Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Archive for 26 gennaio 2020

Coronavirus: Appello all’OMS

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e dell’unione medica Euro Mediterranea (UMEM) chiedono di fornire più chiarezza sulle cause scatenanti l’epidemia e del ruolo dei Bio-Lab di ricerca che sono stati costruiti per indagare sulle cause delle malattie virali più pericolose e, guarda caso, una di queste installazioni si trova proprio a Muhan e dove alcuni ricercatori stranieri nel 2017 ne hanno segnalato la pericolosità e il rischio ma furono inascoltati, come, sottolinea Aodi, ” E ora ce lo dicono anche i medici cinesi molto dubbiosi sulla versione fornita dalle autorità cinesi sull’origine dell’epidemia”. A questo punto soggiunge “Ci rivolgiamo all’organizzazione mondiale della Salute (OMS) per chiarire, urgentemente, le vere e reali cause del contagio e se il virus iniziale era mutato. Del resto non si può continuare a nascondere la verità alla popolazione come già è successo in passato.I medici cinesi affermano che da anni la popolazione di Muhan mangia mammiferi, serpenti, pipistrelli al mercato famoso dove si vende di tutto senza igiene garantita né controllata e questo mercato dista 32 kilometri dal laboratorio di ricerca voluto dai cinesi”. E’ quanto dichiara Foad Aodi Fondatore di Amsi e Umem e membro del Gdl Salute Globale Fnomceo che avanza, per altro, una serie di dubbi sulla versione fornita dalle autorità cinesi sulle cause principali del contagio anche perché non si capisce come mai è aumentata tantissimo la velocità di contagio da uomo a uomo in una città e regione dove da sempre si mangiano regolarmente mammiferi non puliti e senza nessuna regola di contagio. È fondamentale dire la verità per poter affrontare l’emergenza in modo più efficace e più rapido in tutti i paesi dove sono comparsi dei casi sospetti compreso la Cina dove, stranamente, ogni 10 anni, circa, ce’ una emergenza epidemica con cause sconosciute, precisa Aodi. (fonte: Ufficio Stampa Amsi)

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Forza nella mitezza: Mattarella a Trento ricorda Chiara Lubich

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

“Si può essere molto forti pur essendo miti e aperti alle buone ragioni degli altri”, anzi, “soltanto così si è veramente forti”: questo l’insegnamento di Chiara Lubich nelle parole di Mattarella, che coglie l’invito di Maria Voce allo “estremismo del dialogo”
Il capo dello Stato, al Centro Mariapoli “Chiara Lubich” di Cadine (TN), ha partecipato con un intervento appassionato al ricordo della fondatrice dei Focolari nel centenario dalla nascita. Ad accoglierlo Maria Voce, presidente del Movimento, e le autorità locali, insieme alla cittadinanza: oltre 400 erano le persone presenti in sala, circa 500 nelle altre sale collegate a Cadine e a Trento, e oltre 20 mila le visualizzazioni dello streaming. La dimensione artistica, per la regia di Fernando Muraca, ha fatto da sfondo alla narrazione, ripercorrendo i tratti più significativi della vita di Chiara come donna in relazione.
Tra suoni e immagini, si sono intrecciate le voci delle autorità civili ed ecclesiali. Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato come Chiara rappresenti, insieme a figure come De Gasperi, “l’eccellenza di questa terra”. Un territorio, il Trentino, di cui ha messo in luce tre caratteristiche: la forza di volontà, il Movimento cooperativistico, l’essere terra di frontiera. “Chiara ha saputo interpretare questa appartenenza – ha affermato – che è poi un tratto distintivo della nostra autonomia, della nostra specificità”. L’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, ringraziando il suo predecessore Carlo De Ferrari che all’epoca colse “il dito di Dio” nella spiritualità di Chiara Lubich, ha ricordato come “se oggi il carisma abbraccia l’intera umanità lo dobbiamo a questo vescovo, che lo ha protetto”; e ha indicato nella provocazione di “Cristo abbandonato” la sua grande attualità. Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, ha espresso la sua gioia nel ricordare “la ragazza che quasi ottant’anni fa si mise al servizio dei poveri” e che “continua ancora oggi a invitarci all’apertura, all’accoglienza, all’impegno per gli altri e con gli altri. Perché fin dall’inizio quella di Chiara non è stata un’esperienza personale, isolata, solitaria ma un impegno che si comprende solo se visto alla luce del paradigma della relazione”.
Sono poi state portate numerose testimonianze, che dicono la tenacia nel quotidiano di persone che sono state, e sono, ispirate da Chiara e dal suo carisma nel proprio agire: come Amy Uelman, docente di etica e diritto alla Georgetown University di Washington, che forma i suoi studenti ad affrontare argomenti divisivi evitando scontri; gli imprenditori Lawrence Chong e Stanislaw Lencz, che con le loro aziende contribuiscono ad un’economia solidale e sostenibile; Arthur Ngoy e Florance Mwanabute, medici congolesi che si dedicano alla cura dei più deboli e alla formazione sanitaria; e la storia da Yacine, migrante algerino, accolto come un fratello da alcuni giovani italiani dopo il difficile viaggio attraverso i Balcani. Ma anche quella dell’ex sindaco di Trento, Alberto Pacher, che insieme ad insegnanti e studenti ha accolto l’invito – la telefonata di un bambino – da cui sono nati i progetti Tuttopace e Trento, una città per educare.
“La luce donata a Chiara supera i confini del Movimento dei Focolari e va ad incoraggiare e ad ispirare tanti, donne e uomini di buona volontà in ogni parte del mondo, come questo anniversario sta a manifestare”, ha affermato la presidente dei Focolari Maria Voce. “Come ciascuno di voi, sento Chiara viva, presente, attiva, vicina ogni giorno. Lei ci spinge ad andare al largo con coraggio”. E ha spronato tutti: “A questa società che sembra senza radici e senza meta, occorre rispondere con radicalità, con l’«estremismo del dialogo», alimentato dalla cultura della fiducia”.
A concludere la serata, il lungo e appassionato intervento del Presidente della Repubblica; che ha individuato in particolare nella fraternità, applicata all’agire civile e politico, la cifra distintiva della spiritualità di Chiara Lubich – riservando un caloroso ricordo anche ad Igino Giordani, che Mattarella conobbe, e che di questa spiritualità fu interprete di prim’ordine. Una fraternità che è “fondamento di civiltà e motore di benessere”, in quanto senza di questa “rischiamo di non avere la forza per superare le disuguaglianze e sanare le fratture sociali”. Chiara Lubich, proponendo con vigore la cultura del dono e del dialogo, in particolare interreligioso che “in questa stagione storica è decisivo per la pace”, aveva intuito “con spirito di profezia” quale fosse la strada da seguire. Un insegnamento che prova come “si può essere molto forti pur essendo miti e aperti alle buone ragioni degli altri. Anzi per dirla tutta con sincerità, come dimostra la vita di Chiara Lubich, soltanto così si è veramente forti”. Gli eventi del Centenario sono realizzati in collaborazione e con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento, Arcidiocesi di Trento, Fondazione Museo Storico del Trentino, APT Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, APT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, Dolomiti Energia, Gruppo Cassa Centrale e ITAS Mutua. Un ringraziamento particolare va alle Forze dell’Ordine che hanno garantito lo svolgersi in sicurezza dell’evento.

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Livelli record a Wall Street: successo o trappola?

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Nei giorni scorsi l’indice azionario Dow Jones della borsa di Wall Street ha raggiunto i massimi storici con ben 29.400 punti. Forse potrebbe salire ancora. Ad agosto registrava 25.500 punti. Ci si deve domandare, però, se ciò sia un positivo sintomo di salute del sistema finanziario ed economico americano, oppure sia l’indice di un possibile devastante futuro sconquasso. Come accadde nel 2008, ciò che avviene negli Stati Uniti, di solito, determina conseguenze globali. A nostro avviso, l’andamento di Wall Street è la riprova che il sistema, drogato dalle politiche di grande liquidità e dai tassi d’interesse bassi, addirittura negativi in certe parti del mondo, non può più vivere senza le necessarie dosi di droga. Proprio come accade per gli abituali consumatori di stupefacenti. E’ la trappola del tasso d’interesse zero!Dopo le politiche monetarie espansive della Federal Reserve, che avrebbero dovuto rimettere in moto l’economia e portarla fuori dalle paludi della recessione, Washington ha provato a “pilotare” il sistema monetario e bancario verso la normalità. Perciò i tassi d’interesse base della Fed a un certo punto sono saluti.Ma, dall’inizio del 2019, se non già prima, il mondo della politica e della finanza statunitense si è duramente scontrato sull’opportunità di abbassare o no il costo del denaro e ritornare a inondare il sistema con nuova liquidità.
La svolta definitiva si ebbe il 17 settembre scorso quando il cosiddetto mercato finanziario overnight andò in tilt. Il costo dei crediti interbancari a brevissimo termine, necessari per coprire le emergenze di certe banche e di altri istituti finanziari, schizzò dal 2 al 10%. Mancò la liquidità richiesta o l’indispensabile fiducia reciproca? Pensiamo, in verità, entrambe.
Per sopperire a tale improvvisa scarsità di liquidità intervenne la Fed, che, di conseguenza, nel giro di 4 mesi ha fatto crescere il suo bilancio di oltre 400 miliardi di dollari!
L’andamento del bilancio della Fed, che riflette la liquidità riversata nel sistema, balza dagli 800 miliardi del 2008 ai 4.500 del 2018, per poi scendere a 3.800 miliardi nell’agosto 2019. Adesso è di circa 4.200 miliardi di dollari. Questi dati fanno comprendere meglio la situazione.L’economia reale ha visto poco o niente di questa recente nuova liquidità. E’ rimasta nel sistema bancario e finanziario ed è andata a gonfiare la bolla della Borsa valori. Se per i passati 4 mesi sovrapponiamo la curva dell’espansione monetaria della Fed e quella dell’indice S&P 500, che da ottobre è cresciuto di oltre il 12%, le due curve combaciano. A dimostrazione che gli indici di Wall Street dipendono dalla nuova liquidità della banca centrale. Al riguardo, è opportuno notare che le banche too big to fail sono sempre più concentrate nel riacquisto delle proprie azioni e nella speculazione sugli indici azionari.
Tra i vari derivati otc sembra che nell’ultimo periodo siano aumentati quelli riguardanti le private equity, le azioni. Secondo il terzo rapporto trimestrale 2019 dell’agenzia governativa americana Office of the Comptroller of the Currency (OCC)che controlla il sistema bancario, le banche che hanno fatto trading con i derivati azionari hanno guadagnato 1,8 miliardi di dollari. La JPMorgan in particolare.
Sono sempre più numerosi gli economisti, e non solo, che temono lo scoppio della bolla a Wall Street. Che cosa succederebbe se lo stimolo monetario non potesse più essere fermato? Fino a quando si può continuare a gonfiare la bolla? Che cosa succede in un mondo in cui la maggioranza dei titoli obbligazionari ha un tasso d’interesse negativo? Quale potrebbe essere l’effetto di qualche sconquasso geopolitico oppure di qualche rinnovato scontro sui dazi o sulle monete? Tutti interrogativi cui non è facile dare risposte rassicuranti. Si ricordi che, nella Grande Crisi finanziaria ed economica appena passata, l’indice Dow Jones era sceso dai 14.000 punti di ottobre 2007 ai 6.600 del marzo 2009. Un crollo superiore al 50% che, com’è noto, accompagnò l’onda della recessione.
(Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista)

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Geografia dell’Alzheimer in Italia

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

In Italia ci sono 1,2 milioni di malati conclamati di Alzheimer (www.RotaryAlzheimer.org) e oltre 700 mila persone che ancora non sanno di essere malate. E nel mondo i malati sono addirittura 49 milioni, il che equivarrà a dire tra 10 anni un nuovo malato ogni tre secondi. «Cifre che devono far pensare e che devono essere prese seriamente in considerazione» conclude il presidente del Rotary Club Roma Capitale.I malati sono 120 mila in Lombardia, 109 mila nel Lazio e 106 mila in Emilia Romagna, che si posizionano così sul podio. Seguono Puglia (104 mila), Veneto (100 mila), Campania (98 mila), Piemonte (95 mila), Sicilia (90 mila), Toscana (85 mila) e Calabria (68 mila).Seguono poi Marche (42 mila), Sardegna (40 mila), Friuli Venezia Giulia (36 mila), Liguria (33 mila), Abruzzo (25 mila), Trentino Alto Adige (15 mila), Umbria (13 mila), Basilicata (9 mila), Molise (8 mila), Valle d’Aosta (4 mila).L’incidenza dei malati di Alzheimer tende ad aumentare con l’avanzare dell’età: la patologia interessa lo 0,4% degli individui che hanno tra i 65 e i 69 anni, l’1,9% degli individui tra i 70 e i 74 anni, il 3,4% di chi ha tra i 75 e i 79 anni per arrivare a toccare l’11,5% degli anziani che hanno 80 anni e più.Approfondendo l’analisi per genere è evidente il gap a sfavore delle donne, le quali presentano una incidenza del 6%, doppia rispetto al 3% degli uomini. E per quanto riguarda il livello di istruzione si osserva che l’insorgenza della malattia è diffusa prevalentemente tra gli individui meno istruiti (6%, 1 punto percentuale sopra la media) con una quota doppia rispetto a chi ha un’istruzione media (3%) e meno diffusa presso gli individui altamente istruiti (1%).La malattia di Alzheimer influenza la qualità della vita: il 63% dei malati riferisce di avere gravi difficoltà nella attività di cura della persona, il 90% ha gravi difficoltà nelle attività domestiche, il 68% lamenta calo di concentrazione e di conseguenza il 12% dei malati è incorso in incidenti domestici.A livello territoriale i più alti tassi di mortalità si presentano in Valle d’Aosta (48%), in Piemonte (36%), in Sardegna (36%), in Veneto (36%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (36%).E, per quanto riguarda le province, i tassi più elevati si registrano a Carbonia-Iglesias (46%), Treviso (39%), Cuneo (38%), Trapani (38%), Sassari (38%), Bergamo (36%), Cremona (36%), Ancona (36%) e Modena (36%).«Bisogna trovare molti più fondi per finanziare la ricerca e di questo possiamo farci carico noi rotariani» sostiene il dott. Renato Boccia, portavoce e responsabile -insieme al consocio Claudio Pernazza- del Progetto Alzheimer del Rotary Club Roma Capitale.«Con l’Alzheimer ci proponiamo di fare lo stesso che abbiamo fatto con la poliomielite» commenta il dott. Pier Luigi Di Giorgio di presidente del Rotary Club Roma Capitale.
Da dove cominciare? Dal convegno intitolato «Invecchiare in salute: quali percorsi?» organizzato dal Rotary Club Roma Capitale oggi venerdì 24 gennaio 2020 presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica a Palazzo Giustiniani.Il convegno-evento, realizzato grazie alla fattiva collaborazione della senatrice Paola Binetti, è organizzato dal Rotary Club Roma Capitale (distretto 2080) con la partecipazione di 20 differenti club appartenenti a 5 diversi distretti italiani del Rotary International. L’Ufficio Stampa del progetto è online la pagina web http://www.RotaryAlzheimer.org e la rassegna stampa è disponibile alla url: http://www.Rotary-Net.org

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Scuola: Reclutamento di docenti e ata, Anief chiede soluzioni urgenti per l’emergenza

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Dopo l’incontro con la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il presidente del giovane sindacato, Marcello Pacifico indica le linee guida: “Call veloce estesa alle graduatorie d’istituto provinciali, si sblocchino le assunzioni per personale amministrativo, tecnico e ausiliario”
Il giorno dopo l’incontro al ministero dell’Istruzione tra Lucia Azzolina, titolare del dicastero, e le delegazioni dei sindacati rappresentativi, idee chiare in casa Anief. A esprimerle è il presidente nazionale Marcello Pacifico, intervistato dal quotidiano on line Linkiesta: «Il ministro – sottolinea – si è impegnato sul lancio di specifici tavoli. Attraverso il concorso straordinario avremo 25mila assunti a settembre, ma ricordiamo come quest’anno toccheremo il record di 170mila supplenti. Per questo abbiamo chiesto al ministro di usare il meccanismo della chiamata veloce, estendendolo alle nuove graduatorie di istituto provinciali che saranno usate per stabilire le supplenze. In attesa che i concorsi abbiano seguito, cosa che non sarà veloce, almeno riusciremmo a reclutare gli stessi precari chiamati dalle graduatorie di istituto». I concorsi da soli non bastano. «Deve essere una scelta politica – puntualizza il leader di Anief – secondo noi quella che suggeriamo è l’unica soluzione per rispondere all’emergenza del precariato».Il personale scolastico necessario a far funzionare la macchina dell’istruzione non si limita a quello docente, e anche qui i problemi non sono da meno: «Per il personale Ata – argomenta nel corso della stessa intervista – abbiamo chiesto di risolvere il problema dei precari amministrativi, che da anni sono chiamati nelle nostre scuole. Abbiamo quindi richiesto un impegno a sbloccare queste assunzioni»

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Proiezione film “Via col vento”: Due appuntamenti milanesi

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Milano Giovedì 6 febbraio, ore 18.30 Circolo dei Lettori di Milano – Casa Manzoni Via Gerolamo Morone, 1 proiezione Via col vento – il romanzo: un intramontabile classico in una nuova traduzione con Mariarosa Mancuso (Neri Pozza editore). Introduce Laura Lepri A cura del Circolo dei Lettori di Milano in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani.
Segue: Sabato 8 febbraio, ore 14.30 Il Cinemino Via Seneca, 6 14.30/15.00 – Introducono Mariarosa Mancuso e Maria Grazia Ligato con proiezione integrale del film Via col vento in lingua originale con sottotitoli in italiano. È il 1936 e un romanzo sudista vende negli Stati Uniti un milione di copie in sei mesi. Nel 1937 vince il Premio Pulitzer e nel 1939 diventa il più grande successo nella storia del cinema americano: è Via col vento, uno dei più eclatanti casi editoriali mondiali. Opera pressoché unica di Margaret Mitchell, nata ad Atlanta nel 1900 e cresciuta ascoltando i racconti dei veterani della guerra di Secessione, Via col vento conquista i lettori di tutto il mondo grazie a una trama avvincente caratterizzata da colpi di scena, rovesci di fortuna e da un’appassionata storia d’amore; trama che portò i critici a parlare di Grande Romanzo Americano e a osare il paragone con Tolstoj. Ma a rendere straordinarie queste pagine è soprattutto l’anticonvenzionale protagonista: Scarlett O’Hara, la viziata e volubile ereditiera della grande piantagione di Tara, la quale, contando sulle sue sole forze, dovrà cavarsela mentre l’esercito nordista avanza in Georgia. A oltre ottant’anni dalla sua pubblicazione,
Via col vento è considerato un intramontabile classico, al punto che anche chi non ha mai avuto il piacere di approcciarsi al romanzo ricorderà, grazie all’omonima versione cinematografica, una manciata di battute ormai divenute celebri: il «non soffrirò mai più la fame» pronunciata da Scarlett stringendo un pugno di terra; il «francamente me ne infischio» sul finale, e la stizza e la speranza di «domani e un altro giorno». Con il presente volume viene riproposta l’edizione integrale in una nuova traduzione che punta non solo a ripristinare la versione originale del romanzo, ma anche a rinnovare la traduzione italiana del 1937, oggi terribilmente agée poiché vittima dell’autarchia linguistica imposta dal fascismo. Seguendo il costume dei nostri tempi, la nuova traduzione lascia in originale i nomi di personaggi, di istituzioni e i toponimi, e utilizza termini stranieri ormai ampiamente diffusi in italiano. Soprattutto, introduce un radicale e importante cambiamento nel modo di parlare degli schiavi, che, nelle traduzioni italiane precedenti, sia del romanzo sia del film, sfiorava il grottesco. In questo modo, i lettori di oggi potranno godere appieno di ogni sfumatura di un romanzo leggendario che dalla sua pubblicazione non ha mai smesso di appassionare e conquistare nuove generazioni.
Margaret Mitchell (1900-1949) è stata una giornalista e scrittrice statunitense. Nel 1936 raggiunge la fama mondiale con il romanzo Via col vento, bestseller del secolo, da cui fu tratto nel 1939 un film altrettanto fortunato. Nel 1937 vince il Premio Pulitzer e l’anno seguente viene candidata al Premio Nobel per la letteratura. La sera dell’11 agosto 1949, attraversando un incrocio, un tassista fuori servizio la investe: muore cinque giorni dopo, il 16 agosto del 1949.

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Facciamo Conoscenza, la Scienza protagonista

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Parma Porte aperte venerdì 31 gennaio al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale (SCVSA) dell’Università di Parma. Nell’ambito di Parma Capitale della Cultura 2020 – Facciamo Conoscenza, il Dipartimento organizza infatti, dalle 9 alle 18, un workshop dal titolo “Il valore della complessità”, dove la scienza sarà protagonista con conferenze, che si terranno al Centro Congressi Plesso Aule delle Scienze del Campus, e visite guidate al Dipartimento. Previsti anche veri e propri momenti di incontro e dialogo con i ricercatori.Si tratterà di una giornata aperta a tutta la cittadinanza, studenti e docenti delle scuole compresi, per illustrare le attività collegate al progetto Dipartimento di Eccellenza, titolo riconosciuto dal MIUR al Dipartimento SCVSA. Le attività saranno incentrate attorno al laboratorio COMP-HUB merging chemical and biological complexity (la complessità all’interfaccia fra la chimica e la biologia).Nuove risorse in termini di strumentazione di avanguardia e di nuovi ricercatori sono la chiave per lo sviluppo di conoscenza multidisciplinare fra la Chimica, le Scienze della Vita e le Scienze della Terra con lo studio del rapporto fra le componenti viventi e non viventi, naturali e artificiali dell’ambiente. Le attività di ricerca avanzata e multidisciplinare che emergono da questo incubatore rappresentano una preziosa risorsa per l’Università e per il territorio, dando impulso all’innovazione nei settori dei materiali e dispositivi innovativi, delle nanotecnologie, degli alimenti, della biomedicina, della conservazione del territorio e della sostenibilità ambientale.La giornata prevede relazioni di ricercatori del Dipartimento SCVSA sui temi dei gruppi di lavoro del laboratorio: “Dalle molecole alla vita”, “Dalle molecole ai materiali”, “Dalle molecole ai dispositivi”, “Dai modelli alla complessità” e “Sostenibilità ambientale” e, collegate a queste, conferenze di ricercatori che hanno accettato di discutere le loro recenti scoperte, fra cui Luisa de Cola, professore ordinario dell’Università di Strasburgo (Istituto ISIS), Leonardo Sagnotti, Senior Principal Research Fellow (Dirigente di Ricerca) dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV) e i “COMP-HUB Scientists”: ossia, i nuovi ricercatori del Dipartimento di Eccellenza che coglieranno l’occasione per presentarsi.La giornata sarà accompagnata da visite guidate al Dipartimento e alla strumentazione acquisita e da alcune attività dimostrative delle ricerche condotte.

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Governo. Prescrizione e il “lodo Conte”: la toppa peggiore del buco

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Dobbiamo evitare che i colpevoli siano agevolati dai tempi lunghi dei processi e quindi siano assolti per decorrenza dei tempi. Così il M5S.Siamo tutti d’accordo che i colpevoli devono essere condannati, che gli innocenti siano assolti e che i danneggiati ricevano giustizia.
Tuttavia, la legge sulla abolizione della prescrizione, proposta dal ministro Bonafede e approvata dal M5S e dalla Lega, non raggiunge questi obiettivi, perchè i danneggiati saranno gli innocenti e coloro che attendono un risarcimento.Vediamo: Il 75% dei processi va in prescrizione entro il primo grado di giudizio. Sarebbe necessario concentrare l’attenzione su quel 75%.
La legge, comunque, entrerebbe in vigore fra 3-4 anni e ha tutti i caratteri della incostituzionalità, visto che la nostra Costituzione prevede la ragionevole durata dei processi e non l’infinita durata dei processi.Ieri, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha dichiarato che “gli innocenti non finiscono in carcere”, il che è falso perché ben 27 mila innocenti sono finiti in carcere e per questo risarciti. Sarebbe opportuno che il ministro Bonafede tornasse alle occupazioni precedenti il suo incarico.In questi giorni si sta discutendo il cosiddetto “lodo Conte”, cioè il blocco della prescrizione solo per chi è condannato in primo grado di giudizio.Una toppa peggiore del buco.Da far notare al premier, e avvocato del popolo, Giuseppe Conte, che la Costituzione prevede l’innocenza di un imputato fino al terzo grado di giudizio, e non al primo grado. Tale precetto è stato ribadito dalla Corte Costituzionale. Finirà che, al primo processo che si farà, si ricorrerà in appello alla Corte Costituzionale, che dichiarerà incostituzionale la legge sulla abolizione della prescrizione.Insomma, è stata propinata ai cittadini l’ennesima bufala: si è fatto credere che con l’abolizione della prescrizione si sarebbe fatta giustizia. E’ esattamente il contrario. (Primo Mastrantoni, segretario Aduc) (n.r. A nostro avviso il problema più serio in Italia è il mal funzionamento della giustizia. Oggi con le varie toppe che si cercano di aggiungere al vestito di Arlecchino si vuol far nutrire la speranza che vi possano essere degli aggiustamenti “salvifici”. Pura illusione. La riforma va attuata radicalmente per rendere l’iter processuale più breve rispetto agli attuali tempi biblici pur con tutte le garanzie del caso per gli imputati e i diritti della difesa.)

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MioDottore svela le malattie più cercate sul web dagli italiani nel 2019

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

La salute è una tematica molto cara agli italiani e lo dimostra il fatto che quasi la totalità di loro (94%) si prende cura abitualmente del proprio benessere e oltre la metà (54%) effettua controlli regolari. Quando si tratta di informarsi e indagare su patologie e problematiche, i pazienti del Bel Paese scelgono di affidarsi ad app e piattaforme online per mettersi in contatto con gli specialisti e richiedere un consulto. Ma quali sono le malattie che più hanno preoccupato gli italiani durante lo scorso anno? Quali le più cercate online? MioDottore, piattaforma leader in Italia e nel mondo specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner, ha indagato i propri dati, analizzando le ricerche effettuate sulla sua piattaforma nel 2019, delineando ciò che intimorisce o incuriosisce maggiormente gli utenti delle diverse regioni d’Italia e sottolineando analogie e differenze rispetto al 2018.Menopausa: la più cercata anche nel 2019. Nell’ultimo anno è emerso un podio delle malattie più cercate molto simile rispetto a quello del 2018, con menopausa ed endometriosi rispettivamente al primo e secondo posto tra le più visualizzate sulla piattaforma. In particolare, proprio la menopausa continua a preoccupare le donne italiane, tanto da mantenere la posizione di capolista in questo speciale ranking dal 2017. Al terzo gradino della classifica sale l’alluce valgo, acquistando una posizione rispetto allo scorso anno e scalzando dal podio la scoliosi, che scende drasticamente al settimo posto.Allargando lo sguardo sulla lista delle patologie più cercate, emerge che circa il 14% rispetto al totale di ricerche, riguardano la sfera intima-sessuale: nello specifico 4 disturbi toccano l’area ginecologica (menopausa, endometriosi, ovaio policistico e cistite) e 1 quella andrologica (disfunzione erettile).Che le donne siano molto attente al proprio benessere non è un segreto, lo conferma il fatto che oltre i due terzi degli utenti che hanno effettuato ricerche sulla salute appartenga al gentil sesso e tra queste, più di una su quattro (27%) rientra nella fascia di età tra i 35 e i 44 anni. Diversamente gli uomini che hanno effettuato ricerche in ambito benessere sono solo il 33%, pari a un terzo degli utenti totali e la percentuale più alta di loro (24%) appartiene alla fascia d’età tra i 45 e i 54 anni.Anche la sfera ortopedica desta particolare preoccupazione tra gli utenti dello Stivale, registrando il 13% delle ricerche totali sulla salute, con diverse patologie che mettono in allarme gli italiani: oltre al già menzionato alluce valgo e alla scoliosi, nella classifica 2019 compaiono anche osteoporosi (4° posto), ernia del disco (8°) e mal di schiena (16°).
Superate le prime 24 posizioni, ci sono alcune new entry tra le malattie più cercate rispetto allo scorso anno che coinvolgono le sfere oculistica, dermatologica e neurologica e costituiscono insieme il 4% delle ricerche: degenerazione maculare, cefalea, cisti sebacea ed epilessia. Assenti invece altri disturbi che caratterizzavano le ricerche dei pazienti italiani lo scorso anno, come quelli del sonno, ipertensione, dermatite atopica e vaginismo.
Considerando quattro delle principali regioni da nord a sud dello Stivale (Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia), si nota che la menopausa è stata cliccata dagli utenti di ben due regioni su quattro, Lombardia e Lazio. Ancora una volta a livello ginecologico, Sicilia e Campania sono accumunate dallo stesso interesse nel ricercare informazioni sull’endometriosi. Sempre in termini di ricerche, è invece l’alluce valgo a mettere d’accordo tre regioni su quattro: Sicilia, Lombardia e Campania, che indagano dettagli su questa problematica.

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Libano. Foad Aodi (Co-mai): “Auguri al nuovo Governo e al neo Ministro degli Affari Esteri libanese Hitti”

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

“Noi facciamo gli auguri, da parte della Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), al popolo e al neo Governo libanese sperando per il Paese che, a seguito dell’insediamento del nuovo Governo, questo risulti essere il primo passo per lavorare al fine di realizzare l’unità libanese a prescindere da divisioni politiche, religiose e ideologiche. Le proteste libanesi questa volta sono state caratterizzate principalmente da proteste legittime da parte dei giovani e del popolo, richieste di occupazione, di lotta alla corruzione, di abbassamento delle tasse, specialmente quelle universitarie. Noi appoggiamo le richieste dei giovani e del Popolo libanese che sempre si è caratterizzato nel mondo arabo per il forte laicismo, l’amore per la democrazia e per la libertà, comprese le donne. Tre punti urgenti per il nuovo Governo: abbassare le tasse, sentire quali sono le richieste dei giovani, unire il popolo libanese, incentivare l’occupazione e intensificare lo sforzo a favore del dialogo inter-religioso e inter-culturale che in Libano ha un peso molto importante”. *Così il Medico italo-palestinese Foad Aodi*, Presidente della Co-mai e dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e membro del Registro Esperti della Fnomceo. “Mi fa molto piacere – prosegue Foad Aodi -, in particolare la nomina dell’amico ed ex ambasciatore della Lega Araba in Italia *Nassif Hitti* a nuovo Ministro degli Affari Esteri libanese. Quando fu ambasciatore della Lega Araba in Italia lo conobbi bene e lo apprezzai enormemente per la sua competenza e professionalità, intervenne a numerosi nostri convegni e iniziative compreso la presentazione del *Manifesto Co-mai* presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana” Inoltre, aggiunge Aodi: “La Co-mai è disponibile in qualsiasi supporto e di iniziativa di solidarietà a favore del Popolo Libanese sia in Italia che in Libano” e infine: “Ci appelliamo infine al Governo Italiano affinché sostenga il popolo libanese e il Libano per il suo impegno per i Migranti ai confini con la Siria”, conclude Aodi.“L’Italia – aggiunge *Lorenzo Proia*, giornalista e Coordinatore Nazionale del Dipartimento Informazione, Ricerca e Studi di “Uniti per Unire” – faccia sentire la sua voce per il Libano. Il Libano è afflitto di corruzioni e disoccupazione ma è anche attraversato da una rivolta pacifica, giovanile, colorata e democratica, che punta alla fratellanza fra tutte le diverse confessioni religiose, tra sciiti, sunniti, maroniti, drusi ed altri, adesso queste manifestazioni si sono fatte più forti per il poco ascolto. L’Italia, l’Unione Europea, e l’ONU, debbono difendere questa ‘Seconda Primavera Araba in Libano’ a cui assistiamo, questi giovani, dall’Iraq, al Libano, senza commettere gli sbagli e le strumentalizzazioni che vi furono tra 2010 e 2011” Per il Coordinatore Organizzativo Co-mai e dell’ufficio di Presidenza Amsi, il Medico di origine libanese *Mohamed Ali Zaraket:* “La formazione del nuovo governo apre una stagione di speranza per risolvere i problemi gravi che affliggono il Paese da più di 30 tra corruzioni e mal governo, che ha spinto la maggior parte dei libanesi a manifestare in modo pacifico e civile, da poco ha preso il via la violenza che noi condanniamo, in tutte le sue forme. Ma facciamo comunque gli auguri al nuovo Governo”. By Ufficio Stampa Co-mai

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Coronavirus: Urge intensificare la prevenzione senza allarmismi

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Cosi l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l’Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM) lanciano il loro appello al Governo Italiano di sostenere la Cina con fornitura di mascherine che sono scarseggianti in Cina oltre il fatto che non si trovano facilmente e il loro prezzo è triplicato come ci riferiscono i nostri colleghi cinesi dell’Amsi.
“Non si devono commettere gli sbagli del passato dove si è creato molto allarmismo dove non c’era bisogno. Invece in altre situazioni è stata trascurata e quasi nascosta all’inizio per problemi politici. Urge informare la popolazione della reale situazione ,senza nascondere la realtà come ha fatto in passato la Cina e intensificare la collaborazione e l’informazione interprofessionale e interistituzionale con tutte le caratteristiche,i sintomi e modalità di contagio sia in Italia che a livello internazionale per l’interesse di tutti senza creare psicosi . *Dichiara il Presidente dell’Amsi ,Umem Membro del Gdl Salute Globale e registro esperti della Fnomceo Foad Aodi* che è in contatto con tutti i nostri rappresentanti nei paesi Euro Mediterranei dell’UMEM dove si registrano situazioni di psicosi per mancanza di informazioni e consigli per la prevenzione come in Francia dove i ristoranti cinesi iniziano ad essere deserti e in particolare nei paesi dove c’è tanta povertà,mancanza di igiene ,di acqua potabile ,corrente elettrica ,medici ,ospedali e nei paesi dove ci sono conflitti come Siria ,Iraq ,Libia ,Yemen ,Sudan ,Somalia e paesi africani che sono paesi a rischio nel caso di emergenza internazionale perché mancano tutti gli strumenti per affrontare una epidemia anche dal punto di vista dell’informazione.
“Noi diamo la nostra disponibilità per qualsiasi forma di collaborazione per dare più informazioni e comunicazioni in tutte le lingue come abbiamo già fatto quando c’è stata l’emergenza Sars nel 2002 . Conclude Aodi auspicando che la macchina dell’informazione e prevenzione in Europa collabori direttamente con la Cina e sostenere la popolazione cinese e straniera in questo momento molto difficile anche dal punto di vista psicologico.

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Rosa Zagari: prigioniera e malata

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

(Dal libro “Angelo SenzaDio” di Carmelo Musumeci, distribuito da Amazon) In questi giorni mi ha colpito la dichiarazione della senatrice Liliana Segre, in visita al carcere di San Vittore: “Dai detenuti gli unici gesti di umanità prima della deportazione.” e ho pensato a Rosa Zagari, prigioniera dei “buoni”, che rischia la paralisi, dopo una caduta in carcere che le ha provocato fratture. È stata condannata in primo grado a otto anni, perché non darle la possibilità di curarsi fuori? Probabilmente perché non è una persona importante, forse perché ha parenti pregiudicati o forse, semplicemente, chi amministra la giustizia non si può permettere di avere un cuore al posto del codice. Fino a che punto può arrivare la giustizia degli uomini per tutelare i suoi cittadini? Può arrivare per esempio ad accanirsi contro una prigioniera, malata, stanca e depressa (le è appena mancata la madre). Io credo di no, credo che una democrazia che usi mezzi disumani sia una democrazia malata. Non ho mai visto nessun delinquente cambiare per effetto di trattamenti disumani e degradanti, e un Paese che li usa, comunque, fosse anche per fermare i fenomeni criminali, degrada se stesso.
Il giuramento di Ippocrate dice: “Medico, ricordati che il malato non è una cosa, o un mezzo, ma un fine, un valore”. Invece in carcere il malato detenuto/a è un malato/a sfortunato/a. Quando una persona in libertà è malata spesso, non sempre, l’ambiente in cui vive rispetta il suo stato, nel senso che la si cura e di norma almeno può essere sicura di ricevere attenzione dalla propria famiglia. Invece guai al paziente in carcere, la richiesta di attenzione genera disprezzo. Il prigioniero/a malato/a non gode della pur minima protezione, persino gli si fa una colpa della sua malattia. Alla prima occasione, al minimo lamento e tentativo di conforto, per un motivo normalmente di nessuna importanza, la malattia gli viene rinfacciata come una colpa e lui/lei viene additato come simulatore. E qualunque disturbo possa lamentare, non gli si crede. Purtroppo il detenuto/a malato/a è come un cieco a cui si rimprovera di non vedere.Lancio un appello affinché a Rosa Zagari sia data la possibilità di curarsi in una struttura esterna al carcere, perché a mio parere non è così necessario che continui a stare in carcere in queste condizioni, e inoltre una giustizia umana è la migliore delle medicine, sia per i cattivi che per i buoni. ( by Carmelo Musumeci)

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Militari dell’Arma: emanate direttive per garantire la sicurezza

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

A proposito della violenza nei confronti dei militari dell’Arma, sono state emanate direttive per garantire la sicurezza e per ridurre l’esposizione al rischio attraverso il reciproco sostegno all’interno del dispositivo.E’ del tutto evidente che ci sono ancora problemi nell’organizzare un’adeguata pianificazione dei servizi, che consenta di evitare che il personale riporti lesioni nel caso di interventi svolti.
Una cornice di sicurezza che, purtroppo, troppe volte, sta nelle circolari romane ma non nella realtà. Solo i sindacati dei militari potranno ottenere risultati concreti. Solo i sindacati potranno tutelare il personale che si sente abbandonato anche dalla Rappresentanza Militare
Vi allego due significativi interventi dei sindacati “veri”. Quelli che guardano con sguardo critico a Roma che non potrà mai più dire “non sapevo”.La trasmissione televisiva (di inchiesta) “REPORT” è stata informata per ottenere, magari, una osservazione ed una sintetica valutazione che coinvolga l’opinione pubblica. Visto che i Generali parlano solo quando vanno in pensione.Immaginate una pattuglia radiomomile con tre uomini. Uno dei carabinieri per sei ore viaggia all’interno della “cellula” per i fermati. La pattuglia interviene per un agitato violento che viene arrestato. Questa pattuglia rientra in caserma con il “fermato” violento che viaggia chiuso nella “cellula” insieme a questo povero carabiniere (armato). Immaginate una pattuglia radiomomile che rientra perché l’ufficiale non ha voglia di guidare la macchina e vuole andare a fare qualche ispezione costringendo il capo pattuglia a stare chiuso nella “cellula”.

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Osservatorio sulle Flotte Aziendali

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

L’Osservatorio sulla mobilità aziendale Top Thousand ha confermato per il 2020 alla Presidenza Gianfranco Martorelli, Fleet & Mobility Manager dell’azienda di telecomunicazioni WindTre. Il rinnovo al vertice dell’Osservatorio, composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende nazionali e multinazionali attive in Italia (per una flotta complessiva di oltre 80mila veicoli), è arrivato al termine dell’Assemblea riunitasi a Roma che si è soffermata sulle prossime sfide che attendono il mondo della mobilità in generale e quella aziendale in particolare.L’Assemblea ha anche salutato il nuovo ingresso nel Consiglio Direttivo di Federico Antonio Di Paola, Facility & Fleet Manager di Engineering Ingegneria Informatica SpA.“L’anno appena trascorso ci ha visti impegnati su diversi fronti”, ha evidenziato Gianfranco Martorelli, “non ultimo, nell’interlocuzione con Istituzioni e altre Associazioni di categoria per scongiurare la stangata sulle auto aziendali inizialmente prevista in Manovra e poi successivamente alleggerita e più centrata sulla promozione delle alimentazioni alternative. Resta ancora molto da fare per eliminare dalla testa del decisore l’equazione auto aziendale uguale privilegio. L’auto aziendale è uno strumento di lavoro essenziale per la mobilità e produttività delle imprese, come nel resto d’Europa.

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5 trend tecnologici che guideranno la trasformazione digitale delle imprese nel 2020

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Il 2020 è appena iniziato e il focus delle aziende è nel rendere effettivi quei processi di trasformazione digitale già iniziati. In particolare, le organizzazioni devono imparare a usare la tecnologia per soddisfare le esigenze di business dei propri clienti in un clima di incertezza. Devono inoltre migliorare in agilità, sicurezza e nelle proprie performance concentrandosi, ancora più che in passato, sull’esperienza del cliente.Ecco quali saranno secondo Verizon Business i trend tecnologici che impatteranno maggiormente sulle aziende e sulle organizzazioni nel corso del 2020.
Viviamo in un’epoca di incertezza politica ed economica, per questo la capacità di adattarsi velocemente per cogliere le opportunità determinerà il successo nel business. Ecco perché il software defined networking continuerà a essere adottato dalle organizzazioni di tutto il mondo, per abilitare un’orchestrazione di rete che sia flessibile e agile e che supporti la realizzazione di applicazioni per tipologia e l’espansione del business quando se ne presentano le occasioni. Si tratta di offrire alle organizzazioni la possibilità di cambiare velocemente, abilitando gli investimenti in tecnologia e networking in maniera rapida ed efficace.In un mondo virtualizzato, sarà necessario trovare nuove modalità per gestire l’approvvigionamento delle risorse informatiche. Nel 2020, il processo diventerà più fluido, basato su partnership con ecosistemi più grandi e un ambiente multi partner, piuttosto che con singoli fornitori. Ma gestire questo spazio sarà una sfida chiave. Le organizzazioni dovranno riconoscere che in un ambiente ipercompetitivo, il marchio è l’unico vantaggio. L’obiettivo principale sarà portare risultati ai clienti e dunque tutto sarà incentrato sul rendere più semplice la risoluzione delle loro problematiche.
Attualmente le interazioni con i clienti si svolgono di persona, online, sui social; nei contact center e nei negozi; a voce, o attraverso la realtà virtuale e aumentata; nel prossimo decennio la vera sfida riguarderà il modo migliore di gestire queste interazioni. Ma vogliamo abbracciare questa modalità di interazione incentrata sul cliente o vogliamo provare a modificarla? Nel 2020 il mercato delle tecnologie per il customer relation management crescerà rapidamente, offrendo maggiori possibilità per l’integrazione vocale e video, e andando verso gli endpoint pop-up e i servizi di contact center distribuiti. Le organizzazioni devono mantenere il loro focus sull’esperienza del cliente o rischiano di danneggiare la propria reputazione e il proprio marchio.Negli ultimi mesi abbiamo assistito a attacchi mirati contro aziende e stati, talvolta sponsorizzati da governi stranieri. Con un anno elettorale negli Stati Uniti e disordini politici ed economici in tutto il mondo, possiamo aspettarci che i criminali informatici si concentrino sul portare a termine nuovi attacchi. Dovremo impegnarci seriamente sugli aspetti basilari della security, per mantenere le informazioni al sicuro e per garantire la privacy. In ogni modo le maggiori minacce continueranno a venire dall’interno, dagli addetti ai lavori. La necessità di creare e gestire architetture zero trust è ora più forte che mai, perché l’amico di oggi potrebbe essere il nemico di domani.
Con il lancio dei servizi 5G in tutto il mondo, nel 2020 tutto ruoterà intorno a come le organizzazioni li utilizzeranno. Robotica, automazione e IoT saranno i primi ambiti a essere interessati dall’implementazione del 5G a livello aziendale, ma nel 2020 l’obiettivo principale sarà esplorare tutte le altre possibilità. Vedremo anche un aumento dei servizi di consulenza sul 5G, poiché i primi che lo hanno scelto cercano di monetizzare la loro expertise.

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Libri: Vince la narrativa, resiste la carta e si acquista da smartphone

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Oltre 2 lettori su 3 preferiscono la narrativa e più dell’80% sceglie il cartaceo. Sono questi i dati che emergono dall’analisi delle abitudini di lettura della community di bookabook, la prima casa editrice italiana che pubblica libri attraverso il crowdfunding. Nata nel 2014, ha raccolto 85.500 lettori, pubblicando 250 libri e vendendo più di 50mila copie nel solo 2019.A leggere sono soprattutto le donne, che rappresentano il 70% del campione analizzato da bookabook; in generale il lettore italiano ha un’età compresa tra i 46 e i 54 anni (21%), seguito a breve distanza da lettori di età compresa tra i 36 e i 45 anni (19%) e tra i 26-35 (17%).Nonostante gli acquisti avvengano nel 67% dei casi tramite smartphone, a resistere è ancora il supporto cartaceo, scelto dall’84% dei lettori, mentre il restante 16% usufruisce del formato digitale degli ebook.La narrativa si conferma il genere più apprezzato, con il 70% di preferenze: piacciono soprattutto le opere come i gialli o i fantasy o le storie vere familiari, che riescono a raccogliere intorno allo scrittore comunità forti ed interessate.
”Nel 2020 si leggerà ancora molto su carta, con una lenta ma costante crescita dell’ebook”, spiega Tomaso Greco, co-fondatore di bookabook insieme a Emanuela Furiosi. “Prevediamo un anno molto buono per la non fiction e per la narrativa, soprattutto quella che sperimenta di più rispetto ai paletti di genere. Ma l’editoria rimane un terreno di grandi sorprese, in particolare quando ad incidere sulle logiche di pubblicazione sono le preferenze dei lettori, come accade con bookabook”.Quella di bookabook è infatti un’editoria innovativa che mette al centro il lettore. Dopo una selezione condotta da editor professionisti, i manoscritti inediti vengono proposti alla community tramite campagne di crowdfunding. I lettori possono leggerne l’anteprima e partecipare all’intero processo di pubblicazione, dalla fase di editing alla distribuzione nelle librerie: i testi che raggiungono l’obiettivo di 200 copie pre-ordinate arrivano infine sugli scaffali delle librerie. “Di fatto – aggiunge Greco – abbiamo creato anche uno strumento di scouting per la grande editoria: nel tempo abbiamo lanciato autori che hanno poi continuato il loro percorso con Mondadori, Rizzoli, Giunti e Longanesi”.È il caso de “L’influenza del Blu”, romanzo d’esordio di Giulio Ravizza, che su bookabook ha aggregato una comunità di diverse centinaia di lettori con la campagna di crowdfunding: il romanzo sarà distribuito a partire da gennaio 2020 in tutti gli store online e nelle librerie aderenti al circuito di Messaggerie Libri e le royalties saranno devolute ad Emergency. “Per noi è fondamentale il coinvolgimento dei lettori, per questo stiamo sviluppando nuove esperienze che li mettano in gioco in prima persona, anche attraverso i canali social”, sottolinea Tomaso Greco. “Il nostro obiettivo è duplice: da un lato fornire contenuti multimediali che arricchiscano l’esperienza di lettura, dall’altro stimolare la fantasia del lettore e il suo desiderio di scambiare opinioni e consigli”.

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Vernissage mostra di Albino Rodolfo Boffi “Life Imprints”

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Milano Giovedì 13 Febbraio dalle ore 19.00 alle ore 21.00 Jamaica Bar Via Brera 32. Il bar Jamaica nel centro storico meneghino, nato nel 1911 come fiaschetteria con “mamma Lina” e suo figlio Elio, è storicamente il luogo di ritrovo preferito di giornalisti, poeti e pittori in Brera, è dedito ospitare eventi e mostre e attraverso le opere di Albino Boffi si apre all’arte più contemporanea.Vari elementi che si incontrano tra loro e danno vita alle opere dell’artista che in modo diretto e immediato colpisce chi osserva con un messaggio inequivocabile: chi siamo? Da dove veniamo? Dove vogliamo andare?Lo strumento è giocoso, materico e legato al quotidiano; si tratta di semplici scarpe, le Converse, di chiodi, bulloni, pacchetti di sigarette, una gabbia, un ombrello o un elmetto.Non solo i materiali ma soprattutto i colori raccontano due mondi che si incontrano, esteriore ed interiore e si esprimono sulle tele dell’artista dal rosso passione al giallo per rappresentare la spensieratezza scanzonata; il rosa per la delicatezza del mondo femminile; il nero per il mistero delle ombre calanti e il bianco che raffigura la luce, il cammino.Tutta questa ludica semplicità racconta, però, qualcosa di intimo e profondo. Un’umanità sempre in rapporto con l’altro a sé, sia esso umano o naturale. Si vive nel rapportarsi con il mondo, con gli altri esseri. Perfino nella solitudine si percepisce una ricerca costante di apertura, di contatto, di espiazione attraverso la ricerca di sé stessi nella propria libertà fisica (Mediterraneo, Freedom, Sturmtruppen) ed espressiva (Fuori dal tunnel, No way out, Il funambolo). Si cammina per incontrarsi, anche quando ci si lascia. Le stringhe delle Converse strette ma lasciate cadere sono a rappresentare una tensione al movimento.Questi elementi li ritroviamo esplicitati nelle tele con bulloni e viti, parole che ci invitano all’autoironia, alla ricerca della consapevolezza e dell’equilibrio personali.Dunque si gioca, si sospira, e si riflette con queste opere che ci invitano a riflettere sul nostro passato e soprattutto sul nostro futuro, verso la direzione che stiamo decidendo di intraprendere. Le opere di Albino Rodolfo Boffi resteranno in mostra dal 14 febbraio al 4 maggio presso il bar Jamaica aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 2.00.

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Antitrust: sospesi siti con meccanismo vendita buy and share

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

L’Antitrust ha sospeso alcuni siti che vendevano prodotti secondo il meccanismo di buy and share.”Bene, vittoria dei consumatori!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Basta con la versione moderna delle vecchie catene di Sant’Antonio, ossia con offerte commerciali vantaggiose, ma condizionate in realtà dall’adesione di altri consumatori. Peggio ancora se poi i prodotti non sono realmente disponibili e non vengono nemmeno consegnati” prosegue Dona.”L’E-commerce rappresenta l’unica forma distributiva del commercio in crescita, con incrementi delle vendite spesso a due cifre. Ma lo sviluppo delle vendite on line in Italia non ha ancora raggiunto i livelli di diffusione dei principali Paesi europei e questo anche perché, troppo spesso, viene tradita la fiducia del consumatore con pratiche scorrette. Da qui l’importanza dell’intervento di oggi dell’Authority” conclude Dona.

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La Polizia Postale e delle Comunicazioni è salva

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

«Esprimiamo grande soddisfazione dopo più di un lustro di vere e proprie battaglie portate avanti solo dal SAP: possiamo finalmente dire che la Polizia Postale e delle Comunicazioni è salva». A dichiararlo è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).«Il nostro intervento – prosegue Paoloni – è avvenuto con ogni mezzo e a tutti i livelli per contrastare i tagli di personale e scongiurare le definitive chiusure di 54 Sezioni provinciali (addirittura 75 nel primo progetto). Abbiamo fatto pubbliche denunce e campagne di sensibilizzazione, fino a coinvolgere soggetti politici e organi di Governo. Il punto più basso si è toccato con le sforbiciate della legge Madia, mentre la risalita è avvenuta con l’Esecutivo “giallo-verde” che, sposando le battaglie del SAP, ha inserito nel programma di Governo il blocco della prevista chiusura dei presidi di Polizia e la valorizzazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Decisiva la determinazione dell’allora Sottosegretario Molteni per il radicale cambio di prospettiva del Dipartimento della P.S. sull’importanza della Polizia Postale nel contrasto ai reati informatici da cui nasce il potenziamento del settore elaborato. Si è passati in meno di un anno dalla realtà di Sezioni “virtuali”, cioè azzerate o con appena due o tre operatori, al progetto di 73 Sezioni per la sicurezza cibernetica ognuna con 14 unità: questa prospettiva è indice di una improvvisa sensibilità alla questione, di una vera inversione di tendenza. La Polizia Postale e delle Comunicazioni contrasta prevalentemente i crimini informatici. Tagliare e chiudere questi uffici avrebbe significato lasciare spazio ai criminali che in questo settore sono in continua crescita. Siamo soddisfatti – conclude – di essere riusciti a far comprendere che le logiche di sicurezza devono prevalere su quelle dei ragionieri di stato, abituati solo a tagliare».

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Pensioni: Siam – l’Inps rispetti le sentenze del Consiglio di Stato

Posted by fidest press agency su domenica, 26 gennaio 2020

Anche la terza Sezione del Consiglio di Stato ribadisce quanto stabilito dalla prima e dalla seconda ovvero confermando il diritto del personale, che ha maturato tra 15 e 20 anni di anzianità al 31/12/1995, a beneficiare di un coefficiente di calcolo della “quota A” più favorevole. Pari a 44 % invece di 35%.La stessa terza Sezione nega all’INPS la possibilità di ricorrere alle Sezioni Riunite del Consiglio di Stato perché i contrasti giurisprudenziali non si riferiscono alle sentenze di appello, che invece sono tutti orientate in favore del personale interessato.Le amministrazioni dello Stato dovrebbero essere al servizio dei cittadini e non macchine infernali che sfruttano il proprio potere per sopraffarlo e costringerlo a desistere dal far valere i propri diritti, trascinandolo in contenziosi giudiziari senza fine – afferma il Segretario Generale del Sindacato Aeronautica Militare Paolo Melis.Come SIAM, continua Melis, stiamo predisponendo una lettera formale indirizzata al Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, nella quale chiederemo che ottemperi a quanto stabilito dalle sentenze, ricalcolando le pensioni in questione, rinunciando ad intraprendere ulteriori ed improbabili azioni ricorsive alla ricerca di una sentenza inverosimilmente più favorevole, senza mettere in atto un esercizio di pervicace cavillosità per non pagare ciò che evidentemente è giusto. Per di più sperperando il denaro pubblico ed ampliando il suo già spaventoso buco di bilancio.

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