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RBC BlueBay – La Cina riuscirà a evitare la ‘trappola del reddito medio’?

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 febbraio 2024

A cura di Laurence Bensafi, Deputy Head of Emerging Market Equities, e Angel Su, Associate Portfolio Manager, RBC BlueBay Asset Management. Nel 2008 Pechino era in costruzione, ma oggi, quindici anni dopo, gli imponenti edifici della città raccontano del suo status di metropoli del tutto sviluppata, a testimonianza degli incredibili sviluppi che il Paese ha registrato negli ultimi vent’anni.Storicamente, questo livello è stato difficile da superare e molti Paesi emergenti sono caduti in quella che è stata definita la “trappola del reddito medio”, per cui non riescono a raggiungere lo status di mercati sviluppati. Corea del Sud e Singapore sono due eccezioni degne di nota. Tuttavia, la maggior parte dei Paesi non dispone di istituzioni, risorse e stabilità adeguate, nonché di un contesto politico adatto, per attuare con successo le riforme necessarie per un continuo sviluppo. La Cina sembra trovarsi esattamente a questo bivio e il proseguimento della sua crescita economica dipenderà dal percorso scelto dalla sua leadership. Le sfide sono sia interne sia esterne, dato che il contesto geopolitico è drasticamente mutato negli ultimi anni e la Cina è emersa come superpotenza, insieme a Russia e India, creando tensioni con l’Occidente. Negli ultimi vent’anni, la popolazione cinese è stata abituata a una crescita salariale di almeno il 5% all’anno e ha aumentato nel tempo anche gli investimenti immobiliari, il principale strumento di creazione di ricchezza nel Paese. Tuttavia, dall’anno scorso, la sicurezza del proprio posto di lavoro è diminuita, e in generale, i cittadini cinesi si sentono più poveri e la loro reazione è stata quella di risparmiare di più e spendere di meno, con il downtrading che rappresenta l’ultima tendenza. Nonostante le sue notevoli dimensioni, la Cina è il più grande importatore di prodotti agricoli al mondo (il Brasile incide per il 20% su tali importazioni, seguito da Stati Uniti e Nuova Zelanda). Un attacco a Taiwan scatenerebbe sicuramente delle sanzioni a danno delle esportazioni verso la Cina, che probabilmente genererebbero una carenza di cibo nel Paese. Da ultimo, vale la pena analizzare anche il mercato immobiliare, chiaramente uno dei principali problemi per la Cina. Nell’estate del 2021, il governo, allarmato dal livello d’indebitamento del settore e dall’eccesso di offerta di abitazioni, ha iniziato a ridurre il debito dei developer immobiliari privati. Come talvolta accade in Cina, i cambiamenti sul piano politico sono stati estremi e hanno portato molti developer immobiliari all’insolvenza e a un default sul piano del debito. Ciò ha causato perdite per l’intero sistema finanziario, compresi molti individui che avevano investito in prodotti di gestione patrimoniale spesso legati al debito dei developer. Nel contempo, l’eccesso di offerta e il conseguente squilibrio tra domanda e offerta hanno determinato un deciso calo dei prezzi degli immobili, nell’ordine del 30-50%, sulla base di quanto appreso dalle nostre In conclusione, è chiaro che la Cina sta affrontando molte problematiche, ma riteniamo che, se il governo riuscirà a ripristinare la fiducia nella comunità imprenditoriale e nei consumatori, il Paese potrebbe riprendere la sua traiettoria di crescita. Sarà fondamentale seguire le politiche che verranno attuate nei prossimi mesi, poiché una base elevata nel 2023 renderà difficile raggiungere l’obiettivo di crescita economica per il 2024 senza qualche tipo di stimolo o una risoluzione dei problemi nel settore immobiliare. Tutti gli occhi saranno puntati sulla terza assemblea plenaria, prevista per marzo di quest’anno. Dei sette plenum che si tengono di solito durante il mandato quinquennale del comitato centrale, il terzo è il più importante per la crescita economica, poiché è il momento in cui si decidono le riforme. Ciò dovrebbe fornire una visione più chiara delle priorità del governo e, in caso di scenario positivo, potrebbe rappresentare una svolta per la Cina e per chi investe nel Paese. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/)

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