Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Archive for 13 gennaio 2020

La Germania conquista nettamente l’ottava edizione dello Snow Rugby di Tarvisio

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

La Germania conquista nettamente l’ottava edizione dello Snow Rugby di Tarvisio: tre squadre tedesche, infatti, sono salite sul podio tra torneo maschile e femminile; i vincitori nel torneo maschile sono stati i Bayern Barbarians Monaco, compagine abilissima nel gioco alla mano e con delle strutture decisamente concrete nelle situazioni offensive, mentre al terzo posto si sono assestati i Chuckies Monaco- Il torneo femminile, invece, è stato dominato dalle ragazze del Chuckies Brides Monaco, squadra esperta per quanto riguarda il rugby sulla neve, con fisicità notevoli e una capacità importante nel mettere pressione alle avversarie e recuperare il pallone, quindi la fonte di gioco. Discorso diverso per i migliori giocatori del torneo: da una parte il titolo è stato vinto da Marco Cavicchia del Rugby Ladispoli, mentre nel “femminile” la miglior giocatrice è stata Alessandra Menotti delle Aspidi on Ice, squadra rivelazione della manifestazione, classificata al secondo posto. “Sono orgoglioso e felice di come questa edizione ha preso forma- commenta Alberto Stentardo, organizzatore dell’evento tarvisiano e presidente dell’Alp Rugby Tarvisio – abbiamo avuto grandi numeri – 32 squadre, record di sempre ndr – e sul campo da gioco ho visto un livello sempre più alto, segnale importante in chiave futura. Il nostro torneo deve rimanere aggregante, ma non deve tralasciare il gioco e devo dire che in questa edizione lo spettacolo è stato davvero di alto livello. Il futuro? Per ora voglio godermi il successo di questa edizione, poi quanto prima dovremmo già iniziare a pianificare il futuro, lo Snow Rugby di Tarvisio 2021”.

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La crisi della governance politica italiana

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

In questi giorni assistiamo al solito balletto, con maggioranze e minoranze che escono dal voto popolare e giocano la loro parte tra chi forma un governo e chi resta all’opposizione, al ritmo di una musica fatta di compromessi e rinvii su programmi intesi a conferire un assetto più conforme al passo con i tempi. In questo modo la politica spesso non decide e finisce con rendere il solco più profondo con la società civile, l’evoluzione tecnologica e la difesa dei ceti più deboli. Il male oscuro che determina questa impasse è espressa dalla mancanza di un confronto sui programmi, piuttosto che sulle sole persone, e sulla omogeneità d’intenti scaturiti dalla maggioranza parlamentare e quel che ne segue per la formazione di un governo. Se a questo punto ci caliamo nella fattispecie odierna è condivisibile l’idea di quanti ritengono l’attuale sistema politico italiano ingessato poiché ogni possibile riforma, per quanto possa essere discutibile, si blocca nel corso d’opera dai veti incrociati legati più ad interessi partigiani che ad obiettive valutazioni di merito. D’altra parte, da 25 anni a questa parte i partiti hanno espresso una loro immagine opacizzata tanto da provocare reazioni, a volte scomposte nel corpo elettorale e in qualche modo hanno favorito la nascita di partiti ad personam. Possibile che non ci rendiamo conto sulla necessità, se non l’urgenza, e il discorso vale anche per i rappresentanti della Comunità europea, che si addivenga, non attraverso i soliti lunghi dibattiti e noiosi approfondimenti per favorire i rinvii e non le possibili soluzioni, ma agendo con decisioni rapide. E’ il caso, ad esempio della guerra civile in Libia. Avremmo potuto evitarla o per lo meno ridurne gli effetti distruttivi se si fosse intervenuti per tempo. Ed invece abbiamo lasciato incancrenirla ed ora vorremmo correre ai ripari ma abbiamo finito con il renderci ridicoli con la nostra impotenza. (Riccardo Alfonso)

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Mostra: “1619-2019: 4° centenario della Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi”

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Venezia Mercoledì 15 gennaio 2020, alle ore 15.00 Libreria Sansoviniana, Piazzetta San Marco 13/a, alle ore 14.45, fino ad esaurimento dei 20 posti disponibili visita guidata della durata di un’ora circa alle mostra “1619-2019: 4° centenario della Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi”. La visita, a cura di Carlo Campana. Paolo Sarpi (1552-1623) appena tredicenne veste l’abito dell’Ordine dei Servi di Maria, seguendo l’usuale formazione fino al dottorato in Teologia presso l’Università di Padova (1578). In occasione dell’Interdetto fulminato da papa Paolo V sulla Repubblica di Venezia (1606), è nominato dal Senato teologo canonista della Serenissima. Fino alla chiusura della contesa, nell’aprile 1607, Sarpi appare come la figura di punta della resistenza veneziana al potere temporale del Papa.L’interesse personale di Sarpi per il Concilio di Trento risale al momento in cui abbraccia il monacato, perché i decreti tridentini pesano in modo sostanziale sulla vita religiosa. Tale interesse si concretizza nella redazione della Historia del Concilio Tridentino, edita a Londra nell’aprile 1619 e immediatamente inserita nell’Indice dei libri proibiti (18 novembre 1619). La prima edizione italiana uscirà a Verona solo nel 1761.La Biblioteca Nazionale Marciana conserva numerose testimonianze e tracce della genesi e del compimento dell’edizione: innanzitutto il manoscritto It. V, 25 (=5942), che presenta la redazione definitiva del testo, vergata da Marco Fanzano con importanti e corposi interventi correttivi e di integrazione dello stesso Sarpi e di Fulgenzio Micanzio; ancora, l’esemplare dell’Historia del Concilio di Trento di Antonio Milledonne (Ms. It. IV, 115 (=5829) utilizzato e annotato dal Sarpi per la stesura del proprio trattato; molti altri testimoni e documenti manoscritti e a stampa riguardanti l’Historia sarpiana e il contesto storico, politico e religioso nel quale essa fu concepita e scritta.

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Roadshow invernale di Pictet Asset Management

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Prenderà il via martedì 14 gennaio a Varese e toccherà 20 città italiane nei primi tre mesi dell’anno con l’ultima tappa, a marzo, ad Alba. Un appuntamento importante, questo di inizio anno, che ha l’obiettivo di tracciare le prospettive e gli scenari di mercato dei prossimi anni. Non a caso, il ciclo di incontri si intitola: “Ritorno al futuro: un viaggio nel tempo per analizzare le sfide sui mercati del prossimo decennio. Innegabilmente gli avvenimenti politici, macroeconomici e sociali hanno influenzato, probabilmente in misura anche più profonda rispetto ai decenni precedenti, l’andamento dei mercati finanziari. Per questa ragione il team di Investment Advisory analizzerà le tappe fondamentali del decennio che si è appena concluso (2010-2020) e ipotizzare quali appuntamenti potrebbero essere rilevanti per gli investitori nel decennio che si sta aprendo (2020-2030). L’obiettivo è fornire una visione di ampio respiro e identificare i possibili temi e gli attori principali che domineranno lo scenario economico finanziario da qui al 2030, oltre alle innovazioni e ai megatrend che plasmeranno il mondo in cui vivremo. Il team di gestione illustrerà, inoltre, una selezione di portafogli pensati proprio per cavalcare il prossimo decennio, aiutando dunque i clienti a ragionare per obiettivi temporali e fornendo loro gli strumenti per raggiungerli.
Al fine di aumentare il valore formativo offerto ai partner distributivi, ai migliori consulenti presenti in aula e identificati tramite un quiz sul mondo Pictet verrà data la possibilità di partecipare a un master tematico tenuto da docenti universitari a Madrid, in cui verranno analizzate le peculiarità dell’investimento tematico e le migliori pratiche di inserimento nell’ottica di costruzione di portafoglio.

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Monitor dei mercati emergenti: previsioni per il 2020

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

A cura di Anjeza Kadilli, Economist di Pictet Asset Management. Dopo una performance poco brillante nel 2019, ci aspettiamo che il 2020 metta a segno un cambio di passo per la crescita del PIL nella maggior parte dei mercati emergenti. In particolare, riteniamo che la Turchia registrerà il rimbalzo della crescita maggiore, dopo 18 mesi difficili. Al secondo posto l’Argentina, in cui prevediamo ancora una crescita del PIL negativa, ma di portata molto inferiore rispetto al 2019. Ovviamente, entrambi questi mercati rimangono in condizioni economiche difficili, ma nel complesso il quadro per i Paesi emergenti è migliore, a sostegno della nostra visione rialzista.
L’Asia rimarrà il motore della crescita per i mercati emergenti. Con un’analisi più approfondita a livello regionale, riteniamo che l’Asia (Giappone escluso) rimarrà il motore della crescita dei mercati emergenti, nonostante il rallentamento della crescita cinese. L’America Latina e l’area EMEA, dal canto loro, stanno prendendo quota, ma per loro si prevede ancora una crescita del PIL pari a circa la metà rispetto a quella dell’Asia. Un ulteriore fattore positivo per i mercati emergenti nel 2020 è dato dal contesto di inflazione relativamente favorevole, ad eccezione dei valori anomali di Argentina e Turchia (nella prima l’inflazione dovrebbe essere prossima al 50% nel prossimo anno).
Fondato a Ginevra nel 1805, il Gruppo Pictet è uno dei principali gestori patrimoniali e del risparmio indipendenti in Europa. Con un patrimonio gestito e amministrato che ammonta a circa 490 miliardi di euro al 30 giugno 2019, il Gruppo è controllato e gestito da sette soci e mantiene gli stessi principi di titolarità e successione in essere fin dalla fondazione. Il Gruppo Pictet, con oltre 4.300 dipendenti, ha il suo quartier generale a Ginevra.

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“Prospettive per il 2020: Azioni globali”

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

A cura di Neil Robson, Responsabile Azioni globali di Columbia Threadneedle Investments. Le prospettive per gli attivi rischiosi nel 2020 sono molto incoraggianti. Il fattore più importante è l’allentamento monetario su scala globale del 2019; le banche centrali che controllano i due terzi dell’economia mondiale hanno infatti tagliato i tassi.Ne consegue un rischio di recessione esiguo e un aumento della fiducia dei consumatori. Ciò rappresenta anche un significativo taglio del costo del capitale per le imprese; in linea generale, si ritiene che una riduzione di 100 punti base del rendimento dei Treasury a dieci anni si traduca in un aumento di circa il 15% dell’S&P 500. Quest’anno il rendimento decennale è sceso di 150 pb. Occorrerebbe un incremento netto dei rendimenti obbligazionari per arrestare questa tendenza.La crescita degli utili delle società dell’S&P 500 è pari all’incirca al 2-3% su base annua, ma potrebbe facilmente accelerare al 12% nei prossimi 12 mesi, soprattutto dal momento che è molto poco probabile che la Fed inasprisca la propria politica monetaria in un anno di elezioni. A prescindere dalla portata, un eventuale accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina imprimerebbe ulteriore slancio all’espansione degli utili. La produzione industriale si è rivelata molto debole (la Germania è in calo del 5% su base annua), ma alcuni segnali indicano che il ciclo potrebbe essere prossimo a una svolta e, supponendo che non si verifichi una recessione, prevediamo un incremento del 3% per la Germania il prossimo anno. Le aziende di alta qualità operanti in settori più ciclici (semiconduttori e prodotti chimici, ad esempio) metteranno a segno buone performance almeno durante la prima metà dell’anno e riteniamo che le quotazioni di Google potrebbero migliorare malgrado la minaccia di un inasprimento della regolamentazione per i colossi tecnologici.
Columbia Threadneedle Investments è un gruppo specializzato nell’attività di asset management leader a livello globale che si contraddistingue per un’ampia offerta di strategie a gestione attiva e molteplici soluzioni d’investimento per clienti individuali, istituzionali e corporate in tutto il mondo. Con l’ausilio di oltre 2.000 collaboratori tra cui più di 450 professionisti dell’investimento operanti nel Nord America, in Europa e Asia, il Gruppo gestisce un patrimonio pari a EUR 430 miliardi che copre azioni dei mercati sviluppati ed emergenti, reddito fisso, soluzioni multi-asset e strumenti alternativi.

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L’agricoltura nel 2020

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Andare oltre l’ordinaria amministrazione per imprimere una svolta all’agricoltura italiana ed europea. Con questo auspicio guardiamo al nuovo anno, che porta con sé problemi mai affrontati alla radice e una diffusa sfiducia, ma anche un’agenda politica che offre opportunità di rilancio – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Da troppo tempo le piccole e medie imprese agricole vivono di misure di corto respiro, cercando di difendersi in un scenario economico che le vede partire da una posizione di svantaggio rispetto alle multinazionali dell’agroindustria – prosegue Tiso. Dal 2005 al 2015, nell’Unione Europea sono scomparse ogni giorno 1000 piccole fattorie. Di contro sono aumentate le aziende con oltre 100 ettari. Sono dati che preoccupano e che danno la misura di come la Politica Agricola Comune non abbia raggiunto l’obiettivo di proteggere i piccoli agricoltori e, di conseguenza, l’ambiente di cui sono custodi. La riforma della Pac deve per questo rimodulare i criteri con i quali vengono veicolati gli aiuti e dare priorità alla conservazione delle risorse naturali.In Italia il Governo ha dichiarato di voler rimettere l’agricoltura al centro del nuovo Green New Deal. Seppure in un contesto di scarsità di risorse, la manovra ha investito su giovani, donne e filiere. Si tratta – secondo le parole della ministra delle Politiche agricole Bellanova – di vere e proprie parole d’ordine che dovranno diventare concrete nel collegato agricoltura a fine gennaio.Misure come il pacchetto donne e giovani e l’azzeramento dell’Irpef agricola per il 2020 sono senza dubbio positive, ma non potranno imprimere il cambio di marcia che chiediamo se non saranno inserite in una strategia più ampia per rilanciare l’agroecologia, la qualità della produzione e la tutela delle migliaia di piccoli e medi agricoltori che mantengono in vita la nostra agricoltura anche in territori disagiati e marginali.Ci vuole uno sforzo in più, anche per sostenere i nostri produttori invischiati loro malgrado in una guerra commerciale tra Usa ed Europa. E’ necessario più coraggio, perché l’agricoltura è un bene comune che può garantire un ciclo sostenibile nel quale convivano e dove traggano il giusto profitto tutti gli attori coinvolti, i cittadini e l’ambiente.

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Nuova edizione di Amgen Scholars

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Le prossime settimane sono le ultime per potersi candidare alla nuova edizione di Amgen Scholars (www.AmgenScholars.com), il programma di Fondazione Amgen che permette agli studenti più meritevoli delle facoltà medico-scientifiche di lavorare per due mesi estivi su progetti in ambito biomedico e biotecnologico, presso gli istituti di ricerca europei più prestigiosi. Amgen Scholars è un’iniziativa che, ogni anno, offre a 75 studenti universitari di tutta Europa, e a centinaia di studenti in tutto il mondo, il privilegio di inserirsi in prestigiosi team internazionali per immergersi in un contesto sperimentale di altissimo livello. Grazie a questa opportunità gli studenti potranno confrontarsi sugli aspetti concreti che animano la ricerca scientifica. L’inserimento in gruppi di lavoro di alto profilo consentirà ai giovani talenti di comprendere concretamente il significato della “sperimentazione”: dallo studio di lavori svolti da altri, alla ricerca di una strada per fare ulteriori passi avanti; dallo sviluppo di nuove idee, all’individuazione di percorsi innovativi e mai provati prima. Lo sviluppo di intuito e creatività è accompagnato dalla possibilità di utilizzare un mondo di strumenti sofisticati e di tecnologia avanzata che danno la percezione di quanto sia complesso, ma allo stesso tempo affascinante, il mondo della ricerca.
Il programma Amgen Scholars, al quale ci si può candidare fino al 3 febbraio 2020, rientra tra le iniziative formative che Fondazione Amgen sostiene, a livello mondiale, per favorire la cultura scientifica tra le nuove generazioni, e che comprende, altri due programmi riservati rispettivamente a insegnanti e studenti delle scuole superiori, Amgen Teach e Amgen Biotech Experience (ABE). A favore di questi tre programmi e di ulteriori iniziative scientifiche a livello locale, l’investimento complessivo sostenuto dalla Fondazione Amgen in Italia, a partire dal 2014, è stato di 500mila euro, mentre la cifra destinata in tutto il mondo allo sviluppo dei Progetti Amgen Scholars, Amgen Teach e ABE ammonta a oltre 150 milioni di dollari.
L’Italia si colloca tra i primi cinque Paesi in Europa per numero di candidature al programma: negli ultimi due anni sono state circa 100 le domande degli studenti italiani e 30 i giovani talenti del nostro Paese che, a partire dal 2009, hanno potuto prendere parte al progetto nelle più prestigiose Università europee; a questi vanno aggiunti due studenti che hanno partecipato al programma presso istituti in Giappone.
In tutto il mondo sono 24 le Università cui il programma Amgen Scholars ha destinato nel corso di oltre 16 anni 74 milioni di dollari: tra questi atenei l’Harvard University di Cambridge (Massachusetts), il National Institutes of Health di Bethesda (Maryland), l’Università di Cambridge e la Stanford University di Stanford (California), o ancora l’University di Melbourne, l’University di Toronto e tante altre.
Anche l’Europa non è da meno. Tra le Università che hanno aderito al progetto, infatti, figurano Istituti che si collocano ai primi posti nella classifica internazionale come l’Università di Cambridge, l’ETH di Zurigo, l’Istituto Pasteur di Parigi, il Karolinska Institutet di Solna (nei pressi di Stoccolma) o la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera.

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Il doppio compito dei democratici: arginare Trump e legiferare

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

By Domenico Maceri. “Beh, prima di tutto, obbedirei a qualunque atto di comparizione”. Queste le parole di Joe Biden, ex vicepresidente durante i due mandati presidenziali di Barack Obama e di questi giorni candidato alla nomination del Partito Democratico. Pochi giorni prima, però, Biden aveva dichiarato al Des Moines Register, giornale dello Stato dell’Iowa che aprirà le primarie il prossimo mese, che non avrebbe accettato un atto di comparizione nel probabile processo di Donald Trump al Senato.
Il suggerimento di Biden di non rispettare la richiesta di presentarsi e offrire testimonianze lo avvicinerebbe ai comportamenti di Donald Trump che ha fatto “un’arte” di impedire ai suoi collaboratori a rispettare gli atti di comparizione emessi dalla Camera sulle indagine dell’Ucrainagate. Per Trump si tratta di una strategia che gli ha portato buoni risultati. Il procuratore speciale sul Russiagate Robert Mueller ha accettato risposte scritte da Trump invece di intraprendere un lungo percorso giudiziario per costringere l’inquilino della Casa Bianca a testimoniare in persona.Il 45esimo presidente ha abusato i rifiuti di collaborare alle inchieste di Mueller e quelli delle varie commissioni alla Camera. Anche qui i presidenti di varie commissioni hanno scelto di non sfidare Trump e i suoi collaboratori seguendo la strada giudiziaria per costringerli a testimoniare. Si sapeva che il 45esimo presidente avrebbe risposto con azioni legali che prenderebbero troppo tempo e quindi i ritardi gli avrebbero fornito una scappatoia. Nel caso dell’Ucrainagate, però, la Camera ha agito fissando uno dei capi d’accusa dell’impeachment sull’abuso di potere basato in buona parte sugli sforzi del presidente di bloccare le indagini.Biden dunque con la sua dichiarazione iniziale di rifiutare un atto di comparizione avrebbe fatto il gioco di Trump, aggiungendo fuoco alla demolizione delle istituzioni. La sua retromarcia ha ricondotto se stesso e il suo partito sulla strada giusta di rispettare le strutture costituzionali anche quando uno non è d’accordo con alcune procedure. Un imputato non può decidere di rifiutare la sua collaborazione perché lui o lei la giudica ingiusta.A Trump interessano poco le istituzioni e infatti aveva promesso in campagna elettorale di asciugare il pantano di Washington. Con la sua condotta però il 45esimo presidente non ha fatto che ingrandire il pantano esistente, preoccupandosi solo della sua sopravvivenza politica. Il Partito Repubblicano lo ha coadiuvato in maniera quasi completa chiudendo non uno ma ambedue gli occhi sui comportamenti poco ortodossi e potenzialmente illegali dell’attuale inquilino della Casa Bianca.
Trump, come si ricorda, continua ad essere proprietario della sua azienda creando ovvi conflitti di interesse, beneficiando della pubblicità ogni volta che lui va a giocare nei suoi campi da golf o passare tempo nei suoi resort, violando la “emoluments clause” della Costituzione americana. Inoltre, nel caso del Russiagate, il 45esimo presidente ha fatto di tutto per ostruire la giustizia come ci dimostrano la dozzina di esempi inclusi nel rapporto finale di Mueller. Anche la recentissima uccisione del generale Kasem Soleimani, che presidenti americani democratici e repubblicani avevano rifiutato di realizzare, riflette un atto potenzialmente illegale dell’attuale presidente americano. Fino ad adesso, le spiegazioni dell’amministrazione di Trump sono state poco convincenti.Nel caso dell’impeachment, Mitch McConnell, senatore del Kentucky e presidente del Senato, ha dichiarato subito dopo del voto alla Camera che lui stava preparando il processo nella Camera Alta con “la completa coordinazione dei legali alla Casa Bianca”. McConnell ha giocato a carte scoperte come se un giudice cooperasse con l’imputato, suggerendo che il verdetto sarebbe quello di innocenza.
Non dovrebbe sorprendere dunque la riluttanza di Nancy Pelosi, speaker della Camera, di inviare gli articoli di impeachment al Senato, sapendo che McConnell ha già deciso che Trump è innocente. La cautela della Pelosi avrebbe dovuto mettere pressione su McConnell di stabilire regole per un processo appropriato con l’uso di testimoni richiesti da ambedue le parti. Sembra che McConnell abbia determinato invece di fare un processo molto sbrigativo per bollare Trump di innocenza e cercare di lavare la macchia di impeachment stampata dalla Camera sulle spalle del presidente.Considerando le azioni dell’attuale inquilino della Casa Bianca che spesso rasentano l’illegalità o a volte la riflettono completamente, i democratici hanno un duro e doppio compito. Da una parte, devono arginare i comportamenti di Trump, ma allo stesso tempo devono completare la loro agenda legislativa. Sotto la guida della Pelosi, infatti, la Camera ha approvato un centinaio di disegni di legge che sono stati però bloccati una volta arrivati al Senato. Nonostante la sua risicata maggioranza alla Camera Alta, McConnell è riuscito a mantenere compatti i senatori repubblicani, facendo il bello e brutto tempo, specialmente con l’approvazione di giudici conservatori che avranno un impatto decisamente negativo nei prossimi decenni.
I democratici sperano nelle prossime elezioni non solo per tentare la riconquista della Casa Bianca ma anche la maggioranza al Senato. In questa prospettiva il loro compito consiste di fare di tutto affinché il numero di elettori aumenti. Più cittadini votano, più alte le possibilità di azione governativa che benefici il Paese e in secondo luogo anche il resto del mondo, considerando il peso della politica estera americana. (Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all’Allan Hancock College, Santa Maria, California)

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Lavoro: disoccupazione ferma al 9,7%, in aumento quella giovanile

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

L’Istat ha pubblicato i dati relativi alla disoccupazione a novembre, che resta stabile al 9,7%.La disoccupazione giovanile risale, invece, al 28,6%.Un andamento che sottolinea, ancora una volta, le necessità di interventi più incisivi e decisi in direzione di un rilancio dell’occupazione nel nostro Paese, attraverso lo stanziamento di investimenti necessari per la crescita, lo sviluppo tecnologico, la ricerca e la modernizzazione delle infrastrutture.Il Paese si trova ancora in una fase di incertezza che deve essere superata assumendo scelte coraggiose, che diano uno slancio decisivo all’economia. Scelte di cui, purtroppo, ancora non si vede traccia.Il bonus per le famiglie e il taglio del cuneo fiscale, seppur ancora insufficiente, sono solo i primi passi per rilanciare il potere di acquisto delle famiglie, presupposto indispensabile per determinare una ripresa della domanda interna e, per questa via, della produzione.Tutto ciò si rende ancora più necessario alla luce dei costi stimati in aumento nel 2020 (il nostro Osservatorio ha previsto una stangata di +630,65 Euro).“Se veramente si vuole imprimere una svolta a tale andamento e proiettare il Paese verso la crescita, quel che serve è un piano straordinario per creare nuova occupazione stabile e di qualità e gettare così le basi salde per la ripresa economica.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

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Presentazione del volume Bembo ritrovato

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Venezia Giovedì 23 gennaio 2020, alle ore 17 Libreria Sansoviniana, P.tta San Marco 13/a Presentazione del volume Bembo ritrovato. Il postillato autografo delle Prose, di Fabio Massimo Bertolo, Marco Cursi, Carlo Pulsoni. Saluto di Stefano Campagnolo, Direttore della Biblioteca nazionale Marciana.
Relatori: Tiziano Zanato, Professore Ordinario di Letteratura Italiana (Ca’ Foscari), ed Elisa Curti, Ricercatrice di Letteratura italiana (Ca’ Foscari). Saranno presenti gli autori. Per l’occasione sarà possibile visionare il postillato bembiano, che verrà presentato dal Direttore dell’Archivio di Stato di Venezia, Gianni Penzo Doria, e dal Direttore della Biblioteca Marciana, Stefano Campagnolo. La scoperta di un autografo rappresenta certamente un evento fortunato nella ricostruzione testuale di un’opera. Ma come bisogna comportarsi quando si rinviene l’edizione di una delle opere più importanti della nostra storia letteraria, recante in margine postille autografe che contengono varianti, rimandi e annotazioni riferite a controlli che l’autore si riprometteva di fare, se l’opera in questione è stata letta nel corso dei secoli in un’altra forma, che ne costituisce una vera e propria vulgata? È questo il caso del postillato autografo, finora sconosciuto, della prima edizione delle Prose di Pietro Bembo (Venezia, Tacuino, 1525), di recente identificato e oggetto del presente studio. I frequenti interventi di mano del Bembo negli ampi margini dei fogli permettono di ricostruire non solo le modifiche testuali che confluirono nella seconda e nella terza edizione, ma anche di venire a conoscenza di riflessioni linguistiche e di rimandi a passi di opere prese a modello finora ignoti. Lo studio di carattere filologico è preceduto da un’accurata ricostruzione della storia del postillato e seguito da un’analisi paleografica delle notazioni del Bembo; il volume si chiude con l’edizione del testo secondo l’ultima volontà d’autore, attestata dagli interventi autografi che Bembo appose al suo libro.
Fabio Massimo Bertolo, bibliologo, è amministratore delegato di Finarte e direttore della casa d’aste Minerva Auctions.
Marco Cursi è Professore Ordinario di Paleografia presso l’Università degli Studi di Napoli – Federico II.
Carlo Pulsoni è Professore Ordinario di Filologia romanza presso l’Università degli Studi di Perugia.

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37esimo Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Venezia Dal 28 al 31 gennaio 2020 si terrà a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini sull’Isola di San Giorgio Maggiore, il 37esimo Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, consueto e atteso appuntamento organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri in collaborazione con Messaggerie Libri e Messaggerie Italiane, l’Associazione Librai Italiani, l’Associazione Italiana Editori e il Centro per il Libro e la Lettura.L’intento è quello di ridefinire attraverso strumenti di analisi e conoscitivi sempre più aggiornati la figura professionale del libraio, favorendo così la continuità di un percorso formativo che nel rispetto dell’identità originaria gli consenta di riconoscere e anticipare i nuovi ritmi della produzione e della circolazione del libro. Per essere librai non basta essere delle persone colte o degli abili commercianti o dei manager accorti, essere librai significa soprattutto avere la capacità di trasmettere la curiosità e la sensibilità per un mondo fatto di storie che rimandano ad altre storie senza soluzione di continuità. Il libraio, il bravo libraio dev’essere una sintesi virtuosa di tutte queste qualità e la Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri ha fornisce a chi ha scelto questo mestiere gli strumenti tecnici, organizzativi e conoscitivi per muoversi con consapevolezza in un settore che oggi, forse più di altri, è in continua trasformazione.
Nella giornata inaugurale di martedì 28 gennaio, dopo i saluti di benvenuto e la presentazione del programma del Seminario sono previsti gli interventi di Chiara Valerio (Marsilio Editori) Essere o non essere (un libraio)?, Pier Luigi Celli La lettura come cura dei disagi della carriera e Gian Arturo Ferrari Ragazzo italiano.
Il giorno seguente, mercoledì 29 gennaio, il Seminario prosegue con diversi interventi dedicati al tema “La gestione, l’assortimento e il servizio in libreria”. Sono previsti i contributi di Gian Luca Marzocchi (Università di Bologna) Brand Equity: il valore e i valori di una marca, Angelo Paletta (Università di Bologna) Valore economico aggiunto della libreria, Edoardo Scioscia (Libraccio) e Mirco Dordolo (Libraccio) Il budget: dalla teoria alla pratica.Nel pomeriggio si proseguirà con due interessanti contributi internazionali: Steffen Burmeister (Libri), Essere competitivi rispetto all’e-commerce: quali strumenti offre il grossista ai librai? e Hartmut Falter (Mayersche) Essere competitivi: il caso Mayersche Buchhandlung. Dopo la relazione del giornalista argentino Pablo Gianera (La Nacion), interverrà Giuseppe Laterza (Editori Laterza) Una ciliegia tira l’altra. L’assortimento visto dall’editore.
“Creatività e innovazione in libreria” sarà il tema della giornata di giovedì 30 gennaio e il centro dei contributi di Roberto Liscia (netcomm) Il nuovo consumatore in equilibrio tra tradizione e nuove tecnologie, Giorgia Russo e Matteo Baldi (ibs.it) Un profilo da libraio. I Social per la libreria, Sandro Ferri, Sandra Ozzola e Eva Ferri (Edizioni e/o) La transizione generazionale in una casa editrice, Luca Domeniconi e Romano Montroni La parola ai librai!Nel pomeriggio James Daunt (Waterstones) e Michael Busch (Thalia), moderati da Alberto Rivolta (Feltrinelli) parleranno dello Sviluppo di due grandi catene di librerie; Stefano Quintarelli (imprenditore e scrittore) di Capitalismo immateriale – le tecnologie digitali ed il nuovo conflitto sociale; Andrea Pontremoli (Dallara) di Perché l’innovazione non è tecnologia.
Venerdì 31 gennaio il tradizionale appuntamento della Giornata Conclusiva, curato da Achille Mauri e coordinato da Stefano Mauri e Giovanna Zucconi, sarà dedicato al tema “Le grandi sfide”.Apre i lavori Angelo Tantazzi (Prometeia) con un intervento sulle Proiezioni per il 2020: dove va la spesa delle famiglie italiane?, cui fa seguito Ricardo Franco Levi (Associazione Italiana Editori) con alcune riflessioni su Il mercato del libro in Italia.Si proseguirà con la consegna del Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri, giunto alla sua quattordicesima edizione, e la presentazione e consegna della prima Borsa di Lavoro Nick Perren.Seguiranno gli inteventi di James Daunt (Waterstones e Barnes & Noble) Il libraio dei due mondi e di Arnaud Nourry (Hachette Il futuro del libro).Entrambi parteciperanno alla successiva tavola rotonda moderata da Stefano Mauri, Alberto Ottieri e Giovanna Zucconi.A seguire è atteso l’intervento dello scrittore, giornalista e antropologo indiano Amitav Ghosh.Chiuderà il Seminario il Presidente della Scuola Achille Mauri.

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Flat tax. Pichetto Fratin (FI): stretta slitta al 2021

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

“Possono tirare un sospiro di sollievo mezzo milione di partite Iva che, invece, per colpa delle scelte scellerate del governo nell’ultima legge di Bilancio avrebbero dovuto dire addio ai benefici della flat tax. Invece, grazie a quanto previsto dallo Statuto del contribuente le nuove regole andranno in vigore nel 2021. Si tratta di uno slittamento significativo che eviterà disparità tra contribuenti e l’ennesimo salasso verso i professionisti. Rimane il problema di un governo nemico delle professioni, responsabile della stagnazione in cui è entrata la nostra economia. L’auspicio è che in vista della prossima legge di Bilancio si possa eliminare una norma che esclude dai benefici della flat tax mezzo milione di professionisti”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Gilberto Pichetto Fratin, responsabile nazionale del Dipartimento Finanze e Bilancio.

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Una dieta povera in colesterolo per una buona salute del cuore

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Seguire modelli dietetici salutari per il cuore, intrinsecamente con bassi livelli di colesterolo, può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (CVD). Questo è ciò che suggerisce lo Science Advisory dell’American Heart Association (AHA) pubblicato su Circulation. Secondo gli autori, una raccomandazione che indica un obiettivo specifico di colesterolo alimentare è difficile da implementare. «Pertanto, una guida focalizzata sui modelli dietetici ha maggiori probabilità di migliorare la qualità della dieta e promuovere la salute cardiovascolare» scrive il primo autore Jo Ann S. Carson, del UT Southwestern Medical Center negli Stati Uniti. Questi modelli sono caratterizzati dal consumo di frutta, verdura, cereali integrali, latticini a basso contenuto o senza grassi, fonti di proteine magre, noci, semi e oli vegetali, con acidi grassi saturi rimpiazzati dai polinsaturi. Come spiegato dagli autori, le attuali linee guida americane per il rischio di CVD non includono una guida esplicita per il colesterolo alimentare e la ricerca scientifica sul suo legame con il colesterolo LDL non è conclusiva. Studi osservazionali non indicano un’associazione significativa tra il colesterolo alimentare e il rischio di CVD, mentre una meta-regressione, che ha incluso studi randomizzati e controllati di intervento dietetico, mostra una sua relazione dose-dipendente con le concentrazioni di colesterolo LDL, anche dopo aver aggiustato per il tipo di grasso alimentare. La meta-regressione di dati di studi sull’alimentazione controllata indica che il colesterolo alimentare aumenta il colesterolo totale, ma non mostra una sua associazione significativa con le concentrazioni di colesterolo LDL o HDL. Analisi però limitate dal piccolo numero di partecipanti e dall’impossibilità di confrontare adeguatamente il ruolo del colesterolo LDL e HDL con il totale. «La considerazione della relazione tra colesterolo alimentare e rischio di CVD non può ignorare 2 aspetti della dieta. Innanzitutto, la maggior parte degli alimenti che contribuiscono al colesterolo nella dieta degli Stati Uniti sono solitamente ricchi di grassi saturi o sono consumati con cibi ricchi di grassi saturi. In secondo luogo, modelli dietetici salutari per il cuore (Mediterranean-style e DASH), sono intrinsecamente bassi nel colesterolo con menu tipici contenenti <300 mg/giorno di colesterolo, simili all’attuale consumo negli Stati Uniti» spiega Carson. (fonte: doctor33)

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Roberto Pazzi: Un giorno senza sera

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Uscita prevista: 16 gennaio. Per la prima volta raccolta in volume, con molti inediti, l’opera in versi (1966-2019) di uno dei più apprezzati poeti e narratori italiani. “Roberto Pazzi sceglie in Un giorno senza sera il meglio di cinquantatré anni di poesia. Nato nel 1946, è uno dei pochissimi della sua generazione ad aver praticato con qualità e credibilità equivalenti poesia e narrativa, erede in questo doppio registro di autori come Pasolini, Bevilacqua, Bassani, Delfini, D’Arrigo, Ottieri, Testori, Bufalino, Volponi, Maraini e Morante. La scrittura di Pazzi, fin dall’incontro adolescente con un mentore d’eccezione come Vittorio Sereni, è stata sempre predisposta ad abbattere ogni barriera fra mito e storia, reinvenzione d’autore e autenticità documentaria, una prospettiva che favorisce l’osmosi fra i due domini della poesia e del romanzo. Poche storie poetiche sono votate a un’oralità di specie drammaturgica, fra dialogo e monologo, come quella di Pazzi. Prima di tutto, però, Roberto Pazzi è un poeta originale, che non soggiace ai capricci dell’epoca ma che crede profondamente nel valore della poesia come mezzo primario di dialogo e di comunione.” Alberto Bertoni. Editore: La nave di Teseo

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Claudio Martelli: L’antipatico Bettino Craxi e la grande coalizione

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Uscita prevista: 16 gennaio. In occasione dei 20 anni dalla scomparsa di Bettino Craxi, il ritratto inedito dell’uomo politico e dell’amico intimo, raccontato da chi ne ha conosciuto e vissuto l’ascesa e il declino. “Bettino Craxi era antipatico perché incarnava la politica in un’epoca di crollo delle ideologie e di avversione ai partiti. Perché non temeva né di macchiarsi di una colpa né di affrontare l’odio. Perché era alto e grosso, ribelle e autoritario e anche se tendeva alla pace e sorrideva sembrava sempre in guerra. Perché diceva quel che pensava e faceva quel che diceva, anche le cose spiacevoli. Perché affascinava o irritava coi suoi proverbi popolari o mostrandoti l’altra faccia della luna; perché era sospettoso e coraggioso, razionale e realista fino al cinismo. Perché era sicuro, troppo sicuro di sé, e per dieci anni ha guidato la politica italiana e per quattro il governo coi migliori risultati. Perché sfidò gli USA di Reagan e l’URSS. Perché tenne in scacco la Dc e il PCI alternando coerenza e spregiudicatezza. Perché affrontò il partito del potere e del denaro.
“Oggi, a distanza di vent’anni dalla sua morte, è possibile e anzi necessario ripensare Craxi e recuperare il suo lascito, per colmare il vuoto lasciato dal riformismo socialista e dal socialismo liberale. La sua figura suscita ancora tante domande e comprenderla può fornire tracce importanti per capire la crisi della sinistra, della democrazia liberale e l’irruzione del populismo e del nazionalismo in Italia e nel mondo. Questo libro non è una biografia, piuttosto il profilo umano e intellettuale di un leader e il manifesto politico che nel labirinto di intenzioni, di successi e di tracolli di un’’epoca appena passata districano i fili che la connettono alle contraddizioni e agli interrogativi dell’attualità.” Claudio Martelli. Editore: La nave di Teseo

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Ermanno Cavazzoni: Il poema dei lunatici

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Uscita prevista: 16 gennaio. In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, torna in una nuova edizione il romanzo di culto di Ermanno Cavazzoni che conquistò l’attenzione del grande regista, da cui trasse il suo ultimo film La voce della luna. È la storia di un uomo che si fa chiamare Savini, delle sue peregrinazioni per la pianura padana, e delle congetture fantasiose, condivise con il compare, “il prefetto”, sui fenomeni inspiegabili che abitano la vita quotidiana. Perseguitati nottetempo da una banda di vecchi spioni, Savini e il prefetto fuggono per le campagne. Un’allucinazione fantastica che racconta un’epoca di illusioni e strani sogni, influenzati dalla luna e ha fatto di Ermanno Cavazzoni, con Celati, Zavattini, Ghirri, e Tonino Guerra, uno dei cantori più iconici della pianura padana. “Sono attratto da un racconto che pur provocando continuamente il riso per l’arbitrio che domina sovrano e toglie significato a ogni azione, gesto, pensiero, diventa a tratti straziante per il bisogno disperato di darglielo comunque un significato, perché la sua assenza stringe il cuore di paura, e rende la vita assurda. Un racconto picaresco in una dimensione, in un paesaggio, che sta fra Bosch, il mondo attuale dell’industria, Don Camillo, la pubblicità della Montedison, i ricordi dell’infanzia, in un percorso quotidiano continuamente minacciato da fantasmi interiori, attraversato da brividi d’inferno in una incessante condizione di umiliato e ugualmente esaltato di emarginazione”. Federico Fellini. Editore: La nave di Teseo.

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Roberto Andò: Il bambino nascosto

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Uscita prevista: 16 gennaio.Dopo Il trono vuoto (Premio Campiello Opera Prima, portato sul grande schermo in Viva la libertà), Roberto Andò torna con un romanzo di ribellione e riscatto, incentrato sull’incontro folgorante tra un bambino e un maestro di pianoforte. Ambientato in una Napoli ritrosa e segreta, affidato al ritmo serrato di un giallo insolito, Il bambino nascosto è una storia di iniziazione alla vita adulta, che ha lo sguardo luminoso di due personaggi indimenticabiliGabriele Santoro è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e abita a Forcella. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. Il maestro – così lo chiamano nel quartiere – se ne accorgerà solo a tarda sera. Quando accade, riconosce nell’intruso Ciro, un bambino che abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo. Interrogato sul perché della fuga Ciro non parla. Il maestro di piano, d’istinto, decide comunque di nasconderlo in casa e così facendo avvia la sua sfida solitaria ai nemici di Ciro. Il bambino viene da un mondo in cui non è prevista alcuna educazione sentimentale, ma solo criminale. È figlio di un camorrista. Come accade quando l’infanzia è negata, o violata, Ciro ignora l’alfabeto della propria interiorità. Il maestro di pianoforte è un uomo silenzioso, colto, solitario. Un uomo di passioni nascoste, segrete. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino difficile, ribelle a un destino già scritto. Una partita rischiosa in cui, dopo una iniziale esitazione, Gabriele Santoro si getterà senza freni.
Alla fine, come tutte le vere storie d’amore, anche quella del maestro di piano con Ciro diventa possibile, una storia di filiazione o di paternità in cui entrambi sembrano riacciuffare il senso della loro vita. Sino a un esito drammatico in cui, fatalmente, imprevedibilmente, a saldarsi è il conto tra la legge e l’amore. Editore: La nave di Teseo

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Insight Partners to Acquire Swiss Cloud Data Management Leader Veeam

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

NEW YORK Leading software investor Insight Partners announced today that it has entered into a definitive agreement to acquire Veeam Software, the leader in Backup solutions that deliver Cloud Data Management™. Under the ownership of Insight Partners, Veeam will become a U.S. company, with a U.S.-based leadership team, while continuing its global expansion from offices in 30 countries and with customers in over 160 countries. The acquisition, which is expected to close during the first quarter of 2020, will enable Veeam to accelerate its Act II (Veeam’s evolution into Hybrid Cloud), expand into new markets and continue its growth trajectory. As part of the acquisition, William H. Largent has been promoted to Chief Executive Officer (CEO) – he previously held the role of Executive Vice President (EVP), Operations – and Danny Allan has been promoted to Chief Technology Officer (CTO).
Following an investment from Insight Partners at the beginning of 2019, Veeam, the clear market leader with over $1 billion in annual sales and more than 365,000 customers worldwide, worked alongside Insight Partners’ business strategy and ScaleUp division, Insight Onsite, to expand its software-defined Veeam Cloud Data Management Platform. The company launched a number of new innovations over the last year, including Veeam Backup for Amazon Web Services (AWS), Veeam Backup for Microsoft Office 365 v4, Veeam Universal License (VUL) and announcing Veeam Backup for Microsoft Azure – growing its share of the U.S. market, as well as cementing its position in the global market. The acquisition and bolstering of U.S. leadership will accelerate Veeam’s already impressive growth trajectory and expansion into adjacent markets.
At the core of Veeam’s strategy is delivering simplicity, flexibility and reliability to its global customer base (which includes 81% of the Fortune 500). During the last decade, Veeam’s approach has seen it collect more than 170 industry awards, named as a leader in three consecutive backup and data recovery Magic Quadrants by Gartner, boast a consistent leadership position in the Forrester Wave and also named as one of Forbes’ Cloud 100 companies for four straight years. According to the latest IDC Software Tracker, Veeam is the #1 market-share leader in EMEA and the #4 worldwide, after DellEMC, Veritas and IBM. Today, Veeam is the clear market leader, delivering Backup solutions that enable Cloud Data Management, and has recently launched exciting new cloud-native solutions that will enable customers to manage, migrate, orchestrate and protect data across AWS and Microsoft Azure environments – core elements of its Act II. In the coming weeks, NEW Veeam Availability Suite v10 will be generally available, providing users with the most powerful software-defined data management solution in the industry.
The Board of Directors will be immediately supplemented with seasoned software, government and business leadership as co-investor Nick Ayers, of Ayers Neugebauer & Company, a member of the World Economic Forum’s Young Global Leaders and former Chief of Staff to the Vice President of the United States, joins Insight Partners Managing Director Mike Triplett and Veeam CEO, William H. Largent on the Board. Following the acquisition, Co-Founders Andrei Baronov and Ratmir Timashev will step down from the Board. Additionally, Insight Partners Managing Directors Ryan Hinkle and Ross Devor will each serve on the Board once the acquisition has been completed.

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Almirall and WuXi Biologics Sign Strategic Collaboration Agreement for Multiple Bispecific Antibodies Targeting Dermatology Diseases

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 gennaio 2020

Almirall, S.A. (ALM), and WuXi Biologics (“WuXi Bio”) (2269 .HK) have today announced the signing of an agreement. Through this collaboration Almirall embarks on its strategy to develop highly innovative biologic products for dermatology diseases including atopic dermatitis.Under the terms of the agreement, Almirall has access to WuXi Biologics’ proprietary antibody platforms including WuXiBody™ to discover multiple novel bispecific antibodies. This strategic collaboration permits Almirall to develop the medication under licence and maintain ownership for medical use of the resulting components to complete the company’s objective of developing biologics to tackle skin diseases.Bhushan Hardas, MD, MBA, Chief Scientific Officer of Almirall, commented that, “This agreement is a big step forward for us in our objective in becoming a leader in biologic medical dermatology treatments. With WuXi Biologics technology platform and our long experience and understanding in the area of dermatology, we will be able to identify new molecules with the potential to become optimal alternative therapies for patients with atopic dermatology”. Dr. Chris Chen, Chief Executive Officer of WuXi Biologics, stated, “We are delighted to establish this collaboration with Almirall, the 12th global partnership since we launched this exciting platform in August 2018. This represents one further step in validating the power and versatile applications of WuXiBody™ in multiple therapeutic areas, underlining our leadership in next-generation biologic technologies and demonstrating our contributions to enable global partners to develop more new treatments for patients worldwide. WuXi Biologics is committed to developing globally leading technologies to accelerate and transform biologics discovery, development and manufacturing”.

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