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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 132

Archive for 15 settembre 2021

Stato dell’UE: lotta a COVID-19, ripresa, clima e politica estera

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha iniziato il suo secondo discorso sullo Stato dell’Unione europea sottolineando che, durante più grande crisi sanitaria globale da un secolo, la più profonda crisi economica globale da decenni e la più grave crisi planetaria di tutti i tempi, “abbiamo scelto di andare avanti insieme. Come una sola Europa. E possiamo esserne fieri”. Ha sottolineato poi che l’Europa è tra i leader mondiali per tasso di vaccinazione, pur avendo condiviso la metà della sua produzione di vaccini col resto del mondo. Ora la priorità è quella di accelerare la vaccinazione globale, continuare gli sforzi in Europa e prepararsi bene per le future pandemie.Guardando al futuro, ha notato che “il digitale è la questione che fa la differenza” e ha annunciato una nuova legge europea sui microchip per mettere insieme le capacità di ricerca, progettazione e di test dell’Europa e coordinare gli investimenti europei e nazionali. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, von der Leyen ha chiarito che “poiché è causato dall’uomo, noi possiamo fare qualcosa”. Ha poi sottolineato che, con il Green Deal, l’UE è stata la prima grande economia mondiale a presentare una legislazione completa in questo settore e ha promesso di raddoppiare i finanziamenti esterni per la biodiversità ai paesi in via di sviluppo, impegnandosi a stanziare altri 4 miliardi di euro per la finanza sostenibile fino al 2027. Parlando di politica estera e di sicurezza, la Presidente ha chiesto una politica europea di difesa informatica e un nuovo atto europeo di resilienza informatica, e ha infine annunciato un Vertice sulla difesa europea da tenersi sotto la Presidenza francese del Consiglio UE.

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Capital Group: I mercati emergenti sono prossimi a un boom dei dividendi?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Commento a cura di Valeria Vine, Investment Director di Capital Group Uno dei principali sviluppi avvenuti durante la pandemia di COVID-19 è stato l’impegno delle banche centrali a mantenere politiche monetarie accomodanti e a sostenere le rispettive economie. Dato il contesto caratterizzato da tassi di interesse continuamente bassi, crescono le discussioni sulla necessità per chi investe in reddito di ampliare le proprie opzioni rivolgendosi ai titoli che corrispondono dividendi. L’esperienza del 2020 ha però evidenziato l’importanza della diversificazione. I classici terreni fertili come l’Europa e il Regno Unito hanno infatti registrato un crollo nella distribuzione dei dividendi nel 2020, mentre i ME si sono dimostrati molto più resilienti, con un calo dei dividendi limitato all’8,8%.Ciò è dovuto principalmente al fatto che l’Asia settentrionale, che costituisce circa il 65% dell’indice MSCI EM, si è ripresa dalla crisi dettata dal COVID-19 molto più velocemente del resto del mondo. Gran parte dell’Europa e del Nord America ha iniziato ad allentare le misure di restrizione solo negli ultimi mesi, mentre le attività commerciali e produttive in Cina, ad esempio, erano già prossime ai livelli pre-pandemia più di un anno fa. Le statistiche ufficiali del governo cinese indicano che il tasso nazionale di ripresa del lavoro delle piccole e medie imprese era dell’84% al 15 aprile 2020 (poco più di un mese dopo lo scoppio della pandemia in Europa e Nord America), mentre per le grandi imprese industriali il dato si attestava al 99%.Altro fattore alla base della resilienza dei dividendi dei ME è la netta solidità dei bilanci di molte delle loro società. Tali società tendono ad avere riserve di liquidità maggiori in considerazione dell’ambiente commerciale, sociale e politico più volatile in cui operano. Devono inoltre far fronte a mercati di finanziamento a breve termine meno sviluppati e alle fluttuazioni dei tassi di cambio. Il grafico sottostante mostra che dal 2006 le società dell’indice MSCI EM hanno costantemente detenuto un livello più elevato di liquidità in percentuale dei loro asset rispetto alle controparti globali (indice MSCI World). Infatti, secondo i dati di Capital Group, negli ultimi 15 anni le società dell’MSCI World non hanno mai registrato alla fine dell’anno solare più liquidità (in percentuale degli asset totali) rispetto alle società dell’MSCI EM. Questo impiego più conservativo della liquidità ha favorito le società dei ME nel contesto estremamente volatile dettato dalla pandemia.Le prospettive dei dividendi appaiono interessanti nel lungo termine, sostenute da rapporti di distribuzione relativamente bassi, in crescita rispetto a una base storicamente bassa. Ma la cultura dei dividendi sta acquisendo slancio, in particolare negli ultimi cinque anni, poiché il ritmo di crescita ha superato notevolmente le medie globali, statunitensi ed europee.Eppure, osservando solo gli indici si rischia di non capire appieno il potenziale d’investimento dei ME. I tradizionali benchmark, come l’indice MSCI EM, possono fornire agli investitori internazionali un quadro approssimativo delle opportunità offerte dai ME, ma non quello effettivo poiché circa il 23% dell’indice (in termini di capitalizzazione di mercato) è composto da imprese controllate dallo Stato. Queste ultime tendono a operare in settori più ciclici come il petrolio e il gas, gli industriali e i materiali, ma i maggiori successi negli ultimi anni si riscontrano tra le società private, in grado di sfruttare l’interessante profilo demografico della regione (popolazione giovane e vivace) e la rapida crescita del ceto medio.Nelle imprese di Stato, poi, gli interessi aziendali e quelli degli azionisti possono divergere, in particolare quelli degli azionisti di minoranza. Se a questo si aggiunge un contesto di scarso attivismo degli azionisti sul fronte interno e di limitato potere degli amministratori indipendenti e dei comitati di supervisione, gli azionisti di minoranza esteri possono essere esposti a ulteriori rischi. Questa incapacità di essere ascoltati può essere particolarmente dannosa per gli investitori in caso di decisioni strategiche o di asset allocation. La gestione di alcune imprese controllate dallo Stato è in parte dettata da obiettivi di politiche pubbliche; pertanto, il valore degli azionisti di minoranza può talvolta passare in secondo piano. Il grafico sottostante evidenzia tale situazione, poiché mostra l’enorme divario in termini di distribuzioni di dividendi effettuate dalle imprese statali e da quelle private nei ME. http://www.verinieassociati.com

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Entrata in vigore della nuova Pac

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Ora occorre affrontare non solo le questioni di merito, ma anche le procedure per l’accesso ai fondi ed evitare che un eccesso di burocrazia ricada nuovamente sulle spalle delle aziende agricole – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Gli obiettivi della nuova architettura verde vanno nella giusta direzione, ma la loro applicazione pratica necessita di regole il più possibile chiare e semplici per scongiurare ulteriori complicazioni che metterebbero in difficoltà sia gli enti erogatori che le aziende.Da una prima raccolta di pareri presso gli operatori del nostro Centro di Assistenza Agricola (CAA), emerge in modo chiaro la preoccupazione che le nuove regole per la presentazione delle domande Pac possano risultare troppo complicate e aggravare ulteriormente il carico di lavoro sia per i consulenti fiscali che per gli imprenditori – spiega Tiso. In questi casi è bene agire d’anticipo e fare di tutto affinché l’iter amministrativo sia il più semplice e rapido possibile.CI impegneremo pertanto per promuovere una semplificazione burocratica nelle sedi opportune, a partire dal Tavolo di partenariato sulla nuova Pac, condividendo la nostra esperienza al fianco delle aziende agricole. Non bisogna inoltre dimenticare che l’esigenza di procedure semplificate va oltre la nuova Pac per estendersi alle risorse in arrivo attraverso il Recovery Fund e i Programmi di sviluppo regionale. Il pericolo di una sovrapposizione dei diversi strumenti è infatti concreto. La nostra agricoltura potrà esprimere appieno le sue potenzialità di crescita solo se saranno ridotti al minimo gli adempimenti e le procedure per l’erogazione dei finanziamenti.

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Il gruppo Fassa Bortolo continua ad espandere la propria attività

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Treviso. Fassa Bortolo, tra le aziende leader, a livello nazionale e non solo, nel settore dell’edilizia, continua ad espandere la propria capacità produttiva all’estero sbarcando in Brasile. Belo Horizonte, capitale dello stato del Minas Gerais, ospiterà la prima unità extra UE della storica impresa trevigiana che vanta 19 stabilimenti produttivi e diverse filiali commerciali distribuite in 7 paesi. Gli investimenti per lo stabilimento brasiliano, per cui si stima una capacità produttiva di oltre 300mila tonnellate all’anno, ammontano a 30 milioni di euro. Spiega Paolo Fassa, Presidente dell’omonimo gruppo: “La nostra azienda ha come strategia lo sviluppo su due fronti: l’estensione sia della gamma di prodotti, che quella su Paesi diversi. Credo molto in questo progetto – aggiunge Paolo Fassa – perché il comparto delle costruzioni e la potenzialità del mercato brasiliano ci offrono l’opportunità di una buona crescita. Ritengo inoltre che il settore edile possa essere il driver per la ripresa del made in Italy e dell’economia del nostro Paese. Anche in Brasile scenderemo in campo con la nostra esperienza sperimentando soluzioni tecniche e tecnologiche per i cantieri già collaudate con successo in altre parti del mondo grazie ad un ampio ventaglio di prodotti e soluzioni”. La gamma di prodotti che inizialmente verranno proposti includerà malte da costruzione, colle per ceramiche, una linea di impermeabilizzazione e una linea di stuccatura per le fughe. Prodotti in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di lavoro, dai piccoli restauri alle grandi nuove costruzioni. Lo stabilimento di Belo Horizonte, la cui costruzione è iniziata nel dicembre 2019, occupa un’area di 50mila metri quadri, ed è stato progettato e realizzato nel pieno rispetto delle normative più restrittive in termini di emissioni in atmosfera.Il gruppo Fassa Bortolo ad oggi conta 1.600 dipendenti. Il fatturato consolidato del gruppo nel primo semestre dell’anno ha raggiunto i 259,6 milioni di euro con un EBITDA stimato di oltre il 20%.

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Transizione digitale per le PMI lombarde

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

La transizione digitale, in particolar modo quella legata alle tecnologie di Industria 4.0, potrebbe essere nei prossimi 7 anni a costo zero per molte PMI lombarde. È quanto emerge dalla stima effettuata dal Centro Studi CNA Lombardia, che ha valutato il combinato disposto di PNRR e dei fondi strutturali di Next Generation EU, che copriranno in maniera sinergica sia investimenti in ricerca, tecnologia e macchinari grazie al FESR, sia gli investimenti in capitale umano grazie al FSE plus.In sintesi, nei prossimi 7 anni le imprese lombarde potranno contare su aiuti e sostegni nell’ambito 4.0 e crescita digitale pari a 9,8 miliardi di euro, pari a 5 volte il totale dei fondi strutturali spesi negli ultimi 7 anni da Regione Lombardia tramite il FESR e il FSE ovvero per ricerca, innovazione, sviluppo, formazione, istruzione e politiche sociali e politiche attive per il lavoro.Queste risorse, secondo le stime CNA, genereranno due mercati paralleli. Da una parte infatti crescerà il bisogno di esperti e consulenti esterni muovendo un volume d’affari nella sola Lombardia pari al 20% delle risorse, ovvero 1,98 miliardi di euro. Dall’altra si prevede che le imprese investano nel capitale umano ed in particolare nella formazione continua, creando un volume d’affari che tipicamente è pari al 10% dell’investimento, ovvero 0.98 miliardi di euro. In questo caso le risorse del POR FSE regionale non saranno sufficienti a coprire i fabbisogni di formazione continua del personale, ma le PMI potranno giocare due carte di assoluto rilievo: da una parte il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze (il MISE ha assicurato un miliardo di euro su base nazionale), dall’altra l’accesso alle risorse dei fondi interprofessionali.In questa direzione si muove l’intesa siglata tra CNA Lombardia, l’ente di formazione Ecipa Lombardia e il MADE, Competence Center per l’Industria 4.0 per la definizione e la costruzione di percorsi formativi a favore della digitalizzazione delle micro e piccole imprese del territorio.L’iniziativa punta a finanziare i percorsi formativi con le risorse di Regione Lombardia a valere sul Programma Operativo Regionale FSE. Le imprese troveranno inoltre risposte formative incardinate a 5 filoni tematici: prodotto 4.0 e processo 4.0; manutenzione 4.0; big data 4 small business; automazione, robot, cobot ed ottimizzazione di processo; transizione sostenibile ed economia circolare.

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Scuola: Assunti nei ruoli 59mila nuovi docenti e appena 10mila Ata e cattedre a sostegno

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Sono 87.209 i posti aggiuntivi in deroga concessi sul sostegno agli alunni portatori di disabilità: lo ha comunicato oggi il Ministero dell’Istruzione rendendo pubblici i dati nazionali sui contratti a tempo indeterminato stipulati: ci sono anche 59.425 docenti (di cui 12.840 incarichi conferiti in base alle procedure del decreto sostegni bis) e 10.729 tra amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “questi numeri rappresentano il fallimento delle politiche del reclutamento degli ultimi anni. Va in ruolo solo la metà degli insegnanti che il Mef aveva autorizzato e appena 12mila con le Gps, dove rimangono in attesa centinaia di migliaia di precari con 24-36 mesi, molti dei quali in base a direttive e risoluzioni UE, oltre che per la Corte di Giustizia europea, dovevano invece essere immessi in ruolo in modo automatico e dire così basta all’abuso dei contratti a termine. L’apice dell’inefficienza si tocca con le cattedre di sostegno: ormai quelle in deroga, non utilizzabili per assunzioni a tempo indeterminato e mobilità, sono quasi 90mila. Cosa aspettiamo a specializzare con Tfa non selettivo in entrata tutti i docenti che lo chiedono, senza più limitare i loro ingressi sulla base delle esigenze degli atenei e non a quelle effettive dei territori? Cosa attendiamo a spostare in organico di diritto tutti i posti di sostegno, facendo cadere la Legge 128/2013 che autorizza le deroghe fino al 30 giugno? E che dire dell’esiguo numero di amministrativi, tecnici e ausiliari stabilizzati, dopo avere cancellato 50mila posti negli ultimi 12 anni? Anche per questi motivi, per il perdurare della supplentite, Anief chiede ai lavoratori in servizio di dieci regioni di scioperare domani e nei giorni successivi a tutti gli altri”, conclude Pacifico.

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“Alla fine del 2020 si prevedeva il 26% in più di aziende in insolvenza”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Un dato spaventoso che ci ha, da subito, fatto introdurre norme a sostegno delle imprese, ma anche disposizioni che dessero più tempo, a quelle in crisi, di riorganizzarsi. Così è nato il grande lavoro sul decreto “Crisi d’Impresa”, che mette al centro l’interesse del Paese consentendo alle imprese di mantenere la continuità aziendale e permette loro di accordarsi coi creditori, ricorrendo a strumenti più facili e snelli, il più possibile fuori dai Tribunali. È un chiaro segnale di fiducia nei confronti di questi imprenditori.A Benevento ho partecipato ad un’importante occasione di confronto, con professionisti ed operatori del settore, anche in previsione della fase parlamentare di conversione del Decreto. Quanto fatto, fino ad oggi, rappresenta il primo tassello di un progetto molto più ambizioso. La piccola e media impresa, il mondo dell’artigianato, hanno fatto grande il nostro Paese ed oggi possono dare una spinta decisiva alla ripartenza.Serviranno altre misure da introdurre velocemente, come quelle di re-shoring o ulteriori iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Ma siamo sulla buona strada. L’Italia riparte anche da qui”. Così, sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, dopo essere intervenuta al convegno “Prevenzione e gestione della crisi: una nuova cultura d’impresa”, organizzata, tra gli altri, dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dalle locali Sezioni dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dell’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

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Paintings: Free to imagine, free to choose

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Roma, 20 settembre – 11 ottobre 2021 Rossocinabro Via Raffaele Cadorna 28 Curatori Joe Hansen and Cristina Madini. No vernissage. Opere incredibili, dipinti, foto, sculture che puoi utilizzare per qualsiasi progetto e spazio. Queste opere sono state selezionate per te e provengono da tutto il mondo. Sono tante le novità con l’inizio di una nuova stagione dell’arte a Roma. L’evento offre una ottima opportunità per investire in arte internazionale. I visitatori possono trovare una ottima selezione di dipinti, fotografie d’arte, sculture, video, in materiali e stili diversi. Opere di: Daniel Agra, Ralph Aiken, Brian Avadka Colez, Steve Bicknell, Glenys Buzza, Laura Caccavo, Yenny Carruyo, Marco Casalena, Dénes Csasznyl, Marie-Pierre de Gottrau, Onno Dröge, Tom Dugdale, Torhild Frøydis Eid, Margarita Felis, Natasscha Girelli, Elena Gonzalez Muñoyerro, Michael Jiliak, Chikara Komura, Alexandra Kordas, Lize Krüger, Cinzia Inglese, Constanza Laguna Roldán, Angelika Lialios Freitag, Linda Liao, Fiona Livingstone, Marcia Lorente Howell, Karl Weiming Lu, Lise Lykke, Judith Minks, Fanou Montel, Susan Nalaboff Brilliant, Cox Nathanael, Aude Nguyen, Ann Palmer, Alessio Pistilli, Sal Ponce Enrile, Erwin Rios, Belle Roth, Irene Strolz-Taferner, Serina Tara, Kari Veastad, Stéphane Vereecken, Victoria V, Paige Wallwork, Joanna Wojtal-Kalinowska. Visit: rossocinabro.com Rome, September 20th – October 11th Curator Joe Hansen and Cristina Madini. Amazing works, paintings, photos and sculptures that you can use for any project and space. These works were selected for you and they come from all over the world. There are a lot of news to start the new season of art in Rome.The event gives a great opportunity to invest into international art, and it is a window for the well-established artist as well as for young talent. Visitors can expect a variety of paintings, photography art, urban art, sculptures, videos in different styles and media.Artists: Daniel Agra, Ralph Aiken, Brian Avadka Colez, Steve Bicknell, Glenys Buzza, Laura Caccavo, Yenny Carruyo, Marco Casalena, Dénes Csasznyl, Marie-Pierre de Gottrau, Onno Dröge, Tom Dugdale, Torhild Frøydis Eid, Margarita Felis, Natasscha Girelli, Elena Gonzalez Muñoyerro, Michael Jiliak, Chikara Komura, Alexandra Kordas, Lize Krüger, Cinzia Inglese, Constanza Laguna Roldán, Angelika Lialios Freitag, Linda Liao, Fiona Livingstone, Marcia Lorente Howell, Karl Weiming Lu, Lise Lykke, Judith Minks, Fanou Montel, Susan Nalaboff Brilliant, Cox Nathanael, Aude Nguyen, Ann Palmer, Alessio Pistilli, Sal Ponce Enrile, Erwin Rios, Belle Roth, Irene Strolz-Taferner, Serina Tara, Kari Veastad, Stéphane Vereecken, Victoria V, Paige Wallwork, Joanna Wojtal-Kalinowska img: I miracoli della bellezza – oil on cartboard cm 100×80 by Marie-Pierre de Gottrau

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Accademia Medicina Torino corso latte fattore salute

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Torino. L’Accademia di Medicina di Torino organizza un corso nazionale di aggiornamento per Medici Chirurghi intitolato “Il latte, un fattore di salute” che si svolgerà per via telematica il 22, 28 settembre e 6 ottobre, dalle 17 alle 19. Il corso è coordinato da Gianni Bona, Direttore Emerito Clinica Pediatrica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara e Giuseppe Poli, Professore Emerito Università di Torino. Al prof. Bona si alterneranno come moderatori Claudio Fabris, Professore Emerito Università di Torino e Aishah Pathak, Esperta in Dialogo e Comunicazione Internazionale.Articolato in tre incontri, il programma prevede un’analisi aggiornata dei davvero molteplici aspetti clinici e biologici del latte in generale, con particolare approfondimento su quello umano, ponendo però in risalto anche l’innovazione tecnologica raggiunta dall’industria a proposito dell’alimento latte, il più antico ma sempre tra i più attuali. Saranno esposte nel dettaglio le ultime acquisizioni sulle effettive capacità antivirali e di riduzione del rischio di malattie croniche dell’adulto/anziano esercitate dall’assunzione del latte, specie alla nascita e nei primi mesi/anni di vita. Infine, verrà fatta una panoramica sull’attuale consumo di latte (specialmente bovino) nelle varie fasce d’età e sui continui progressi della ricerca scientifica volta al miglioramento della qualità di questo prezioso elemento.Per partecipare al corso, la cui adesione è gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili e che erogherà 9 crediti formativi ECM occorre iscriversi al sito del provider http://www.symposium.it/eventi.Si potrà seguire il primo incontro anche accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione di Green Pass. Gli incontri successivi verranno tenuti solo in modalità web.

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Infezioni ospedaliere: Rischi per i nati prematuri

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

La mortalità e la morbosità associate all’insufficienza respiratoria del neonato pretermine hanno subito negli ultimi venti anni una considerevole riduzione, con la diffusione della profilassi materna steroidea e l’impiego del surfattante esogeno. Altre patologie, tuttavia, che provocano una degenza prolungata in Terapia Intensiva Neonatale e aumentano il rischio di morte, sono rimaste invariate. Tra queste l’enterocolite necrotizzante (NEC), che colpisce ancora il 5-7% dei neonati con età gestazionale < 28 settimane alla nascita, provocando la morte nel 25-30% dei casi o le infezioni ospedaliere, chiamate anche infezioni ad insorgenza tardiva (late onset sepsis) o infezioni correlate all’assistenza, che colpiscono circa il 15-20% dei neonati molto pretermine. Un neonato che pesa meno di 1500 grammi alla nascita ha una probabilità tre volte maggiore di contrarre una infezione ospedaliera di un neonato più grande e la mortalità nei neonati affetti da questa condizione è circa 3-4 volte quella dei non infetti, a parità di condizioni cliniche di base. L’immaturità del sistema di difesa immunitario del neonato lo rende particolarmente vulnerabile all’attacco da parte degli agenti patogeni, oltre che scarsamente capace di circoscrivere l’infezione stessa, che di conseguenza esita in un quadro di malattia invasiva generalizzata, cioè in un quadro di sepsi, ad evoluzione talvolta rapidamente drammatica. Questa suscettibilità alle infezioni è tanto più elevata quanto più il neonato è prematuro, sia perché la precoce interruzione della gravidanza interrompe il processo di maturazione del sistema immunitario fetale, sia per il mancato o diminuito trasferimento dalla madre al feto di fattori immunitari protettivi, in particolare immunoglobuline, che si verifica soprattutto nelle ultime settimane di gravidanza. Le procedure invasive, come la ventilazione assistita o la nutrizione attraverso cateteri venosi, che si rendono spesso necessarie per consentire la sopravvivenza dei neonati più piccoli ricoverati nelle Terapie Intensive Neonatali, rappresentano, inoltre, fattori di rischio aggiuntivi di infezione in questa sottopopolazione di neonati. È per questo motivo che la SIN si è posta negli ultimi anni l’obiettivo di diffondere pratiche cliniche di provata efficacia per prevenire l’insorgenza delle sepsi ospedaliere nei neonati ricoverati nelle Terapie Intensive Italiane. In occasione del XXVII Congresso Nazionale, che si terrà a Roma dal 6 al 9 ottobre, presso il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel e in collegamento digitale sulla piattaforma Health Polis (https://www.sin-neonatologia.it/congresso-nazionale-2021/), verrà infatti presentata la nuova Linea Guida SIN per la Prevenzione delle Infezioni Ospedaliere, che, fornendo una serie di raccomandazioni basate sulle evidenze più recenti, ha lo scopo di uniformare procedure e precauzioni di prevenzione nelle neonatologie del territorio nazionale. Il lavoro è frutto della collaborazione di un folto gruppo interdisciplinare di professionisti, che ha elaborato indicazioni su argomenti cardine della prevenzione delle infezioni ospedaliere: la gestione dei cateteri vascolari, la prevenzione delle polmoniti da ventilazione, i detergenti da utilizzare per il lavaggio delle mani, la gestione degli eventi epidemici e l’uso appropriato degli antibiotici.

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Ipertensione arteriosa polmonare

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 settembre 2021

Cologno Monzese. Janssen, l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha presentato al Congresso ESC 2021 i risultati dell’analisi post-hoc dei dati combinati degli studi clinici di fase 3 GRIPHON e fase 3b TRITON su pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (PAH), che valutano in un’ampia popolazione di pazienti l’efficacia dell’utilizzo precoce di selexipag per prevenire la progressione della malattia.L’analisi ha dimostrato che, nei pazienti trattati con selexipag entro i 6 mesi dalla diagnosi, la tempestività dell’intervento ha portato a una riduzione del rischio di progressione della malattia del 52 per cento (primo evento) rispetto al gruppo di controllo (hazard ratio [HR] 0.48; intervallo di confidenza [IC] al 95 per cento 0.35, 0.66; n = 649).1,2 La PAH è una malattia rara e per questo è spesso diagnosticata tardivamente nelle persone che ne soffrono. Questo comporta che spesso, alla diagnosi, i pazienti si trovino in stadi già avanzati della malattia con sintomi gravi e una prognosi sfavorevole.3 L’obiettivo del trattamento è il raggiungimento o il mantenimento di uno stato di rischio basso.4 La terapia di combinazione (utilizzando due o più classi di farmaci contemporaneamente) è raccomandata nelle correnti linee guida, sulla base di un solido corpo di evidenze, per aiutare a migliorare precocemente i sintomi e prevenire gli eventi di progressione della malattia.4,6. Le analisi combinate dei risultati degli studi GRIPHON e TRITON sono state svolte su pazienti a cui è stata diagnosticata la PAH da non più di sei mesi dalla randomizzazione (n=649; 404 nello studio GRIPHON e 245 nello studio TRITON). È stato fatto un confronto tra coloro che hanno seguito una terapia con selexipag (n = 329) e un gruppo di controllo con placebo (n = 320).1,2 L’endpoint primario dello studio era il tempo dalla randomizzazione al primo evento di morbilità o morte (per tutte le cause), fino a sette giorni dopo l’ultima assunzione del farmaco in studio.7,8,9 Selexipag o placebo sono stati somministrati nel 44 per cento dei pazienti in triplice combinazione con un antagonista recettoriale dell’endotelina (ERA) e un inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i), nel 32 per cento dei casi in combinazione con un ERA oppure un PDE5i e nel 24 per cento dei pazienti come monoterapia.†1,2 Si è osservata una riduzione del rischio di progressione della malattia (primo evento) del 52 per cento nei pazienti che hanno ricevuto selexipag rispetto al gruppo di controllo con placebo (HR 0.48 [95 per cento CI 0.35, 0.66]; n=649). È stato osservato un evento di progressione della malattia in 67 pazienti (20 per cento) appartenenti al gruppo a cui era stato somministrato selexipag e in 116 pazienti (36 per cento) appartenenti al gruppo di controllo. 1,2 Tra i pazienti che hanno ricevuto selexipag in aggiunta a ERA più PDE5i il rischio di progressione della malattia è stato ridotto del 48 per cento rispetto al gruppo di controllo (n= 285; 145 nel gruppo selexipag e 140 nel gruppo di controllo con placebo; HR: 0.52 [95% CI 0.30, 0.92]). Gli eventi avversi (AE) riportati nei due studi clinici erano coerenti con i profili di sicurezza noti dei farmaci.

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