Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

Archive for settembre 2022

“Comgest: Cina, economia in ripresa nonostante gli ostacoli”

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

A cura di David Raper, Gestore del fondo Comgest Growth China di Comgest. L’economia cinese prosegue il suo recupero, tra gli ostacoli posti dalla debolezza del mercato immobiliare e la politica “zero Covid”. A luglio le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,7% su base annua (a/a), registrando una flessione del 3,1% rispetto a giugno. I casi di Covid sono aumentati ancora in diverse aree del Paese, ma i viaggi interni e le attività economiche hanno tenuto bene in seguito a un’applicazione più diligente della politica “zero Covid” da parte del governo. Le tensioni geopolitiche continuano a dominare le prime pagine dei giornali. La visita di Nancy Pelosi a Taiwan ha provocato la reazione della Cina, che ha avviato esercitazioni militari in tutta l’area circostante l’isola. Gli USA hanno approvato delle leggi per ridurre la dipendenza dalla Cina sui sistemi per la produzione di energia solare e sulle batterie per i veicoli elettrici e hanno chiesto ai principali fabbricanti di chip di interrompere la vendita di prodotti di fascia alta alla Cina. Uno sviluppo positivo è stato la sottoscrizione da parte del Public Company Accounting Oversight Board (PCAOB, Autorità statunitense per la vigilanza sui revisori contabili) e delle autorità cinesi, di un quadro di riferimento sulla revisione dei documenti contabili relativi ai titoli ADR (American Depository Receipt) emessi da società cinesi quotate negli Stati Uniti. Il 16 ottobre si svolgerà il 20° Congresso del Partito comunista cinese, che rappresenta un momento di significativa visibilità in merito all’orientamento della politica cinese. Nel comparto del turismo, i titoli Samsonite e Trip.com hanno contribuito positivamente alla performance mensile, grazie a risultati migliori del previsto e all’incoraggiante ripresa dei viaggi. Anche Tencent ha registrato una performance positiva dopo la pubblicazione di dati solidi per il secondo trimestre 2022 e previsioni di un’accelerazione delle inserzioni video brevi in WeChat. Abbiamo rafforzato la nostra posizione in alcune società, tra cui Centre Testing e Wuxi Biologics. Abbiamo inoltre costituito una posizione in Shenzhen Mindray, società leader nelle apparecchiature mediche in Cina.

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Weekly market outlook: Perché la sterlina è vulnerabile?

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

A cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments. Il bilancio del Cancelliere dello Scacchiere britannico Kwasi Kwarteng non è stato accolto con entusiasmo dai mercati finanziari. Con tutta probabilità, lo schema del tetto ai prezzi dell’energia significa che il Regno Unito ha evitato una recessione a breve termine. Tuttavia, il costo in termini di ulteriore indebitamento pubblico è enorme, con il Cancelliere che ha raddoppiato i tagli alle tasse, andando quindi ad aumentare ulteriormente l’indebitamento. Di quanto sia aumentato non è dato a saperlo, dal momento che Kwarteng ha impedito all’Office for Budget Responsibility (OBR) di elaborare correttamente i numeri. Riteniamo che l’OBR, in realtà, avrebbe previsto deficit di bilancio ancora maggiori. Ad esempio, il costo diretto dei tagli alle imposte sulle aliquote più alte è di 6 miliardi di sterline, ma il nuovo Cancelliere ha ipotizzato che i “cambiamenti comportamentali” lo ridurranno a 2 miliardi di sterline. Questo sembra improbabile. La sterlina ha toccato i minimi storici e si prevede che i tassi di base supereranno il 6%. I rendimenti dei titoli di Stato sono saliti. Un andamento simile si riscontra in tutto il mondo: le banche centrali stanno aumentando i tassi più velocemente di quanto i mercati si aspettassero e i rendimenti obbligazionari sono in rialzo. Le aspettative sui tassi di interesse nel Regno Unito, però, sono aumentate in termini relativi grazie alle misure del nuovo governo britannico.La sterlina è particolarmente vulnerabile perché il Regno Unito ha un enorme deficit delle partite correnti. Come disse Mark Carney, “il Regno Unito dipende dalla gentilezza degli stranieri”, poiché per finanziare il deficit dobbiamo chiedere prestiti all’estero, e questi stanno diventando sempre più costosi. Questo è uno dei motivi, ma non l’unico, per cui il deficit ha raggiunto un record nei primi tre mesi dell’anno. Venerdì avremo i nuovi numeri. Il consenso vede una situazione in miglioramento, ma la verità è che non possiamo assolutamente esserne certi. Gli statistici del governo hanno cambiato il modo di calcolare i numeri e non sono sicuri di averli azzeccati. E il paese si trova ad affrontare un quadro generale molto impegnativo. La disponibilità degli “stranieri” a salvare il Regno Unito dipende fortemente dalla propensione al rischio globale. Quando le azioni sono in rialzo, la sterlina tende a rafforzarsi. La scorsa settimana, però, i titoli azionari sono stati molto deboli, evidenziando un pessimo tempismo per l’annuncio della riforma fiscale di Kwarteng.Questa settimana è previsto l’intervento di diversi membri del Comitato di Politica Monetaria (MPC) della Banca Centrale, e molti di loro adotteranno sicuramente una retorica “da falco”. Il governo ha cercato di attribuire la colpa del calo della sterlina alla decisione dell’MPC di aumentare i tassi di base “solo dello 0,5%”. Una decisione apparsa alquanto strana. La Banca d’Inghilterra è indipendente, ma è il governo a nominarne i membri. Sebbene non possa licenziare il governatore Andy Bailey in termini strettamente legali, egli si dimetterebbe quasi certamente se il Cancelliere lo desiderasse. Molti si aspettano che Bailey lasci il suo incarico all’inizio del prossimo anno. Personalmente, spero che questo non avvenga. Nel frattempo, le agenzie di rating valuteranno se mettere il Regno Unito sotto osservazione negativa. Ma il governatore non è che un membro del MPC e molti altri membri sarebbero felici di affrontare il governo e aumentare i tassi in modo aggressivo. Si parla di una riunione d’emergenza per alzare i tassi di base prima della prossima riunione prevista per il 3 novembre. Se io facessi parte del comitato, mi opporrei: sembrerebbe un segnale di panico. Invece, sarei favorevole a un rialzo dei tassi al 5% nei prossimi mesi. Questo livello attirerebbe fondi nel Regno Unito, anche se il nuovo governo britannico avrebbe bisogno di un po’ di fortuna per evitare una crisi finanziaria.La sterlina potrebbe scendere sotto la parità rispetto al dollaro nelle prossime settimane. Sono necessari tassi di interesse più elevati per compensare l’aumento del rischio derivante dalle misure del nuovo Cancelliere e, sebbene il tetto ai prezzi dell’energia potrebbe aver evitato la recessione quest’inverno, l’economia britannica appare ancora decisamente vulnerabile.

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Bolletta luce: oltre 1.300 euro nel 2022, il doppio rispetto al 2021

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Una cifra mai così alta, a cui si aggiunge la bolletta del gas, per la quale, da gennaio ad oggi, gli italiani hanno speso quasi 1.345 euro e la prospettiva per gli ultimi tre mesi dell’anno è, se possibile, addirittura peggiore. Secondo le stime di Facile.it, a partire da ottobre la bolletta del gas per i clienti del mercato tutelato potrebbe aumentare addirittura fino al 120% arrivando a sfiorare, per la famiglia tipo, i 317 euro al mese. «Per capire l’effettivo aumento del prezzo del gas bisognerà attendere gli inizi di novembre, quando Arera pubblicherà il dato ufficiale relativo al PSV di ottobre», spiega Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it. «In ogni caso, questo aggiornamento tariffario riguarderà solo i circa 7 milioni di clienti che hanno un contratto di fornitura gas nel servizio di tutela; guardare alle offerte presenti sul mercato libero potrebbe, quindi, essere una soluzione per contrastare almeno in parte i rincari previsti per i prossimi mesi».

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Premio De Sanctis per la Salute Sociale

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Roma 4 ottobre presso la sede del Consiglio di Stato al Palazzo Spada di Roma Il fondatore e direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi, sarà insignito del Premio De Sanctis per la Salute Sociale per l’area Esperienze e buone pratiche. Il premio fa riferimento ad un concetto di salute molto ampio e che va al di là della mera assistenza sanitaria e si rivolge ad attività che abbiano tra le proprie finalità il miglioramento della qualità della vita delle persone attraverso la promozione di azioni e di servizi di prossimità ad alto coinvolgimento sociale. E’ evidente come questo approccio che il premio vuole valorizzare sia perfettamente aderente a quello che Giffoni fa, realizza e produce da oltre cinquant’anni. La giuria, presieduta da Walter Ricciardi, accademico e consigliere scientifico del Ministro della Salute, oltre al direttore Gubitosi ha deciso di riconoscere il premio a Sofia Corradi, pedagogista romana, ispiratrice e sostenitrice del progetto di studi Erasmus (area Esperienze istituzionali), a Guido Bertolaso, in rappresentanza degli ideatori e legislatori del Servizio civile universale istituito con la legge 64 del 2021 (area Legislativa), a Giancarlo Perego, in rappresentanza di Fondazione Near Onlus, attiva a Milano a fianco dei giovani sui fronti salute, lavoro e inclusione ed editrice del mensile Il Bullone, di cui Perego è direttore (area Esperienze buone pratiche) e a Laura Dalla Ragione, fondatrice e responsabile del Centro Disturbi del Comportamento Alimentare Residenza Palazzo Francisci, Todi, USL Umbria 1 (area Ricerca). Molto prestigiosa la giuria che ha individuato coloro da insignire di questo prestigioso riconoscimento. Era, infatti, composta da Gianni Letta (patron del Premio), Franco Locatelli (accademico ed ex Presidente del Consiglio Superiore di Sanità), Cesare Fassari (direttore di Quotidiano Sanità), Roberto Burioni (professore ordinario di Microbiologia e Virologia), Maria Cristina Messa (ministro dell’Università e della Ricerca), Maria Chiara Carrozza (presidente Cnr), Luigi Ripamonti (responsabile editoriale Corriere Salute), Domenico De Masi (professore di Sociologia del lavoro), Maria Emilia Bonaccorso (caporedattore aggiunto Salute&Benessere di Ansa.it), Franco Pesaresi (redazione Prospettive Sociali e Sanitarie), Antonio Gaudioso (capo segreteria tecnica del ministro della Salute) e Daniela Minerva (responsabile pagine Salute di Repubblica). Tra gli ospiti che hanno già confermato la loro partecipazione alla cerimonia del 4 ottobre figurano Gianni Letta, patron Premio De Sanctis; Walter Ricciardi, presidente della giuria; Franco Frattini, Presidente Consiglio di Stato; Pietro Curzio, presidente Corte suprema di cassazione; Silvio Brusaferro, presidente Istituto Superiore di Sanità; Erika Stefani, ministro per le disabilità; Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento; Maria Chiara Carrozza, presidente Cnr; Miguel Gotor, assessore alla Cultura del Comune di Roma; Lamberto Bertolé, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano; Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali e alla Salute del Comune di Roma.

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Gli italiani e il potere invisibile

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Già molti anni fa un celebre avvocato, Achille Battaglia, scrisse in un suo libro titolato “Il giudice e la politica”, che se si vuole conoscere una determinata società bisogna guardare, più che alle leggi che la regolano, alle sentenze dei suoi giudici. “A questo proposito oggi andrebbe aggiunto che il lasciare languire la giustizia impantanandola in un mare di processi in attesa di giudizio, o perseguendo in maniera “maniacale” alcuni aspetti formali ritenuti non del tutto tutelati sia nella fase istruttoria sia in quella giudicante, non si fa che rendere un pessimo servizio alla stessa giustizia. Inoltre, l’allentamento delle verifiche, sia burocratiche, per il venire meno dello stato accentra-to, sia politiche, per la particolare situazione italiana che ha visto l’opposizione politica spesso più impegnata nel tentativo di co-governo che nel ruolo di controllo, ha portato a concentrare nel giudice penale gli unici interventi di verifica della regolarità dell’azione amministrativa, cioè il potere di controllo. Oltre, naturalmente, a quello che l’opinione pubblica esercita soprattutto attraverso l’opera della stampa d’informazione: occorre però precisare la scarsa attenzione della pubblica opinione a fenomeni di corruzione e di malgoverno amministrativo, essendo la massa dei cittadini attestata su un atteggiamento passivo di rassegnazione, se non di acquiescenza. Infatti, per quanto vi siano stati dei sinceri moti d’entusiasmo per taluni operati della giustizia, come l’azione condotta brillantemente dai magistrati di “mani pulite” milanesi e dai pool palermitani e fiorentini o di altre procure, questa carica emotiva sembrava incapace di avere una tenuta di largo respiro e di sapersi tradurre in una continua e ininterrotta azione di stimolo in difesa del diritto e in odio alla sopraffazione dei poteri che mestano nel torbido. A tutto ciò si aggiunga quel grave fenomeno, denunciato principalmente da Bobbio, che è costituito da ciò che egli affermava essere la mancata realizzazione di una promessa fondamentale della democrazia. (Riccardo Alfonso)

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Fare disinformazione

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Oggi è un tema ricorrente come se la nostra generazione, e non altre, sia la genitrice di questa “devianza sulla strada della verità”. Niente di più errato. Posso dire, invece, che la disinformazione sia stata un’arte coltivata a dovere in ogni generazione di umani e oggi ne possiamo riscontrare talune storture nella storia che ci è stata tramandata e, nonostante ciò, pretendiamo a un popolo di discenti di prenderla per buona. Così sono stati creati i mostri e gli adoni nei millenni passati e così facciamo passare per buoni i cattivi e i cattivi per onesti, per buona pace di tutti. Oggi, tuttavia, c’è una grossa differenza. Per la prima volta abbiamo l’opportunità di vederci meglio nelle pieghe delle segrete cose ma a condizione che sappiamo ben sfruttare quell’arma a doppio taglio che si chiama informazione. Oggi le notizie si sono centuplicare, rispetto ad alcuni anni fa, e i mezzi per diramarle si sono espansi. Ha incominciato la carta stampata per poi aggiungersi, via via, la cinematografia, la radio, la televisione, la multimedialità e internet. Oggi i giornali e i settimanali li troviamo sia in edicola sia sul piccolo schermo televisivo e su internet. Sfornano tante notizie che tra queste, quasi per caso, ritroviamo quella verità che altri hanno accuratamente camuffato in qualcosa di diverso. È un trucco antico da prestigiatore che sa essere ancora credibile per chi scompone la verità in tanti quarti per poi ricomporla con un venticinque o un 50% di altro. Così quel quarto o mezza verità fanno da spalla al resto che ne è estraneo per dare l’impressione, a chi legge o ascolta, che, dopo di tutto, il fatto è credibile al 100%. Questo trucchetto riesce spesso perché la gente ha un grande bisogno di credere, di avere fiducia in qualcuno o in qualcosa e basta poco per accontentarla. Poi vi è un aspetto non trascurabile: quello legato alla memoria. Il passato spesso lo immergiamo nella nebbia più fitta accontentandoci di navigare a vista con ricordi ed esperienze sfumati. Un’altra tecnica è quella del meno peggio: si dice tutti i politici sono ladroni e allora perché non affidare al capo dei ladroni le casse dello Stato? Ruba lui ma si spera che almeno non faccia rubare agli altri. C’è solo un rischio: a forza di disinformare si possono dichiarare proprio quelle verità che vorremmo tenere celate. E noi le aspettiamo al varco. (Riccardo Alfonso)

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Dalle ideologie ai valori

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Capitalismo, liberismo, finanza creativa, marxismo e libera idea del marxismo di Lenin ecc, sono i pezzi composti e scomposti delle ideologie che si sono imperniate nel XX secolo dopo averne elaborato il pensiero nei secoli precedenti. Ora siamo arrivati, a mio avviso, a un punto di non ritorno. Dobbiamo, quindi, andare avanti e trovare al tempo stesso un nuovo modello di società con cui convivere e far convivere i nostri nipoti e pronipoti. Nello stesso tempo il passato non si cancella con un tratto di penna perché anche i pensieri seguono il principio fisico che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, si rimodella. Oggi possiamo estrarre dal “culto delle ideologie” il “culto per i valori” e capire che se una società è cresciuta, a volte molto in fretta e in altri con forti ritardi da un contesto geofisico mondiale variamente espresso nelle sue particolarità, bisogna ora ricucire le varie correnti di pensiero e dare ad esse una risposta diversa e più articolata partendo dal presupposto che i cambiamenti non solo sono tecnologici, industriali, sociali e culturali, ma investono una sfera ben più intima e che si richiama al ruolo dell’essere umano nel suo rapporto con la natura e nel suo complesso con il pianeta Terra che lo ospita. D’altra parte, l’uomo rappresenta l’ultimo anello della catena alimentare e in tale fattispecie è la natura a richiamare la nostra attenzione sulla necessità di rispettare un limite demografico necessario per non alterare l’equilibrio che è stato, si può dire da sempre, sancito per evitare il collasso del sistema. Oggi per fare un esempio pratico stiamo andando verso la stagione nella quale trovare un lavoro diventa un privilegio di pochi, così come l’istruzione universale invece di elevare culturalmente le popolazioni le deprime poiché non offre allo studio un adeguato corrispettivo lavorativo. Sono, a ben considerare, due aspetti dirompenti che da soli potrebbero provocare cadute rovinose nei rapporti sociali e negli equilibri istituzionali delle nazioni. Per non parlare d’altro, ovviamente. E queste cose non sono, purtroppo, rinviabili. È bene farsene una ragione. (Riccardo Alfonso)

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Ere nouvelle: Storie di integralismi

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Mentre i cattolici e i cristiani in generale hanno impiegato oltre un secolo per imporre una loro cultura che abbandonasse la tradizione legittima e ultramontana, per imboccare la strada dei nuovi ideali sociali e politici, il mondo arabo e il suo braccio religioso, espresso dall’islamismo, stenta a riconoscere un ruolo guida della Fede che sappia contemperare le esigenze laicistiche del suo mondo e di quello vicino. E tutto questo s’impone come esigenza temporale nel breve tratto di alcuni lustri. Forse il disagio proviene dalle tante scuole islamiche che sono fiorite e che presentano aspetti contraddittori tra di loro nell’interpretazione degli insegnamenti maomettani espressi in nome di Allah. È mancato, in pratica, un passaggio fondante, un legame più critico e dialettico tra democrazia e islamismo, superando l’assetto capitalistico e rifiutando il materialismo socialista. La nuova strada del laicismo musulmano è, infatti, tutta da percorrere. Oggi esiste una contraddizione di fondo tra chi governa i paesi islamici con la sola idea di arricchimenti personali, a scapito del popolo, e di chi vuole una ridistribuzione delle ricchezze derivanti dagli introiti del petrolio affinché possano beneficiarne in primo luogo gli autoctoni. Persino l’integralismo islamico cerca un compromesso con i corrotti e i corruttori indicando un nemico esterno invece di individuarlo tra le dittature esistenti e i loro tentativi di corruzione per garantirsi una sopravvivenza a fronte di un disagio diffuso da parte delle masse. Se non si esce da questa situazione, possiamo solo aspettarci un’irrazionale esportazione dell’integralismo teso a scoraggiare le alleanze occidentali, con i governi islamici corrotti, con la forza del terrore. (Riccardo Alfonso)

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Gesù storico, Gesù della fede

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Giuseppe Flavio, storico ebreo negli anni 93 o 94 d.C. nelle sue “Antichità giudaiche” parla di Gesù. Oggi non esiste il manoscritto originale. Possiamo accedere alla sua conoscenza solo attraverso la copiatura del manoscritto ad opera, nel corso dei secoli, dei diversi monaci cristiani. A questo riguardo va altresì precisato che prima del terzo secolo d.C. non esistevano monasteri e data la professione di fede ebraica di Flavio e l’ambiente nel quale viveva vi possono essere stati dei ritocchi al suo manoscritto. Pur con tutte queste puntellature, ciò che emerge, dal testo giunto ai giorni nostri, è che la testimonianza sull’esistenza di Gesù è da considerarsi valida. Flavio lo definisce: “Un uomo buono che attrasse dietro di sé molte persone, che ebbe dei discepoli che gli rimasero fedeli anche nei momenti più difficili e che fu condannato sotto Pilato e morì sulla croce e che i suoi discepoli, sin dal primo momento, dissero che al terzo giorno era resuscitato e vive in mezzo a noi, e in lui si compiono le cose meravigliose annunciate dai profeti.” A questa testimonianza “esterna” si aggiunge quella dei suoi discepoli e, soprattutto dei quattro evangelisti: Matteo, Marco, Luca e Giovanni che ci hanno raccontato la vita di Gesù segnandola come la “buona notizia” dal greco “evangèlicon”. Non solo. A latere sono fiorite altre “buone notizie” da autori poco noti e che sono passate alla storia come “apocrife”. Da tutto ciò non mi sembra vi possano essere dubbi sull’esistenza di un uomo carismatico, dalla parola suadente, dalla fermezza dei suoi principi posto al cospetto delle debolezze umane incluse quelle dei sacerdoti di Gerusalemme nel tollerare la presenza di mercanti dinanzi al tempio, luogo di fede e di sacrale rispetto. Ma la storia può spiegare il Gesù della fede? Questa riflessione la considero importante per considerare il fondamento sul quale si costruiscono il cristianesimo e la sua pesante eredità di sofferenze, martirii, persecuzioni ed emarginazioni. La parola di Gesù è stata quella che uccide perché la natura umana conosce la strada giusta ma preferisce percorrere l’impervia. Perché non è sufficiente costruire una Chiesa in nome di un Gesù elevato agli onori di un Dio. Occorre ogni giorno dare testimonianza di sé ed essere costruttori di pace per ritrovare la via, la verità e la giustizia. E in questo le religioni non sempre si ritrovano con il Gesù della fede facendoci dubitare della sua stessa esistenza. (Riccardo Alfonso)

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Dolcificanti artificiali e malattie cardiovascolari

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

L’assunzione di dolcificanti artificiali da tutte le fonti alimentari è associata a un aumento del rischio complessivo di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal. «Il nostro lavoro differisce da quelli condotti in precedenza, in quanto considera l’assunzione di dolcificanti artificiali contenuti nei cibi e nelle bevande, invece di concentrarsi principalmente sul contenuto di dolcificanti artificiali delle sole bevande» afferma Mathilde Touvier, della Sorbonne Paris Nord University, Francia, autrice senior dello studio. In effetti, poco più della metà dell’assunzione di dolcificanti artificiali nello studio proveniva dalle bevande, mentre il resto derivava da dolcificanti e alimenti. I ricercatori hanno studiato 103.388 adulti francesi nella coorte NutriNet-Sante, il 37,1% dei quali aveva segnalato di consumare dolcificanti artificiali. I dolcificanti valutati erano principalmente aspartame (58% dei casi), acesulfame potassico (29%) e sucralosio (10%), e il rimanente 3% era costituito da vari dolcificanti tra cui ciclammati e saccarina. In un follow-up medio di nove anni, l’assunzione di dolcificanti artificiali è risultata associata a un aumento del 9% del rischio di eventi cardiovascolari o cerebrovascolari, tra cui infarto del miocardio, sindrome coronarica acuta, angioplastica, angina, ictus o attacco ischemico transitorio. L’assunzione media di dolcificanti artificiali tra coloro che li utilizzavano è stata di 42,46 mg/die, corrispondente a circa un singolo pacchetto di dolcificante da tavola o 100 ml di bevanda gassata dietetica. «Non abbiamo prove sufficienti per definire una quantità di dolcificante artificiale sicuramente dannosa, ma abbiamo osservato un’associazione dose-effetto, dato che il rischio di eventi cardiovascolari cresce con un consumo maggiore di dolcificanti» prosegue Touvier. Il tasso di incidenza assoluta di eventi cardiovascolari o cerebrovascolari nei consumatori di quantità più elevate di dolcificante è risultato pari a 346 per 100.000 anni-persona rispetto a 314 per 100.000 anni-persona in coloro che non li utilizzavano. Ulteriori analisi più dettagliate hanno suggerito che l’aumento del rischio di eventi cerebrovascolari era associato in particolare all’assunzione di aspartame, mentre l’acesulfame potassico e il sucralosio erano correlati a un aumento del rischio di malattia coronarica. Lo studio ha utilizzato un metodo abbastanza affidabile di valutazione della dieta, con registrazioni ripetute di 24 ore, che sono state convalidate da interviste con un dietista qualificato e tramite i biomarcatori del sangue e delle urine. «Sebbene questo studio abbia molti punti di forza, da solo non può dimostrare una relazione causale tra dolcificante artificiale e aumento del rischio cardiovascolare. Abbiamo bisogno che le agenzie sanitarie esaminino tutta la letteratura sull’argomento» afferma Touvier. Gli esperti sono convinti che gli studi osservazionali costituiranno la base delle prove sugli effetti dei dolcificanti artificiali sulla salute. «Gli studi randomizzati in quest’area possono guardare solo a risultati a breve termine, come l’aumento di peso o i cambiamenti dei biomarcatori. Quindi, dovremo utilizzare studi osservazionali insieme alla ricerca sperimentale per costruire le prove, come è successo con il fumo di sigaretta e il cancro ai polmoni» concludono gli autori. (fonte doctor33)

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Thomas Bronnec: Collapsus

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Collection Série Noire, Gallimard.Persuadé de l’imminence de l’effondrement et de l’urgence à agir face à la catastrophe climatique, Pierre Savidan, un gourou écologiste arrivé presque par accident à l’Élysée, met en place des mesures drastiques : covoiturage obligatoire, scoring écologique incluant le nombre des naissances et les modes de consommation… Bientôt ouvrent des centres de rééducation idéologique qui accueillent les réfractaires, de plus en plus nombreux. Car, dans la société, les colères montent et se multiplient. Olivier Fleurance, patron d’un grand groupe agroalimentaire, fédère les oppositions et mène la rébellion au milieu du chaos naissant. Savidan avait-il bien conscience que ses convictions l’amèneraient à affronter ce dilemme philosophique : pour sauver l’humanité, faut-il en sacrifier la moitié? 480 pages, sous couverture illustrée, 140 x 205 mm

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Chang Kuo-Li: Le sniper, le président et la triade

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

[The sniper and the two bullets] Trad. du chinois par Alexis Brossollet Collection Série Noire, Gallimard Candidat à sa propre réélection, le président Hsü Huo-sheng est blessé alors qu’il remonte la bruyante rue Huayin à bord de sa Jeep de campagne customisée. Périmètre bouclé et premières constatations : deux cartouches vides de fusil de guerre ont été retrouvées dans une chambre d’hôtel tandis qu’on a deux balles de pistolet artisanal, l’une en cuivre et l’autre en plomb, auprès de la victime. Ça ne colle pas… Le rival de Hsü, qui devance celui-ci de quelques points dans les sondages, charge l’ancien inspecteur Wu d’enquêter. Naturellement, Wu va fouiner du côté des triades. La complicité du sniper Ai Li, cuistot clandestin dans un boui-boui de Taipei, ne sera pas de trop. Or ce dernier est contraint de prendre la fuite car on essaie de lui mettre l’attentat sur le dos. 448 pages, sous couverture illustrée, 140 x 205 mm

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Krzsztof Pomian Le musée, une histoire mondiale, tome III

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

À la conquête du monde, 1850-2020 Collection Bibliothèque des Histoires, Série illustrée, Gallimard. Ce troisième et dernier volume s’ouvre sur le long siècle d’or des musées qui débute en 1851, à l’insu de tous, avec la première Exposition universelle organisée à Londres. Deux fois interrompue par les guerres mondiales, sa montée en puissance atteindra son apogée dans la seconde moitié du XXe siècle. Quelque cent mille à l’échelle mondiale aujourd’hui, les musées ont trouvé leur terre d’élection aux États-Unis d’Amérique. Ils ont colonisé, à des degrés fort inégaux, tous les continents habités, ils se sont ouverts à toutes les manifestations de la créativité humaine, les meilleures comme les pires. Pour un public global de dizaines de millions de personnes, leurs collections augmentent, leurs surfaces s’étendent, en même temps que leur architecture abandonne l’ancien modèle du palais et du temple pour des formes inédites. Mais une pandémie a surgi qui a stoppé cet essor. Est-ce une pause? Un arrêt définitifs? On ne sait. Quoi qu’il en soit, les musées resteront longtemps au centre de nos paysages urbains, lieux par excellence de haute culture, de sociabilité et de réactualisation des identités. 944 pages, 146 ill., 165 x 217 mm

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Michel Winock: Gouverner la France

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Tout au long de sa carrière, Michel Winock, éminent historien de la république, s’est interrogé sur un mal endémique qui secoue la société française depuis les débuts du régime républicain : le retour continuel des crises. Cette discorde séculaire – qu’il nomme « la fièvre hexagonale » – ne cesse de régner entre gauches et droites, entre courants de pensées et idéologies, et traduit l’extrême difficulté du peuple français à s’entendre, à vivre ensemble et à sentir ce qui lui est adapté. De façon cyclique, il oscille entre désir d’ébranlement de l’État et recherche d’une autorité forte et dominatrice à travers l’avènement d’un homme « providentiel », appelé pour résoudre la situation de crise. Retracer deux siècles et demi d’histoire de France grâce aux textes réunis dans cette édition, c’est ainsi pénétrer dans les rouages d’un certain esprit français, ambivalent, contradictoire, qui ne peut imaginer de solution sans feu, d’horizon sans violence connaît peu ou prou le dialogue et le consensus. De la Commune à la Ve République, ces travaux révèlent les expressions et les formes variées d’une conception du pouvoir démocratique en France. Ils en pointent aussi les limites, les paradoxes et l’ambivalence de sa relation avec le peuple français. Fin connaisseur des mouvements intellectuels et politiques, des hommes comme des partis, Michel Winock a bâti une oeuvre importante, autant de Recherches de la France qu’il convient de relire à l’aune de la situation politique et sociale du XXIe siècle et de l’actualité, sur laquelle il livre un éclairage singulier. 1216 pages, 117 ill., sous couverture illustrée, 140 x 205 mm

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Alexandre Valassidis

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Au moins nous aurons vu la nuit Collection Scribes, Littérature française, Gallimard. «Toute cette époque, c’étaient des jours comme aujourd’hui. Des jours du ventre mou de l’été. Où le ciel s’affaisse. En se couvrant de longues traînées mauve et noir. De grandes fleurs tristes.» Dans une ville où règnent la langueur et l’ennui, où des immeubles sombres barrent l’horizon, un jeune homme, Dylan, disparaît dans des circonstances propres à susciter toutes les interrogations. S’agit-il d’une fuite, d’une fugue, d’un meurtre ? Pour combler cette absence, le narrateur retrace ce qu’il sait de Dylan, approfondit son mystère, raconte les heures qu’ils ont passées tous les deux à errer au cœur de la nuit et qui ont peu à peu scellé leur amitié. Ces nuits à ne rien se dire, à observer. Jusqu’au jour où les deux jeunes hommes se surprennent à faire un détour dans leur itinéraire… Au moins nous aurons vu la nuit est un livre fait d’ambiances, de brume, où les mystères semés sur le chemin ne sont pas certains d’être résolus. Entre rêve et réalité, entre…

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Jane Sautière: Corps flottants

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022


Collection Verticales, Gallimard. De petits débris flottent et se déplacent dans le vitré projetant parfois des formes sur la rétine. Ce que l’œil perçoit est l’ombre de ces corps flottants. Comme dans un cosmos, certains se satellisent et s’agrègent. J’ai vécu mon adolescence à Phnom Penh de 1967 à 1970. J’en ai si peu de souvenirs que j’ai laissé toute la place à ces traces, des ombres projetées. En résille, des silhouettes apparaissent, font signe, celles des parents, de mes camarades de lycée, d’un grand amour. Celles aussi auxquelles la violence de l’Histoire nous attache. Ici, à Paris, le temps est blême, c’est l’hiver, il est 17 heures, il fait huit degrés. Là-bas, à Phnom Penh, la nuit est totale, il est 23 heures et il fait vingt-six degrés. J’ai voulu écrire dans les deux fuseaux horaires, dans les deux latitudes. Écrire au crépuscule qui est avant tout la survivance de la lumière après le coucher du soleil. J. S. 112 pages, sous couverture illustrée, 140 x 205 mm

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Olivia Rosenthal: Un singe à ma fenêtre

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Collection Verticales, Gallimard Tokyo, 1995. Des attentats au gaz sarin. Vingt-cinq ans plus tard, une enquête. Des témoins. Des scolopendres. Des veuves noires. Des oublis. Des murmures. Des non-dits. La narratrice peine à déchiffrer les signes équivoques qui lui parviennent. De rencontre en rencontre, elle se laisse traverser par ce que le pays cache et révèle. Un apprentissage de l’abandon et du lâcher-prise. 176 pages, sous couverture illustrée, 140 x 205 mm

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Pierre Nora: Une étrange obstination

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

Collection Blanche, Gallimard. Cinquante-sept ans chez Gallimard et trente-cinq ans d’enseignement et de recherche, plus de mille livres édités, sept volumes des Lieux de mémoire, quarante ans à la tête du Débat, en faut-il davantage pour justifier mon titre ? Je me suis souvent défini comme marginal central. Marginal, parce que je n’ai pas été un universitaire classique, ni un éditeur professionnel, ni un historien typique, ni un écrivain authentique. Encore qu’un peu tout cela. Central cependant, parce que beaucoup des auteurs, beaucoup des idées d’une des époques les plus effervescentes et créatrices de la France contemporaine sont passés par mon petit bureau du premier étage de la rue Sébastien-Bottin, devenue Gaston-Gallimard. C’est ce vu et vécu dont, avant de disparaître, j’ai voulu laisser la trace. Les auteurs, les idées, l’époque. En mémorialiste et en historien. 344 pages, 140 x 205 mm

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Charlotte Brontë: Shirley – Villette

Posted by fidest press agency su venerdì, 30 settembre 2022

(1849-1853) Trad. de l’anglais par Véronique Béghain et Dominique Jean. Édition publiée sous la direction de Dominique Jean. Avec la collaboration de Véronique Béghain et Laurent Bury. Préface de Laurent Bury Bibliothèque de la Pléiade, n° 664 Achevé d’imprimer le 17 Août 2022 1392 pages, rel. Peau, 104 x 169 mm Prix de lancement 65.00 € jusqu’au 31 12 2022Acheter le livre. L’immense succès de Jane Eyre (1847) fait de Charlotte Brontë une romancière reconnue. L’élaboration de son nouveau roman sera douloureuse : en l’espace de huit mois, Branwell, Emily et Anne disparaissent, faisant d’elle la seule survivante d’une exceptionnelle fratrie d’écrivains. Shirley paraît en 1849. En toile de fond, la lutte des ouvriers du textile contre la mécanisation. Au premier plan, deux héroïnes se disputant l’attention de Robert Moore : une héritière cultivée et fougueuse, et une orpheline douce et timide ; la première est inspirée d’Emily, la seconde d’Anne. L’ouvrage voit resurgir les héros des œuvres de jeunesse (Napoléon, Nelson, Wellington), œuvres dont on ne dira jamais assez l’importance. Il propose de magnifiques portraits de femmes cherchant leur place dans une Angleterre patriarcale. Pour Villette, qui suit en 1853, Charlotte fait appel aux souvenirs de son séjour à Bruxelles en 1842-1843. Élève puis professeur dans un pensionnat, elle avait été séduite (intellectuellement) par Constantin Heger, qui donnait des cours de rhétorique dans l’établissement tenu par son épouse. Elle transpose cette expérience dans le personnage de Lucy Snowe, qui s’éprend d’un confrère revêche. Certains contemporains ont jugé « pervers » l’humour de la romancière, mais le ton caustique et l’extraordinaire vivacité de la langue font aujourd’hui le charme du livre, où se mêlent réalisme et gothique – un gothique d’artifice, décalé. Aussi important que méconnu, Villette, qui fait la part belle aux non-dits et aux ellipses, et dont le dénouement est laissé à l’interprétation du lecteur, est un grand livre à la modernité troublante. catalogue@gallimard.fr, historique@gallimard.fr, coeditions@gallimard.fr,

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Giustizia: riforma della giustizi civile e penale e dell’ufficio per il processo

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 settembre 2022

Grande soddisfazione è stata espressa da CAMMINO – Camera nazionale avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie per l’approvazione definitiva, da parte del Consiglio dei ministri riunitosi ieri, su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, dei tre decreti legislativi di attuazione della riforma della giustizi civile e penale e dell’ufficio per il processo, in particolare per quanto attiene la previsione di unico giudice e unico processo in area persone minorenni famiglie. E l’imminente Convegno “Persone, minorenni, famiglie. Il cammino dei diritti e delle tutele”, dedicato alla figura del giurista scomparso Prof. Cesare Massimo Bianca e organizzato da CAMMINO insieme all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, grazie anche alla proficua collaborazione con la Prof.ssa Mirzia Bianca, per il 14 e 15 ottobre prossimi – ospitato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, Aula 1, dell’Università “La Sapienza”, in Piazzale Aldo Moro 5, vedrà proprio i protagonisti del cammino che hanno condotto alla Riforma darsi appuntamento per spiegarne filosofia e contenuti. Un convegno gratuito, aperto a tutti gli interessati, certamente occasione imperdibile per tutti gli operatori che esercitano nel delicato ambito del diritto di famiglia. I 3 decreti legislativi riguardanti la riforma della giustizia approvati ieri sono: “Norme sull’ufficio per il processo in attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, e della legge 27 settembre 2021, n. 134”; “Attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata”; “Attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”. “Riforme importanti e di sistema, fondamentali anche per il PNRR”, come si vede, e che – come ha commentato la stessa Ministra della Giustizia Marta Cartabia dopo la loro approvazione definitiva “agiscono in profondità e nel tempo restituiranno al Paese una giustizia più vicina ai bisogni dei cittadini”.

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