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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Archive for 17 aprile 2018

Emmanuel Macron difende l’idea di una “sovranità europea”

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

· Il Parlamento europeo è la sede della legittimità europea, ha dichiarato Emmanuel Macron
· Il Presidente francese chiede una “sovranità reinventata” dell’Europa per far fronte alle battute d’arresto nazionali
Il Presidente francese Emmanuel Macron ha discusso martedì sul futuro dell’Europa con i deputati e con il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker.
“A mio modo di vedere, il Parlamento europeo rappresenta la sede della legittimità europea, della sua responsabilità e, quindi, della sua vitalità. E’ qui che si gioca la partita del futuro dell’Europa (…), è qui che dobbiamo ancorare la rinascita di un’Europa guidata dallo spirito stesso dei suoi popoli. Auspico che si possano superare le scissioni tra il Nord e il Sud, l’Est e l’Ovest, i piccoli e i grandi, le battute d’arresto nazionali”, ha dichiarato il Presidente Emmanuel MacronA un anno dalle elezioni europee, “la nostra responsabilità nei prossimi mesi è quella di organizzare il vero dibattito europeo, di avere delle scadenze europee che consentano ai nostri popoli di operare una scelta”. “Per far fronte agli sconvolgimenti mondiali, abbiamo bisogno di una sovranità più grande della nostra, ma complementare, una sovranità europea”.
Porgendo il benvenuto a Macron, il Presidente del Parlamento, Antonio Tajani, lo ha ringraziato per la sua partecipazione a un vero dibattito con i deputati. “L’avvenire dell’Europa si gioca adesso e inizia qui, nel cuore della democrazia europea. E’ ora di trasformare questa visione in realtà: un’immigrazione controllata, una politica estera e di difesa forte per un’Europa in sicurezza”, ha dichiarato.La maggioranza dei leader dei gruppi politici del Parlamento ha accolto con favore lo slancio pro-europeo del Presidente Macron, come pure il ruolo della Francia nel recente intervento militare congiungo in Siria, chiedendo al contempo una maggiore unità europea e la creazione di un esercito europeo. Altri deputati hanno evidenziato le sfide che l’Unione europea deve fronteggiare attualmente: combattere il terrorismo, gestire la crisi migratoria, le tecnologie digitali e il completamento dell’Unione economica e monetaria.

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Il centro destra si impallina da solo

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Il tira e molla tra il centro-destra e i pentastellati lascia l’amaro in bocca. Lo dobbiamo al fatto che abbiamo dovuto sorbirci l’intraprendenza berlusconiana anche quando si pensava fosse stato messo alle corde. Niente da eccepire se si fosse trattato di una normale contesa politica e non d’interessi di parte e tenuti sotto traccia con la questione dei rapporti di forza politici e le varie sonate populiste pronte a svanire il giorno dopo del voto. Ne consegue che dal 2013 ad oggi non esiste una forza maggioritaria nel paese che possa richiamarsi alla destra o alla sinistra nel senso classico del termine ma semmai un calderone centrista dove c’è dentro di tutto e fa gola a tutti. Questo centro è il solo nel poter dire che è in grado d’esprimere una maggioranza assoluta ma stranamente è nei fatti incapace a realizzarla.
Il perché si riesce a spiegarlo solo se partiamo dall’idea che gli elettori italiani nel complesso hanno al loro interno una trasversalità fortemente pronunciata che si può sintetizzare in due distinte fazioni e tantissimi distinguo. Tanto per fare un esempio banale, ma a mio avviso illuminante, ci troviamo con il modesto pensionato che vota Forza Italia. Un partito che fa implicitamente una politica in difesa dei grandi interessi del capitale anche se non vuole darlo a vedere, in modo palese, proprio per rubare la scena a quelli che ne avrebbero la titolarità. Nel frattempo il PD che dovrebbe avere la vocazione a sinistra si è di fatto trasformato in un movimento centrista che fa l’occhiolino alla destra. In questo modo si stanno rimescolando le carte tanto che non si può più dire che ognuno, con coerenza, riesca a fare la parte che gli spetta ma tenda a predicare bene e a razzolare male, anzi malissimo. A questo punto volendo semplificare le cose possiamo dire che in realtà sono solo due le forze im campo: quelli che hanno e quelli che sono ed è un discorso così esplicito che oggi sappiamo che ci vogliono 3 miliardi e mezzo di individui per eguagliare la ricchezza delle 45 persone più lucrose del mondo. Logica vorrebbe che un numero così grande fosse in grado di condizionare tale piccola entità ed invece succede tutto il contrario. E’ il nostro male oscuro e in Italia si manifesta in tutta la sua evidenza. (Riccardo Alfonso)

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Amos Gitai e il nuovo progetto cinematografico

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Ferrara 18/4/2018 alle 17 al MEISHOP appuntamento con Gitai (Via Piangipane 81, ingresso gratuito), mentre alle 21, al Cinema Boldini (Via Previati 18, ingresso 5 €), si terrà la proiezione del film Tsili (2014), che sarà introdotto dallo stesso autore. A conversare con lui, il Direttore del MEIS Simonetta Della Seta e lo scrittore Alain Elkann (è prevista una traduzione dall’inglese). Durante la sua permanenza a Ferrara, il cineasta farà inoltre dei sopralluoghi, in vista delle riprese su Doña Gracia Nasi.
Gitai, che da oltre quarant’anni indaga con la macchina da presa la complessità dell’identità ebraica e israeliana nelle sue radici umane, culturali, filosofiche ed economiche, arriva a Ferrara da Israele per illustrare i motivi che lo hanno spinto a puntare i riflettori sulla vita di Doña Gracia, uno straordinario personaggio femminile che, all’inizio del 1500, animò anche la vita ferrarese. Qui, grazie all’apertura dei Duchi d’Este, ebbe il coraggio di tornare all’ebraismo, religione che la sua famiglia – di antico casato ebraico e proveniente dalla Spagna e poi dal Portogallo – aveva dovuto abbandonare dopo l’editto di espulsione degli ebrei, firmato da Isabella e Ferdinando di Castiglia nel 1492.
Nata probabilmente nel 1510 a Lisbona, Gracia Nasi fu tra le figure più formidabili del mondo sefardita, ed ebraico in generale, dell’epoca. A seguito della conversione forzata, i Nasi mutarono il nome in De Luna e Gracia divenne Beatrice, anche se fu educata occultamente al giudaismo e si sentì sempre ebrea. A 18 anni sposò Francisco Mendes, un ricco mercante che commerciava spezie nelle Indie Orientali, e da lui ebbe la figlia Ana. Prima di morire, nel 1535, Francisco dispose che l’amministrazione della sua fortuna fosse equamente divisa tra la moglie, della quale aveva evidentemente colto l’intelligenza e l’intraprendenza, e il fratello (e socio) Diogo, che viveva ad Anversa. E fu proprio lì che Beatrice si trasferì insieme ad Ana e alla sorella minore Brianda, dopo l’istituzione, nel 1536, di un’Inquisizione portoghese sul modello di quella spagnola. La permanenza ad Anversa, allora principale centro finanziario d’Europa, non poteva tuttavia che essere temporanea, ricadendo la città sotto il dominio spagnolo e, dunque, all’interno della giurisdizione dell’Inquisizione. I legami tra i Mendes e i de Luna si rafforzarono nel 1539, quando Brianda sposò Diogo e dai due nacque una figlia. Alla morte di Diogo, nel 1543, Beatrice (Gracia) si vide affidare dal testamento del cognato la gestione di metà del suo patrimonio e questo portò a una frattura con Brianda.Intanto, Beatrice riuscì a fronteggiare i tentativi di chi, infangando la memoria del suo defunto marito o chiedendo in sposa la piccola Ana, mirava alle sue enormi sostanze. E nel 1544, con l’aiuto del nipote Joseph, organizzò la fuga a Venezia, dove lei e i familiari mantennero una facciata cattolica per ragioni strategiche, considerato anche che gli ebrei, dal 1516, erano confinati in un ghetto affollato e insalubre.
Il governo imperiale si vendicò accusando le sorelle Mendes di apostasia e ponendo un embargo sulle loro proprietà e crediti ad Anversa, che però Joseph riuscì in buona parte a recuperare. Anche a Venezia, tuttavia, c’era chi voleva mettere le mani sulle loro ricchezze: non appena la disputa tra Brianda e Beatrice per il controllo dei beni si riaccese, fu portata davanti al tribunale veneziano, che stabilì che metà del patrimonio fosse controllato dal tesoriere pubblico di Venezia fino a quando la nipote di Beatrice non avesse compiuto diciotto anni.
La Mendes, però, si era già organizzata per spostare famiglia e capitali a Ferrara, dove il Duca d’Este Ercole II la accolse con onore nel 1549, ansioso di ospitarne le floride attività. Qui, per la prima volta, i Mendes poterono tornare a vivere apertamente come ebrei e Beatrice ridiventò Doña Gracia Nasi, distinguendosi non solo per la sapiente gestione della propria azienda, ma soprattutto per il ruolo propulsivo delle attività letterarie e tipografiche tra gli ebrei della città, che divenne il fulcro della produzione editoriale marrana. L’opera più influente del periodo fu la Bibbia di Ferrara (1553), una traduzione in spagnolo volgare della Bibbia ebraica di Abraham Usque e Yom Tov ben Levi Athias. La versione destinata all’uso ebraico fu dedicata proprio a Doña Gracia, a riprova della sua autorevolezza. Così come lo fu l’opera epica in portoghese di Samuel Usque Consolazione per le tribolazioni di Israele, che in un lungo brano descrive gli sforzi economici e organizzativi di Gracia per aiutare i conversi in fuga dal Portogallo e il loro insediamento in Italia o nell’impero ottomano.
Ma l’atmosfera della controriforma stava ormai rendendo anche Ferrara un luogo sempre più ostile e nel 1552 Gracia Nasi partì per Costantinopoli, insieme alla figlia e a una consistente quota dei propri averi. Nella capitale ottomana, dove continuò a condurre gli affari di famiglia, Gracia viveva in grande stile ed era devotamente chiamata “La Senora”. Eppure non smise mai di impegnarsi profondamente nella vita ebraica e assunse, anzi, un ruolo di guida nel mondo sefardita, dispensando carità (si diceva che ogni giorno facesse posto alla sua tavola a un’ottantina di indigenti), aiutando i fuggiaschi dalla penisola iberica, dando sollievo agli ebrei prigionieri e in difficoltà, sostenendo rabbini, studiosi e ospedali in tutto l’impero, e fondando una yeshiva (collegio rabbinico) e diverse sinagoghe.
Tra le ultime vicende note di Gracia si segnala l’audace e lungimirante progetto promosso nel 1560 col nipote: la creazione di un insediamento ebraico autosufficiente sul sito dell’antica Tiberiade, in Terra Santa, come rifugio per i conversos giunti da Spagna e Portogallo. Pare che Joseph ottenne dal sultano le rovine di Tiberiade con sette villaggi circostanti e che nel 1566 il piano fu reso operativo, anche se una generazione dopo non era rimasta che una manciata di famiglie. Quando Gracia morì, nel 1569, venne meno una donna influente e rispettata, combattiva e mai rassegnata di fronte alle avversità, consapevole dei propri privilegi eppure intensamente devota, un’imprenditrice ante litteram abile e piena di risorse, leader della diaspora sefardita e generosa benefattrice delle imprese ebraiche, vera incarnazione della solidarietà appassionata tra gli esuli.
Un’altra donna ebrea è al centro del film Tsili, di cui Gitai presenterà la visione alle 21, al Cinema Boldini (versione originale, sottotitoli in italiano) via Previati 18 Ferrara. Tsili è il nome della giovane che, negli anni Quaranta del secolo scorso, si nasconde in un bosco alla periferia di Czernovicz, dopo che i suoi parenti sono stati deportati nei campi di concentramento. Con l’istinto di un animale, si costruisce un nido in piena zona di combattimento e sopravvive. Poi arriva Marek, che scopre il suo nascondiglio. Si rivolge a lei in yiddish e, quando capisce che anche lei è ebrea, si trasferisce nel rifugio di Tsili. Un giorno Marek va al villaggio in cerca di cibo, ma non torna più. All’improvviso, senza alcun preavviso, la guerra finisce e la ragazza lascia la sua tana. Incontra i sopravvissuti dei campi e insieme si dirigono verso una barca, che li porterà in un’altra terra.

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Alessandra Mirabella in concerto

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Palermo mercoledì 18 aprile ore 21.30 Alessandra Mirabella al Blue Brass via dello Spasimo 15, nell’ambito della stagione concertistica della Fondazione The Brass Group. E’ una delle voci principali protagoniste del Jazz vocale siciliano, il suo è un modo classico ed elegante di porgere i brani, derivato dall’ascolto dei grandi crooner, filtrato attraverso una sensibilità spiccatamente mediterranea.
Fedele alla tradizione jazzistica, Alessandra Mirabella, intende la ricerca vocale come indagine di un suono intimo e profondo, “crooneristico”, uno stile vocale sussurrato. La cantante, facendo leva su tutte quelle qualità vocali vicine al parlato e al sentimento confidenziale interpreterà riarrangiamenti di brani di Cole Porter, Duke Ellington, Irving Berlin, Antonio Carlos Jobim e Pixinguinha. Una lady della voce, per un concerto incentrato sulle musiche dei grandi compositori del ventesimo secolo. Per il concerto a Palermo, l’artista ha scelto una ritmica tutta siciliana: oltre a Giuseppe Preiti al piano, saranno presenti Sergio Munafò alla chitarra, Giuseppe Costa al contrabbasso e Paolo Vicari alla batteria.
Biglietti a partire da euro 10,00 più i diritti di prevendita. Da quest’anno, inoltre, la Fondazione ha attivato, oltre all’acquisto online dei biglietti tramite il circuito http://www.ticksweb.com e i punti vendita autorizzati. http://www.thebrassgroup.it.

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Parlamento europeo: leader politici del PE condannano uso armi chimiche in Siria

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Il Presidente Antonio Tajani, in apertura della sessione plenaria di Strasburgo, ha ribadito che l’uso di armi chimiche è una linea rossa che non può essere superata impunemente.
“Dinnanzi alla gravità della situazione”, ha detto Tajani, “credo sia necessario che il Parlamento invii un messaggio forte già in apertura della seduta odierna, e prima del dibattito di domani pomeriggio con l’Alto rappresentante Mogherini e del confronto che avremo in mattinata con il Presidente della Repubblica francese Macron”.“Oggi, il Parlamento deve ribadire in maniera forte e chiara che l’uso delle armi chimiche è inaccettabile e rappresenta una linea rossa che non può essere superata impunemente.”
“La drammaticità della situazione deve fugare ogni dubbio sulla necessità e l’urgenza di costruire una sempre più incisiva politica estera e di difesa comune. La discussione in corso sul prossimo bilancio è un test essenziale sulla nostra volontà di dotarci delle risorse indispensabili per essere veri attori globali”, ha concluso il Presidente del PE.
Sono poi intervenuti in plenaria anche i leader dei gruppi politici, che hanno condannato l’uso di armi chimiche. La maggior parte di loro ha espresso sostegno agli attacchi militari degli Stati Uniti, della Francia e del Regno Unito, volti a porre fine ai “crimini di guerra” del regime di Assad, mentre altri deputati hanno criticato i militari per aver operato senza un mandato internazionale. I deputati hanno inoltre affermato che i colloqui di pace devono iniziare quanto prima, coinvolgendo tutte le parti del conflitto e sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Il Presidente Tajani condividerà i dettagli della discussione tenutasi in apertura di sessione con il Presidente francese Macron, prima del dibattito di domani con quest’ultimo.

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Trollbeads Attending the Winter Olympic Games in PyeongChang

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

The Danish curling ladies have returned after some exciting and successful weeks attending The Olympic Games in PyeongChang in South Korea. Although the team had only played together for three months before the Olympic Games’ qualification matches and none of the ladies were professionals, the team managed to qualify for one of the two tickets for the Olympics. The team did not win medals but can be proud of delivering great results and even of a victory over the Canadian world champions.Trollbeads met the Olympic curling sisters, Madeleine and Denise Dupont, and two young players, Julie Dall Høgh and Mathilde Halse in the Gentofte Curling Club to hear about their participation in the Olympic Games.Two days before the opening ceremony in PyeongChang, employees at the Trollbeads’ headquarters in Copenhagen got the idea to send luck bracelets to the Danish Olympic team’s female participants including the curling team’s five members, freestyle skier Friis-Salling in addition to speed-skater and standard bearer Elena Rigas.
However, without the help of the enthusiastic and energetic General Manager of Tribons Corp., Trollbeads’ Korean distributor in Seoul, the idea would not have been realistic. He chose to take his car and drive for 12 hours to personally hand over the bracelets. He drove from Seoul to the curling team’s hotel in Andong, PyeongChang without even accepting an offer to get a coffee and some water. He was just wanting to make sure the Trollbeads’ gifts arrived before the opening ceremony on 9 February.”It was like receiving a gift from home. Very nice. We were very impressed that he had come all the way from Seoul to find us. It was really cool,” team captain Madeleine Dupont says.Presently the team is preparing for the last matches of the year. After that the team will go on summer holiday till September. The team is planning to join the Winter Olympic Games in Beijing, China in four years although the men’s curling team has decided not to participate in 2022. Madeleine is optimistic about the future of the new team.”I am working for a media agency, Denise is a school teacher and Julie and Mathilde attend sports colleges. We were the only non-professional female curling team attending the Olympic Games. Therefore, we cannot exercise as much as the other teams. For that reason, we are very satisfied with our results and have great hopes for the future and the Beijing 2022 Olympic Games.”We ask how the atmosphere was between the competing athletes and the overall impressions of the Korea trip:” Curling is a gentleman’s sport where you show respect towards your opponents. Thus, we have had a great relationship with all our opponents. The Japanese team was particularly friendly. Following Japanese culture, they gave us gifts before the matches. I know this is a tradition but no matter what, it contributed to the good atmosphere.”Olympic cities around the world look like each other. However, Korea was particularly beautiful. We were met with kindness and most Koreans speak very good English contrary to some of our opponents. This can make communication during the matches difficult. Korea seems like a country where all works well. Transportation went smoothly. Everybody lined up and bus schedules were punctual,” Madeleine comments.We follow the team to the curling alley and Madeleine’s fellow players join in telling about the Trollbeads gift. Mathilde Halse comments:
” When we received the Trollbeads bracelets, I skyped with my mother and she immediately exclaimed:” How cool.” I did not know Trollbeads before. Now I wear the bracelet most of the time”.Julie Dall Høgh comments:” I knew Trollbeads before as my grandmother used to give us beads for our birthdays. I am therefore very happy about my new Olympic Game-luck- bracelet – it is a great memory.”” Thanks to the devotion of the Korean distributor, we managed to receive the bracelets before the opening ceremony and felt very blessed. We wore the bracelets almost every day during the games. The length is ideal as the bracelets sat tight around our writs which was great when playing. This year we were wearing the Olympic Game collection designed by ECCO shoes and Craft, otherwise we aren’t usually sponsored. Therefore, the bracelets were such a lovely surprise and meant a lot to us – not least thanks to the long drive it took to deliver the bracelets. Thank you so much!” Denise Dupont finishes. Denise is the oldest player on the team and the most experienced in terms of Olympic Games. The guests from Trollbeads leave the curling alley to allow the team to resume the training.
Trollbeads, a Danish family-owned jewellery brand, was established in 1976 and invented the original bead-on-bracelet concept. At the core of the brand lies self-expression through 600 different beads in silver, gold and glass and gemstones. Trollbeads jewellery is available in more than 30 countries through the company’s own flagship stores, independent retailers, and online at http://www.trollbeads.com.

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Fondazione Agnelli: il crollo demografico farà perdere 1 milione di alunni

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Lo studio, realizzato sulla base di elaborazioni dei dati Istat e pubblicato oggi, prevede che “nel prossimo decennio l’evoluzione demografica porterà a una significativa contrazione della popolazione studentesca – 3/18 anni – in tutte le circoscrizioni e regioni del Paese (da 9 a 8 milioni), che comporterà a regole vigenti la scomparsa di decine di migliaia di classi e di circa 55mila cattedre. Con significative implicazioni per le politiche dell’istruzione dei prossimi governi”. Per il sindacato Anief, non si comprende quale sia il nesso tra la riduzione delle iscrizioni, dovuta anche al calo dei flussi migratori, e quella delle cattedre. Il decremento del tasso demografico, anche tra la popolazione straniera, non può innescare la scontata logica del risparmio pubblico, già quantificato in quasi 2 miliardi di euro annui. La riduzione di alunni, piuttosto, potrebbe essere l’occasione buona per eliminare migliaia di classi pollaio, di tornare alla didattica per moduli alla primaria, di reintrodurre le copresenze e di mutare i cicli scolastici a partire dall’anticipo dell’obbligo formativo.Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il calo demografico è la giusta opportunità per realizzare una serie di operazioni a portata di mano. Come l’anticipo a 5 anni dell’obbligo scolastico alla materna, come previsto in Francia, visto che nel nostro Paese la scuola statale copre solo una porzione di questa offerta formativa. In contemporanea, si dovrebbe finalmente avallare l’obbligo scolastico sino ai 18 anni, come già era stato previsto nel nostro Paese due decenni fa. Ma bisognerebbe anche programmare una flessibilità degli organici sul territorio, assegnando più risorse umane e finanziarie alle scuole posizionate nelle aree con maggiore difficoltà. In Italia, solo un bambino su quattro frequenta il percorso 0-6 anni e 4 cittadini su 10 sono in possesso soltanto della licenza media. Con la soglia degli abbandoni ancora ben oltre quel 10% indicato da tempo da Bruxellex e con un giovane su tre che abbandona gli studi prima di avere conseguito la maturità. Per non parlare dei 15enni che, nell’ultimo periodo, hanno ammesso in gran numero, il 40%, di non volere proseguire all’Università. E anche tra i diplomati c’è disaffezione verso gli studi superiori. Servirebbe introdurre una politica di tutela dei giovani, della famiglia e d’incentivazione delle nascite. Con maggiori sussidi che garantiscano un vero diritto all’istruzione e una seria alternanza scuola-lavoro.

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Mobilità personale scolastico

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

La Corte di Cassazione, che in questo senso si è espressa a sezioni unite con la sentenza n. 22552/16, risolvendo l’annoso problema della mancata parità di trattamento tra personale di ruolo e precario, accorda le richieste di non discriminazione patrocinate dal sindacato. Lo stesso principio vale per la validità dei servizi svolti, che vanno per forza di cose considerati tutti per intero. E ciò vale, ovviamente, anche per i docenti di sostegno. I quali, lo ricordiamo, sono insegnanti abilitati con diritti analoghi ai colleghi su disciplina. Detto questo, rimane un mistero il perché al Miur si continui a considerare il loro servizio pre-ruolo non utile per il raggiungimento del quinquennio di servizio e a chiedere, in questo modo, il ritorno sulla loro disciplina d’insegnamento. Secondo il giovane sindacato, risulta quindi illegittima la norma contrattuale laddove non riconosce il servizio pre-ruolo come utile per la valutazione del servizio obbligatorio da svolgere nei trasferimenti. A questo proposito, nel periodo di consegna delle domande di trasferimento, che rimarrà aperto fino al prossimo 26 aprile, Anief ricorda di dichiararlo nella domanda, per poter impugnare il tutto. Per aderire al ricorso vai al seguente link.Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Appena Anief diverrà rappresentativa, al fine di ottenere il punteggio spettante in fase di richiesta di mobilità ed in particolare di trasferimento annuale, si batterà al massimo sia per questa istanza, sia per revisionare la tabella di valutazione dei titoli, per valutare il servizio nella paritaria, tutto quellopre-ruolo nelle graduatorie interne d’istituto e per garantire i trasferimenti attraverso l’adeguamento degli organici di fatto agli organici di diritto. Proprio in questi giorni è indispensabile rivolgersi in tribunale per presentare anche altri ricorsi Anief e non soccombere dinanzi alle norme ingiuste incluse nel contratto vigente sulla mobilità del personale scolastico.

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Sei cantanti lirici scelti per l’opera “L’importanza di esser Franco”

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Trapani. Sono sei i cantanti lirici scelti per l’opera “L’importanza di esser Franco”: Marta Biondo, MS/Contralto, interpreterà MRS Prism; Chiara Cabras e Ilenia Tosatto, soprani, Cecily Cardew; Alfonso Michele Ciulla e Fabio Mario La Mattina, baritoni, Merriman e Lane; Tiberia Monica Naghi, soprano, Lady Gwendolen Farifax.Oltre 20 i cantanti lirici provenienti dalla Sicilia, dall’Italia e dalla Germania che hanno partecipato alle audizioni che si sono svolte al Palazzo De Filippi per “Opera Studio”, un progetto didattico di alto perfezionamento per la messa in scena dell’opera “L’importanza di esser Franco”, commedia in 3 atti di Oscar Wilde con adattamento e versione ritmica del compositore Mario Castelnuovo Tedesco.Il Luglio Musicale Trapanese intende scoprire e valorizzare nuovi interpreti per il repertorio operistico della stagione lirica.L’ “Opera Studio” si svolgerà a Trapani, nella seconda decade di Giugno, la produzione e le prove dell’opera avranno inizio domenica 8 luglio 2018. L’opera sarà rappresentata presso il Chiostro di San Domenico a Trapani nei giorni 29 Luglio e 1 Agosto 2018. «Sarà un laboratorio di formazione, specializzazione e perfezionamento per le professioni del teatro musicale. Il progetto mira a completare ogni aspetto della formazione professionale del cantante, da quelli più spiccatamente musicali, a quelli della presenza scenica sul palcoscenico, della corretta dizione e della scelta del repertorio», così dichiara il Maestro Andrea Certa, responsabile della programmazione lirica e casting manager dell’Ente Luglio Musicale Trapanese.
Tanta l’emozione dei partecipanti alle audizioni. Alcune dichiarazioni: “Ho deciso di partecipare a questa iniziativa perché l’Ente Luglio Musicale è il Teatro di Tradizione della mia provincia, e avrei comunque il piacere di debuttare anche in questo teatro”, “Per me sarebbe un grandissimo onore poter partecipare a questo laboratorio, ricoprendo uno dei ruoli richiesti, ed una grandissima opportunità di lavoro”, “Ho ancora l’adrenalina post audizione, però come sempre cerco di fare tutto quello che posso e spero di farcela. Se sono venuta qui è perché mi interessa e ci tengo, quindi incrociamo le dita e aspettiamo”.

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Cenere e Polvere, il pop-rock di Juel che strizza l’occhio al fashion

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Nuovo capitolo per la cantautrice, ballerina e modella Juel, che ancora una volta mescola le carte nel tavolo musicale pubblicando un singolo che ammicca a sonorità molto più pop-rock rispetto alle atmosfere urban alle quali aveva abituato il pubblico. Cenere e Polvere è il titolo del nuovo singolo dal 13 aprile in tutte le piattaforme digitali pubblicato da Limited Music Trade/Believe. Beat elettronici rincorrono una ritmica serrata e un ritornello melodico, dove l’artista ha modo di mostrare la sua grinta e la sua femminilità allo stesso tempo. Dal testo si capisce come il protagonista sia il tempo, che batte come il tintinnio di una lancetta di un orologio e le risuona nella testa, ricordando all’artista quello speso per amore (Tempo che non torna più, Il tempo perso dietro a lui). Passato e futuro sono rappresentati come cenere e polvere, in entrambi i casi granelli materici ma generati da eventi differenti. La cenere è il resto di una storia consumata nel tempo, il fuoco della passione è ormai spento (Di questo fuoco spento resta cenere, nel cuore arido sospesa è la polvere). I tentativi di salvare il ricordo bloccano la nascita di un nuovo amore che aspetta di essere vissuto, la polvere si posa per la lunga attesa su questo nuovo amore che viene rimandato e soffocato.Il video, diretto da Gabriele Remotti, si basa su una scenografia minimale e una fotografia luminosa che rendono Juel protagonista in tutto e per tutto. Cambi d’abito e coreografie attraversano le immagini rivelando la sua eclettica sensualità. Dal tailleur più elegante al jeans strappato, come dal soul al rock Juel attraversa con disinvoltura i generi musicali come i contesti estetici, sempre mantenendo il suo timone stilistico.Nel videoclip l’artista è anche impegnata a suonare la batteria, strumento che più incarna la sua essenza ritmica. Lo studio della batteria è una passione che coltiva da sempre, parallelamente al ballo, alla recitazione e al canto.

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Angela Merkel ad Assisi

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

La cancelliera tedesca Angela Merkel, farà visita alla Basilica di San Francesco d’Assisi il prossimo 12 maggio per ricevere in dono, dai frati del Sacro Convento, la lampada della pace di San Francesco per “la sua opera di conciliazione in favore della pacifica convivenza dei popoli”. All’incontro, durante il quale la cancelliera terrà una lectio, sarà presente anche il presidente della Repubblica della Colombia e premio Nobel per la pace, Juan Manuel Santos. Il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, ha sottolineato che la lampada di San Francesco è “un dono che auspichiamo alimenti lo spirito programmatico dei governanti volgendolo sempre più alla ricerca del bene comune, dello sviluppo e dei rapporti tra i popoli sulla base di principi quali la cura della casa comune, la condivisione e l’integrazione. Un’Europa che, – continua padre Mauro – lo vediamo, ha ancora tanta strada da fare per giungere ad una possibile ‘unità plurale’. L’Europa deve confrontarsi con le luci e le ombre della sua storia e le difformità interne ed esterne, imparando ad accogliere l’altro e a superare le differenze”.
Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella sede dell’Associazione Stampa Estera in Italia, hanno partecipato il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, l’Ambasciatore della Repubblica di Colombia in Italia, Juan Rafael Mesa Zuleta, il Consigliere Capo Ufficio Stampa e Affari Culturali dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede, Julian Rössler, il Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata della Repubblica di Colombia presso la Santa Sede, Betty Escorcia, e il Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato.
“In un contesto così drammatico di guerre e ingiustizie – ha dichiarato padre Fortunato – abbiamo bisogno di gesti e ‘luci’ di pace. E’ necessario e urgente maturare la consapevolezza che la guerra è la sconfitta dell’uomo”In preparazione dell’evento del 12 maggio si terranno una serie di incontri presso il Sacro Convento di Assisi: 21 aprile alle 17.00, dibattito sulla “crisi europea” e il 3 maggio dalle 9.00 alle 18.00 dal titolo “la cooperazione nell’Europa che cambia”.

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Seminario “La formazione universitaria dell’educatore dei servizi per l’infanzia”

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Parma Mercoledì 18 aprile, alle 10.30, nell’Aula Magna del Polo didattico di via del Prato dell’Università di Parma, si terrà il seminario “La formazione universitaria dell’educatore dei servizi per l’infanzia”. L’appuntamento, organizzato nell’ambito dei corsi di laurea di area pedagogica dell’Università di Parma è centrato sulla formazione dell’educatore dei servizi per l’infanzia, con il coordinamento di Elena Luciano, del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC).Dopo l’intervento di Sara Rainieri, Pro Rettrice per la Didattica, parlerà Diego Saglia, Direttore del Dipartimento DUSIC e quindi Paolo Calidoni, Coordinatore dell’Unità Educazione-Dipartimento DUSIC.Lorenzo Campioni, pedagogista, del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, interverrà su “Stato dell’arte dell’attuazione delle nuove normative nel sistema educativo per l’infanzia 0/6“.
Il seminario è aperto a tutti.Agli interessati sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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Forestali e diritti dei militari

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

“Bene la decisione della Consulta sulla legittimità dei sindacati militari, ma non basta. Ora occorre subito una legge che ne disciplini il funzionamento”.
La Federazione Rinascita Forestale e Ambientale (FeRFA) auspica che il necessario intervento del Parlamento sia il più celere possibile, alla luce della storica scelta della Corte Costituzionale che, nella giornata di ieri, ha dichiarato l’incostituzionalità della norma del Codice dell’ordinamento militare, che vieta la creazione di sindacati tra i militari.Il divieto costituiva oramai un retaggio storico, in contrasto con l’evoluzione del diritto internazionale e dei principi sanciti della Corte europea dei diritti dell’uomo e dal Comitato europeo dei diritti sociali.
La FeRFA – che racchiude le sigle sindacali dell’ex Corpo Forestale dello Stato e tre associazioni di categoria (Assodipro, UFDI, Unforced) – era coinvolta nel giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale attraverso l’intervento ad adiuvandum svolto da centinaia di ex Forestali che, dal gennaio 2017, sono stati obbligati ad assumere lo status militare da uno dei decreti della Riforma Madia della P.A.Tuttavia, mai come ora, diviene necessario l’intervento del legislatore: la Consulta, infatti, ha sancito che la libertà sindacale applicata al personale militare necessita comunque di una apposita regolamentazione normativa.
“Saremo in prima linea – afferma l’avvocato sannita Egidio Lizza, che difende migliaia di ex Forestali davanti alla Corte Costituzionale e al Comitato europeo dei diritti sociali – perché ciò costituisca uno dei principali obiettivi del nuovo Parlamento. In un periodo di necessarie limitazioni agli sprechi di denaro pubblico, occorre ricordare che mentre i sindacati sono sostenuti dai singoli associati, le attuali rappresentanze militari, oramai dichiarate incostituzionali, gravano di fatto sul bilancio dello Stato per milioni di euro”.
La vittoria, propiziata dall’azione di Assodipro (l’associazione che da anni è impegnata nella difesa dei diritti dei militari), assistita dal Prof. Andrea Saccucci, si inserisce a pieno titolo nel solco della battaglia legale avviata dagli ex Forestali per cancellare il decreto della Riforma Madia, che li ha militarizzati, e per ritornare ad avere uno status civile ed una collocazione autonoma quale forza di Polizia ambientale.
“Il prossimo appuntamento con la Consulta è in programma il 5 giugno – ricorda Lizza – che questa volta dovrà giudicare se sia legittima la riforma che ha cancellato il Corpo Forestale dello Stato, Forza di Polizia ad elevata specializzazione per la tutela del nostro patrimonio ambientale ed agroalimentare, militarizzando forzatamente la gran parte dei suoi dipendenti e disperdendo le loro professionalità in diversi Corpi, Amministrazioni ed Enti”.

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Mostra di: Fausto Pirandello, Giovanni Stradone, Lucio del Pezzo, Ignazio Schifano

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Palermo, dal 19 Aprile al 12 Maggio 2018 Inaugurazione giovedì 19 Aprile, ore 18:00 La Galleria Lombardi e La Galleria d’arte La Nica, in occasione di Palermo capitale Italiana della cultura e della biennale “Manifesta 2018”, intraprendono una collaborazione aprendo a via Villaermosa 41 il proprio spazio espositivo. L’inaugurazione sarà dedicata a quattro artisti, di generazioni e provenienze geografiche diverse. Fausto Pirandello (1899-1975), siciliano, maestro indiscusso del Novecento italiano e non solo. Illustri storici europei lo stanno sempre più considerando uno dei maggiori artisti della figura.
Giovanni Stradone (1911-1981), esponente della Scuola romana, definito da Lionello Venturi “il più tipico e coerente rappresentante dell’espressionismo italiano”.
Lucio del Pezzo (1933), napoletano, ma milanese d’adozione, con un lungo soggiorno a Parigi dove assume un ruolo importante nella Patafisica europea. Tra i fondatori del Gruppo 58 di Napoli, d’impostazione neosurrealista e neodadaista. Ignazio Schifano (1976), Palermitano, artista di punta nella nuova realtà pittorica italiana contemporanea.
Orari: martedì-sabato 10:30 – 13:00 / 16:30 – 20:00 | lunedì 16:30 – 20:00

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Canon si congratula con Ronaldo Schemidt, vincitore del premio World Press Photo of the Year 2018

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

La foto di Ronaldo ritrae un uomo avvolto dalle fiamme in mezzo ai violenti scontri con la polizia in assetto antisommossa durante una protesta contro il Presidente venezuelano Nicolás Maduro, a Caracas.Canon estende le congratulazioni agli altri otto vincitori nelle singole categorie, tra questi anche due Canon Ambassador: Magnus Wennman, vincitore nella categoria ‘People’ e Giulio Di Sturco, che si è aggiudicato il secondo posto nella categoria ‘Contemporary Issues’.World Press Photo Contest, che vede la collaborazione di Canon per il 26° anno consecutivo, è riconosciuto a livello internazionale come il più prestigioso concorso di fotogiornalismo al mondo. I giudici hanno selezionato l’immagine vincitrice del World Press Photo of the Year tra le 73.044 foto inviate da 4.548 fotografi da 125 paesi. Ronaldo Schemidt ha ricevuto un premio di 10.000 euro, oltre all’attrezzatura Canon, un Golden Eye Award e un attestato.In occasione di una recente ricerca condotta da Canon in collaborazione con World Press Photo, alla richiesta di stilare una classifica degli elementi più importanti per un visual storytelling di successo, il 55% dei fotografi intervistati ha messo al primo posto “provocare un cambiamento di prospettiva su un argomento o un problema”.A dimostrazione del proprio impegno nel campo del fotogiornalismo, Canon ha in programma una serie di attività per i prossimi 12 mesi:
· 20 festival della durata di un giorno organizzati in tutta Europa per mostrare le immagini vincitrici del World Press Photo Contest e scoprire le storie che si nascondono dietro a ogni scatto
· sostegno al Joop Swart Masterclass, il programma che offre una piattaforma pensata per incoraggiare i giovani fotografi del futuro con i preziosi consigli di famosi fotoreporter e importanti rappresentanti del mondo della fotografia
· in occasione del Festival Visa pour I’Image 2018, Canon sceglierà 200 studenti provenienti da tutta Europa che parteciperanno a un ricco programma formativo di tre giorni, destinato a promuovere lo sviluppo professionale. I workshop saranno condotti da Canon Ambassador e professionisti del settore.
Per conoscere le storie delle immagine premiate al World Press Photo e scoprire le interviste con i vincitori delle singole categorie, visita il sito: http://www.canon-europe.com/pro/events/world-press-photo/

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After devastating hurricane, community unites in reconstruction

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

ROSEAU, Dominica — Hurricane Maria, a Category 5 storm, was one of the most severe Atlantic hurricanes on record. When it swept through the Caribbean some seven months ago, the destruction it left in its wake was staggering—homes destroyed, agricultural fields ruined, and communities decimated. International media coverage at the time rightfully focused on the loss and tragedy that the people of the islands had suffered.But in the months since, another story has unfolded in the Caribbean—one that is hopeful, positive, and not commonly told. It is the story of communities, throughout the islands, that have discovered in tragedy the power of unity, cooperation, and collective action to rebuild the physical environment and strengthen the social and spiritual connections that bind neighbors together. It is these connections that are essential for resilience in times of trial.When natural disasters strike, communities that are united in their efforts “are more capable of taking meaningful and effective steps to respond and recover,” wrote the Baha’i International Community (BIC) in a statement published in May 2016. “[E]xperience has shown that people can exhibit remarkable resilience, selflessness, resourcefulness, and creativity in such times.”
Kalinago territory, Dominica, where the community rallied together to build greenhouses in which seedlings could be sprouted to help restore the agricultural fields that were decimated by the hurricaneSLIDESHOW. The island of Dominica is one such example. Though relatively small in size, the local Baha’i communities on the island saw themselves not as helpless victims, but as protagonists in the transformation of their physical and social environments.In the Kalinago territory of Dominica, a primarily rural and indigenous region that was particularly hard hit by Hurricane Maria, aid was slow to reach the area in the storm’s aftermath, with food, water, and other supplies that were earmarked for the region never making it out of Roseau, the capital city.Recognizing the critical needs of their neighbors in the weeks following the storm, the Baha’is in the area were able to bring together community leaders, neighbors, friends, and others to consult on what they could do given the resources available to them. They decided to build several greenhouses to quickly re-establish food crops that had been decimated by the storm. Several residents offered their land to be used for the greenhouses where seeds could be planted and also plots of land where, later, the resulting seedlings could be transplanted.
Friends and neighbors gather in front of a greenhouse they constructed together. The community in this part of the remote Kalinago territory has begun to hold classes for children and young adolescents on the site, as well as prayer gatherings open to all.SLIDESHOW
11 imagesDrawing on what was being learned in Kalinago, the Newtown neighborhood in Roseau also gathered to consult about how its inhabitants could take charge of the reconstruction efforts in their own community. On a Sunday in early January, dozens in the neighborhood discussed what needed to be done most urgently in the wake of the damage left by Hurricane Maria.As residents consulted, there was hope present at the meeting in Newtown. Together they made plans to remove the logs and rubbish that were clogging the harbor and blocking access to the ocean, which is vital to their fishing community. Inspired by the work in the Kalinago territory, they decided that they could use some of the lumber retrieved from the bay to build a greenhouse where seeds could be sprouted rapidly and distributed for planting at farms whose crops had been destroyed.
At first, the only seeds they could obtain for the greenhouses were for bok choy, a vegetable unfamiliar to the people of the region. But they planted it anyway, and soon developed recipes for the leafy green that families shared with each other. Later they were able to plant additional crops such as pumpkins, beans, carrots, cabbages, lettuce, watermelon, chives, tomatoes, parsley, and okra. In the months since the greenhouses were constructed, the seedlings grown there have been used to establish crops and provide food for the inhabitants of several villages in the region. The community has also worked to assist other endeavors, such as building a new roof for the community library and obtaining supplies for a few schools in the territory.

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I giovani e il mondo del lavoro

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Roma – Mercoledì 18 aprile 2018, presso la sede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e l’Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi 190, si terrà la presentazione dei risultati della Survey sul tema “I giovani e il mondo del lavoro”, ricerca realizzata dal gruppo Value@Work, promosso dall’ Istituto di Studi sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con l’Università Europea di Roma.Il gruppo Value@work (composto da: AIDP Lazio, CGIL, CoLAP, Federmanager, Forum delle Associazioni Familiari, Istituto Fidelis – APRA, Istituto Luigi Gatti- APA Confartigianato Imprese Milano-Monza, Prioritalia e Università Europea di Roma) osservando le dinamiche relative all’incontro tra domanda e offerta di lavoro si è reso conto che esisteva un gap prevalentemente a carattere orientativo e percettivo. Così per facilitare questo importante processo ha deciso di impegnarsi prima in una survey (osservazione e rilevazione strutturata) che prendesse in considerazione i due protagonisti di questo match (giovani e imprese), e poi in progetti strutturati di rivisitazione del rapporto tra giovani e mondo del lavoro.La ricerca analizza due campioni: i giovani universitari e le imprese.
Gli obiettivi della survey (fase pilota) per il campione dei giovani universitari, sono quelli di comprendere le motivazioni delle scelte universitarie verso il mondo del lavoro sia dal punto di vista professionale che valoriale, le difficoltà attese verso il percorso della propria autonomia e la disponibilità a mettersi in gioco per ottenere gli obiettivi preposti. Questi dati vengono analizzati per tipologia di curriculum universitario e per genere, al fine di comprendere se vi siano o meno differenze collegate al profilo o alla propria identità.
Per il campione imprese la ricerca è finalizzata a comprendere quali siano i fabbisogni delle imprese, le difficoltà nell’assunzione di nuove forze lavoro, il valore aggiunto atteso e un possibile modello per integrare i giovani nella propria organizzazione.Il confronto tra il punto di vista dei giovani e le imprese potrà dare degli utili spunti per il proseguimento del lavoro, seppure in una fase pilota.Interverranno all’evento: Adele Ercolano, Coordinatrice dell’Istituto Superiore di Studi sulla Donna e membro del Comitato Direttivo Value@Work, Stefania Celsi, del Comitato Direttivo Value@Work e Consigliere dell’Istituto Superiore di Studi sulla Donna, e Silvia Profili, Professore Associato di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane all’Università Europea di Roma.
Discuteranno i risultati della ricerca, alle 10.30: Gabriele Gabrielli, Presidente della Fondazione Lavoroperlapersona e Adjunt Professor di Gestione delle Risorse Umane presso l’Università LUISS Guido Carli, Marcella Mallen, Presidente di Prioritalia e membro di Value@Work, Emma Ciccarelli, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio e membro di Value@Work, e Caterina Cenci e Riccardo Iudica, studenti dell’Università Europea di Roma.
Alle 12.00 sarà illustrata la seconda parte dei risultai della ricerca: l’impresa e le esperienze di collaborazione con l’università.
Interverranno: Stefania Celsi, del Comitato Direttivo Value@Work e Consigliere dell’Istituto Superiore di Studi sulla Donna, e Silvia Profili, Professore Associato di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane all’Università Europea di Roma, e Liborio De Santis, Responsabile Orientamento e Job Placement dell’Università Europea di Roma.
Discuteranno i risultati della ricerca, alle 12.30: David Trotti, Presidente Associazione Italiana Direttori del Personale Lazio (AIDP Lazio), Antonio Fortuna, Presidente di Assimpresa e Segretario Generale di Confassimpresa, Guelfo Tagliavini, Presidente Tesav e membro Value@Work, e Daniela Vellucci, Regional recuter, Randstad Italia SPA.L’incontro si chiuderà alle 13.30 con le conclusioni e i saluti di Marta Rodriguez, Direttrice dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna e Presidente Value@Work, e José Enrique Oyarzún LC, Vice Rettore dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Modera l’incontro Emiliana Alessandrucci, Responsabile Comunicazione e Relazioni Istituzionali dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

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Menzione d’onore per CaosContract di OIL Design Lab al Red Dot Award

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Il Red Dot Award è uno dei premi per i prodotti di design più ambito al mondo, considerato, a tutti gli effetti, l’oscar del design. Il premio si avvale di una giuria formata da esperti di design a livello internazionale e rappresenta un obiettivo di sicuro prestigio per designer e aziende. L’edizione 2018 ha visto tra i protagonisti CaosContract, il sistema di lampade a sospensione disegnato da OIL Design Lab e prodotto da Sforzin Illuminazione. CaosContract si è aggiudicato la menzione d’onore, riconosciuta dai giudici ai prodotti meglio pensati e caratterizzati da soluzioni di design innovative.
Il premio, riconosciuto a livello internazionale, rappresenta un’etichetta per il design di eccellenza; i prodotti premiati vengono esposti ai Red Dot Design Museum di Essen, Singapore e Taipei.
Ed è proprio ad Essen che il prossimo 9 luglio si terrà la premiazione e la serata di gala che permetterà di conoscere meglio i prodotti, i designer e le aziende vincitrici.
“Il Red Dot Design Museum è tra più i grandi musei di design contemporaneo – commenta Giacomo Sicuro, fondatore di OIL Design Lab insieme ad André Straja e Lenka Lodo – ed è un onore sapere che CaosContract troverà posto accanto ai capolavori di design di tutto il mondo. Credo che i giudici abbiano apprezzato la linea pulita e la leggerezza di questo sistema armonioso di lampade a led”.“La nostra collaborazione con OIL Design Lab. – racconta Marco Sforzin, titolare dell’azienda Sforzin Illuminazione – si è rivelata sin da subito di forte impatto innovativo e questo riconoscimento è per noi conferma e motivazione. CaosContract è un sistema estremamente dinamico e versatile. Pochi elementi: un cavo, un tubo, la luce; uniti in maniera tanto semplice quanto intuitiva”.

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Politici citati dai media la settimana scorsa

Posted by fidest press agency su martedì, 17 aprile 2018

Dall’1 all’11 aprile il capo partito più citato sui media italiani è stato Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle che ha totalizzato 5.828 citazioni, appena 52 in più rispetto al leader leghista Matteo Salvini (5776). Nella settimana in cui si è svolto il primo giro di consultazioni tra il presidente della Repubblica italiana e i rappresentanti delle forze politiche presenti in Parlamento, il capo dello Stato Sergio Mattarella è stato nominato 3.757 volte sui mezzi di informazione nazionali ed occupa così la terza posizione della graduatoria dei personaggi politici più citati sui media.A mettere in evidenza questi risultati è il monitoraggio svolto su oltre 1500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani e periodici), quotidiani locali, siti di quotidiani, principali radio, tv, blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 30 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha rilevato le citazioni avute dai principali leader politici sui media nazionali e locali dall’1 all’11 aprile.Al quarto posto della classifica dei personaggi politici più citati sui media si posiziona il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che nel periodo esaminato ha raccolto 1.610 menzioni, il 25% in più di quelle di Maurizio Martina (2.880), reggente del Partito Democratico, che sorpassa il dimissionario Matteo Renzi che è al 6° posto della graduatoria elaborata da Mediamonitor.it con 2.388 citazioni.La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha raccolto 1667 menzioni sui media, 48 in più di quelle dal neo presidente della Camera Roberto Fico (1619) e più del triplo rispetto a quelle del presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati (513). Più staccato nella classifica di Mediamonitor.it è il leader di LeU Pietro Grasso, con 255 citazioni.

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