Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 2 settembre 2021

“Ultima Progenie” di Carla Fortebracci e Stefano Crudele

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

Esce l’ultimo libro di Carla Fortebracci e Stefano Crudele “Ultima Progenie” edizioni Terre Sommerse. Un’incontenibile passione per le tombe arcaiche e le rovine di antichissime strutture megalitiche portano Rebecca Norton a fare dell’archeologia una carriera di successo in giro per il mondo. Un’inaspettata lettera, piena di misteriose citazioni e simboli sconosciuti, che il patrigno le farà avere dopo la sua morte, la spingerà ad intraprendere, insieme al suo amico e giornalista Nicholas Heaven, un’ossessiva ricerca di indizi i quali, via via, introdurrà i due protagonisti sempre più inesorabilmente in un pericoloso tunnel fatto di omicidi, intrighi, organizzazioni segrete, esoterismo, tecnologia, ingegneria sociale, realtà multidimensionali e la funesta presenza di entità non umane. Alla fine del tunnel si imbatteranno in scoperte oltre ogni loro immaginazione, mentre il male, ineffabile e crudele, esigerà un estremo pegno di sangue.

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Quinta edizione del premio Open Innovative PMI

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

Aprono le iscrizioni per la quinta edizione del premio Open Innovative PMI. Da oggi è possibile iscriversi al primo riconoscimento nazionale, ideato e organizzato in esclusiva per le PMI innovative da Grant Thornton, la member firm italiana di Grant Thornton International Ltd, network globale che fornisce servizi di consulenza in area Audit, Tax e Advisory con oltre 58.000 professionisti in circa 130 Paesi. Il Premio riconosce le migliori PMI innovative italiane e si inserisce nel progetto multidisciplinare “Open Innovative PMI” che ha il duplice scopo di monitorare, promuovere e valorizzare la migliore innovazione “made in Italy” e di portare attenzione su questa specifica tipologia di impresa.Il progetto si rivolge anche a grandi aziende, investitori e in generale a tutto l’ecosistema dell’innovazione italiana, del quale vuole rappresentare un punto d’incontro, proprio perché mira a diffondere una vera e propria cultura dell’innovazione.Open Innovative PMI si sviluppa in sei diverse sezioni interconnesse tra loro: il Premio, il Convegno, l’Osservatorio, l’Academy, il Vivaio e le News e per promuovere l’innovazione ha dedicato un’apposita piattaforma web http://www.openinnovativepmi.it.Inoltre, tra le diverse attività e iniziative, anche quest’anno verrà rilasciata l’analisi dell’Osservatorio Open Innovative PMI, che opera in collaborazione con l’Università di Pisa, mentre il 17 ottobre presso La Pinetina Golf Club, ad Appiano Gentile (CO), si terrà la seconda edizione di Open Innovative PMI Golf Race: un momento all’insegna dello sport e del networking tra professionisti del settore, giornalisti e imprenditori.Federico Feroci, partner di Grant Thornton e responsabile dell’Osservatorio Open Innovative PMI, ha commentato: “Il Premio, giunto alla sua quinta edizione, si conferma un’occasione importante per dare visibilità alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita, ossia a quelle imprese che pongono l’innovazione al centro del proprio modello di business”. Feroci ha poi aggiunto che: “Oggi più che mai la promozione di una cultura dell’innovazione è una chiave importante per lo sviluppo di tutto il tessuto economico italiano, in gran parte costituito proprio da piccole e medie imprese”.Le iscrizioni per il premio Open Innovative PMI sono aperte in forma libera e gratuita, a tutte le PMI iscritte nell’apposita sezione del Registro delle imprese della Camera di Commercio riservata alle PMI innovative, nonché a quelle in procinto di iscriversi, purché in possesso dei requisiti richiesti dalla legge per ottenere lo status di PMI innovativa alla data del 19 ottobre 2021. Attualmente sono circa 2000 le PMI innovative iscritte all’apposito registro della Camera di Commercio.Le categorie in gara quest’anno per la quinta edizione sono tre: “Ricerca, innovazione e digitale”, categoria alla quale possono candidarsi tutte le PMI innovative la cui componente economica e/o operativa sia per la maggior parte dipendente da attività di Ricerca&Sviluppo e/o da applicazioni di natura tecnologica; “Internazionalizzazione”, categoria specifica per tutte le PMI innovative che hanno avviato un percorso di espansione all’estero; “Millenials”, categoria dedicata esclusivamente a tutte le PMI nate prima del 2010.Una giuria indipendente, composta da esponenti del mondo accademico e della business community del panorama italiano si riunirà martedì 19 ottobre per valutare le candidature e selezionare le finaliste. Il presidente della commissione sarà Federica De Santis, docente presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa e responsabile scientifico dell’Osservatorio Open Innovative PMI.Il premio è patrocinato da MAECI, CNR, AIFI e ANDAF. L’evento di premiazione delle imprese vincitrici si terrà il prossimo 11 novembre a Roma. La cerimonia sarà preceduta da un convegno durante il quale Grant Thornton presenterà, in collaborazione con l’Università di Pisa, i risultati dell’analisi dell’Osservatorio Open Innovative PMI.

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Unsic: “Rifinanziare l’indennità per malattia a chi è in quarantena”

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

L’assenza dal lavoro privato per quarantena legata aI contatto con una persona positiva al Covid-19 è rimasta fuori dalla tutela previdenziale a carico dell’Inps. Una questione di non poco conto. In sostanza, a causa della mancanza di stanziamento pubblico per il 2021 per equiparare la quarantena a cui debbono sottoporsi coloro che vengono in contatto con persone positive al Covid-19 all’assenza per malattia, i lavoratori del settore privato sono fuori dalla tutela previdenziale con tale indennità.Nei giorni scorsi, durante il suo intervento alla Festa dell’Unità di Modena, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha citato la questione e ha aperto uno spiraglio sulla possibilità che la tutela venga nuovamente finanziata, assicurando che sarà discussa nel prossimo Consiglio dei ministri.Come ricorda un ottimo pezzo sul Post, l’assenza dal lavoro “per quarantena” corrisponde al periodo di isolamento fiduciario che deve rispettare chi è venuto in contatto con persone positive al coronavirus e non coincide con l’isolamento che le persone positive sono tenute a rispettare. La legge stabilisce che duri dieci giorni per le persone non vaccinate e sette giorni per quelle vaccinate.Nelle prime settimane dell’emergenza da coronavirus, con il decreto cosiddetto “Cura Italia”, il primo che ha affrontato la delicata materia, l’assenza per quarantena era stata equiparata al trattamento economico e previdenziale della malattia. Il governo ci aveva messo su 663,1 milioni di euro.Per questo 2021, invece, le risorse sono scomparse. Come ha fatto sapere l’Inps a inizio agosto, tale indennità “non potrà essere erogata per gli eventi avvenuti nell’anno in corso”. In sostanza, finiti i fondi, sparita la tutela previdenziale per i lavoratori assenti dal lavoro per quarantena dopo un contatto con un positivo accertato.Si tratta di un problema di non poco conto sia da un punto di vista sanitario sia economico. Infatti c’è innanzitutto il rischio che un lavoratore eviti di denunciare il contatto con un positivo proprio per non incappare nella quarantena forzata. Il risvolto economico, infatti, è sostanzioso: sul fronte dei tagli in busta paga, Il Sole 24 Ore ha calcolato che possano arrivare fino a 461 euro netti per ciascun periodo di quarantena.La delicata questione investe soltanto i lavoratori del settore privato, perché il decreto legge numero 18 del 2020 stabilisce che il periodo trascorso in quarantena per i dipendenti pubblici debba sempre essere equiparato al periodo di ricovero ospedaliero, con retribuzione piena.L’Unsic denuncia il problema, chiedendo il rifinanziamento urgente della misura. Il mancato indennizzo e il conseguente taglio in busta paga rischiano di spingere i lavoratori a non segnalare il contatto con persone positive, facendo così aumentare la diffusione del virus.

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Volatilità e mercati asiatici: il settore tecnologico

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

A cura di Chantana Ward, Gestore del fondo Comgest Growth Asia di Comgest. Recentemente, i mercati asiatici hanno attraversato un periodo di volatilità. Dopo che l’autorità di vigilanza cinese ha emanato una serie di norme per regolamentare il settore dell’istruzione, si è verificato un sell-off. Di fatto, le imprese operanti in questo ambito hanno dovuto registrarsi come organizzazioni senza scopo di lucro. La notizia ha mandato a picco società come TAL Education e New Oriental Education, con cali del 50-70% in una sola seduta di borsa.La volatilità si è diffusa al settore tecnologico in generale poiché queste nuove norme rientrano in una più ampia serie di modifiche normative. Tutti hanno parlato del rischio legato alle Olimpiadi, ma andrebbe anche considerata l’opportunità per il Giappone di essere protagonista del primo evento mondiale della riapertura, gestito egregiamente nonostante le circostanze avverse. Nel frattempo, il Giappone sta vaccinando più di un milione di persone al giorno e il suo tasso di crescita del PIL dovrebbe allinearsi a quello delle altre principali economie a partire da questo trimestre.Riteniamo che le storie di crescita endogena, quelle dei leader globali e dei beneficiari dei cambiamenti sociali, debbano riflettersi nei rispettivi prezzi azionari; e continuiamo a trovare molte di queste storie. Riportiamo di seguito alcuni esempi. Nonostante i continui lockdown da Covid-19, Fast Retailing ha riportato una crescita dell’utile operativo del 72% (per i nove mesi fino a maggio), trainata in particolare da Cina e paesi limitrofi.La forza del marchio e l’apertura di nuovi negozi stanno imponendo la propria presenza presso il consumatore asiatico emergente. Nidec ha continuato a crescere rispetto all’anno precedente registrando una crescita dell’utile operativo del 60%, grazie in particolare al solido andamento delle applicazioni per beni di consumo e il settore automobilistico. L’azienda ha annunciato il nome del suo primo cliente nell’ambito dei motori per veicoli elettrici in Giappone, Sagawa Express. Samsung Electronics ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2021, che hanno evidenziato aumenti del fatturato e dell’utile operativo rispettivamente del 19% e del 53% su base annua.

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Monopattini e sicurezza. Le responsabilità di Autorità e utenti

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

Il monopattino col casco anche per i maggiorenni. Le leggi regionali e quelle comunali che obbligano il casco anche ai maggiorenni (tutte illecite perché è materia nazionale, codice della strada). Le società di gestione dei servizi comunali che contestano e minacciano di andarsene mettendo in crisi le politiche di mobilità urbana sostenibile. L’urgenza di fronte ad alcuni incidenti che forse col casco avrebbero potuto non essere mortali. I recenti incidenti mortali di Sesto San Giovanni e Firenze che, con forte impatto mediatico, reclamano interventi del legislatore. Che, al momento, sembra impantanato tra commissioni e norme che accontentino produttori, amministratori, utenti, opinione pubblica; pantano in cui, nuotando a vista, si ipotizza anche l’obbligo sul mezzo delle frecce direzionali .Monopattini condotti contromano; sui marciapiedi; nelle corsie preferenziali e in zone di divieto di circolazione; parcheggi dove capita (coi disabili che giustamente protestano per barriere a caso e rimosse solo da qualche gentile passante); uso del mezzo da due persone; guida con bagaglio eccessivo e sbilanciante, minando sicurezza di conduttori e utenti della strada; guida con cuffie che diffondono musica o collegano al telefonino; minorenni senza casco; etc…. Un contesto in cui pesa come un macigno la mancanza di educazione civica da parte degli utenti, e conseguente “maleducazione” stradale e urbana. Una realtà che non abbisogna di chissà quali leggi speciali, ma SOLO del rispetto del codice della strada. Che probabilmente le amministrazioni non fanno o fanno poco… per vari motivi, non secondario quello della mancanza di vigili alla bisogna, nonchè l’abitudine degli agenti esistenti a non far caso più di tanto a questa caterva di violazioni del codice della strada. Eppure questo è il prezzo in più da pagare per la mobilità sostenibile, prezzo che i Sindaci non pagano. E, anche per rispondere al richiamo dell’opinione pubblica preoccupata, sostituiscono con ordinanze illecite sull’obbligo del casco (e relativo Tar che poi boccia, e tutti pagano…). Insomma, come spesso accade in molti ambiti, il problema è che non vengono applicate e fatte rispettare le regole, che già ci sono. Che se così fosse, forse non staremmo qui a dibattere di caschi (come non si dibatte di caschi per le biciclette). Sindaci, attrezzatevi! Niente è gratis, neanche la sicurezza. Vincenzo Donvito, Aduc

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Accordo Stato-Regioni per rafforzamento assistenza domiciliare

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

«Il ruolo sempre più centrale, la figura sempre più indispensabile degli infermieri italiani nell’ambito di un sistema sanitario che ha bisogno di crescere, giorno dopo giorno, puntando apertamente sulle elevate professionalità di cui dispone, possono e devono rappresentare la chiave di volta per la tutela del cittadino, del malato e, in particolare, dei soggetti fragili. In questo senso, non possiamo che accogliere con favore l’annunciato e finalmente sancito accordo tra Governo e Regioni, nell’ambito di quel PNRR che prevedeva, da mesi, lo stanziamento di ulteriori 4 miliardi di euro per rafforzare l’assistenza domiciliare. Lo avevamo ribadito, con forza, a suo tempo, lo diciamo ancora adesso: una occasione da non perdere quella della nuova, ingente disponibilità economica da mettere al servizio dei cittadini. Queste risorse, se gestite in modo oculato, e quindi incanalate in un percorso di sinergia tra le parti in causa, con una visione olistica dove il cittadino è al centro di tutto, possono davvero essere una occasione da non perdere. Gli uomini e le donne della sanità sono pronti ad intraprendere questo percorso. E ora che ci sono anche le risorse, non possiamo che costruire, insieme, la svolta positiva che la nostra sanità da tempo aspetta. Ciò premesso, non basta fregiarsi del merito degli accordi e dei patti conclusi, se poi nei fatti si lascia tutto a metà. Certo che ha ragione il Ministro Speranza quando dice che gli Ospedali di Comunità costituiscono il decisivo passo in avanti per tutelare i malati nell’ambito del rafforzamento di una assistenza domiciliare che è il presente e il futuro su cui puntare, riducendo i ricoveri e prendendosi cura dei malati cronici e degli anziani. Ed è proprio qui, secondo Nursing Up, che bisogna valorizzare senza ulteriore indugio la figura di chi, come gli infermieri, hanno le carte in regola per prendersi sulle spalle la responsabilità della salute dei cittadini, assumendo un ruolo di coordinamento di figure ad essi sottoposte. Ecco l’infermiere coordinatore, o il “case manager” di cui parla la nostra FNOPI, quello che guida il piano di lavoro giornaliero, organizzando e collaborando con gli altri infermieri per la parte operativa, mentre il medico effettua le diagnosi e indica le terapie da eseguire. Sembra tutto perfetto, ma naturalmente, in tempi di delicate trattative contrattuali per la categoria infermieristica, che attende da troppo tempo di vedere “la luce” di una reale valorizzazione, e nell’ottica di una carenza cronica base di 80mila professionisti, i fatti stanno diversamente». Così Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up, Sindacato Nazionale Infermieri. Questo vuol dire solo una cosa: occorre organizzare un piano capillare di assunzioni da nord a sud. Per quanto ci riguarda, nella nostra qualità di iscritti agli Ordini professionali, auspichiamo che la FNOPI assuma una posizione determinata, e che si avvalga delle sue prerogative di Ente sussidiario dello Stato per richiedere assunzioni a tappeto, posto che il ruolo centrale non va solo rivendicato e meramente menzionato.Dove reperirli? Occorre riaprire le realtà concorsuali ferme al palo da troppo tempo, richiamare gli infermieri italiani dall’estero con contratti degni di tal nome, mettere un argine alle fughe all’estero dei giovani colleghi, costruendo nuove basi contrattuali per una professione che merita». By Alfredo Iannaccone

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Peregrini: A riveder le stelle, viaggio esperienziale nella Divina Commedia

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

Bologna. Dal 10 al 12 settembre 2021, presso il parco Talon di Bologna, si svolgerà PEREGRINI – A riveder le stelle, un viaggio esperienziale nella commedia dantesca incentrato sul XXXIII canto del Paradiso, a cura della compagnia Theandric con la collaborazione organizzativa dell’Associazione Il Giardino Segreto – Arte e Natura.Come Dante, l’esperienza performativa intende calare i partecipanti nelle vesti di Peregrini. Il fulcro dell’evento è la camminata meditativa che si snoda seguendo un tracciato definito nel Parco Talon di Bologna, con l’impiego di una tecnica di meditazione che Dante stesso descrive nella sua opera: “Così la mente mia, tutta sospesa, – mirava fissa, immobile e attenta, – e sempre di mirar faceasi accesa”.La mente tutta sospesa è la ricerca del distacco dai pensieri, la non identificazione con essi, il lasciarli fluire. Lo sguardo fisso per trovare l’immobilità del corpo e la concentrazione sono gli altri elementi che completano la descrizione della tecnica meditativa utilizzata. Così ciascuno vive il viaggio alla ricerca di sé stesso, dando vita e corpo alla Commedia, in un dialogo costante con essa. Alla fine del viaggio il poeta ritrova sé stesso. La ricerca di sé è ricerca della propria umanità. Il mirar, la vista alla quale Dante allude, è percezione altra, è conoscenza e consapevolezza insieme. Un’esperienza di piacere e godimento, dove non esiste distinzione tra fisico, mentale, psicologico e spirituale; la meditazione non può essere detta ma solo esperita, dagli stadi più semplici all’illuminazione, fino al sentirsi tutt’uno con “l’amor che move il sole e le altre stelle”. La camminata lenta dei Peregrini modifica la relazione con sé stessi, con l’ambiente, con l’altro, in una moltiplicazione di sguardi, un caleidoscopio di vissuti che si specchiano e si rispecchiano, riconnettendo vita sociale e arte. Ridefinisce le coordinate dello spazio e del tempo mettendo al centro la relazione, quel quid, non oggettivabile, non riconducibile a un bene durevole, cioè un prodotto che possa avere altra vita, entrare in una rete commerciale, oltre il qui e ora dell’accadimento.Protagonisti della performance sono gli artisti della compagnia Theandric ma soprattutto i partecipanti, “praticanti” o alla prima esperienza, che non sono officianti ma neppure spettatori. Svolgono un ruolo intermedio di partecipanti attivi, consapevoli, che alimentano l’energia della scena vivente, insieme ai professionisti dello spettacolo dal vivo. PEREGRINI – A riveder le stelle è un esperimento di arte pubblica e condivisa, senza barriere di accesso, con conseguenze dal punto di vista della salute psicofisica dell’individuo, della coesione sociale, della consapevolezza ecologica nel rapporto tra persona e ambiente.

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Tumore del cavo orale

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

Lei insieme ad altri esperti Sapienza ha dato vita già da tempo al progetto MoMax (Medicina orale e maxillo facciale) del Policlinico Umberto I della Sapienza Università di Roma, in pratica la prima task force ospedaliera in Italia, pensata per intercettare precocemente i tumori del cavo orale. Quali sono gli obiettivi e da quali figure è composta? “Questo progetto nasce dall’intuizione del mio primario, la Professoressa Antonella Polimeni che ha capito la necessità di creare questo gruppo multidisciplinare che ha lo scopo di ridurre i tempi della diagnosi e avviare quanto prima il paziente alla terapia. Una volta effettuata la diagnosi, il paziente viene preso in carico dall’equipe entrando dunque in questo percorso il Momax così da poter essere valutato da diversi specialisti. “A tal proposito – dichiara la prof. Polimeni – ringrazio anche il professor Marco De Vincentiis che è il coordinatore del Tumor board testa-collo costituito dagli oncologi per la chemioterapia e immunoterapia”. Nel gruppo sono presenti i radioterapisti, gli antomopatologi e lo stomatologo figura strategica per prevenire alcune problematiche che possono insorgere a seguito della radioterapia. E’ fondamentale in ogni caso la personalizzazione delle cure”. ( fonte “Agenzia DIRE”)

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Vaccino Covid, ecco per chi valgono le esenzioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

Quali motivi esentano dal vaccino contro il Covid 19? La Società italiana di medicina generale prova a specificarli in un vademecum promosso per chiarire ai medici di famiglia i contenuti delle circolari 35509 e 35444 del 4 e 5 agosto del Ministero della Salute che delineano i criteri di esclusione dalla vaccinazione. In primo luogo, tra i soggetti che hanno contratto il virus, i positivi asintomatici sono esclusi per 3 mesi a decorrere dal tampone positivo, mentre sono esclusi per 6 mesi dalla negativizzazione – tempo di validità del green pass – i positivi sintomatici. Il paziente con sintomi sospetti e il suo contatto stretto sono esclusi fino al risultato del tampone antigenico o molecolare. E veniamo alle patologie no-Covid che possono essere causa di esclusione dal vaccino: tra le non trasmissibili, la giustificano l’infarto miocardico od un evento cardiovascolare acuto, od intervento chirurgico grave; fra le trasmissibili, oltre ad epatite acuta e nefrite, sono pregiudizievoli gli stati settici e le gravi infezioni d’organo o tessuto. Il vaccino può inoltre essere momentaneamente controindicato per ipersensibilità ad eccipienti, quali il peg2000dmg per Pfizer, la trometamina per Moderna, il polisorbato per AZ e J&J, e per i soggetti in cui sono insorti trombosi e citopenia dopo la prima somministrazione di siero a vettore virale o in casi di sindrome di Guillain Barrè dopo prima dose. Se si cambia vaccino tra prima e seconda dose è meglio la consulenza dell’allergologo. Non ci sono invece controindicazioni per le donne in gravidanza. In alcune situazioni prima della somministrazione servono precauzioni. Farmaci come i chemioterapici possono inibire l’azione e i pazienti vanno dirottati allo specialista che si occupa della terapia. Va consultato lo specialista anche nel dare l’ok alla seconda dose di vaccino Pfizer se la prima ha prodotto miocardite o pericardite. La pregressa reazione allergica immediata ad altro vaccino indirizza ad una consulenza con immunologo od allergologo, ma non è considerata controindicazione. Né sono controindicazioni l’allattamento, pregressa paralisi di Bell, malattie autoimmuni in corso, pazienti immunocompromessi od oncologici, storie di pregresse gravi reazioni allergiche a farmaci o sostanze. Nella seconda parte del vademecum dell’associazione scientifica guidata da Claudio Cricelli, si chiarisce che a rilasciare le certificazioni d’esenzione sono i medici del servizio vaccinale, il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta con credenziali per inserire i dati dell’assistito nel software regionale, i responsabili del centro vaccinale in caso di vaccini sperimentali. Se il paziente non ha idonea documentazione va comunque riferito allo specialista. La certificazione va rilasciata a titolo gratuito archiviando sia per iscritto sia online la documentazione clinica per i successivi monitoraggi. Infine, si ricordano i tempi per ottenere il green pass: dopo la prima dose si attende fino al 12° giorno dalla prima somministrazione del vaccino, e quest’ultimo è valido dal 15° giorno dalla prima dose fino all’inoculo della seconda; per ottenere il pass dopo la seconda dose l’attesa è di 48 ore e la validità è 270 giorni dal rilascio. Per il vaccino monodose si attende il 15° giorno dall’inoculo. Per il test negativo dopo malattia da Covid-19 (o positività), il certificato di esenzione valido sei mesi va emesso dallo stesso medico che emette il certificato di fine isolamento. By Mauro Miserendino (Fonte Doctor33)

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Covid-19. Da Ministero nuove indicazioni su quarantena, isolamento e ciclo vaccinale

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 settembre 2021

Alla luce della circolazione delle nuove varianti del Covid, in particolare la Delta, ma anche all’avanzamento della campagna vaccinale che in molti casi vede il ciclo vaccinale ancora non completato, il Ministero ha aggiornato le misure di quarantena, isolamento e riammissione in servizio o lavoro, in particolare per differenziarle in caso di contatti stretti a seconda che il soggetto abbia, o meno, completato il ciclo vaccinale e da quanti giorni. Vale la pensa fare un punto dei contenuti della Circolare del Ministero diffusa l’11 agosto 2021. Le condizioni che portano al termine della quarantena in caso di contatto con casi Covid dipendono dal livello di rischio del contatto, ma anche se il soggetto ha completato il ciclo vaccinale più o meno 14 giorni o non è vaccinato. Per quanto riguarda i soggetti vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, i contatti “asintomatici ad alto rischio (contatti stretti)” possono “rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”. In assenza di test diagnostico, si può valutare la quarantena di 14 giorni. Se il contatto ad alto rischio è un operatore sanitario o che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid-19 oppure si tratta di personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid-19 “non si applica la misura della quarantena bensì la sorveglianza sanitaria attiva”. Se il contatto è “a basso rischio”, non devono fare la quarantena. Le cose cambiano leggermente se il soggetto non è vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, con una distinzione se il caso Covid è dato da variante Beta o non-Beta. Contatto con caso Covid variante non-Beta: Se il contatto è “asintomatici ad alto rischio (contatti stretti)” ed è avvenuto con un caso Covid diverso dalla “variante inglese” la quarantena prevista è di 10 giorni e può concludersi con un test molecolare o rapido negativo, mentre in assenza di test deve durare 14 giorni. Anche in questa casistica, per gli operatori sanitari indicati dalla circolare del Ministero vale la sorveglianza attiva. Per quanto riguarda, invece, i contatti “a basso rischio”, non è necessaria la quarantena. Contatto con caso Covid variante Beta: in questo caso i soggetti non vaccinati o senza ciclo completo da almeno 14 giorni, indipendentemente dal rischio del contatto, devono fare 10 giorni di quarantena che termina solo con un tampone antigenico o un test molecolare negativo. In questo caso per gli operatori sanitari è prevista oltre che la sorveglianza attiva in caso di contatto stretto, anche una sorveglianza passiva in caso di contatto a basso rischio. Il Ministero raccomanda “in ogni caso di prevedere l’esecuzione di un test diagnostico a fine quarantena per tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze”.La gestione dell’isolamento del soggetto dipende se il caso Covid è dovuto a una variante Voc diversa dalla Beta oppure dalla Beta. Caso Covid variante non-Beta: se il soggetto è asintomatico l’isolamento è di 10 giorni e si conclude con un test molecolare o antigenico negativo. Se ci sono sintomi, gli ultimi 3 dei 10 giorni di isolamento devono essere senza sintomi e comunque serve un test diagnostico negativo. Se si tratta di un caso positivo a lungo termine, l’isolamento è sospeso al termine di 21 giorni di cui almeno ultimi 7 giorni senza sintomi. Caso Covid variante Beta: sia sintomatici che asintomatici, restano vigenti le indicazioni previste per i casi con variante non-Beta, ma serve un test molecolare negativo per sospendere l’isolamento. La procedura e la certificazione per la riammissione in servizio del lavoratore dopo l’assenza per malattia Covid-19 sono le stesse in vigore da aprile 2021 (cfr. Farmacista33, 17 aprile 2021). Infine, la circolare dà un’ultima indicazione sull’uso dei test salivari recentemente introdotti, precisando che “qualora non sia possibile ottenere tamponi su campione oro/nasofaringei, che restano la metodica di campionamento di prima scelta, il test molecolare su campione salivare può rappresentare un’opzione alternativa per il rilevamento dell’infezione da SARS-CoV-2”. (Fonte: Farmacista33)

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