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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 145

Archive for 1 gennaio 2015

La Calabria e il rischio sismico

Posted by fidest press agency su giovedì, 1 gennaio 2015

Rischio-sismicoCappadona: “In Calabria il 100% dei comuni è in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico. In Italia ben 24 milioni di persone vivono in zone a rischio sismico. Il 28 dicembre scorso abbiamo celebrato il 106 esimo anniversario del terremoto di Reggio Calabria e Messina con 120.000 vittime. La risposta dello Stato fu immediata con l’emanazione del Regio Decreto del 1909 che rappresentò l’inizio della moderna legislazione in materia di edilizia antisismica . Ed oggi ?”.“In Calabria il 100% dei comuni è in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico e più di 2 milioni di persone vivono in tali aree. In aree potenzialmente ad elevato rischio sismico si trovano circa 719.500 edifici con un numero di abitazioni pari a 1.178.600. In Italia, complessivamente, ben 24 milioni di persone vivono in aree a rischio sismico”. Lo ha affermato Paolo Cappadona , Consigliere Nazionale del Geologi , ricordando i dati del rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi e del Cresme.
“Per una circostanza assolutamente casuale – ha proseguito Cappadona – ma decisamente singolare, il terremoto del 28 dicembre scorso, a Cosenza è avvenuto nel 106° anniversario di quella che da tutti è considerata la più grande catastrofe naturale che ha colpito in tempi storici la regione del mediterraneo: il terremoto di Reggio Calabria e Messina: 28 dicembre 1908, Magnitudo 7.2, circa 120.000 vittime.Le due cose non hanno ovviamente alcuna relazione tra loro e, per altro, pur interessando la medesima regione geografica, si collocano in due distretti sismogenetici differenti per stili, modalità di rilascio ed entità di energia in gioco. La Calabria è di sicuro una delle regioni più sismiche.Eppure dopo quel terremoto si registrò per la prima volta il vero e proprio impegno dello stato a operare «in prevenzione» rispetto al terremoto con l’emanazione del Regio Decreto 18 aprile 1909 n. 193.
Tale norma rappresenta infatti l’inizio la moderna legislazione in materia di edilizia antisismica fondata sul binomio Normativa tecnica + Classificazione sismica. Da un lato quindi definire un insieme di regole costruttive rigorose in grado di garantire la resistenza dell’opera da realizzare rispetto a un ipotetico «terremoto di progetto» di intensità predeterminata, dall’altro individuare, sulla base di previsioni probabilistiche fondate sulla conoscenza della storia sismica del passato e sulle informazioni disponibili circa l’ubicazione delle potenziali sorgenti sismogenetiche, l’ambito territoriale nel quale rendere cogente il rispetto delle stesse.
Quella attenzione e sensibilità nei confronti del problema terremoto dimostrata dai decisori politici con l’emanazione di quella fondamentale norma di legge sembra oggi decisamente scemata se è vero come è vero che ad esempio in Calabria la legge Regionale n. 35/2009 (che detta regole specifiche sui controlli delle costruzioni e sulla pianificazione urbanistica in prospettiva sismica), a 5 anni dalla sua emanazione, riscontra non poche resistenze alla sua completa attuazione”.“La ricerca scientifica nel campo della sismologia, nel corso dell’ultimo secolo, ha fatto enormi passi in avanti. Oggi sappiamo – ha concluso Cappadona – con sufficiente dettaglio, quali sono i meccanismi che regolano la dinamica della litosfera terrestre, conosciamo le potenziali sorgenti sismogenetiche, e dunque quali sono le aree maggiormente sismiche che sono state in passato (e lo saranno ancora) colpite da terremoti. Nonostante ciò non è possibile ancora oggi assolutamente prevedere quando ciò avverrà e soprattutto con quale intensità.
Per tale motivo l’unico strumento unanimemente riconosciuto per difendersi dai terremoti, riducendo e mitigandone gli effetti negativi, è la adozione di una serie di comportamenti e di regole, tecniche e indirizzi edilizi e urbanistici adatti allo scopo; in una parola: PREVENZIONE!”In sostanza, se è vero che non è possibile prevedere i terremoti è tuttavia possibile prevedere gli effetti che questi potrebbero avere sul territorio; ciò significa dunque che è possibile mitigare o addirittura neutralizzare tali effetti attraverso una serie di misure di prevenzione. Un approccio in prevenzione al problema terremoto è dunque necessario e, ancor prima che tecnico e normativo, deve essere di tipo culturale coinvolgendo gli attori istituzionali ma anche la popolazione per concentrare gli sforzi prioritariamente in quelle aree là dove sappiamo con certezza che il terremoto si è manifestato in passato e che, in un futuro più o meno prossimo, tornerà”.

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Dig Quest, con giochi di archeologia e puzzle per bambini

Posted by fidest press agency su giovedì, 1 gennaio 2015

Dig QuestAnche The Dead Sea Scrolls, la più importante scoperta archeologica del XX° secolo, è ora disponibili su iPhone e iPad in un nuovo ed emozionante formato per i bambini. Genesi 1.1 il racconto della creazione, i Dieci Comandamenti, i Salmi e 11 altri 2000 vecchi manoscritti sono presenti in questa applicazione che introduce i bambini dai 7 agli 11 all’archeologia con una suite di giochi unici, con bellissimi manufatti del tesori nazionali della Israel Antiquities Authority.L’App trasforma l’iPhone di un ragazzo o iPad in uno strumento archeologico e permette loro di giocare per affinare le proprie competenze, scoprire significati segreti, risolvere enigmi.
I giochi sono stati sviluppati in collaborazione con il team della IAA I bambini avrannoun’idea di quello che gli archeologi fanno e come sperimentano l’emozione della scoperta e la creatività e le competenze coinvolte per risolvere i misteri del passato lontano.I giocatori potranno scegliere tra due siti di uno scavo – ognuno ha un gioco unico che mette il giocatore al posto di guida e richiede l’utilizzo di differenti competenze diverse archeologiche. La parte sporca deve essere eliminata al fine di scoprire un antico mosaico di epoca romana facendo seguito ad un gioco a quiz per individuare e classificare gli animali e gli oggetti del mosaico.Nelle grotte di Qumran, i frammenti dei 2.000 anni di Rotoli del Mar Morto sono stati scoperti permettendo al giocatore di mettere insieme in un gioco di puzzleOgni sito dispone di scoperte che raccontano all’utente la storia dello scavo e dei manufatti scoperti

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Crollo consumi famiglie

Posted by fidest press agency su giovedì, 1 gennaio 2015

ConsumiDallo scoppio della crisi i consumi delle famiglie sono crollati. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha elaborato i dati Istat contenuti nell’Annuario statistico italiano, i consumi delle famiglie dal 2008 al 2013 sono letteralmente precipitati. Ad essere maggiormente penalizzate le famiglie numerose. In particolare il crollo record, pari dell’11,63%, è quello dei consumi delle coppie con 3 o più figli, con una riduzione in valore assoluto di 4526,88 euro. Al secondo posto le coppie con 2 figli. I consumi annui per questa tipologia familiare scendono dai 37678,8 del 2008 ai 34691,16 del 2013, con una riduzione percentuale del 7,93% ed una diminuzione in valore assoluto pari a 2987,64 euro. Al terzo posto di questa poco confortante classifica le coppie con 1 figlio, che vedono ridursi i consumi annui dai 35910,36 euro del 2008 ai 33594,36 euro del 2013, con un calo del 6,45%, equivalente a 2316 euro su base annua. Si evidenzia, inoltre, che questi dati sono relativi alla spesa in valore delle famiglie, incorporano cioè sia la dinamica delle quantità che dei prezzi. In termini reali, dunque, il crollo è assai maggiore. “Che le famiglie numerose in Italia siano penalizzate dal sistema fiscale è cosa nota. Ma questi dati dimostrano che dallo scoppio della crisi ad oggi la situazione, invece di migliorare, è decisamente peggiorata. Avere un figlio è sempre più un lusso. Gli stipendi delle coppie che hanno almeno un figlio non bastano più per arrivare a fine del mese ed il crollo dei consumi, dal 2008 al 2013, oscilla tra 2316 a 4527 euro. Un dato che dovrebbe far riflettere” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.

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KONE rafforza la propria presenza in Italia

Posted by fidest press agency su giovedì, 1 gennaio 2015

milanoMilano KONE S.p.A, consociata italiana di KONE Corporation, una delle maggiori società a livello mondiale nella progettazione, produzione e manutenzione di Ascensori, Scale e Tappeti Mobili e Porte Automatiche per edifici, fondata nel 1910 con sede a Helsinki, annuncia l’acquisizione di MIA S.p.A., una delle principali aziende del settore operante sul territorio nazionale.
MIA S.p.A., nata nel 2008 e appartenente al gruppo MANUTENCOOP, il principale operatore di facility management italiano, ha oltre 16.000 impianti in manutenzione e impiega circa 160 persone.
Con sede direzionale a Modena e una presenza radicata in aree strategiche quali Emilia Romagna, Trentino, Lombardia, Veneto, Lazio e Sicilia, MIA S.p.A. rappresenta un modello imprenditoriale e un esempio di azienda ben gestita su cui vale la pena investire.
Proprio per questo motivo, KONE ha deciso di rinforzare la propria già rilevante presenza in Italia, che rappresenta per l’azienda finlandese un mercato strategico in cui continuare a investire.
KONE è stata assistita da NCTM in qualità di consulente legale e da Crowe Horwath AS per la financial due diligence.

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