Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Archive for 11 gennaio 2022

La Comunità di Sant’Egidio si stringe attorno alla famiglia di David Sassoli

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

Lo ricorda come un uomo leale, per cui l’essenza della politica è lavorare per il bene comune e non solo per quelli della propria parte, fedele ai principi di democrazia e umanesimo di cui è portatrice la storia dell’Europa. Poco più di un mese fa, il 30 novembre scorso, aveva partecipato alla nostra Giornata internazionale contro la pena di morte, con un messaggio pieno di speranza per l’avanzamento di questa battaglia, di cui era fermamente convinto e che definiva “un dovere morale irrinunciabile”. Per l’Europa e per tutti. Scompare un caro amico che conoscevamo sin dall’inizio, dagli anni della sua formazione, cattolico, democratico, giovane e uomo del dialogo, e lungo il suo itinerario professionale e politico. Nel suo intenso impegno al Parlamento europeo – di cui è stato un presidente stimato da tutte le parti politiche – è riuscito a farsi orientare da quegli ideali di umanità e giustizia, che sono oggi più che mai indispensabili per guidare le istituzioni, per una Unione capace di incarnare un progetto di democrazia umanista, proprio a partire dal rispetto dei diritti umani e della protezione dei più fragili. Significativa, a questo riguardo, la sua adesione all’appello “Senza anziani non c’è futuro” contro “una sanità selettiva” e a favore della domiciliarità delle cure, lanciato da Sant’Egidio all’inizio della pandemia da Covid 19.

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Morto David Sassoli presidente del Parlamento europeo

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

“L’Italia e l’Europa perdono una grande personalità. Un uomo attento, determinato, preparato, che non ha mai fatto mancare, anche nei momenti più duri, il suo impegno politico per tenere saldi i valori fondanti dell’Unione e che, in prima persona, da tempo era impegnato nel processo di riforma. Un processo a cui credeva davvero. Ai familiari di David Sassoli, a chi gli ha voluto bene, un forte abbraccio e le più sentite condoglianze”. Così Laura Castelli, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze. David Sassoli è morto presso il centro oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone dove era stato ricoverato in seguito ad una grave forma di disfunzione del sistema immunitario. Il 9 novembre scorso era stato colpito da una brutta polmonite da legionella. Dopo la degenza a Strasburgo era rientrato in Italia per la convalescenza ma in seguito ad una brutta ricaduta è stato di nuovo ricoverato presso il nosocomio di Aviano dove si è spento nella notte passata.

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Trovare un nuovo lavoro per il 2022: ecco come fare

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

All’inizio del nuovo anno è buona norma tirare le somme sull’anno appena trascorso e formulare buoni propositi per i mesi a venire. Di sicuro uno dei temi principali è quello del lavoro, attività che occupa una fetta molto importante della nostra vita: avere un’occupazione che ci stimola e che ci dà delle soddisfazioni è infatti uno degli elementi principali per avere una vita felice. Come è noto, però, durante questi due anni di emergenza sanitaria molte persone hanno messo in pausa i propri sogni di carriera, rimandando tutto al post Covid-19. Queste ultime settimane hanno purtroppo confermato ancora una volta che il virus resterà parte integrante della nostra quotidianità, ancora per qualche tempo. Per per questo motivo “il primo consiglio per chi desidera cambiare lavoro è quello di non posticipare oltre” commenta di Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera.«Gennaio, soprattutto dopo la prima metà, è uno dei mesi migliori dell’anno per trovare un nuovo lavoro» sottolinea Adami «poiché le aziende, per mettere in atto i loro nuovi programmi, hanno spesso bisogno di inserire in organico nuovi talenti. Per questo motivo il mio consiglio è quello di sfruttare le ultime settimane dell’anno e i primi giorni di gennaio per aggiornare il proprio curriculum vitae, rendere più efficace il proprio profilo LinkedIn, e colmare eventuali lacune a livello di hard skills, migliorando per esempio le proprie conoscenze dell’inglese o in campo informatico».In questo modo a metà gennaio si sarà pronti per dare il meglio di sé sul mercato del lavoro.Il problema di tanti è però organizzare la ricerca del lavoro in modo da aumentare concretamente le possibilità di avere riscontri positivi da parte dei recruiter. «Molte persone affrontano questa attività nel modo sbagliato, rispondendo a tantissimi annunci in pochi giorni per poi rimanere deluse nel non ricevere nessun feedback positivo» dice l’head hunter, per poi spiegare «che l’approccio più efficace non premia la quantità, quanto invece la qualità. È molto meglio avere le idee chiare sul lavoro che si intende cercare, delineando settore, ruolo, posizione geografica, stipendio e via dicendo, e limitarsi poi a rispondere con cura ai solo annunci coerenti con le proprie esigenze. Così facendo si potrà dedicare l’attenzione dovuta a ogni candidatura, per studiare per bene l’azienda e creare un cv e una lettera di presentazione ad hoc», conclude Carola Adami. Fonte: ComunicatiStampa.net

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Teatro: Lucia Mascino in “Smarrimento”

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

Napoli Giovedì 13 gennaio 2022 alle ore 21.00 ore 18.30 (ven e dom), ore 19.00 (sab), repliche fino a domenica 16), Teatro Nuovo Via Montecalvario 16. Una donna al telefono, o forse sta ragionando a voce alta, ogni tanto prende appunti, ed è così che inizia Smarrimento scritto e diretto da Lucia Calamaro per l’attrice Lucia Mascino, (al Teatro Nuovo di Napoli, presentato da Marche Teatro. Smarrimento è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare, di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. La struttura narrativa ‘fiorisce’ attraverso la figura di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, con dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti.E’ una scrittrice incatenata a esistere come i suoi personaggi, aggrappata allo sforzo di trattenere idee che non reggono, nel vano tentativo di restituire un’illusione del tempo che fu, sulla quale, però, confidano i suoi editori per “sfangare” l’anticipo.Le organizzano reading/conferenze in giro per l’Italia per puro ritorno economico, mentre lei non produce niente di nuovo, tentando, in un colpo solo, di riuscire a vendere, durante gli eventi, qualche copia delle vecchie opere.Lucia Mascino dà vita in scena ad Anna, la protagonista, a Paolo, il marito, e all’affiorare di ricordi e immagini che provano a dar loro un trascorso probabile. Ad accomunarli sarà l’inadeguatezza al vivere, da ognuno respinta con terrore.Una sottile nevrosi pervade il racconto, non è chiaro quando è la scrittrice che parla, oppure Anna, la sua creatura, il suo doppio.Il testo si svela poco a poco, a cominciare dalla fatica della creazione artistica alla necessità del quotidiano, attraversando violente emozioni, fino ad arrivare a raccontarsi anche nella veste dell’uomo Paolo, che, in qualche modo insieme alla sua creatrice, affida, alla fine, la sua versione dell’infelicità di vivere.La protagonista si muove in un continuo alternarsi di pensieri e voci interiori, in una conversazione continuamente interrotta, in un’acrobatica e perfetta rappresentazione del sé, per la quale la ricerca del racconto si fonde con la ineludibile ricerca del senso di esistere.Dall’ordine geometrico dell’inizio si giunge fino alla distruzione di ogni ordine costituito, nel quale, alla fine, resta solo la consapevolezza del ricordo, la necessità del dolore, l’importanza della memoria.L’allestimento, presentato da Marche Teatro, si avvale della scena e luci di Lucio Diana e dei costumi di Stefania Cempini.

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Vasco Rossi siciliano a “Tali e quali 2022” su Raiuno

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

Il palermitano Ivano Passarello tra i protagonisti del talent in onda il 15 gennaio. La mattina, come tanti lavoratori, si sveglia all’alba per installare impianti di sicurezza in aziende pubbliche o private. La sera, con il prevalere delle tenebre, da tanti anni si trasforma sul palco e per il pubblico nel più grande rocker italiano: Vasco Rossi. Ci ha visto davvero lungo il presentatore Carlo Conti, che ha inserito il palermitano Ivano Passarello, leader della band “Colpa d’Alfredo Vasco Rossi tribute band”, tra i concorrenti in gara del talent di successo “Tali e quali 2022”, in onda sabato 15 gennaio in prima serata. Ivano, esaminato da una giuria formata da Loretta Goggi, Giorgio Panariello, dal conterraneo Cristiano Malgioglio e da un quarto giurato ospite a sorpresa, porterà in scena una delle hit di Vasco Rossi, non solo cantando come lui, ma vestito alla stessa maniera e facendo i medesimi gesti. «Non posso – dice Passarello – rivelare il brano del “Blasco” che porterò sul palco. Certamente vi stupirò». Non mancheranno tra il pubblico da casa del talent anche gli studenti del “Rock show eventi”, l’associazione fondata dieci anni fa da Ivano – che per la conformazione del viso la gente per strada scambia spesso per il vero Vasco Rossi – e che da due anni è diventata una scuola di musica in via Ammiraglio Thaon di Revel a Palermo. Un piccolo-grande mito del capoluogo siciliano Ivano, che ogni weekend con i suoi “Colpa d’Alfredo tribute band Vasco Rossi” crea concerti nei locali e nelle piazze di tutta la Sicilia per centinaia di persone, dando la sensazione di vivere in un vero show del rocker di Zocca. Ma Ivano non si ferma qui. A febbraio uscirà il suo primo singolo inedito, preludio a un album, intitolato “State bene voi…che a me ci penso io”.

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“Capital Group: tassi, economia USA, inflazione, cosa aspettarsi dalla Fed nel 2022?”

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

A cura di Darrell Spence, Economista di Capital Group. Il segnale più importante lanciato dall’accelerazione del tapering è l’apertura a una serie di aumenti dei tassi nel 2022. Tuttavia, anche se i cambiamenti di politica della Fed rappresentano un punto di inflessione che potrebbe scuotere i mercati, è importante valutare queste notizie in prospettiva. Secondo il dot plot della Fed, attualmente la maggior parte dei governatori prevede tre aumenti dei tassi per l’anno prossimo. Una svolta importante rispetto a settembre, quando soltanto la metà dei membri del FOMC (Federal Open Market Committee) non prevedeva rialzi per tutto il 2022. Un dato che supera anche il consensus di mercato di due interventi nel 2022. Il Presidente della Fed, Jerome Powell, ha inoltre affermato che il comitato avvierà il dibattito sulla riduzione del bilancio della banca centrale.Nel nostro scenario di base prevediamo tre aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed nel 2022. Nonostante i toni aggressivi, azioni e TIPS hanno conseguito un andamento positivo dopo l’annuncio e la curva dei rendimenti ha registrato un irripidimento. Se gli asset rischiosi terranno e le condizioni finanziarie resteranno accomodanti, la Fed avrà il via libera per intervenire in modo ancora più aggressivo per contrastare l’inflazione. La Fed sembra interpretare la variante Omicron come un impulso all’inflazione, ma non sembra essere troppo preoccupata dei rischi che ne conseguono. Powell ha dichiarato che le persone stanno imparando a convivere con il virus nonostante le ondate ricorrenti, suggerendo che le implicazioni economiche potrebbero essere limitate. La Presidente della Fed di San Francisco Mary Daly, tra i membri più accomodanti del Federal Open Market Committee, è stata tra i primi a sostenere la necessità di accelerare la riduzione degli acquisti di titoli obbligazionari. Anche altre “colombe”, come Lael Brainard, nuova vicepresidente della Fed, e John Williams, presidente della Fed di New York, hanno dichiarato che, se l’inflazione sarà superiore all’obiettivo, faranno quanto necessario per tenerla sotto controllo. Questo timore sull’inflazione è bipartisan e, di conseguenza, la resistenza politica a un aumento dei tassi per contrastare l’inflazione sarà probabilmente scarsa.Alla fine, tuttavia, nel prossimo futuro continueremo ad avere tassi bassi e rendimenti bassi. Le previsioni a lungo termine emerse dal dot plot sono rimaste invariate e, secondo i calcoli della Fed di Atlanta, il mercato si attende un tasso sui Fed Fund intorno all’1,5% a fine 2024, uno scenario ancora fortemente espansivo.Tuttavia, prevediamo una crescita moderata per gli Stati Uniti nel 2022, poiché gli stimoli fiscali verranno meno e la Fed abbandonerà progressivamente la sua politica espansiva. Nel nostro scenario di base stimiamo una crescita del PIL compresa tra il 2,5 e il 3%, un tasso ancora del tutto rispettabile. E sebbene i periodi di stretta monetaria possano causare una maggiore volatilità sui mercati, riteniamo che gli asset rischiosi continueranno a essere sostenuti da utili solidi. Le valutazioni sono elevate rispetto ai dati storici, ma non eccessive, considerando il livello attuale e previsto dei tassi di interesse. Non escludiamo una leggera correzione, ma non ci attendiamo una flessione sistemica del mercato. Detto questo, nel 2022 l’economia probabilmente dovrà affrontare maggiori ostacoli – in particolare l’inflazione – rispetto al 2021.Sfortunatamente, la Fed può fare molto poco per aumentare l’offerta. Piuttosto, per ridurre l’inflazione, sarebbe necessario reprimere la domanda, che sostanzialmente significa aprire una fase di rallentamento o recessione dell’economia. Tuttavia, non sappiamo ancora quanto la banca centrale sia propensa a frenare un’economia che – a suo giudizio – potrebbe non aver ancora raggiunto la massima occupazione, soltanto per bloccare il ritorno dell’inflazione.Detto questo, in un’ottica pluriennale, il fenomeno “transitorio” continua ad apparire una possibilità reale. Molti dei fattori che hanno causato un’inflazione bassa negli ultimi decenni, soprattutto la globalizzazione e i progressi tecnologici, sono ancora presenti. Questi fattori potrebbero contribuire a ridurre l’inflazione a lungo termine, ma nel breve termine il COVID e i problemi che ne derivano probabilmente domineranno le prospettive sull’inflazione.In questa fase riteniamo che i mercati azionari riusciranno a superare la situazione nel 2022, poiché la crescita economica, lenta ma positiva, dovrebbe sostenere gli utili societari. Comprensibilmente, le valutazioni destano molti timori, poiché il rapporto P/E appare elevato rispetto ai dati storici. Tuttavia, è così da molti anni e, nonostante ciò, il mercato ha continuato a crescere. Chi è rimasto fuori dal mercato per i timori sulle valutazioni ha perso molte opportunità.

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Kamel Daoud: Il pittore che divora le donne

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

Collana Oceani, trad. Cettina Caliò, pp. 160, 17 euro. Uno dei più grandi scrittori arabi, vincitore del Premio Goncourt e del Prix Méditerranée, rivisita il tema del nudo, del desiderio e della femminilità, nelle diverse concezioni del mondo cristiano e quello musulmano. Una passeggiata notturna all’interno del Museo Picasso diventa il pretesto per una riflessione, per parlare di eros, di corpi, di cannibalismo, di erotismo, corpi nudi. Immerso in un’atmosfera onirica, in un luogo senza tempo popolato dai personaggi dei quadri di Picasso, Daoud si immedesima in un novello Robinson Crusoe di provenienza arabo-musulmana, di nome Abdellah, e riflette sul differente impatto che la nudità femminile ha nella cultura araba e sul concetto stesso di museo. Un libro divertente e coraggioso, ancora una volta una grande testimonianza di libertà, da parte di un autore su cui pesa la condanna a morte da parte dei fondamentalisti musulmani.

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Edith Bruck: Lettere alla madre

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

Collana Oceani, pp. 128, 16 euro Nuova introduzione dell’autrice. In occasione del Giorno della Memoria, il libro più intimo e doloroso di una eccezionale testimone del nostro tempo, sopravvissuta al Male del Novecento. Scritto all’indomani della morte di Primo Levi, Lettera alla madre è un “dialogo in forma di soliloquio” in cui, accanto a temi cruciali per l’opera di Edith Bruck, quali il racconto del trauma vissuto in prima persona nei campi di concentramento dell’Europa Centrale, la propria diaspora famigliare e il dramma storico della Shoah, l’autrice affronta, attraverso una prospettiva intima, la contrapposizione tra fede religiosa e laicità e propone una profonda riflessione su cosa significhi per un superstite dell’Olocausto avere la responsabilità di esserne testimone. Il confronto serrato e a tratti impietoso con la figura della madre, ebrea ungherese saldamente ancorata alle tradizioni, diventa il luogo per la rievocazione di un’infanzia sospesa tra ricordi e fantasmi, per un’analisi delle proprie scelte, improntate a un radicale laicismo, e per una interrogazione di sé e del proprio valore testimoniale.

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Scuola: Ritorno ad alto rischio contagio

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

“I presidi – dichiara Pacifico a Italia Stampa – dicono che non ci sono le condizioni, i sindaci sono pronti a interdire l’uso degli edifici qualora si utilizzino per la didattica in presenza, anche gli studenti vogliono le lezioni da casa perché sanno di essere collocati in classi sovraffollate” e si rendono conto dei rischi che questo comporta. La verità, secondo il sindacalista autonomo, è che “il Governo non ha fatto niente in tal senso: gli spazi delle aule sono sempre gli stessi, avrebbe dovuto investire 10 miliardi, invece” con la Legge di Bilancio “sono stati stanziati appena 40 milioni”. “Intanto – continua Pacifico – rispetto all’anno scorso l’organico Covid è stato addirittura dimezzato, come se la vaccinazione del 95% del personale e la sospensione dal servizio del 5% restante potesse risolvere il problema del possibile contagio nelle scuole. Non è così, le scuole non sono sicure e qualcuno dovrà spiegare agli italiani perché i loro figli non sono sicuri rientrando a scuola e sempre qualcuno dovrà assumersi le responsabilità del personale che si contagerà al rientro dalle vacanze natalizie”.

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Scuola /Presidi Andis scrivono a Draghi: ad oggi impossibile garantire le misure previste dal Dl 1/2022

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

“Preso atto – si legge nella missiva – che il monitoraggio settimanale pubblicato ieri da I.S.S./Min. Salute documenta un ulteriore aggravamento della curva pandemica, con il raddoppio dell’indice di trasmissibilità RT e con un consistente aumento del tasso di occupazione delle terapie intensive; che si preannuncia per i prossimi giorni il passaggio di ben 10 regioni/province autonome nella fascia ad alto rischio; che il Comitato Tecnico Scientifico non si è espresso né ha pubblicato proiezioni circa un possibile incremento del contagio in conseguenza della riapertura delle scuole dopo le festività natalizie; che le Aziende sanitarie hanno dimostrato nelle ultime settimane di essere in affanno nell’assolvere i compiti di testing e di contact tracing dei contagi nelle scuole; che le famiglie degli alunni in autosorveglianza o in quarantena manifestano oggettive difficoltà ad acquisire le certificazioni necessarie per il rientro a scuola dei figli, l’Andis chiede al Governo di considerare che ad oggi non ci sono tutte le condizioni per rendere operative in tutto il territorio nazionale le misure previste dal D.L. n.1/2022”. “Molte Regioni di fatto non sono più in condizione di garantire il testing e il tracciamento dei contagi; non sono state implementate nuove e più efficaci iniziative per incentivare la vaccinazione dei bambini in età 5-11 anni; le istituzioni scolastiche non sono in condizione di riorganizzare tout court il servizio scolastico (verifica positività – riorganizzazione del tempo scuola – gestione del servizio mensa – sostituzione personale assente a vario titolo, attivazione DAD, ecc.) dal momento che non conoscono in tempo reale i dati relativi a contagi/contatti/vaccinazioni del personale e degli studenti; non è stata avviata la fornitura alle scuole di mascherine FFp2, per i quantitativi che si renderanno necessari”.

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Un Paese e i suoi eroi

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

di Vincenzo Olita. E fu l’inizio, con Garibaldi l’Italia aveva un eroe, addirittura, per duemondi; in seguito il Paese si è dovuto accontentare di eroi domestici, ma è bene chiarirci:usiamo l’espressione eroe nell’accezione limitata a chi offre spassionata dedizione alla gestione del governo della propria comunità e da questa ne è magnificato. Pur nella sua breve storia, l’Italia offre un’estesa galleria di personalità collocabili in questo quadro. Da Giovanni Giolitti a Benito Mussolini, nella prima metà del secolo, da Alcide De Gasperi ad Amintore Fanfani, nell’immediato dopoguerra, da Craxi a Berlusconi, a cavallo tra prima e seconda repubblica, dai contemporanei Giorgio Napolitano, Mario Monti, Renzi e Conte, tutti osannati, riconosciuti come statisti, alcuni come salvatori della Patria. Questa elencazione non per un ricordo storico, solo per evidenziare una nostra caratteristica che ci induce a privilegiare amori a prima vista per disconoscerli immediatamente dopo, a perseguire lunghe lune di miele per poi incenerirle con altrettanta passione. Di Giolitti alla fine delle sue cinque presidenze del Consiglio si ricordava il trasformismo, l’autoritarismo dei suoi prefetti, fino a essere indicato come il ministro della mala vita. Di Mussolini è superfluo ricordare ascesa e caduta. Dei due statisti che tanto significarono per la ricostruzione, e di Craxi si ricorda l’oblio seguito a sconfitte politiche e parlamentari. Di Berlusconi, Renzi e Conte abbiamo negli occhi le loro miserevoli uscite di scena, dagli interessati non ancora interiorizzate, ma dalla certa replica. Il tandem Napolitano-Monti di grande e rapida ascesa, equiparabile solo all’altrettanta rapida pubblica disaffezione, ci porta a ragionare sul tandem Mattarella-Draghi di consistente modernità, di grosso appeal, di entusiasmante popolarità.Sarà ancora così fra qualche tempo? “Spes unica imperii populi romani” (ultima speranza per l’autorità del popolo romano) così Tito Livio definiva il dittatore Cincinnato, ma troppa acqua è passata sotto i ponti del Tevere per indurci a osannare ultime speranze per il popolo italiano. Al Presidente del Consiglio riconosciamo il necessario cambio di marcia rispetto all’Erasmo da Foggia, suo predecessore, ma a indicarlo come leader dell’Europa e ancor più, è piaggeria. In carica da metà febbraio ’21 con lo spread a 90 punti base e i solerti commentatori che lo davano ormai vicino a quota 70, il 7 febbraio ’22 il differenziale lo ritroviamo a 138,7. Nella conferenza stampa di fine anno il solito Pierino, giornalista dall’aria contrita, chiede se era preoccupato dalla risalita dell’indice:Draghi, con superiore intelligenza, precisa che i movimenti dello spread non sono controllabili da singole personalità,ma frutto di variabili internazionali. E allora, per l’informazione domestica, nel ’21 come poteva scaturire quota 70 solo dall’arrivo del novello Cincinnato? Il nostro Pil nel 2021 sale del 6,3%, siamo i primi in Europa, la Germania solo del 2,6%, sì ma l’informazione è monca, se non precisiamo che, nel ’20 il Pil italiano ha perso l’8,9%, quello tedesco il 4,9%. Nel biennio, quindi, il nostro recupero è stato del -2,6 quello tedesco del -2,3. Potremmo proseguire nell’evidenziare, delusioni, criticità e punti deboli del Presidentema non vuole essere questo il nostro intendimento che, invece, vuole rimarcare la sostanziale crisi della politica e delle istituzioni, dicui il Governo Draghi è snodo ed emblema.Con un Parlamento alla vigilia di una corposa ristrutturazione, che non rispecchia più nella sua composizione gli orientamenti dell’elettorato, che approva la legge di bilancio senza che la Commissione della Camera, a essa preposta, possa esprimere il proprio parere, siamo del tutto tranquilli perché abbiamo raggiunto gli obiettivi previsti dal pomposo PNRR,traguardo solo burocratico e formale. E ancor più tranquilli perché abbiamo scoperto la resilienza,termine rassicurante che indica la trasformazione delle crisi in opportunità che non converte, però, malinconia e depressione provocate dall’azzeccagarbugli parola.E ancora, considerando che abbiamo un sagace nonno al servizio delle Istituzioni, poco interessa se andiamo trasformando, silenziosamente, la nostra in Repubblica semipresidenziale.Su questo terreno dobbiamo essere grati all’altro pedalante del tandem che, rifiutando una proroga al suo mandato, ci risparmia uno scivolamento verso una Monarchia-Presidenziale. La sua attenzione istituzionale, purtroppo, si ferma qui:solo un assordante silenzio sulla crisi della giustizia,che per il Presidente del CSM avrebbe dovuto essere di primaria preoccupazione. Molti interventi farciti di ovvietà e piattezza, tanto buonismo e tanta energia dedicata ad impedire elezioni anticipate, con il risultato di ritrovarci con un sistema politico, nel suo complesso, collassato. Un tandem, che non amiamo, che ha pedalato lontano dal cuore del Paese, lontano dalle condizioni delle nostre carceri, dei nostri ospedali, delle nostre scuole, dal nostro malaffare, dalle case occupate abusivamente ai nostri vecchi, dalla loro sanità, in definitiva, dal nostro mal di vivere. Il futuro? Al Presidente Mattarella, così come a Berlusconi e all’inconsistente Frattini, auguriamo sereni pensionamenti, per il Presidente Draghi auspichiamo che per serietà istituzionale, per coerenza personale e per dedizione agli interessi nazionali, voglia continuare nel lavoro di Palazzo Chigi, lavoro raccontato ma tutto da realizzare. Alla politica la resilienza per una scelta ponderata e accorta per il Quirinale:non abbiamo bisogno di nuovi e passeggeri eroi,ma di una religione che assicuri, tra l’altro, la nostra libertà di pensiero. Vincenzo Olita Direttore Società Libera

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Catella takes further steps towards a simplified structure through the return of the banking license and sale

Posted by fidest press agency su martedì, 11 gennaio 2022

As previously communicated, a decision on the withdrawal of authorization as a credit institution from the ECB was expected at the end of 2021. This decision was received during the fourth quarter of 2021 and means that Catella is no longer under supervision as a credit institution.Furthermore, in reference to the press release distributed on 2020-06-10, Catella has used the right to sell the remaining 30 percent of the shares in Catella Fondförvaltning AB for SEK 60 million to Athanase. “I am pleased that we have taken additional steps on our journey towards a real estate focused company. Looking ahead we can fully allocate our resources to developing and growing our three business areas: Catella’s market leading Corporate Finance advisory services, Property Investment Management with assets under management of SEK 112 billion, and our own Principal Investments of SEK 800 million in development projects across Europe” says Christoffer Abramson, CEO at Catella.

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