Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 20 gennaio 2022

Unione della salute: più poteri all’Agenzia europea dei medicinali

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Il Parlamento ha approvato l’accordo provvisorio raggiunto con il Consiglio l’anno scorso per aumentare i poteri del regolatore dei medicinali dell’UE. Il testo è stato approvato in via definitiva con 655 voti favorevoli, 31 contrari e 8 astensioni. L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) sarà meglio attrezzata per monitorare e mitigare le carenze di medicinali e di dispositivi medici vitali e per affrontare le emergenze di salute pubblica. Saranno creati due gruppi direttivi, rispettivamente per i medicinali e i dispositivi medici, e l’EMA creerà e gestirà una piattaforma europea di monitoraggio delle carenze per facilitare la raccolta dei dati. Tutti gli attori della catena di approvvigionamento saranno coinvolti in maniera più diretta, con la consulenza di esperti rappresentanti dei pazienti e di professionisti del settore medico, nonché di titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio, dii distributori all’ingrosso e di altri soggetti strettamente coinvolti nell’assistenza sanitaria. L’agenzia creerà anche una pagina web con informazioni pubbliche su tali carenze. I dati relativi alle sperimentazioni cliniche e le informazioni sui prodotti medicinali autorizzati saranno resi disponibili in modo rapido e trasparente. Il testo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE subito dopo il voto finale in Plenaria. Il Regolamento entrerà in vigore a partire dal 1° marzo 2022. Il testo concordato è stato approvato dal COREPER, per il Consiglio, il 10 novembre 2021.

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La stella che non brilla La Shoah narrata ai bambini

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Di Guia Risari con le illustrazioni di Gioia Marchegiani. In occasione del Giorno della Memoria il prossimo 27 gennaio Il Sole 24 Ore presenta in edicola per un mese da sabato 22 gennaio. L’importanza di rendere consapevoli anche i lettori più giovani delle conseguenze a cui può giungere la discriminazione razziale è significativa per promuovere l’uguaglianza dei diritti e imparare a riconoscere quando un atteggiamento può diventare diffamatorio o discriminatorio. In occasione della Giornata della Memoria che cade il prossimo 27 gennaio, Il Sole 24 Ore porta in edicola per un mese il libro “La stella che non brilla. La Shoah narrata ai bambini” di Guia Rasari, con le intense illustrazioni di Gioia Marchegiani, una storia che, con delicatezza e linguaggio adatto ad un pubblico giovane, dai 9 anni in su, getta una luce su uno dei capitoli più bui della storia recente. Il volume è impreziosito da un’appendice con informazioni storiche su fascismo, nazismo, Seconda guerra mondiale e Olocausto.Una bambina, Eva, trova in soffitta una scatola di latta contenente una stella di stoffa che una volta doveva essere gialla, ma il colore è ormai sbiadito. Quando interroga il padre sulla sua provenienza, questi impallidisce e le promette che sarà il nonno a raccontarle la storia di quella stellina. I genitori di Eva, infatti, si sentono in dovere di farle sapere come stanno realmente le cose, ma non hanno il coraggio di affrontare il discorso. Pensano che il nonno possa essere la persona più indicata per parlargliene, visto il suo coinvolgimento diretto e i suoi ricordi personali. Quel pomeriggio stesso il nonno arriva a casa proprio per lei e per la storia che aspetta. Non è una storia allegra, anzi è tristissima, e farà piangere la bambina ma, come le dice il nonno, la cosa più importante è sapere e non dimenticare. Una storia delicata e al tempo stesso potente per raccontare ai bambini la tragedia della Shoah attraverso parole di speranza. «Ricordare. Devi solo ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi». La storia della Shoah passa attraverso le emozioni, la memoria, le relazioni, trasformando gli orrori del passato in un seme di pace e di speranza. Guia Risari è nata nel 1971 a Milano, dove ha compiuto studi classici e si è laureata in Filosofia Morale all’Università Statale, lavorando come educatrice e giornalista per “L’Unità”. Si è specializzata in Modern Jewish Studies alla Leeds University con ricerche su Saadia, Maimonide, Mendelsohn, Rosenzweig, Lévinas, Jabès, Rawicz, Bauman, Rose e una tesi di M.A. sull’antisemitismo italiano. Titolo:LA STELLA CHE NON BRILLA Sottotitolo: La Shoah narrata ai bambini Autrice: Guia Risari Illustratrice:Gioia Marchegiani Editore: Il Sole 24 ORE Libro cartaceo Formato 19×27 cm Pagine: 48 Prezzo: 9,90€ Uscita: 22 gennaio 2022 in edicola

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Covid-19 e quarantena, tutele e nuove regole per accesso al lavoro

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Mentre si avvia una nuova interlocuzione tra Regioni e Governo per rivalutare la durata delle quarantene, sono entrate in vigore le nuove regole per l’eventuale assenza dal lavoro. Pertanto, per i contatti stretti dei positivi al Covid, che abbiano completato il ciclo vaccinale primario o la dose di richiamo o siano guariti da 120 giorni non c’è più la quarantena a casa ma l’auto-sorveglianza con tampone molecolare o antigenico al 6° giorno, o in caso di sintomi. I titolari di “super green pass” (vaccinati da meno di 4 mesi o guariti da meno di 6) possono muoversi liberamente ma devono indossare la mascherina Ffp2. Non possono fare lo stesso gli altri lavoratori, che vanno in quarantena per 5 o 10 giorni. E per quei lavoratori c’è una seconda notizia problematica. Quest’anno, la quarantena dei contatti stretti e di chi ha fatto ingresso in Italia da zone a rischio non sono più equiparabili alla malattia né coperte dall’Inps. Il sito Inps conferma che l’equiparazione a malattia di questi periodi è stata riconosciuta fino al 31 dicembre 2021, “a fronte di apposito stanziamento”. Dal 1° gennaio ’22 i datori di lavoro che considerassero la quarantena come malattia si vedranno chiedere dall’Inps il rimborso delle indennità conguagliate. Ecco un punto su quanto. La nuova quarantena – A seconda che i contatti siano ad alto rischio (familiari contagiati o lunghe frequentazioni senza mascherina) o a basso rischio (uso di mascherina durante la frequentazione), le situazioni complessive sono quattro. Nei contatti ad alto rischio: • i lavoratori vaccinati da meno di 4 mesi o con terza dose se asintomatici possono recarsi al lavoro con mascherina Ffp2 (e dal 15/2 super green pass per gli over 50) e non devono più sostenere assenze per malattia a meno che non si positivizzino, situazione che va evidenziata dal tampone al 6°giorno dal contatto; • i lavoratori vaccinati da più di 4 mesi vanno in quarantena che però scende da 7 a 5 giorni, con obbligo di tampone negativo al termine del periodo, e l’Inps per quei giorni non copre i contributi; • i lavoratori che non hanno completato il primo ciclo (non vaccinati, vaccinati con prima dose o con seconda dose da meno di 14 giorni) restano in quarantena per 10 giorni e perdono tutta la copertura Inps. I contatti a basso rischio secondo la circolare della DG Prevenzione del Ministero della Salute 30 dicembre 2021 sono i contatti diretti a meno di 2 metri faccia a faccia per meno di 15 minuti, con mascherina, persone che hanno viaggiato con caso Covid per meno di 15 minuti, passeggeri ed equipaggio di voli con caso Covid oltre il raggio di 2 posti (che configura alto rischio) ed operatori sanitari e di laboratorio che assistono casi Covid con DPI raccomandati; per loro, non c’è obbligo di quarantena a prescindere che il soggetto sia vaccinato di recente, non vaccinato o vaccinato di lunga data. Il regime pregresso – Lo scorso anno per otto mesi il governo non ha pagato la permanenza a casa in quarantena ai contatti stretti di pazienti Covid perché su questo capitolo l’Inps non era stato finanziato. A ottobre, il Decreto-legge 146 ha ristabilito l’equiparazione a malattia di lavoratori del settore privato in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva fino al 31 dicembre 2021, e l’Inps con messaggio 4027 del 18 novembre ha ripristinato la tutela previdenziale fino al 31 dicembre 2021. Gli importi dovuti per il 2020 erano stati a loro volta riconosciuti con messaggio Inps 2842 del 6 agosto 2021. Lavoratori fragili – Anche le assenze dei lavoratori “fragili”, equiparate a ricovero ospedaliero dal decreto-legge Cura-Italia 18/2020, erano state coperte per tutto il 2020 e fino a tutto giugno 2021. Per questa fascia, poi, a luglio, il decreto-legge 105 ha prorogato il diritto allo smart working fino a tutto ottobre cioè due mesi in più. Infine, la legge 133 di conversione del Decreto Green Pass 111 del 6 agosto 2021, ha sia prorogato il diritto allo smart working sia reintrodotto per i lavoratori fragili il diritto all’assenza da lavoro equiparata a ricovero ospedaliero fino a tutto dicembre 2021. Da gennaio 2022 i lavoratori fragili possono lavorare in modalità “agile” fino al 28 febbraio. Tuttavia, se non si possono adibire a lavori “smart” non possono più godere dell’assenza riconducibile a sorveglianza precauzionale, istituto da considerarsi (al momento) cessato al 31 dicembre 2021. By Mauro Miserendino fonte: Farmacista33)

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Unione europea. Comincia bene il semestre francese: diritto all’aborto ed esercito europeo

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Parlando all’assemblea plenaria di Strasburgo, il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto di fatto il semestre di presidenza francese dell’Unione europea illustrandone le priorità: riformare la Carta dei diritti fondamentali per garantire il diritto all’aborto, riferimenti più espliciti a protezione dell’ambiente, rivoluzione digitale, sicurezza, rafforzamento dell’Unione con esercito e difesa comuni.Gli argomenti che saltano all’occhio, rispetto agli abituali temi dell’Ue, sono aborto ed esercito europeo. Aborto anche perché nei giorni scorsi, con l’elezione della nuova presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola antiabortista, il presidente Macron ribadisce il primato della politica e dei diritti umani rispetto agli equilibri politici.Esercito europeo e difesa comuni sono uno dei punti “deboli” dell’Unione che, per esempio, impedisce di essere protagonisti nelle decisioni del Pianeta e di tutelare comunitariamente i confini dell’Unione, essendo oggi la difesa demandata agli Stati nazionali.Un buon esordio. Basato sulla realtà dei diritti degli individui, come tali e come parte di un progetto politico che tende agli Stati Uniti d’Europa. Un buon inizio. Le gambe per far sì che la potenza economica che oggi l’Ue rappresenta nel mondo insieme a Cina e Usa, comincerebbe ad avere sostanza politica per passare da comprimaria delle maggiori potenze a protagonista. http://www.aduc.it

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TuttiMedia dedica il progetto NewsMedia4Good a David Sassoli

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

L’Osservatorio TuttiMedia dedica a David Sassoli il progetto NewsMedia4Good, lanciato lo scorso dicembre in Fieg all’evento Nostalgia di Futuro 2021, e al quale la Federazione degli editori ha assicurato appoggio e sostegno. Franco Siddi, presidente TuttiMedia, ricorda: “David Sassoli mi confidò che la sua era una scelta di sola andata nel mondo della politica EU, ma che sarebbe rimasto fedele al giornalismo, ai suoi valori fondamento di libertà e democrazia. Con NewsMedia4Good noi di TuttiMedia ci impegniamo in questo percorso, simbolo di una battaglia che sposa appieno le convinzioni di Sassoli, e perciò invita ad un’azione comune tutti gli attori del mondo dell’informazione per riaffermare che i media sono da sempre soggetti di democrazia, consapevolezza, promozione del sapere e soprattutto del pensiero critico”. David Sassoli, attento ai temi del digitale come negli incontri “Idee per un nuovo mondo”, auspicava una rivoluzione basata su un approccio equo che garantisse a tutti pari opportunità nel mondo digitale, ed in linea con queste convinzioni, aveva inviato un messaggio di apprezzamento per NewsMedia4Good scrivendo: “Il mondo online deve essere uno strumento di partecipazione, emancipazione e deve puntare a diminuire le disuguaglianze”. Per questo TuttiMedia ha deciso di dedicare NewsMedia4Good al suo ricordo.

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“Il governo della città di Roma dimentica gli ultimi”

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Il bilancio in approvazione in Assemblea capitolina parla tristemente chiaro. Da una parte Gualtieri e i suoi tirano fuori dal cilindro della peggiore politica fondi su fondi per le iniziative dei loro compari di giunta del litorale nel X Municipio, offrendo tante prebende per la politica e non trovando nemmeno un euro bucato per i mercati sociali. Insomma, stanno azzerando gli ammortizzatori per sostenere i più deboli in un momento dove dovremmo invece raddoppiarli. Da una amministrazione che si dichiara progressista e attenta alle dinamiche sociali e umanitarie ci saremmo aspettati ben altro: ma evidentemente il Pd non smette mai di mostrare e approfondire il suo lato peggiore, più oscuro”. Così in una nota Paolo Ferrara, consigliere in Campidoglio del M5S e vicepresidente dell’Assemblea capitolina.

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Quanto può ancora crescere l’inflazione?

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer, Moneyfarm. L’inflazione statunitense a dicembre ha raggiunto il 7% su base annua, la soglia più alta in quasi 40 anni. Per tutta risposta, nel breve termine, il rendimento a 10 anni dei titoli di Stato Usa è sceso e i futures sulle azioni si sono apprezzati. A prima vista, questa non sembrerebbe la reazione ovvia da parte del mercato.Un po’ di contesto: negli ultimi mesi l’inflazione è stata più alta del previsto, per più a lungo di quanto molti sperassero. Di recente ciò ha suscitato la reazione da parte dei banchieri centrali: la Banca d’Inghilterra ha alzato i tassi e la Federal Reserve statunitense dovrebbe aumentarli già marzo: ciò ha spinto il rendimento decennale degli Stati Uniti verso l’alto. Il tasso resta basso, ma l’impennata è stata abbastanza brusca e ciò ha contribuito ad esercitare una certa pressione sui titoli azionari growth. Cosa ci può indicare questa relazione riguardo l’inflazione odierna? Riteniamo che ci siano un paio di variabili, collegate tra loro, da considerare. Primo, abbiamo raggiunto il picco dell’inflazione o la crescita dei prezzi si abbasserà da qui in avanti? In secondo luogo, ora che le banche centrali hanno iniziato a muoversi, con quale aggressività agiranno? Se la Fed aumentasse i tassi quattro volte quest’anno (di 100 punti base), ciò finirebbe per rallentare l’economia statunitense in modo netto? Una possibile interpretazione è che siamo vicini al picco dell’inflazione negli Stati Uniti, in parte per gli effetti base e in parte perché la Fed inizierà a ritirare lo stimolo forse un po’ più rapidamente di quanto ci si sarebbe potuti aspettare qualche mese fa. Da questa prospettiva, l’inflazione che vediamo oggi è alta, ma non superiore alle attese, e ciò potrebbe essere sufficiente per segnalare la fine delle sorprese inflazionistiche. In tale scenario, la Fed potrebbe non aumentare i tassi con la frequenza che molti si aspettano quest’anno, e ciò potrebbe fornire un certo supporto per i titoli growth. È sempre difficile trarre troppe conclusioni da un singolo dato, ma se questa tesi è corretta, pensiamo che questo scenario sia ampiamente positivo per le azioni. Come sempre, continueremo a monitorare i dati in futuro, in particolare sul mercato del lavoro, che probabilmente avrà un ruolo importante nel determinare il corso dell’inflazione.

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Classifica delle città e delle regioni più care

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Secondo i dati definitivi di dicembre resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione sale su base annua dal +3,7% di novembre al +3,9%.”Rialzi catastrofici. Un salasso dovuto al decollo dei prezzi di luce, gas e carburanti, senza i quali l’inflazione media annua sarebbe solo allo 0,7% invece che all’1,9% e quella tendenziale sarebbe all’1,6% invece che al 3,9%, quasi 2 volte e mezza in più. Rincari che stanno dissanguando gli italiani con effetti nefasti sui consumi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”L’inflazione a 3,9% significa, infatti, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 1407 euro su base annua, 535 solo per Abitazione, acqua ed elettricità, 519 euro per i Trasporti. Per una coppia con 1 figlio, la maggior spesa annua è pari a 1303 euro, 537 per l’abitazione, 452 per i trasporti, in media per una famiglia il rialzo complessivo è di 1094 euro, 504 per l’abitazione e 332 per i trasporti. Ma il primato della stangata spetta alle coppie senza figli con meno di 35 anni che, spendendo di più di quelle con figli per viaggiare e per la casa, hanno un aggravio annuo di 1439 euro, dei quali 635 per l’abitazione e 515 per i trasporti” conclude Dona.Resi noti solo oggi, invece, i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care , Bolzano, dove l’inflazione tendenziale pari a +4%, pur non essendo la più alta, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 1272 euro, ma che schizza a 1795 euro per una famiglia di 4 componenti. Al secondo posto Genova, dove il rialzo dei prezzi del 4,6% determina un incremento di spesa pari a 1116 euro per una famiglia media, 1787 euro per una di 4 persone, segue Aosta, dove il +4,2% genera una spesa supplementare pari, rispettivamente, a 1068 e 1764 euro annui. Per Catania e Trieste, che hanno l’inflazione record, +5%, si tratta di una batosta media pari, rispettivamente, a 1058 e 1185 euro. La città più virtuosa è Campobasso, seguita da Napoli, con una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari, nell’ordine, a “solo” 698 e 810 euro su base annua.In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione annua a +4,2%, la Valle d’Aosta che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1068 euro su base annua, 1764 euro per una famiglia di 4 persone. Segue la Liguria, dove la crescita dei prezzi del 4,5% implica un’impennata del costo della vita pari, rispettivamente, a 1009 e 1665 euro, terzo il Trentino, +4%, con un rincaro annuo di 1084 e 1553 euro.

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Istat: produzione novembre +1,9% su mese, +6,3% su anno

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale a novembre sale dell’1,9% sul mese precedente e del 6,3% su base annua.”Dati buoni. Dopo l’andamento negativo di ottobre, quando la produzione era scesa sotto i valori pre-pandemia del gennaio 2020, ora si torna in territorio positivo” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Secondo il nostro studio, infatti, a novembre la produzione è superiore non solo del 3% su febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, traguardo raggiunto molto spesso, esattamente otto volte, ma ora il livello della produzione torna ad essere superiore anche nel confronto con gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, +1,6%. Solo per i beni di consumo si resta con dati negativi, con un calo di quelli non durevoli dell’1,8% sui valori pre-crisi. Insomma, le nostre industrie vanno bene, ma sono i consumi a frenare la ripresa. Per questo si deve ridare capacità di spesa alle famiglie, frenando i rialzi dei beni energetici e cambiando la politica dei redditi” conclude Dona.

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ICS e IRENA uniscono le forze per promuovere la transizione globale del carburante verde

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

L’International Chamber of Shipping (ICS), che rappresenta oltre l’80% della flotta mercantile mondiale, ha firmato un accordo di partenariato con l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA-International Renewable Energy Agency) per sostenere la decarbonizzazione del settore marittimo e il suo ruolo nella transizione verso un’energia globale del settore basata sulle rinnovabili. Firmata durante un incontro tra i capi delle due organizzazioni alla dodicesima sessione dell’Assemblea IRENA 2022, la partnership fornirà un quadro nei prossimi due anni per ICS e IRENA per assistere la decarbonizzazione del settore marittimo e l’uso di tecnologie rinnovabili in questo settore chiave dell’economia mondiale. L’accordo consentirà anche all’industria di lavorare più da vicino con i membri globali di IRENA, più di 160 paesi e territori, sulle questioni relative al ruolo crescente delle energie rinnovabili nella decarbonizzazione del trasporto marittimo. ICS e IRENA organizzeranno uno scambio regolare di informazioni sull’offerta e la domanda di energia rilevanti per il settore marittimo e lo scambio di dati su scenari di “carburanti futuri” (come idrogeno verde e ammoniaca), sia per gli stati nazionali che per l’industria marittima. Questo accordo di partenariato si concentra in particolare sulla necessità di garantire un’equa transizione energetica per le economie in via di sviluppo e sull’importante ruolo del rafforzamento delle capacità, nonché sul riconoscimento del fabbisogno energetico dello stesso trasporto marittimo.Con il nuovo accesso ai governi di 167 paesi, ICS spera che l’accordo con IRENA stimolerà gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei decisori politici a rendere ampiamente disponibili sul mercato combustibili a zero emissioni di carbonio. ICS ha fatto presente alla COP26 che sono necessari quasi $ 5 miliardi di dollari per accelerare il cambiamento nella ricerca e sviluppo verso combustibili a zero emissioni di carbonio nel settore marittimo, poiché è necessario sviluppare molteplici tecnologie nascenti per raggiungere un’implementazione su larga scala. Il passaggio a combustibili alternativi come idrogeno, ammoniaca, biocarburanti ed elettrificazione da fonti rinnovabili potrebbe ridurre dell’80% le emissioni del trasporto marittimo entro il 2050 come rilevato da IRENA. L’accordo di partenariato vedrà anche la consultazione tra i due organismi al fine di combinare le opportunità di rafforzamento delle capacità ed evitare la duplicazione delle risorse.

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L’arte di coltivare la terra in modo sano e nel rispetto dell’ambiente si impara on line

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Il corso prenderà il via il 3 febbraio 2022. In tutto 5 lezioni da un’ora e mezza ciascuna, il giovedì sera dalle 18.30 alle 20. Si svolgerà attraverso la piattaforma ZOOM e si potrà seguire da qualsiasi parte del mondo, attraverso un dispositivo (pc, smartphone o tablet) dotato di connessione internet. La prima lezione del 3 febbraio si intitola “Agroecologia: come possiamo dare il nostro piccolo contributo ecologico al pianeta?”. Giovedì 10 febbraio invece il tema sarà “Conoscere il terreno e renderlo fertile, contrastando il cambiamento climatico”. Nella lezione successiva prevista il 17 febbraio si parlerà de “Le regole e gli strumenti di base per la conduzione di un orto agroecologico”. Il 3 marzo la lezione tratta de “Le piante e l’acqua: come, quando e quanto irrigare”. L’ultima lezione è prevista il 10 marzo: “Quali sono i principali nemici delle colture orticole primaverili ed estive? Prevenire e curare con principi e tecniche naturali”. Non si tratta di una prima volta. Con l’esplosione della pandemia nei primi mesi del 2020, Corinna aveva deciso di spostare i corsi previsti inizialmente in presenza in modalità on line (in quel caso si era utilizzato Skype). Iniziativa di grande successo con 70 partecipanti suddivisi in 3 diversi gruppi. Tra loro anche un partecipante dall’Inghilterra (una ragazza che vive lì) e un partecipante da Roma. La replica c’era stata nella primavera 2021: oltre 50 iscritti da tutta Italia e anche dall’estero ad un unico corso on line. Si sono collegati su ZOOM da Strasburgo, Praga, Berlino e dal Portogallo, oltre che da tutta Italia per seguire il corso sull’orto agroecologico. La docente Corinna Raganato, laurea in Scienze Ambientali a Cà Foscari di Venezia, ora libera professionista, è agroecologa. Fa parte del direttivo provinciale del collegio degli agrotecnici di Treviso ed è tecnico controllore di agricoltura biologica abilitato dal Mipaaf. Il suo percorso sull’orto agroecologico ha il sostegno dell’associazione frazionale di Salvarosa di Castelfranco Veneto.

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GFJ ESG Acquisition I SE and tado GmbH, a European market leader for intelligent climate management

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

GFJ ESG Acquisition I SE (“GFJ”), a Luxembourg special purpose acquisition company (SPAC), signed a mutually exclusive Letter of Intent and agreed on the terms of a business combination with tado GmbH (“tado”), a European market leader for intelligent climate management. In case of a successful closing of the business combination, tado will be publicly listed on the Frankfurt Stock Exchange. In connection to the business combination GFJ will raise further capital in a private investment in public equity transaction (“PIPE Transaction”). It is currently envisaged that the transaction will value tado with an enterprise value of approximately EUR 450 million.As the only cross-manufacturer solution, tado’s Smart Thermostats and services connect with any kind of heating or cooling system. Matching over 18,000 systems from more than 900 manufacturers, tado is compatible with around 95% of Europe’s residential buildings and households. Simple to install and equipped with intelligent data management technology, its products are a plug-and-play solution resulting in less money spent on heating: customers save an average 22% on heating cost per year by using tado’s technology. tado enables its customers to benefit from energy-saving technologies such as geofencing and open-window detection as well as the integration of weather forecasts. With over 2 million sold smart thermostats and an installed base of 7 GW energy capacity in over 400,000 buildings and households, tado’s technology already helped to avoid 730,000 tons of CO2.Tado will use its connected buildings and households to create one of the most impactful energy efficiency and management platform for Europe and beyond. Capturing the entire value chain from grid integration and distribution to energy retailing and consumption, tado addresses the multi-billion-dollar value pools of energy efficiency, smart energy tariffs and demand response solutions.tado’s business success is expected to result in rapid revenue growth with the aim of delivering more than EUR 0.5 billion in revenue by 2025.The company’s competitive advantage is driven by its technological edge. AI-driven, model-predictive control and a deep understanding of individual thermal capacity of connected buildings and households lead to significant improvement of energy efficiency and low energy cost.The tado energy efficiency platform delivers high savings for consumers, with tado’s solutions paying for themselves within the first year on average, whilst proving as a substantial business for tado across both hardware and SaaS subscription software services. tado offers time-of-use energy tariffs which enable customers to benefit from volatility in the energy markets. The increasing energy production from growing renewable energy sources leads to higher volatility in the energy market. When the availability of wind or solar energy is high, energy prices drop significantly. tado’s technologies use these times in particular to load buffer storage tanks and hot water tanks when the price of energy is lower. This intelligently shifts the energy consumption of homes to more favourable times and lowers energy costs whilst retaining the level of comfort customers are used to.

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Tadoº annuncia futura quotazione per la Borsa di Francoforte

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

Tado°, il leader del mercato europeo per la gestione intelligente del clima domestico, ha annunciato oggi i piani per essere quotato pubblicamente alla Borsa di Francoforte attraverso una business combination con GFJ ESG Acquisition I SE. La quotazione permette a tado° di costruire la piattaforma di gestione e di efficienza energetica intelligente più impattante in Europa e oltre. Il 21% del consumo totale di energia in Europa è utilizzato per il riscaldamento e il raffreddamento delle abitazioni. Ecco perché decarbonizzare le case in Europa è l’unico modo per raggiungere le emissioni nette zero dell’UE entro il 2050.

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Asset Allocation 2021/22: analisi e prospettive

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

A cura di Toby Nangle, Responsabile globale asset allocation di Columbia Threadneedle Investments. I rendimenti azionari sono il risultato di diversi elementi: dividendi, aspettative sulla futura capacità di generazione degli utili e variazioni del prezzo che gli investitori sono disposti a pagare per un dato livello di potenziale di generazione di utili (o evoluzione delle valutazioni). Quest’ultimo fattore tende a dominare i rendimenti sul breve termine ma sul lungo periodo è la capacità di generare utili delle imprese che conta. I titoli in impennata che offrono rendimenti stellari senza essere accompagnati da una percettibile variazione del potere di generazione degli utili tendono a lasciarmi perplesso, mentre gli aumenti significativi della capacità di generare utili non premiati dal mercato mi intrigano. Come possiamo suddividere il periodo del Covid-19? I listini di tutte le principali regioni del mondo hanno visto la loro capacità di generazione degli utili prevista crescere ad un tasso del 5-9%, tranne negli Stati Uniti, dove tale ritmo è stato quasi di due volte superiore. Da un’analisi un po’ più approfondita emerge che i titoli value USA hanno registrato performance sostanzialmente analoghe a quelle di altre regioni del mondo e solo le azioni growth si sono distinte in maniera eccezionale. Molto di tutto questo suonerà familiare; in effetti, il 2020 è stato interessato da molti di questi sviluppi. Il 2020 si è concluso all’insegna di valutazioni estremamente elevate e utili ridotti in gran parte del mondo. All’inizio del 2021 mi aspettavo un netto rimbalzo degli utili ma anche una significativa svalutazione dei mercati, uno scenario che si è verificato in diversi mercati. Ad esempio, il rapporto P/E (Price/Earning) prospettico del mercato giapponese è sceso da 18x a 14x tra dicembre 2020 e novembre 2021, erodendo del 22% i rendimenti azionari e limitando i rendimenti totali in valuta locale al 10% per il periodo nonostante un incremento del 38% delle aspettative sugli utili. La valutazione del P/E prospettico del mercato giapponese è tornata su livelli inferiori alla media a 15 anni. Le valutazioni elevate rappresentano chiaramente un ostacolo a medio termine per le performance di alcuni mercati. La sfida delle valutazioni azionarie rappresenta una delle tre prove principali cui sono alle prese i mercati globali (in assenza di sconvolgimenti politici); le altre due sono la transitorietà o meno dell’inflazione e il modo in cui il Covid-19 continua a cambiare la natura dell’attività economica. Tutte queste sfide sono interconnesse. Cosa implica tutto ciò? Ravvisiamo un chiaro rischio di ribasso qualora l’inflazione dovesse rivelarsi persistentemente elevata tanto da richiedere un aumento concertato dei tassi d’interesse delle banche centrali per frenarla. In uno scenario di ribasso di questo tipo i più penalizzati sarebbero verosimilmente le obbligazioni e le azioni a lunga scadenza. Riconosciamo che le incertezze sono significative e che l’entità dei ribassi che potrebbero derivare da scenari diversi dal nostro (calo dell’inflazione) potrebbe essere considerevole. Ma la prospettiva di guadagni solidi e un contesto di rendimenti contenuti giustificano le valutazioni di molti mercati azionari e mi inducono a rimanere investito. La combinazione di un’espansione degli utili modesta e valutazioni contenute in alcuni mercati, oltre a una crescita strutturalmente elevata per le aziende che stanno apportando cambiamenti dirompenti nel panorama economico, anche se con valutazioni più impegnative, fa sì che le prospettive siano discrete.

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Torna GECO Expo, la prima fiera virtuale in 3D sull’ecosostenibilità

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 gennaio 2022

GECO Expo, la fiera tridimensionale dell’ecosostenibilità che tornerà dal 1 al 4 marzo sulla piattaforma virtuale nata durante la pandemia. E sono aperte fino all’8 febbraio le candidature al Contest Smart Talk, spazio dedicato ai progetti di sostenibilità e biodiversità, suddiviso quest’anno in due categorie: la prima per startup e idee da sostenere, la seconda, per startup già avviate ed aziende con un prodotto già validato sul mercato. Un video-contest che l’anno scorso è stato vinto da prodotti imprenditoriali come Biova Beer, la birra realizzata recuperando il pane invenduto per contrastare lo spreco alimentare, ed EcoAllene di Ecoplasteam, la non-plastica ottenuta dal riciclo di imballaggi poliaccoppiati prima impossibili da separare. Questo uno dei principali appuntamenti della seconda edizione della Fiera che ha scelto come slogan “Green Together” e a cui sarà possibile partecipare con il proprio avatar, visitando i padiglioni in 3D per incontrare innovatori e imprenditori all’avanguardia e dialogare con esperti sui trend di settore più interessanti e dirompenti.Obiettivo di Geco Expo, sensibilizzare e far crescere la cultura ambientale, dando vita ad una vera e propria community di attivisti, influencer e divulgatori, che hanno abbracciato e si impegnano a promuovere uno stile di vita green. E arrivando a raddoppiare le presenze della prima edizione che, nel gennaio 2021, ha visto 4.000 iscritti, oltre 50 espositori e 7.000 biglietti da visita scambiati virtualmente.“Geco Expo nasce durante la pandemia proprio dall’esigenza delle aziende e dei buyer di incontrarsi nonostante i vari lockdown. Abbiamo messo a punto una piattaforma al 100% ecosostenibile, in grado di regalare un’esperienza molto vicina alla realtà grazie agli avatar personalizzabili, alla tridimensionalità e all’alta interazione. – spiega il fondatore Daniele Capogna – La pandemia ci ha costretto a ripensare il modo di fare business e un evento virtuale non solo inquina meno, ma è in grado di varcare i confini nazionali più facilmente, moltiplicando esponenzialmente il numero di connessioni di business in tutto il mondo.”Numerose le novità di questa seconda edizione: oltre alle nuove funzioni di interazione degli avatar, con una serie di gestualità tipiche degli eventi in presenza, nella dressing room sono stati aggiunti nuovi outfit in grado di rappresentare, ad esempio, partecipanti di provenienza islamica, e sono stati attivati gli avatar LGBTQ+ per rendere la piattaforma più inclusiva. Per le aziende sono state sviluppate stanze immersive e multimediali, interamente personalizzabili, ideali per presentare prodotti o organizzare party esclusivi, comprensivi di dj set.Ci si potrà poi iscrivere anche ai GECO Green Talk e ai GECO Educational Talk. I primi ospiteranno imprese e startup desiderose di far conoscere le proprie innovazioni in campo green economy, e i secondi sono pensati per scrittori o docenti che vogliano presentare un proprio studio o prodotto editoriale sui temi green. Ritornano anche le tavole rotonde su cinque aree tematiche: dall’energia rinnovabile alla mobilità sostenibile, dal turismo slow & local all’economia circolare, passando per l’eco-food, che vedranno avvicendarsi circa 80 relatori, tra cui la giornalista Cristina Gabetti, il coordinatore generale Cetri-Tires Antonio Rancati, l’ambientalista Anna Donati.

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