Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 113

Archive for 5 settembre 2021

Economia: La ripartenza e il recupero occupazionale

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

“Il Paese ha bisogno di forza lavoro e la sta cercando. I dati presentati dall’ISTAT ci dicono questo. Le imprese manifatturiere stanno assumendo, da gennaio gli occupati sono saliti di 550 mila unità. Si sta rimettendo in moto tutto, grazie al lavoro delle nostre imprese e alle misure messe in campo dagli ultimi Governi. Anche i dati sul PIL sono positivi, con la previsione di chiudere l’anno intorno al 6%, ed i mercati da mesi, ormai, stanno dando una risposta importante. È una fase di ripartenza che dobbiamo continuare a supportare, per consolidare il recupero occupazionale, lavorando su tre binari paralleli: sostegno alle imprese per semplificare i meccanismi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, dando così loro l’opportunità di intercettare importanti quote di mercato che si sono aperte anche a seguito dell’emergenza sanitaria; riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro; investire sul lavoro autonomo. Su quest’ultimo aspetto abbiamo avviato un percorso per garantire ai lavoratori autonomi quei diritti che prima erano solo per i dipendenti. Penso all’Iscro, un’ammortizzatore sociale rivolto agli autonomi, o all’Assegno unico per sostenere le famiglie. Ora dobbiamo andare oltre. Vanno semplificate tutte le procedure burocratiche per aprire un’attività e poi, per quelle avviate, occorre incentivarle a “crescere”, senza l’oppressione di un sistema fiscale che li “tartassi”. In questo percorso sarà fondamentale la riforma fiscale a cui, come Governo, stiamo lavorando in queste settimane. Per i lavoratori autonomi è sempre più necessario superare il sistema di “saldo e acconti” a favore di una “tassazione per cassa”, un sistema di versamenti mensili di quanto effettivamente incassato, al netto delle spese. Garantirebbe al contribuente la possibilità di una maggiore programmazione ed allo Stato un flusso costante di entrate. Oltre a ridurre il numero degli adempimenti. Da ultimo dobbiamo ridare fiducia alle vocazioni professionali. Le lauree abilitanti rappresentano il primo tassello, ma servono politiche “di visione” per i giovani, che creino, ad esempio, nuovi ambiti professionalizzanti, con profili di tecnici altamente qualificati. In grado di cogliere tutte le opportunità che deriveranno dal Recovery Plan”. Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, in un post sui social.

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Breyer e l’immigrazione: la Corte Suprema influenzata dalla politica?

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

By Domenico Maceri. “La fedeltà dei giudici sta con l’osservanza della legge, non con il partito politico che li ha aiutati a ottenere i loro incarichi”. Così Stephen Breyer, uno dei nove giudici della Corte Suprema americana nel suo nuovo libro “The Authority of the Court and the Peril of Politics” (L’autorità della Corte e il pericolo della politica), che uscirà fra pochi giorni, edito dalla Harvard University. Breyer voleva ovviamente reiterare il principio dell’indipendenza delle toghe. Non stupisce l’asserzione ma la politica nel sistema giudiziario spesso emerge almeno nella mente dei cittadini americani informati ma anche di tanti altri che seguono casualmente le sentenze della Corte Suprema. Uno di questi casi recenti serve da esempio che ci chiarisce il mix fra sistema legale e politica.In una decisione di 6-3 la Corte Suprema ha respinto il ricorso dell’amministrazione di Joe Biden di abbandonare il Migrant Protection Protocols (MPP), una misura sull’immigrazione creata da Donald Trump. Per ridurre il numero dei rifugiati centroamericani in America, il 45esimo presidente aveva concluso un accordo internazionale per mantenere i richiedenti asilo nel Messico mentre il lento sistema giudiziario americano considerava i loro casi. Trump aveva negoziato l’accordo per ridurre il numero sempre crescente di rifugiati, interpretando i continui aumenti alla frontiera come un’invasione, mantenendo la sua linea “dura” contro gli immigrati. L’accordo, MPP, “Remain in Mexico”, siglato nel 2019, era stato sospeso per 17 mesi, ma il 13 agosto dell’anno in corso, il giudice federale Matthew J. Kacsmaryk, ha ordinato il suo restauro. Kacsmaryk ha giudicato legittima la richiesta di Greg Abbott e Mike Parson, ambedue repubblicani, e governatori del Texas e Missouri rispettivamente. I due hanno giustificato la loro richiesta citando l’onere delle spese dei loro Stati per la presenza di questi rifugiati. L’amministrazione di Biden ha reagito chiedendo alla Corte Suprema di bloccare la decisione di Kacsmaryk. La Corte Suprema ha deciso di mantenere l’ordine del giudice federale e dare tempo alla Corte di Appello del Quinto Circuito di decidere il caso.Si tratta dunque di una sconfitta, almeno temporanea per Biden, che adesso si vede obbligato a riprendere le negoziazioni con le autorità messicane. Lo farà controvoglia ma la Corte Suprema ha anche dato l’incarico a Kacsmaryk di assicurarsi che Biden la prenda sul serio. In caso contrario vi potrebbero essere altre conseguenze legali, che la Corte Suprema ha conferito Kacsmaryk.Né Kacsmaryk né la Corte Suprema hanno considerato la triste situazione dei rifugiati, molti dei quali sfuggono alla violenza dell’America Centrale. Impedendogli di entrare negli Usa continua i pericoli per la loro vita poiché la sicurezza in Messico non è poi tanto migliore dei loro Paesi di origine. Dall’inizio del MPP nel 2019, i rifugiati hanno subito soprusi dentro i confini del Messico. Human Rights First, un’associazione sui diritti umani basata negli Usa, ha rilasciato un rapporto in cui si forniscono dati di 1550 casi di abusi che includono morti, stupri, sequestri contro questi migranti costretti a rimanere nel Messico.Le negoziazioni fra Biden e il Messico potrebbero facilmente andare a monte se le autorità messicane decidono di non cooperare e rifiutarsi di accettare questi rifugiati nel loro territorio. In passato, dopo la richiesta iniziale, i migranti venivano rilasciati nel territorio americano aspettando la data del loro processo. Con frequenza, però, non si presentavano ed entravano nel mercato del lavoro illegalmente. Trump voleva proprio evitare loro l’accesso per limitare o eliminare queste situazioni. La decisione temporanea della Corte Suprema sembrerebbe avere poco a che fare con la politica ma difatti si tratta proprio del contrario. A cominciare dal fatto che Kacsmaryk era stato nominato da Trump. C’è poi ovviamente il costante conflitto politico fra governatori repubblicani e un presidente democratico. Kacsmaryk ha chiarito che la necessità di restaurare il MPP era dovuta agli aumenti dei rifugiati al confine. In effetti ha usato una giustificazione politica e non legale. Ha spiegato che il Missouri e il Texas ne facevano le spese per i costi di servire questi rifugiati per quanto riguarda la sanità e l’istruzione dei loro figli. Fare ricorso al sistema giudiziario spesso è l’unico modo per risolvere i conflitti. In questo caso la Corte ha deciso di rimandare tutto e probabilmente riconsiderare il caso nei prossimi mesi. Nel frattempo, l’immigrazione, compito del governo federale e non statale, viene consegnato al volere degli Stati, mediante l’uso del giudice Kacsmaryk.La decisione della Corte Suprema sul MPP conferma la linea poco chiara che esiste fra legalità e l’influenza delle considerazioni politiche. Il giudice Breyer non vede queste acque sporche. Per lui tutto è limpido e cita l’indipendenza della Corte Suprema, facendo riferimento al fatto che, nonostante i suoi dissensi giudiziari espressi per iscritto, il sistema funziona. La richiesta di Trump alla Corte Suprema di ribaltare l’elezione del 2020 è stata respinta. Il fatto che Trump abbia nominato 3 degli attuali 6 giudici scelti da presidenti repubblicani e solo 3 da presidenti democratici non gli è servito a nulla per i suoi scopi politici. Breyer aggiunge inoltre che la Corte Suprema ha votato 3 volte per mantenere l’Obamacare, la riforma sanitaria del 2010 approvata durante la presidenza di Barack Obama.Breyer però non sembra avere captato che la politica a Washington sia divenuta tossica negli ultimi anni. Il giudice sembra essere congelato negli anni novanta quando lui fu nominato da Bill Clinton e confermato dal Senato con un voto schiacciante di 87 sì e 9 no. Un evento inconcepibile di questi giorni. Breyer non tocca neanche il tasto dell’ipocrisia di Mitch McConnell, senatore repubblicano del Kentucky e Presidente del Senato fino a gennaio del 2021, che ha “rubato” uno dei seggi alla Corte Suprema al presidente Obama. Va ricordato che con la morte di Antonin Scalia all’inizio del 2016, giudice conservatore, McConnell si rifiutò di sottoporre la nomina di Merrick Garland alla conferma perché si trattava di un anno di elezione presidenziale. Quando però poi Trump nominò Amy Coney Barrett per sostituire Ruth Bader Ginsburg, McConnell la fece confermare in tempi rapidissimi con l’elezione del 2020 già in corso, creando una maggioranza di 6 a 3 per giudici del suo partito. Breyer chiude gli occhi a queste considerazioni politiche ma Biden non lo ha fatto. Ecco perché ha istituito una commissione per studiare possibili riforme sulla Corte Suprema. Le raccomandazioni della Commissione dovrebbero arrivare fra breve. Il più presto possibile andrebbe bene per ristrutturare la Corte Suprema, che pende a destra, anche se Breyer non lo riconosce. Le ultimissime notizie ne confermano l’emergenza. La Corte Suprema, con un voto di 5-4 si è rifiutata di sospendere la nuovissima legge draconiana del Texas che proibisce l’aborto dopo sei settimane di gravidanza, anche in caso di stupro o incesto. Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California.

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Camerino nella classifica The-Times Higher Education

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

Camerino. L’Università di Camerino entra per la prima volta nella prestigiosa classifica internazionale THE-Times Higher Education e lo fa egregiamente posizionandosi nella fascia 501-600 su 1662 Atenei inseriti nel ranking. Qualità della didattica, qualità delle attività di ricerca e loro impatto, rapporti con le imprese e internazionalizzazione sono state le categorie su cui si è basata la valutazione e che rappresentano i principali punti di forza di Unicam. La partecipazione alla classifica è su base volontaria e per la prima volta Unicam ha voluto sottoporsi alla valutazione, entrando dunque subito in buona posizione. Il miglior punteggio ottenuto (73.5) è quello delle citazioni delle pubblicazioni scientifiche delle ricercatrici e dei ricercatori Unicam, a testimonianza della qualità di tali lavori apprezzati dalla comunità scientifica internazionale. Buoni risultati anche per quanto riguarda l’internazionalizzazione con particolare attenzione alla presenza di studenti stranieri (45.2 punti) ed alla collaborazione con docenti internazionali per i lavori di ricerca (73.2 punti), così come per i finanziamenti alle attività di ricerca ottenuti da parte delle aziende, con ottengono un punteggio di 46,1. “Siamo estremamente orgogliosi – sottolinea entusiasta il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – di questo importante risultato che ci riempie di soddisfazione e che ci ripaga degli sforzi e dell’impegno profuso da tutta la comunità universitaria nel mantenere sempre alta la qualità della didattica e della ricerca, che ottiene importanti riconosciemnti a livello internazionale e che rappresenta anche un volano per lo sviluppo del territorio attraverso le attività di trasferimento di conoscenze e di competenze alle imprese, che sostengono il nostro lavoro. Si tratta anche di una conferma della bontà della scelta di puntare sull’internazionalizzazione, una delle linee strategiche dell’Ateneo, come ribadito anche nella definizione del Piano Strategico 2018-2023, e che ne caratterizza fortemente la mission. La presenza e l’ottimo posizionamento nel ranking Times Higher Education rappresenta quindi un ulteriore stimolo a continuare di sicuro su questa strada”.

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Scuola: serve un cambio di passo

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

Per la scuola in presenza e in sicurezza diventa imprescindibile revisionare gli organici del personale scolastico, ripristinare i plessi scolastici cancellati e ridurre il rapporto alunni-docenti: a sostenerlo sono stati Cisal e Anief, ribadendolo oggi con i vertici del Ministero dell’Ufficio di Gabinetto durante l’incontro sul “Patto per la scuola. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Le delegazioni sindacali erano composte da Andrea Messina e Giovanni Portuesi per Cisal e da Chiara Cozzetto e Daniela Rosano per Anief, oltre a Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal. Secondo Anief-Cisal, il piano complessivo da attuare, utilizzando i preziosi e massicci fondi del Pnrr, è presto fatto: ripristinare insegnamento per moduli per infanzia e primaria; estendere obbligo scolastico fascia 5/18 anni; ripristinare il doppio canale di reclutamento con assunzione dalla prima e seconda fascia GPS senza limitazione; sdoppiare le classi e aumentare sedi e gli organici del personale docente e ata a partire dai profili professionali Ata mai attivati; mettere in sicurezza le classi con una sostanziale diminuzione del rapporto alunni/docenti; eliminare i vincoli per i trasferimenti del personale e agevolare i passaggi di ruolo; ripristinare il Fun tagliato negli ultimi dieci anni; estendere la card a tutto il personale anche precario, educativo ed amministrativo con la formazione durante l’orario di servizio.

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Claire Castillon: Son empire

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

Collection Blanche, Gallimard. « Il la kidnappe. Comme un tour de magie. Je perds ma mère. J’ai sept ans. Il faut voir comment ça se passe. Le déroulement. Heure par heure. C’est intense. Ma mère est pourtant sur des rails. Je me la rappelle très bien à ce moment-là, qui trace, voûtée parfois, toujours à la besogne, comme une machine en quelque sorte. Et soudain, le choc. Il l’expédie ailleurs. Il la prend, il la vide, il se met dedans et il ne ressort jamais. » Une femme rencontre un homme qui prétend l’aimer. Sa fille observe, impuissante, la prise de pouvoir progressive de cet homme jaloux, menteur, obsessionnel, voleur et paranoïaque, sur l’esprit de sa mère subjuguée. Dans ce roman inquiétant, à l’humour glacial, Claire Castillon excelle à disséquer les contradictions de la femme et la perversité de l’homme qui la manipule, tenant le lecteur sous le regard ambivalent de la fillette, témoin de l’effondrement de sa mère. 160 pages, 140 x 205 mm

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Nathacha Appanah: Rien ne t’appartient

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

Collection Blanche, Gallimard. « Elle ne se contente plus d’habiter mes rêves, cette fille. Elle pousse en moi, contre mes flancs, elle veut sortir et je sens que, bientôt, je n’aurai plus la force de la retenir tant elle me hante, tant elle est puissante. C’est elle qui envoie le garçon, c’est elle qui me fait oublier les mots, les événements, c’est elle qui me fait danser nue. » Il n’y a pas que le chagrin et la solitude qui viennent tourmenter Tara depuis la mort de son mari. En elle, quelque chose se lève et gronde comme une vague. C’est la résurgence d’une histoire qu’elle croyait étouffée, c’est la réapparition de celle qu’elle avait été, avant. Une fille avec un autre prénom, qui aimait rire et danser, qui croyait en l’éternelle enfance jusqu’à ce qu’elle soit rattrapée par les démons de son pays. À travers le destin de Tara, Nathacha Appanah nous offre une immersion sensuelle et implacable dans un monde où il faut aller au bout de soi-même pour préserver son intégrité. 160 pages, 140 x 205 mm

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Al via il concorso per giovani traduttori dell’UE!

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

Le scuole secondarie di tutti i paesi dell’UE possono ora iniziare a iscriversi a Juvenes Translatores, il concorso annuale di traduzione della Commissione europea. Le scuole secondarie di tutti i paesi dell’UE possono ora iniziare a iscriversi a Juvenes Translatores, il concorso annuale di traduzione della Commissione europea. Dalle ore 12.00 del 2 settembre, le scuole potranno iscriversi online per consentire ai propri studenti di competere con i coetanei degli altri paesi dell’Unione. Il tema dei testi che i ragazzi tradurranno quest’anno è “In partenza… verso un futuro più verde”. Johannes Hahn, Commissario per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “L’obiettivo del concorso è incoraggiare i giovani a considerare la carriera di traduttore e, in generale, promuovere l’apprendimento delle lingue. Il tema è in linea con una delle priorità politiche più importanti dell’UE, il Green Deal europeo, che riguarda da vicino i giovani. Oltre ad affrontare questo tema interessante, l’obiettivo del concorso è riunire giovani di diversi paesi appassionati di lingue, incoraggiandoli e aiutandoli a superare le barriere tra le persone e le culture. La capacità di comunicare con gli altri e di comprendersi a vicenda, indipendentemente dalle differenze, è fondamentale affinché l’UE possa prosperare.” I partecipanti potranno scegliere da quale a quale delle 24 lingue ufficiali dell’UE desiderano tradurre (le combinazioni linguistiche possibili sono 552). Nell’edizione dello scorso anno gli studenti hanno scelto ben 150 combinazioni linguistiche diverse.L’iscrizione delle scuole – che costituisce la prima parte della procedura in due fasi – è aperta fino alle ore 12.00 del 20 ottobre 2021. Per iscrivere la scuola, gli insegnanti possono usare una delle 24 lingue ufficiali dell’UE.La Commissione europea inviterà 705 scuole a partecipare alla fase successiva. Il numero delle scuole partecipanti di ciascun paese corrisponde al numero di seggi del paese al Parlamento europeo. La procedura di selezione delle scuole è automatizzata e casuale. Le scuole selezionate sceglieranno un massimo di 5 studenti che parteciperanno al concorso. Gli studenti possono essere di qualsiasi nazionalità, ma devono essere nati nel 2004. Il concorso si svolgerà online il 25 novembre 2021 in tutte le scuole partecipanti.I vincitori, uno per paese, saranno annunciati all’inizio di febbraio 2022. Se la situazione lo consentirà, la premiazione avverrà nella primavera del 2022 nel corso di una cerimonia che si terrà a Bruxelles, dove i vincitori avranno anche la possibilità di incontrare i traduttori della Commissione europea e di saperne di più sul lavoro dei linguisti.

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Nutriscore e il no dell’Italia

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

L’unità dell’agroalimentare italiano contro il Nutriscore è un fatto positivo che deve spingere il nostro Paese a farsi valere anche in sede europea per dire no a un sistema di etichettatura sbagliato – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Al Cibus 2021 le voci delle organizzazioni di settore sono state unanimi, mentre il ministro Patuanelli si è impegnato nuovamente a continuare la battaglia per arrivare a un sistema alternativo. Il Nutriscore, conosciuto anche come etichetta a semaforo, eserciterebbe una forte influenza sulle scelte dei consumatori senza fornire informazioni essenziali sul prodotto che stanno acquistando – continua Tiso. Si attribuirebbe in questo modo un punteggio agli alimenti sulla base della loro presunta salubrità, stabilita a priori, finendo per penalizzare alcune delle nostre migliori eccellenze. Sono evidenti i gravi rischi che l’adozione di tali criteri comporterebbe. L’attribuzione dei colori agli alimenti ne favorirebbe infatti alcuni a scapito di altri. È inoltre facile immaginare le grandi pressioni da parte dei produttori per influenzare le decisioni in merito e i conflitti che un simile meccanismo scatenerebbe. Si può e si deve evitare tutto questo, adottando un sistema di etichettatura che permetta al consumatore di conoscere nel dettaglio la composizione degli alimenti e di effettuare le sue scelte senza subire condizionamenti.

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Ipertrigliceridemia persistente e malattia cardiovascolare aterosclerotica

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

L’American College of Cardiology (ACC) ha pubblicato di recente una guida per la riduzione del rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica (atherosclerotic cardiovascular disease, Ascvd) in pazienti con ipertrigliceridemia persistente. Si tratta in particolare di un Expert Consensus Decision Pathway (ECDP), con cui gli esperti vogliono colmare il vuoto presente nella pratica clinica per quanto riguarda la gestione di un alto rischio di Ascvd con l’ipertrigliceridemia persistente e l’integrazione di terapie che non siano statine.Come spiegato nell’articolo pubblicato su Jaac, i pazienti con ipertrigliceridemia ad alto rischio di Ascvd hanno il rischio più elevato di eventi Ascvd ricorrenti e quindi ottengono il massimo beneficio da un ulteriore abbassamento del colesterolo Ldl con l’aggiunta di terapie non statiniche. Nel documento si sottolinea come la modifica dello stile di vita sia una componente fondamentale per la riduzione del rischio Ascvd, sia prima sia durante l’utilizzo di farmaci ipolipidemizzanti. Tale modifica prevede di seguire una dieta sana per il cuore, svolgere regolare attività fisica, mantenere un peso nella norma, evitare i prodotti con tabacco e limitare il consumo di alcol. Si raccomanda inoltre ai pazienti con ipertrigliceridemia persistente di rivolgersi a dietisti oltre che ai professionisti cardiovascolari e vengono fornite raccomandazioni, per medici e pazienti, anche per quelli con Ascvd accertato, diabete mellito, grave ipertrigliceridemia e altri fattori di rischio. Una linea guida sulla gestione del colesterolo ematico insieme a una raccolta delle considerazioni nella valutazione del rischio era stata rilasciata nel 2018 dall’ACC insieme all’American Heart Association (AHA) e in collaborazione con altre associazioni mediche. «Dopo la pubblicazione della linee guida sul colesterolo del 2018 sono emerse nuove prove in merito alle opzioni di trattamento per un approccio basato sul rischio di trigliceridi in pazienti a rischio con ipertrigliceridemia persistente» scrivono gli autori nelle conclusioni. «Gli algoritmi presentati in questo ECDP avallano le raccomandazioni identificate nelle linee guida sul colesterolo 2018 e si rivolgono alla gestione dell’ipertrigliceridemia in 4 popolazioni di pazienti che incontrati di frequente dai medici nella pratica quotidiana» spiegano. (Fonte Doctor33)

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The threat from the illiberal left

Posted by fidest press agency su domenica, 5 settembre 2021

Our cover this week warns that classical liberalism is under threat. One danger comes from the Trumpian right. The attack from the left is more surprising and harder to grasp. On the face of it illiberal progressives and classical liberals like The Economist want many of the same things. Both believe that people should be able to flourish whatever their sexuality or race. They share a suspicion of authority and entrenched interests. They believe in the desirability of change. And yet the two camps could hardly disagree more over how to make progress. Classical liberals believe that the best way to navigate disruptive change in a divided world is through a universal commitment to individual dignity, open markets and limited government. The illiberal left prefers to enforce ideological purity, by no-platforming their enemies and cancelling allies who have transgressed. The stakes could hardly be higher. Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist.

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