Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 24 settembre 2021

Luce naturale. Gabriele Basilico e Luca Santiago Mora

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

Rubbiano di Solignano (PR) 30 settembre – 30 novembre 2021 Laterlite S.p.a. Via Vittorio Veneto 30 Fotografie di Gabriele Basilico e Luca Santiago Mora A cura di Daniele De Luigi. L’evento espositivo presenta fotografie scattate all’interno dello stesso stabilimento da Gabriele Basilico nel 1983 e da Luca Santiago Mora tra il 2017 e il 2020. Nelle fotografie a colori di Gabriele Basilico, come scrive il curatore Daniele De Luigi, “è come se la fabbrica raccontasse se stessa, con un fotografo che tende a nascondere la propria abilità facendosi passare per cronista”. In quegli scatti, Basilico rappresenta anche un paesaggio storico, dagli anni Settanta, in cui la fabbrica era divenuta simbolo della lotta operaia, agli anni Ottanta in cui la sfera del lavoro e quella del privato si separarono inesorabilmente e i luoghi industriali tornano a rappresentare solo se stessi. A distanza di quasi quarant’anni, anche Luca Santiago Mora è stato chiamato a fotografare lo stabilimento Laterlite, ma in un contesto molto diverso, dove l’architettura non appare mai da sola, ma sembra esistere solo nel rapporto con l’ambiente, le persone, il tempo: da soggetto fotografico, la fabbrica si fa soggetto senziente, vivo e perno di nuove relazioni. “Mora arretra dalla sua posizione privilegiata di fotografo e si chiede cosa la fabbrica vede intorno a sé, – scrive De Luigi – le persone, gli automezzi, i materiali, ma soprattutto la natura, gli alberi, l’avvicendarsi del giorno e della notte, il ciclo delle stagioni”. Il progetto di Santiago Mora ha per titolo Windows e nasce come installazione site-specific all’interno della Laterlite, dove si possono osservare corrispondenze formali tra il contenuto dell’immagine e lo spazio reale intorno a essa, in un’amplificazione del concetto di fotografia come finestra.Il progetto promosso da Laterlite mira a sollecitare sguardi nuovi e relazioni inedite nella quotidianità di chi ci lavora, alimentando un’idea di comunità che esiste proprio nel legame tra i protagonisti del lavoro, la fabbrica e il contesto ambientale e territoriale.In occasione dell’inaugurazione della mostra sarà presentato il risultato del progetto ARTE ESPANSA, un laboratorio creativo realizzato all’interno del programma Parma 2020+2021 Imprese Creative Driven che ha coinvolto le maestranze di Laterlite nella creazione di un’opera d’arte collettiva: una progettazione partecipata ideata da muschi&licheni con l’obiettivo di creare un intervento di rigenerazione ambientale per un futuro percorso naturalistico, in via di produzione, realizzato da Laterlite, in collaborazione con gli studenti delle scuole medie di Fornovo, attorno allo stabilimento di Rubbiano e lungo il fiume Ceno, all’interno delle aree del Parco Fluviale Regionale del Taro. Gabriele Basilico è probabilmente il fotografo di paesaggi urbani più conosciuto al mondo.

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“Orizzonti” a sostegno dei genitori di adolescenti con disabilità neuromotorie

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

Appuntamento con Fondazione Ariel sabato 25 settembre – e a seguire ogni ultimo sabato del mese fino al 28 maggio 2022 – con il nuovo gruppo di sostegno “Orizzonti”, formato da genitori di ragazzi dai 13 ai 20 anni con disabilità neuromotorie. A loro sono dedicati gli otto incontri, in modalità online sempre dalle ore 10 alle 12, per affrontare il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e iniziare a immaginare insieme nuove mete e nuovi traguardi. Negli incontri dedicati al nuovo gruppo Orizzonti i genitori partecipanti hanno dunque la possibilità di conoscere e valutare insieme a molti esperti le opportunità e i servizi per compiere scelte consapevoli rispetto agli studi, alle attività nel tempo libero, alla maturazione affettiva e sessuale, alla protezione giuridica fino al compimento dei 18 anni, alla costruzione di spazi progressivi di autonomia dalla famiglia fino alla progettazione di percorsi di vita indipendente.I temi specifici dei vari incontri verranno delineati sulla base di una “progettazione partecipata”, cioè coinvolgendo i genitori nell’identificare le tematiche di interesse prevalente, sviscerando le difficoltà e gli stati d’animo, e valorizzando le esperienze di ognuno, gli insuccessi che fanno crescere e i traguardi di cui essere fieri.I genitori potranno così scoprire un orizzonte di scelte più ampio rispetto a quello noto, ed essere in grado di progettare percorsi non standardizzati e il più possibile rispettosi dei desideri, delle potenzialità e della dignità dei loro figli con disabilità.Numerosi gli esperti coinvolti negli incontri, provenienti dal mondo scolastico, lavorativo, psicopedagogico, dei progetti e servizi sociali, della protezione giuridica e tutela dei diritti. Il coordinamento è affidato a Stefania Cirelli insieme a Carla Gaddi, psicologa e psicoterapeuta, esperta di dinamiche della coppia, di sostegno alla famiglia e referente dei servizi di sostegno psicologico di Ariel. Sulla base dell’esperienza dell’anno appena trascorso che ha visto trasferire tutti i corsi in streaming, Ariel ha scelto di proseguire con questa modalità di fruizione per andare incontro alle esigenze delle tante famiglie interessate a partecipare, che sono spesso distanti geograficamente dalla sede milanese della Fondazione o impossibilitate a garantire la propria presenza a ogni incontro.

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Senza defiscalizzazione energetica, il buio economico 2020 rischia di minare la ripresa 2021

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

Dai dati sui conti economici 2020 che l’Istat ha diffuso oggi si ha un quadro preoccupante, pur se scontato, visto che stiamo parlando di uno degli anni più terribili degli ultimi periodi, l’anno della comparsa della pandemia e dei lockdown più rigidi. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha registrato -2,9% in valore e -2,6% in potere d’acquisto. Il calo dei consumi privati (-11,0%), ha generato una crescita della propensione al risparmio al 15,6% dall’8,0% del 2019.E’ probabile che i dati dei primi mesi 2021 (meno lockdown) saranno migliori: produzioni e consumi sofferenti nel 2020 hanno ripreso vigore.Una ripresa, però, su cui grava negativamente proprio quanto in questo periodo: l’aumento dei prezzi dei prodotti energetici, sì consistente (40% luce, 31% gas, benzina ai massimi rispetto al 2014: 1,670 al litro) da vanificare la “ripresina” 2021. Il Governo ha per ora intenzioni tampone (molto poco influenti) solo per luce e gas, mentre per la benzina… accetta la fatalità. Considerato che i prodotti energetici sono base delle economie domestiche ed industriali, si profila il peggio. Si assottiglieranno i risparmi accumulati dalle famiglie nel 2020 e – a caduta – si minimizzerà la propensione al risparmio: il “grasso” accumulato nel 2020 utilizzato per la nuova “magra” 2021/2022. Governo e Parlamento hanno chiara questa situazione. Ma – purtroppo – queste istituzioni danno priorità alla tenuta della maggioranza, in cui c’è tutto e il contrario. E tralascia provvedimenti che – cosiddetti impopolari quanto necessari – defiscalizzando i prodotti energetici slancino consumi e produzione. Si tratterebbe di rovesciare l’attuale politica: da priorità assistenziali/tampone a priorità di stimolo, con consumatori e produttori attori principali. Primo Mastrantoni, Aduc

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Una storia di bufale: Vaccini magnetici che attirano teste metalliche

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

In principio era il microchip, iniettato con il vaccino anti-covid. Le vaccinazioni avrebbero uno scopo: iniettare un microchip che induca i vaccinati a scegliere i prodotti di Microsoft al posto di quelli della concorrente Apple. La notizia, apparsa su un sito canzonatorio, è del tutto inventata, eppure, è bastato questo annuncio, per scatenare le teorie più strampalate sulle vaccinazioni. Nessuno si è chiesto come un microprocessore possa transitare nell’ago della siringa ma, evidentemente, la fiducia nella tecnologia a sostegno delle proprie convinzioni non ha confini. Ora, la credulità si è spostata su un componente che non c’è nel vaccino: il grafene. Vediamo. La grafite (es. la mina delle matite) è formata da atomi di carbonio legati casualmente; se, invece, la struttura atomica è ordinata si ottiene l’oggetto più ambìto per celebrare un fidanzamento: il diamante. Il grafene è carbonio ordinato, ha lo spessore di un atomo è, cioè, un foglio sottilissimo. Ha la resistenza teorica del diamante, la flessibilità della plastica e un vasto campo di applicazioni: dall’elettronica (circuiti), all’industria automobilistica (batterie), a quella dello sport (caschi, racchette), alla medicina (retina bionica), all’ambiente (potabilizzazione dell’acqua di mare e purificazione dell’aria) e alle nanotecnologie. E’ stato scoperto da due ricercatori inglesi che per questo hanno ricevuto il premio Nobel per la fisica. L’Unione europea finanzia il progetto di ricerca e applicazione Graphene Flagship, che coordina il lavoro di 158 enti in 23 Paesi comunitari.Dunque, che cosa c’entra il grafene, o meglio un suo composto, l’ossido di grafene, con i vaccini? Nulla, perché l’ossido di grafene non è un componente dei vaccini attualmente somministrati. Il tutto nasce da uno “studio” effettuato dal ricercatore Pablo Campa dell’Università spagnola di Almeria, che avrebbe rilevato la presenza dell’ossido di grafene nel vaccino Pfizer, ma la stessa università di Almeria smentisce e minaccia querele. Si potrebbe rimuginare sul potere accademico che si scaglia contro il povero ricercatore, ma non è così perché la “ricerca”: a) è stata effettuata su un solo campione di vaccino di provenienza sconosciuta, per ammissione dello stesso Campa; b) non è stata effettuata la procedura di valutazione; c) non è stata pubblicata su nessuna rivista scientifica, neanche quelle a pagamento.Ovviamente, la supposta presenza di grafene ha fatto da detonatore alla bufala dei vaccini magnetici: il braccio inoculato attirerebbe metalli ferrosi e, a dimostrarlo, circolano video che mostrano monete attratte dall’arto magnetico. Ovviamente, la spiegazione del fenomeno è semplice: vicino al punto di inoculo rimangono residui di colla del cerotto nonchè sudore e grasso. Premendo in loco, le monete si appiccicano, il che avviene anche con oggetti di plastica che magnetici non sono. Insomma, basterebbe detergere il punto di vaccinazione e la moneta cadrebbe perdendo l’effetto “magnetico” o, meglio, “magico”. Con sbigottimento di tanti creduloni. Primo Mastrantoni, Aduc

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CBRE Global Investors lancia il fondo europeo d’impatto residenziale

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

E’ il primo closing del CBRE European Residential Impact Fund (di seguito “ERIF” o “il Fondo”), che mira a procurare rendimenti legati all’inflazione mediante investimenti d’impatto nel settore dell’Affordable housing (abitazioni economicamente accessibili), sebbene l’aumento dei canoni d’affitto possa essere limitato dalla legge, o consentito soltanto con sostanziale ritardo nei tempi. Il Fondo ha ricevuto un impegno di capitale di 465 milioni di euro complessivi da quattro investitori istituzionali europei, tra cui clienti nuovi e già esistenti. ERIF è un fondo di investimento aperto, paneuropeo, costituito in forma di SICAV-SIF con sede in Lussemburgo, aperto agli investitori qualificati provenienti da EMEA, Nord America e Asia e ha l’ambizione di crescere fino a 3 miliardi di euro (valore patrimoniale lordo) entro tre-cinque anni. Il Fondo si è impegnato a realizzare un impatto ESG (ambientale, sociale e d’impresa) attraverso la consegna di case in affitto a canone accessibile, di buona qualità e sostenibili, con un’offerta completa di servizi per famiglie di medio reddito, nei mercati delle principali aree metropolitane delle prime 15 città europee e in alcune altre città selezionate. Il Fondo farà leva sui punti di forza della piattaforma europea di CBRE leader del mercato.Il Fondo si caratterizza per la sua strategia d’impatto ESG, completa ed esclusiva, che è stata studiata in cooperazione con The Good Economy, consulente esterno in materia di impatto sociale. I suoi obiettivi principali sono allineati agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), al fine di effettuare acquisizioni in aree multifunzionali delle periferie nel settore della locazione privata (PRS). Accanto al tema principale dell’accessibilità economica, i criteri di selezione d’impatto ESG comprendono l’efficienza energetica, la vicinanza dei trasporti pubblici, i servizi e l’accesso ad aree verdi. Tuttavia, prima di assumere una decisione, i potenziali investitori dovrebbero tenere conto di tutti gli obiettivi del Fondo, così come descritti nel Memorandum di collocamento del Fondo stesso. Per individuare gli investimenti strategici nei mercati delle 15 principali città europee in termini di trend demografico, i team di consulenza e investimento delle sedi locali di CBRE Global Investors continueranno a ricorrere allo storico approccio vincente della società, basato sulla ricerca. Il Fondo sta attualmente sviluppando un elenco attivo e crescente di potenziali investimenti che, se completati con successo, saranno acquisiti dal Fondo.Il primo closing giunge in un periodo in cui il mercato residenziale è caratterizzato dalla limitata offerta di case in affitto economicamente accessibili e di buona qualità, condizionando, secondo quanto definito dall’Urban Land Institute (ULI), competitività della città, rendimento economico, salute dei cittadini, benessere e qualità della vita. Il problema è particolarmente sentito nel segmento delle abitazioni intermedie, che comprende i nuclei famigliari che non hanno i requisiti per accedere all’edilizia popolare ma, allo stesso tempo, faticano a sostenere gli interi costi di mercato.Paul Oremus, Fund Manager di CBRE European Residential Impact Fund ha dichiarato: “Utilizzeremo l’European Residential Impact Fund per assumere un ruolo leader nel mobilitare e agevolare capitale istituzionale verso comportamenti socialmente responsabili, investendo in abitazioni economicamente accessibili, sostenibili e di buona qualità. Nel fare ciò, ci impegniamo a contribuire a rendere le città più inclusive, tenendo conto dei bisogni delle comunità locali.”

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“Sfruttiamo il Pnrr per la medicina del territorio”

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

Appello di De Lillo, Omceo Roma. “La medicina territoriale deve potere contare sulle risorse del Pnrr, ma deve ripartire dal capitale umano, per tutti i colleghi che andranno in pensione e non saranno rimpiazzati dai nuovi ma anche perché bisogna rivedere le modalità di accesso agli studi per la medicina generale perché attualmente non garantiscono che siano formate figure idonee al ruolo di medico di famiglia”. Lo afferma Stefano De Lillo, vice-presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma e provincia.”Dopo tanti anni di blocco del turnover dobbiamo lavorare sul capitale umano- ribadisce- il medico di medicina generale è centrale per l’assistenza sul territorio e ha costi contenuti per il Servizio sanitario nazionale. Lui investe sull’innovazione ed è autonomo, ma per consentirgli di fare questo e stare al passo con le richieste dei pazienti e dei tempi, che mutano velocemente, serve metterlo in rete con i medici specialisti, rafforzare o in caso costruire reti forti di connessione per i dati, così che il professionista specialista o anche il medico di base possa caricare cartelle cliniche e referti. È un sistema a basso costo- spiega il vice-presidente dell’Omceo Roma- ma ad alta produttività che va modernizzato: bisogna dare al medico la possibilità di interloquire con gli specialisti, con chi ha emesso il referto, anche in via telematica, informatica e telefonica, affinché si accelerino le prestazioni in modo efficace, senza far girare i pazienti tra le varie strutture. Noi usciremo dalla pandemia molto più maturi e consapevoli, come classe medica saremo più preparati, però proprio per questo dobbiamo rendere il sistema più efficiente”. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede la realizzazione delle case di comunità, strutture a basso impatto dal punto di vista edilizio ma dal raggio d’azione ampio, in grado di fare da presidio ambulatoriale sul territorio con specialisti sia per l’assistenza medica che sociale, non alternativo all’ospedale, ma capace di intercettare la metà degli accessi impropri nei Pronto soccorso. Un’idea che secondo De Lillo deve essere valutata con molto pragmatismo: “Bisogna essere realistici, perché non serve costruire dei mini-ospedali. Il punto di riferimento devono rimanere gli studi degli mmg, che vanno potenziati e messi in rete. Bisogna puntare sull’esistente e non soltanto su strutture da realizzare ex novo, che rischiano di duplicare l’offerta o di disorientare il paziente. Il medico di famiglia infatti conosce i propri assistiti, mentre un nuovo collega sarebbe completamente digiuno”.Infine, rispetto al ruolo centrale del medico di base per le vaccinazioni anti-Covid, De Lillo non teme che si perda né che si riduca, anzi “con gli hub che restano attivi sul territorio continueremo a dare supporto nei nostri studi alla campagna vaccinale contro il Sars-CoV-2, ma ci occuperemo anche delle altre vaccinazioni, proprio per non lasciare indietro le somministrazioni importanti, come l’antipneumococcica e l’antinfluenzale. Saremo ancora di supporto- conclude- e magari con un’organizzazione capillare ancora più forte”.

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Scuola: Nuovo elenco lavori gravosi che mandano in pensione 4 anni prima

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

Ci sono anche i maestri della primaria e i collaboratori scolastici. Anief: perché gli altri esclusi? Si potrebbe allargare ad altri lavoratori della scuola, ma non a tutti, l’accesso al pensionamento a 63 anni tramite l’Ape sociale: per volontà dalla Commissione sui lavori gravosi, dal 2022 dovrebbero essere inclusi anche i maestri della scuola primaria e i collaboratori scolastici. Categorie che si andrebbero così ad aggiungere ai maestri della scuola dell’Infanzia e agli educatori degli asili nido. Disco rosso, invece, per tutti gli altri: nessun anticipo pensionistico, dunque, per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, come pure per gli assistenti amministrativi, i tecnici, gli educatori e tutte le altre figure professionali: a costoro vanno applicati i parametri dell’ultima Legge Monti-Fornero, con uscita a 67 anni oppure con circa 42 anni di contributi versati. Nelle prossime settimane, i risultati prodotti dalla Commissione, presieduta dall’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, verranno sottoposti al vaglio del Governo e del Parlamento.Anief apprezza senz’altro il coinvolgimento dei maestri della primaria e dei collaboratori scolastici nella nuova lista, che sulla base di criteri scientifici ha portato la Commissione lavori gravosi ha esteso dalle 15, sinora previste, a ben 43 professioni potenziali che presentano un indice combinato di malattie professionali e infortuni sopra la media: tutte attività che comportano mansioni “pesanti”, non solo a livello fisico, che comportano quindi la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro. Rimane da capire cosa ha portato gli esperti a escludere le altre professionalità della scuola. “In realtà – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – il lavoro all’interno di un istituto scolastico è tutto usurante. Vi sono delle dimostrazioni scientifiche che non fanno differenze sostanziali tra gli strascichi psicologici e fisici che comporta l’opera professionale in un istituto scolastico. A questo proposito, sono anni che chiediamo, anche per trasparenza amministrativa e pubblica, che i dati sulle malattie professionali vengano resi pubblici: ci dobbiamo accontentare di quelli svolti all’estero, dove è emerso che tutto i lavoratori della scuola, a partire dai docenti, sono vittime del burnout. È un dato provato, che ci ha convinto a chiedere nel nuovo contratto di lavoro la diaria da rischio biologico assegnata ad altre professionalità, come quelle mediche. Indennità a parte, rimane un dato di fatto che, anche per ringiovanire la categoria più vecchia al mondo, c’è l’impellenza di mandare in pensione chi lavora a scuola a 62 anni senza penalizzazioni. Ecco perché l’Ape Social va allargata a tutti i docenti e Ata”.

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Sciolto il nodo sulla riscossione dei Buoni Fruttiferi Postali in caso di morte di uno dei cointestatari

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

La questione è finalmente risolta: in caso di decesso di uno degli intestatari di un Buono Fruttifero Postale (Bfp), recante la clausola “pari facoltà di rimborso”, i cointestatari possono riscuotere l’intera somma, a patto di riconoscere agli eredi il corrispettivo spettante. La Corte di Cassazione ha dichiarato che tutti i sottoscrittori del buono hanno pari titolarità sulla somma depositata e sui relativi interessi.“La sentenza della Cassazione – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – segna un punto importante in una vicenda complessa, che si trascina da anni. Ci siamo occupati di diversi casi in cui i risparmiatori ricevono meno di quanto previsto, ottenendo importanti vittorie presso l’Arbitro Bancario Finanziario. Ora si apre questo nuovo fronte. Il nostro consiglio è quello di non arrendersi, perché anche in situazioni all’apparenza intricate è possibile trovare una soluzione, magari grazie all’aiuto degli esperti che le associazioni di consumatori possono fornire”.“Un Buono Fruttifero Postale – dichiara Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia – può essere cointestato fino ad un massimo di quattro persone. Il problema del riscatto in caso di decesso di uno degli intestatari, sorgeva da un possibile contrasto con le norme sull’eredità. Poste Italiane sosteneva l’impossibilità all’incasso del buono se non si presentava preventivamente il consenso degli eredi del cointestatario defunto. Questo problema nasceva dall’errata interpretazione della dicitura ‘con pari facoltà di rimborso’ presente sul buono, che si sosteneva indicasse che la riscossione doveva essere proporzionata al numero dei cointestatari. Il Collegio ora, invece, ha chiarito che ciascuno dei cointestatari è libero di agire e riscattare il buono indipendentemente dagli altri”.Se si volesse ovviare a questo problema, è necessario richiedere, al momento della sottoscrizione, che non venga inserita la clausola di “pari facoltà di rimborso”: così il riscatto del buono potrà essere eseguito solo insieme agli altri cointestatari. La riscossione del buono non può, quindi, essere rifiutata.“La Cassazione – continua Zanon – ha chiarito che la normativa a cui faceva riferimento Poste, che servita a tutelare i cointestatari da possibili pretese avanzate dagli eredi del cointestatario defunto, non può essere applicata ai Bfp ma, ai libretti di risparmio, in quanto esiste una specifica normativa che non richiede il consenso degli eredi. Resta chiaramente inalterato il diritto di credito degli eredi, sancito dal Codice Civile: infatti colui che riscuoterà il buon resterà obbligato nei confronti dell’erede o degli eredi del cointestatario defunto”.Codici è disponibile a fornire assistenza a tutti coloro che avessero dubbi in merito, che si vedono negare il rimborso o, più in generale, che hanno problemi con la riscossione. È possibile contattare l’associazione telefonando al numero 06.55.71.996 o rivolgendosi alla delegazione Lombardia chiamando i numeri 02.36503438 – 351.7979897.

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La classe media spinge il Lusso

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

By Swetha Ramachandran, Investment Manager e Responsabile del fondo GAM Luxury Brands Equity di GAM Investments. Quando i marchi del lusso hanno rilasciato i loro risultati del Q2 2021 durante l’estate, la solida performance del settore è diventata subito chiara. In media, abbiamo visto un’accelerazione della crescita dei ricavi su una base di due anni, con un trading solido nelle principali aree geografiche, tra cui Cina, Stati Uniti ed Europa. Nel frattempo, l’espansione dei margini è stata sostanzialmente migliore del previsto ed è probabile che venga mantenuta dai player più forti. La maggior parte dei titoli di lusso europei aveva infatti raggiunto i massimi storici a metà agosto, fino a quando i commenti della Cina sulla “prosperità comune” hanno portato a un brusco selloff. I funzionari si sono impegnati ad espandere la dimensione del gruppo a reddito medio della Cina, a far crescere i guadagni per i gruppi a basso reddito e a vietare i redditi illeciti per promuovere l’equità sociale e la giustizia, e a “regolare in modo ragionevole” i redditi eccessivi. È importante, però, che questo sia inteso a creare opportunità per nuovi consumatori anziché mirare ai super ricchi. In conclusione, la domanda di lusso, in particolare in Cina, è correlata alla crescita della classe media, non degli ultraricchi. Consideriamo quindi le politiche volte a “creare opportunità per più persone di diventare ricche” come un qualcosa di positivo nel lungo periodo per il settore del lusso e riteniamo improbabile il rischio di misure impulsive per limitare i consumi. Riteniamo inoltre che il de-rating del settore offra un’opportunità di acquisto irresistibile in vista della stagione dello shopping del periodo delle feste e oltre, con i tassi di risparmio delle famiglie ancora a livelli record. Il settore del lusso tende a superare rapidamente le correzioni e a rimbalzare con forza – dati i fondamentali sani, ci aspettiamo che questa volta sia lo stesso. A più lungo termine, il settore rimane in una posizione ideale per sfruttare la crescita dei mercati emergenti a un costo del capitale da mercato sviluppato. Il divario tra i vincitori e i perdenti è il più ampio che si sia mai verificato e crediamo che la selezione dei titoli bottom-up e la gestione attiva siano la chiave per sfruttare tale tema di investimento.

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ll Giappone torna a crescere

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 settembre 2021

By Reiko Mito, Investment Director Azionario Giappone di GAM. Il Giappone ha visto una sorta di battuta d’arresto a breve termine, che può essere attribuita a una serie di fattori. Ci sono state preoccupazioni per i ritardi del programma di vaccinazione per il Covid-19 e per la normalizzazione economica e c’è stata un’opinione condivisa che la sovraperformance delle azioni giapponesi avesse fatto il suo corso all’inizio del 2021, quando la ripresa in Cina e negli Stati Uniti è stata più rapida del previsto. I problemi di governance di famosi marchi giapponesi come Toshiba e Mitsubishi Electric hanno turbato gli investitori, ma va notato che si tratta di questioni specifiche dell’azienda e che la governance generale sta migliorando. Un’ulteriore preoccupazione è l’incertezza politica sulla scia dell’annuncio del primo ministro Suga che si dimetterà alla fine del suo mandato, in mezzo alla pressione crescente dopo aver lottato per contenere i casi di Covid-19 nel paese. Abbiamo una serie di ragioni per credere che il Giappone si riprenderà dopo il ritardo di altri mercati globali. I guadagni trimestrali di giugno sono stati migliori del previsto e i fondamentali solidi saranno probabilmente rivalutati. Il programma di vaccinazione ha accelerato dalla fine di maggio e sta raggiungendo quelli dei principali paesi occidentali – la pressione sociale affinché la gente si vaccini rimane alta. Anche la ripresa della produzione basata sulla domanda interna, non solo esterna, è iniziata. Mentre un eventuale rapido aumento dei tassi d’interesse rimane un rischio, lo consideriamo improbabile; vale la pena ricordare che un graduale aumento dei tassi d’interesse è la prova di una solida ripresa economica. Continuiamo anche a tenere d’occhio qualsiasi potenziale rinascita degli attriti tra Stati Uniti e Cina. Stiamo già iniziando ad assistere a una ripresa, con il settore manifatturiero in particolare a guidare il mercato. La capacità di spostare le linee di produzione è stata la chiave; dopo il Covid-19, sono in corso cambiamenti strutturali per consentire un’ulteriore automazione della produzione e un’accelerazione degli investimenti in nuove tecnologie. Anche i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) stanno guadagnando sempre più attenzione in termini di gestione dei fornitori da parte delle aziende, con aggiornamenti della catena di fornitura che includono prestazioni ambientali e tracciabilità anticipate. La ripresa dei consumi dovrebbe iniziare seriamente nel quarto trimestre di quest’anno, quando le cene fuori e i viaggi, che rappresentano una gran parte delle spese delle famiglie, si riprenderanno dai livelli ridotti a causa della pandemia. Ci sono diverse opportunità d’investimento che riteniamo interessanti al momento. Vediamo una domanda repressa nel settore dei beni capitali per macchinari di produzione che contribuiscono all’ambiente, all’efficienza del carburante e al rendimento della produzione. Si sta verificando anche la trasformazione digitale, che dovrebbe effettivamente consentire alle aziende di aumentare la loro linea di profitto senza aumentare i costi fissi. La spesa in conto capitale è solida, il che suggerisce una crescita a lungo termine.

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