Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 130

Archive for 15 aprile 2017

Intesa Unicam e forum nazionale giovani

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

universita-camerinoCamerino Mercoledì 19 aprile 2017, ore 12.00 Sala Convegni Rettorato (Via D’Accorso, 16). Su iniziativa dal Consiglio degli Studenti Unicam, l’Università Camerino e il Forum Nazionale dei Giovani hanno stipulato un protocollo d’intesa, per avviare un rapporto di collaborazione finalizzato alla promozione e allo sviluppo di attività di educazione non formale, di animazione sociale, di studio con particolare riguardo alla fase di gestione dell’emergenza post-sismica e alle prospettive di ricostruzione resiliente, di collaborazione ad attività di ricerca, di attivazione di tirocini formativi, di scambio di buone pratiche.Nel corso della conferenza stampa sarà firmato il protocollo d’intesa e ne saranno illustrate nel dettaglio le attività di collaborazione previste.

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Medici di famiglia: non rinunceremo ai vaccini

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

vaccinazione-antinfluenzale-2012-2013“I medici di famiglia si prendono cura della salute di tutti gli italiani ogni giorno e in ogni momento della loro vita senza clamori. La vaccinazione è una risorsa primaria della medicina e della sanità pubblica. Noi siamo un baluardo insormontabile contro le falsità, l’ignoranza e la falsificazione della scienza”. Il dott. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), ribadisce l’impegno dei medici di famiglia nella diffusione della cultura della vaccinazione e dell’informazione costante, continua e permanente dei 60 milioni di cittadini (#noivacciniamogliitalianiinsilenzio). Preoccupa l’organizzazione oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati della conferenza “Libertà di scelta per vaccinarsi in sicurezza”. “Possiamo benissimo fare a meno delle sparate propagandistiche di alcuni politici – sottolinea il dott. Cricelli-. Non faremo mai a meno dei vaccini”. La SIMG ha realizzato, in collaborazione con Cittadinanzattiva, l’instant book Domande e Risposte Sui Vaccini, disponibile on line e distribuito in tutti gli ambulatori dei medici di famiglia della Penisola. “Svolgiamo il ruolo di sentinelle della salute dei cittadini e siamo operativi su tutto il territorio nazionale – conclude il dott. Cricelli -. Nel nostro Paese il numero di persone vaccinate sta nettamente calando. Le percentuali, in età pediatrica, per molte gravi malattie infettive sono scese sotto la soglia limite di sicurezza del 95%. Non va lasciato alcuno spazio a teorie pseudoscientifiche che mettono a rischio la salute degli italiani”.

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Cuoriamoci: piccoli gesti per la salute del cuore

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

cuoreParte la campagna “Cuoriamoci, piccoli gesti per la salute del cuore”, promossa da Fondazione Italiana per il Cuore in collaborazione con la Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione e con il supporto non condizionato di Parmalat, per sensibilizzare gli italianisull’importanza di prendersi cura del benessere del proprio cuore grazie a piccoli e semplici gesti quotidiani. Una campagna che ha l’obiettivo di parlare al più ampio numero di persone possibile perché – non tutti lo sanno o ne sono consapevoli – le malattie cardio-vascolari sono la prima causa di morte in Italia, oltre che una delle prime voci di spesa del Sistema Sanitario Nazionale.
“Pochi hanno la consapevolezza di questo dato evidente”, ricorda Emanuela Folco, Presidente della Fondazione Italiana per il Cuore, “eppure, basterebbe poco per introdurre nella nostra routine quotidiana piccoli e semplici gesti che possono fare una differenza importante per la nostra salute. Per questo abbiamo avviato la campagna Cuoriamoci, che parla in modo semplice a tutti: ci auguriamo di instaurare un vero e proprio circolo virtuoso alla volta della salvaguardia del nostro cuore”.
“Oggi, forse anche per colpa delle informazioni ridondanti, si è persa di vista la semplicità delle piccole azioni che possiamo fare ogni giorno per la tutela della salute del cuore, ma più in generale per il nostro benessere: mangiare un po’ meno, ma meglio, e muoverci un po’ di più – prosegue il dott. Andrea Ghiselli, Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione e Dirigente di Ricerca del CREA – Alimenti e Nutrizione. La Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, da sempre impegnata in iniziative di educazione alimentare, aderisce e appoggia la campagna Cuoriamoci che stimola la popolazione a quei piccoli cambiamenti nello stile di vita, in grado di portare grandi vantaggi per la salute”.
Tra i gesti promossi dalla campagna Cuoriamoci, che consentono un’attività di prevenzione alla portata di tutti, sono molto importanti, oltre all’abolizione totale del fumo di sigaretta, l’abitudine al movimento (basta una camminata di buon passo ogni giorno e preferire le scale all’ascensore) e un’alimentazione con meno cibi grassi preferendo, invece, cereali integrali, legumi, frutta, verdura e alimenti che contengono grassi polinsaturi Omega3EPA e DHA, fondamentali per combattere le malattie cardiovascolari. Le attività della campagna – che comprendono azioni educative, testimonianze di esperti, eventi sul territorio e collaborazioni istituzionali – proseguiranno fino al 29 settembre, quando, come ogni anno, verrà celebrata la Giornata Mondiale per il Cuore, promossa da Fondazione Italiana per il Cuore e sostenuta dalla World Heart Federation. Un momento importante per capitalizzare le azioni intraprese nei mesi precedenti e per sensibilizzare ulteriormente la popolazione su questo importante tema.
A supporto delle iniziative della campagna ci sarà, oltre a un’intensa attività editoriale sui principali organi di stampa, il minisito dedicato Cuoriamoci.it, che ha lo scopo di continuare l’attività di informazione e raccogliere tutta la serie di piccoli gesti quotidiani che ciascuno di noi dovrebbe compiere. Inoltre gli utenti potranno fare il test per verificare il proprio grado di consapevolezza sulla salute del cuore, ricevendo poi ulteriori consigli e suggerimenti utili per il proprio benessere.
La campagna Cuoriamoci, piccoli gesti per la salute del cuore vede il supporto non condizionato di Parmalat, che ha deciso di impegnarsi nella promozione di corrette abitudini attraverso iniziative concrete sul territorio destinate a target diversi, che saranno implementate nel corso dell’anno: tra queste, GolaGola a Parma, TuttoFood a Milano e la Partita del Cuore con la Nazionale Cantanti, che si terrà allo Juventus Stadium di Torino il prossimo 30 maggio. Le attività per la promozione della campagna Cuoriamoci proseguiranno inoltre anche nei principali supermercati, dove sarà possibile ricevere materiali informativi e consigli utili e adatti a tutti sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

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Semplificazione e velocizzazione delle procedure per il riconoscimento del diritto di asilo dei migranti

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

migranti1E maggiore rigore sulle espulsioni per chi non ne ha diritto. Sono questi due dei punti cardine del decreto per il contrasto all’immigrazione illegale, in continuità con il lavoro fatto in questi anni dal ministro Alfano, che trova il pieno sostegno di Alternativa popolare. Un provvedimento che dà una prima risposta a una problematica rispetto alla quale andiamo avanti a testa alta, certi di aver fatto sempre fino in fondo il nostro dovere sul piano dell’accoglienza e nel salvare vite umane e, inoltre, nei rapporti di reciproca lealtà con gli altri paesi dell’Ue”. Lo ha detto in Aula alla Camera il capogruppo di Alternativa popolare in commissione Giustizia Nino Marotta, esprimendo il voto favorevole di Ap al dl migranti.
“Con questo decreto abbiamo, quindi, voluto rendere più efficaci le azioni di tutela di chi desidera avere la protezione internazionale e dare una risposta alla domanda di maggiore sicurezza che i cittadini ci chiedono da tempo. Allo stesso tempo sappiamo che serve una maggiore coesione a livello europeo per fronteggiare il flusso crescente dei migranti, sul quale si gioca il futuro stesso dell’Ue anche quale argine al fenomeno dei populismi”.

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Rapporto su Povertà dei Bambini e Grande Recessione

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

povertàFra il 2008 e il 2014, la povertà infantile è aumentata in 2/3 dei paesi europei, con aumenti di oltre 15 punti percentuali per Cipro, Islanda e Grecia e di 7-9 punti percentuali in Ungheria, Italia, Irlanda e Spagna.
· Non un solo paese europeo ha aumentato le spese per le agevolazioni familiari e 2/3 hanno ridotto le spese pro capite.
· La maggior parte dei 41 paesi industrializzati ha raggiunto dei picchi minimi, fra il 2 e il 9%, del PIL fra il 2006-8 e il 2009-14. Otto paesi, fra cui Irlanda, Italia e Grecia hanno visto una riduzione a cifra doppia
· La povertà dei bambini presi come campione è aumentata dal 12 al 20% nell’Italia settentrionale e dal 42 al 50% nell’Italia meridionale fra il 2008 e il 2014.
Quasi dieci anni dopo la prima ondata di shock finanziario, che ha colpito l’economia mondiale generando una recessione globale, i risultati sulla protezione dei bambini dai suoi effetti peggiori nei paesi ad alto reddito sono differenziati. Una nuova pubblicazione “Children of Austerity: Impact of the Great Recession on child poverty in rich countries” (“I bambini dell’austerità, l’impatto della Grande Recessione sulla povertà dei bambini nei paesi ricchi”), pubblicata dall’Ufficio di Ricerca UNICEF Innocenti, in collaborazione con 16 istituti di ricerca internazionali, ha fornito un resoconto dettagliato degli effetti della crisi e delle risposte politiche adottate dai governi sui bambini nei paesi ad alto reddito.Children of Austerity unisce una prospettiva comparativa fra 41 paesi OCSE e dell’UE con casi studio approfonditi su 11 paesi, scritti da importanti accademici nazionali. L’analisi va oltre le medie nazionali, fornendo dati disaggregati per caratteristiche chiave interne e situazioni sub-nazionali.
I paesi oggetto di casi studio sono: Belgio, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Italia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Ungheria. Un’analisi approfondita delle esperienze ad ampio raggio fornisce insegnamenti preziosi sulla protezione dei bambini durante le crisi economiche, visto che i paesi selezionati coprono tutti gli aspetti riguardanti le condizioni prima dell’inizio della crisi, la severità dell’impatto della crisi all’interno dei loro confini e le loro politiche nazionali di risposta.La maggior parte dei 41 paesi industrializzati ha raggiunto dei picchi minimi, fra il 2 e il 9%, del PIL fra il 2006-8 e il 2009-14. Otto paesi, fra cui Irlanda, Italia e Grecia hanno visto una riduzione a cifra doppia.Mentre lo studio utilizza una serie di strumenti per misurare la povertà, i principali dati ricavati si riferiscono alla povertà infantile “ancorata” che ha come campione i bambini sotto i 18 anni che vivevano in famiglie con reddito, al netto delle tasse e dei versamenti, sotto il 60% della media nazionale negli anni precedenti alla crisi (es.: 2007/8), adeguato all’inflazione.

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Ripristinato il ponte Bailey sul torrente Pellice

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

ponte BaileyIl ponte Bailey sul torrente Pellice, nel comune di Bobbio Pellice lungo la strada provinciale 161, poco prima della frazione di Villanova, è stato ripristinato dopo alcuni lavori di manutenzione straordinaria.Il ponte fu montato nel 1977 a seguito del crollo del ponte in muratura per l’alluvione che colpì la Provincia di Torino fra il 18 e il 20 maggio (causando anche il crollo, sempre sul Pellice, del ponte di Bibiana, con un bilancio di 7 vittime).Si tratta di una tipologia di ponte cosiddetto “Doppio singolo”, con una luce di 24 metri e una larghezza di 3.50 metri.Il piano viabile del ponte era realizzato con lamieroni e conglomerato bituminoso; in occasione di sopralluogo nel novembre 2016 è emerso lo stato di forte degrado, dovuto all’azione della corrosione, delle strutture secondarie costituenti l’impalcato. È stato pertanto immediatamente attivato un intervento in urgenza per la sostituzione delle “longherine” e dell’impalcato.Durante i lavori si è avuta evidenza di un diffuso stato di corrosione anche di alcuni elementi principali della struttura e pertanto, dato il sopraggiungere della stagione invernale, il ponte è stato riaperto con una forte limitazione del carico, programmando un nuovo intervento di ripristino definitivo, appena le condizioni climatiche lo permettessero.L’intervento di ripristino definitivo è consistito nell’inserimento di nuove travi portanti trasversali in affiancamento a quelle ammalorate e nella realizzazione del nuovo piano viabile con un grigliato carrabile zincato.A intervento concluso è stata eseguita una prova di carico per valutare il comportamento della struttura e ridurre così le limitazioni di carico imposte.Tutti i lavori sono stati eseguiti in economia diretta dal personale della Città metropolitana e in particolare dai cantonieri del Circolo di Luserna. Antonio Iaria, consigliere delegato ai lavori pubblici, ha espresso la sua soddisfazione e ponte Bailey1commentato: “È mio dovere come consigliere delegato rimarcare,che nei momenti di crisi e con le risorse economiche adeguate, gli uffici tecnici e i cantonieri, che ringrazio, svolgono un ottimo lavoro al servizio dei comuni della Città metropolitana”.La tipologia di ponte Bailey fu messa a punto durante la seconda guerra mondiale dall’ingegnere inglese Donald Bailey che, partendo dal ponte italiano Cottrau, realizzò una struttura modulare in acciaio interamente montabile a mano mediante giunzioni bullonate e perni, senza saldature. Un ponte di lunghezza di circa 30 metri poteva essere montato da una squadra di 20 militari in poco più di un’ora e permetteva, durante il secondo conflitto bellico, di ripristinare o rinforzare i ponti distrutti o danneggiati da bombardamenti o da sabotaggi.In ambito civile proprio per la versatilità e celerità di esecuzione è stato ed è ancora utilizzato per ripristinare il transito in caso di eventi eccezionali. (foto: ponte Bailey)

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Umani e umanoidi: il tempo della robotica

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

evoluzione-umanaParma mercoledì 19 aprile alle ore 15.30 nell’Aula dei Filosofi del Palazzo Centrale dell’Università. S’intitola Umani e umanoidi: il tempo della robotica il terzo incontro del ciclo “Bioetica/Scenari”, la serie di Letture Magistrali curate e organizzate dal Centro Universitario di Bioetica dell’Università di Parma, diretto dal prof. Antonio D’Aloia. Protagonista della lecture sarà Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
Roberto Cingolani, fisico, autore o co-autore di oltre 750 articoli pubblicati in riviste internazionali, titolare di oltre quaranta brevetti, è stato professore aggiunto alla Facoltà di Ingegneria elettronica dell’Università di Richmond, visiting professor all’Università di Tokyo e membro dello staff del Max Planck Institute di Stoccarda; dall’8 dicembre 2005 è responsabile dell’attuazione delle strategie, oltre che della gestione operativa, dell’IIT. Il suo intervento sarà incentrato sul tempo della robotica. Un “tempo” in fase di tumultuosa e sempre più rapida evoluzione, che pone interrogativi di assoluta rilevanza e che sfida le nostre conoscenze su piani differenti e profili diversi. Un “tempo” dalle prospettive solo in parte immaginabili, che ha già raggiunto risultati che solo “ieri” apparivano impensabili, e che ci obbliga a riflettere sulle sue molteplici prospettive, a far capo dal concetto di robot, passando per la comprensione delle sue applicazioni (e delle relative implicazioni filosofiche, antropologiche, sociologiche, economiche, giuridiche), fino a considerare le questioni relative alla relazione tra l’essere umano e la macchina: solo per soffermarsi su alcune delle problematiche al centro del tema “robotica”.L’incontro, come tutti gli altri del ciclo di cui fa parte, è aperto alla cittadinanza, e costituisce uno dei contributi che l’Ateneo di Parma intende offrire in termini di riflessione e alta divulgazione intorno ai temi della bioetica, con l’obiettivo anche di promuovere la discussione pubblica sulle ricadute sociali, economiche e culturali dello sviluppo scientifico e tecnologico e sulle sfide del mondo contemporaneo. Il ciclo di letture magistrali “Bioetica/ Scenari” (5 incontri dal 7 marzo al 14 giugno) è dedicato ad alcune tematiche di frontiera nell’ambito dell’attuale riflessione bioetica. In alcuni casi si tratta di scenari ancora incompiuti, ma per i quali, tuttavia, non è nemmeno più corretto parlare solo di futuro. Gli ospiti sono alcuni tra i massimi esperti a livello scientifico nelle rispettive materie o ricoprono ruoli di elevata responsabilità sul piano sociale ed economico, svolgendo attività che hanno un forte impatto sui temi dello sviluppo scientifico e tecnologico e dei suoi effetti sulle comunità e sullo sviluppo sociale.
Il prossimo appuntamento del ciclo “Bioetica/Scenari” è fissato per il 4 maggio, sempre alle ore 15.30, con Carlos Maria Romeo Casabona (Inter-University Chair Director in Law and the Human Genome, University of Deusto and University of the Basque Country) con la lecture “Synthetic biology”.

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“Obbligo di lingua francese viola il principio di non discriminazione e mette a rischio posti di lavoro nel ponente ligure”

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

ParigiNel tentativo di ridurre il numero di lavoratori distaccati in Francia, alcuni enti regionali d’Oltralpe hanno reso obbligatorio l’uso della lingua francese sui cantieri pubblici. Si tratta della cosiddetta “Clausola Molière”, che era stata presentata come un emendamento alla normativa sul lavoro, ma rigettata dal parlamento francese nel 2016. La clausola è stata ora riproposta a livello locale dai presidenti di quattro regioni governate dalla destra: Île-de-France, Hauts-de-France, Normandie e Auvergne-Rhône-Alpes, e, solo pochi giorni fa, Alpes-Maritimes. A queste, si sono aggiunti anche molti Comuni.
Il provvedimento preoccupa molto Bruxelles: la Commissaria per l’Occupazione e gli Affari Sociali, Marianne Thyssen, ha rilasciato già il mese scorso un’intervista a “Le Parisien”, in cui ha dichiarato che nessuno Stato membro dell’Unione europea può decidere unilateralmente di non applicare la legislazione comunitaria in materia di libera circolazione dei lavoratori senza incorrere in una procedura di infrazione, chiarendo che considera la clausola una vera e propria violazione del principio di non-discriminazione.
All’Europarlamento, gli stessi deputati francesi dei Popolari hanno sollevato molti dubbi sull’introduzione di questa misura, che rischia di vanificare l’enorme lavoro in corso proprio in Parlamento sulla revisione della Direttiva sui lavoratori distaccati, che dovrebbe arrivare a compimento entro l’estate.“Siamo di fronte a una chiara violazione del principio di non discriminazione e della libertà di circolazione – sostiene Brando Benifei, eurodeputato ligure del Partito Democratico – “Una violazione che, peraltro, costituisce una grave minaccia per i posti di lavoro nel ponente ligure, con tanti nostri lavoratori frontalieri che da un giorno all’altro potrebbero non poter più accedere ai cantieri in cui hanno operato finora”.
Benifei ha depositato una interrogazione urgente alla Commissione europea, affinché questa chiarisca quali azioni intende intraprendere per arginare la spiacevole situazione. “Dopo anni di nostre insistenze – prosegue Benifei – finalmente abbiamo iniziato a rivedere la normativa europea, per garantire una migliore tutela dei lavoratori distaccati e abbattere il dumping sociale, e ora ci troviamo di fronte a un clamoroso e pericoloso passo indietro unilaterale. Bisogna monitorare con attenzione – conclude – gli sviluppi della questione in Francia e mi auguro che anche i candidati alle elezioni politiche francesi prendano una posizione pubblica chiara su questo tema, per evitare derive sovraniste e discriminatorie alla vigilia delle elezioni”.

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Giustizia e intercettazioni: Lacrime sulla defunta civiltà giuridica

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

corte europea giustiziaLacrime sulla civiltà giuridica scrive su un quotidiano, Carlo Nordio, ex magistrato, a proposito di giustizia e intercettazioni. La considerazione nasce dal caso delle intercettazioni nelle quali sono coinvolti Tiziano Renzi (il babbo del segretario del PD, Matteo Renzi)), Italo Bocchino (ex deputato) e Alfredo Romeo (imprenditore). Nel verbale di trascrizione di un colloquio telefonico si e’ scambiato un nome per un altro coinvolgendo erroneamente Tiziano Renzi. A tutti i cittadini potrebbe accadere ed è motivo per non stare tranquilli, afferma Nordio, che conclude “se qualcuno non interviene per riformare radicalmente la disciplina delle intercettazioni, tutti noi, se abbiamo ancora lacrime, dobbiamo prepararci a spargerle. Lacrime sulla defunta civiltà giuridica.”
Da oltre un quarto di secoli assistiamo a processi mediatici nei quali il sospetto, l’insinuazione e l’allusione sono gli elementi portanti, sicchè un avviso di garanzia giudiziaria (che è a garanzia dell’indagato) si tramuta in condanna e si allestisce la carretta per la conduzione al patibolo del cittadino, tra le urla dei webeti e dei forcaioli che reclamano la testa del malcapitato di turno: basta leggere i commenti di alcuni siti di giornali per rendersene conto. In un Paese dove la legalità è un optional ed è uso alle sommosse più che alle rivoluzioni (soprattutto quelle di testa), l’affermazione del diritto rimane, comunque, la nostra principale battaglia. (Primo Mastrantoni, segretario Aduc)

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Ricerca: scoperte inaspettate proprietà elettroniche e ottiche nascoste nel biossido di Titanio

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

UCBM - Vista aerea campus universitarioRoma Trigoria. Una nuova luce – è il caso di dirlo – è stata fatta sulle incredibili potenzialità dell’anatase, un particolare tipo di biossido di Titanio (TiO2) che potrebbe cambiare radicalmente il modo d’intendere le tecnologie che richiedono accumulo e utilizzo di energia ottenuta attraverso la luce. Il biossido di Titanio è un materiale coinvolto in numerose applicazioni pratiche, tra cui il fotovoltaico e la fotocatalisi, usata nei processi di purificazione di aria e acqua (è il meccanismo mediante il quale, ad esempio, le superfici a vetri si autopuliscono quando esposte alla luce). Celava ancora, tuttavia, molti segreti sulle sue proprietà elettroniche e ottiche, nonostante decenni di studi sui meccanismi che inducono la luce assorbita a convertirsi in cariche elettriche.A svelarne finalmente i contorni è uno studio internazionale, coordinato dall’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) e al quale ha lavorato anche Letizia Chiodo, ricercatrice di Fisica della Materia presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. La ricerca, svolta in collaborazione con ricercatori del Max Planck Institute di Amburgo e dell’Università di Tor Vergata, è stata appena pubblicata sulla rivista scientifica Nature Communications.Per realizzare l’analisi sul biossido di Titanio, gli scienziati hanno utilizzato le più avanzate tecniche d’indagine sperimentale e teorico-computazionale. In questo modo, hanno scoperto caratteristiche che rendono l’anatase di TiO2 unico e diverso rispetto a molti semiconduttori tradizionali, quali il silicio, il materiale con cui viene attualmente prodotta, ad esempio, gran parte dei chip per i dispositivi tecnologici. Quando la luce colpisce l’anatase in esso non si creano solo singole cariche elettriche ‘libere’ – gli elettroni (negative) e le cosiddette ‘buche’ (le corrispondenti cariche positive). Grazie alla struttura del cristallo, si formano anche delle ‘coppie’ stabili di cariche opposte, chiamateeccitoni. Essi riescono a trasportare contemporaneamente energia e cariche elettriche, ponendosi come base per il settore della cosiddetta ‘eccitonica’, elettronica di nuova generazione.Ma la vera novità svelata dalla ricerca sta nel comportamento degli eccitoni presenti nell’anatase di TiO2: essi, infatti, si comportano incredibilmente in modo bidimensionale nello spazio tridimensionale del reticolo che forma il cristallo, un po’ come i singoli strati di una torta millefoglie. Ciò li rende estremamente stabili, al punto che né le variazioni di temperatura, né la riduzione del materiale a dimensioni nanometriche (al di sotto di quelle usate nell’elettronica di uso comune) e neppure gli eventuali difetti presenti sui cristalli intaccano, almeno per un certo tempo, la stabilità del loro ‘legame di coppia’.E, di conseguenza, non scalfiscono la loro efficienza nell’assorbimento e nella capacità di conservare energia. Una sorta di ‘immunità’ che non appartiene, invece, ai semiconduttori di uso comune nelle tecnologie attuali, in cui l’energia luminosa assorbita si dissipa velocemente, disperdendosi dal reticolo del cristallo sotto forma di calore.Inoltre, le proprietà dell’eccitone appena scoperto nel cristallo di TiO2 sono molto sensibili a stimoli interni ed esterni al materiale, come temperatura, pressione o eccesso di elettroni. Tutto ciò rende l’eccitone del TiO2 un promettente candidato per la realizzazione di sensori a lettura ottica insieme potenti, accurati ed economici.
“Il comportamento riscontrato nell’eccitone dell’anatase – spiega la ricercatrice Letizia Chiodo, dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – potrebbe rendere possibili nel prossimo futuro nuove applicazioni tecnologiche, basate sul particolare accumulo di energia della luce che si crea attraverso la formazione di questa ‘coppia’. Anzi, si potrebbero usare le coppie che formano tali eccitoni facendole muovere nel materiale per creare veri e propri circuiti ‘eccitonici’, simili a quelli elettronici – in cui si muovono gli elettroni nell’elettronica convenzionale –, ma in grado di spingersi ben oltre le attuali capacità di accumulo dell’energia”.La portata della scoperta è tanto più ampia, in prospettiva, in quanto l’anatase di biossido di Titanio è un materiale molto economico e facile da fabbricare. “Per questo – conclude Chiodo – il nostro studio schiude interessanti possibilità per ottimizzare le attuali applicazioni che fanno uso del biossido di Titanio, immaginandone di future”.

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Coma: in Italia 3000 casi in stato vegetativo

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

carlo cisaricaterina pistariniSe n’è discusso a Pisa, presso il Palazzo dei Congressi, in occasione del 17° Congresso Nazionale della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica – SIRN, presieduto dalla Prof.ssa Caterina Pistarini, Direttore Istituti Clinici Scientifici Maugeri Genova Nervi. Al centro del confronto la prevalenza della malattia dell’ictus, le conseguenze per la disabilità del paziente, il ruolo della robotica. I dati epidemiologici italiani attualmente disponibili stimano 10-15 nuovi casi di GCA/100.000 abitanti ogni anno con un aumento di incidenza dei casi di origine non traumatica, per via della mancanza di ossigeno. Una percentuale rilevante di questi soggetti, in numero di 6 casi/100.000, in Italia sono stimati circa 3000 casi complessivi, permane in condizione di stato vegetativo, situazione di gravissima disabilità.”In merito alla condizione di stato vegetativo, si tratta di un argomento molto delicato – afferma la Prof.ssa Maria Chiara Carboncini, membro del Comitato Scientifico del Congresso e Direttore della Sezione Dipartimentale Gravi Cerebrolesioni Acquisite dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana – per vari motivi compresa la possibilità di recuperi tardivi, l’errore diagnostico, l’impossibilità della persona di esprimere una volontà attuale e quindi la necessità al ricorso alle dichiarazioni anticipate di trattamento.
250mila sono le persone che entrano ogni anno in coma per incidenti stradali o sul lavoro, per malattie o intossicazioni. Uno su tre ne esce indenne, ma per molti di loro il coma evolve in stato vegetativo, che diventa persistente dopo i 3 mesi. Fra chi sopravvive ed esce dal coma, uno su 4 riporta gravi disabilità. In Italia, una persona su tre colpite dal coma ha un’età compresa fra 0 e 15 anni. Il 3% dei bambini rimane in coma oltre un mese. Attualmente, nel nostro Paese sono circa 700 i bambini in stato vegetativo. Situazioni molto difficili da gestire, perché in Italia esistono poche strutture specializzate.”La presa in carico riabilitativa – spiega la Prof.ssa Carboncini – deve iniziare fin dalla fase critica/acuta allo scopo di formulare una prognosi, ma anche a prevenire le complicanze dell’immobilità protratta che rendono molto più difficoltoso e potrebbero inficiare il recupero. Prosegue poi nei reparti di Neuroriabilitazione, in cui con il progetto riabilitativo individuale vengono affrontate tutte le problematiche cliniche conseguenti al danno cerebrale ed alle eventuali comorbidità. Nel programma riabilitativo individuale si esplicitano i programmi , gli obiettivi ed i tempi relativamente alla rieducazione delle menomazioni senso-motorie, viscerali, della voce e dell’eloquio, cognitive e del comportamento; il supporto psicologico per il paziente ed i familiari; l’assistenza protesica ed ortesica; la rieducazione alle attività elementari e complesse della vita quotidiana; il supporto alla gestione delle problematiche socio-assistenziali; la pianificazione nella dimissione in accordo con le strutture extra-ospedaliere e la verifica e il follow-up degli effetti del trattamento”.
Le strategie in merito maggiormente allo studio al momento sono l’utilizzo di tecniche di neuromodulazione (stimolazione elettrica e magnetica ripetitiva trancranica, stimolazione elettrica invasiva/con elettrodi impiantati), in prospettiva le tecniche di medicina rigenerativa basate sull’utilizzo di cellule staminali. (foto: carlo cisari, caterina pistarini)

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Lake Como School: ampio programma di workshop

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

Complex networkDopo il grande successo dell’edizione 2016 (che ha visto quasi settecento partecipanti tra studenti e professori, di cui il 65% proveniente da istituzioni estere) per il 2017, a partire dal 25 aprile e fino al 20 ottobre, le attività didattiche e di studio della Lake Como School propongono un ampio programma di workshop, conferenze e convegni internazionali – con ben 19 scuole e cinque appuntamenti già programmati aperti al pubblico – che si terranno a Villa del Grumello a Como e a Campione d’Italia.
La “Lake Como School of advanced studies” è stata istituita nel 2013 per realizzare attività di formazione post universitaria rivolte soprattutto a giovani ricercatori nel campo delle teorie dei sistemi complessi e quest’anno giunge alla quinta edizione. Un progetto che è cresciuto nel tempo e che porta ogni anno sulle sponde del lago di Como studiosi e ricercatori da ogni parte del mondo e dalle università più prestigiose.
La Fondazione Alessandro Volta si occupa della promozione dell’Università, della ricerca scientifica, dell’alta formazione e della cultura.“La Lake Como School – afferma Mauro Frangi, presidente di Fondazione Alessandro Volta – cresce anche quest’anno grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Cariplo e alla collaborazione dei quattro atenei promotori: Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Pavia. Cresce la capacità di Como di attrarre talenti da tutto il mondo offrendo percorsi formativi ad alta specializzazione di eccellenza internazionale. La Lake Como School può contribuire quindi al rilancio della vocazione universitaria della città e del territorio; una vocazione che si riverbera anche sui cittadini grazie al ciclo di conferenze pubbliche programmate per la primavera 2017”.Le proposte formative per il 2017 della Lake Como School si dividono sostanzialmente in due filoni: da una parte vengono riproposte scuole con temi già Complex network1affrontati nelle scorse edizioni, segno di una continuità formativa e punto di riferimento per la comunità scientifica, come la scuola sulle Reti Complesse, la scuola sulla Statistica Bayesiana, la scuola sullo studio del cancro e la scuola sulla Teoria dei giochi; a queste si aggiungono nuove scuole che allargano gli orizzonti e si contaminano con campi non solo strettamente scientifici, come la filosofia, la scienza, l’economia e la sociologia, portando avanti quindi una riflessione sul valore interdisciplinare della scienza. Tra queste nuove scuole, la Bocconi Summer School su temi all’avanguardia in Statistica e Probabilità, la scuola su Musica, linguaggio e cognizione, e la prima Summer School internazionale in Network Physiology.
Dopo il successo della scorsa edizione, a partire dal 25 aprile verranno riproposti anche alcuni incontri e conferenze aperti al pubblico: al momento cinque gli appuntamenti programmati, tra scienza, letteratura, arte e musica, che vogliono celebrare il centesimo anniversario della cosmologia scientifica, a cento anni dalla pubblicazione dell’articolo di Albert Einstein “Considerazioni cosmologiche sulla teoria della relatività generale”. (foto:Complex network)

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È veneta la prima società in Europa quotata alla Borsa di Malta

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

maltaMalta. È la veneta SFA S.p.A. la prima società in Europa ammessa al mercato Prospects, lanciato lo scorso anno dal Malta Stock Exchange e creato appositamente per facilitare il reperimento di capitale di rischio e di capitale di debito per le piccole e medie imprese europee. Si tratta di un’importante opportunità di finanziamento per le imprese a vocazione internazionale, che consente un canale alternativo al sistema bancario nel reperimento di risorse finanziarie finalizzate al sostegno dello sviluppo del business.
Con sede a Pianiga, nel Veneziano, l’azienda è attiva nel settore dello smaltimento di amianto friabile e delle bonifiche ambientali, settore in forte sviluppo ma particolarmente difficile per l’expertise professionale richiesto agli operatori del settore. A condurre l’operazione di quotazione al mercato Prospects è stata Demetra Corporate Advisors Ltd, in qualità di advisor accreditato da Malta Stock Exchange, con il supporto di Cortellazzo&Soatto, studio integrato ACB Group. Un percorso durato tre mesi di attività volte alla predisposizione del piano strategico, industriale ed economico-finanziario, agli adeguamenti statutari, all’analisi dei rischi, l’attività di due diligence e di verifica sulla corporate governance e, infine, la procedura di ammissione.
Grazie all’iniezione di liquidità che seguirà alla quotazione, SFA spa potrà dare attuazione al proprio piano di sviluppo strategico, portando il valore della produzione 2016 di circa 3 milioni di euro ai circa 5 milioni previsti per l’esercizio 2019. Ciò significherà, di pari passo, un incremento della base occupazionale e della redditività aziendale, consentendo in seguito anche di procedere a future acquisizioni. L’operazione garantirà inoltre un deciso rafforzamento della reputazione aziendale nei confronti di tutti i principali stakeholder.La quotazione di SFA è stata presentata come case history nel corso di due recenti seminari promossi da Demetra Corporate Avisors Ltd con il patrocinio di Confindustria Padova (23 marzo) e Confindustria Romagna (24 marzo) ai quali ha partecipato anche Malta Stock Exchange.

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Parte dal Quirinetta il nuovo tour di Renzo Rubino, Il Gelato dopo il Mare

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

rubinoRoma 20 aprile 2017, ore 22.30 Quirinetta, Via Marco Minghetti 5. A tre anni dal suo ultimo lavoro, Renzo Rubino torna con un nuovo tour in occasione della pubblicazione del nuovo album, Il Gelato dopo il Mare. “Il Gelato dopo il Mare è rallentare, è prendersi tempo, è mio nonno Lino che si divora un gelato in copertina con la stessa voracità irresponsabile dei bambini. E’ il mio disco di ritorno. Solido come i pensieri che hanno il tempo di sedimentarsi. Incontenibile come il mio desiderio più grande: condividerlo con i vecchi e i nuovi fan”Renzo Rubino in questo disco e live si confermaun artista tra i più personali del panorama italiano, fotografato in un momento di particolare ispirazione. Un lavoro molto privato, in una dimensione musicale ricca che nei suoi contrasti cromatici suona come un inno alla vita, e nei testi tra dinamismo emotivo e vena letteraria.“Il Gelato dopo il Mare” è il quarto album dell’artista, che si è imposto nel panorama musicale italiano grazie ad un paio di cruciali esibizioni sanremesi: nel 2013 con un terzo posto e il Premio della Critica Mia Martini a Sanremo Giovani con un pezzo come Il postino (Amami uomo), e nel 2014 tra i big, con il primo pezzo, Ora, che si piazza al terzo posto nella classificale finale, e l’altro, Per sempre e poi basta, che si aggiudica il Premio per il Miglior Arrangiamento. Un percorso che ha incrociato presto altri importanti riconoscimenti, nel 2013 vincitore nella categoria Next Generation ai Wind Music Awards, e al Premio Lunezia per la qualità musical-letteraria dell’album “Poppins”. Nello stesso anno partecipa al Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber omaggiandolo con l’interpretazione di L’abitudine e Se io sapessi, a suggellare una poetica dal taglio teatrale sviluppata negli anni, fin da quando adolescente ha compiuto la sua formazione musicale cantando e suonando il pianoforte in un night club, per poi portare in giro per la Puglia un suo spettacolo intitolato “Pianafrasando”, voce e piano e un’inclinazione al recital poetico. Prevendite: booking.viteculture.com. Biglietti 12 euro. (foto. rubino)

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Pompei: fondi UE per un fiore all’occhiello del patrimonio europeo

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

pompei dove il tempo si è fermatoBruxelles. La Commissione investe quasi 50 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale nel proseguimento dei lavori di conservazione e restauro di questo sito simbolo dell’archeologia italiana. Si prevede che dopo il completamento dei lavori di restauro cofinanziati dalla politica di coesione dell’UE l’antica città romana di Pompei, classificata come patrimonio mondiale dell’UNESCO, accoglierà quasi 200 000 turisti in più ogni anno.La Commissaria per la Politica regionale Corina Creţu, che ha visitato il progetto in febbraio, ha dichiarato: “A Pompei restauriamo e preserviamo le opere d’arte del passato, ma in realtà lo facciamo per il nostro futuro, perché i nostri nipoti possano godere di questo sito unico al mondo, parte della storia e dell’identità culturale che abbiamo in comune. In più, così facendo diamo il nostro contributo allo sviluppo economico della Campania, promuovendo il turismo e l’imprenditorialità”.
Il pacchetto di investimenti di 50 milioni di euro finanzia sia il consolidamento delle strutture e degli antichi edifici del sito archeologico per ripristinarne il carattere urbano sia la realizzazione di un sistema di canalizzazione e drenaggio delle acque e di altre opere di restauro e miglioramento, nonché la formazione del personale.
ContestoL’UE ha iniziato a sostenere opere di restauro a Pompei nel periodo finanziario 2000-2006, e ha adottato il “grande progetto Pompei”, finanziandolo complessivamente con 105 milioni di euro, nel periodo 2007-2013. La decisione odierna consentirà che il progetto venga completato con i fondi del periodo 2014-2020.I lavori di scavo del sito archeologico di Pompei, appartenente al patrimonio UNESCO, proseguono con varia intensità dal 1748. L’esposizione e tecniche di scavo inadeguate con il passare del tempo hanno deteriorato il sito. Questo progetto ha lo scopo di arrestare e invertire il processo di deterioramento, riunendo nel contempo i vari settori in una singola area scavata. Con il sostegno dei fondi UE, nel 2016 il sito è stato anche reso accessibile alle sedie a rotelle.

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Criminalità rumena in Italia: non è un’opinione ma dati oggettivi

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

luigi di maiodi Marius Daniel Lupascu – M5S Pinerolo. Sono molto dispiaciuto per quanto sta accadendo in queste ore, per il fatto che il nostro Parlamentare Luigi Di Maio sia stato vittima dell’ennesimo attacco mediatico infondato e immotivato. Il suo post relativo alle statistiche che riguardano la criminalità rumena in Italia e le imprese italiane che spostano la produzione in Romania non sono una sua opinione, sono dei dati oggettivi, dei numeri, che nei giorni scorsi sono stati divulgati non da lui ma da un Sostituto Procuratore statistiche alla mano.Sono un consigliere del M5S a Pinerolo sono nato in Romania ma vivo in Italia da 16 anni e vi posso assicurare una cosa: se avessi mai percepito sentimenti di odio, razzismo o xenofobia nel Movimento non mi sarei mai e poi mai candidato! E questo vale sia a livello di programma nazionale che a livello umano tra i membri del Consiglio di cui faccio parte e tra i numerosi attivisti nel mio Comune.
Sono al mio primo mandato e devo dire che sono molto felice di avere fatto questa scelta. Quando ho conosciuto i primi attivisti del Movimento 5 stelle è stato per me come un colpo di fulmine. In un mondo politico in cui non credevo e nel quale non avevo alcuna fiducia, per la prima volta conoscevo persone che la pensavano come me su tante tematiche: l’onestà come requisito fondamentale della classe politica, l’abolizione dei privilegi, la sovranità popolare così bistrattata da un Europa partita bene ma dimostratasi fallimentare per le economie dei singoli Stati, e soprattutto la tutela dell’ambiente, la nostra ricchezza più grande. E infatti proprio di ciò mi occupo in Consiglio: faccio parte del tavolo ambiente e porto avanti dei progetti relativi alla tutela animale. Mi sono sentito da subito parte di un progetto, sono sempre stato rispettato per ciò che sono e apprezzato per la mia voglia di contribuire a cambiare le cose.Se molti criminali dalla Romania e dagli altri Paesi decidono di venire in Italia a delinquere è sicuramente grazie al fatto che è risaputo che la Giustizia da noi non funziona! Insomma, si è quasi liberi di delinquere, tanto si sa, in galera non ci va quasi nessuno! In Romania vi assicuro che i criminali non agiscono indisturbati come accade qui… Noi cittadini onesti non ci sentiamo tutelati da uno Stato che non è in grado di mandare in galera chi non rispetta la legge!Altro punto importante: le aziende italiane, così come le aziende rumene, sono state danneggiate pesantemente dalle politiche dell’Unione Europea. Ma in Italia si aggiunge un problema che in Romania non c’è: la tassazione elevatissima! Come fanno le aziende a sopravvivere con tasse che toccano il 70per cento? E’ pura utopia! Luigi Di Maio ha giustamente denunciato il sistema fiscale italiano, che costringe le aziende a migrare altrove lasciando i propri cittadini senza lavoro.Molti di voi avranno letto il Blog del Movimento 5 stelle del 12 aprile 2017, giorno in cui è uscito un bellissimo articolo di sostegno e appoggio al popolo rumeno che in quel periodo era sceso in piazza a protestare contro la corruzione. Quell’articolo esprimeva la più grande vicinanza a quella protesta così forte, e quando ho letto “la loro battaglia è un esempio per tutti noi”, beh, confesso di essermi emozionato, e mi sono sentito onorato di essere un po’ italiano anche io. Grazie al Movimento per quello che fa, e grazie per avermi dato la possibilità di essere un Consigliere Comunale e oggi di esprimere un mio pensiero. A riveder le stelle! (fonte: Blog di Beppe Grillo)

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Studentessa dell’Università di Parma tra i 10 italiani selezionati per il training Huawei in Cina

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

giulia_piselliParma. Per il secondo anno consecutivo c’è una studentessa dell’Università di Parma, Giulia Piselli, fra i dieci italiani selezionati per partecipare a “Seeds for the Future”, programma annuale di training avviato dal colosso delle telecomunicazioni Huawei nel suo quartier generale in Cina, con il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero per lo Sviluppo Economico.
Giulia Piselli, studentessa del corso di laurea magistrale in Communication Engineering, è da poco tornata dalla Cina insieme agli altri nove ragazzi italiani che con lei hanno partecipato a questa esperienza: due settimane fra tecnologie dell’informazione e cultura cinese, fra Shenzhen (sede di Huawei) e Pechino.“Mi piace definire la mia esperienza in Cina come unica – racconta Giulia Piselli -. In sole 12 ore sono stata catapultata in una realtà talmente diversa dalla mia da rimanerne stregata. A riportarmi coi piedi per terra sono stati i miei compagni di viaggio, 9 provenienti da tutta Italia e 5 da Malta. Credo che condividere questa avventura con altri ragazzi così simili a me sia stata la ciliegina sulla torta per un arricchimento non solo professionale ma anche personale”.La prima tappa del viaggio è stata Shenzhen, con un percorso di formazione all’interno del quartier generale Huawei. Lezioni di Cloud Computing, Wireless e Optical network la mattina e laboratori pratici nel pomeriggio. “Penso che questo – osserva Giulia – sia stato uno degli aspetti più apprezzati da tutti poiché, purtroppo, in Italia le lezioni pratiche vengono spesso a mancare. Detto ciò, ci tengo a ringraziare l’Università di Parma per avermi dato basi solide per apprendere e approfondire nuovi concetti ICT. In particolar modo i professori Riccardo Raheli e Giulio Colavolpe per avermi supportato in questa esperienza”. A Shenzhen, inoltre, Giulia e gli altri partecipanti hanno avuto la possibilità di scoprire le innovazioni tecnologiche Huawei e di capire il processo di realizzazione di alcuni prodotti in una visita alla fabbrica di Songshan Lake.Ci si è poi spostati a Pechino per la seconda settimana, all’interno del campus della Beijing Language and Culture University (BLCU). Qui gli studenti hanno sostenuto un corso intensivo di cinese e frequentato lezioni di calligrafia e pittura. Non sono inoltre mancate le visite ai monumenti storici.Il progetto “Seeds For The Future” si è concluso con la consegna degli attestati di merito all’interno di un importante evento cui hanno partecipato l’Ambasciatore italiano in Cina Ettore Sequi, il Vicepresidente della Huawei Guo Tianming e altri ospiti prestigiosi.“Quest’avventura – conclude Giulia Piselli – non ha solo arricchito il mio bagaglio culturale, ma potrà essere di gran lunga importante per il mio futuro. Sono contenta e onorata di aver condiviso questo percorso con altre 14 persone: ognuna di queste ha infatti saputo a suo modo trasmettermi qualcosa di unico che ora mi porto dentro. Torno da questa esperienza più sicura di me, più consapevole delle mie capacità e con una visione di insieme allargata che senz’altro mi aiuterà nella mia vita professionale come ingegnere delle telecomunicazioni”. (foto: giulia_piselli)

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Se la Sindone fosse un falso, sarebbe un miracolo

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

sindoneQuest’anno formuliamo gli auguri per la Pasqua di Resurrezione parlando di un oggetto che con la Resurrezione ha legami storici: la Sindone di Torino. Sino ad oggi nessuno aveva dato una risposta scientifica alla domanda: in che modo è stata prodotta la immagine sindonica? Ebbene, recenti studi condotti presso il qualificatissimo centro Enea di Frascati, ad opera dei fisici e direttori di ricerca, prof. Baldacchini prima e dal prof. Di Lazzaro oggi, hanno individuato l’unica fonte sinora conosciuta capace di riprodurre su tessuto di lino una traccia superficiale come quella sindonica.
La scienza ha accertato che nessun mezzo meccanico, termico, elettrico o chimico è capace di lasciare su un tessuto di lino una traccia della sottigliezza di quello sindonico, un quinto di micron (millesimo di millimetro). Nessuno sistema è capace di riprodurre una traccia tanto sottile e superficiale. Il segno della Sindone sembrava irriproducibile. Ora si sono avvicinati alla soluzione del problema i fisici dell’Enea, con un raggio laser di luce ultravioletta di adeguata lunghezza d’onda, producendo su un cmq di tessuto linoso, un segno paragonabile a quello sindonico. Un’energia appena di poco superiore brucerebbe il tessuto – sostiene il prof. Di Lazzaro, mentre un’energia appena di poco inferiore, non lascerebbe segno. Conclusione? Se la Sindone fosse un falso, sarebbe un miracolo. (Fausto Carratù)

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Nuova politica UE che protegge i bambini migranti e rifugiati

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

unicef1Bruxelles. L’UNICEF e l’UNHCR accolgono favorevolmente il recente orientamento politico della Commissione Europea: un’importante pietra miliare nella protezione dei bambini migranti e rifugiati. “È la prima politica europea che si rivolge alla condizione e ai diritti di tutti i bambini nei percorsi migratori – rifugiati e migranti, minori non accompagnati e con le loro famiglie – collegando migrazione, asilo e protezione dei bambini”, ha dichiarato Noala Skinner, Direttore dell’ufficio dell’UNICEF di Bruxelles.“Queste importanti linee guida aiuteranno gli Stati dell’UE a rispondere meglio ai bisogni dei bambini rifugiati e migranti. Ci auguriamo vivamente che contribuiranno in modo concreto alla tutela dei tanti bambini che arrivano in Europa dopo essere stati costretti a fuggire dalle loro case a seguito di violenze, guerre e conflitti. Molti hanno affrontato incredibili difficoltà, sia durante che al termine del loro viaggio,” ha dichiarato Diane Goodman, Vice Direttrice dell’ufficio dell’UNHCR per l’Europa.I punti chiave di questa politica includono: la nomina di un tutore per il minore, l’aumento della protezione dei bambini a tutti i livelli e negli hotspot, una migliore raccolta dei dati per garantire un adeguato monitoraggio dei minori, adottando un approccio globale per l’individuazione di soluzioni durevoli, nonché un migliore monitoraggio e cooperazione tra gli Stati.L’UNHCR e l’UNICEF accolgono con favore l’invito rivolto dalla Commissione Europea agli Stati Membri di dare la priorità al finanziamento di progetti rivolti all’infanzia da parte dell’UE e degli Stati Membri, astenendosi da metodi per l’accertamento dell’età invasivi e non necessari, di aumentare i programmi di reinsediamento e altre vie legali per permettere ai bambini di raggiungere l’Europa in modo sicuro. L’impegno da parte della Commissione Europea di investire nella formazione, nell’orientamento e in misure per la protezione dei minori è un ulteriore passo avanti che contribuirà a garantire che il superiore interesse del bambino sia adeguatamente preso in considerazione in tutte le decisioni che riguardano il bambino stesso.L’UNHCR e l’UNICEF hanno definito incoraggiante l’invito che la Commissione ha lanciato agli Stati Membri affinché si faccia tutto il possibile per assicurare che alternative alla detenzione siano disponibili e accessibili sia per i bambini che per le famiglie. Entrambe le agenzie hanno sottolineato che la detenzione non costituisce mai il superiore interesse dei bambini ed è estremamente dannosa per la loro salute e il loro benessere. I bambini non dovrebbero essere detenuti per motivi connessi all’immigrazione, a prescindere dal loro status giuridico o da quello dei loro genitori.La protezione dei bambini deve iniziare valutando i fattori che li hanno spinti ad abbandonare i propri Paesi, che possono includere violenza, conflitti prolungati, movimenti forzati, povertà infantile e privazioni.L’UNICEF e l’UNHCR accolgono favorevolmente l’impegno politico dell’Unione che dà la priorità e supporta i sistemi di protezione nazionali dell’infanzia anche per i minori sfollati o che si trovano oltre i confini europei.L’UNICEF e l’UNHCR auspicano che Unione Europea e Stati Membri implementino questo piano e sostengano gli Stati nella protezione dei minori passo dopo passo per metter fine allo sfruttamento e agli abusi dei bambini.

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Nanotecnologie farmaceutiche dirette al distretto cardiovascolare

Posted by fidest press agency su sabato, 15 aprile 2017

parma universitàParma. Le malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio e lo scompenso cardiaco, rappresentano tuttora un peso sociale non indifferente, provocando oltre il 30% dei decessi a livello globale e impegnando una spesa sanitaria di circa 190 miliardi di euro solo in Europa. Nonostante i numerosi passi avanti fatti dalla medicina in questo ambito, le terapie convenzionali sono ancora poco efficaci. Critici sono, ad esempio, i metodi di somministrazione comunemente utilizzati, come la via orale o endovenosa, che permettono alla dose di farmaco di raggiungere il cuore dopo distribuzione nel circolo sanguigno, causando effetti collaterali e limitandone l’efficacia.La start up parmigiana PlumeStars, fondata da docenti del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma, è stata scelta insieme ad altri 18 partner per entrare a far parte del progetto Cupido (www.cupidoproject.eu), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Horizon 2020 e avviato nel febbraio 2017. L’obiettivo di Cupido è quello di creare una terapia innovativa basata su nanotecnologie farmaceutiche dirette al distretto cardiovascolare.Cupido si prefigge di sviluppare nanoparticelle di farmaco da somministrare per inalazione che, con un semplice respiro, possono, attraverso l’epitelio polmonare, trasportare l’agente terapeutico direttamente al cuore malato. Queste nanoparticelle sono di dimensioni 100.000 volte più piccole di un granello di sabbia e troppo piccole per essere visualizzate con microscopi convenzionali.L’utilizzo di questo nano-sistema terapeutico come mezzo di somministrazione del farmaco può davvero rivoluzionare la farmacoterapia cardiovascolare, diventando il primo approccio terapeutico non invasivo e specifico per il cuore.Per raggiungere l’obiettivo, il consorzio di Cupido sta lavorando per sviluppare nanoparticelle biocompatibili, biodegradabili e che possono auto-assemblarsi per incapsulare farmaci (nuovi o già esistenti), da trasformare successivamente in un preparato adatto al trattamento delle malattie cardiache per via inalatoria. Le nanoparticelle, una volta inalate, raggiungono direttamente il cuore passando attraverso i polmoni. Una volta arrivate al tessuto cardiaco, le nanoparticelle catturate dai cardiomiociti rilasceranno il farmaco che potrà agire nel sito di interesse. La cardio-specificità di questo medicinale sarà garantita da una guida di natura chimica o magnetica, riducendo così l’eventualità di effetti collaterali e abbassando la quantità di farmaco necessaria.Il consorzio, composto da sei gruppi di ricerca, cinque piccole e medie imprese, due industrie e una società farmaceutica, raccoglie una vasta gamma di competenze e unisce la ricerca di punta con l’esperienza pre-clinica e di produzione industriale.
PlumeStars, nata nel 2013 grazie a BioPharmaNet-TEC (Centro Interdipartimentale di ricerca dell’Università di Parma), apporta le sue competenze nell’ambito dei prodotti inalatori, settore che a Parma ha avanzate conoscenze accademiche ed industriali. Durante i quattro anni, finanziati con sei milioni di euro nell’ambito del programma quadro dell’UE Horizon 2020, il progetto cercherà di provare la fattibilità della nanoterapia per via inalatoria in ambito preclinico, preparando la strada a futuri studi clinici. Per maggiori informazioni: http://www.cupidoproject.eu

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