesso non si può dire per la zona euro, almeno per adesso. Si è aperto un gap importante per quanto riguarda sia la rapidità delle vaccinazioni, che l’entità dello stimolo fiscale. In altre parole, si prefigura una chiara outperformance dell’economia US su quella Europea nei prossimi trimestri. In secondo luogo, i recenti commenti da parte di vari rappresentanti della BCE non lasciavano trasparire un’unità di vedute sul tema, e gli acquisti settimanali nel PEPP erano rimasti sorprendentemente modesti (ca 12 mld a settimana) a fronte del rialzo dei tassi. In sostanza, il mercato chiedeva chiarezza. Come vede la BCE questo rialzo dei tassi? Con indifferenza o preoccupazione? La risposta ricevuta oggi è forte e chiara. La BCE ha annunciato che il Consiglio ha deciso che gli acquisti nel PEPP aumenteranno in maniera significativa nel prossimo trimestre. In altre parole, la BCE vuole tenere i tassi sotto controllo. Quanto può aggiungere ai suoi acquisti la BCE? Il PEPP è uno strumento molto flessibile. La BCE potrebbe aumentare gli acquisti in maniera importante tra adesso e giugno, per poi diminuirli di nuovo da luglio in poi. Ad esempio, al ritmo attuale (ca 50mld al mese), la BCE rimarrebbe ca 350-400mld al di sotto del limite attuale (1,850 miliardi entro marzo 2022). Quindi, c’è spazio per un aumento degli acquisti di ca 30mld al mese, rispetto ai 50 attuali. Questo rappresenta un supporto importante per il mercato obbligazionario, particolarmente alla luce del fatto che la BCE può aumentare il PEPP se lo giudica necessario. Rimangono ambiguità sul fronte dei parametri, ma la BCE non può e non vuole scoprire le sue carte. La BCE si riferisce alla necessità di preservare “condizioni finanziarie favorevoli”, ma la Lagarde è rimasta ancora una volta vaga nel corso della conferenza stampa. Queste condizioni finanziarie includono rendimenti governativi, corporativi, condizioni creditizie. In sostanza, la BCE non guarda un singolo indicatore e mantiene enorme discrezionalità. La Lagarde ha precisato che la BCE non è legata a rigidi targets (ad es. Yield Curve Control).Le nuove previsioni macroeconomiche chiariscono – se ce ne fosse bisogno – come mai la BCE contempla ulteriore stimolo monetario. La crescita del PIL è prevista al 4% nel 2021, 4.1% nel 2022 e 2.1% nel 2023 (in precedenza: 3.9%, 4.2%, 2.1%). L’inflazione rimane ben al di sotto del target, al 1.5% nel 2021, 1.2% nel 2022 e 1.4% nel 2023 (in precedenza: 1%, 1.1%, 1.4%). In altre parole, nonostante i tassi prossimi allo zero e un’espansione di liquidità senza precedenti, la BCE vede l’inflazione ben al di sotto dell’obiettivo del 2% nel medio periodo. La grande divergenza, la Fed e il dollaro: per quanto rimanga ambigua sul tema delle “condizioni finanziarie”, la decisione di aumentare gli acquisti nel PEPP indica con forza che la BCE vuole tenere i rendimenti sotto controllo. La prossima settimana vedremo qual è il messaggio che la Fed decide di mandare ai mercati. Per adesso, i fondamentali macro logicamente sembrano favorire un continuo ampliamento del differenziale di tassi a 10 anni US-Europa, e un conseguente possibile rafforzamento del dollaro sull’euro.

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“Flash BCE: la Lagarde mette al riparo i tassi dalle minacce dai tassi USA e dall’arrivo della gobba inflattiva nel Q2”

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

A cura di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM. La riunione Bce si è conclusa con la decisione principale di incrementare gli acquisti tramite il piano PEPP fino al prossimo trimestre. La decisione è stata presa per consenso. Sul fronte macro, lo scenario delineato contempla un possibile calo del Pil nel primo trimestre a fronte di un temporaneo rialzo dell’inflazione, che ha portato lo staff Bce a rivedere sensibilmente al rialzo le stime di inflazione 2021, confermando sostanzialmente il rimanente quadro macro prospettico che, come precisato dalla Lagarde, non tiene ancora in considerazione l’impatto del piano fiscale Us di 1900Mld$ appena varato alla Camera ed in attesa della firma di Biden. enendo in considerazione gli impatti in senso generale (derivanti, ad esempio, anche dalla politica fiscale). Ha inoltre ribadito che la Bce non sta perseguendo una politica di yield curve control e che l’incremento degli acquisti saranno distribuiti su tutta la curva. Infine, sul tema rialzo temporaneo dell’inflazione, la Lagarde ha precisato che l’atteggiamento Bce è quello di guardare oltre eventuali marcati temporanei rialzi della dinamica dei prezzi al consumo. In sintesi, la decisione di oggi di incrementare gli acquisti si inquadra in un atteggiamento Bce volto sia a difendersi dall’effetto contagio del marcato rialzo dei tassi Usa e sia ad assicurare un controllo dei tassi in un trimestre come quello che sta per iniziare, che sarà caratterizzato da un marcato incremento dei prezzi al consumo. L’effetto immediato sui mercati si è riflesso in modo particolare sul calo dei tassi Btp e relativo spread verso Germania e Spagna. I Btp pertanto risultano essere supportati sia dall’imminente rialzo degli acquisti della Bce sia dal possibile arrivo di ulteriore domanda dal lato bancario dopo la prossima asta Tltro di metà marzo. Sulla base di queste considerazioni è possibile ipotizzare l’azzeramento dello spread Ita/Spagna (attualmente intorno ai 30 pb) con approdo del tasso decennale Btp in area 0,30% con spread intorno ai 70pb entro maggio /giugno, pari cioè al periodo di copertura dell’incremento degli acquisti Bce che comprende anche il periodo in cui sarà stata presentata la nuova versione del Recovery Plan.

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Il vaccino a dose singola contro il COVID-19 di Johnson & Johnson

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

NEW BRUNSWICK, N.J. Johnson & Johnson (NYSE: JNJ) (l’Azienda) ha annunciato oggi che la Commissione Europea (CE) ha concesso l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio Condizionata (CMA) per il proprio vaccino a dose singola contro il COVID-19, sviluppato da Janssen, azienda farmaceutica di Johnson & Johnson, per prevenire il COVID-19 negli individui di età pari o superiore ai 18 anni. L’Autorizzazione all’Immissione in Commercio Condizionata segue il parere positivo del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). L’Autorizzazione è valida in tutti i 27 stati membri dell’Unione Europea (UE), oltre a Norvegia, Islanda e Liechtenstein.I dati dello studio ENSEMBLE di fase 3 hanno mostrato che il vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson è stato ben tollerato e ha dimostrato una riduzione del 67% della malattia sintomatica da COVID-19 nei partecipanti che hanno ricevuto il vaccino rispetto a quelli a cui è stato somministrato il placebo. L’insorgenza della protezione è stata osservata dal 14° giorno ed è stata mantenuta nei 28 giorni successivi alla vaccinazione. I dati hanno anche dimostrato che il vaccino è risultato efficace all’85% nel prevenire le forme gravi di malattia in tutte le aree geografiche studiate, e ha mostrato una protezione completa contro l’ospedalizzazione e la morte correlate al COVID-19, a partire da 28 giorni dopo la vaccinazione.
Johnson & Johnson è impegnata a rendere il suo vaccino contro il COVID-19 disponibile su base non profit per l’uso d’emergenza nella pandemia. L’Azienda mira a iniziare le consegne del suo vaccino a dose singola contro il COVID-19 nella seconda metà di aprile e a fornire 200 milioni di dosi all’UE, oltre a Norvegia e Islanda, nel 2021.”Questo vaccino è il risultato di più di un decennio di investimenti in ricerca e sviluppo e di un profondo impegno da parte dei nostri scienziati. Apprezziamo la collaborazione e il sostegno della Commissione Europea in questo sforzo straordinario”, ha dichiarato Paul Stoffels, M.D., Vice Presidente del Comitato Esecutivo e Chief Scientific Officer di Johnson & Johnson. “Con l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio Condizionata, siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione il nostro vaccino a dose singola per proteggere milioni di persone in tutti gli stati membri dell’UE”.
A dicembre 2020, l’Azienda ha annunciato che Janssen aveva avviato la rolling submission (o sottomissione in itinere) presso l’EMA per il suo candidato vaccino a dose singola contro il COVID-19, consentendo un processo di revisione accelerato da parte del CHMP. L’azienda ha inoltre presentato la domanda di Emergency Use Listing (EUL) all’Organizzazione Mondiale della Sanità per il proprio candidato vaccino contro il COVID-19. Inoltre, in diversi paesi del mondo sono state avviate le procedure di sottomissione in itinere per il candidato vaccino a dose singola contro il COVID-19. L’azienda ha ricevuto l’Autorizzazione all’Uso d’Emergenza (EUA) negli Stati Uniti il 27 febbraio, a seguito del voto unanime del Comitato Consultivo per i Vaccini e i Prodotti Biologici Correlati della Food and Drug Administration degli Stati Uniti il 26 febbraio 2021. Il vaccino a dose singola contro il COVID-19 di Johnson & Johnson ha ottenuto anche l’Autorizzazione con ordinanza provvisoria in Canada.Alessandra Spagnolo

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Sanders e il salario minimo: sconfitto ma non si arrende

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

By Domenico Maceri, PhD. “Vorrei proprio sentire da qualcuno in questo gruppo che potrebbe vivere con sette dollari l’ora”. Ecco come Bernie Sanders, senatore liberal del Vermont, ha sfidato nell’aula del Senato i suoi colleghi per incoraggiarli a votare a favore della proposta di aumentare il salario minimo federale da 7,25 a 15 dollari l’ora. Lo stipendio annuale dei senatori di questi giorni è 174mila dollari annui quindi notevolmente superiore al salario minimo federale. Da aggiungere inoltre che non pochi dei senatori attuali sono milionari.Sanders non è riuscito a convincere 60 dei suoi colleghi ad approvare il suo emendamento di includere la clausola dell’aumento del salario minimo a 15 dollari l’ora come parte della proposta di legge sullo stimolo. Tutti i senatori repubblicani e 8 dei democratici hanno votato contro. La parliamentarian, la garante delle regole al Senato, aveva indicato che l’aumento al salario minimo non poteva fare parte del disegno di legge di 1900 miliardi mediante la manovra della “reconciliation” che solo richiede una semplice maggioranza per l’approvazione. Il salario minimo è stato tolto e poco dopo il pacchetto di stimolo è stato approvato (50 sì, 49 no) ed è ritornato alla Camera dove è stato approvato anche lì con voti esclusivamente democratici (220 sì, 211 no). Biden firmerà la legge a breve.Nonostante la sconfitta in questo round Sanders non si arrende ed ha promesso di continuare la battaglia che per lui è divenuta una sorta di crociata iniziata anche prima delle primarie del 2016 e continuata in quelle del 2020. Il presidente Joe Biden aveva indicato che anche lui appoggiava l’aumento a 15 dollari l’ora ma il paladino dell’aumento è stato ovviamente Sanders.Il bisogno di aumentare il salario minimo viene spesso citato da Sanders come indispensabile a coloro che lo percepiscono. Influirebbe positivamente su 32 milioni di lavoratori, il 60 percento dei quali sono in grande misura lavoratrici di colore. Questo è un gruppo di persone che tipicamente vota per i democratici, riconoscendosi nelle politiche supportate da Sanders. Si tratta di individui che con frequenza guadagnano così poco che qualificano per sussidi governativi. In uno studio del governo richiesto da Sanders si viene a sapere che i dipendenti di Wal-Mart e McDonald’s sono le aziende più grosse con le più alte percentuali di lavoratori che ricevono sussidi a causa dei bassi stipendi.Il salario minimo è rimasto congelato a 7,25 dollari l’ora dal 2009, il che vuol dire che il potere di acquisto attuale equivale solo 5,97 dollari. Ecco perché 20 Stati e 32 città americane lo hanno già aumentato. L’aumento proposto da Sanders si applicherebbe a tutti gli Stati e beneficerebbe direttamente 17 milioni di lavoratori che adesso guadagnano meno di 15 l’ora. Inoltre altri 10 milioni che al momento guadagnano poco più di 15 dollari l’ora ci guadagnerebbero per la pressione verso l’alto su tutti i salari. Il 60 percento degli americani è favorevole all’aumento del salario minimo anche in alcuni Stati dominati dai repubblicani. In Florida, per esempio, Stato vinto da Trump nel 2016 e nel 2020, i cittadini hanno approvato l’aumento del salario minimo a 15 dollari l’ora mediante un referendum nella scorsa elezione. Storicamente, però, la filosofia dei repubblicani è sempre stata quella di salari sempre più bassi, lasciando al mercato e non al governo il compito di determinare i costi, incluso quello del lavoro. I legislatori repubblicani continuano ad essere contrari all’aumento come hanno dimostrato recentemente nell’emendamento di Sanders. Ciononostante alcuni si sono resi conto della popolarità dell’idea ed hanno cominciato ad offrire alternative. Il senatore Tom Cotton, (Arkansas) ha proposto un aumento a 10 dollari, includendo l’indicizzazione al Consumer Price Index (Indice di prezzi di consumo) ogni due anni. Il senatore Josh Hawley del Missouri ha proposto 15 dollari, limitando però la sua idea solo alle aziende con entrate di un miliardo di dollari.Si tratta però di proposte teoriche fatte solo per dare l’impressione di essere sensibili ai poveri. Aprono però all’idea che forse qualcuno dei repubblicani potrebbe accettare un aumento a meno di 15 dollari l’ora. Incoraggia anche quei pochi senatori democratici come Joe Manchin (West Virginia) e Kyrsten Sinema (Arizona) ad avvicinarsi alla posizione di Sanders. Il caso di questi due senatori è di vitale importanza poiché una delle strategie legislative dei democratici consiste di eliminare il “filibuster”, la regola al Senato di ottenere 60 consensi per procedere ai voti. Considerando che nessuno dei senatori repubblicani ha votato per lo stimolo si è iniziato a parlare di eliminare il filibuster o almeno di renderlo più difficile di applicarlo. Manchin ha dichiarato che i continui rifiuti di cooperazione dei colleghi repubblicani lo stanno convincendo ad alcune modifiche per ridurre il potere di 40 senatori di bloccare l’agenda legislativa del presidente Biden. Con il filibuster ancora in vigore, la strada aperta alle nuove proposte di legge rimane quella della manovra di reconciliation, limitata a questioni di bilancio, che solo richiede una semplice maggioranza. Un’altra manovra di reconciliation è già prevista per affrontare la questione delle infrastrutture nella quale Sanders e i democratici potrebbero tentare di nuovo l’inclusione dell’aumento al salario minimo. Il traguardo dell’aumento sarebbe utile non solo per i beneficiari ma anche dal punto di vista politico per i democratici i quali lo potrebbero usare nelle prossime elezioni di midterm del 2022.Alla fine, come ha dichiarato il senatore democratico Ron Wyden (Oregon), dato che la maggioranza degli americani favorisce l’aumento del salario minimo in qualche modo si farà. “Non lo abbiamo potuto fare entrando dalla porta principale né dalla porta di dietro, quindi lo dovremo compiere da una finestra” ha continuato Wyden. La “finestra” potrebbe riferirsi alla prossima reconciliation oppure l’eliminazione del filibuster.Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California.

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Siria: 10 anni di guerra

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Sono passati 10 anni dal marzo 2011, quando la primavera araba sbocciò in Siria, fiorendo con le parole sui muri delle scuole di Da’ra. Quelle parole-graffiti erano la voce del popolo siriano, che al regime di Damasco chiedeva libertà, dignità, cittadinanza. A dieci anni da quei graffiti, la guerra continua e l’eredità della primavera siriana è tutt’altro che florida: una miseria fatta di polvere, macerie, di centinaia di migliaia di morti; di un’instabilità da cui il Paese non si libererà presto. Di milioni di civili in fuga: 6,6 milioni di essi hanno trovato rifugio fuori dalla Siria, 6,7 all’interno dei confini nazionali. Una miseria che ha il volto di 13,4 milioni di siriani bisognosi di assistenza umanitaria e di oltre 12 milioni che nel Paese hanno fame per le conseguenze della guerra.Il dossier che Caritas Italiana pubblica on line ripercorre questi anni e le fasi principali di una guerra sanguinosissima e ancora in corso: una rivoluzione di popolo trasformatasi in un conflitto a ingerenze internazionali, inasprito dalle violenze del califfato islamico, tutt’altro che sconfitto. Una guerra qui raccontata dalla prospettiva degli sfollati, interni o esterni al Paese, attraverso dati, analisi e studi specifici, testimonianze e ipotesi di futuro.Dal 2011 ad oggi Caritas Italiana ha avviato 85 progetti con un investimento complessivo di oltre 8,3 milioni di euro, provenienti da donazioni e dall’8xmille alla Chiesa Cattolica. Tali fondi sono stati destinati ad aiuti di urgenza, alloggio, istruzione, costruzione di percorsi di pace e riconciliazione, interventi sanitari, sostegno psicologico, riabilitazione socio-economica, protezione per i più vulnerabili (bambini, anziani e donne), accompagnamento e formazione delle organizzazioni locali. Nel 2021 proseguono gli interventi a carattere umanitario e non solo, in tutti i Paesi coinvolti, tenendo conto anche della pandemia di Covid-19. In particolare in Siria l’impegno si concentra nelle città di Aleppo, Homs, Hassakeh. I programmi hanno un approccio olistico rispondendo a diverse tipologie di bisogni: cibo e altri beni di prima necessità, alloggio, assistenza medica e psicologica, sostegno all’educazione scolastica.L’impegno di Caritas Italiana si inserisce in un quadro più ampio di iniziative che la rete Caritas promuove nei Paesi toccati dalla crisi. Un impegno che nel complesso, in dieci anni di guerra, si è concretizzato in progetti per oltre 170 milioni di euro. In particolare in Siria, nel 2020 Caritas Siria ha attuato 20 progetti per oltre 9 milioni di euro, molti dei quali proseguono nel 2021 portando aiuto a più di 100 mila persone a Damasco-Ghouta, Aleppo, Hassakeh, Homs, Latakia, Littoral‐Tartus.

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Scuola e P.A.: Rinnovo del contratto

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

“I 107 euro” di aumenti che il Governo Draghi ha proposto ai sindacati per il rinnovo contrattuale di oltre tre milioni di dipendenti pubblici sono una somma maggiore “degli 80 euro di tre anni fa e quindi si va verso un accordo che però per Anief deve andare verso il principio del salario minimo. Per tutti i dipendenti pubblici deve essere legato al costo dell’inflazione”. A chiederlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: intervistato da Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha ricordato che “nel 2008 c’è stata una legge che aveva bloccato l’aumento degli stipendi, poi c’è stato un primo contratto e questo è il secondo contratto che aumenta la percentuale dal 3,48 al 4,07 ma non recupera ancora integralmente i 14 punti di inflazione. Da questo punto di vista – spiega – per noi è importante andare a pareggio rispetto al costo della vita”. Il rinnovo del contratto del pubblico impiego stavolta parte da un impegno maggiore del Governo rispetto al passato. I numeri parlano da soli: “Il ministro Brunetta – dice il leader dell’Anief – ha parlato di 6,8 miliardi rispetto ai 5,4 miliardi stanziati nel 2018 per rinnovare i contratti, quindi ci sono 1,4 miliardi in più che dovrebbero portare a un aumento di 4,07 per 107 euro lordi, a questo dovrebbero aggiungersi i soldi per l’elemento perequativo”. Il presidente del giovane sindacato sostiene che è ora di confrontarsi con quanto avviene in Europa: “Bisogna cercare di ancorare gli stipendi ai livelli europei. Basti pensare che nella scuola elementare italiana, gli stipendi sono di 10mila euro annui in meno rispetto a quelli della media europea. A fine carriera nella scuola superiore sono 40mila euro in meno rispetto alla Germania”.
“E’ da 35 anni che per il personale Ata si è rimasti fermi. Da 25 anni sono stati attribuiti diversi profili professionali, come i coordinatori, che esistono ma di fatto non ci sono. Ed è da 10 anni che non si fanno passaggi verticali. Non si parla neanche di carriera. Prima il docente che voleva fare carriera doveva diventare preside. Dal 2001 ad oggi si è cercato di rendere simili il sistema del pubblico impiego a quello privato ma non si sono inseriti i quadri, anzi, nell’ultimo contratto si è abolita la figura della vicedirigenza. Insomma – afferma Pacifico presidente Anief – di idee ce ne sono tante. C’è una grande riflessione da fare. Bisogna sicuramente aggredire la precarietà anche nell’università e nella ricerca”.

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Dirigenti scolastici: Patto per l’innovazione del lavoro pubblico

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Dirigenti scolastici: Patto per l’innovazione del lavoro pubblico

Il sindacato dei dirigenti scolastici UDIR, in riferimento al Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro per la Pubblica Amministrazione e delle maggiori sigle sindacali, formula le elaborazioni e proposte di seguito riportate discorso dell’alta figura istituzionale sembra riguardare più che altre attività pubbliche proprio la scuola che con notevole sorpresa degli stessi attori del processo educativo, nell’attuale stato di emergenza, ha dimostrato capacità di resilienza e di adattamento grazie a un impegno diffuso nel lavoro a distanza e a un uso intelligente delle tecnologie a sua disposizione. È sotto gli occhi di tutti infatti la grande flessibilità e capacità di adattamento e resilienza, in condizioni che sono mutate con una rapidità frastornante, che ha caratterizzato l’azione di capillare presenza educante e formativa messa in campo dalla scuola italiana in tutti i suoi ordini e dislocazioni territoriali. La scuola italiana infatti si era preparata per tempo per questo inaspettato e non programmato esperimento formativo, probabilmente il più grande che la storia conosca, avendo proprio i Dirigenti Scolastici nell’ultimo ventennio dotato le scuole di hardware e della conseguente ricaduta formativa su alunni, personale docente e ATA. Il trascorso anno, segnato dalla pandemia, ha reso più solida la dotazione di strumentazione informatica nelle scuola e la capacità di corretta utilizzazione da parte di tutti gli attori del processo formativo. Una prima conclusione è che non si può arretrare rispetto a queste dinamiche, in gran parte acquisite, perciò da consolidare e ampliare.In relazione al reperimento delle indicazioni guida e dell’individuazione delle risorse si riparte dal documento citato ad apertura di questa nota, nel punto in cui dice che: l’Italia del 2021 affronta la triplice emergenza sanitaria, economica e sociale indicata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la consapevolezza di non poter perdere l’opportunità straordinaria del Next Generation EU e di dover perseguire, insieme alla modernizzazione del Paese, l’obiettivo cruciale della coesione sociale.Il documento firmato tra gli altri proprio dal Presidente del Consiglio Draghi dichiara intenti positivi quando dice che il Ministero della Pubblica Amministrazione intende avviare una nuova stagione di relazioni sindacali che punti sul confronto con le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e a centrare obiettivi ambiziosi. In questa ottica, i rinnovi contrattuali sono un investimento politico e sociale che favorisce il rilancio dei consumi e un clima di fiducia e di stabilità, precondizioni essenziali per qualsiasi percorso di innovazione e riforma.La riforma dell’ordinamento professionale non potrà così non dare una risposta compiuta e seria all’istanza, annosa oramai, formulata dai Presidi di UDIR di una piena perequazione normativa ed economica dei Dirigenti Scolastici con tutte le altre dirigenze di tutte le Amministrazioni dello Stato. Naturalmente non si tratta di una proposta di livellamento al ribasso, bensì al contrario di un giusto e legittimo posizionamento al livello più alto. Ciò anche in considerazione della complessità del ruolo e delle grandi responsabilità amministrative, penali e patrimoniali che dirigere le scuole comporta. Il ruolo della scuola, quale agenzia formativa permanente, aperta a fasce di lavoratori del settore pubblico e privato, sulla base anche della grande esperienza dell’utilizzo i strumenti informatici nella didattica, è certamente esportabile in altri, amplissimi settori della vita sociale e professionale. A suggerirlo è lo stesso Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale nel dire che viene comunemente assunto l’impegno a definire, previo confronto, politiche formative di ampio respiro in grado di rispondere alle mutate esigenze delle Amministrazioni Pubbliche, garantendo percorsi formativi specifici a tutto il personale con particolare riferimento al miglioramento delle competenze informatiche e digitali e di specifiche competenze avanzate di carattere professionale. In questo le scuole e i loro Dirigenti saprebbero mettere a disposizione di tutti la loro esperienza, la loro capacità e l’esperienza di carattere formativo ed educativo.

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Seconda edizione di School Experience

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Il festival, organizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience e realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Cultura, è tornato a stupire il suo pubblico. Dall’8 al 12 marzo, doverosamente in versione digital, sono stati coinvolti in proiezioni, webinar e lab migliaia di ragazzi, dai 6 ai 18 anni, in collegamento da Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Basilicata (Terranova di Pollino, Senise, Sant’Arcangelo), Sicilia (Palermo) oltre che dai 32 hub italiani di Giffoni. Forte l’interesse dimostrato nei confronti delle produzioni in concorso: le 55 opere in gara – scelte tra 2000 film in preselezione provenienti dall’Italia e dall’estero – sono state accolte con attenzione ed entusiasmo. A valutarle giurie composte da studenti che, per cinque giorni, hanno affinato il loro spirito critico confrontandosi con i loro coetanei e discutendo i temi portati alla luce dalle diverse produzioni. Per la sezione Feature Experience (lungometraggi) dedicata alle scuole primarie, a trionfare è stato TRASH – LA LEGGENDA DELLA PIRAMIDE MAGICA di Luca Della Grotta e Francesco Dafan (Italia). Distribuito da Notorious Pictures, il film è una storia d’avventura che unisce divertimento e mission educativa. Protagonisti un gruppo rocambolesco di oggetti ormai dismessi, alla ricerca di un nuovo scopo che dia un senso alla loro vita. Slim, una scatola di cartone scoraggiata, vive in un mercato e ha smesso di credere in tutto. A fargli compagnia c’è Bubbles, una bottiglia da bibita gassata cicciottella e ottimista, che stempera la visione grigia della piccola scatola. Sul loro cammino incontreranno Spark che li guiderà in un viaggio inaspettato. Non mancheranno gli imprevisti: uno tra tutti l’incontro con Kudo, la potentissima unità madre di un computer che vuole impadronirsi di ciò che si cela all’interno di Spark per continuare a vivere. L’opera è disponibile sulle principali piattaforme di streaming. La scelta degli studenti delle secondarie di primo grado, invece, è caduta su GLASSBOY di Samuele Rossi (Italia/Svizzera/Austria): protagonista è Pino, un undicenne che, a causa di una malattia ereditaria, è costretto a guardare il mondo dalla sua finestra. La conoscenza di un nuovo gruppo di amici gli darà il coraggio per affrontare ogni ostacolo. Prodotto da Solaria Film e distribuito da Minerva Pictures, nel cast ritroviamo un’inedita Loretta Goggi nei panni dell’apprensiva e dispotica nonna, oltre a Giorgia Wurth, Massimo De Lorenzo, Giorgio Colangeli, David Paryla e Pascal Ulli, mentre il giovanissimo Andrea Arru interpreta il protagonista. Al suo fianco gli Snerd: gli esordienti Rosa Barbolini (Mavi), Stefano Trapuzzano (Ciccio), Gabriel Mannozzi De Cristofaro (Domenico), Mia Pomelari (Mei Ming), Luca Cagnetta (Gianni) e, a capo della banda rivale, i bulli Emanuele De Paolis e Stefano Di Via. Anche in questo caso il film è disponibile sulle principali piattaforme di streaming. Ultimo titolo a trionfare per la sezione Feature Experience è MAN UP! di Benjamin Parent (Francia) eletto vincitore dagli allievi delle secondarie di secondo grado. Tom, un adolescente timido e sensibile, sta per affrontare il primo giorno in una nuova scuola superiore. Per meglio integrarsi, può contare sui consigli di Leo, suo fratello maggiore e suo mentore. Leo si impegnerà per fare di Tom un vero uomo, ma la sua onnipresenza avrà un’influenza tossica. Il giovane protagonista dovrà combattere per trovare la sua strada. Grande successo anche per Short Experience, la sezione dedicata ai cortometraggi realizzati da registi italiani e internazionali. Ad essere premiato, per le primarie, è COLOURS di Ermanno Dantini (Italia). Una seconda edizione sicuramente diversa per School Experience ma, non per questo, meno sentita e partecipata grazie anche alla forte sinergia tra istituzione, scuola e territorio. Un progetto che si spera possa tornare presto alla sua vera natura: quella di festival itinerante.

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Nuovo piano vaccini, priorità ad anziani e disabili. Ecco le nuove regole per le somministrazioni

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Dopo la vaccinazione degli over 80, delle categorie dei docenti e delle forze dell’ordine, si passerà ai pazienti estremamente fragili (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave), a cui va somministrato il vaccino a mRna all’interno dei centri ospedalieri, e in parallelo si prosegue per fasce di età decrescenti, anche in base alla presenza di condizioni patologiche. È quanto prevede la bozza del nuovo Piano vaccini sottoposta alle Regioni. Secondo la tabella aggiornata contenuta nella bozza saranno quasi 52 milioni e mezzo le dosi di vaccino previste per l’Italia nel secondo trimestre 2021, per l’esattezza 52.477.454.Per quel che riguarda il dettaglio delle somministrazioni, per età si inizia dai soggetti tra 70 e 79 anni; a seguire persone di età compresa tra i 60 e i 69; persone con comorbità (la presenza contemporanea nello stesso soggetto di due o più malattie, ndr) di età inferiore a 60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili e, infine, resto della popolazione con meno di 60 anni. Per la vaccinazione di massa sono previste le somministrazioni del vaccino nelle stesse strutture degli ambienti di lavoro. Saranno le aziende, eventualmente, a poterne fare richiesta.
Del totale delle dosi, sono previste 10.042.500 da AstraZeneca, 8.766.00 da Pfizer (cui si aggiungono 6,6 milioni di seconde dosi divise tra primo e secondo trimestre), 9.420.515 sempre da Pfizer grazie al secondo contratto, 7.307.292 da J&J (monodose, in via di approvazione), 7.314.904 da Curevac (ancora non approvato) e 4.650.000 da Moderna. Nel terzo trimestre si prevede il massimo degli arrivi, con ben 84,8 milioni di dosi attese (la parte del leone la farà ancora AstraZeneca con 24,7 milioni). A seguire sono previste 40,7 milioni di dosi nel quarto trimestre, 28,1 nel primo trimestre 2022 e 20,1 nel secondo. In tutto, si stima che la potenziale quantità di dosi di vaccino disponibili ammonterà a oltre 242 milioni di dosi, esattamente 242.533.633. Dopo le iniezioni ai 4,4 milioni di over 80 attualmente in corso si procederà per fasce d’età con oltre 5 milioni di over 70 da vaccinare. Insieme a loro saranno immunizzati due milioni di persone estremamente vulnerabili, con patologie gravi, i disabili e con loro i familiari e i caregiver che li assistono. Considerando anche gli over 55, la fascia d’età dalla quale sale il rischio di contrarre forme gravi del Covid, l’intera platea arriva a 19 milioni di persone da vaccinare entro l’estate. «Sarà possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, a prescindere dall’età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione». Si legge in un passaggio della bozza del nuovo aggiornamento del Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti Covid.Per la popolazione che non presenti particolari fragilità sarà centrale il ruolo dei medici di base. Le vaccinazioni potrebbero avvenire anche negli studi stessi. Sarà il Drive Through di Milano, situato presso il parco Trenno, il più grande schierato in Italia, il primo ad essere trasformato in presidio vaccinale della Difesa. Dalla mattina di venerdì 12 marzo, grazie alla collaborazione tra la Difesa e l’Azienda socio-sanitaria territoriale Santi Paolo e Carlo della Regione Lombardia, presso una linea del Drive Through del Parco Trenno inizieranno le vaccinazioni a favore della cittadinanza. L’attività rientra nell’ambito dell'”Operazione Eos” della Difesa sotto la direzione del Comando operativo di vertice interforze. (fonte Doctor33)

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George Eliot: Middlemarch précédé de Le Moulin sur la Floss

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Trad. de l’anglais par Alain Jumeau et Sylvère Monod. Édition d’Alain Jumeau. Préface de Nancy Henry et George Levine. Avec deux essais de Mona Ozouf Parution le 10 Septembre 2020 Bibliothèque de la Pléiade, n° 647 Achevé d’imprimer le 16 Mars 2020 1680 pages, rel. Peau, 105 x 170 mm 69.00 €Acheter le livre. Middlemarch (1871-1872) est le plus grand roman victorien, et aux yeux de certains le meilleur roman de langue anglaise, toutes époques confondues. Quête de la vérité menée de plusieurs points de vue, le livre ne saurait être réduit au destin de Dorothea Brooke, jeune fille altruiste et utopiste qui épouse un érudit desséché. Autour du couple gravitent de nombreux personnages, assujettis à des liens familiaux, conjugaux, de voisinage, d’intérêts. George Eliot entrelace les destins individuels, ménage des rebondissements dignes d’un feuilleton, sans jamais céder à la facilité : sa peinture psychologique est de la plus grande finesse lorsqu’elle décrit les désirs et les tragédies de ceux dont les vies s’entremêlent sur la trame d’une même étoffe. Son acuité peut se parer d’ironie, sans que jamais s’étiole la sympathie qu’elle éprouve pour ses créatures confrontées à la défaite de leurs aspirations. Les événements se déroulent dans l’Angleterre provinciale des années 1830, mais ce «plaidoyer pour la beauté des vies ordinaires» (Mona Ozouf) a pour sujet les passions humaines, qui sont sans âge.
Middlemarch est ici précédé du chef-d’œuvre de la première période de George Eliot, Le Moulin sur la Floss (1860). Eliot, née Mary Anne Evans, a mis beaucoup d’elle-même dans le personnage de Maggie Tulliver, petite fille turbulente à la nature exaltée, passionnée par les livres, «aussi affamée de savoir qu’elle l’est d’amour» (M. Ozouf). Proust avouait avoir pleuré à la lecture de ce roman du paradis perdu de l’enfance. Maggie sera victime de l’ostracisme social – comme sa créatrice, qui vécut vingt-cinq ans avec un homme qui n’était pas son mari et chercha, à travers une œuvre littéraire liant l’intellect aux sentiments, à obtenir cette respectabilité chère aux victoriens. À sa mort, en 1880, elle fut célébrée comme «le plus grand romancier anglais contemporain». On ne lui permit pourtant pas d’être enterrée, comme l’avait été Dickens, dans le «Coin des poètes» de l’abbaye de Westminster.

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Littérature française

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Élu Meilleur Livre de l’année 2020 par Lire Magazine Littéraire, Fille de Camille Laurens est « un livre qui fera date et référence dans l’histoire des femmes ». (Bernard Pivot, Le Journal du Dimanche) Après le succès de ses précédents romans, Delphine de Vigan signe un roman glaçant sur les réseaux sociaux et les dérives d’un époque où l’on ne vit que pour être vu. À travers le destin de trois femmes, Marie NDiaye imagine un thriller psychologique porté par une écriture hypnotique. Dans un roman lumineux, où l’émotion affleure à chaque page, Émilie de Turckheim explore la manière dont chacun, témoin, victime ou coupable, surmonte l’irrémédiable. « Dans son passionnant essai, Cynthia Fleury alerte les postures victimaires qui nous empoisonnent individuellement et collectivement. » (Aurélie Marcireau, Lire Magazine Littéraire)

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The Economist: Our coverage of the coronavirus

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

A year ago this week the World Health Organisation (WHO) declared the covid-19 outbreak to be a pandemic. Our data team has been closely following the course of the disease and its toll from the start, producing a range of trackers and interactive charts to keep us informed about how covid-19 has spread, how many people have died (and where) and how well vaccination programmes are faring worldwide. This week the team launched its latest and most ambitious project—the covid mortality risk estimator. Though covid-19 threatens everyone, its highest risks are concentrated among particular groups of people. For any group of unvaccinated people of a given age, sex and mix of other illnesses, the data team’s new tool can estimate the proportion that will be hospitalised or die within 30 days of a covid-19 diagnosis. You can interact with the data here.In the Asia section, we look at a conundrum in India: the country seems to have suffered surprisingly few deaths from covid-19. What explains its apparent success?It is well-established that, among rich nations, Europe is a laggard in its vaccination roll-out. A protracted swell of cases is highlighting the continent’s problems.In the Science and technology section, we look at the potential for vaccine passports to start getting life back on track in countries where jabs have become widespread. Though identity schemes such as vaccine passports do have a part to play in the return to life as normal, we argue it will be only modest.On the first anniversary of the WHO’s declaration of a pandemic, our “Babbage” podcast looks at the lessons the world has learned. And on “The Jab”, we discuss how clinical trials for vaccines work and give you a guide on how to interpret the numbers flowing out of them. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist

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The Arts of the Surreal Evening Sale now Online for Browsing

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

London – The Art of the Surreal Evening Sale will take place on 23 March 2021, a key auction within Christie’s series of livestream sales that will see collectors convene in London via our livestreamed salerooms in Hong Kong and New York. The 20th edition of this annual sale dedicated to Surrealism and Dada will be led by three works by Max Ernst, René Magritte and Joan Miró from the Collection of Claude Hersaint, who was one of the most important collectors of Surrealist art. Paintings by Miró and Ernst are offered from a second major collection, 20th Century Modern Masters from a Private French Collection. A presentation of six paintings by René Magritte is highlighted by Le monde poétique (1947, estimate: £3,000,000-5,000,000), La découverte du feu (1936, estimate: £2,000,000-3,000,000) and Les jeunes amours (1963, estimate: £2,000,000-3,000,000). Further highlights include Goutte d’eau sur la neige rose (1968, estimate: £3,000,000-5,000,000) by Joan Miró and Francis Picabia’s Baigneuse (circa 1925-26, estimate: £600,000-900,000) as well as Danseuse étoile sur un transatlantique (1913, estimate: £550,000-850,000). The Art of the Surreal Evening Sale brings together the artists that defined one of the most iconic movements of the 20th century, celebrating the diversity and evolution of artists that pioneered new techniques and mediums which had a far reaching influence on the artists working today.

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Perché gli imprenditori si iscrivono alla Scuola di Economia Biblica

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Bertola srl, Ap Consulting, World Matic srl, Cooperativa Edilcasa sono solo alcune delle imprese che attraverso i loro manager o fondatori prendono parte ai corsi della Scuola di Economia Biblica. La Bibbia è un vero “manuale di economia”. Lo spiega il Prof. Luigino Bruni, che da alcuni anni rilegge il testo biblico alla luca delle categorie economiche più comuni: mercato, moneta, debito, profitto, ma anche merito e sacrificio sono presenti nel grande racconto biblico a fondamento della nostra civiltà. La Bibbia infatti ha molto a che fare con l’economia usando tantissimo il linguaggio economico e sollevando temi inediti per l’economia contemporanea, ma di grande attualità oggi. La Scuola di Economia Biblica nasce grazie al sostegno della Scuola di Economia Civile e del Polo Lionello Bonfanti di Loppiano. La prima edizione dei corsi risale al 2017 e in questi primi tre anni di attività il numero di iscritti ha continuato a crescere. Il pubblico a cui si rivolge la Scuola è molto eterogeneo per età, genere, formazione e provenienza: imprenditori, manager, insegnanti, professionisti, studenti, ma anche econome/i di monasteri.
Il 13 e il 14 marzo prossimi è previsto un nuovo corso sul Libro di Qoèlet, con una full immersion di 9 ore tra sabato e domenica, sempre in modalità online, dal titolo “Una casa senza idoli. Esercizi etico spirituali per agnostici, atei e cercatori di senso”.

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Goldschmied & Chiari Let’s Get Physical

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Milano. Domenica 21 marzo 2021 alle 19.00 in diretta streaming sui profili Instagram di Galleria Poggiali e di Sky Arte sarà presentata La performance, ideata con la curatrice Anna Lea Antolini e i performer Eugenia Brezzi e Jacopo Giarda.
LET’S GET PHYSICAL nasce dall’esigenza di ripartire dal corpo inteso come materia fisica e viva, in un momento storico in cui la fisicità, la propria e quella altri, è fortemente penalizzata. I corpi dei performer Eugenia Brezzi e Jacopo Giarda abitano l’opera ambientale Dove andiamo a ballare questa sera? nello stesso tempo reviviscenza degli anni Ottanta, rintracciabile nei resti di una festa finita, e domanda retorica, malinconicamente impossibile, in questi tempi di pandemia.
LET’S GET PHYSICAL mette in dialogo una festa finita in una discoteca anni Ottanta, con le sue atmosfere, i suoi colori e le sue energie, e il corpo contemporaneo che, attraverso l’incontro fisico dei performer, si moltiplica incorporando simbolicamente tutti i corpi possibili nella loro solitudine.Punto di partenza per ridare spazio al corpo, farlo uscire dal torpore e tornare a pulsare come avviene nei momenti di festa, è il videoclip anni Ottanta, con le sue danze pop e cult: l’eredità pop viene assimilata e restituita dai corpi che, all’interno dell’installazione, assorbono caratteristiche proprie dell’opera stessa, come la riflessione trasparente, l’iridescenza, la trasformazione e la fumosità.LET’S GET PHYSICAL è organizzata in collaborazione con Cro.me – Cronaca e Memoria dello Spettacolo per il progetto R.I.si.co con il contributo di Mibac – Ministero per i beni e le attività culturali.Si ringraziano le Sorelle Toledo per lo styling e Victoria Cabello per il supporto.

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La siccità colpisce anche l’Europa del Nord

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

“Nel contesto della crisi climatica, l’irrigazione non è vitale solo per gli agricoltori dell’Europa meridionale; tre anni di siccità consecutiva, tra il 2018 e il 2020, hanno generato enormi perdite per le colture di Scandinavia, Danimarca e Germania. I Paesi del Nord Europa non hanno più bisogno solo del drenaggio dei terreni, ma anche dell’irrigazione per garantire l’acqua necessaria alle loro coltivazioni e per mantenere la biodiversità del suolo”: a dirlo è Adriano Battilani, Segretario Generale di Irrigants d’Europe.“A causa degli effetti del cambiamento climatico, ci troviamo di fronte ad una nuova prospettiva di gestione dell’acqua nell’Unione Europea e che deve essere considerata nell’ambito della futura Politica Agricola Comune” aggiunge Francesco Vincenzi, Vicepresidente dell’associazione comunitaria, di cui ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) è socio fondatore. Per questo, Irrigants d’Europe ha presentato, alla Presidenza portoghese dell’Unione Europea, le aree di azione prioritaria per un’irrigazione sostenibile e vitale per garantire la sovranità alimentare, nonchè raggiungere la neutralità del carbonio in ambito europeo.Nell’ incontro con la ministra dell’agricoltura del Portogallo e presidente di AgriFish – Consiglio dell’agricoltura e della pesca della U.E., Maria do Céu Antunes, sono stati indicati 4 pilastri d’azione, indispensabili per il futuro dell’irrigazione comunitaria: modernizzazione delle infrastrutture; agricoltura 4.0; ecoschemi; mitigazione del cambiamento climatico e riutilizzo delle acque.Tra le misure proposte spiccano: l’uso di energie rinnovabili nei sistemi di irrigazione; l’implementazione dell’irrigazione di precisione e delle tecnologie digitali per aumentare la produttività del suolo, migliorando la qualità dell’acqua; il sostegno a pratiche di “governance” idrica sostenibile; il miglioramento dei servizi ecosistemici, forniti dalle infrastrutture idrauliche agricole; l’aumento della capacità di stoccaggio dell’acqua nei bacini; l’incentivo al riutilizzo delle acque reflue in agricoltura.“Le aree di irrigazione e stoccaggio dell’acqua – precisa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – sono un motore di sviluppo economico e sociale, aumentando la biodiversità e valorizzando la multifunzionalità d’uso delle risorse idriche. Il semestre di presidenza portoghese dell’Unione Europea, durante il quale verranno decise importanti dotazioni finanziarie come il Recovery Plan e la Politica Agricola Comune, è un’opportunità unica per affermare l’importanza di un’irrigazione sostenibile per la produzione alimentare e per il raggiungimento degli obbiettivi del Patto Ecologico Europeo.” “Il settore irriguo europeo è impegnato a collaborare per cogliere obbiettivi condivisi, quali sviluppo rurale, sicurezza alimentare ed innovazione – afferma José Núncio, Presidente di Irrigants d’Europe – La razionalizzazione dell’irrigazione, basata su infrastrutture e pratiche efficienti per promuovere i servizi ecosistemici, risponde alle sfide di un’Europa resiliente, digitale e leader nell’azione per il clima.” Irrigants d’Europe presenterà le priorità in materia di irrigazione anche al Parlamento Europeo, alla Commissione Europea, alle organizzazioni comunitarie degli agricoltori e all’industria dell’acqua, nonché ai ministri dell’agricoltura e ai parlamenti nazionali.

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Uffizi: via ai lavori per il Vasariano

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2021

Firenze. Stanno per partire i lavori per la riapertura del Corridoio Vasariano delle Gallerie degli Uffizi. Il progetto per l’intervento di restauro, adeguamento e messa in sicurezza (per un valore di gara di circa 7 milioni di euro, costo complessivo 10 milioni, già finanziati) del celeberrimo ‘tunnel aereo’ che collega il museo alla reggia di Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli passando sopra Ponte Vecchio, messo a bando nello scorso luglio, è infatti arrivato alla conclusione della fase di aggiudicazione, gestita da Invitalia, e nel giro di poche settimane partiranno i cantieri. A vincere la gara è stata l’associazione di imprese Fratelli Navarra-Dafne Restauri. I lavori sulla struttura prenderanno avvio subito dopo Pasqua e la loro durata è programmata in circa 11 mesi; seguiranno quelli per il riallestimento e l’apertura al pubblico, che dovrebbero andare avanti per circa altri tre mesi. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt: “Sarebbe significativo – e adesso, pandemia permettendo, sta diventando una possibilità concreta – se riuscissimo ad inaugurare il Corridoio Vasariano proprio il 27 maggio 2022: quel giorno infatti è l’anniversario della strage dei Georgofili che nel 1993 danneggiò gravemente la parte iniziale del corridoio, oltre a rovinare centinaia di quadri degli Uffizi. Ma soprattutto, nel mezzo di quella notte, la mafia si prese brutalmente le vite di cinque persone. L’impresa di rimettere in funzione e in sicurezza il Corridoio è un monito verso ogni forma di aggressione contro l’umanità e contro il nostro patrimonio culturale, e allo stesso tempo un chiaro segno di speranza nella ripartenza dopo il lungo periodo di chiusure dovute alla pandemia”.

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