Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 31 gennaio 2022

E’ stata prorogata al 27 marzo la mostra Hi Woman!

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

In corso a Prato al Pretorio, l’esposizione presenta le opere di 22 artiste internazionali contemporanee ognuna con un messaggio da rivelare che si confronta con l’annuncio dell’angelo Gabriele alla Madonna, esaltato nei nove dipinti – dalla metà del Trecento alla fine dell’Ottocento – della collezione permanente del museo. Attraverso la pittura, la scultura, il video ed il suono, Huma Bhabha, Irma Blank, Koo Donghee, Marlene Dumas, Isa Genzken, Jessie Homer French, Roni Horn, Jutta Koether, Andrew LaMar Hopkins, Maria Lassnig, Babette Mangolte, Lucy McKenzie, Aleksandra Mir, Susan Philipsz, Paola Pivi, Maja Ruznic, Jenny Saville, Fiona Tan, Genesis Tramaine, Andra Ursuta, Marianne Vitale, Lynette Yiadom-Boakye portano in mostra misteri lontani e realtà vicine ma attuali, ognuna con un lavoro potente e significativo capace di sostenere il confronto con i maestri dell’antichità trovando a volte una sintonia, a volte creando cortocircuiti carichi di stimoli per il pubblico. “A Palazzo Pretorio non ho voluto cercare un dialogo, inevitabilmente impari da una parte e dell’altra, con le opere del museo. Ho provato a costruire, pur sapendo che è una contraddizione in termini, la casualità di un incontro. Opere che s’incontrano casualmente e scoprono sempre casualmente di avere qualcosa in comune. Non tanto dal punto di visto estetico o di contenuti ma di sensibilità. Incontri che non necessariamente si trasformano in relazioni”, spiega il curatore Francesco Bonami “Le opere del museo sono gli abitanti di un villaggio, radicati nei loro contesti e nelle loro abitudini. Le opere della mostra sono viandanti che arrivano e ripartono. Ma in questo arrivo, in questo soggiorno e in questa loro ripartenza trovano l’occasione di aggiungere qualcosa al villaggio e portarsi via qualcosa per il viaggio che continueranno a fare.”. E il tema del Dialogo sarà al centro degli incontri organizzati dal Museo di Palazzo Pretorio nel programma delle numerose iniziative collaterali. Si inizierà sabato 5 febbraio (ore 16) con il curatore Francesco Bonami che insieme alla Direttrice del Museo Rita Iacopino, approfondiranno i temi della mostra attraverso la lettura delle 22 opere contemporanee e dei nove dipinti antichi che hanno per soggetto l’Annunciazione, esposte al Pretorio. Con l’occasione verrà presentato il Catalogo della Mostra edito da Edifir Firenze.

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I giovani sognano la casa

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

Il desiderio di diventare proprietari di casa coinvolge sempre più italiani e, sebbene la maggior parte dei mutui erogati continui ad essere a favore degli Over 36, negli ultimi due anni c’è stato un progressivo aumento, pari al +6,4%, dei mutui giovani sul totale dei finanziamenti erogati. Infatti, se a inizio 2020 il 41,5% dei mutui veniva concesso ai più giovani, questa percentuale si attesta oggi poco al di sotto del 48%. Questo è quanto emerge dall’analisi sulle richieste di mutuo pervenute negli ultimi due anni effettuata da Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, in collaborazione con i suoi due partner strategici: Euroansa, società di mediazione del credito con oltre 750 collaboratori e 200 uffici in tutta Italia, e Mutuiamo, società digitale di mediazione del credito a distanza. Guardando invece al totale dei finanziamenti erogati, a partire da settembre 2020 il mercato degli Under 36 ha ripreso a crescere a ritmo più sostenuto rispetto a quello degli Over 36, e questo trend si è intensificato da febbraio 2021. In percentuale, da gennaio 2020, i mutui concessi agli Under 36 hanno segnato un +70%, contro il +34% registrato per i mutui agli Over 36. L’erogato medio dei mutui giovani senza garante è di circa 120.000 euro. A partire dalla fine del terzo trimestre 2021 l’erogato medio di questa tipologia di mutui, complice l’abbassamento dei tassi e la garanzia Consap, ha conosciuto una crescita stabilmente positiva, che lo ha portato a salire sopra quota 125.000 euro nell’ultimo trimestre dell’anno. Di media, il cosiddetto Loan-to-Value – ovvero il rapporto tra l’importo del finanziamento concesso da chi presta il denaro e il valore del bene che il beneficiario del prestito intende porre a garanzia – di quanti non hanno un garante è sistematicamente più alto di chi ce lo ha, e supera spesso la soglia dell’80% del valore totale del bene immobile. Negli ultimi due trimestri del 2021, si nota il valore medio dell’LTV rimane stabile sopra quota 80% e, poiché queste tendenze vanno lette con un trimestre di ritardo, essendo i dati riferiti ai mutui erogati, si può supporre che l’innalzamento dell’LTV dei mutui erogati agli Under 36 senza garante possa dipendere dalla manovra del Governo. In riferimento agli effetti del Decreto Sostegni-bis sul mercato dei mutui, si evidenzia come l’interesse degli Under 36 intenzionati a procedere con l’acquisto della prima casa stia aumentando di circa il 10% rispetto al periodo precedente alle agevolazioni.

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Zecchino d’Oro alla ricerca dei nuovi solisti

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

Il festival della canzone per bambini dello Zecchino d’Oro riparte con i casting per la 65ª edizione, in programma il prossimo dicembre. Fino al 28 febbraio gli aspiranti piccoli cantanti potranno inviare i propri video provini sulla piattaforma web dedicata. Tutti i bambini d’Italia potranno divertirsi cantando le canzoni più amate dello Zecchino d’Oro e provare a diventare gli interpreti delle canzoni in gara il prossimo anno. Nel 2021 sono state circa 3.000 le video esibizioni ricevute da Antoniano, tra le quali sono stati scelti i 17 solisti saliti sul palco della trasmissione di Rai1. Partecipare è semplice: basta scegliere dalla playlist dei brani più famosi di Zecchino d’Oro il preferito, impararne il testo, cantarlo in un video della durata di un minuto e caricare il video – insieme a una breve video presentazione – sul sito di Zecchino d’Oro.La procedura di selezione è totalmente gratuita e rivolta a tutti i bambini e le bambine tra i 3 e i 10 anni. La playlist tra cui scegliere i brani, che comprende i grandi classici come Volevo un gatto nero e Il valzer del moscerino e i successi degli ultimi anni come Custodi del Mondo e Superbabbo è disponibile sul sito casting.zecchinodoro.org. I video saranno esaminati dallo staff di Antoniano e i bambini e le bambine selezionati saranno poi riascoltati in una seconda fase di selezione. L’obiettivo non è quello di trovare vocalità straordinarie o piccoli talenti, ma gli interpreti più adatti alle canzoni in gara al prossimo Zecchino d’Oro. Partecipare allo Zecchino d’Oro è un’occasione unica, che insegna a stare insieme, a divertirsi e impegnarsi attraverso la musica, senza rincorrere la vittoria. I bimbi prestano, infatti, la loro voce e la loro grinta alle canzoni, vere protagoniste della gara. Ultimi giorni anche per gli autori, parolieri e musicisti, che abbiano nel cassetto una canzone per bambini da proporre per la 65ª edizione di Zecchino d’Oro. È prorogato fino al 13 febbraio il bando autori per la ricerca delle canzoni della prossima edizione. Regolamento e modalità di adesione sul sito di Zecchino d’Oro. Molti sono i cantautori italiani che nell’arco della storia dello Zecchino d’Oro hanno proposto canzoni divenute poi noti successi: da Lucio Dalla con Nonni Nonni a Fabio Concato con L’Ocona Sgangherona, da Frankie hi-nrg mc con Zombie Vegetariano a Simone Cristicchi con Custodi del Mondo, fino a Marco Masini che ha firmato Superbabbo, la canzone vincitrice, a dicembre 2021, dell’ultima edizione di Zecchino d’Oro.Per partecipare ai casting di Zecchino d’Oro: casting.zecchinodoro.org Per info sul bando autori: https://zecchinodoro.org/chi-siamo/bandoautori/

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Accademia di medicina di Torino: La depressione dell’anziano

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

Martedì 8 febbraio alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “La depressione nell’anziano”. L’incontro verrà introdotto da Francesco Scaroina, Primario emerito di Medicina Generale e Segretario generale dell’Accademia. I relatori saranno Vincenzo Villari, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale e della Struttura Complessa Psichiatria e socio dell’Accademia e Gianluca Isaia, Geriatra presso l’Ospedale Molinette di Torino e prossimo Presidente della Società di Geriatria e Gerontologia Piemonte Valle d’Aosta. Entrambi prestano servizio preso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Il dott. Villari tratterà il tema della depressione come uno dei principali problemi di sanità pubblica e una delle condizioni cliniche con cui più frequentemente devono confrontarsi sia i Medici di medicina generale sia gli specialisti. Tale malattia, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come prima causa di disabilità a livello mondiale, riguarda circa 3 milioni di italiani, di cui circa 1 milione soffre della forma più grave, la depressione maggiore. Nel complesso il 15-20% delle persone va incontro a uno stato depressivo nel corso della vita con una differenza di genere significativa (il tasso di depressione femminile è quasi doppio rispetto a quello maschile). Importante anche l’impatto dell’età e della salute generale (aumento considerevole della depressione negli anziani e negli ammalati cronici).Il dott. Isaia focalizzerà l’attenzione sulla prescrizione di ansiolitici e antidepressivi che ha subito un incremento significativo negli ultimi dieci anni e sui principali destinatari di tali farmaci, gli over sessantacinquenni. Questa fetta di popolazione è spesso caratterizzata da altre numerose problematiche sanitarie e sociali che favoriscono l’insorgenza di deflessione timica, ma non sempre l’approccio farmacologico risulta efficace. In particolare, ad esempio, le persone affette da deficit cognitivi lievi o moderati sembrano rispondere meno alla terapia antidepressiva. Inoltre, gli over sessantacinquenni sono anche coloro che assumono un numero consistentemente maggiore di farmaci per altre patologie differenti da quelle strettamente legate all’umore. Se poi consideriamo che tanto più è elevato il numero di farmaci prescritti ad una persona, tanto maggiore sarà la probabilità che questa persona non assuma tutti i farmaci, è facile dedurre come la prescrizione di un antidepressivo o un ansiolitico debba essere ponderata più che in altre fasce di età. Il medico deve dunque valutare singolarmente ogni terapia in relazione al beneficio atteso e all’aderenza terapeutica prevista Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito http://www.accademiadimedicina.unito.it.

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Comgest: “In Europa la crisi ha rafforzato i più forti”

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

A cura di Franz Weis, Managing Director e Co-Responsabile delle strategie azionarie europee di Comgest. La pandemia è continuata nel 2021, ma la somministrazione del vaccino ha avuto un effetto davvero positivo, permettendo alle economie di riaprire e al mondo di tornare a una sorta di normalità. Tuttavia, continue ondate di contagi a seguito di nuove varianti del Covid-19 stanno ancora ostacolando un pieno ritorno alla normalità e diversi settori come i viaggi e le compagnie aeree rimangono colpiti. La pandemia ha anche alimentato le difficoltà di approvvigionamento a livello mondiale e fatto aumentare i costi di trasporto che potrebbero avere un impatto su alcune delle società in portafoglio, anche se in misura a nostro avviso limitata. Con l’aumento dell’inflazione, il prossimo interrogativo riguarda la portata e la velocità dell’aumento dei tassi d’interesse. La Banca centrale europea ha mantenuto i tassi invariati a dicembre e ha annunciato che procederà a una riduzione degli acquisti di titoli nei prossimi mesi, pur mantenendo la flessibilità in caso di peggioramento della pandemia. Nonostante il virus, l’inflazione e tutte le altre sfide, i mercati europei hanno chiuso il 2021 in bellezza, con l’indice MSCI Europe in rialzo del 25,1% in euro (+16,3% in USD). L’anno è stato anche caratterizzato da diverse rotazioni cicliche, ma alla fine i titoli growth hanno di nuovo sovraperformato. I settori che si sono distinti nel 2021 sono stati quelli di natura più ciclica, in particolare gli industriali e i materiali, nonché settori come la sanità e l’informatica.Prendiamo il settore della tecnologia. Che si sia trattato della transizione ai veicoli elettrici o dell’upgrade dei vecchi sistemi informatici, la crisi ha indotto le società, leader o inseguitrici, ad accelerare tutti i processi di transizione digitale. Accenture ha registrato la crescita più rapida dell’ultimo decennio. Analogamente, sul fronte digitale tutte le strade portano al leader della litografia ASML, i cui dati di crescita hanno continuato a sorprendere positivamente. La società ha annunciato un nuovo piano decennale che dovrebbe generare una crescita dei ricavi a due cifre, sostenuta da ulteriori investimenti digitali e aggiornamenti tecnologici. L’innovazione resta un fattore di crescita fondamentale e il 2021 non ha fatto eccezione. Il nuovo farmaco antiobesità di Novo Nordisk, Wegovy, è stato approvato dalle autorità USA e, in poche settimane, ha superato il numero di prescrizioni raggiunto dal suo predecessore 5 anni fa. Negli USA, con oltre 100 milioni di adulti clinicamente obesi, la domanda insoddisfatta è considerevole, tanto più se si considerano i benefici indiretti del trattamento di una condizione che è all’origine di un alto numero di altre patologie.La crisi ha rafforzato i più forti, e la prova migliore di questa tendenza viene dal segmento dei consumi. Nei primi 9 mesi del 2021, i marchi di lusso Louis Vuitton e Hermès hanno registrato un aumento delle vendite di oltre il 35% rispetto ai livelli pre-crisi, mentre i principali concorrenti hanno raggiunto a malapena i livelli del 2019. Nella cosmesi, L’Oréal ha raggiunto un ritmo di crescita intorno al 15%, il doppio della media del settore, secondo le nostre stime. In campo alimentare, anche Nestlé ha guadagnato rilevanti quote di mercato (soprattutto caffè e alimenti per animali).ASML continua a far leva sulla domanda vivace del mercato dei semiconduttori e sulla sua leadership tecnologica nella litografia. La presenza sempre più massiccia di semiconduttori in tutte le applicazioni ha sostenuto impressionanti revisioni al rialzo degli utili nel 2021, con gli EPS che dovrebbero aumentare di oltre il 60% a/a nel 2021. Capgemini ha rivisto al rialzo le sue previsioni sulla base del rafforzamento delle tendenze di trasformazione digitale in tutti i settori e regioni, mentre ICON ha completato con successo l’importante acquisizione di PRA Health, creando così il secondo più grande operatore nell’outsourcing della ricerca clinica. Sika ha assistito a una forte ripresa organica e un solido sviluppo dei margini grazie al potere di determinazione dei prezzi e alla leva operativa. L’azienda ha annunciato l’acquisizione di MBCC per 5,5 mld di franchi svizzeri, la sua più grande operazione di sempre. Teleperformance ha aggiornato a più riprese le sue previsioni e si aspetta di raggiungere ottimi risultati su base annua in termini di crescita organica, concretamente superiori ai livelli pre-pandemia. Il gruppo ha sfruttato le sue solide soluzioni ibride nel mercato dell’outsourcing di servizi per i consumatori e ha beneficiato della digitalizzazione del mercato e di un solido posizionamento nel settore pubblico.Le incertezze a breve termine legate alle forniture, all’inflazione, alla carenza di manodopera e ai tassi d’interesse persisteranno molto probabilmente nel 2022. Come investitori quality growth, siamo meno preoccupati di cercare di prevedere quando le difficoltà di approvvigionamento saranno risolte, o la velocità o l’entità dell’inflazione e dei rialzi dei tassi di interesse. Ciò perché le nostre posizioni quality growth hanno catene di approvvigionamento solide e consolidate, sono datori di lavoro che attirano talenti, hanno un forte potere di determinazione dei prezzi e sono ben capitalizzate. Questi, a nostro avviso, sono i meccanismi di difesa più importanti in questo scenario.Guardiamo al 2022 con cauto ottimismo. Crediamo che un’accelerazione della crescita del mercato unita a un migliore posizionamento sosterranno una solida crescita degli utili del portafoglio nei prossimi 5 anni. Abbiamo già visto segnali anticipatori di una ripresa delle attività M&A nel 2021 (Nestlé, Coloplast, Givaudan) e ci aspettiamo molto altro man mano che le società mostreranno la solidità dei loro bilanci.

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Robeco: Il mondo affonda nei rifiuti

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

A cura di David Kägi, Portfolio Manager della Strategia RobecoSAM Circular Economy Equities di Robeco Il modello lineare basato su ‘produzione-consumo-scarto’ sta distruggendo il pianeta. L’economia circolare inizia dove terminano i modelli lineari, reinserendo ciò che viene scartato nel ciclo di produzione. Invece di estrarre più risorse come input per la produzione, le soluzioni circolari si concentrano sul riciclo, la riparazione e il riutilizzo di materiali esistenti. Nell’economia circolare, il valore delle risorse viene preservato e riutilizzato, piuttosto che distrutto. Gli effetti dannosi delle catene di approvvigionamento lineari, all’interno dell’economia globale, sono difficili da eludere. Le valanghe di rifiuti accumulati nelle discariche, disseminati lungo le coste e intrappolati nell’aria inquinata sono tracce del paradigma “estrazione-produzione-consumo-scarto” che viene alimentato dalle imprese e dai consumatori. Ma l’output in eccesso è solo una parte del problema: l’estrazione senza fine di risorse naturali usate come elementi per la produzione rappresenta anch’essa una grave minaccia per l’ambiente. I principi dell’economia circolare aiutano a sfruttare ogni parte della catena di fornitura, al fine di ridurre l’uso delle risorse e portare la produzione al suo massimo potenziale. a riprogettazione degli elementi si concentra sulla riduzione dei rifiuti nelle prime fasi della catena di fornitura, sostituendo le risorse più rare e di difficile riciclo con quelle rinnovabili e gli elementi inquinanti con alternative più pulite. L’uso di plastiche vergini nell’imballaggio dei prodotti è un esempio calzante. La materia plastica è economica da reperire e produrre, ma incredibilmente costosa per l’ambiente. Negli ultimi decenni ne sono state create miliardi di tonnellate metriche, la maggior parte delle quali (91%) è stata rapidamente utilizzata prima di essere scartata. Ogni anno, milioni di tonnellate vengono bruciate negli impianti per rifiuti, o gettate nelle discariche o negli oceani, con conseguenze ambientali devastanti. L’incenerimento delle materie plastiche contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, mentre i rifiuti di plastica negli oceani interferiscono con la vita marina, danneggiano gli habitat acquatici e minacciano la biodiversità.Estendere il ciclo di vita di un prodotto è un altro aspetto chiave dell’economia circolare. In questo caso, può essere di aiuto applicare il concetto di progettazione modulare. I prodotti dal design modulare possono essere facilmente smontati, in modo da poter sostituire o ricondizionare le parti usurate. Inoltre, servizi completi di riparazione e manutenzione, che mantengano i prodotti atti all’uso e funzionanti in modo ottimale, sono anch’essi importanti se si desidera ridurre gli sprechi. Inevitabilmente, i prodotti si usurano, ed è proprio tale caratteristica che, nel modello lineare, li fa finire nel cumulo dei rifiuti.Ma la condivisione sta avvenendo anche a monte della catena del valore, contribuendo ad aumentare la collaborazione e a ridurre le inefficienze nelle fasi di progettazione, produzione, utilizzo e riciclo. La manifattura e la produzione sono attualmente dominate da processi meccanici e fisici inflessibili. La robotica, l’automazione e il software sono invece modulari e altamente adattabili, pertanto possono essere riprogrammati per rispondere ad esigenze aziendali in continuo cambiamento Inoltre, la realtà aumentata (AR), l’Internet delle cose (IoT) e le tecnologie basate sul cloud collegano i sensori presenti negli stabilimenti con le interfacce di dispositivi remoti che forniscono informazioni preziose, e un legame ininterrotto, tra progettisti, produttori, fornitori e persino clienti. Il risultato è una progettazione più efficace dei prodotti, una migliore qualità, costi ridotti, una produzione accelerata e operazioni più facili di raccolta, riciclo e gestione dei rifiuti al termine del ciclo di vita. (abstract)

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Come l’economia circolare può cambiare produzione e consumo

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

“Delivering on Circularity”, il nuovo White Paper di DHL Global Forwarding, analizza le sfide da affrontare per approdare a un futuro più sostenibile e mostra come un approccio all’Economia Circolare può aiutare le aziende e le realtà industriali ad assumere comportamenti di produzione e consumo in linea con gli obiettivi posti dal Cop26. Dallo studio è emerso che i settori del Fashion e del Consumer Electronics sono quelli che emettono, insieme, più del 6% di gas serra (GHG) a livello globale, dovendo sfruttare molte risorse non rinnovabili come terre rare e metalli. Per estrarre le materie prime, queste industrie sono responsabili di uno sfruttamento massivo della superficie terrestre (l’equivalente dell’area della Germania e della Svizzera), di un consistente consumo di acqua (equivalente al 40% del consumo idrico annuale dei cittadini americani) e produzione di rifiuti (pari a circa il 50% dei rifiuti annuali degli europei). Durante tutto il ciclo vitale, i prodotti del fashion e del Consumer Electronics producono l’80% di emissioni: per questo estendere il più possibile la vita del prodotto è fondamentale. Ad esempio, prodotti rigenerati riducono le emissioni del 60-75% rispetto a quelli nuovi prodotti da materie vergini. Lungo la catena di valore del prodotto, DHL ha individuato tre catalizzatori di base e dieci aree di lavoro che possono condurre ad una transizione di successo da supply chain a supply loop: dai materiali innovativi e il design alla produzione on-demand, dai resi dei prodotti smart, gli imballaggi riutilizzabili e i nuovi modelli di utilizzo, fino alla raccolta e al riciclaggio dei beni.

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Azionario USA: tre temi da seguire attentamente in un anno all’insegna della selettività

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

A cura di Nicolas Janvier, Responsabile azionario USA (EMEA), Paul DiGiacomo, Responsabile della ricerca azionaria e Benedikt Blomberg, Gestore di portafoglio. Il 2022 sarà un anno nuovo sotto molti aspetti. In un mercato probabilmente caratterizzato da una vasta disparità tra titoli vincenti e perdenti, sarà essenziale svolgere un’intensa attività di ricerca per individuare le azioni più redditizie. Una tale ricerca implica l’interazione con i vertici aziendali per comprendere la posizione competitiva delle rispettive società e come reagiranno all’impatto dei principali temi economici del 2022. Abbiamo individuato tre temi che svolgeranno a nostro avviso un ruolo cruciale all’inizio di quello che si preannuncia come un anno turbolento. Mentre all’orizzonte si profila la ripresa, peraltro non lineare, dalla pandemia di Covid-19, gli investitori meglio attrezzati saranno quelli in grado di comprendere come le condizioni macroeconomiche prevalenti e questi temi cruciali incideranno sulle singole società e sui loro modelli di business. La prima questione che si pone è verso che aree si indirizzerà la domanda inespressa. Prima della pandemia, i consumatori preferivano le “esperienze”. Di conseguenza, viaggi, alberghi, ristoranti, voli e crociere erano oggetto di forte domanda. Tuttavia il distanziamento sociale ha sconvolto le abitudini di spesa dei consumatori spingendo verso l’alto beni come mobili e abbigliamento, che negli Stati Uniti hanno segnato un rialzo del 21% rispetto alla fine del 2019, mentre la spesa per servizi langue ai livelli pre-pandemia. Con il progredire del 2022 e la probabile fine della pandemia i servizi riprenderanno quota. Ma fino a che punto? Le varianti Omicron e Delta rallenteranno l’inversione di tendenza? Un tema correlato riguarda le carenze che affliggono l’economia e alimentano l’inflazione. L’impatto è avvertito soprattutto in tre aree: scorte al dettaglio, catena delle forniture e manodopera. In primo luogo, i distributori faticano a tenere il passo con la domanda di beni dei consumatori dati i livelli insufficienti delle scorte, che frenano le vendite. Anche le catene delle forniture sono sotto pressione a causa di fattori quali la ripresa della domanda e le previsioni errate. Riteniamo che le strozzature nelle catene delle forniture si attenueranno all’inizio del 2022; nel corso dell’anno si osserverà poi una stabilizzazione e all’inizio del 2023 si tornerà alla normalità. Per quanto riguarda la manodopera, continuano a mancare quattro milioni di lavoratori a causa dell’impatto combinato di decessi da Covid-19, pensionamenti anticipati, operatori sanitari ancora fuori servizio e bassi livelli di immigrazione. Paradossalmente, le carenze potrebbero favorire alcune società facendo salire i prezzi. I nostri analisti ritengono che le aziende potenzialmente più avvantaggiate sono quelle attive in aree quali trasporto aereo e agricoltura, mentre case automobilistiche, società minerarie e anche le banche sono quelle più a rischio. Uno dei temi più a lungo termine che assumerà maggiore rilevanza nel 2022 riguarda le preoccupazioni dei consumatori per il cambiamento climatico. Le società nordamericane stanno già cominciando a reagire mutando i propri comportamenti; riteniamo che questo trend subirà un’accelerazione nel 2022. Per esempio, Union Pacific, la compagnia ferroviaria più importante del Nord America, ha pubblicato alla fine del 2021 il suo primo piano d’azione sul clima, che illustra nel dettaglio i passi che intende adottare per ridurre il proprio impatto ambientale e ridurre a zero le emissioni entro il 2050. Altre aziende faranno altrettanto. Interagiamo con le società in un ruolo consultivo discutendo di temi ambientali, sociali e di governance (ESG) al fine di comprenderne l’operato e capire quale possa essere l’impatto delle prassi aziendali sugli utili nel corso del tempo. Il 2022 sarà l’anno in cui la Federal Reserve ridurrà gli stimoli monetari per la prima volta dalla crisi finanziaria globale del 2009. Questo rappresenterà per molti versi una svolta. L’inasprimento delle condizioni monetarie renderà più selettivi i mercati azionari giacché l’aumento degli utili diverrà il principale fattore di traino delle quotazioni azionarie. In un contesto profondamente mutato, le azioni evidenzieranno progressi altalenanti e disomogenei. Sarà necessario fare ricorso a un’intensa attività di ricerca per individuare le società in grado di conseguire la crescita costante degli utili.

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Obbligazioni: l’inflazione gioca a favore dell’high yield

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

Commento a cura di Martin Reeves, Head of Global High Yield di LGIM. Oggi la duration, o, per meglio dire, la paura dell’inflazione, è il primo pensiero per la maggior parte di coloro che investono in obbligazioni. Tuttavia, in un momento in cui la volatilità dei tassi d’interesse potrebbe allontanare molti dai prodotti fixed income di qualità più elevata, le obbligazioni ad alto rendimento dovrebbero continuare a rappresentare una valida e alternativa.Le paure circa la crescente inflazione nascono principalmente da preoccupazioni sulla crescita e la piena occupazione, sebbene questo scenario favorisca i ricavi lordi delle imprese, riducendo le aspettative di default e portando anche ad avanzamenti nel rating creditizio. Per questo, riteniamo che il 2022 sarà l’anno delle cosiddette “rising star”. Con una duration media attorno ai quattro anni e prevedendo un forte focus sull’income nel comparto obbligazionario nell’arco di tutto l’anno, qualora si verificasse un miglioramento dei fondamentali del credito questo porterebbe il segmento high yield a registrare performance migliori rispetto a quelle di altre asset class più sensibili alle variazioni dei tassi.Dando uno sguardo alle principali potenze economiche mondiali, le attuali condizioni del settore del credito dovrebbero favorire l’Europa, con gli Stati Uniti che registrano effettivamente la crescita più elevata, ma anche la politica monetaria più aggressiva. Invece, la BCE sembra essere ad oggi la banca centrale con la politica che più favorisce gli investimenti in titoli high yield. Sul fronte delle economie emergenti, Brasile e Cina presentano delle problematiche a livello di fondamentali; nel primo caso, per via dell’incombente tornata elettorale, mentre nel secondo, per via della crisi dell’immobiliare. Infatti, è probabile che l’intero comparto dell’obbligazionario asiatico sia stato svenduto, poiché ci si aspetta che la Banca Popolare Cinese farà tutto il possibile affinché il mercato del credito torni a crescere e il ramo immobiliare torni a operare correttamente. Infine, come sempre la Russia è un mistero, ma con la contrazione degli spread societari lo scenario di rischio sembra generalmente tendente al ribasso a causa delle preoccupazioni a livello geopolitico.Grazie a un rendimento in euro che si attesta attorno al 3%, l’high yield globale potrebbe continuare ad attrarre quegli investitori in cerca di una buona redditività e anche di una volatilità del capitale più contenuta; e considerando che i rendimenti dei bund a 10 anni sono ancora attorno allo 0%, non ci sono molte altre fonti di income stabili e liquide. In conclusione, si può affermare che l’inflazione gioca a favore del segmento high yield e col tempo gli investitori di tutto il mondo saranno in grado di riconoscere le imprese migliori per trarre beneficio da un periodo di forte crescita e di basso stress sul credito.

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Istat: “Calo fiducia consumatori e imprese”

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 gennaio 2022

“Il calo dell’indice di fiducia di consumatori e imprese rilevato dall’Istat è un dato da non sottovalutare. È necessario il massimo impegno del Governo per contenere il più possibile le ricadute degli aumenti di energia e materie prime su crescita, inflazione e occupazione.”. Lo scrive su Twitter Simone Baldelli, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, commentando i numeri forniti oggi dall’istituto di statistica. https://www.facebook.com/simonebaldelli.it/

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