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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 130

Archive for 4 aprile 2017

An explosion causes carnage on the St Petersburg metro

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

Petersburg metroThe first pictures from inside the St Petersburg underground made the carnage horribly clear: a metro carriage with its doors blown off their hinges and bloodied bodies strewn across the platform. “I heard a bang, and felt a strong jolt and the smell of gunpowder,” Andrei Shurshev, an eyewitness, told local reporters. Russia’s investigative committee soon confirmed what most had suspected—that the explosion, which killed at least ten and left more than 50 wounded, was being treated as an act of terror. Vladimir Putin, Russia’s president, who was in town for a meeting with Aleksandr Lukashenko, his Belarusian counterpart, promised that the security services would “do everything to find out the causes of what had happened”. The bomb went off at around 2.30pm on April 3rd along a central commuter line between the stations of Sennaya Ploshchad and Technologichesky Institute. Eyewitnesses told of passengers attempting to climb out of the carriages through the windows. Law-enforcement sources report that security cameras recorded a man leaving the bomb inside the carriage. Authorities shut down the city metro system, as well as St Petersburg’s international airport. The National Anti-Terror Committee claims to have defused a second bomb at another station in the city.Although the attack left the country in shock, with condolences dominating social media and St Petersburg taxi drivers offering residents free rides, Russians are no strangers to terrorism. During Mr Putin’s rule, Moscow’s metro system has been hit three times by Islamist groups from the North Caucasus. Two explosions six months apart in 2004 killed a combined 51 people and a pair of suicide-bombers killed another 40 in 2010. A suicide-bomber also attacked Moscow’s Domodedovo airport in 2011, though there have been few attacks outside the North Caucasus since then.More recently Russia has found itself in the crosshairs of the Islamic State (IS), which declared a holy war on Russia after Mr Putin sent warplanes to Syria. IS-affiliated propaganda outlets released a video threatening Russia with a “sea of blood” in late 2015, shortly after claiming responsibility for the downing of a Russian passenger airliner over the Sinai peninsula. Russian-speaking IS fighters have been implicated in terror attacks in Turkey, including the New Year’s assault on the Reina nightclub in Istanbul. Some 9,000 people from Russia and the former Soviet Union have reportedly left to join IS, and officials often warn of the threat they would pose if they returned home. By Monday evening, no one had claimed responsibility for the attack on St Petersburg. (font: by The Economist)

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Scuola: Rapporto docenti-alunni sotto 1 a 10?

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

ministero-pubblica-istruzioneSecondo le stime fornite dal primo quotidiano economico nazionale, con le assunzioni ‘del governo Renzi si sono riportate le lancette indietro al 2010, tornando addirittura ai livelli pre Tremonti-Gelmini’. Così, ‘nel 2016, dopo la tornata di stabilizzazioni, nella primaria il rapporto alunni/insegnanti è sceso a 9,75 a 1; nella secondaria 9,83 a 1. Nella scuola primaria, l’Italia diventerebbe penultima in Europa: peggio di noi farebbe solo la Grecia (9 a 1). Nella secondaria saremmo terz’ultimi: ci supererebbero Austria e Lettonia’.
Replica Anief: una delle peculiarità della scuola italiana è che un insegnante su sette, di ruolo, è assunto come docente specializzato o dalla diocesi. Inoltre, l’adeguamento dell’intero organico di fatto a quello di diritto comporterebbe soltanto la continuità didattica di personale (più di 150 mila tra docenti e Ata) sempre chiamato ogni anno come supplente, che ora per la giurisprudenza deve avere lo stesso trattamento economico del personale di ruolo e per legge il diritto a un risarcimento danni in ossequio alla normativa comunitaria. Non è automatica, quindi, l’immissione in ruolo a seguito della trasformazione dei posti nell’organico giusto. Per questo il Miur deve indagare subito sugli organici, piuttosto che traccheggiare.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): bisognerebbe entrare nelle nostre aule, sempre più spesso pollaio, per vedere se il rapporto è veritiero. Da sempre, Anief ha chiesto organici differenziati in base al territorio, ai flussi migratori, alle zone depresse economicamente, alla dispersione scolastica, all’insuccesso formativo, ai quartieri a rischio o alle zone difficilmente raggiungibili. Meno di 10mila trasformazioni da organico di fatto a diritto, come vorrebbe il Mef, può essere considerato solo un antipasto dell’effettivo fabbisogno. La verità è che devono esserne trasformati almeno dieci volte tanto, quindi ivi incluso il personale Ata ed educatore sempre dimenticato, ma non dalle Leggi di Stabilità quando si tratta di effettuare gli ennesimi tagli.

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Celebrazione della Giornata Internazionale ONU dello Sport per lo Sviluppo e per la Pace

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

SIOIRoma Giovedì 6 aprile alle 10.30 si svolgerà nella prestigiosa sede della SIOI a Palazzetto Venezia, la Celebrazione della Giornata Internazionale delle Nazioni Unite dello Sport per lo Sviluppo e per la Pace.
Le Nazioni Unite attribuiscono allo sport un ruolo estremamente importante. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito, con risoluzione 67/296, la Giornata internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che viene celebrata ogni anno e in tutto il mondo il 6 aprile, in memoria della data di inizio dei primi Giochi Olimpici del 1896, svoltesi ad Atene. Scopo della celebrazione è contribuire ad accrescere la consapevolezza del ruolo svolto dallo sport nel perseguimento di trasformazioni sociali positive come la promozione di istruzione, salute, sviluppo e pace. Nel riconoscere come lo sport sia un facilitatore importante dello sviluppo sostenibile, le Nazioni Unite e i suoi Stati Membri hanno dato allo sport pieno riconoscimento nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Nella Dichiarazione dell’Agenda, al paragrafo 37, si riconosce: ”il crescente contributo dello sport alla realizzazione dello sviluppo e della pace nella sua promozione della tolleranza e del rispetto e il contributo che apporta al rafforzamento delle capacità delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, nonché alla salute, l’istruzione e gli obiettivi di inclusione sociale”.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’UNICRI, l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia, con la partecipazione del CSIT World Sports Games, del Comitato Italiano Paralimpico e del Comitato Italiano Sport contro la Droga e le Dipendenze, ha ricevuto il Patrocinio del Dipartimento per le Pari Opportunità, del Ministro per lo Sport, On. Luca Lotti e del CONI e vedrà la presenza di rappresentanti istituzionali e del mondo dello Sport. Interverranno: Franco Frattini, Presidente della SIOI e Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport; Cindy J. Smith, Direttrice dell’UNICRI; Giovanni Malagò; Presidente del CONI; Luca Lotti, Ministro dello Sport; Cosimo Maria Ferri (t.b.c). Sottosegretario di Stato alla Giustizia; Giovanna Boda, Capo Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Bruno Molea, Presidente Mondiale del CSIT World Sports Games; Luca Pancalli; Presidente Comitato Italiano Paralimpico; Daniele Masala, Presidente del Comitato Italiano Sport contro la Droga e le Dipendenze. Moderatore dell’incontro sarà Riccardo Cucchi.

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Dai Crivelli a Rubens

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

rubensRoma, 11 aprile – 9 luglio 2017 Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro. I polittici di Carlo e Vittore Crivelli, insieme a quelli di Ottaviano Dolci e Giuliano Presutti. L’Adorazione dei pastori di Rubens a confronto con quelle di Pietro da Cortona e del Baciccio.
A San Salvatore in Lauro una piccola mostra di grandi tesori d’arte mette in evidenza lo straordinario patrimonio artistico della città di Fermo e del suo territorio affinché ritorni al più presto alla fruizione nei siti d’origine. Da oltre 400 anni il Pio Sodalizio dei Piceni garantisce un sostegno alla cultura e alla civiltà artistica delle Marche. Nel complesso di San Salvatore in Lauro era programmata per questa primavera l’esposizione dell’Adorazione dei pastori di Pietro da Cortona accanto a quella di Rubens, uno straordinario capolavoro proveniente dalla Pinacoteca civica di Fermo. Ma nei mesi scorsi gran parte della regione Marche è stata gravemente colpita dal terremoto, a partire dal 24 agosto e poi con le scosse sempre più forti del 26 e del 30 ottobre. Anche nel territorio di Fermo ci sono stati dei crolli, in alcune chiese e molti musei, compresa la Pinacoteca civica di Fermo, sono purtroppo chiusi per lesioni. E’ in questo contesto che è nata l’idea di portare a Roma anche altri tesori d’arte di quel territorio, in questo momento non accessibili al pubblico, per allestire una mostra che faccia conoscere meglio la ricchezza di quel patrimonio artistico e per sensibilizzare il pubblico, anche al fine di raccogliere risorse da destinare ai restauri dei beni culturali di quei centri marchigiani. Per iniziativa del Pio Sodalizio dei Piceni e del Comune di Fermo, con la collaborazione della Soprintendenza delle Marche, il supporto organizzativo di Civita Mostre e il sostegno di UnipolSai, è nata così una esposizione che si articola in due momenti. Nella prima parte, a cura di Anna Lo Bianco, saranno esposte tre grandi pale che rappresentano l’Adorazione dei pastori, quella di Pieter Paul Rubens dipinta per la chiesa di San Filippo a Fermo e quelle di Pietro da Cortona per la chiesa romana di San Salvatore in Lauro e di Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria del Carmine a Fermo. Un confronto eccezionale, che mostra come nel Seicento giunga anche in questa lontana provincia una cultura figurativa di respiro europeo.Nell’altra sezione, a cura di Claudio Maggini e Stefano Papetti , sarà possibile ammirare una straordinaria raccolta di pale e polittici rinascimentali, di Carlo e Vittore Crivelli, Pietro Alemanno, Ottaviano Dolci e Giuliano Presutti. Oltre che dalla città di Fermo le opere provengono da piccoli centri come Massa Fermana, Sant’Elpidio a Mare, Sant’Elpidio Morico e Monte San Pietrangeli. Viene così in evidenza la particolare cultura figurativa che ha caratterizzato quei territori marchigiani nel XV e all’inizio del XVI secolo, a partire dall’arrivo da Venezia di Carlo Crivelli e, dieci anni dopo, di suo fratello Vittore.Nasceva allora quella “diffusione del patrimonio” che ancora caratterizza il territorio, in una stagione straordinaria, quella rinascimentale, della quale ogni piccolo centro, ogni valle, ogni paese conserva una significativa testimonianza. Per questo il terremoto mette a rischio non solo la vita quotidiana delle persone ma anche il tessuto culturale e l’identità di una intera comunità. Per questo la mostra intende accendere l’attenzione del pubblico su quel patrimonio artistico e sensibilizzarlo affinché, con il contributo più largo, sia possibile al più presto tornare ad ammirare quei tesori d’arte nelle loro chiese e nei loro musei. Orari: Tutti i giorni 10.00/13.00 e 16.00/19.00, esclusi i festivi. (foto. rubens)

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Pina Bausch a Roma

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

teatro_argentina1Roma Lunedì 10 aprile (ore 20.30) al Teatro Argentina di Roma sarà proiettato in anteprima assoluta Pina Bausch a Roma, un film di Graziano Graziani, da un’idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann, prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale Andrés Neumann/il Funaro Centro Culturale di Pistoia.Il periodo romano dell’indimenticabile coreografa tedesca rivive nei racconti inediti di compagni di viaggio come Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Leonetta Bentivoglio, Cristiana Morganti e Andrés Neumann. Scomparsa nel 2009 a 68 anni, Pina Bausch – mito della danza e del teatro di fine Novecento, meravigliosa visionaria capace di stregare registi come Federico Fellini, Pedro Almodóvar e Wim Wenders – “ha terremotato con una determinazione senza confronti il panorama delle arti contemporanee” (Leonetta Bentivoglio). Della serie di quindici spettacoli che la grande coreografa ha realizzato ispirandosi ad altrettante città del mondo, Roma è l’unica che vanta ben due titoli dedicati: Viktor (1986), e O Dido (2000), entrambi coprodotti con il Teatro di Roma. La serata evento di lunedì 10 aprile si aprirà con un’introduzione del regista e dei produttori e si concluderà dopo la proiezione con ‘Insoliti percorsi, e risate in cantina’ un inedito omaggio a Pina Bausch di e con Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal.

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Nuovo libro di Vincenzo Restivo

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

vincenzo restivoNapoli Mercoledì 5 Aprile alle ore 17:30 la libreria Mooks – Mondadori Bookstore (Piazza Vanvitelli 10A, Vomero) ospita la prima presentazione a Napoli del nuovo libro di Vincenzo Restivo “La Santa Piccola” edito da Milena Edizioni.
Ospite dell’appuntamento letterario, oltre all’autore e all’editore Moreno Casciello, il responsabile cultura dell’Arcigay Claudio Finelli. Il libro “La Santa Piccola” si inserisce perfettamente nel solco dei titoli della collana di Milena Edizioni dedicata al mondo LGBT per i suoi protagonisti, le loro vicende e le loro storie personali. Mario, Lino e Assia. Diciassette anni. Tre realtà all’interno dello stesso stabile: una palazzina popolare di Forcella dove le case vecchie hanno l’odore del metano a causa delle tubature usurate e dove
l’omertà e la superstizione hanno più valore delle buone azioni. Per le precarie condizioni economiche, Lino e Mario sono costretti a prostituirsi. Un’adolescenza contagiata da un mondo di adulti fin troppo sporco, carnefice della loro innocenza. La violenza diventa, allora, l’unica alternativa di sopravvivenza. E in tutta questa violenza, violento diventa anche l’amore, perché non ricambiato. A Mario i maschi non piacciono, dice lui, è roba da ricchioni, ma poi è innamorato di Lino che è anche il suo migliore amico e con Lino ci farebbe tutte
le cose più pesanti che si fanno con le femmine. Lino però è innamorato di Assia e lei lo ricambia allo stesso modo, malgrado l’opposizione della famiglia, perché è diventato un tipo violento da quando gli hanno ammazzato il padre per undebito con la camorra e da quando vive solo con una madre in pieno esaurimento nervoso.
Poi c’è Annaluce, nove anni, che tutti chiamano La Santa Piccola che a un certo punto dice di avere le stimmate e di vedere la madonna. Forcella diventa così teatro di un prodigio, invasa da una folla di fedeli in attesa di un miracolo. E anche Mario, Lino e Assia chiedono il loro miracolo, la loro richiesta d’aiuto, il loro bisogno d’amore in un mondo che li vede fin troppo randagi. E quel grido di disperazione sarà anche la ragione del drammatico epilogo.
Vincenzo Restivo è un autore di Caserta, al suo quinto romanzo a soli 34 anni. Insegna Lingue e
Letterature straniere. Attivista per diritti degli omosessuali, tramite l’associazione RAIN di Caserta. (foto: vincenzo restivo)

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Festeggia 60 anni il duo Canino-Ballista

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

Canono Ballista	 Ramin Bahrami Ramin BahramiRoma Sabato 8 aprile alle 17.30 il duo Canino-Ballista festeggia i sessant’anni di attività con un concerto per la IUC nell’Aula Magna della Sapienza (Città Universitaria, Palazzo del Rettorato, Piazzale Aldo Moro 5, Roma).
Sessant’anni fa due giovani studenti di pianoforte, il milanese Antonio Ballista e il napoletano Bruno Canino, si incontrarono nella stessa classe al Conservatorio di Milano e, spinti da una voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica e ben presto si presentarono in pubblico, dando così inizio ad una fortunata carriera musicale che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni: un traguardo certamente non comune, forse unico al mondo.
Ma non è soltanto per l’eccezionale durata del loro duo che Canino e Ballista rappresentano qualcosa di speciale nella musica degli ultimi decenni, perché è straordinario anche il numero di compositori con cui hanno collaborato strettamente, da Dallapiccola a Berio, da Ligeti a Kagel, da Boulez a Stockhausen, praticamente tutti i maggiori compositori contemporanei, che hanno scritto per loro e a loro dedicato innumerevoli composizioni. E si fa prima ad elencare i paesi in cui non hanno suonato che quelli in cui hanno suonato.
Per sottolineare questa loro stretta unione, hanno deciso di eseguire in questo loro concerto esclusivamente musica a quattro mani, suonando dunque gomito a gomito sullo stesso pianoforte. Il programma non è stato certamente scelto a caso, perché è imperniato sul tema dell’amicizia. Il primo brano sembra scritto apposta per loro: “Notre amitié est invariable” di Franz Schubert, che anche in questo piccolo e semisconosciuto rondò ha riversato perle del suo genio. L’accostamento di un brano di Franz Liszt – “L’albero di Natale” – ad uno di Richard Wagner – l’ouverture del “Tannhäuser” – vuole ricordare un’altra amicizia musicale durata per tutta la vita. E non è certamente un caso che il brano di Wagner sia eseguito in una trascrizione di Hans von Bülow: anche la loro fu una grande amicizia, in questo caso non immutabile, perché i loro rapporti s’interruppero bruscamente quando la moglie di Bülow lo abbandonò per unirsi a Wagner. Il concerto si conclude con le musiche di altri due grandi amici musicali: Canino e Ballista suoneranno infatti alcune “Danze ungheresi” di Johannes Brahms e alcune delle “Danze slave” composte da Anton Dvorak sull’esempio di Brahms, che lo aveva aiutato da giovane e fu da lui ricambiato con un’indefettibile ammirazione: sarà anche l’occasione di ascoltare le versioni originali per pianoforte a quattro mani di queste danze, quasi sempre eseguite in arrangiamenti di vario genere. Questa musica allegra e spumeggiante come una coppa di champagne è il modo più adeguato per suggellare i festeggiamenti di un anniversario così speciale. (foto: Canino-Ballista)

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57° Esposizione Internazionale di Arte della Biennale di Venezia

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

BV_MessicoVenezia giovedì 11 maggio alle ore 11.30 presso l’Arsenale di Venezia, Sale d’Armi tesa B, alla presenza dell’artista, del curatore, Pablo León de la Barra e del Direttore Generale di INBA, Lidia Camacho Camacho.
Il Messico alla 57. Esposizione Internazionale di Arte della Biennale di Venezia presenta Life in the folds di Carlos Amorales.Life in the folds (il titolo si riferisce al romanzo di Henri Michaux pubblicato nel 1949) è un’opera d’arte totale in cui le diverse discipline coinvolte tra cui arti visive, grafica, animazione, film, musica, letteratura, poesia e performance convergono attivando riflessioni non convenzionali. Risultato di un’estesa ricerca Life in the folds scaturisce dalla tensione fra il concreto e l’astratto, luogo in cui si manifestano una serie di immagini poetiche associate ai luoghi in cui troviamo la vita; non in mezzo alla pagine, bensì nelle pieghe, nelle rotture, negli interstizi e nelle cose più piccole. (foto: BV_Messico)

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A Milano il Randstad Employer Brand

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

porta nuova milanoMilano 12 aprile a Palazzo Mezzanotte, settima edizione del Randstad Award, la serata di gala con la premiazione delle aziende più attrattive come datori di lavoro secondo i potenziali dipendenti. Quali sono le aziende italiane più attrattive per i potenziali dipendenti? Lo decreterà il Randstad Employer Brand 2017, il riconoscimento con cui Randstad – secondo operatore al mondo nel mercato dei servizi per le risorse umane – premia le aziende in cui gli italiani preferirebbero lavorare, sulla base della più completa e rappresentativa ricerca mondiale di employer branding. Il premio, giunto alla setti- ma edizione, sarà assegnato il 12 aprile a Milano nella prestigiosa sede di Palazzo Mezzanotte nel corso del Randstad Award, la serata condotta da Fulvio Giuliani, caporedattore di RTL102.5, insieme a Marco Cere- sa, Amministratore Delegato di Randstad Italia, in cui sarà svelata la ricerca 2017 per poi lasciare spazio alla premiazione delle aziende vincitrici e alla cena di gala firmata da Matteo Metullio, lo chef stellato più giovane d’Italia.
Il Randstad Employer Brand viene assegnato sulla base dei risultati dell’indagine commissionata da Randstad Holding all’istituto di ricerca TNS che misura il livello di attrattività percepita da parte dei possibili dipendenti, ovvero quanto e per quali fattori le aziende sono capaci di attirare chi cerca lavoro o chi vuole cambiarlo. Lo studio è condotto in 26 Paesi in modo indipendente (nessuna azienda si può iscrivere volontariamente per partecipare), con oltre 160.000 intervistati e quasi 5.500 aziende analizzate a livello globale: è l’unica ricerca che fotografa l’opinione del general public tra i 18 e i 65 anni, con approfondimenti e analisi sul mercato del lavoro nei diversisettori.In Italia è stato intervistato tra novembre e dicembre 2016 un campione di 5000 persone (classificate per genere, età, scolarità, regione) comprensivo di occupati, studenti e non occupati, a cui è stato chiesto l’interesse come potenziali datori di lavoro in merito a 150 aziende con oltre 1000 dipendenti attive in 17 settori merceologici diversi e con sede nel Paese, selezionate a partire dalle informazioni Cribis. La ricerca misura quindi la percezione dell’opinione pubblica, non dei dipendenti interni, sulla capacità di employer branding delle aziende. L’obiettivo è individuare i criteri in base a cui gli italiani orientano le proprie scelte quando valutano l’azienda per cui lavorare, ma anche quanto e per quali fattori le aziende sono capaci di attirare l’attenzione di chi cerca lavoro o vuole cambiarlo.
Vinceranno il Randstad Employer Brand 2017 le aziende italiane riconosciute come i datori di lavoro più attrattivi. Oltre a queste, sarà premiata l’azienda con sede in Italia più “disruptive”, selezionata tra imprese altamente innovative che per dimensioni non sono incluse nel campione del REB. La disruption – termine coniato negli anni ’90 da Clayton Christensen della Harvard Business School, mutuato dalla biochimica cellulare – non è solo innovazione di prodotto o di servizio, ma la creazione di qualcosa che prima non c’era.

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Legge elettorale: Renzi sfoglia la margherita

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

elezioni“Sulla legge elettorale aspettiamo il Partito democratico, aspettiamo Renzi, perché in questo momento è il Pd che blocca tutto. Blocca i lavori alla Camera, Renzi fa dichiarazioni un giorno di un tipo, un giorno dell’altro. Vuole il Mattarellum, vuole una proposta da parte del Parlamento, tresca con i grillini, oppure no, chi lo sa? Il dato di fatto è che il Pd blocca tutto. E magari lo fa per ribaltare il tavolo alla fine, per dire ‘è tutto bloccato, non se ne fa nulla e quindi è meglio andare ad elezioni con i sistemi elettorali usciti dalle due sentenze della Corte Costituzionale’. Un comportamento irresponsabile, inaccettabile, che distrugge il ruolo del Parlamento”.Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.“Noi ribadiamo il nostro ‘no’ al Mattarellum, in qualsiasi forma. Non è possibile avere un maggioritario fatto per un sistema bipolare applicato alla realtà italiana di oggi che bipolare non è più, anzi è tripolare.Noi siamo per un sistema a base proporzionale, che faccia corrispondere il voto degli italiani con i loro rappresentati, con un premio di maggioranza alla lista o alla coalizione che raggiunge il 40% dei voti. Noi siamo fermi su questa posizione: no al Mattarellum, base proporzionale, sì al premio di maggioranza alla lista o alla coalizione”.

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Londra: 100 miliardi riciclati all’anno

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

sterlinaAl via la nuova inchiesta del Sole 24 Ore in 4 puntate su carta e web da lunedì 3 aprile. Le acque del Tamigi portano via i timori dei riciclatori di tutto il mondo. Per loro la Brexit è solo una parola. L’uscita dal mercato europeo infatti non tocca la più grande lavanderia mondiale di denaro sporco: Londra. Anzi, il divorzio dall’Unione europea potrebbe attrarre ancora di più nella City un fiume di denaro illecito. Già oggi, secondo i calcoli della National Crime Agency (Nca), l’agenzia contro il crimine organizzato del Regno Unito, vengono riciclati ogni anno fra i 36 e i 90 miliardi di sterline (fra i 42 e i 105 miliardi di euro) e la gran parte di questi soldi approdano a Londra. In pratica, ogni giorno vengono immessi nella piazza finanziaria londinese 38,8 milioni di euro di cui è impossibile stabilire con certezza la tracciabilità. Il contatore del denaro sporco o di dubbia provenienza gira a pieno ritmo: 1,6 milioni di euro ogni ora del giorno.
Londra lavatrice mondiale del denaro sporco è il tema della prima puntata dell’inchiesta “FIUME DI DENARO NEL REGNO UNITO”, degli inviati Roberto Galullo e Angelo Mincuzzi, che sarà presentata con un servizio sul Sole 24 Ore di lunedì 3 aprile e che, da lunedì 3 aprile fino a giovedì 6 aprile, sarà pubblicata in quattro puntate sul sito del Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2017-03-30/londra-lavatrice-mondiale-denaro-sporco-100-miliardi-riciclati-all-anno-170429.shtml?uuid=AE460Zw). Gli articoli saranno accompagnati da tabelle, grafici, interviste e 4 video, uno ogni giorno. Nella seconda puntata, online martedì 4 aprile, l’intervista al capo della Procura della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri che lancia l’allarme sulla Brexit che diventa un assist (anche) per ‘Ndrangheta e Cosa Nostra. Mercoledì 5 aprile, fari puntati su russi, cinesi e mafiosi che a Londra riciclano miliardi negli immobili di lusso. Chiude l’inchiesta giovedì 6 aprile la quarta puntata su Scozia e Isola di Man, diventate i nuovi paradisi per le società offshore di tutto il mondo.

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Brexit e Articolo 50: Il dado è tratto

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

londra

The Bridges Not Walls movement drop a banner reading “Bridges Not Walls’ from Tower Bridge in London to coincide with banner drops all over the UK sending a clear message to Donald Trump the 45th president of the United States to build bridges not walls on the day of his inauguration. (photo by Andrew Aitchison)

Londra. Di Mark Whitehead, Head of Equity Income Martin Currie (Gruppo Legg Mason). La decisione della Gran Bretagna di avviare le procedure previste dall’articolo 50 ufficializza il divorzio dall’Unione Europea e autorizza l’inizio dei negoziati nel più breve tempo possibile. Che cosa significa questo per le imprese britanniche e quali rischi – o quali opportunità – possono nascere dalla Brexit?
Com’era prevedibile, la sterlina è stato il barometro principale sin dal referendum: la debolezza della valuta ha cominciato a impattare l’inflazione e a sollevare timori per le conseguenze sui salari netti. Le vendite al dettaglio hanno registrato buoni risultati nel complesso, ma il periodo di riferimento è secondo noi troppo breve per poter trarre conclusioni.
Nel mercato azionario, i settori dei beni discrezionali, dell’immobiliare (costruzioni edili) e dei servizi di pubblica utilità sono stati particolarmente sensibili, ed è probabile che rimangano tali. I primi due sono particolarmente vulnerabili a qualsiasi ulteriore contrazione sui redditi reali, mentre i margini dei servizi di pubblica utilità hanno risentito di un conto in sterline più salato sulle importazioni dell’energia. I timori di un esodo delle società internazionali, che sarebbero intenzionate a trasferire le proprie sedi centrali, sono forse eccessivi, ma è ingenuo pensare che le condizioni attuali non subiranno alcuna variazione.
Un esempio specifico è il recente avvertimento, arrivato dai piani alti dell’UE, secondo cui le compagnie aeree britanniche dovranno spostare la loro sede centrale se vogliono mantenere le rotte all’interno del continente europeo.Dall’altra parte, gli esportatori hanno beneficiato molto della debolezza della sterlina, ma potrebbe essere un vantaggio effimero se i negoziati si dovessero concludere con l’adozione di una linea dura (tra cui un ritorno dei dazi doganali) – ironicamente, una situazione che il mercato valutario sta già scontando.
Che cosa aspettarsi?La probabilità di una linea dura dei negoziati – ovvero l’uscita dal mercato comune europeo e l’unione doganale – sembra aumentare e i toni adottati finora suggeriscono che i politici stiano preparando i cittadini a uno scenario del genere. L’esatto costo in termini monetari di tale separazione, per il governo di Londra, non è ancora chiaro – anche se i media hanno anticipato delle prime stime – e cresce il rischio che questo tema richieda molti sforzi in futuro, a spese di discussioni più importanti e complesse come quelle inerenti alle relazioni commerciali. Per quanto riguarda l’agenda politica, non c’è alcun dubbio che i negoziati su Brexit distoglieranno l’attenzione dalle problematiche interne, nei due anni in cui questi si svolgeranno. Tra questi emergono gli ambiziosi piani di sviluppo industriale del primo ministro Theresa May, di cui uno dei pilastri è il rilancio degli investimenti infrastrutturali in settori come i trasporti, la banda larga e l’energia.
In breve, l’articolo 50 segna l’inizio di un processo di negoziazioni probabilmente movimentato e ci aspettiamo diversi periodi di volatilità, via via che i mercati inizieranno a comprendere gli impatti sulle imprese. Cercheremo di sfruttare le anomalie di mercato che potrebbero nascere durante questa fase.
Legg Mason è una società di gestione patrimoniale che opera su scala globale, con attivi in gestione (AUM) pari a 722,9 mld USD al 28 febbraio 2017. Legg Mason offre soluzioni di gestione attiva degli asset presso numerosi centri d’investimento presenti in tutto il mondo. La sede ufficiale si trova a Baltimora, Maryland.

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Lavoro: Dati Istat

Posted by fidest press agency su martedì, 4 aprile 2017

istatDichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia:“La rilevazione mensile Istat del mercato del lavoro certifica chiaramente il fallimento delle politiche Renzi-Poletti. Infatti, si è sostanzialmente fermata – come anche segnalato dai dati Inps delle scorse settimane – la creazione di occupazione (solo 8mila nell’ultimo mese), meno persone si offrono sul mercato del lavoro (ed ecco perché diminuisce il tasso di disoccupazione, per cui vi è poco da fare trionfalismo) e crescono nuovamente gli inattivi.Non solo, se si voleva una conferma della capacità di drogare il mercato da parte degli incentivi del governo Renzi, il dato di questo mese mostra la perdita di occupazione tra gli occupati a tempo indeterminato e la crescita dei contratti a termine, un segnale di come le imprese stiano rivedendo le loro decisioni.Ad aggravare questo quadro concorre una sempre maggiore spaccatura del mercato del lavoro tra over 50 da una parte e tutto il resto dall’altra. Ai primi va attribuita, infatti, interamente la crescita dell’occupazione mentre le altri classi di età registrano perdite occupazionali.Desta preoccupazione certamente la situazione dei giovani e quella della classe di età tra 35-49 anni, in particolare delle famiglie con carichi familiari, dove si registra una perdita di occupazione nell’anno di oltre 100mila persone. Una tendenza molto pericolosa per la coesione sociale.Di fronte a questa situazione occorrerebbero risposte decise e strutturali. Apprendiamo, invece, che l’intenzione del governo è di continuare con politiche in deficit e con sgravi contributivi/fiscali, indirizzati ai giovani, temporalmente limitati e attraverso un meccanismo che appare molto complesso e farraginoso.E’ venuto il tempo di interventi strutturali sul costo del lavoro, indicando a Bruxelles un percorso di riduzione pluriennale da finanziare anche con un deficit di bilancio ma poi recuperando margini di efficienza nella PA e risorse da evasione fiscale, puntando sulla semplificazione del contratto di apprendistato che rappresenta per giovani e imprese una garanzia di entrata nel mercato del lavoro, sostenendo con un mix di interventi sul lavoro e sul welfare le famiglie italiane che non possono più permettersi capifamiglia disoccupati”.

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La Fisica incontra la città

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pianeta terraRoma Mercoledì 5 Aprile 2017, ore 20:30 Aula Magna del Rettorato Via Ostiense 159 Terra incognita: un viaggio nell’interno della Terra 5 aprile 2017 Fabio Cammarano, Dipartimento di Scienze, Università Roma Tre. La voglia di esplorare dell’uomo ci ha portato ad attraversare oceani sconosciuti e portati fin sulla luna. Riusciremo a portare uomini su Marte probabilmente entro il 2040. L’interno della Terra, comunque, continuerà a rimanere inaccessibile. La comprensione delle leggi fisiche e la nostra capacità di registrare dati geofisici in superficie sono le nostri uniche fonti per esplorare questa frontiera estrema. Affronteremo successi e fallimenti della geofisica moderna sulla comprensione dell’interno del nostro pianeta, tracceremo il punto di conoscenza attuale e proveremo a tracciare il limite di questa nuova “Terra Incognita”. Curriculum. Fabio Cammarano nasce a Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Geologiche alle Federico II di Napoli, si dedica per 3 anni a studi di geofisica applicata all’archeologia presso l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali, CNR Roma. Si trasferisce quindi in Svizzera dove consegue un PhD in Geofisica presso l’ETH di Zurigo studiando il mantello terrestre. Quindi vive e lavora in California per 3 anni, presso il Berkeley Seismological Laboratory prima di tornare all’ETH con un progetto Marie Curie. Nel 2011 si sposta a Copenaghen, dove diventa professore associato. Dalla fine del 2015, diventa professore associato in geofisica presso l’Università di Roma Tre. Insegna i corsi di Geofisica applicata, Sismologia e Geodesia e Fisica Terrestre presso il Dipartimento di Scienze. La sua ricerca si basa su un approccio multidisciplinare che integra osservazioni geofisiche, geodinamica e mineral physics per studiare la struttura interna della Terra e di altri corpi planetari. È autore di circa 30 articoli su riviste internazionali ed è stato responsabile di vari progetti di ricerca su scala europea.

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Seminario di Analisi Matematica

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Roma Mercoledì 5 Aprile 2017, ore 16:00 Dipartimento di Matematica e Fisica, Aula 211 Largo San Leonardo Murialdo 1 KAM normal form for quasi-periodic cocycles in TxSU(2) and spectral dichotomy. Nikolaos Karaliolios (Imperial College-London) Abstract. We will recall the application of the KAM machinery as it was applied by H. Eliasson and R. Krikorian (among others) to the problem of the (almost) reducibility of such systems. We will subsequently present an (almost) complete classification of the KAM regime, based on the KAM normal form, and, if time permits, sketch the proof of spectral dichotomy: a cocycle in the KAM regime has either pure point spectrum or a maximal component of singular continuous spectrum in the fibers.

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Lib(e)ri Appuntamenti: L’impero del cotone. Una storia globale

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Roma Mercoledì 5 Aprile 2017, ore 16:00 Dipartimento di Scienze Politiche, Aula Tesi Via Gabriello Chiabrera 199 si svolgerà il quinto incontro della rassegna Lib(e)ri Appuntamenti, promossa dalle Biblioteche di Studi politici e Umanistica, in collaborazione con gli insegnamenti dedicati all’America Latina. Alle ore 16 Sven Beckert (Harvard University) interverrà alla presentazione del suo volume L’impero del cotone. Una storia globale (Einaudi, 2016). Intervengono: Benedetta Calandra (docente di Storia dell’America, Università di Bergamo), Manfredi Merluzzi (docente Metodologia e fonti della ricerca storica, Università di Roma Tre), Federica Morelli (docente di Storia del mondo Atlantico e direttrice del Laboratorio di storia globale, Università di Torino), Gaetano Sabatini (docente di Storia economica, Università di Roma). Introduce e coordina Claudia Bernardi. Saluta il Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Francesco Guida.
L’evento è sotto il patrocinio di American Academy in Rome Sven Beckert è Laird Bell Professor all’Università di Harvard dove insegna Storia degli Stati Uniti con particolare enfasi sulla storia del capitalismo nella sua dimensione globale. Presiede The program on the study of capitalism e la Weatherhead Initiative on Global History presso l’università di Harvard, dove dirige anche Harvard College Europe Program.
Il suo volume “Empire of Cotton. A Global History”, vincitore del Bancroft Award, The Philip Taft Award, the Cundill Recognition for Excellence, è stato finalista al premio Pulitzer e indicato tra i dieci libri più importanti del 2015 dal New York Times.

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Le parole della musica. ComunicaTre incontra Fiorella Mannoia

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Roma Martedì 4 Aprile 2017, ore 16:00 Scuola di Lettere, Filosofia e Lingue, Aula 2 Via Ostiense 234 Le parole della musica ComunicaTre incontra Fiorella Mannoia. Incontro riservato agli studenti di Roma Tre. La cantautrice incontrerà gli studenti per confrontarsi sul tema Le parole della musica Ad introdurre i lavori Paolo D’Angelo, Direttore del Dipartimento di Filosofia Comunicazione e Spettacolo, Enrico Menduni, docente di Culture e formati della televisione e della radio al DAMS dell’Università di Roma Tre. Interverranno Anna Bisogno, docente di Storia e linguaggi della radio e della televisione a Scienze della Comunicazione, e Chiara Di Giambattista, autore televisivo e critico musicale. ComunicaTre è promossa dal Corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma Tre in collaborazione con Roma 3 Radio e promuove e favorisce il confronto tra i personaggi del mondo del giornalismo, dello spettacolo, dei media e gli studenti.

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Il piacere del tradurre. Per una storia del fansubbing in Italia

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Roma Martedì 4 Aprile 2017, ore 15:00 Scuola di Lettere, Filosofia e Lingue, Aula 15 Via Ostiense 234-236. Gli studenti del Corso di Laurea in Lingue e Mediazione Linguistico-culturale di Roma Tre incontrano i protagonisti del fansubbing in Italia. Al seminario prenderà parte il team di Italiansubs, la più importante e attiva community italiana di fansubbing, che si occupa di tradurre e creare sottotitoli per film e serie televisive su base volontaria. Sarà possibile conoscere dalla voce dei suoi protagonisti la storia del fansubbing in Italia e il difficile lavoro da cui nasce un sottotitolo. Interverrà il regista Franco Dipietro, autore del documentario SubsHeroes (Duel: Film). Coordinerà i lavori la Prof.ssa Serenella Zanotti, docente di Lingua e traduzione inglese.

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Primo Levi, a 30 anni dalla morte, ricordando uno scrittore scienziato

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Primo LeviRoma Martedì 4 Aprile 2017, ore 11:00 Dipartimento di Scienze della Formazione, Aula Magna del Polo didattico Via Principe Amedeo 184. Anna Angelucci, Liceo scientifico “Louis Pasteur”, Roma Primo Levi si iscrisse al corso di laurea in chimica all’università di Torino nel 1937, un anno prima della promulgazione delle leggi razziali in Italia, e nel dopoguerra lavorò come chimico presso la fabbrica torinese di vernici SIVA, che lasciò nel 1977 per dedicarsi soltanto alla scrittura. Nell’anniversario della sua morte avvenuta l’11 aprile 1987, alla testimonianza letteraria dei campi di sterminio si accosterà la presenza della scienza nella sua opera, in particolare in Il sistema periodico degli elementi (1975). La forza della vita e dell’umanità si esprime in Levi anche attraverso questo intrico fra parole e cose (nel suo caso sostanze, elementi), fra scrittura e pensiero sulla natura, che riesce a restituire pienamente la scienza alla cultura. Nell’incontro si discuterà, dal punto di vista di una docente di lettere, una ricerca d’innovazione didattica sviluppata nell’ambito del rapporto scuola-università per la formazione dei futuri insegnanti.

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Americana: Per una storia del romanzo degli Stati Uniti di oggi

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Roma Martedì 4 Aprile 2017, ore 9:00 Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere. Sala Ignazio Ambrogio Via del Valco di San Paolo 19 Chi sono oggi gli autori statunitensi più rappresentativi? Che ne è stato dell’eredità della grande triade modernista Fitzgerald-Hemingway-Faulkner? E dell’eredità Raymond Carver o di David Foster Wallace? Che direzioni indicano gli ultimi due premi Nobel assegnati agli USA, a Toni Morrison e a Bob Dylan? In quali territori si addentra oggi la scrittura letteraria? Dove si sta dirigendo il romanzo e dove l’industria editoriale? Mattia Carratello e Sara Antonelli ne parlano con Luca Briasco, autore di Americana. Libri, autori e storie dell’America contemporanea. Luca Briasco, editor di narrativa straniera per minimum fax, è stato direttore editoriale di Fanucci ed editor di narrativa e saggistica straniere per Einaudi Stile libero. Collabora da più di dieci anni con Alias, il supplemento di il manifesto, e più recentemente a Il Venerdì di Repubblica. Tra le sue pubblicazioni, Retoriche del conflitto. Identità, amore e guerra in A Farewell to Arms (2001) e La letteratura americana dal 1900 a oggi. Dizionario per autori (2011), curato con Mattia Carratello. Ha tradotto quasi 50 tra romanzi e racconti, tra gli altri, di James Ballard, Jim Thompson, Ed. McBain, Richard Powers, Paul Harding, Edward St. Aubyn. Le ultime due traduzioni, Una vita come tante di Hanya Yanagihara e Il simpatizzante di Viet Thanh Nguyen, premio Pulitzer 2016, sono state particolarmente apprezzate da recensori e critici. Mattia Carratello è editor presso Sellerio di narrativa italiana e straniera. Ha curato la collana Bloom di Neri Pozza, è stato direttore editoriale di Fanucci ed editor di narrativa straniera per Einaudi Stile libero. Insieme a Stefano Ratchev ha scritto le colonne sonore di diversi film, tra cui Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio, Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni, Un giorno speciale di Francesca Comencini, Tommaso di Kim Rossi Stuart e la serie televisiva I delitti del BarLume di Sky Cinema.

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