L’incertezza politica accresce le preoccupazioni delle famiglie
Posted by fidest press agency su venerdì, 5 agosto 2022
In un clima reso già molto difficile da una crescita dell’inflazione che non si registrava da decenni, dalla guerra in Ucraina e dalla recrudescenza della pandemia, la crisi di Governo e le possibili ripercussioni sull’economia italiana hanno accresciuto le ansie delle famiglie, restituendo una fotografia tra le peggiori degli ultimi due anni e mezzo: quasi 1 nucleo familiare su 2 (47,5%) teme fortemente le conseguenze dell’aumento dei prezzi sulla propria condizione economica, così come 4 su 10 non smettono di angosciarsi per il perdurare della guerra e, in controtendenza rispetto al passato nel periodo estivo, si fanno più forti anche le preoccupazioni per la pandemia. A dirlo sono le rilevazioni effettuate tra il 20 e il 23 luglio – quindi proprio all’indomani della fine del governo Draghi – da Termometro Italia, l’indagine avviata nel marzo 2020 da Innovation Team, unità di ricerca di MBS Consulting, Gruppo Cerved, per monitorare l’impatto del Covid19 e che oggi prosegue per rilevare come le famiglie vivono la ripresa, l’inflazione e le tensioni internazionali, le prospettive future. L’indagine periodicamente intervista oltre 500 capifamiglia ed espande i dati all’universo delle famiglie italiane (26 milioni) in funzione di area geografica, tipologia familiare e professione della principale fonte di reddito.“A fronte del sensibile aumento dei prezzi, l’ultimo trimestre ha visto precipitare la situazione economica delle famiglie, che risulta la peggiore dall’inizio delle rilevazioni – commenta Fabio Orsi, partner di Innovation Team, unità di ricerca di MBS Consulting, Gruppo Cerved -: infatti, il 60,9% dei nuclei ha dovuto intaccare i propri risparmi (+5,7% rispetto al mese scorso) e quasi il 25% in maniera consistente. L’impatto dell’inflazione sui prezzi dei beni di consumo è vissuto come grave o molto grave da quasi il 40% degli intervistati, con effetti importanti sulle abitudini di acquisto: addirittura 2 su 3 hanno ridotto le spese (62,5%, giugno: 63,7%), e con le vacanze in corso o alle porte, anche il caro-carburante ha pesato fortemente sul bilancio familiare, con conseguenze gravi per il 42,6% dei capi famiglia. Dopo mesi di relativa stabilità, insomma, la situazione sta scivolando nuovamente verso i picchi di febbraio”.Anche le aspettative per il futuro non sono buone: nei prossimi mesi praticamente tutti (86,5%, quasi 9 famiglie su 10) si aspettano un periodo difficile o molto difficile, fatto persino di rinunce a bisogni primari per 1 intervistato su 4 (24,3%). Se poi si fa correre la mente al prossimo anno le previsioni non migliorano: per il 73,3% dei rispondenti (+3,7% rispetto a giugno) la crisi di governo porterà un netto peggioramento nella condizione economica del Paese, e per 1 capofamiglia su 2 (il dato massimo mai rilevato: 51%, +10,4%) anche nella propria. Il 33,6% teme anche un peggioramento nella condizione lavorativa (+8,3%).Come se non bastasse, con l’ennesimo aumento dei contagi da Covid-19 la pandemia torna ad assumere un ruolo importante nelle preoccupazioni delle famiglie, con pensieri polarizzati: rispetto a un mese fa, crescono sia gli ottimisti (39,5%) che i pessimisti (35,5%).
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