Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 177

Archive for 24 novembre 2023

Dichiarazione sulla pausa umanitaria di quattro giorni a Gaza

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

In pratica, per consentire una risposta umanitaria adeguata ai bisogni di Gaza, devono essere realizzate le seguenti condizioni: la cessazione, duratura e sostenibile, di tutte le violenze, in tutta la Striscia di Gaza, incluso il nord di Gaza, in Cisgiordania e in Israele; il movimento senza ostacoli e incontrastato di forniture umanitarie a Gaza, comprese tutte le forniture essenziali per la riabilitazione, il funzionamento e la manutenzione delle infrastrutture vitali per la sopravvivenza della popolazione, compresi l’acqua e i servizi igienico-sanitari; il movimento sicuro, senza ostacoli, e garantito del personale umanitario in ingresso, uscita, e dentro Gaza; il movimento e assembramento dei civili senza ostacoli e sicuro per l’accesso agli aiuti e ai servizi umanitari; l’evacuazione di malati e feriti all’interno o all’esterno del territorio, con garanzie del diritto al ritorno; il passaggio sicuro per i civili che desiderano evacuare, all’interno o all’esterno del territorio, con garanzie del diritto al ritorno; continuare a fare progressi per garantire il rilascio degli ostaggi a Gaza e il loro giusto trattamento durante la prigionia; la riapertura dei valichi di frontiera di Erez e Kerem Shalom per le forniture umanitarie; la riapertura della terza conduttura idrica fornita da Israele; il ricollegamento delle linee elettriche israeliane a Gaza; l’ingresso di scorte di carburante sufficienti per l’intera risposta umanitaria; l’accordo tra le parti in conflitto su un meccanismo di monitoraggio e verifica per controllare e fare rapporto pubblicamente al Consiglio di Sicurezza sull’implementazione delle pause prolungate.

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Pausa umanitaria di quattro giorni a Gaza

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Azione contro la Fame accoglie con favore i passi avanti fatti per garantire il rilascio degli ostaggi israeliani e stranieri detenuti a Gaza e il rilascio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele. La nostra organizzazione, presente nell’area dal 2005, conosce i bisogni umanitari più urgenti e necessari a Gaza e sostiene che una pausa umanitaria di quattro giorni è del tutto insufficiente per lanciare una risposta umanitaria significativa e di dimensioni tali da soddisfare i bisogni della popolazione.Le nostre squadre continuano a lavorare instancabilmente per consegnare gli aiuti umanitari, nonostante l’insicurezza, le scarse comunicazioni, la mancanza di carburante e la diminuzione delle scorte nel mercato locale.Abbiamo collaborato con i fornitori locali all’interno di Gaza per distribuire aiuti come acqua, cibo, prodotti per l’igiene, pannolini, coperte e materassi nel modo più efficiente e rapido possibile. E soprattutto per assicurarci che raggiungessero le persone che ne hanno veramente bisogno. Le nostre squadre sono pronte a incrementare la risposta, poiché i bisogni sono critici, ma un cessate il fuoco prolungato è essenziale per raggiungere questo obiettivo, in quanto è l’unico modo per proteggere tutti i civili, proteggere le infrastrutture essenziali e garantire una risposta umanitaria sicura, prolungata e adeguata ai bisogni.

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Fiera nazionale del libro: Più libri più liberi

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Roma. Dal 6 al 10 dicembre torna a Roma Più libri più liberi, la fiera Nazionale interamente dedicata alla Piccola e Media Editoria. La manifestazione, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), come ogni anno si terrà nello scenografico edificio de La Nuvola dell’Eur. Quest’anno 594 espositori, provenienti da tutto il Paese, presenteranno al pubblico le novità e il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 600 appuntamenti in cui ascoltare autori, assistere a letture, confronti, dibattiti e incontrare gli operatori professionali. L’inaugurazione ufficiale della fiera si svolgerà il 6 dicembre, alle ore 11 alla Nuvola. Più libri più liberi è promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori, con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC azienda per i trasporti capitolina, EUR Spa, Dior e si avvale della Main Media Partnership di Rai con il Giornale della Libreria. Più libri più liberi partecipa ad Aldus Up, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è a cura di Chiara Valerio. La piccola e media editoria in Italia nel 2022 ha pubblicato 47.850 novità, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,6%) e pari al 59,3% dell’offerta editoriale complessiva. Le case editrici attive, micro, piccole e medie, sono 5.022, -0,9% rispetto al 2021. La quota di mercato nei canali trade (librerie fisiche e online e supermercati) nel 2022 è stata pari al 49,2%. Il tema della 22° edizione è il titolo di un gioco per bambini. E, come nel gioco, ogni autore potrà comporre la propria categoria lessicale, perché giocando si comprenda che per essere liberi in una comunità è necessario stabilire, e cambiare quando serve, alcune regole. Giorgio Manganelli diceva “Ma non è la meta di tutte le nostre disperazioni sciogliersi nel gioco?”. Da bambini giochiamo e impariamo a leggere e scrivere. Da adulti dimentichiamo quanto sia importante vivere con il gioco – ma mai per gioco. Moltissime le novità di quest’anno.La curatrice Chiara Valerio ha raccontato i temi della manifestazione in Una lettera tira l’altra, il podcast di Più libri più liberi prodotto da zampediverse: sei puntate, ciascuna dedicata a una lettera da cui si è partiti per giocare a Nomi Cose Città Animali e parlare di libri, editoria, nuove uscite e grandi autori. Nuovo anche il format Una cosa non sempre divertente che faccio ogni anno, un vero e proprio reportage da Più libri più liberi, scritto e prodotto da Emmanuela Carbé. La scrittrice e studiosa girerà per gli spazi della Nuvola, giorno per giorno, restituendoci le sue impressioni sulla fiera, e dunque sull’editoria italiana nella sua parte più vivace e pulviscolare. Una cronaca giornaliera che affiancherà il programma e sarà un racconto su Il Post, nella sezione Storie/Idee. Inoltre, arriva da Testo, la fiera organizzata da Pitti nel mese di febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, Radio Gridolini (Cloud version) ideata da Todo Modo. Una radio per raccontare quello che succede a Più libri più liberi attraverso interviste e approfondimenti, e partendo dal principio che la cautela è il contrario della confidenza e i libri sono qualcosa di per niente cauto.

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PIMCO: Obbligazionario in prima fila

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

A cura di Geraldine Sundstrom, Asset Allocation Portfolio Manager di PIMCO. Il nostro scenario di base per i prossimi 12 mesi prevede un rallentamento della crescita nei mercati sviluppati nonché, in alcune regioni, la possibilità di contrazione economica l’anno venturo a fronte del venir meno del sostegno fiscale e del manifestarsi degli effetti della politica monetaria che tipicamente si avvertono dopo un certo tempo. L’inflazione e la crescita hanno probabilmente raggiunto il picco, il nostro modello sul ciclo economico indica una probabilità del 50% che gli Stati Uniti entrino in recessione entro un anno.Le prospettive economiche globali, le valutazioni di mercato e i fondamentali delle asset class ci inducono a privilegiare il reddito fisso. Rispetto alle azioni, riteniamo che raramente le obbligazioni siano state così interessanti come lo sono oggi. Storicamente, i livelli dei rendimenti dell’obbligazionario di alta qualità analoghi a quelli correnti mediamente sono stati seguiti da una sovraperformance di lungo termine nei cinque anni successivi; mentre livelli assimilabili a quelli attuali del rapporto prezzo/utile depurato degli effetti del ciclo economico (CAPE) hanno avuto la tendenza a essere associati a sottoperformance di lungo termine per l’azionario.Nel complesso riteniamo che le aspettative di utili robusti potrebbero andare incontro a delusione in un’economia in rallentamento e questo, assieme alle valutazioni elevate in parti consistenti dei mercati, giustifica un approccio prudente con un posizionamento neutrale sull’azionario, privilegiando qualità e opportunità su base relativa.Riconosciamo i rischi rispetto al nostro scenario di base di rallentamento della crescita e dell’inflazione. La resiliente economia americana potrebbe evitare la recessione ma anche alimentare surriscaldamento della crescita e accelerazione dell’inflazione che indurrebbero una politica monetaria molto più restrittiva. È anche possibile tuttavia un atterraggio duro, con rapido precipitare della crescita e dell’inflazione. Alla luce di questi scenari di rischio crediamo sia prudente includere coperture e opzioni; gestire la volatilità, soprattutto sul versante azionario, è tra l’altro di allettante convenienza. Nell’ambito del reddito fisso, la duration americana sulle scadenze intermedie è particolarmente appetibile. Ravvisiamo inoltre opportunità interessanti in Australia, Canada, Regno Unito ed Europa. Le politiche delle banche centrali in queste regioni potrebbero divergere e monitoreremo attentamente la situazione dei titoli nei loro bilanci per il potenziale impatto sui tassi e sulle relative posizioni. Riconosciamo che i tassi monetari attualmente sono più interessanti di quanto fossero da tempo, tuttavia noi preferiamo posizionarci su scadenze più lunghe per assicurarci rendimento e ancorare i portafogli sul medio termine. Se è vero che la storia insegna, la duration ha considerevole potenziale di sovraperformare il monetario specialmente in questa fase del ciclo di politica monetaria.Nel credito, prediligiamo la resilienza, con un’enfasi su opportunità relative value. Restiamo prudenti sul credito societario, seppur una focalizzazione di stampo attivo su specifici settori possa aiutare a mitigare i rischi in una flessione economica. Siamo sottopesati sul credito societario a tasso variabile di minore qualità come i prestiti bancari e determinati attivi sui mercati privati, che restano i più suscettibili ai tassi alti e già mostrano segnali di tensione. A differenza del credito societario, si possono trovare spread interessanti negli MBS e altri titoli obbligazionari frutto di cartolarizzazioni. Abbiamo una elevata allocazione in MBS agency americani, che sono attivi di alta qualità, liquidi e scambiano a valutazioni molto allettanti. Ravvisiamo valore anche in posizioni senior per determinati attivi cartolarizzati come le collateralized loan obligation (CLO) e le collateralized mortgage obligation (CMO). Per l’azionario, benché l’S&P 500 appaia costoso nell’insieme, ravvisiamo potenziale di differenziazione e di opportunità di natura tematica. Un approccio attivo può aiutare a individuare i potenziali vincitori e, in tempi di incertezza, preferiamo investire in titoli di qualità. Storicamente il fattore qualità ha offerto valore interessante per la fase finale di un ciclo economico. Nell’ambito del nostro posizionamento nel complesso neutrale, siamo sovrappesati sull’azionario americano (S&P 500), che presenta caratteristiche di maggiore qualità rispetto ad altre regioni, in particolare dei mercati emergenti. In Europa la crescita potrebbe incontrare maggiori ostacoli rispetto agli Stati Uniti e siamo dunque sottopesati sui mercati azionari del vecchio continente nonostante le valutazioni più appetibili. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)

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RBC BlueBay – Review sull’Europa: alcuni deficit restano in rosso. E l’Italia?

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

A cura di Kaspar Hense, Senior Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay In Europa, la situazione del rapporto debito/Pil non è così problematica, e diversi Paesi stanno ottenendo buoni risultati nella sua riduzione. Tuttavia, è necessario prestare una certa attenzione all’Italia. La spesa in deficit dell’Italia è più alta di quanto auspicato dall’Unione Europea. Non si tratta di un campanello d’allarme, ma i dati di bilancio resi noti dall’Italia a settembre non sono così buoni come si sperava. Le previsioni di crescita per il prossimo anno sono state tagliate all’1,2%, mentre gli obiettivi per il deficit sono stati rialzati al 5,3% quest’anno e al 4,5% nel 2024. Si potrebbe sostenere che le spese in deficit sono necessarie in queste circostanze, dato che i livelli di crescita sono piuttosto stagnanti in tutto il continente, che deve ancora fare i conti con le ripercussioni degli shock causati dal Covid e delle preoccupazioni per l’approvvigionamento energetico. Tuttavia, le cifre dell’Italia sono più alte di quanto auspicato dall’Unione Europea, in particolare dagli stati nordici più austeri. L’Italia potrebbe essere ancora lontana da un deficit primario stabile, con previsioni dell’1,5% e dello 0,5% per quest’anno e per l’anno prossimo, comunque sufficienti a mantenere per il momento stabile il rapporto debito/Pil. L’unico segnale d’allarme per l’Italia consisterebbe in una perdita del sostegno dell’Unione Europea. Tuttavia, il primo ministro Giorgia Meloni si è mostrata decisamente meno polemica del vicepremier Matteo Salvini. Si è allineata alla posizione dell’UE sull’Ucraina e ha mediato i finanziamenti europei per sostenere l’economia tunisina e affrontare la migrazione irregolare. L’Italia ha inoltre manifestato l’intenzione di ritirarsi dall’iniziativa Belt and Road della Cina, mentre l’Europa sviluppa un proprio progetto d’investimento infrastrutturale a livello mondiale. Questa relazione produttiva dovrebbe contribuire ad agevolare i futuri negoziati sul bilancio. Vediamo che l’Europa è in linea coi mercati globali. L’inflazione è ancora vischiosa e necessita di tempo per calare, pertanto, riteniamo che nel prossimo futuro la Bce manterrà i tassi al 4%. L’inflazione dei costi per le abitazioni, in particolare, richiederà tempo per registrare una flessione, così come l’inflazione salariale, visto che, in Europa, le negoziazioni salariali hanno luogo generalmente su base biennale. I rendimenti dovrebbero quindi rimanere nella fascia alta, i rendimenti decennali italiani dovrebbero raggiungere il 5% e i bund tedeschi attestarsi attorno al 3%. Allo stesso tempo, è improbabile che le prospettive sul Pil migliorino in modo consistente, e la crescita reale dovrebbe rimanere nell’intervallo 0-1%. Ciò significa che gli investitori dovrebbero beneficiare di opportunità a lungo termine per approcciarsi ai mercati del reddito fisso. A livello tecnico, esiste un punto interrogativo sul reale funzionamento del mercato del debito europeo. A marzo, la Bce ha ultimato gli acquisti di obbligazioni, noti come investimenti previsti dal Public Sector Purchase Programme, lasciando qualche dubbio sulla capacità del mercato di trovare un equilibrio con l’offerta.La Bce effettuerà una revisione in ambito monetario nel primo trimestre del 2024, sperando che manifesti una maggiore flessibilità per intervenire di tanto in tanto sul mercato. Ha a disposizione il programma Transmission Protection Instrument, ma dovrebbe registrarsi un movimento significativo degli spread italiani per poterlo riattivare.

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La crescita cinese non è proseguita dopo il rimbalzo post-Covid

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

A cura di Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa di Columbia Threadneedle Investments. L’economia sta rallentando: la crescita dell’aggregato M1 (offerta di moneta) è scesa al 3% e quella del PIL al 3,2%, e ciò significa che l’obiettivo del 5% per il 2023 potrebbe non essere raggiunto. Quest’anno il renminbi è sceso del 6% toccando il minimo dal 2009, e le esportazioni non hanno dato segnali di ripresa. La crescita del credito è anemica e il ritmo dei finanziamenti sociali totali è il più lento dal 2002. Entrambi questi indicatori e quello riferito alla spesa pubblica sono sui minimi decennali. I PMI cinesi ufficiali dipingono un quadro ottimistico; l’indice di attività economica Yicai, tuttavia, suggerisce un contesto più fragile a causa dell’indebitamento del mercato immobiliare e del tiepido sostegno monetario e fiscale.Il settore degli immobili residenziali è problematico e i prezzi alla produzione sono in calo. Salvo un intervento del governo, questa deflazione trascinerà al ribasso anche altri mercati emergenti. Le misure di stimolo, anche se limitate, e la ripresa delle scorte dovrebbero imprimere slancio, ma la Cina va incontro a diversi problemi strutturali: gli sviluppi geopolitici, l’onshoring verso gli Stati Uniti, il Giappone e l’Europa per i prodotti manifatturieri di fascia alta e il near-shoring degli Stati Uniti in Messico porteranno a un forte calo delle esportazioni di beni di fascia bassa.Gli investimenti diretti esteri sono diminuiti. Gli immobili residenziali sono sopravvalutati e in una situazione di offerta eccedente, inoltre i costruttori sono più indebitati di quanto non accadesse in Giappone a fine anni ’80/inizi anni ’90. Le dinamiche demografiche sono preoccupanti: secondo le Nazioni Unite la popolazione attiva si ridurrà del 60% entro la fine del secolo. Si prospetta quindi uno scenario poco sostenibile, in cui servirebbe un’azione forte di sostegno da parte del governo centrale, che però non ha dato finora alcun segnale di voler intervenire.

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Tassi “più alti più a lungo” argineranno l’inflazione, la qualità è la strada maestra

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

A cura di Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa di Columbia Threadneedle Investments. Stati Uniti, Europa, Cina e resto del mondo si muovono in direzioni diverse. Dagli Stati Uniti sono giunte sorprese economiche positive: la domanda di lavoro rimane superiore all’offerta, anche se si sta riallineando, l’indice ISM manifatturiero si è contratto per 10 mesi, mentre il PMI dei servizi si è espanso grazie alla solidità della spesa al consumo. I timori di tassi d’interesse “più alti più a lungo” stanno deprimendo le obbligazioni: a metà ottobre il rendimento del Treasury USA decennale ha toccato il 4,9%. Le azioni globali, di contro, sono scese del 10% dai massimi di luglio. Se si escludono i sette maggiori titoli tecnologici degli Stati Uniti e si applicano ponderazioni paritarie all’S&P500, che ha raggiunto il picco a febbraio ed è rimasto poi stazionario da inizio anno ad oggi. I rendimenti decennali statunitensi sono saliti nel terzo trimestre sulla scia della decisione delle banche centrali di mantenere alti i tassi d’interesse. Inasprimento monetario sta dando i suoi frutti: i rendimenti dei prestiti a imprese e famiglie sono i più alti degli ultimi 15 anni. Inoltre, le previsioni della Fed indicano un aumento dei tassi ufficiali reali a breve termine dall’1,3% al 2,5% entro la fine del 2024. Aumento che sta agendo sulle valutazioni azionarie, il cui premio al rischio dati i rendimenti attuali è il più basso dall’inizio degli anni ’70. In generale, le azioni hanno registrato una buona performance quest’anno, confortate dal fatto che la recessione non è ancora arrivata. Ma lo scollamento tra i listini azionari e lo slancio economico sottostante suggerisce che i corsi azionari rischiano di scendere se l’attività economica non si riprenderà. La crescita europea rimane debole a causa del rallentamento dell’Asia e della politica monetaria restrittiva: gli indici PMI manifatturieri e dei servizi restano sotto quota 50. L’inflazione complessiva e quella di fondo sono ancora elevate, rispettivamente al 4,3% e al 4,5%, ma l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) e gli indicatori dei prezzi alla vendita segnalano una flessione. Il calo dell’inflazione determinerà una crescita dei redditi reali. Ciò significa che, nonostante l’aumento della disoccupazione, le famiglie si sentiranno più agiate, con un effetto positivo sui consumi. È probabile che ciò avvenga di pari passo con la stabilizzazione della Cina, imprimendo slancio alle esportazioni. Le scorte globali sono basse, la deflazione cinese si sta attenuando e il renminbi si è deprezzato, il che stimola l’attività industriale globale e avvantaggia l’Europa. I rendimenti europei rimarranno su livelli più alti rispetto agli ultimi 10 anni. Le ore lavorate sono sui massimi storici e l’ONU prevede che nel 2030 la popolazione europea in età lavorativa conterà 12,4 milioni di persone in meno rispetto al picco del 2011. La disponibilità di lavoro diventerà scarsa nonostante l’immigrazione.

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Immobiliare europeo, le occasioni per gli istituzionali tra tassi alle stelle e greenification

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

A cura di Giambattista Chiarelli, Head of Institutional di Pictet Asset Management. Il settore immobiliare svolge oggi un ruolo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi net zero, se si pensa che in Europa gli edifici costituiscono il 40% del consumo energetico totale, il 36% delle emissioni di CO2 e più della metà dell’utilizzo di elettricità nella regione; consumi derivanti dal fatto che una buona parte delle strutture presenti sono obsolete (il 40% è stato costruito prima del 1960 e il 90% prima del 1990). Ristrutturare questi immobili è certamente più efficiente che costruirne di nuovi: nel secondo caso, infatti, il processo richiederebbe emissioni di CO2 di tre volte superiori rispetto al primo. Tuttavia, non è la sola spinta del regolatore ad indirizzare il mercato immobiliare Europeo verso un approccio più green, in quanto coloro che investono in edifici con un’elevata certificazione di sostenibilità non solo contribuiscono agli obiettivi ambientali, ma beneficiano anche di costi operativi ridotti grazie al minor consumo energetico e a prezzi di vendita e di affitto più elevati. Il miglioramento dei dati economici riflette in parte il fatto che un numero crescente di investitori istituzionali investe ora solo in edilizia “verde”, creando così un mercato potenziale per qualsiasi ristrutturazione intrapresa dai fondi “Value-Add”. La nostra esperienza nell’ambito della greenification degli immobili può generare inoltre rendimenti da Private Equity. Tra i trend di cambiamento in atto nel mercato immobiliare, abbiamo visto anche come la pandemia abbia innescato un crescente disallineamento tra chi affitta gli spazi e chi li utilizza, e tra tipologia di edificio ed esigenze degli occupanti. Gli uffici devono essere più flessibili, orientati ad avere aree comuni più vaste per permettere l’incontro tra persone diverse che frequentano il luogo di lavoro secondo le proprie esigenze. Città medie non lontane dalle capitali (Birmingham, Manchester, Goteborg o Lione) potrebbero in tal senso beneficiare della diffusione dello smart working grazie alla maggiore convenienza che offrono relativamente alle spese di soggiorno, lavoro e viaggio. Infine, un altro segmento chiave dove poter sfruttare una strategia a valore aggiunto è quello della logistica di supporto all’e-commerce. Una ricerca condotta da CBRE (CBRE Research, CBRE Econometric Advisors) suggerisce che per ogni incremento di 1 miliardo di dollari delle vendite online sono necessari 116.000 metri quadrati di spazi logistici in più, ma anche meno punti vendita al dettaglio (che cambierebbero così destinazione d’uso). Attraverso un processo di ristrutturazione e di gestione attiva delle proprietà immobiliari, investendo in asset core solidi, la strategia Value-Add Real estate può quindi offrire rendimenti interessanti, un flusso di reddito sostenibile, un contributo a lungo termine al miglioramento delle emissioni e un certo grado di protezione dall’inflazione. (Abstract by BC Communication

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“Quelle che se la cercano”: Stereotipi di genere e violenza contro le donne

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Milano Venerdì 24 novembre alle ore 10.00: Presso Palazzo Pirelli, via Fabio Filzi 22, Sala Gonfalone. Introduce: Paola Pizzighini, Consigliera Regionale M5S Lombardia, modera: Giulio Cavalli, scrittore, attore e giornalista con reading a cura di Davide Morpurgo di Teatro Officina. partecipano all’incontro: Barbara Biscotti, Docente Università Milano-Bicocca, curatrice della collana “La storia delle donne”, RCS; Valeria Russo, Autrice di: “Non una di meno”, allegato del Corriere della Sera; Luca Nicola, Esperto di Comunicazione e autore; Angie Amal Ahmed, Presidentessa Associazione Donne Arabe e Flavia Brevi, Responsabile Comunicazione Fondazione Libellula. L’Italia è tra i cinque Paesi europei con il più alto numero di donne uccise, collocandosi al quarto posto. Questo quanto emerge dai dati raccolti dall’Unodc-United Nations Office on drugs and crime relativi al 2021, anno in cui si sono registrate in Germania 337 vittime di omicidi di genere, in Francia 228, in Gran Bretagna 207, in Italia 119 e in Spagna97. Tra gli altri dati, che emergono dall’analisi europea, fa impressione la tendenza emersa dopo la pandemia, dove l’Italia ha assistito ad un aumento dell’1,5% dei casi di femminicidio. Nel 2023 si è assistito inoltre ad un aumento del 14% dei casi di delitti commessi in ambito familiare/affettivo. Durante l’evento sarà presentata la mozione del M5S Lombardia che chiede alla Giunta di: attivarsi presso il Ministero dell’istruzione e del Merito per inserire nella programmazione didattica fin dalle scuole primarie ore di insegnamento dedicate all’educazione all’affettività; inserire nella programmazione delle scuole secondarie di primo e secondo grado ore di insegnamento dedicate all’affettività e alla sessualità; attivare all’interno dei corsi di Storia delle scuole secondarie inferiori e superiori un modulo specificatamente dedicato alla Storia delle Donne; aumentare la campagna informativa sulla violenza e stereotipi di genere nelle scuole di ogni ordine e grado; aumentare i finanziamenti destinati ai Centri Antiviolenza anche per poter svolgere una iterazione formativa e informativa all’interno degli Istituti Scolastici; dedicare appositi finanziamenti volti alla formazione del personale docente sugli stereotipi di genere e sulla violenza e pubblicare sulla home page del sito istituzionale Regione Lombardia il numero 1522 dedicato al sostegno delle vittime di violenza e stalking.

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Natale solidale: il calendario 2024 illustrato dagli studenti

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Milano Sabato 2 dicembre, poi, alle 20.30 il Teatro FAES (via Forlanini angolo Visconti d’Aragona) accoglierà il Christmas Gospel Choir, che con le sue calde atmosfere e i canti tradizionali gospel anticiperà la magia del Natale alle porte. Per informazioni e prenotazioni scrivere a inclusione.argonne@faesmilano.it o telefonare allo 02 266867358, il concerto è aperto a tutti. “Crediamo sia una bellissima occasione per condividere con i nostri figli la sana passione per la musica e trascorrere una serata insieme per una buona causa – commenta Sam Guinea, responsabile dei progetti di inclusione -. Una scuola più giusta e solidale è preziosa per tutti, perché permette a ciascuno di dare il meglio e contribuire con i propri talenti al bene della comunità”. Quella per aumentare le ore di sostegno non è l’unica raccolta fondi condotta in nome dell’inclusione: il FAES (Famiglia e Scuola), ente morale no-profit nato nel 1974, a Milano gestisce scuole paritarie bilingui – dall’asilo nido ai licei – con il maggior numero di rette agevolate erogate, attribuite attraverso un processo rigoroso e trasparente, perché è un’associazione di famiglie per famiglie che vuole rendere i suoi istituti accessibili a chiunque lo desideri e puntare sul valore sociale di un’istruzione di qualità. Tra i pilastri della didattica FAES troviamo l’educazione personalizzata, la didattica partecipativa ma soprattutto il sistema dei tutor: un docente dedicato per ogni alunno, che lo supporta negli studi di concerto con gli altri insegnanti e i genitori.Un diario autoprodotto con la copertina disegnata dallo studente che ha vinto il concorso, un calendario illustrato da ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado sfruttando il tema del 50esimo anniversario della fondazione e i due colori del logo, il blu e l’arancione, e un concerto gospel in piena atmosfera natalizia – la sera di sabato 2 dicembre – che raccoglie il testimone dei precedenti, dal tributo ai Queen ai più celebri brani rock, con l’intento di bissarne il successo.Sono le ultime iniziative promosse dalle Scuole FAES di Milano per introdurre le celebrazioni dei 50 anni della fondazione – che ricorrono nel 2024 – e per alimentare la raccolta fondi solidale “You’re simply the BESt”, lanciata con l’obiettivo di sostenere vari progetti di inclusione e in particolare di potenziare le ore di sostegno a favore degli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado con bisogni educativi speciali (BES).Un’attività che va avanti da alcuni anni e che vede all’origine anche una frase di Papa Francesco: “L’educazione è un movimento inclusivo. Un’inclusione che va verso tutti gli esclusi: quelli per la povertà, per la vulnerabilità, per la selettività sociale, per le difficoltà familiari ed esistenziali”. Finora sono state messe in campo moltissime iniziative, dagli spettacoli teatrali al merchandising, persino l’”acquisto” delle ore di marcia e di allenamento di un papà FAES che ha corso due maratone internazionali dedicandole al progetto.

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No all’affettività di Stato. Sì all’informazione sessuale

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Dopo il femminicidio dei giorni scorsi, il nostro sistema politico si è scatenato. Probabile che, come sempre, fra qualche giorno non ne sentiremo più parlare fino a sentenza quando (come dice il ministro Salvini) la chiave della cella in cui sarà rinchiuso l’assassino verrà buttata via. Comunque, abbiamo appreso che il nostro ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante i weekend sostiene che il problema non è tanto fare nuove leggi, ché le leggi già ci sono, ma è un problema culturale… ma passato il fine settimana, il ministro riprende a fare leggi su tutto e, soprattutto, ad aumentare le pene per reati già previsti… reati che, anche con pene strabilianti, continuano ad essere commessi e crescono… come i femminicidi. Calmati gli animi forcaioli, per i politici la questione più urgente sembra una qualche legge che porti l’educazione affettiva nelle scuole. Destra di governo e sinistra di opposizione, apparentemente d’accordo.Cioè: vogliono insegnare nelle scuole come voler bene ad una persona? Ma non c’erano già tutte le materie che gli studenti studiano e che servono ad educarli a voler bene alla civiltà, all’umanità e, ovviamente, alle persone? Cosa dovranno insegnare in più agli studenti? A non vedere il porno? A dire le preghiere (cosa che già molto è insegnata)? A non dire le parolacce quando qualcuno ti vuole obbligare a fare sesso? A come comportarsi se, una volta cresciuti e sposati (uomo e donna, ovviamente), la minestra cucinata dalla moglie non è come dovrebbe essere e quindi come doversi arrabbiare senza stimoli all’omicidio della cuoca incapace? O come non commettere altrettanto omicidio per la scalta di un programma tv piuttosto che un altro? Sembrano battute…. ma che cos’è altrimenti la “educazione all’affettività”? Noi abbiamo capito che è solo fumo negli occhi per dire che i politici hanno la soluzione giusta e quindi raccattare qualche voto per le prossime elezioni. A scuola, a nostro avviso, si può solo informare sulla sessualità. Su come praticarla senza far male a se stessi e/o al proprio partner e come praticarla per godere e far goddere di più e meglio. Una informazione che ogni individuo potrà poi interiorizzare per il proprio comportamento. Oltre, è solo affetto di Stato, della cultura dominante, cioè violenza… che non potrà che generare altra violenza, soprattutto nei confronti dei diversi, di qualunque sesso essi siano. Intanto, mentre è bene che ci siano maschi e femmine che promuovono azioni culturali contro il femminicidio, lo Stato non deve aggravare la sua posizione con l’imposizione di un “affetto di Stato”, ma può solo, REALMENTE E NON A PAROLE, levare tutte le differenze economiche che dilaniano il mondo del lavoro, pubblico e privato. Persone che sono economicamente identiche, è più difficile che si ammazzino fra di loro per una presunta superiorità di una sull’altra.Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Osservatorio Digital Trasformation Academy e Startup Thinking PoliMi

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Milano Giovedì 30 novembre, ore 10.00 – 16.30 Aula De Carli, Edificio B9, Campus Durando, via Durando 10. Imprese e startup si affacciano al 2024 con l’imperativo di affrontare efficacemente nuove sfide, dall’altalenare delle economie all’incertezza geopolitica, dalla transizione ecologica alla questione demografica. In questo contesto di crisi permanente l’adozione di una innovazione digitale e realmente aperta può rappresentare il fattore critico di successo. Imprese e startup devono accompagnare la propria crescita e permanenza sui mercati tramite l’adozione pervasiva di approcci di Open Innovation, che possono rappresentare un motore per cogliere i nuovi spazi di opportunità di business e favorire lo sviluppo e l’utilizzo di nuove tecnologie digitali. La sfida è riuscire a potenziare un ecosistema di innovazione florido e vario, che possa sostenere nel contempo lo sviluppo dell’intero sistema Paese.Il Convegno farà luce sulle priorità con cui le imprese investiranno nel digitale nel 2024, sulle sfide organizzative per affrontare l’innovazione in impresa e sull’importanza crescente dell’Open Innovation per l’Innovazione Digitale nelle PMI e nelle grandi imprese. Sarà inoltre presentato l’andamento dell’ecosistema startup nazionale con i principali indicatori di sistema. Altre informazioni sono disponibili alla pagina dell’evento: https://bit.ly/3R6DXsm

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Università: Prende forma l’Erasmus Italiano con il progetto pilota di UniBg e UniRc

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Prende forma l’Erasmus italiano, il programma che consente agli studenti di trascorrere un periodo di studi in un’altra Università in Italia. Il progetto ambisce a rendere l’offerta formativa più flessibile, valorizzare l’autonomia di atenei e studenti e colmare il divario tra Nord e Sud offrendo allo studente la possibilità di associare più opzioni formative proposte nell’ateneo di iscrizione a quelle disponibili in un altro ateneo.Considerato il crescente interesse per il programma di mobilità studentesca nazionale, che permette a studenti e studentesse di arricchire il proprio curriculum accademico e professionale a fronte di un impegno finanziario più limitato rispetto a quello generalmente previsto in una mobilità internazionale, l’Università degli studi di Bergamo e l’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria hanno istituito un programma di borse di studio finalizzate alla frequenza di insegnamenti (con il sostenimento dei relativi esami finali) presso l’ateneo partner. In particolare, nel corso dell’a. a. 2023/2024, alcuni studenti dei corsi di laurea magistrale di area ingegneristica e di Scienze della Formazione Primaria trascorreranno un periodo di tempo (fino a sei mesi) presso l’ateneo partner.Questa degli atenei di Bergamo e Reggio Calabria rappresenta la prima sperimentazione in Italia che si inserisce nel piano strategico del MUR, come dimostrato anche dal finanziamento inserito in manovra pari a 10 milioni per i prossimi due anni. I due atenei, alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, hanno presentato il progetto ai propri studenti.

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Crowdfunding nell’Unione Europea

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Con la proroga dello scorso anno, il 10 novembre ha segnato un punto di svolta per il crowdfunding nell’Unione Europea, con l’entrata in vigore del Regolamento 2020/1503. Le piattaforme italiane si devono adeguare alle nuove regole ed il taglio è consistente: per il momento è solo Ener2Crowd l’unica autorizzata in ambito lending.Grazie a questa licenza, l’operatività della piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green potrà proseguire con maggiori opportunità e gli investitori di tutta Europa potranno avere nuove prospettive. Segna così un altro grande successo il movimento finanziario di matrice sociale a sostegno di una transizione energetica e sostenibile fatta dalla persone, per le persone: Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, è tra le poche piattaforme crowdfunding —ed unica in ambito lending— che sono riuscite a dimostrare alla Consob ed alla Banca d’Italia di avere tutti i requisiti per continuare ad operare rispettando la nuova normativa ed elevando tutti gli standard in materia di gestione e comunicazione del rischio, trasparenza e tutela degli investitori.Dopo un periodo di crescita smisurata di un settore in cui troppi operatori hanno facilitato in molti casi fenomeni di greenwashing, fatto è che la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) e la Banca d’Italia hanno ora stabilito uno spartiacque nel mercato della finanza alternativa: d’ora in poi avanti solo i migliori.«Il mercato può ora puntare nel nostro Paese ad una raccolta di 1,6 miliardi di euro all’anno, pari allo 0,1% dei risparmi liquidi totali in Italia, quadruplicando la dimensione e raggiungendo i livelli di Paesi come Francia e Germania o come addirittura Finlandia e Svezia, dove la popolazione è già molto più abituata ad utilizzare strumenti di investimento digitali ed alternativi» commentano gli analisti di Ener2Crowd.«Avere ottenuto l’autorizzazione europea è un pilastro fondamentale per la crescita e consolidamento della nostra piattaforma: è stato un processo complesso e lungo che ci ha consentito di migliorare la nostra corporate governance ed i nostri processi a tutela della nostra community. Finalmente Ener2Crowd sarà in grado di avviare il processo di internazionalizzazione, leva strategica fondamentale per il perseguimento della nostra mission, diventare un leader europeo per lo sviluppo di investimenti sostenibili» commenta Paolo Baldinelli, Executive Chairman & Co-Founder. «Il percorso di aggiornamento normativo guidato da Consob e Banca d’Italia è stato fondamentale per dare al mercato della finanza alternativa una veste più matura, promuovere maggiori tutele in materia di gestione del rischio e trasparenza a favore degli investitori e permettere dunque ad operatori come Ener2Crowd di continuare a crescere con una grande responsabilità ma anche più possibilità di fare la differenza per il nostro futuro, in Italia ed in Europa» aggiunge Giorgio Mottironi, CSO & Co-Founder. La raccolta green “made-in-Italy” di Ener2Crowd punta ora a superare i 100 milioni di euro/anno nel prossimo triennio. Grazie all’arrivo dell’autorizzazione ed alla possibilità di operare sul mercato unico europeo, per la piattaforma nata da un’idea di Niccolò Sovico e fondata insieme ad altri 3 soci, l’obiettivo di diventare la più grande piattaforma europea a sostegno della transizione energetica è ancora più vicino.

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Riciclo rifiuti: Italia vicina ai target UE

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

“L’industria del riciclo italiana si conferma leader in Europa ed è ormai vicina al raggiungimento degli obiettivi di recupero di materia fissati a livello UE al 2025-2035. In alcuni casi, come per il riciclo degli imballaggi, questi sono già stati superati. Per un sistema economico davvero circolare nell’uso delle risorse, è necessario però seguire un’Agenda di lavoro nei prossimi due anni che ci consenta di compiere il definitivo salto di qualità”. Sono queste le principali evidenze emerse nel corso della presentazione, tenutasi oggi a Roma, del Rapporto annuale “L’Italia che Ricicla”, promosso dalla sezione UNICIRCULAR di ASSOAMBIENTE – l’Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche. Nel Report di quest’anno Assoambiente ha definito “un’Agenda di Lavoro 2024-2025” per le istituzioni nazionali ed europee, un vero e proprio manifesto programmatico dell’industria italiana del riciclo articolato in 10 punti, per fornire un contributo decisivo alla transizione verso un’economia realmente circolare nell’uso delle risorse. “Whatever it takes” per i materiali riciclati: l’efficacia dei processi di riciclo non può prescindere dalla collocazione sui mercati dei prodotti recuperati, oggi in parte inutilizzati. I mercati di sbocco per queste materie devono essere sostenuti da adeguati strumenti economici e fiscali: su tutti, certificati del riciclo ed estensione del meccanismo dei certificati bianchi. Quote di riciclato nei prodotti: uno degli strumenti più efficaci per sostenere il collocamento sul mercato delle materie provenienti dal riciclo, è la prescrizione di quote minime di contenuto riciclato nei prodotti. Accanto a questo strumento, è auspicabile un rafforzamento degli acquisti verdi della PA (Green Public Procurement) e dei Criteri Ambientali Minimi. IVA agevolata per le materie ottenute dal riciclo. Recupero energetico complementare al riciclo: va rispettata la gerarchia dei rifiuti che lo vede subordinato alla prevenzione e al riciclo, ma preferibile all’incenerimento senza recupero di energia e allo smaltimento in discarica. Tale ruolo va rafforzato.Iter autorizzativi più rapidi e certi: è necessario operare uno snellimento delle tempistiche degli iter autorizzativi per la costruzione di nuovi impianti e per l’aggiornamento di quelli esistenti. Ecodesign: la fase della progettazione dei beni determina fino all’80% dell’impatto ambientale dei prodotti. Vanno applicate politiche tese a evitare produzione o importazione di beni contenenti materiali che pregiudicano la qualità del riciclo.Nuovi schemi di responsabilità del produttore di beni: va posto realmente in capo ai produttori dei beni (poi diventati rifiuti), il costo ambientale della gestione degli stessi lungo l’intero ciclo di vita, incentivando in questo modo anche un reale ripensamento dei processi produttivi.Decreti End of Waste (regole che governano i processi con cui i rifiuti cessano di essere tali): la definizione dei criteri comuni nell’UE dovrà consentire di raggiungere un equilibrio tra mercato e salvaguardia ambientale, partendo dalle applicazioni concrete dei prodotti riciclati.Trasporto dei rifiuti: vanno uniformate le discipline sulla movimentazione transfrontaliera dei prodotti e dei rifiuti. Ad oggi non esiste ancora un raccordo tra i Codici dell’elenco europeo dei rifiuti e i Codici Doganali. Questo genera eccessiva discrezionalità nei controlli doganali. Il ruolo di ARERA: appare imprescindibile una maggiore chiarezza nell’impianto di regole disegnato da ARERA e applicato dalle varie Amministrazioni Pubbliche.

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Diritto alla riparazione: rendere la riparazione più accessibile e conveniente

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Maggioranza dei cittadini dell’UE preferisce far riparare un bene piuttosto che acquistarne uno nuovo. Nuovo obbligo per i produttori di riparare i prodotti anche dopo la scadenza della garanzia. Buoni e altri incentivi finanziari per incoraggiare la riparazione. Il Parlamento ha adottato la sua posizione negoziale sulle nuove misure per rafforzare il diritto alla riparazione e ridurre l’impatto ambientale del consumo di massa.Martedì, con 590 voti favorevoli, 15 contrari e 15 astensioni, il Parlamento ha adottato il suo mandato per i negoziati con i governi UE su un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori. La proposta mira a promuovere un consumo più sostenibile, agevolando la riparazione dei prodotti difettosi, riducendo i rifiuti e sostenendo il settore della riparazione.Secondo il testo adottato, durante il periodo di garanzia legale, i venditori saranno tenuti a dare priorità alla riparazione se è più conveniente o se costa quanto la sostituzione del prodotto, a meno che non risulti impossibile o disagevole per il consumatore. I deputati propongono anche di prorogare la garanzia legale di un anno dopo l’avvenuta riparazione.I consumatori avranno il diritto di richiedere la riparazione di prodotti quali lavatrici, aspirapolvere, smartphone e biciclette, anche dopo la scadenza della garanzia. Per rendere la riparazione più conveniente per il consumatore, i deputati vogliono garantire che i produttori offrano dispositivi sostitutivi per tutta la durata della riparazione, e, nel caso un prodotto non possa essere riparato, se ne potrà proporre uno ricondizionato.Il Parlamento propone che i riparatori indipendenti, i professionisti del ricondizionamento e gli utenti finali abbiano accesso a tutti i pezzi di ricambio, alle informazioni e agli strumenti necessari per una riparazione a un costo ragionevole. L’obiettivo è di superare gli ostacoli che incontrano i consumatori, ai quali viene spesso sconsigliato di far riparare un prodotto a causa dei costi elevati, della difficoltà di accedere ai servizi di riparazione o delle caratteristiche di progettazione che ne impediscono la riparazione.Delle piattaforme online aiutaranno i consumatori a trovare i riparatori (compresi i cosiddetti “repair café”) e i venditori di articoli ricondizionati presenti nella loro zona. Per rendere le riparazioni più accessibili e convenienti, i deputati propongono infine di offrire ai consumatori dei buoni e altri incentivi finanziari attraverso fondi nazionali per la riparazione.

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Transizione verde: nuove misure per sostenere tecnologie a zero emissioni nette

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Il progetto di regolamento “Net Zero Industry Act” mira ad aumentare la quota dell’UE nel mercato globale delle tecnologie relative alla decarbonizzazione. La legge sostiene la produzione di tecnologie necessarie per conseguire gli obiettivi climatici dell’UE I deputati propongono procedure di autorizzazione più rapide e “distretti” industriali a zero emissioni nette Martedì, il Parlamento ha adottato la sua posizione negoziale sulle norme volte a rafforzare la produzione manifatturiera europea per le tecnologie necessarie per la decarbonizzazione. Il progetto di legge “Net-Zero Industry Act” (in italiano: “Legge per le industrie a zero emissioni nette”), adottato con 376 voti favorevoli, 139 contrari e 116 astensioni, stabilisce un obiettivo europeo di produrre all’interno dell’UE il 40% delle tecnologie a zero emissioni nette, cosi come definite nei piani nazionali per l’energia e il clima (PNEC), e di conquistare il 25% del valore del mercato globale relativo a queste tecnologie, entro il 2030. Intende inoltre affrontare le sfide legate all’aumento delle capacità produttive per queste tecnologie. Nei loro emendamenti, i deputati hanno ampliato il campo di applicazione del progetto di legislazione per includere l’intera catena di approvvigionamento, compresi i componenti, materiali e macchinari per la produzione di tecnologie a zero emissioni nette. Propongono anche un elenco più ampio e completo delle tecnologie da trattare, da aggiornare periodicamente. In particolare, i deputati hanno incluso tecnologie di fissione e fusione nucleare, carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF) e altre specifiche tecnologie industriali. La legge presenta due classificazioni dei progetti che saranno sostenuti: progetti di produzione tecnologica a zero emissioni nette e progetti strategici per tecnologie a zero emissioni nette. Mira inoltre a razionalizzare le procedure di rilascio delle autorizzazioni, fissando un calendario di 9-12 mesi per i progetti regolari e da 6 a 9 mesi per i progetti strategici da autorizzare. I deputati propongono anche la creazione di iniziative dal titolo “Distretti a zero emissioni nette” (in inglese “Net-Zero Industry valleys), per accellerare i processi di autorizzazione, delegando parti della raccolta di prove di valutazione ambientale alle autorità nazionali.La legislazione destinerebbe infine dei fondi finanziati dalle entrate del sistema nazionale di scambio di quote di emissione (ETS) e dalla piattaforma Strategic Technologies for Europe (STEP) alla maggior parte dei progetti strategici; il Net-Zero Industry Act rappresenta, secondo i deputati, un passo verso un fondo europeo di sovranità.

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Emissioni CO2 su strada: ridurre l’inquinamento di autocarri e autobus

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Il Parlamento ha adottato la sua posizione negoziale con 445 voti favorevoli, 152 contrari e 30 astensioni.Nel testo, i deputati chiedono nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 degli autocarri medi e pesanti, compresi i veicoli professionali (come gli autocarri per i rifiuti, gli autocarri a cassone o i camion betoniera) e gli autobus. Gli obiettivi proposti consistono in una riduzione del 45% delle emissioni per il periodo 2030-2034, del 65% per il 2035-2039 e del 90% a partire dal 2040. Concordano con la proposta della Commissione di autorizzare l’immatricolazione solo di nuovi autobus urbani a zero emissioni a partire dal 2030, e propongono un’esenzione temporanea (fino al 2035) per gli autobus urbani alimentati a biometano, in determinate condizioni. Il PE è pronto ad avviare i negoziati con i paesi dell’UE per introdurre nuovi limiti per la riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti di nuova produzione.

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Statuto dell’artista: migliori condizioni di lavoro per gli operatori culturali

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Strasburgo. Nella risoluzione di iniziativa legislativa, adottata con 433 voti favorevoli, 100 contrari e 99 astensioni, i deputati sottolineano che il divario tra i sistemi sociali nazionali, le diverse condizioni per gli artisti nei vari Stati membri e le norme applicabili ai lavoratori autonomi creano condizioni inique. Il settore, che impiega il 3,8% della forza lavoro dell’UE e rappresenta il 4,4% del PIL, non è sufficientemente protetto, aggiungono i deputati. Poiché il settore è caratterizzato da modelli di lavoro atipici, reddito irregolare e minori possibilità di contrattazione sociale, comporta l’esistenza di lavoro sottopagato o non retribuito, lavori autonomi fittizi (tra l’1,6% e il 10,8% dei casi) e contratti di buy-out coercitivi. Anche le nuove tecnologie digitali, come l’IA generativa, pongono diverse sfide per gli operatori culturali, secondo il testo adottato. Il Parlamento Europeo chiede un quadro dell’UE che combini strumenti, legislativi e non, per migliorare le condizioni sociali e professionali degli artisti e degli operatori culturali e creare dunque una situazione equa per tutti gli artisti e i professionisti creativi dell’UE. I deputati richiedono che questo quadro includa: — una direttiva relativa a condizioni di lavoro dignitose e la corretta determinazione della situazione occupazionale nei settori culturali e creativi (CCS); — una piattaforma europea per lo scambio delle migliori pratiche e la creazione di una comprensione reciproca tra gli Stati membri; — adeguare il prossimo ciclo dei programmi dell’UE che finanziano professionisti creativi e culturali, come Creative Europe e Orizzonte Europa, per obbligare l’UE e i beneficiari a rispettare gli obblighi sociali e lavorativi dell’UE, dell’OIL, nazionali e collettivi e garantire che gli artisti siano sempre retribuiti, anche per il tempo dedicato alle prove e alla preparazione delle domande di finanziamento.

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Da Re. smaltimento degli imballaggi: «Sventato il rischio di un’altra isteria ecologista dell’Europa»

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 novembre 2023

Strasburgo. Grazie ai voti favorevoli della Lega, il Regolamento europeo che definisce l’impiego e lo smaltimento degli imballaggi, è stato largamente migliorato rispetto alla prima versione a guida ecologista entrata inizialmente nell’aula del Parlamento a Strasburgo. «Eravamo dinanzi a una nuova isteria ecologista dell’Europa, che da tempo insegue principi ambientalisti che mal si addicono alla realtà in cui viviamo», così Gianantonio Da Re, europarlamentare della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia sull’approvazione odierna del Regolamento in oggetto. «Il duro lavoro della Lega, che ha contribuito con il proprio voto favorevole ai tanti emendamenti che hanno migliorato il testo presentato dal PE, ha dato i frutti sperati. Ora le ripercussioni sul nostro sistema produttivo saranno meno pesanti. In particolare è stato scongiurato il pericolo di danneggiare il sistema produttivo italiano, una realtà che aveva già trovato le metodologie per ridurre al minimo gli imballaggi e per re-impiegare gli scarti attraverso un sistema circolare – ha detto ancora Da Re – . Abbiamo evitato di vedere vanificare gli sforzi fatti e le innovazioni introdotte, come aveva giustamente fatto notare Confindustria Veneto Est. Da parte nostra, sicuramente non smetteremo di vigilare sull’operato dell’Europa, in un’ottica di far sempre valere la ragione e il buonsenso».

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