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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Archive for 15 luglio 2018

Pace, Sant’Egidio: mille giovani europei alle Fosse Ardeatine lanciano un appello contro ogni violenza, razzismo e indifferenza

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Questa mattina oltre mille Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio, provenienti da tutta Europa, hanno reso omaggio ai caduti delle Fosse Ardeatine. La visita si è aperta con un’assemblea nel grande spiazzo del Sacrario. Presente, oltre al presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, e al colonnello Francesco Sardone, direttore del mausoleo, anche il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha recitato una preghiera e pronunciato un saluto ricordando l’anniversario delle leggi razziali italiane del 1938 e mettendo in guardia dal riemergere di nuove forme di antisemitismo e razzismo in Europa, anche nel nostro Paese.
Alla fine dell’assemblea è stato letto un appello in cui si afferma che oggi, tanti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, “la violenza non è stata vinta”, tanto che “inquina” ancora i Paesi europei: “Essa assume il volto dell’indifferenza, si nutre di ignoranza dell’altro, pregiudizi, antisemitismo, razzismo…I poveri e i deboli sono i primi a esserne colpiti: anziani, disabili , migranti, rifugiati, Rom, senza dimora”. Da qui l’impegno “a lavorare per un’Europa in cui tutti possano vivere insieme”, contrastando ogni violenza e scegliendo “la via dell’incontro e dell’amicizia”.
La cerimonia – che si è svolta nell’ultimo giorno del convegno internazionale Global friendship to live together (in corso da venerdì con la partecipazione di giovani da tutti i Paesi europei) – si è conclusa con un pellegrinaggio silenzioso alla cava dove il 24 marzo 1944 vennero trucidati 335 innocenti e alle loro tombe, davanti alle quali ognuno ha reso omaggio deponendo un fiore.

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Conferenza stampa dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Roma, lunedì 16 luglio alle 11.30 sala stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4 conferenza stampa Unione delle Comunità Islamiche d’Italia. Presentazione del nuovo direttivo dell’U.CO.I.I, l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia. L’assemblea generale, che si è riunita domenica 8 luglio 2018 a Bologna, ha scelto una squadra giovane che rappresenta una nuova generazione di musulmani in Italia, parte integrante del tessuto sociale italiano. Sono undici i consiglieri definiti, che in una seduta chiusa, hanno eletto il nuovo presidente.È quindi il dott. Yassine Lafram che guiderà l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia per i prossimi quattro anni succedendo a Izzeddin Elzir, Imam di Firenze.Lafram, classe ‘85, è Presidente della Comunità Islamica di Bologna e ha ricoperto nel mandato precedente la carica di Segretario Generale dell’U.CO.I.I, ora affidata a Yassine Baradai, direttore del centro della Comunità Islamica di Piacenza.Nel nuovo direttivo, come primo vice presidente, la ex presidente dell’associazione Giovani Musulmani d’Italia, dott.sa Nadia Bouzekri. Il dr. Nader Akkad, imprenditore, ricercatore e Imam di Trieste è invece il secondo vice presidente in carica con delega alla tesoreria. Altri volti nuovi sono Mustafa Baztami, vice presidente e Imam della Comunità Islamica Abruzzese con sede a Termo, Kamel Layachi, imprenditore, imam e formatore di gruppi giovanili e famigliari, impegnato da anni nel dialogo interreligioso ed interculturale e Amina Dachan, delegata ai rapporti con le scuole nel direttivo della moschea di Ancona. L’Assemblea conferma invece Izzeddin Elzir, il presidente uscente, nominandolo come consigliere assieme a Abdelhafid Kheit, Sami Trabelsi e Mohamed Abderrahman, tutti con cariche durante l’ultimo mandato.

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Bankitalia: nuovo record debito, sale a 2.327,368 miliardi

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Nuovo record storico del debito pubblico italiano, che, dopo il primato di aprile, sale ancora attestandosi a 2.327,368 miliardi. “In pratica è come se ogni famiglia avesse il conto corrente in rosso per 91 mila e 679 euro. Da non dormirci la notte!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, ci sono 25.386.000 famiglie. “Un buon padre di famiglia, avendo un debito di questo ammontare, cercherebbe di ridurlo e non andrebbe certo in banca a protestare e a pretendere l’apertura di una nuova linea di credito, che peraltro non gli sarebbe mai concessa. Peccato che, invece, sia quello che l’Italia ha sempre cercato di fare con l’Europa” prosegue Dona. “Dopo il monito di ieri della Corte dei Conti e l’imminente fine del QE, sarebbe opportuno se si concentrasse gli sforzi sul calo del debito in valore assoluto” conclude Dona.

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Dorsey Attorney Cody Wamsley Becomes Certified Information Systems Security Professional

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

International law firm Dorsey & Whitney LLP announced today that Cody Wamsley, an associate in its global Cybersecurity practice group, has become a Certified Information Systems Security Professional (CISSP).A Certified Information Systems Security Professional (CISSP) is an independent information security certification granted by the International Information System Security Certification Consortium, also known as (ISC)2. “The CISSP certification requires five years of infosec experience and confirms Cody’s deep technical knowledge and experience in the security space that is critical for the cybersecurity work he is handling for our clients. Not many lawyers achieve this certification which is the industry-standard baseline certification for information security professionals. Having our team members achieve certifications like this should provide our clients with an extra level of confidence in the already excellent privacy and cybersecurity services that Dorsey offers,” says Jamie Nafziger, Chair of Dorsey’s Cybersecurity, Privacy and Social Media practice group.Mr. Wamsley’s practice focuses on counseling clients on information security program development, regulatory compliance, data breaches and proactive breach prevention. He is part of a global team at Dorsey that assists clients in achieving privacy and security compliance, including implementing required controls for the GDPR for both small and large enterprises.Mr. Wamsley previously managed third-party information security risk at American Express and served as in-house patent counsel at a cybersecurity startup. He is a registered patent attorney and brings technical experience advising on global data security and privacy issues, negotiating and drafting complex technology contracts, and providing counsel on technology transactions.Clients have relied on Dorsey since 1912 as a valued business partner. With locations across the United States and in Canada, Europe and the Asia-Pacific region, Dorsey provides an integrated, proactive approach to its clients’ legal and business needs. Dorsey represents a number of the world’s most successful companies from a wide range of industries, including leaders in the banking, energy, food and agribusiness, health care, mining and natural resources, and public-private project development sectors, as well as major non-profit and government entities.

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Casting a spotlight on media and religion in India

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

chandan mitraNEW DELHI — How can media coverage of religion contribute to greater understanding and foster social harmony? This question, among others, animated a dynamic forum co-hosted by India’s Baha’i community on Saturday in New Delhi.The event highlighted how, in the media, faith is too often associated only with negative expressions of religious practice, such as superstition, prejudice, oppression, and exclusion. With a rising tide of religious extremism over the past decades, religious violence has also garnered an abundance of attention in the media.Yet religion is vast and multifaceted, and its many constructive contributions to communities and to civilization itself are overlooked in popular discourse and media. This reality rings especially true in Indian society, according to Saturday’s panel of speakers, which included prominent media figures, government officials, scholars, and faith representatives.According to the Director General of the Indian Institute of Mass Communication (IIMC) K. G. Suresh, part of the problem is the lack of understanding about religion among media practitioners. “Journalists should understand the true nature of religion – that it contributes to love and unity, it inculcates virtues and morality,” said Mr. Suresh in his opening remarks as the chair of the forum on Saturday. “Religion should not be identified with the false godmen who exploit people and engage in criminal activities. They should focus on stories of harmony and loving co-existence between people of different religious communities and not just look for cases of conflict.” Panelists discussed some of the challenges associated with the current media model. For instance, they explored how the publication of stories is often driven by sensationalism. The pace at which news is reported often compromises the need for depth, accuracy, and nuance in a subject as complex as religion. While identifying the shortcomings of current media, the panel acknowledged the difficulty of finding a way forward. One of their main conclusions was that journalists need forums to pause and reflect on their coverage and the impact it has on perception and behavior.IIMC and the Office of Public Affairs of the Baha’is of India jointly hosted the gathering, called “Covering Religion with Sensitivity and Understanding in an Interdependent World,” held at the Institute’s campus in New Delhi.“We are trying to learn with others how the spiritual principles found in major religions can be applied to the transformation of individuals and society and for the betterment of the world. Given the great power of the media in shaping public perceptions and discourses, the Baha’i community of India and the IIMC felt there is a great need to have a conversation with media professionals about the way they cover religion,” explained Nilakshi Rajkhowa, Director of the Baha’i Office of Public Affairs in India.
At the event, print and broadcast journalists spoke frankly about what they perceive as challenges in reporting on religion, including the over-coverage of conflict and under-reporting of harmony among religious groups. Several speakers argued that in India, where religion is a strong presence in people’s lives, media’s responsibility to cover religion in a thoughtful and accurate manner takes on special importance and contributes to the way groups perceive their relationships to one another and society at large.Panelist Chandan Mitra, a Member of Parliament and the editor and managing director of The Pioneer newspaper, spoke about the need to appreciate religion’s unique influence on society. “If we are aiming for a value-based society, we cannot ignore religion. Religion gives us our sense of dharma or morality.” Reflecting on the event afterward, Mrs. Rajkhowa said, “Journalists can benefit from such spaces for deep, conscious reflection on their profession.” In the coming year, IIMC and the Baha’i community of India plan to continue the discussion on media and religion in a series of roundtable events.

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Spettacolo “Words” della Compagnia MOTUS

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Orgia Mercoledì 18 luglio alle 21,30 il Museo Etnografico del Bosco di Orgia si veste di danza con la prima nazionale dello spettacolo “Words” della Compagnia MOTUS, coreografato da Martina Agricoli e prodotto con il sostegno di Regione Toscana e Chiantibanca. Il lavoro che MOTUS porta in scena si pone in linea con il tema principale dell’edizione 2018 di “Sovicille d’Estate” che è l’Africa, in un’ottica provocatoria nei confronti di quanti nel nostro paese inneggiano all’isolamento, ignorando che l’Africa paga un prezzo altissimo per lo sfruttamento operato dalle nazioni più industrializzate e che la fuga dalla miseria e dalle guerre dipende da precise responsabilità che hanno radici storiche ben salde nei nostri paesi. Interpretato dalla stessa Martina Agricoli e da Andrè Alma, Carolina Fineo, Ilaria Fratantuono e Roberta Morello, lo spettacolo è inserito in “Muta-menti” nuovo progetto produttivo triennale 2018-2020 della Compagnia MOTUS.Il continente africano sarà anche protagonista nel secondo tempo della serata con “IL MIO VOLTO HA UN NOME”, spettacolo coreografato da Sara Nesti e diretto da Stefano Luci e portato in scena dai ragazzi rifugiati di COOP22 di Prato. Il lavoro nasce da un laboratorio di danza teatrale, finalizzato alla creazione di un rapporto di empatia, supporto e condivisione tra i partecipanti che ha permesso ai giovani rifugiati di esprimere, attraverso i gesti, il ricordo, il presente, la bellezza, la cultura da cui provengono. Interpretato da Marvis Ogbewi, Bakary Sidibe, Stephane Allui Koffi, Duah Muhammad Junayd, Toure Moussa, Kaba I.Kalil, Diomande Lacine, lo spettacolo prevede l’uso di musiche dei paesi di provenienza dei partecipanti, insieme a musiche della tradizione occidentale antica e contemporanea. La musica, e il modo con cui il corpo danzante la interpreta, diviene quindi un ponte fra culture.
Lo spettacolo apre la sezione danza del cartellone estivo del Comune di Sovicille, realizzato con Fondazione Toscana Spettacolo onlus e sostenuto da Banca CRAS. La serata è ad ingresso libero.

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Apple Launches New Clean Energy Fund in China

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Apple® today announced a new first-of-its-kind investment fund in China to connect suppliers with renewable energy sources. As part of Apple’s commitment to address climate change and increase the use of renewable energy within its supply chain, 10 initial suppliers and Apple will jointly invest nearly $300 million over the next four years into the China Clean Energy Fund. The fund will invest in and develop clean energy projects totaling more than 1 gigawatt of renewable energy in China, the equivalent of powering nearly 1 million homes.“At Apple, we are proud to join with companies that are stepping up to address the climate challenge,” said Lisa Jackson, Apple’s vice president of Environment, Policy and Social Initiatives. “We’re thrilled so many of our suppliers are participating in the fund and hope this model can be replicated globally to help businesses of all sizes make a significant positive impact on our planet.Transitioning to clean energy can be complex. This is especially true for smaller companies that may not have access to viable clean energy sources. By virtue of its size and scale, the China Clean Energy Fund will give its participants the advantage of greater purchasing power and the ability to attain more attractive and diverse clean energy solutions. The China Clean Energy Fund will be managed through a third party, DWS Group, which specializes in sustainable investments and will also invest in the fund.Today’s news follows Apple’s announcement earlier this year that its global facilities are powered by 100 percent clean energy and the launch of its Supplier Clean Energy Program in 2015. Since that program began, 23 manufacturing partners, operating in more than 10 different countries, have committed to powering all of their Apple production with 100 percent clean energy. Apple and its suppliers will generate more than 4 gigawatts of new clean energy worldwide by 2020 — representing one-third of Apple’s current manufacturing electricity footprint.Apple is also working with its suppliers to find new ways to reduce greenhouse gas emissions. The company recently announced it reached a breakthrough with aluminum suppliers Alcoa Corporation and Rio Tinto Aluminum on a new technology that eliminates direct greenhouse gas emissions from the traditional smelting process, a key step in aluminum production.

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Forche Caudine e le attività imprenditoriale da sviluppare in Molise

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

DSCN0377.JPGAlimentare l’interesse dell’imprenditoria da Roma e dal resto d’Italia verso il Molise. Questo l’obiettivo degli incontri che sta promuovendo l’associazione “Forche Caudine” nella Capitale, chiamando a raccolta importanti esponenti soprattutto del mondo dell’industria e invitando, nel contempo, esponenti del governo regionale.Lorenzo Ponzuoli, titolare del Gran Caffè Santos, Antonio Iannotti, responsabile di Italmix spa con due stabilimenti nel beneventano e uno in apertura a Marcianise, Marco Wong, membro del cda di Extrabanca ed altri imprenditori asiatici hanno preso parte al meeting promosso dal Comitato imprese di Forche Caudine, presenti il responsabile Francesco Caterina, il presidente dell’associazione Giampiero Castellotti e, in collegamento dalla Spagna, Mauro Bonello. Per la Regione Molise è intervenuto il consigliere regionale Antonio Tedeschi.Gli imprenditori presenti hanno chiesto informazioni in particolare sulle infrastrutture e sulla logistica molisana, nonché sulle agevolazioni relative agli investimenti.Il consigliere Tedeschi ha illustrato la possibilità degli accordi di programma, che in linea generale prevedono contributi del ministero e della Regione con tempi, tra approvazione e rogazione, di circa un anno. Ha inoltre evidenziato la possibilità degli sgravi fiscali che, per durata, si differenziano in base ai settori e alle fasce di lavoratori, assicurando non meno di tre anni. Infine ha sottolineato la facilità di dialogo con i vertici regionali, elemento che incide positivamente nella sburocratizzazione e nel rapporto diretto tra investitori ed enti locali.Gli imprenditori hanno delineato un quadro dettagliato dell’attuale fase economica caratterizzata da un’alta automazione industriale che permette, specie nella produzione e nel confezionamento, di gestire stabilimenti con poche persone, ciò a svantaggio, ovviamente, dell’occupazione, che però è assicurata dall’indotto. Marco Wong, in particolare, ha però ricordato che il settore tessile richiede ancora molta manodopera ed il Molise, specie la provincia di Isernia, potrebbe trarre vantaggio dalla rilevante presenza di risorse umane già altamente formate nel comparto.
A questo proposito Tedeschi ha orientato l’attenzione sui 54mila metri quadrati di capannoni dell’ex Ittierre ed ha contattato nel corso della riunione i responsabili di Modaimpresa di Miranda.L’imprenditore Ponzuoli ha illustrato la storia della sua azienda produttrice di caffè di qualità, commercializzato principalmente a Roma, in Calabria e all’estero, prevalentemente in Canada e in Cina. “Attualmente operiamo con uno stabilimento in Croazia, ma siamo caratterizzati dalla crescita e dalla differenziazione e siamo quindi interessati a conoscere i dettagli di questa opportunità in Molise, specie nella zona di Venafro che è la più vicina a Roma – ha detto l’imprenditore romano.
Anche Antonio Iannotti ha tratteggiato la sua attività imprenditoriale, che include ambiziosi progetti, tra cui un business legato alla produzione sostitutiva del pasto. L’interesse verso il Molise è ovviamente subordinato anche agli accordi con le istituzioni.Gli stessi imprenditori faranno da passaparola con altri colleghi, prevedendo d’infoltire il gruppo legato al Comitato imprese del sodalizio dalla storia ormai trentennale. Gli imprenditori hanno ringraziato l’associazione “Forche Caudine” per l’opportunità, nonché per la gestione dei rapporti diretti con le istituzioni molisane. La potenzialità degli investimenti potrebbe corrispondere ad un buon numero di posti di lavoro nel territorio molisano. Ora la palla passa alla Regione.

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Difendere l’insegnamento dell’italiano nelle scuole dell’Ontario (Canada)

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

L’on. Nissoli, è intervenuta in Commissione esteri per difendere i corsi di lingua italiana nelle scuole dell’Ontario e sensibilizzare i Colleghi e le Istituzioni italiane a supportare la richiesta della Comunità di Toronto di mantenere tali corsi.Inoltre, l’on. Nissoli ha scritto una lettera ai Trustees delle scuole dell’Ontario in supporto del programma di lingua italiana evidenziando l’importanza dell’insegnamento della lingua di origine per il bene dei ragazzi. Secondo l’on. Nissoli “cancellare l’insegnamento della 3 lingua in 45 scuole e licenziare 85 insegnanti, sembra un gesto avventato che non tiene conto di quanto di buono è stato fatto nel tempo, da ben 42 anni”.
Un concetto che la deputata di Forza Italia ha ribadito durante l’intervista rilasciata, oggi, a CHIN Radio di Toronto dai cui microfoni ha lanciato un appello a tutti i protagonisti di questa vicenda per evitare di cancellare l’insegnamento di lingua italiana e, anzi, migliorarlo cercando una soluzione condivisa per studenti e insegnanti.

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Mostra Elliott Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Treviso, Casa dei Carraresi, 22 settembre 2018 – 3 febbraio 2019 A cura di Marco Minuz.Vernice per la Stampa: 21 settembre, ore 12. Orari apertura: da martedì a venerdì: 10 – 18 sabato, domenica e festivi: 10 – 20. Nel corso della mostra sono in programma eventi dedicati al tema, con il coinvolgimento delle principali realtà territoriali del territorio.La mostra intitolata Elliott Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli, curata da Marco Minuz, raccoglie una straordinaria selezione di fotografie dedicate a questo tema. In un percorso che spazia dagli anni cinquanta fino ai giorno nostri e che documenta la profondità e l’acutezza del lavoro fotografico di Erwitt su questo specifico tema. Le sue sono tutte immagini realizzate dal punto di vista dei cani. Spesso il fotografo pone il suo obiettivo ad altezza di cane, lasciando ai suoi padroni, il solo spazio di un piede o dei polpacci. I cani sono tra i soggetti più amati dal fotografo. Non perché egli ne sia particolarmente affascinato (come lui sostiene), ma perché con il loro atteggiamento naturale e irriverente, fungono da perfetto contraltare alla pomposità ed alla ricercata compostezza dei loro padroni. E soprattutto, a differenza degli uomini, non hanno la pessima abitudine di pretendere una stampa delle foto che viene loro fatta! Il titolo, tratto da una sua dichiarazione rilasciata in un’intervista, è già una guida per questa mostra che vuole essere un’opportunità per analizzare, con ironia e a volte cinismo, l’essenza profonda di questa ricerca che, attraverso il quadrupede peloso, mira all’essere umano.
Molte di queste immagini sono buffe e ritraggono animali che saltano o si mostrano sorpresi. Pose che sono ottenute, a volte, da Erwitt con un metodo preciso, ovvero suonando, poco prima di fotografare, una trombetta che spaventava i cani. Oppure, ricorrendo ad un unico forte latrato, emesso dallo stesso fotografo, che scatena la reazione dei cani che, all’improvviso, saltano, abbaiano, ringhiano, consentendogli di coglierli nella loro naturalezza. Escono così immagini di forte spontaneità, che fissano l’espressione animata degli animali. Nelle fotografie di Erwitt non c’è un’attenzione particolare per il paesaggio; il suo occhio s’indirizza alla figure umane e sugli animali, per lui riflessi inconsapevoli delle abitudini degli uomini.
Erwitt è nato nel 1928 in Francia da una famiglia di emigranti russi. Ha trascorso la sua infanzia in Italia, sino al ritorno in Francia e poi al definitivo trasferimento negli Stati Uniti ed in particolare a New York. Nel 1953 entra a far parte della celebre agenzia fotografica Magnum Photos.
E’ universalmente annoverato tra i grandi maestri della fotografia mondiale di tutti i tempi. Il suo stile inconfondibile, caratterizzato dal bianco e nero e dal carattere ironico, è sempre mosso da un unico grande dogma: l’osservazione acuta della realtà circostante. Molte delle sue foto appartengono oramai al patrimonio visivo del secolo scorso. Celebri i suoi ritratti a personaggi storici come Marylin Monroe.

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Libro: Pactum salis di Olivier Bordeaut

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Pactum salis.jpgNelle saline di La Baule, in Bretagna, viene rinvenuto il cadavere di un uomo. Otto giorni prima Michel, trent’anni, ricco immobiliarista, si trova nella suite dell’Hermitage, albergo 5 stelle di La Baule. È da solo, se ne sta in accappatoio sul balcone a bere champagne e a ripensare alla sua vita, alla lunga gavetta, al suo talento come venditore di case e al coraggio dimostrato nell’essersi messo in proprio, scelta che lo ha ripagato col successo e i cospicui guadagni. Nonostante questo, e nonostante la convinzione che l’alcol porti solo disgrazia, da quando è in vacanza a La Baule è praticamente sempre ubriaco. Jean si occupa di una salina. È un lavoro duro e scarsamente retribuito, ma è l’unica cosa capace di farlo sentire realizzato e in pace con se stesso dopo la fuga da Parigi e da una vita che non sentiva davvero sua. Come ogni mattina all’alba, Jean prende la macchina e raggiunge la sua salina; ma quel giorno, accanto al suo mucchio di sale, scorge una Porsche con la portiera del guidatore aperta, i fari e la radio accesi, una pozzanghera di benzina prodotta da una perdita nel serbatoio. E c’è un uomo riverso a terra, palesemente ubriaco. Prima di crollare ha urinato sul sale, frutto di settimane di lavoro da parte di Jean, il cui primo impulso è quello di afferrare un badile e regolare i conti con quell’insolente sconosciuto… Dopo il successo di Aspettando Bojangles, Olivier Bourdeaut torna con un romanzo che ha per tema l’amicizia tra due trentenni profondamente diversi per carattere, estrazione sociale e scelta esistenziale, e tuttavia simili – quindi affini – nell’incapacità da parte di entrambi di trovare nelle relazioni con gli altri qualcosa di autenticamente umano.Dopo la malinconica poesia di Aspettando Bojangles, Olivier Bourdeaut torna con un nuovo romanzo capace, attraverso il rapporto conflittuale fra due amici, di indagare i recessi più profondi dell’animo umano.
Olivier Burdeaut è nato nel 1980 in una casa affacciata sull’Oceano atlantico, rigorosamente priva di televisore. Ha potuto così leggere e fantasticare molto. Prima di scrivere Aspettando Bojangles (Neri Pozza 2016, Beat 2018) è stato un disastroso agente immobiliare, factotum in una casa editrice di libri scolastici, raccoglitore di fior di sale di Guérande a Croisic.Traduzione dal francese di Roberto Boi Euro 17,00 256 pagine EAN 9788854516984 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: Pactum salis)

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Libro: La guerra tedesca di Nick Stargardt

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

La guerra tedesca.jpgLa Seconda guerra mondiale fu una guerra come nessun’altra. Nel corso della sua esistenza, il Terzo Reich investì e consumò tutte le sue riserve morali e fisiche, portando alla sconfitta totale del 1945. A distanza di così tanti anni – nonostante gli scaffali di libri dedicati alle origini, all’andamento e alle atrocità della guerra – ancora non sappiamo per che cosa i tedeschi pensassero di stare combattendo, quali furono le esperienze che attraversarono e come fecero a sopportare la guerra fino all’ultimo giorno. Quando scoppiò, nel settembre del 1939, la guerra in Germania non godeva del minimo favore popolare. Senza però la partecipazione e l’impegno offerti attivamente dal popolo tedesco, non avrebbe potuto andare avanti per quasi sei anni. Che cos’era, dunque, la guerra che i tedeschi pensavano di stare combattendo? In che modo il volgere degli eventi del conflitto – le vittorie del Blitzkrieg, le prime sconfitte sul fronte orientale, il bombardamento subito dalle città tedesche – mutò opinioni e aspettative? E quando fu che i tedeschi si resero conto di stare combattendo una guerra genocida? Attingendo a una messe di testimonianze di prima mano, La guerra tedesca è, da decenni a questa parte, il primo tentativo di capire come il popolo tedesco vivesse la Seconda guerra mondiale. Adottando il punto di vista di coloro che la attraversarono – soldati, insegnanti di scuola e casalinghe; nazisti, cristiani ed ebrei – il racconto storico magistrale che ne emerge getta una luce nuova e inquietante sulle convinzioni, le speranze e le paure di un popolo che intraprese, proseguì e combatté sino alla fine una guerra brutale di conquista e genocidio.
Nick Stargardt è uno dei principali storici britannici della Germania nazista insegna Storia europea moderna al Magdalen College, Oxford, ed è autore di La guerra dei bambini. Infanzia e vita quotidiana durante il nazismo.Traduzione dal tedesco di Filippo Verzotto Euro 19,00 736 pagine EAN 9788854514300
Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: La guerra tedesca)

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Libro: La maledizione di Melmoth di Sarah Perry

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

La maledizione di Melmoth.jpgSono passati molti anni da quando Helen Franklin ha lasciato l’Inghilterra. A Praga, lavorando come traduttrice, ha finalmente trovato un posto da chiamare casa. La sua vita prende però una piega inaspettata quando il suo amico Karel le consegna un misterioso documento, che gli è stato lasciato da un anziano signore in biblioteca, una strana confessione e, al contempo, un curioso avvertimento che parla di Melmoth la Testimone. Secondo la leggenda Melmoth apparteneva al gruppo di donne che si recarono alla tomba di Cristo per ungere il suo corpo, scoprendo che la pietra del sepolcro era stata rimossa e che il corpo del Signore era scomparso. Melmoth negò categoricamente ciò che aveva visto e fu maledetta non con la morte, ma con l’assenza di morte, costretta a vagare per la terra fino al ritorno del Messia e condannata per sempre ad apparire dove regnano desolazione e morte. Helen ritiene che le storie su Melmoth non siano altro che sciocche leggende e superstizioni, ma quando Karel svanisce nel nulla, Helen capisce che il male ha molti volti e che la prossima vittima di Melmoth potrebbe essere proprio lei…
Mescolando leggende e antiche tradizioni, Sarah Perry ha dato vita a un’affascinante storia gotica capace di scavare tra le paure più profonde dell’essere umano.
Sarah Perry è nata nel 1979 a Chelmsford, nell’Essex. Studiosa, giornalista e scrittrice, con Il serpente dell’Essex (Neri Pozza 2017) ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica. Traduzione dall’inglese di Massimo Ortelio Euro 18,00 320 pagine EAN 9788854517462 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: La maledizione di Melmoth)

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Libro: Il ciliegio del mio nemico di Wang Ting-Kuo

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Il ciliegio del mio nemicoIn una piccola città di mare, un uomo di mezza età gestisce una caffetteria con pochi clienti, in attesa che sua moglie torni da lui. Invece una mattina riceve un visitatore inaspettato, l’ex amante di sua moglie, Luo Yi-Ming. L’incontro turba profondamente i due uomini, al punto da condurre Luo Yi-Ming a tentare il suicidio scavalcando una balaustra per gettarsi nel vuoto. La cittadina è sconvolta e non esita a incolpare di un simile gesto il proprietario della caffetteria, il quale riceve la visita della polizia, convinta che tra i due uomini sia in corso una faida. Tutto quello che riescono a scoprire i poliziotti, però, è che la moglie dell’uomo, Autumn, risulta scomparsa da tempo. La figlia di Luo Yi-Ming arriva al bar, sperando di scoprire la verità. Attraverso una serie di conversazioni, l’uomo le svela, incontro dopo incontro, una storia di ambizione, amore e vendetta. Cresciuto nella povertà, il suo unico obiettivo nella vita è stato trovare un lavoro stabile e mettere su famiglia. Il suo desiderio viene esaudito quando incontra Autumn, di cui si innamora al primo sguardo. Il narratore inizia quindi a lavorare nel settore immobiliare, dimostrando di avere un vero talento per gli affari. Mentre la sua carriera prende il volo con il boom immobiliare di Taiwan negli anni ’90, lui e Autumn si iscrivono a un corso di fotografia tenuto proprio da Luo Yi-Ming. Il ciliegio dai rami rosso cupo che domina il giardino di Luo Yi-Ming non è ancora in fiore quando Autumn, all’improvviso, decide di lasciare suo marito…
Wang Ting-Kuo è uno dei più importanti autori di narrativa di Taiwan. Ha iniziato a scrivere racconti all’età di diciassette anni. Dopo molti anni passati senza scrivere, è tornato sul palcoscenico letterario con il romanzo So Hot, So Cold e la raccolta di racconti Who Blinked in the Dark, entrambi pubblicati con grande successo di pubblico e critica. Wang Ting-Kuo ha vinto tutti i principali premi letterari dell’Asia.Traduzione dal cinese di Monica Morzenti e Maria Gottardi Euro 17,00 280 pagine EAN 9788854516106 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: Il ciliegio del mio nemico)

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Libro: Amore e Rovina di Paula McLain

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Amore e Rovina.jpgNel 1937, la ventottenne Martha Gellhorn si trova a Madrid per documentare le atrocità della Guerra civile spagnola. È l’avventura che da sempre stava aspettando e, al contempo, l’occasione per dimostrare di essere una brava giornalista in un campo dominato dagli uomini. Ma, inaspettatamente, l’incontro con lo scrittore Ernest Hemingway cambierà le carte in tavola, portandola a innamorarsi perdutamente di lui. All’ombra dell’imminente Seconda guerra mondiale la relazione tra Martha e Ernest si intreccia alle loro carriere professionali. Ma quando Ernest pubblica il più grande successo letterario della sua carriera, Per chi suona la campana, Martha deve fare una scelta: arrendersi ad essere la moglie di un uomo famoso o rischiare di perdere Ernest per seguire le sue ambizioni. Dopo l’incredibile successo di Una moglie a Parigi, Paula McLain torna a parlare delle «mogli» di Ernest Hemingway, consegnando al lettore l’indimenticabile ritratto di una donna che rischierà assolutamente tutto per trovare la propria voce.
Paula McLain è nata a Fresno, in California, nel 1965. Nel 1996 riceve dall’Università del Michigan il premio MFA per la poesia. La sua prima raccolta poetica, Less of Her, viene pubblicata nel 1999. Nel 2003 appare il suo libro di memorie Like Family: Growing Up In Other People’s Houses e nel 2005 la sua seconda raccolta di poesie, Stumble Gorgeous. Attualmente insegna presso il New England College e la John Carroll University, e vive a Cleveland. Con Neri Pozza ha pubblicato Una moglie a Parigi (2011, Beat 2013) e Tra cielo e terra (2015, Beat 2017).Traduzione dall’inglese di Francesca Cosi e Alessandra Repossi Euro 18,00 400 pagine EAN 9788854516878 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: Amore e Rovina)

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Libro: Il Lettore di Bernhard Schlink

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Il Lettore.jpgSiamo negli anni Cinquanta e Michael Berg attraversa i primi turbamenti dell’adolescenza. Quando un giorno, per la strada, si sente male, viene soccorso da Hannah, che ha da poco superato la trentina. Colpito da questa donna gentile e sconosciuta, irresistibilmente attratto dalla sua misteriosa e profonda sensualità, Michael riesce a rintracciarla. Tra loro nasce un’intensa relazione, fatta di passioni e di pudori. Condizione fondamentale è che Michael, a ogni visita, le legga dei libri ad alta voce. Presto, però, Michael intuisce che nella vita di Hannah, nel suo passato, ci sono alcuni segreti: qualcosa che lei non può rivelargli e che segnerà per sempre il destino di entrambi. Un giorno, infatti, Hannah svanisce nel nulla senza lasciare traccia e gettando Michael nella disperazione. Alcuni anni dopo, nel 1966, Michael, divenuto studente di legge, ritrova Hannah come imputata in un’aula di tribunale quale ex ausiliaria delle SS in un campo di concentramento satellite di Auschwitz, accusata della morte di oltre trecento ebree, bruciate vive nell’incendio di una chiesa durante una marcia della morte. Proprio in quest’occasione Michael avrà modo di capire cosa nascondeva Hannah e cosa la spinse ad abbandonarlo tanti anni prima.Oprah Winfrey lo scelse come libro del mese nel 2008, consacrandolo a bestseller prima americano e poi internazionale.Ha vinto diversi premi fra cui l’Hans Fallada-Preis e il Welt Literaturpreis in Germania, il Premio Grinzane Cavour in Italia e il Prix Bataillon in Francia.
Nel 2008 è uscito il film The Reader, sceneggiato da David Hare e diretto da Stephen Daldry, è stato interpretato da Ralph Fiennes e Kate Winslet, che ha vinto l’Oscar come miglior attrice.
Bernhard Schlink (Bielefeld, 6 luglio 1944) è uno scrittore tedesco. Ha esercitato la professione di giudice presso la Corte Costituzionale Federale della Renania Settentrionale-Vestfalia nel 1998. Nel 2006 è stato ordinato professore di Filosofia del diritto presso la prestigiosa Humboldt Universität di Berlino. Il suo romanzo Il lettore, tradotto in 50 lingue e a lungo ai vertici delle classifiche di vendita nel mondo intero, ha vinto numerosi premi: Hans-Fallada Preis e «Welt»-Literaturpreis in Germania, Premio Grinzane-Cavour in Italia, Prix Laure Bataillon in Francia. È stato premiato più volte dal quotidiano liberale tedesco Die Welt ed è stato infine selezionato per l’International IMPAC Dublin Literary Award nel 1999.Traduzione dal tedesco di Rolando Zorzi Euro 17,00 192 pagine EAN 9788854516694 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: Il Lettore)

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Libro: Oliver Loving di Stefan Merrill Block

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Oliver Loving.jpgIn una calda notte di novembre nel Texas il timido diciassettenne Oliver Loving si reca insieme ai suoi compagni di classe al ballo annuale della Bliss County Day School, con la segreta speranza di incontrare l’oggetto del suo amore non corrisposto: l’enigmatica Rebekkah Sterling. Mentre la musica suona e gli studenti occupano la pista da ballo, un ragazzo dal passato travagliato entra di soppiatto dalla porta di servizio della scuola. Le terribili scelte che questo giovane uomo compirà quella notte faranno a pezzi la città di Bliss, in Texas. Quasi dieci anni dopo, Oliver Loving giace ancora, muto e paralizzato, al Crockett State Assisted Care Facility, il futuro irrimediabilmente compromesso. Attorno al suo letto d’ospedale orbitano le vite dei suoi familiari: la madre, Eva, da dieci anni non fa che vegliarlo disperatamente; il fratello, Charlie, è fuggito a New York solo per scoprire che non può sfuggire alla tragedia della sua famiglia; il padre, Jed, prova ad annegare i suoi ricordi nel bourbon. E poi c’è Rebekkah Sterling, l’amore adolescenziale di Oliver, che ha lasciato il Texas da parecchio tempo ma ancora si rifiuta di parlare della sua parte in quella tragica notte. Quando un nuovo test medico promette una soluzione per liberare la mente intrappolata di Oliver, le domande senza risposta della città riaffiorano con nuova urgenza, mentre i medici di Oliver e la sua famiglia lottano affinché il ragazzo possa finalmente tornare a comunicare e poter così raccontare ciò che è realmente accaduto in quella fatidica notte.
Stefan Merrill Block è nato a Plano, nel Texas. Laureato alla Washington University di Saint Louis, nel Missouri, vive ora a New York. Con Neri Pozza ha pubblicato Io non ricordo (2008, BEAT 2012) e La tempesta alla porta (2011, BEAT 2014).Traduzione dall’inglese di Massimo Ortelio Euro 18,00 400 pagine
EAN 9788854516991 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: Oliver Loving)

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Libro: Io Minimo di Christofer Lasch

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Io MinimoIstituendo un confronto con i principali temi del dibattito sulla crisi della cultura, Lasch prosegue l’analisi della società contemporanea iniziata con La cultura del narcisismo e affronta il tema delle modificazioni intervenute nell’attuale costituzione strutturale della personalità e dell’io psichico. La mentalità della sopravvivenza definisce l’atteggiamento dell’uomo postindustriale nei confronti del mondo mercificato, così privo di solidità da essere inadeguato a sostenere i confini tra io e ambiente e incapace di rendere significativa la definizione di realtà e illusione. Armato diuna vasta conoscenza psicanalitica, Lasch traccia il profilo della nuova soggettività che domina la vita quotidiana, le arti e il pensiero. Il generale ripiegamento della psiche su se stessa, la diffusa tendenza ad accettare la retorica della crisi, alimentano l’immagine di un mondo fuori dalla portata del nostro controllo e sviluppano una risposta psicologicamente regressiva. La contrazione dell’io in un io minimo sta a significare infatti la disposizione a concentrarsi sulla sopravvivenza pura e semplice, all’abbandono di scopi a lunga scadenza in favore dell’assopimento nel qui e ora e dell’inibizione della partecipazione sociale.
Christopher Lasch (1932-1994) è stato uno dei maggiori storici delle idee del Novecento. Tra le sue numerose opere ricordiamo: La cultura del narcisismo (Bompiani, 1981), Il paradiso in terra. Il progresso e la sua critica (Neri Pozza, 2016) e La rivolta delle élite (Neri Pozza, 2017).
Traduzione dall’inglese di Lucia Cornalba Euro 17,00 224 pagine. Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: Io Minimo)

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Libro: Shakespeare and Company di Sylvia Beach

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

Shakespeare and Company.jpg«Mia madre, a Princeton, ricevette un conciso telegramma: “Apro libreria Parigi. Prego spedire soldi” e mi mandò tutti i suoi risparmi». Così ha inizio la storia della piccola libreria di Sylvia Beach, la Shakespeare and Company aperta inizialmente al numero 8 di rue Dupuytren, il 19 novembre del 1919: una libreria che è diventata un mito ed è tuttora meta di pellegrinaggio per tutti i bibliofili che si recano a Parigi. Frequentatori abituali, all’epoca, erano Valery Larbaud, Sherwood Anderson e André Gide. André Maurois fu uno dei primi a fare gli auguri alla neonata libreria portando una copia del suo piccolo capolavoro appena pubblicato: Les silences du Colonel Bramble. E ovviamente non poteva mancare il punto di riferimento degli americani a Parigi, Gertrude Stein, con l’inseparabile Alice B. Toklas. La storia di Sylvia Beach è inoltre indissolubilmente legata a James Joyce e alla pubblicazione dell’Ulisse a Parigi, che è il capitolo più interessante della vicenda della Shakespeare and Company. L’Ulisse era uscito a puntate sulla rivista «Egoist» nel 1919, ma alla quinta puntata la pubblicazione si dovette interrompere a causa delle reazioni scandalizzate dei lettori. Harriet Weaver, direttrice commerciale di «Egoist», decise di pubblicarlo in volume, ma l’impresa si rivelò impossibile: «Al solo sentire il nome di Joyce i tipografi inglesi scappavano come il diavolo davanti all’acqua santa», in quanto sarebbero stati corresponsabili insieme all’editore e passibili quindi di subire conseguenze penali. Ecco perché la prima edizione dell’Ulisse vide la luce a Parigi nel 1922, primo volume della casa editrice Shakespeare and Company.
Shakespeare and Company non era solo una libreria: era una sala di lettura, un centro culturale e persino una biblioteca. Sylvia infatti rilasciava una tessera di prestito a chi non poteva acquistare i libri.Sylvia Beach, per prima, intuì l’alto valore dell’opera di Joyce, tanto che per pubblicarla si improvvisò editrice. Il 22 febbraio 1922 la prima copia dell’Ulisse faceva bella mostra di sé nella vetrina di Shakespeare and Company.
Sylvia Beach (14 marzo 1887 – 5 ottobre 1962), nata Nancy Woodbridge Beach, è stata una libraia ed editrice di origine americana che ha vissuto per la maggior parte della sua vita a Parigi. È conosciuta per la sua libreria parigina, Shakespeare and Company, e per aver dato alle stampe il controverso libro di James Joyce, Ulisse (1922), e aver incoraggiato la pubblicazione e venduto le copie del primo libro di Hemingway, Racconti e poesie (1923).Traduzione dall’inglese di Elena Spagnol Prefazione di Livia Manera Euro 14,00 196 pagine EAN 9788854517073 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore:
Shakespeare and Company)

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Libro: Antabus di Seray Sahiner

Posted by fidest press agency su domenica, 15 luglio 2018

antabus.jpgIl romanzo si apre con la notizia del suicidio di una giovane donna, Leyla, e della bambina che porta in grembo. Ülker, una donna che presta servizio in ospedale come volontaria, sta leggendo la notizia sul giornale e ricorda che solo due giorni prima Leyla si trovava ricoverata a causa delle percosse ricevute da parte del marito. Leyla è l’unica figlia femmina di una famiglia conservatrice trasferitasi a Istanbul per sfuggire alla povertà di un paese dell’entroterra turco. Arrivata a Istanbul convince la famiglia affinché la lascino lavorare nell’azienda tessile di Hayri Abi, un conoscente di suo zio. Leyla, che per la prima volta in vita sua ha una vita sociale al di fuori della famiglia, si innamora di Ömer il capo reparto della ditta in cui lavora. Purtroppo però, un giorno si ritrova sola nell’atelier dell’azienda con Hayri Abi il quale abusa di lei violentandola. Leyla cerca aiuto in Ömer, ma questo si approfitterà a sua volta di lei, abbandonandola. La famiglia a questo punto decide di farla sposare proprio all’uomo che l’ha violentata, rimasto vedovo. All’inizio tutto sembra normale, ma col tempo quest’uomo, dedito all’alcol, comincia a picchiare Leyla, fino a mandarla in ospedale. A questo punto il racconto si interrompe ed è Leyla stessa ad entrare in scena. Si rivolge al lettore proponendogli un altro finale nel caso il primo non gli fosse piaciuto. Il finale alternativo riprende da quando Leyla è in ospedale, dove incontra Ülker la quale, a sua volta vittima di violenza domestica, le suggerisce di dare al marito, a sua insaputa, dell’Antabus, una medicina contro l’alcolismo.
Seray Sahiner affronta una tematica molto attuale, quella della violenza sulle donne nella società turca. Raccontando la storia di una vittima di abusi domestici, Antabus esplora le reazioni della società dinnanzi a questo tipo di violenza e l’enorme disparità che ancora oggi divide uomini e donne.
Seray Sahiner, i cui libri affrontano sempre tematiche riguardanti i diritti delle donne e la giustizia sociale, è una attivista che, nel 2016, è stata incarcerata con l’accusa di aver insultato il figlio del presidente turco.
Seray Sahiner è nata a Bursa, in Turchia, ed è cresciuta a Istanbul. Ha studiato giornalismo all’Università di Istanbul. Ha pubblicato le raccolte di racconti Gelin Bası (2007) e Hanımların Dikkatine (2011) e il saggio Reklamı Atla (2016). Il suo ultimo libro è Kul, pubblicato nel 2017.
Traduzione dal turco di Luis Miguel Selvillo Euro 16,00128 pagine EAN 9788854515369 Neri Pozza Editore. (foto copertina copyright editore: antabus)

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