Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

Archive for 3 agosto 2022

Fake five Latin jazz il 6 agosto alla Tonnara Bordonaro a Palermo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Palermo I Fake five latin jazz suonano il 6 agosto alla Tonnara Bordonaro in piazza Bordonaro 9 a Vergine Maria. La serata comincerà alle 19,30 con l’apertura del lounge bar, dove potere fare aperitivo a base di sushi, e del ristorante. Il menù è disponibile su http://www.tonnarabordonaromenu.it. Alle 22 avrà inizio il concerto dei Fake five latin. Sul palco: Carmelo Clemente al pianoforte Luca La Russa al basso, Federico Mordino alle percussioni e Vincenzo Salerno al sassofono. In scaletta brani di Tito Puente e Mongo Santamaria per quanto riguarda il comparto più tradizionalmente latino, e Coltrane e Dizzie Gillespie per il comparto più jazzistico. Spiccano anche adattamenti di artisti contemporanei come Kenny Garret e Poncho Sanchez. È consigliata la prenotazione attraverso il sito http://www.tonnarabordonaro.it

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Francesco Palazzolo il 4 agosto al Giardino della musica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Palermo 4 agosto alle 19 al “Giardino della musica”, la prima rassegna estiva in un’area residenziale di Palermo, nel giardino esterno del Coast to Coast Ausonia in via Ausonia 56. Il musicista che allieterà l’ora del tramonto suonando alla chitarra brani da Pino Daniele agli Abba, passando per la samba e BB King. I concerti continueranno anche nel resto della settimana. Domenica 7 agosto, rigorosamente alle 19, a grande richiesta torna Francesco Vannini. Il cantautore palermitano porterà il suo show chitarra e voce “Il giro del pop”, che il cantautore definisce «un concerto che percorre in maniera randomica la storia del pop italiano ed internazionale, andando a pescare classici senza tempo, perle dimenticate, tormentoni e meteore delle classifiche, buoni per cantare assieme e divertirsi per un paio d’ore». Durante l’esibizione, il pubblico del locale potrà scegliere tra numerose formule di aperitivo proposte e servite al tavolo, dal classico tagliere, al sushi, passando per la pizza e le poke. Varie le opzioni per prenotare un tavolo: telefonare dalle 9 a mezzanotte allo 091 777 3692, o mandare un messaggio alla pagina Facebook http://www.facebook.com/coasttocoastausonia/.

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TCW: Investire nell’intelligenza artificiale: la risposta a tre domande chiave

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

A cura di Jeffrey Lin, CFA, Lead Portfolio Manager Managing Director Equities, TCW Con un numero sempre crescente di aziende che cercano di incorporare l’intelligenza artificiale (IA) nei propri prodotti e servizi, il sistema dell’IA continua a espandersi, innovarsi ed evolversi. In seguito alla crescita esplosiva delle sue capacità tecnologiche e dell’uso che se ne è fatto tra i vari settori negli ultimi 10 anni, molti investitori si chiedono se l’opportunità di investimento nell’IA rimanga solida e se i prossimi decenni potranno produrre livelli analoghi di crescita nella tecnologia correlata e nella sua applicazione. Crediamo che in questo momento l’opportunità di investimento nella AI sia molto allettante. Non vi sono state variazioni sul lungo termine e, a nostro avviso, tanto l’uso quanto l’innovazione dell’IA continueranno a crescere nei prossimi anni e decenni. L’intelligenza artificiale rimane un set di opportunità di investimento molto interessante sul lungo termine, in quanto l’innovazione è forte e trainerà la crescita. Nella nostra lunga esperienza nel campo degli investimenti tecnologici, crescita e innovazione sono state delle costanti. Certo, siamo in un periodo di rendimenti negativi ma questa tipologia di circostanze è generalmente dovuta a fattori macro, temporanei e sul lungo termine, l’innovazione porta alla crescita, crescita che crea apprezzamento.Pensando ai temi dell’IA più interessanti, sono diverse le opportunità di investimento nell’IA che ci entusiasmano. Per esempio, i veicoli autonomi. La maggioranza delle nuove automobili attualmente sul mercato ha di serie la frenata assistita di emergenza e il cruise control adattivo di serie o come opzione. Si tratta di tecnologie che diventeranno più performanti avanzando nell’elaborazione della potenza. Con il progresso dell’IA, le auto si guideranno da sole, senza presenza umana a bordo.Nell’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) il riconoscimento vocale è in circolazione oramai da un po’, anche se si concentra primariamente sulle “parole chiave.” Oggi, per umanizzare le conversazioni gli assistenti vocali, come Amazon Echo Dot con Alexa o Siri di Apple, si connettono a un sistema in cloud. La prossima evoluzione della NLP sarà quella di riuscire a individuare le sfumature di un discorso, soprattutto l’umore di una persona o le differenze di significato basate sulla cadenza del parlato. Rispetto al riconoscimento delle immagini, nell’NLP serve una maggiore potenza di elaborazione rispetto agli ordini di grandezza. E ancora una volta, sono i progressi nell’elaborazione dei semiconduttori a far sì che questo accada. Un’elaborazione del linguaggio di qualità elevata può servire per sostituire situazioni comuni di conversazione umana nell’assistenza ai clienti, come ad esempio i call center, gli ordini ai fast food e i dialoghi con i dispositivi che fungono da assistenti vocali. Con livelli più elevati di AI, si possono sviluppare robot personali per sbrigare faccende domestiche o commerciali. L’RPA può ridurre i costi e migliorare la produttività delle funzioni di ufficio. Le società dei software per le imprese la stanno incorporando nei propri prodotti. Altro punto molto attuale riguarda l’energia: con il mondo che va verso veicoli interamente elettrici che utilizzano energia sostenibile, sarà necessario l’uso dell’IA per gestire la domanda e la produzione di elettricità. L’energia sostenibile solare ed eolica non è in grado di generare elettricità a ciclo ininterrotto; serviranno batterie nella griglia elettrica e dovremo gestire i consumi. Ecco perché, secondo noi, avremo bisogno della AI. Infine, anche nel mondo della sanità l’AI ha numerosi utilizzi. Viene usata, infatti, e continuerà a esserlo, per sviluppare medicinali e terapie più efficaci.Alla luce del fatto che l’innovazione nell’area dell’IA sembra generare valore, potrebbe sorgere la domanda che sia più vantaggioso investire in tematiche correlate all’intelligenza artificiale tramite private equity piuttosto che con titoli quotati.Ebbene, nel corso della mia carriera ho investito in mercati pubblici e privati e anche in aziende, dal primissimo all’ultimo stadio. Mentre i mercati privati possono offrire alcune opportunità, i titoli pubblici forniscono una serie di vantaggi.

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La biodiversità della COP15 riuscirà ad avere la sua rivincita?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

A cura di Joe Horrocks-Taylor, Senior Associate, Analista Investimento Responsabile di Columbia Threadneedle Investments Nel dicembre 2022, mentre tutti gli occhi saranno puntati sulla Coppa del Mondo di calcio maschile del Qatar, una conferenza di diplomatici tenterà una “rimonta” per invertire la rotta nella crisi della biodiversità. L’eredità dei vertici mondiali sulla biodiversità è equiparabile a quella della più scarsa delle squadre di calcio. Dal 1992 le COP sulla biodiversità hanno sempre offerto uno spettacolo di opportunità mancate, promesse non mantenute e auto-sabotaggi. Tuttavia, forse, questa volta potrebbe essere diverso? Nel 1992 la Convenzione sulla Diversità Biologica è stato il primo accordo globale a coprire tutti gli aspetti della biodiversità. Gli obiettivi principali erano tre: la conservazione della biodiversità, l’uso sostenibile delle sue componenti e l’equa condivisione dei benefici derivanti dalle risorse genetiche. Nei trent’anni successivi, l’ordine del giorno per la biodiversità a livello globale è stato deludente. Gli Obiettivi di Aichi rappresentano il fallimento più significativo: di questi venti obiettivi, lanciati nel 2010 per invertire la perdita di biodiversità entro il 2020, non ne è stato raggiunto nemmeno uno. Tuttavia, con il riconoscimento della doppia crisi del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità, è cresciuta la speranza che l’inattività della politica globale sulla biodiversità possa cambiare.La bozza del piano d’azione che sostituirà gli Obiettivi di Aichi – il post-2020 Global Biodiversity Framework (GBF) – vuole essere l’equivalente naturalistico dell’Accordo sul clima di Parigi. Pubblicato nel 2021, il quadro stabilisce 21 obiettivi. Tra i punti salienti figurano gli obiettivi di conservazione del 30% della terra e del mare entro il 2030, l’aumento degli investimenti nella biodiversità fino a 200 miliardi di dollari all’anno, la riduzione dei pesticidi di almeno due terzi e l’eliminazione dello scarico dei rifiuti di plastica. Sebbene vi siano margini di miglioramento, noi di Columbia Threadneedle, in quanto investitori responsabili, riteniamo che l’ambizione piuttosto forte della bozza del GBF sia promettente. I chiari obiettivi quantitativi che stabilisce consentono di misurare le aziende e le attività rispetto a un parametro comune, supportano il nostro impegno con le aziende nell’incoraggiarle ad agire sulla biodiversità e fungono da catalizzatore per potenziare l’azione di investitori e aziende.Il Global Biodiversity Framework non si è trovato una strada spianata verso la ratifica. Il COVID-19 ha ritardato di due anni il cruciale vertice della COP15 per la firma del GBF. Infine, a giugno 2022 è stato confermato che l’incontro sarebbe stato spostato da Kunming, in Cina, a Montreal, in Canada, e che si sarebbe svolto a dicembre 2022. L’incertezza sui tempi e sulla sede ha ostacolato la costruzione del consenso prima del vertice. I timori che i Paesi partecipanti siano ancora divisi su molti temi della biodiversità sono stati confermati dai limitati progressi compiuti nelle riunioni pre-vertice del 2022 che si sono svolte a Ginevra e Nairobi. I punti chiave rimangono il volume dei flussi finanziari per la biodiversità verso i Paesi in via di sviluppo, l’obiettivo di conservare il 30% della terra e del mare entro il 2030 e la graduale eliminazione dei sussidi dannosi per l’ambiente. Come afferma Li Shuo di Greenpeace, “per evitare un incendio a Montreal, i prossimi cinque mesi sono fondamentali”. Per ulteriori informazioni si veda il sito internet di Columbia Threadneedle Investments: http://www.columbiathreadneedle.it

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Capital Group: Quali insegnamenti seguire per affrontare i mercati ribassisti?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

A cura di Jody Jonsson, Gestore di portafoglio azionario di Capital Group. La pandemia ha segnato la fine del ciclo post crisi finanziaria globale, un ciclo dominato dalla riduzione della leva finanziaria, dagli shock della domanda e dall’espansione della globalizzazione. Tali condizioni hanno determinato un allentamento della politica monetaria e fiscale, un basso costo del capitale e l’inflazione dei prezzi azionari. Oggi siamo all’inizio di un nuovo ciclo, che prevediamo sarà caratterizzato dalla deglobalizzazione, dalla riduzione dell’offerta di lavoro e dalla decarbonizzazione, tutte condizioni che porteranno a un passaggio dall’inflazione dei prezzi degli asset a quella dei beni. I margini di profitto e i titoli di alto valore dovranno far fronte a continue pressioni. Con i cicli cambia anche la leadership di mercato. Pertanto, nel contesto attuale caratterizzato da tassi in aumento, ci siamo concentrati sulle opportunità di investimento in aziende a basso prezzo che generano un flusso di cassa solido. In genere ci teniamo a distanza dai “cool kids” (giovani brillanti) dell’ultimo decennio, sfavillanti aziende di tecnologia e mezzi di comunicazione, e cerchiamo opportunità tra gli “unpopular kids” (giovani impopolari) di quei settori colpiti dal basso costo del capitale, dalla scarsa allocazione di capitale e dalle normative sfavorevoli. In questo caso, un esempio potrebbero essere le principali società di telecomunicazioni in mercati come l’Europa, il Messico e il Giappone. In realtà, ci stiamo concentrando in gran parte sulle società non statunitensi. A nostro avviso, molte aziende degli Stati Uniti hanno beneficiato maggiormente della globalizzazione e del basso costo del capitale rispetto a società simili di altri mercati. Visti i recenti timori di una deglobalizzazione e di un aumento dell’inflazione, rivolgiamo la nostra attenzione alle società europee e giapponesi, nonché quelle dei mercati emergenti. Tra queste, ad esempio, le banche commerciali e le attività di beni di consumo in Cina, ma anche in Italia, Francia, Giappone e America Latina.Durante il periodo tra la fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni 2000, alcuni dei maggiori titoli tecnologici sono scesi dell’80% o più, rimanendo in calo dai cinque ai dieci anni. E queste rappresentavano le società solide che sono sopravvissute; molte altre sono crollate fino allo zero. Per resistere a questo periodo occorreva disporre di uno spirito molto forte. Ci è voluto quasi un decennio prima che la tecnologia riconquistasse la leadership di mercato. I titoli finanziari si sono comportati in modo analogo dopo la crisi finanziaria del 2008, rimanendo fuori dai giochi per un altro decennio. In periodi come questi, occorre considerare che non è cambiata solo la valutazione di questi ex leader. Di solito, si corregge prima la valutazione e poi i fondamentali.Stiamo vivendo un “cambiamento climatico” del mercato, non solo una tempesta passeggera. Dobbiamo evitare di ancorarci ai tassi di crescita, ai margini di profitto o ai prezzi azionari del passato. Dato l’elevato livello di incertezza, ci concentriamo principalmente sulle “superpetroliere”, ossia le società dominanti nei rispettivi settori che generano un solido flusso di cassa, dispongono di punti di forza competitivi e sono in grado di finanziare la propria crescita. Stiamo investendo con maggiore parsimonia in quelli che definiremmo “colpi di fortuna”, ossia società a più alto rischio e a più alto rendimento che sono più volatili, perché in un contesto di tassi d’interesse in crescita gli investitori sono meno indulgenti sulle valutazioni delle società più speculative.Cerchiamo di detenere società con valutazioni ragionevoli e comprensibili per quanto riguarda utili a breve termine e flussi di cassa. A titolo di esempio, si possono citare i principali fornitori di servizi di assistenza gestita o i produttori di dispositivi nel settore sanitario, oppure i titoli finanziari non bancari, come gli assicuratori e le borse valori, che possono trarre vantaggio dall’aumento dei tassi di interesse e dai volumi di negoziazione elevati, e che non sono eccessivamente sensibili all’andamento dell’economia. Non sappiamo se l’attuale calo si inserirà nel pantheon dei mercati ribassisti del passato. Quello che sappiamo è che alla fine ogni periodo ribassista è giunto a termine, e il mercato ha ricominciato a salire. Nel tempo, e col tempo, i mercati finanziari hanno dimostrato una straordinaria capacità di anticipare un futuro migliore anche nel mezzo di notizie orrende. Se da un lato nessuno può prevedere il futuro e nessun calo di mercato è uguale a un altro, dall’altro lo abbiamo già vissuto in passato e abbiamo imparato a sopravvivere e prosperare quando i mercati iniziano a riprendersi.

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Editoria: Fieg, utilizzare le risorse del Fondo straordinario

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Gli editori della Fieg, riuniti nel Consiglio generale tenutosi oggi, auspicano che il Governo completi, nel disbrigo degli affari correnti, l’attività di definizione delle misure per l’utilizzo delle risorse già stanziate e disponibili del Fondo straordinario per l’editoria del 2022 e proceda nell’attuazione degli interventi di sostegno al settore già decisi da tempo (credito carta e distribuzione).Gli editori della Fieg, ricordando i buoni risultati ottenuti insieme all’Anci con la campagna “Educazione alla cittadinanza” per l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, hanno inoltre deciso di avviare agli inizi di settembre una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini per la partecipazione attiva al voto, con l’invito ad informarsi sui giornali, on-line e cartacei, mezzi di informazione attendibili e di qualità.

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Salari e prezzi: peggiora il potere d’acquisto dei consumatori italiani

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Il rincaro dei generi alimentari, dell’energia e delle materie prime ha colpito quasi tutti i settori nei paesi dell’Unione Europea e non solo in questi.Le conseguenze sul potere d’acquisto nonché sul tenore di vita dei cittadini e delle famiglie sono evidentemente pesanti, se pensiamo che anche la condizione retributiva per i lavoratori peggiora di pari passo, come mette in luce una ricerca della Fondazione Di Vittorio.In particolare, da questa si evince che il salario medio annuo lordo dei lavoratori italiani a tempo pieno, nel 2021, con 29.400 euro, non solo è inferiore dello 0,6% rispetto al periodo pre-pandemia, ma risulta uno tra i più bassi in Europa, secondo solo a quello dei dipendenti spagnoli, che ammonta a 27.400 euro medi lordi. Francia e Germania mostrano un quadro migliore, rispettivamente con 40.100 e con 44.500 euro. La discrepanza è notevole se si confrontano le condizioni dei lavoratori italiani con quelle dei paesi sopra elencati, in confronto ai quali essi ricevono paghe annuali più basse del 27% rispetto ai francesi e del -34 % rispetto ai tedeschi. Questo è dovuto soprattutto alla minore qualificazione professionale e, soprattutto, alla molto più forte precarietà della forza lavoro occupata nel nostro Paese.La congiuntura attuale si ripercuote sulle scelte di consumo dei cittadini (specialmente di coloro che hanno dei figli a carico), i quali stanno adottando atteggiamenti sempre più improntati al risparmio e alla prudenza, ma non per virtù previdenziali, bensì a causa delle aspettative negative che nutrono sul prossimo futuro. Infatti, è tendenza diffusa il ridimensionamento degli acquisti di beni e servizi non di prima necessità: il 60% della spesa è attualmente destinato a soddisfare bisogni essenziali.Alla luce di tali tendenze l’O.N.F – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha condotto un monitoraggio dei prezzi di un paniere standard di prodotti primari nei supermercati italiani, spagnoli, francesi e tedeschi, per analizzare l’impatto delle dinamiche inflazionistiche sui redditi netti nei diversi paesi. La Germania, in base alla ricerca effettuata, risulta la nazione in cui fare la spesa è più dispendioso (con una media di 131,43 euro), seguita da Francia (104,65 euro), Italia (93,72 euro) e Spagna (88,85 euro).Sebbene queste cifre sembrino seguire un andamento proporzionato a quello dei salari, in realtà è differente l’incidenza percentuale che la spesa-base alimentare, ipoteticamente sostenuta una volta alla settimana per dodici mesi, ha sul totale del salario medio annuo netto dei quattro paesi indicati: secondo gli studi dell’O.N.F., l’impatto più significativo si registra proprio nel nostro Paese. In Italia, infatti, la spesa alimentare incide sul reddito netto annuo per il 20,19%; segue la Spagna, con un impatto del 19,88%, quindi la Germania, con un impatto del 19,51%, e infine la Francia, con un’incidenza del 16,03%. Sono dati che evidenziano come gli incrementi su tali consumi indispensabili abbiano un impatto più marcato sui redditi meno elevati. Questo rende quanto mai necessaria e urgente l’adozione di misure di sostegno dei redditi delle famiglie, specialmente quelle meno abbienti, quali, da un lato, una riforma delle aliquote IVA e delle accise e oneri generali di sistema in bolletta, dall’altro, una riduzione del cuneo fiscale sulle retribuzioni, allo studio del Governo, insieme con il potenziamento degli interventi sociali, dall’ampliamento delle soglie Isee di accesso alle prestazioni fino all’incremento del loro valore economico. “Si tratta di misure indispensabili per contrastare il progressivo aumento dei numeri già preoccupanti della povertà nel nostro Paese, ma anche per scongiurare il rischio, oggi dietro l’angolo, che la crisi delle famiglie e la contrazione dei consumi inneschino una spirale negativa di riduzione delle produzioni e delle attività che porterebbe a conseguenze drammatiche sul fronte dell’occupazione. E per disinnescare tale concreta minaccia è necessario intervenire ora”, afferma Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori.

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Il nuovo Whatever It Takes delle banche centrali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

A cura di Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management. Il dato sopra le attese registrato dal livello dei prezzi americani nel mese giugno (+9,1% anno su anno) lascia poco spazio all’interpretazione: per vedere il superamento del picco massimo di inflazione e delle conseguenze ch’esso comporta, bisogna attendere. Alla conferma di un contesto stagflattivo, decretato dalla revisione a ribasso delle stime di crescita da parte del Fondo Monetario Internazionale (negli Stati Uniti, dal 4% di gennaio 2022, al 2,3% di luglio) si è presto affiancato il timore di un rischio recessione globale, dettato dall’innescarsi di crisi consecutive (l’ultima delle quali, quella energetica) e dall’azione restrittiva congiunta delle banche centrali. In tal senso, il mercato americano appare oggi diviso tra due fuochi: da un lato, l’analisi macro data dall’insieme dei principali indicatori economici, che mostra una tenuta dei fondamentali, coerenti con una probabilità oggettiva di recessione ancora al di sotto della soglia di guardia; dall’altro, le probabilità implicite di recessione, che rivelano un sentiment di mercato più preoccupato. Alla base di questa incongruenza ci sarebbe la fermezza delle parole della Federal Reserve, pronta ad attuare un ‘Whatever It Takes’ sul contenimento dei prezzi, sacrificando se necessario una parte di crescita economica. Per studiare quali scenari si prospettino all’orizzonte, ancora una volta, è opportuno risalire alle componenti base del tasso di inflazione: la prima, il cosiddetto ‘base effect’ di natura tecnica, rappresenta le pressioni di breve legate a fattori esogeni (il recente rialzo del petrolio, ad esempio) destinate a riassorbirsi nel corso di qualche mese; la seconda, i fattori sensibili legati alla scia lunga del Covid, include voci quali l’aumento dei prezzi di auto usate, acquistate in sostituzione alla carenza di nuove macchine (per via delle difficoltà lato supply chain); la terza, la componente più pura dell’inflazione, quella legata ai consumi, si sta consolidando, pur non destando particolari preoccupazioni. In generale, i mercati sono oggi accomunati da una incapacità di previsione, che si lega alla stratificazione di più shock. Parliamo di shock stagflattivi, capaci di frenare la crescita economica impattando però al contempo sul rialzo dell’inflazione. Il 2022 si è aperto come un anno difficilissimo da affrontare sui mercati. L’azione stringente della Fed è diventata il market mover per tutto il negoziabile in ambito UCITS, e ha spinto a mosse più brusche le altre major tra gli istituti centrali. Le strategie prudenti hanno dovuto fare i conti con il venir meno della classica relazione inversa tra equity e bond, che ha annullato il ruolo di diversificatore della componente obbligazionaria. Su tale fronte, stanno progressivamente venendo meno i rischi legati a un aumento troppo brusco e repentino sui tassi di interesse (e quindi sulla parte direzionale degli spread), ma permangono quelli connessi a un possibile peggioramento dei fondamentali qualora una recessione avesse luogo. Si ribadisce quindi cautela sul fronte del credito, specie americano, che tende ad avere meno duration e più rischio, mentre si iniziano ad aprire finestre per un aumento del peso sulla parte più lunga della curva a 10 e 30 anni, scadenza quest’ultima entrata di recente per la prima volta a far parte del portafoglio MAGO. Anche la Banca centrale europea ha adottato negli ultimi mesi un atteggiamento più severo, intenzionata a contenere sopra ogni altra cosa il livello di inflazione (a riprova, il recente aumento da mezzo punto percentuale rispetto al preannunciato +0,25%). Il piano anti-frammentazione europeo presentato in occasione del meeting di luglio, il Transmission Protection Mechanism (TPI), inoltre, potrebbe offrire ai falchi della Bce ulteriori motivazioni per intervenire in maniera più marcata sui tassi di interesse, appellandosi allo schema di protezione da movimenti disordinati degli spread, attuabile da Francoforte in caso di necessità. Questo, invita alla prudenza sulle lunghe scadenze, dove ancora permangono aree di incertezza.Un’ultima nota sul dollaro americano: la possibilità di una risoluzione di alcuni degli shock che hanno preoccupato i mercati nell’ultimo semestre potrebbe togliere parte dell’appetibilità al dollaro, che ha beneficiato di una fase di risk off, ma che potrebbe tornare a deprezzarsi contro euro entro la fine dell’anno qualora lo scenario di base mostrasse qualche svolta positiva. (abstract) fonte: https://am.pictet/it/italy/articoli/2022/analisi-dei-mercati-e-asset-allocation/07/il-nuovo-whatever-it-takes-delle-banche-centrali#PAM_Section_7

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Mura (Pd): Vigilanza Ispettorato su lavoro oltre 35°

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

“Il mondo del lavoro deve adeguarsi ai rapidi cambiamenti anche climatici che incidono sui parametri ambientali in cui operano determinare categorie di addetti. Quindi opportuna e puntuale la campagna di vigilanza dell’Ispettorato nazionale del lavoro sulle condizioni degli occupati esposti a temperature troppo elevate, soprattutto in fabbriche, edilizia e agricoltura. Aver inserito il caldo eccessivo tra le cause ammissibili per la richiesta della Cigo alza il livello di tutela della salute e introduce un elemento di ulteriore chiarezza e correttezza nei rapporti tra lavoratori e parti datoriali”. Così la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), dopo che il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Bruno Giordano ha annunciato controlli mirati sui lavoratori esposti ad alte temperature. La vigilanza Ispettorato su lavoro oltre 35° “Il mondo del lavoro deve adeguarsi ai rapidi cambiamenti anche climatici che incidono sui parametri ambientali in cui operano determinare categorie di addetti. Quindi opportuna e puntuale la campagna di vigilanza dell’Ispettorato nazionale del lavoro sulle condizioni degli occupati esposti a temperature troppo elevate, soprattutto in fabbriche, edilizia e agricoltura. Aver inserito il caldo eccessivo tra le cause ammissibili per la richiesta della Cigo alza il livello di tutela della salute e introduce un elemento di ulteriore chiarezza e correttezza nei rapporti tra lavoratori e parti datoriali”. Così la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), dopo che il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Bruno Giordano ha annunciato controlli mirati sui lavoratori esposti ad alte temperature.

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Scuola: Indennità per la continuità didattica, prevista una “mancia” di 50 euro per chi non si sposta

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Lo ha comunicato oggi il Ministero dell’Istruzione ai sindacati nel corso di una informativa sull’applicazione del dettato del DL 36/2022, poi Legge 79/2022, sull’attribuzione dell’indennità per premiare la continuità didattica. Invece che un premio per chi rinuncia al diritto alla mobilità, Anief chiede il riconoscimento di indennità di trasferta giornaliera per chi presta servizio lontano dal proprio comune di residenza. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “il problema non è la continuità didattica, ma il ristoro per chi lavora lontano da casa. Un ristoro che per essere serio dovrebbe prevedere almeno uno stipendio annuo in più per sopportare alle spese e ai costi del lavoro fuori la propria residenza. Per non parlare del lavoro privato, nel quale l’indennità di trasferta è esentasse di 46,48 euro giornaliere”.Anief ricorda che il Decreto Legge 36 del 30 aprile scorso, poi convertito nella L. 79/22, ha previsto che una quota di 30 milioni di euro – nelle more dell’aggiornamento contrattuale – venisse riservata alla valorizzazione del personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica, in particolare a coloro che prestano servizio in zone caratterizzate da rischio di spopolamento e da valori degli indicatori di status sociale, economico e culturale e di dispersione scolastica. Appare discutibile la tempistica di discutere a luglio 2022 un decreto che avrà efficacia a giugno 2023, quando, presumibilmente, le risorse saranno state ridistribuite dal contratto e si pongono quindi questioni di legittimità. L’attribuzione del beneficio – che, segnaliamo, esclude coloro che sono sottoposti al vincolo triennale e che evidentemente non potevano sapere di quanto dispone il decreto quando hanno chiesto e ottenuto mobilità negli anni precedenti – mette dunque in atto evidenti discriminazioni. Secondo il sindacato Anief, tale situazione conferma ulteriormente che i vincoli sulla mobilità costituiscono un’inutile invasione di campo della politica su una materia di competenza negoziale e rimane il fatto che i vincoli alla mobilità continuano a comprimere un diritto come quello alla mobilità e al ricongiungimento familiare del personale scolastico.

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European Maritime, Fisheries and Aquaculture Fund 2021-2027

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Following the adoptionSearch for available translations of the preceding of the Partnership Agreement 2021-2027 with Austria, the Commission has adopted the European Maritime, Fisheries and Aquaculture Fund (EMFAF) Programme for Austria, to implement the EU common fisheries policy (CFP) and EU policy priorities outlined in the European Green DealSearch for available translations of the preceding. The total financial allocation for the Austrian Programme 2021-2027 is €15 million over the next six years, of which the EU contribution accounts for €6.7 million. The Fund will support Austria in promoting sustainable inland fisheries, aquaculture and processing activities, the conservation of aquatic resources and food security through the supply of fishery products.The programme is built upon the context of the Austrian inland waters, and will allow Austria to build a resilient, sustainable and low-carbon inland fisheries and aquaculture sector, in line with the EU strategic guidelines for a more sustainable and competitive EU aquaculture for the period 2021 to 2030, as well as to boost the digital transition of the sector.The programme will also help building a stronger aquaculture and processing sectors in Austria, support the decarbonisation of the sector, increase profitability and sustainability of the entire market chain, while also contributing to the enforcement obligations to ensure the improved traceability of fish products.About 5 innovation projects are to be realised for the EMFAF implementation period, allowing for the transfer of knowledge, innovation and technology to the aquaculture and processing sectors.64% of the EMFAF allocation will be dedicated to promoting innovative investments and reducing the impacts of climate change while fostering environmental protection and biodiversity conservation, thus contributing to the EU’s climate objectives.Thanks to the fund, sustainable production in the aquaculture sector should increase by around 800 tonnes/year. There are 33 operations planned in the field of promoting marketing, quality and value added of fisheries and aquaculture products, as well as processing of these products.The planned EMFAF interventions should allow around 54 entities in the aquaculture or processing sectors to improve their resource efficiency. The communication campaigns will continue to raise awareness of sustainable, regional or organic fisheries and aquaculture products, which will ultimately help boost the sales of such products.In the field of data collection, the main objective of the programme is to improve data collection and management and carry out studies on fish stocks in lakes and data collection on organic aquaculture (including socio-economic and environmental data).The improvement of quality in the traceability of aquaculture products will be ensured via protected indications of origin and associated monitoring and control systems, molecular biology analysis techniques and development of IT systems for data management and exchange between stakeholders and public authorities.

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San Vito Lo Capo: Cous Cous Fest

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

San Vito Lo Capo (Tp) dal 16 al 25 settembre 2022 quest’anno festeggia il suo venticinquennale all’insegna dello slogan “Love never stops” riunendo, come da tradizione, Paesi e culture diverse per promuovere la pace, lo scambio e la multiculturalità. L’edizione di quest’anno, sotto l’aspetto prettamente musicale, si avvale della direzione artistica di Massimo Bonelli (massimobonelli.it), già direttore artistico del Concertone del Primo Maggio di Roma oltre che consulente discografico, event manager e produttore, e della sua iCompany (icompany.it), una delle realtà di riferimento della scena musicale attuale nazionale. Il neo-direttore artistico, Massimo Bonelli, ha ideato un palinsesto di spettacoli orientato a riavvicinare l’evento al suo focus culturale originario, a cavallo tra folk, world, elettronica e reading di approfondimento tra parole e musica. Novità dell’edizione di quest’anno saranno gli incontri con gli artisti, i Talk and music, una serie di interviste che vedranno protagonisti Paola Turci, Ermal Meta e Piero Pelù in un dialogo alla loro scoperta e riscoperta, anche e soprattutto oltre la musica. Ecco il cartellone completo con le relative date della 25^ edizione del Cous Cous Fest: Venerdì 16 settembre DARGEN D’AMICO in concerto- Il cantautorap, che sta portando in giro per l’Italia la sua hit “Dove si balla” lanciata al Festival di Sanremo, ha saputo inventare una chiave del tutto personale al rap, tra tradizione cantautorale italiana e una ricerca che attraversa i territori della musica classica e dell’elettronica per ricongiungersi al pop. Sabato 17 settembre EUGENIO BENNATO TARANTAPOWER in concerto Domenica 18 settembre PAOLA TURCI – talk and music Lunedì 19 settembre MED FREE ORKESTRA in concerto Martedì 20 settembre ERMAL META – talk and music Tra i più grandi e apprezzati cantautori di oggi, autore, produttore, polistrumentista e cantante, ora anche scrittore con l’uscita del suo primo romanzo “Domani e per sempre”. Aftershow @ EMAN + CORDIO Eman, all’anagrafe Emanuele Aceto, è un cantautore dalla grande originalità compositiva, che incontra testi profondi, spesso veicolo di messaggi a carattere sociale o di denuncia, ma anche ironici e provocatori. Mercoledì 21 settembre PIERO PELÙ – talk “Spacca l’infinito”verrà a raccontarsi attraverso il suo Spacca l’infinito, il “romanzo di una vita” che ha recentemente pubblicato per Giunti editore. Aftershow @ BRAMA Brama, nome d’arte di Pierpaolo Saccomandi, nei suoi testi è spesso presente una reminiscenza acida del cantautorato italiano che si contrappone a un’estetica musicale appartenente alla scena elettronica europea. Giovedì 22 settembre LELLO ANALFINO in concerto Venerdì 23 settembre ORCHESTRA POPOLARE NOTTE DELLA TARANTA in concerto. Una visione contemporanea ma sempre legata alla forza ancestrale della musica popolare e tribale del ritmo del tamburello, portata in tutto il mondo: dall’Argentina alla Cina, dagli Emirati Arabi al Cile. Sabato 24 settembre SHANTEL – dj set live on the beach Uno degli artisti live più impressionanti del nostro tempo. Shantel interagisce con il pubblico e il pubblico lo adora per questo. Chi ha mai visto un concerto di Shantel lo sa: tutti danzeranno in modo estatico ed euforico. Domenica 25 settembre AGRICANTUS in concerto. La chiusura della 25° edizione del Cous Cous Fest è affidata al grande ritorno degli Agricantus, una delle band più iconiche della musica popolare siciliana e ospiti tra i più graditi delle primissime edizioni dell’evento, ormai un quarto di secolo fa. La band siciliana è certamente uno dei gruppi italiani più famosi sulla scena internazionale della world music prodotta in Italia.

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Stelle cadenti nei Castelli del Ducato

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

dall’8 al 16 agosto 2022 tra Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Crema – Emilia e Lombardia. Desideri e incantesimi sotto il cielo stellato tra picnic, escursioni notturne, lettura del cielo con astrofili, lirica, serenate alla luna, eventi per coppie e anche per famiglie con bambini. Iniziative by night, preserali ed esperienze diurne tra Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Crema. Di notte: Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino (PR) La magica notte delle stelle: per San Lorenzo, dal tramonto alla mezzanotte nel Castello Millenario, mercoledì 10 agosto con replica sabato 13 agosto. Castello di Gropparello (PC), I Notturni Stellati al Castello di Gropparello, visite guidate notturne al castello con possibilità di cenare in giardino a lume di candela tutte le sere dal 9 agosto al 21 agosto. Castello di Bianello – Quattro Castella (RE), La notte delle stelle al Castello di Bianello, mercoledì 10 agosto. Reggia di Colorno (PR), Notte di San Lorenzo – Spegni le luci, accendi le stelle, mercoledì 10 agosto. Rocca di Sala Baganza (PR), martedì 9 agosto, Don Pasquale di Donizetti. Borgo di Compiano (PR), passeggiata guidata alla scoperta de I Segreti di Compiano, mercoledì 10 agosto ore 21. Ad Arceto di Scandiano (RE) domenica 10 agosto dalle 19 alle 24 La Magia delle Stelle. Castello di Bianello Quattro Castella (RE), visita guidata serale Bianello e le sue prigioni, giovedì 11 agosto. Borgo di Compiano (PR), La Nostra Merica – I nostri emigrati partono per l’Argentina, sognando la Merica, sabato 13 agosto. Fidenza (PR) Aksak Project T3I0 sabato 13 agosto. Palazzo Zurla De Poli di Crema (CR) Notturno a Palazzo sabato 13 agosto. Prenotazione obbligatoria per tutti gli eventi. Preserale: Castello di Compiano (PR), Un Castello da fiaba: i desideri della principessa Giulia Landi, mercoledì 10 agosto. Prenotazione obbligatoria. Di giorno: Rocca Sanvitale di Fontanellato (PR), X-scape castle cultura on the road X-scape Experience dall’8 al 16 agosto. Castello di Rivalta (PC) visite guidate al maniero con aperitivo al bistrot, pranzi e cene dall’8 al 16 agosto. Castello di Gropparello (PC), Tour escursionistico alle Gole del Vezzeno attorno alla roccaforte, dal 9 al 16 agosto. Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino (PR), lunedì 15 agosto ore 15h15, 16h45 e 18, Magico tour per bambini nel castello incantato: alla scoperta del segreto del castello!. Castello di Varano De’ Melegari (PR), visite in costume medievale dell’inespugnabile Fortezza con le guide in abiti medievali, domenica 14 agosto e lunedì 15 agosto. Borgo di Vigoleno (PC), Sogno e follia nell’opera incisa del Goya, in mostra 32 opere realizzate dal Goya da le Follie o Proverbi e numerosi esemplari da Los Caprichos e della Tauromachia, tutti i giorni. E visite guidate diurne nei Castelli del Ducato e luoghi d’arte della rete turistica. Prenotazione obbligatoria per tutti gli eventi.

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Dl Aiuti: Mura (Pd), accompagniamo lavoro Draghi fino all’ultimo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

“Credo che dobbiamo accompagnare il lavoro di Draghi e dei suoi ministri con la massima responsabilità, fino all’ultimo. L’incontro del Governo con i sindacati conferma l’importanza di un dialogo fondamentale per calibrare e migliorare gli interventi sociali che ci sono dentro il Dl Aiuti. Per la volontà di una parte di differenziarsi a campagna elettorale aperta, purtroppo il clima politico si fa di giorno in giorno più pesante, ma il nostro impegno rimane quello di varare provvedimenti urgenti che servono ai lavoratori e alle famiglie”. Lo afferma la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), dopo che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha confermato “la volontà del governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati, le imprese”.

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Giustizia: Tra garantisti e giustizialisti. Un excursus storico

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Oggi, il concetto di detenzione, inteso come limitazione della libertà per chi contravviene alle regole della società e arreca danno agli altri, si è sovente contrapposto con il garantismo a tutto campo che tende a sua volta a stemperare le conseguenze della pena sino a vanificarla, in certi casi. Possiamo quindi asserire che le tendenze dell’uomo contemporaneo è ondivago tra garantismo e giustizialismo. C’è chi vuole una giustizia che educhi, e chi ritiene sia solo duramente repressiva. La giustizia, alla fine, se non si sceglie una strada ben definita, rischia di procedere in senso alternato rendendo un cattivo servizio alla società poiché si possono colpire con più durezza gli innocenti, in un procedimento indiziario, mentre i delinquenti abituali e recidivi possono godere i vantaggi del garantismo. In Italia si sono aggiunti, in maniera drammatica il sovraffollamento delle carceri e la lentezza dei procedimenti con tre gradi di giudizio e che sovente determinano la prescrizione del reato. E dire che siamo passati, in poco più di un secolo, da un estremo all’altro nel trattamento di un imputato. Per gli antichi la confessione è la più perfetta delle prove (confessio est regina probationum) tant’è che si praticò nelle questure e nelle prigioni l’interrogatorio di 3° grado. Era un termine tipico della terminologia popolare per intenderlo come un sistema di crudeli tormenti corporali inflitti a individui di cui si vuole strappare una confessione. Così possiamo dedurre le varie forme d’interrogatorio da quello di 1° grado, che si attiene alle disposi-zioni giuridiche e penali che lo riguardano a quello di 2° grado in cui entra in gioco un livello di tormento più morale, psicologico e psichico che materiale. Si tratta di continui interrogatori per più ore, mentre il soggetto è accecato da luci molto forti e sono poste domande trabocchetto ben congegnate dopo un incalzare fitto di altre domande e pretesa di risposte immediate. Resta comunque oltre la legalità l’interrogatorio di 3° grado che consentiva, in altri tempi, la tortura e che oggi, sia pure raramente, viene adottato da qualche polizia. Dagli Elleni all’ateniese Socrate (436-338 a.C.) “si partiva dal presupposto che, per sapere la verità, nulla fosse più sicuro del tormento”. Demostene e, in seguito i romani, ne approvarono i principi e la lex Julia ne sancì, per evitarne gli abusi, le modalità e le forme con leggi ben definite. Un tribunale stabiliva se un imputato doveva o meno es-sere sottoposto alla tortura dopo aver esaminato il suo caso attentamente. Tito Livio e Cicerone però non la pensavano allo stesso modo; per loro mentire sotto la tortura significava sfuggire ai tormenti. Preferivano morire affermando il falso piuttosto che soffrire il dolore. Dai romani ai barbari la tortura si affermò come sistema crudele di repressione non solo del crimine, ma del nemico politico e, nell’età del Rinascimento giuridico, si adottò per motivi discutibilmente religiosi con la “sacra inquisizione”. Era diventata una valvola di sicurezza alla defettibilità dell’organizzazione preventiva e repressiva della polizia. Perché il giudice potesse condannare con la piena confessione del reo egli passava con la minaccia “territio verbalis”, alla “territio realis” in cui era condotto alla camera del supplizio affinché si riuscisse ad estorcere la verità. Se questi due tentativi erano vani si stabiliva il sistema di tortura nei gradi voluti dalla sentenza alla presenza di un giudice, un cancelliere e un medico. La tortura terminava con la confessione del reo e dopo ventiquattro ore convalidata di nuovo da questi. Se era ritrattata la tortura riprendeva inesorabilmente. La rivoluzione francese riuscì a spazzare via per sempre questa eredità medioevale chiudendo ufficialmente una storia dolorosa che così a lungo tormentò i nostri avi. Oggi, ancora una volta, e sotto forme più “scientificamente” rifinite ritorna agli onori della cronaca il paventato “interrogatorio di terzo grado” facendo dell’uomo lo strumento di una forza che si richiama alla selvaggia legge del passato ed in nome di una giustizia che si chiama guerra, sterminio, crudeltà e non è altro, in definitiva, che miseria e debolezza.

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La situazione carceraria italiana

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

Da anni, oramai, non si fa altro che parlare di sovraffollamento degli istituti di pena, di suicidi, di rivolte e di aggressioni e tutte le volte la politica si limita alle promesse e tali rimangono salvo riesumarle in presenza di nuove situazioni critiche. Eppure, i segnali di un aggravamento della situazione è sotto i nostri occhi. I professionisti del settore hanno a più riprese invocata un’attenta vigilanza sul fenomeno dei suicidi e a difendere l’istituzione della figura del Garante per i diritti dei detenuti. Da fonte Migra apprendiamo che quanto concerne le celle dei detenuti è stato rilevato che: L’89,40% dei detenuti non ha la doccia. Il 69,31% non ha l’acqua calda. Il 60,00% delle detenute non ha il bidet. Il 12,80% dei detenuti vive in celle dove il bagno è collocato vicino al letto, e non in un vano separato. Il 29,30% dei detenuti non possono accendere le luci all’interno della propria cella in quanto gli interruttori sono posti all’esterno. Ogni detenuto costa alla collettività, mediamente, 120 euro il giorno. Tutto questo ha reso quasi obbligatorio ricorrere all’istituto dell’indulto, al quale si è ciclicamente ricorsi più volte nella storia della Repubblica, per intraprendere (si spera) una strada che porti l’Italia ad approntare modifiche strutturali serie per evitare di dover pagare l’ennesima sanzione alla Comunità Europea e un debito morale verso l’ONU e il mondo intero. A questo punto sarebbe troppo semplice e riduttivo comporre la crisi del sistema carcerario identificando i motivi al suo interno. È vero invece che il problema della criminalità si propone come problema politico complessivo, per cui s’impone una scelta fondamentale: quella cioè di individuare come corsia di favore, nella riforma del sistema carcerario, la lotta alle grandi organizzazioni criminali, come lotta per la democrazia e l’esercizio dei diritti civili; e i diritti civili di dignità della persona e di possibilità di recupero devono essere riaffermati in questa ottica, soprattutto nel carcere. Si è inoltre compreso come uno degli strumenti più efficaci per decongestionare le carceri sia costituito dal trattamento in ambiente libero del condannato. I fattori che consentono questo livello di sperimentazioni sono vari ma che potrei riassumere in questi punti essenziali: una maggiore disponibilità degli organismi preposti istituzionalmente alla sorveglianza degli istituti di pena; la maturazione culturale e comportamentale di larghe fasce di detenuti che hanno saputo porsi in modo propositivo nei confronti delle istituzioni; la partecipazione della comunità esterna favorita dalla disponibilità della magistratura di sorveglianza; la partecipazione attiva degli operatori penitenziari dell’istituto e soprattutto quella degli agenti di custodia in grado di supplire a notevoli carichi di lavoro. Dobbiamo convincerci, in buona sostanza, che i rinvii non spostano solo i problemi ma li aggravano. (Riccardo Alfonso)

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Carceri, Cirielli (FdI): “Agenti aggrediti da detenuti mentre Cartabia ne vuole scarcerare uno su tre”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 agosto 2022

“Martedì scorso, nella casa di reclusione di Noto – come denunciato dal SAPPE – quattro agenti di Polizia Penitenziaria sono stati feriti da due detenuti. La mia più totale solidarietà ai poliziotti che sono stati vittima dell’ennesimo gravissimo episodio di violenza. Un plauso al loro enorme spirito di abnegazione. Una situazione divenuta ormai intollerabile. E il guardasigilli Marta Cartabia cosa fa? Spera, con la sua riforma penitenziaria, di scarcerare un detenuto su tre. È davvero assurdo. Il governo e il Pd continuano imperterriti ad occuparsi della condizione dei detenuti senza tenere nella dovuta considerazione la vera priorità: lo stato in cui sono costretti a lavorare gli agenti penitenziari, quotidianamente esposti ad aggressioni e insulti. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. “Da anni Fratelli d’Italia sollecita una maggiore attenzione verso le enormi problematiche con cui devono confrontarsi i poliziotti penitenziari, perennemente sottoposti a rischi gravissimi durante lo svolgimento dei propri compiti istituzionali. Saremo sempre al fianco della Polizia Penitenziaria affinché venga adottato un adeguato piano di potenziamento degli organici e vengano assegnati agli agenti taser, scudi protettivi e caschi che fungano da deterrente”, conclude Cirielli.

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