Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 137

Archive for 6 gennaio 2020

Omicidio stradale: Servono pene più severe

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Dj Aniceto, uno dei dj italiani più impegnati nel sociale, già membro della ‘consulta degli esperti ed operatori’ per il dipartimento governativo per le politiche antidroga a Palazzo Chigi, ed attualmente uno dei testimonial per AFVS Associazione Familiari e vittime della Strada interviene sul gravissimo incidente stradale avvenuto ieri in Alto Adige in valle Laurina a Lutago dove un auto con un ubriaco al volante è piombata su di una comitiva di tedeschi uccidendo 6 persone e ferendone 11. “Questa vicenda mi ha molto colpito…immagino lo strazio delle famiglie, a cui esprimo tutto il mio sincero cordoglio. Ogni qual volta una vita viene spezzata ammutolisco, in special modo, quando questo avviene per mezzo di un ubriaco al volante”. Secondo Aniceto “bisogna combattere con durezza la leggerezza che hanno alcune persone, nel mettersi alla guida alterati da alcol o sostanze stupefacenti e incuranti del male che possono fare agli altri ed a se stessi. questa leggerezza che può uccidere anche, per una sola disattenzone”. Per il dj è necessario inasprire le pene per omicidio stradale, cercando di avvicinarsi al Sistema americano dove per incidenti del genere si fanno anche trent’anni. Vi ricordiamo che Robbie Aniceto, inoltre, e’ attualmente impegnato in una campagna contro tutte le dipendenze, e promuove eventi in discoteca sulla sicurezza stradale e contro i ‘paradisi artificiali’.

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I mali della mente e le loro ricadute nei rapporti tra gli esseri viventi

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Un aspetto da non trascurare sta, infatti, anche nella constatazione che l’attività cerebrale spesso esce dai suoi ambiti naturali nel governo del singolo individuo per collegarsi virtualmente con altri esseri umani e persino con il mondo animale. Lo stesso Pavlov nelle “Torri del Silenzio” coglie dati analogici tra il comportamento del cane e quello dell’uomo e ne evidenzia lo stato di turbamento e di disagio derivante dai contrasti tra gli impulsi a compiere una determinata azione e quelli inibitori e frustranti in molteplici “riflessi condizionati”. Del resto non solo i cani ma anche altri animali hanno dato segni di spiccata individualità e intelligenza istintiva oltremodo aperta e in sintonia, a volte, con le contestuali emotività umane.La stessa reattività negli atteggiamenti dell’uomo, posto davanti all’uso di farmaci sia afferenti ad alcune malattie del corpo sia attinenti alla salute mentale nell’ambito della Depressione, Schizofrenia, Disturbo Bipolare e Disturbo da Deficit dell’attenzione e Iperattività (ADHD), sono indicativi di questo rapporto “forte” tra causa ed effetto a livello cerebrale. Un esempio significativo l’ho tratto dalla lettura dell’interessante libro di Oliver Sacks “Risvegli” (Editore Gli Adelphy) dove l’autore traccia “La vita e le reazioni di alcuni pazienti che si sono trovati in una situazione del tutto unica, e le considerazioni che essi suggeriscono alla medicina e alla scienza”. Devo precisare per chi non avesse letto il libro che si tratta di malati, tra i pochi sopravvissuti, alla grande epidemia di encefalite letargica nei primi anni del XX secolo. Il percorso narrativo affronta un tema di natura metafisica essendo l’autore convinto che non basti considerare l’infermità in funzioni puramente meccanici e chimici, e che occorra invece considerarla anche in termini biologici o metafisici, cioè sotto l’aspetto di organizzazione e di disegno strutturale.
Dal mio punto di vista sono propenso ad allargare il discorso perché la sostanza, che possiamo palpare fisicamente, ha un contenuto di una vitalità e diversità di compiti, straordinaria se è ben alimentata e può disporre degli opportuni utilizzi.Penso, facendo un esempio banalissimo, a una batteria che presa da sola posso gingillarla tra le mani ma non saprei proprio che farne se non la impiegassi per alimentare un piccolo elettrodomestico o il mio rasoio elettrico e così via.In questo gioco delle parti le capacità cognitive del cervello sono senza dubbio importanti. Qui entrano in gioco strumenti quali il linguaggio, la comprensione, la memoria, l’apprendimento, la concentrazione, l’attenzione l’orientamento, la capacità di lettura e scrittura, il calcolo, il giudizio, il pensiero astratto, la programmazione, l’organizzazione e via di questo passo. Sono, indubbiamente, delle capacità complesse risultanti da processi che possono essere comuni a diverse funzioni cognitive. Il tutto, indubbiamente, non è a se stante, sottoforma di tante camere stagne, ma bisogna considerare gli svariatissimi intrecci e scambi d’informazioni interagenti tra loro per cui un danno provocato da una parte che non risponde ai requisiti d’efficienza può, inevitabilmente, avere effetti ritorcenti su quelle funzionanti a regola d’arte. A complicare il tutto va ad aggiungersi la possibilità che l’effetto reattivo può rendersi manifesto non tanto nel settore nel quale la disfunzione si è espressa ma rivelarsi, per la sua ricaduta, su un’altra porzione inizialmente sana e che tale sarebbe rimasta se non avesse subito il danno di riflesso.Tale aspetto, come si può agevolmente dedurre, rende ardua la diagnosi e la conseguente terapia sia essa di natura chirurgica o medica.
Da qui parte uno studio più accurato e approfondito che può riguardare sia la neurologia in generale, sia la neuropsicologia in particolare, che è deputata ad analizzare i processi mentali scomponendoli in sotto-processi indipendenti come accade per la memoria nella quale si possono distinguere tre fasi. La prima parte dalla codifica delle informazioni. La seconda si verifica con l’immagazzinamento e successiva conservazione nel tempo dell’informazione e alla fine al suo recupero e all’analisi critica e comparativa dell’esperienza acquisita quotidianamente. Per queste tre modalità si prevedono vari passaggi proprio perché le loro interazioni sono inevitabili per la stessa efficienza dell’intera operazione cognitiva. Penso a questo riguardo al ruolo mnemonico di una memoria ora sensoriale che mantiene l’informazione al massimo per due secondi e seguita da quella a breve termine dove il dato è trattenuto tra i dieci e i trenta secondi e alla fine sopravviene quella a lungo termine che salda l’informazione e la rende permanente. Ma non finisce qui, ovviamente. (Riccardo Alfonso)

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Il virus della follia che corrode la mente umana e inquina l’ecosistema

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

La storia dell’essere umano si può sintetizzare in due mitici personaggi: Abele e Caino. Il primo è il saggio amante della pace e privo di sentimenti antagonistici cruenti e l’altro è il suo opposto. Cosa possa aver germinato questa diversità non è facile diagnosticarlo. Il cervello, dove si suppone si forma la coscienza, è senza dubbio una “macchina” complessa e le cui funzioni non sembrano del tutto note alla scienza, per quanto siano stati fatti grandi progressi, in specie da un trentennio a questa parte. E’ che vi appare sempre più come un ponte di comando da dove partono tutti gli ordini e dotato di un apparato che proprio per le sue complesse funzioni mostra d’essere molto sensibile ai cambiamenti nel suo intreccio particolarmente vulnerabile.
Se in questa sede mi limito a quelle patologie che si richiamano alle malattie psichiatriche non vuol dire che non riconosca le diverse interdipendenze in atto che possono interagire con il male che ho considerato al centro della mia attenzione e restarvi integre o appena sfiorate, lasciandovi delle tracce labili. Sta di fatto che se noi vogliamo fissare un confine dobbiamo farlo coincidere necessariamente con l’estrema frontiera della scienza, forse la sua sfida finale, che è quella della “comprensione delle basi biologiche della coscienza e dei processi mentali che ci consentono di agire, di percepire, di apprendere o di ricordare”.
“Questi processi sono confinati in particolari regioni del sistema nervoso o rappresentano una proprietà globale che procede dall’intera struttura nervosa? E se i diversi processi mentali sono localizzati in singole regioni cerebrali, quali possono essere le proprietà che pongono in relazione le caratteristiche anatomiche e fisiologiche con i meccanismi specifici, di una certa regione, che essa mette in opera nel corpo della percezione, del pensiero o del movimento? E per approfondire meglio questi rapporti è opportuno condurre un esame globale della regione stessa o analizzare il comportamento delle sue singole cellule? In che modo i geni ne influenzano il condotta e per quali vie i processi dello sviluppo e dell’apprendimento regolano l’espressione genica delle cellule nervose?”
Il cervello, quindi, raccoglie in se una complessità di non facile lettura proprio per le sue svariatissime implicazioni che non a caso spinsero i neurologi della prima metà del XX secolo a considerare il sistema nervoso come una impenetrabile scatola nera e dalla quale ne trassero la convinzione che fosse impossibile ricavarne un’analisi obiettivamente validabile.
Ora di certo ne sappiamo di più ma non credo che tutto “l’universo cerebrale” sia stato scandagliato a dovere anche per via di taluni limiti posti dalla nostra stessa cultura scientifica tradizionale. Penso, ad esempio, ai poteri dell’inconscio collegabili alla psicologia, alla parapsicologia, allo spiritualismo e più in generale all’esoterismo il cui valore oggettivo ha motivo di mostrarsi di gran lunga superiore alla vasta e composita fenomenologia psichica. Dobbiamo probabilmente a quelli che con una certa fantasia sono stati chiamati “psiconauti” se oggi dobbiamo mettere in conto una svariata tipologia di procedimenti atti a scoprire leggi o costanti biopsicologiche di indiscusso valore universale, la cui violazione, a livello inconscio, può, su soggetti costituzionalmente predisposti, essere causa di profondi turbamenti e con il conseguente instaurarsi di conflitti interiori, di gravi neurosi e imponenti disturbi psicosomatici. I numerosi studiosi che vi hanno posto mano lo hanno fatto spesso per vie diverse e con angoli di visuale addirittura contrapposti e spesso unilaterali. Il fine era, comunque, comune. Essi tendevano alla conoscenza dell’essere umano nella sua totalità e a mettere in piena luce la sua vita psichica e le forme del suo comportamento. Tutto questo per cercare di capire se i tragici eventi di tutti i tempi che ci hanno portato a quelli odierni possono darci una logica spiegazione delle violenze perpetrate non solo a livello individuale ma di gruppi e di esseri umani che hanno raggiunto i vertici del potere e ne hanno fatto un uso “folle” provocando distruzioni e genocidi in nome di un primato della razza o in odio antisemitico. Tutto questo si richiama agli eventi odierni e alle violenze contro i propri simili che si ripropongono con una continuità sconcertante. Da qui la domanda: è follia? O cos’altro? (Riccardo Alfonso)

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Dalla penna del grafomane alla lettura impegnata

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Credo che fin dalla mia infanzia non ho smesso di privilegiare la lettura del libro stampato anche se a volte, per lo più trovandomi fuori casa, mi son servito di un lettore. Intendo riferirmi a quell’aggeggio piccoletto tanto da poterlo mettere in tasca ma con la sua capacità di contenere almeno un centinaio di libri. E per soddisfare la mia vanità vi ho aggiunto una sessantina di miei libri. Ma nonostante il fascino della modernità non si attenua la mia voglia di ritrovarmi con libri freschi di stampa o ingialliti dal tempo toccandoli, sfogliandoli e riprendendo il percorso di mio figlio che aveva avuto cura di segnare la pagina con striscioline di carta e di servirsene con qualche piccolo commento.
Io, invece, ero criticabile perché le pagine che m’interessavano, e potevo poi trarne lo spunto per un mio articolo, si distinguevano dalle altre perché rilevavo a matita i periodi che intendevo riprendere per una citazione e a margine vi aggiungevo, a volte, anche qualche mia breve riflessione.
Era un modo di fare che mio figlio disapprovava e che, alla fine, ne riconoscevo la ragione e facendo violenza alle mie malsane abitudini ho poi cercato di ovviarvi dotandomi di alcuni foglietti dove annotavo gli argomenti che m’interessavano e riuscivo anche ad aggiungervi qualche laconico commento. Tutto questo lo sto dicendo ora che credo di essere vicino al capolinea della mia esistenza se non altro per ragioni anagrafiche.
Se invece mi chiedo da dove è venuta questa voglia di leggere, ma anche di scrivere non saprei con franchezza fissare una data precisa. Posso solo pensare che vi sono state circostanze fortuite che alla fine hanno fatto scattare la scintilla dell’interesse e prima ancora della curiosità. Di certo una delle concause può essere stata la voglia di leggere i libri che per imitazione suscitavano nei compagni di giochi e di confidenze un qualche interesse. Penso al primo libro che mi spinse a fuggire di casa perché mia madre non volle assolutamente comprare. Si trattava delle “Mie prigioni” di Silvio Pellico e per giunta in edizione economica. Mia madre si era convinta che non era fatto per la mia età. Mio padre, in quel periodo, era di stanza con il suo reggimento in un’altra città e di certo non poteva, in qualche modo, esprimere la sua opinione.
Un altro indizio, qualche anno più tardi, lo potrei individuare nella mia scoperta di una vecchia libreria messa da qualche tempo in cantina che conteneva molti libri e persino scritti di un prozio di mio padre che era abate in convento di frati francescani e che aveva lasciato in eredità alla famiglia.
Così scoprii le opere integrali di alcuni autori dell’antica Grecia e romani con il testo in greco e in latino e di lato la traduzione in italiano. Fu anche il tempo in cui mi dedicai a trascrivere con la mia calligrafia le prediche del mio bisavolo e a prendere confidenza di una prosa molto infiorata di parole che non conoscevo e di citazioni in latino.
Si aggiungeva, altresì, la circostanza che alcuni miei amici avevano dei genitori appassionati di letture per cui le loro biblioteche erano una fonte inesauribile di curiosità e d’interessi.
Così mi trovai al cospetto di una palese contraddizione, dove disdegnavo il libro scolastico ma mi abbeveravo ad altre fonti in un certo senso più specialistiche e meno commentate dove diventava più facile che incorressi in errori di valutazione e di non avere un quadro d’insieme della storia letteraria e filosofica dalle sue origini a oggi. Così sono maturati i miei pensieri e la mia grande sete di conoscenza e ora di averli in libera uscita. (Riccardo Alfonso)

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Gli italiani leggono poco?

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Durante le festività di fine anno ho avuto modo di osservare con più frequenza, e alle ore più disparate, quanti si recavano nelle due librerie che si trovano a pochi metri dalla mia abitazione e mi son fatta l’idea che il libro stampato continua ad essere un’attrazione alquanto diffusa. Ho notato, nello specifico, bambini che cercavano di scegliere libri non sempre adatti alla loro età forse attratti dalle figure della copertina, giovani che pensavano di fare dei regali agli amici con un libro e con qualche preferenza sul fantastico e altri con scelte forse orientate dalla pubblicità mediatica o dal nome altisonante del personaggio del giorno o dalle suggestioni di un classico. E’, nel loro insieme mi è apparso uno spettacolo incoraggiante. Non saprei, tuttavia, fare un confronto meticoloso tra gli anni della mia gioventù e quelli delle nuove generazioni in fatto di letture. Posso solo chiedermi quanti libri ho letto, sino ad oggi, mentre sono seduto sullo scranno dei miei anni dall’età scolare e ancor prima per merito di chi me li ha letti dalle favole a quelli un po’ più impegnativi, ma in edizione per bambini e con tante immagini come pinocchio, cenerentola, ecc. Ed anche in questo caso la risposta non riuscirei a darla.Ora una loro parte è lì silenziosa a fare bella mostra sugli scaffali delle mie librerie da quella del salotto all’altra nella camera di mio figlio e persino nella mensola in cucina o in una piccola étagère nella mia stanza da letto o nei riposti angoli degli armadi.Non li ho contati, con certosina precisione, ma mi sono fatta l’idea che non fossero meno di tremila. Li ho letti tutti? Non so anche perché alcuni sono gli acquisti fatti da mio figlio e gli argomenti non sempre mi attiravano. Di certo non saprei disfarmene a cuor leggero anche se per talune pubblicazioni ne avrei la voglia avendo, nel frattempo, cambiato gusti e interessi. Avrei voluto dar loro un certo ordine raccogliendoli per tematiche per consentirmi una più facile lettura o consultazione, ma alla fine è prevalso un altro modo di tenerli raccolti conservando con maggior cura le edizioni più vecchie a prescindere dagli argomenti trattati. Con mio figlio, poi, ho dovuto convivere con libri scritti in Inglese, spagnolo e francese. Egli, man mano che approfondiva lo studio in queste lingue, preferiva entrare in possesso dei classici che prima aveva letto tradotti in italiano.Vi sono quindi dei libri “doppiati” e per quanto avessi poca dimestichezza nella lingua, che non fosse la mia, ogni tanto cercavo di leggerli anche avvalendomi del fatto che l’avevo già fatto in italiano. Mio figlio, poi, a volte s’intrometteva spiegandomi che alcuni traduttori avevano fatto un uso non preciso di talune parole e mi aveva convinto della necessità che per leggere correttamente un autore straniero era molto importante sapere chi lo avesse tradotto. Così con quest’andante adagio finivo con ritrovarmi con una pila di libri sul mio comodino pronti per essere letti e che a volte mi limitavo a scorrere le prime pagine prima di passare a un altro autore. Ho sempre letto di tutto: narrativa, saggistica, letteratura, filosofia, ecc. In particolare dopo che mio figlio si era iscritto alla facoltà di psicologia il mio interesse per questa materia, si era accresciuto. Arrivò ad avere tra testi universitari e letture di riferimento non meno di centotrenta volumi. Ma ciò che posso dire con assoluta certezza avvalendomi dalle mie osservazioni andando a trovare parenti, amici e conoscenti è che non ho trovato famiglie che possedessero più di un centinaio di libri al di fuori di quelli scolastici. E allora? Mi rimane il dubbio ma in parte tende a dissolversi quando vedo sul tram o sui bus o in treno dei giovani e meno giovani che in luogo del classico smartphone prendono dal loro zainetto un libro e si concentrano alla sua lettura. (Riccardo Alfonso)

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Libro: “Odissei senza nòstos”

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Bergamo Alta domenica 12 Gennaio 2020 alle ore 11:00 alla Gypsotheca “Museo Cividini nell’Antica Zecca”, in Via Donizetti, 18/A riprendono gli incontri delle Letture Bergamasche presso l’atelier di Pierantonio Volpini appuntamenti che avvengono una volta al mese da 11 anni. Nell’incontro Gabrio Vitali in dialogo con Mimma Forlani presenterà il suo libro e parlerà delle passioni letterarie che hanno dato un senso alla vita.
“Ci ricordiamo che Gabrio Vitali per 30 anni si è occupato di realizzare manifestazioni culturali che si sono tradotte in incontri con scrittori e poeti e hanno arricchito Bergamo allargando la cultura dei cittadini sensibili alla letteratura.
Giunto ormai all’età dei bilanci esistenziali, con il libro Odissei senza nòstos Gabrio Vitali, insegnante dagli interessi plurimi, fa una riflessione generale sul viaggio (nostos), reale e iniziatico, sulla sua pratica di insegnante di letteratura ma anche e soprattutto sulla funzione pedagogica civile della letteratura.Con questo libro egli ribadisce che la letteratura ci insegna a pensare per immagini e a concepire prima di poterlo realizzare un mondo migliore aderendo al pensiero di molti scrittori che egli ama, legge e cita. Tra questi Vargas Llosa, secondo cui la letteratura va considerata “una delle più stimolanti e faconde occupazioni dell’animo umano, un’attività insostituibile per la formazione del cittadino in una società moderna e democratica di individui liberi, e che, pertanto, (…) dovrebbero entrare in tutti i programmi di istruzione come una delle discipline fondamentali” e, aggiunge Gabrio Vitali, non solo nell’istruzione scolastica ma anche nella formazione permanente per gli adulti. Delle sue passioni letterarie che hanno coinvolto molti suoi studenti e molti cittadini di Bergamo, di Bratislava e di altre città ci parlerà domenica Gabrio Vitali nella prima delle letture bergamasche del 2020.” (Mimma Forlani) Ingresso libero ino ad esaurimento posti.

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Exposition: «Ice Blue»

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Nice (France), Galerie Depardieu 6, rue du docteur Jacques Guidoni (ex passage Gioffredo) vernissage Jeudi 9 Janvier 2020 16H – 21H (Ouvert du lundi au samedi de 14h30 à 18h30 )Exposition jusqu’au 2 février 2020 La série de diptyques «Ice Blue» est née de la rencontre fortuite d’un Ice bar de Copenhague et d’un glacier de Patagonie. Deux séries de photos bleues, deux séries de photos de glace mais en contradiction profonde l’une avec l’autre. La glace de l’Ice bar, artificielle et scintillante, arbore le bleu de méthylène des becs bunsen, est issue d’un gaspillage éhonté d’énergie et participe de la fonte des glaciers de Patagonie. Ceux-ci, d’un bleu naturel et délicat semblent crier ; ils se tordent, craquent et s’effondrent à force de réchauffement, à force d’indifférence. Le rapprochement de ces deux séries permet à la photographe de tenir ensemble les deux bouts de la chaîne du réchauffement climatique ; les causes. Cette série permet de dénoncer le réchauffement climatique, ses causes et ses conséquences sans pour autant se priver de belles images, car la glace qu’elle soit artificielle ou naturelle garde, pour l’oeil, sa part de beauté et de mystère. L’exposition sera complétée par une installation « Time Is Up » où une boule de glace bleue fondra en direct durant le vernissage et les temps forts de l’exposition. The « Ice Blue » diptych series has been created after the fortuitous encounter between an Ice Bar in Copenhaguen and a Patagonia glacier. Two blue photographs series, two ice photographs series, but both are in deep contradiction with one another. The Ice bar artificial and glinting ice displays the Bunsen burners methylene blue. It comes from a shameless waste of energy. It contributes to the melting of Patagonia glaciers. The latter, delicately and naturally blue, seem to be screaming. The glaciers twist, split and collapse, because of warming, because of indifference. Getting closer together these two photographs series allows the photographer to encompass both ends of the global warming phenomenon – the causes (manufacturing artificial ice with an
important energy expenditure) and the consequences (glaciers melting down at the other end of the world as a result of global warming). This photograph series is a way of denouncing global warming, its causes and its consequences, without for all that depriving ourselves of pretty pictures. Whether artificial or natural, to the eye of the beholder, ice keeps a part of beauty and mystery.

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Alarm.com Introduces New Smart Water Valve+Meter to Better Protect Entire Home

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Today at the Consumer Electronics Show (CES), Alarm.com (Nasdaq: ALRM) introduced the Smart Water Valve+Meter to help people avoid billions of dollars in annual property damage loss from water leaks and use water more efficiently. The device is an innovative addition to the Alarm.com Water Management solution, identifying low and high-volume water leaks and constantly monitoring overall water use and current usage rates in homes and businesses. Deep integration with the Alarm.com platform leverages intelligence and insights to help reduce the risk of losses from water emergencies, while also improving water conservation efforts.Research indicates that adding a smart water solution to security and automation systems can help prevent most of the annual property loss costs from water damage. Despite the constant risk of water leaks, only 6% of homes currently have a smart leak detection system, according to an estimate from Parks Associates. Including the full Water Management solution with an Alarm.com system helps property owners avoid damage from major leaks as well as health and safety issues from prolonged low-volume leaks. Home and business owners may also qualify for insurance discounts.
Designed and developed by Building36, a subsidiary of Alarm.com, the Smart Water Valve+Meter combines cutting-edge technology with high-quality plumbing hardware to help safeguard properties from costly leak repairs and steep water bills. Using data from the device and a suite of water sensors and monitors, the Alarm.com Water Management solution detects both large leaks and small drips early, and intelligently responds to each issue. For example:While the property owner is away, the system detects a large leak from a burst pipe and automatically shuts off water to the home to prevent flooding.
While the property owner is home, the system detects a small leak from a laundry room and sends a notification but keeps the water on to avoid an untimely interruption.The system uses temperature sensors on the Smart Water Valve+Meter along with HVAC and thermostat information to alert the property owner if there is an emerging risk of frozen pipes. While the property owner is away, the system detects a bathroom toilet continually running and closes the water valve to prevent excessive water usage.

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Global Aircraft Cleaning Chemicals

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

The Aircraft Cleaning Chemicals Market report is one of the most comprehensive and important data about business strategies, qualitative and quantitative analysis of the Global Market. It offers detailed research and analysis of key aspects of the Aircraft Cleaning Chemicals market. The market analysts authoring this report has provided in-depth information on leading growth drivers, restraints, challenges, trends, and opportunities to offer a complete analysis of the Aircraft Cleaning Chemicals market.The researchers have considered almost all important parameters for company profiling, including market share, recent development, gross margin, future development plans, product portfolio, production, and revenue. The report includes a detailed analysis of the vendor landscape and thorough company profiling of leading players of the Aircraft Cleaning Chemicals market.For the end users/applications, this report focuses on the status and outlook for major applications/end users, consumption (sales), market share and growth rate of Aircraft Cleaning Chemicals for each application, including: Civil Aviation Military Aviation
The global ​Aircraft Cleaning Chemicals market is analyzed across key geographies namely: North America, Europe, Asia-Pacific, South America, Middle East and Africa. Each of these regions is analyzed on the basis of market findings across major countries in these regions for a macro-level understanding of the market.The latest report added by Market Info Reports demonstrates that the global Aircraft Cleaning Chemicals market will showcase a steady CAGR in the coming years. The research report includes a thorough analysis of market drivers, restraints, threats, and opportunities. It addresses the lucrative investment options for the players in the coming years. Analysts have offered market estimates at a global and regional level.

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First Unveils Infinite Recharge Robotics Game as Part of the First Rise

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

FIRST®, a robotics community that prepares young people for the future, launched the 2020 FIRST® Robotics Competition season today with the Kickoff of a new robotics game called INFINITE RECHARGESMbefore a crowd of 1,200 people, including Sen. Maggie Hassan, D.-N.H., U.S. Rep. Chris Pappas, D.-N.H., and Manchester Mayor Joyce Craig, D.-N.H., at Southern New Hampshire University in Manchester, New Hampshire, hometown of FIRST HQ. Nearly 100,000 high-school students on 3,898 teams at 160 venues around the world joined the 2020 Kickoff via live broadcast. INFINITE RECHARGE is part of the 2020 FIRST season, FIRST RISE, powered by Star Wars: Force for Change. FIRST has teamed up with Lucasfilm and parent company Disney as part of the Star Wars: Force for Change philanthropic initiative to inspire the next generation of heroes and innovators, creating a place where collaboration and collective wisdom can elevate new ideas and foster growth. FIRST RISE empowers FIRST participants to explore the future of cities and architecture, building communities filled with inspiration, creativity, and – most importantly – hope.In INFINITE RECHARGE, two alliances work to protect FIRST City from approaching asteroids caused by a distant space skirmish. Each alliance, along with their trusty droids, race to collect and score Power Cells in order to energize their Shield Generator for maximum protection. To activate sections of the Shield Generator, droids manipulate their Control Panels after scoring a specific number of Power Cells. Near the end of the match, droids race to their Rendezvous Point to get their Shield Generator operational in order to protect the city.
At today’s Kickoff, teams were shown the INFINITE RECHARGE game field and challenge details for the first time and received the Kickoff Kit from the Kit of Parts, which is made up of motors, batteries, control system components, construction materials, and a mix of additional automation components – with limited instructions.
Working with adult mentors, students have limited time to design, build, program, and test their robots to meet the season’s engineering challenge. Once these young inventors build a robot, their teams will participate beginning in late February in one or more of the global 173 Regional and District events that measure the effectiveness of each robot, the power of collaboration, and the determination of students.By participating in FIRST, students gain confidence to explore the innovation process while learning valuable science, engineering, technology, teamwork, and problem-solving skills. FIRST Robotics Competition participants are eligible to apply for more than $80 million in FIRST Scholarships from colleges, universities, and technical programs. Students also learn and apply the FIRST ethos of Gracious Professionalism® via a signature set of FIRST Core Values. The 2020 FIRST Robotics Competition Kickoff event is an opportunity for teams from all over the world to come together as a community to share in the excitement of seeing the new game unveiled. Teams at nearly 160 Kickoff sites in countries all over the world such as Australia, Canada, Dominican Republic, Israel, Mexico, Turkey, and the United States watched the proceedings via live broadcast.

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TypingDNA Raises $7M Series A to Improve Typing Biometrics Adoption Worldwide

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 gennaio 2020

Behavioral-biometrics company TypingDNA announces today that it raised a $7 million Series A round led by Gradient Ventures, Google’s AI-focused venture fund. Other participants include EU-based fund GapMinder, Techstars Ventures and other prior investors.TypingDNA has developed proprietary artificial intelligence algorithms to authenticate users based on how they type. Through a simple training process of watching user keystrokes, TypingDNA can recognize further attempts from a specific user by matching them against their known account. This technology, known as typing biometrics, will enable existing applications such as authentication, fraud detection, password recovery, and online education assessment to fingerprint users more securely than traditional forms of two-factor authentication.“Advancing the research and distribution of typing biometrics is of global importance. Keyboards are incorporated in almost any device today, making typing behavior the most widely available user biometric. This round of funding will allow us to further our mission to provide user-friendly, non-intrusive biometrics and increased security to people around the world,” said Raul Popa, CEO and Co-founder at TypingDNA.
TypingDNA’s Authentication API accepts user keystrokes in a standardized and open-sourced format allowing simple and easy integration into any desktop or mobile application. Developers can implement TypingDNA’s API as a passive two-factor authentication option, password recovery method, or simply to ensure inputs are matched to a given user. TypingDNA’s mobile developer SDK also currently supports the latest version of iOS and Android applications.TypingDNA is currently ACE compliant for verifying students online, and European Banking Authority considers typing biometrics to be compliant for SCA regulation (2FA in banking and payments in EU), as a consequence the company is experiencing great demand from the industry. TypingDNA plans to use this new investment to expand its developer support network and offer more tools to integrate their API with existing website development platforms.

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