Turchia: Erdogan riapra dialogo con Paese diviso
Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017
“Erdogan riapra un dialogo con metà dei suoi cittadini e con l’Europa: l’isolazionismo muscolare non è nella tradizione della Turchia moderna e alla lunga non conviene mai”. Lo ha affermato la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani, all’indomani del referendum costituzionale vinto da Recep Tayyp Erdogan con una maggioranza del 51,3%.
“Il Governo di Ankara – ha continuato Serracchiani – non può passare sotto silenzio il dato che il referendum ha fatto emergere una profonda spaccatura tra le aree urbane economicamente più sviluppate del Paese e quelle rurali. La necessità di rilanciare la crescita in Turchia non può prescindere dalle province industrializzate e dotate di infrastrutture, e sarebbe sbagliato non ascoltare le istanze che vengono dai territori che sono il motore economico del Paese”.
Serracchiani ha quindi ricordato che l’UE e’ il maggior partner commerciale della Turchia, con circa il 41% dell’interscambio totale, mentre l’Italia si conferma quarto Paese partner. “Anche il numero di turchi ormai pacificamente inseriti nei sistemi sociali e produttivi dei Paesi europei – ha aggiunto – deve essere considerato un legame proficuo per tutti e non una massa di manovra agli ordini di Ankara. Un simile atteggiamento, come altre ingerenze o toni aggressivi, sarebbe inaccettabile”.
“Noi vogliamo che i rapporti con il popolo turco rimangano aperti e amichevoli, non condividiamo i toni apocalittici e da ultima crociata che vengono dalle destre radicali, ma vogliamo chiarire che non ci sentiamo più sicuri se ai confini d’Europa c’e’ un regime autocratico che incarcera i suoi cittadini e comprime le libertà fondamentali. E’ una situazione già vista – ha concluso Serracchiani – negli Stati che poi sono passati attraverso le primavere arabe”.
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