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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Archive for 22 luglio 2018

Dernier tour du Vaudreuil Golf Challenge: Richard MCEVOY imbattable de bout en bout!

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Richard MCEVOY1C’est sous un soleil généreux et une belle affluence pour cette quatrième et dernière journée que le Vaudreuil Golf Challenge a rendu son verdict.Avec seulement trois bogeys sur l’ensemble du tournoi, Richard MCEVOY remporte cette 6ème édition affichant une carte de 68 et un total de – 18 sous le Par.L’anglais signe avec cette étincelante victoire le troisième succès de sa carrière sur le Challenge Tour. Le tournoi normand porte définitivement chance aux britanniques puisque le lauréat succède à son compatriote Aaron RAI et fait graver sur le trophée le troisième « british » au palmarès de cette épreuve. L’anglais Steven TILLEY termine à 2 coups du vainqueur et s’empare de la deuxième place malgré une excellente carte de 67.L’espagnol Borja VIRTO lui aussi auteur d’une belle dernière journée avec un 68 accède à la troisième place du classement général.Premier français de ce Vaudreuil Golf Challenge, Antoine ROZNER se hisse à la quatrième place grâce à un magnifique 66 pour un total de -11 ;
Romain LANGASQUE se classe, quant à lui, quinzième de cette édition avec deux excellents et prometteurs derniers tours. Résultat encourageant pour le jeune français en recherche de sensations pour cette deuxième partie de saison.Les autres français ayant passé le cut ont connu des fortunes diverses mais restent confiants et plein d’optimisme pour cette fin de saison avec comme objectif majeur de viser le top 15 du classement général du Challenge Tour, synonyme d’accession directe au Tour Européen. (Crédit photo: Frédéric Stevens)

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Sergio Marchionne lascia la Fiat Chrysler Automobiles N.V.

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

“Sono profondamente addolorato – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia – in questo momento così delicato per la grande Famiglia automobilistica italiana e così drammatico per Sergio Marchionne, la sua famiglia e quanti gli sono vicini.Il rapporto tra ACI e Fiat, ora FCA, ha radici nella nostra fondazione e non si può ridurre alla mera dimensione istituzionale ma si è sempre arricchito del costante confronto e della stima personali. In questo momento, il mio pensiero e il mio sostegno, come quello di tutta l’ACI, vanno, quindi, a chi in queste ore ha la grande responsabilità di continuare lo straordinario percorso di successi di FCA, che coinvolge decine di migliaia di lavoratori, in Italia e nel Mondo. Sono certo che, sotto la guida di John Elkan, sapranno proseguire il formidabile lavoro e insegnamento svolto in questi anni da Sergio Marchionne, che ho avuto l’onore di conoscere ed apprezzare anche per le indiscutibili doti umane oltre che manageriali, campione nella visione, capacità e passione per l’auto”.

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Dopo 23 anni Air France torna a volare da Bari a Parigi

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

air france.gifPer celebrare l’arrivo del volo, l’Aeroporto di Bari ha organizzato, in collaborazione con i vigili del fuoco, il tradizionale e spettacolare angelo d’acqua, subito dopo l’atterraggio del volo AF1288. Barry ter Voert, SVP Air France KLM Europe, atterrato per l’occasione a Bari, ha tagliato il nastro assieme Sindaco Antonio Decaro, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a al Presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti.«L`Italia è un mercato fondamentale per il Gruppo Air France-KLM, siamo orgogliosi di inaugurare la nostra dodicesima destinazione nel bel Paese. La decisione di riaprire, dopo 23 anni, i voli da Bari a Parigi è dettata dalle grandi potenzialità della regione, non solo in termini di traffico turistico ma anche di traffico business. Questo nuovo volo permetterà di raggiungere Parigi comodamente e di accedere all`intero network di Air France. Le prenotazioni sono molto incoraggianti, e abbiamo così deciso di estendere il volo a tutta la stagione invernale 2018-19.» dichiara Barry ter Voert. “Il ritorno in Puglia di Air France offre tanti motivi – e tutti importanti – per essere accolto con grande soddisfazione” ha dichiarato il Presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti. “Innanzitutto quale attestazione dei livelli di eccellenza raggiunti dalle nostre infrastrutture che ci consentono di offrire a passeggeri e compagnie aeree elevati standard di servizio in
termini di qualità e efficienza. Rappresenta, altresì, un riconoscimento alla credibilità commerciale che Aeroporti di Puglia ha saputo conquistarsi in questi anni e che ha messo i più importanti vettori nelle migliori condizioni per poter programmare in Puglia. L’inizio della collaborazione con Air France rappresenta poi l’ennesimo passaggio del programma di espansione del network a cui stiamo lavorando e che punta, soprattutto, a sviluppare l’offerta internazionale, quale elemento irrinunciabile per l’economia della regione e ancor di più per la filiera del turismo. I dati, in costante e significativa crescita, del traffico internazionale ci fanno guardare con ottimismo ai prossimi impegni, volti a garantire, tra l’altro, le migliori condizioni di l’accessibilità area della regione, anche nell’ottica strategica delle prosecuzioni a lungo raggio garantite attraverso i più importanti snodi continentali, tutti ormai stabilmente collegati ai nostri aeroporti.”
I voli Air France Bari-Parigi, inaugurati per la prima volta nel 1989 e interrotti nel 1995, saranno operati, fino al 2 settembre, cinque volte a settimana. Gli aeromobili utilizzati (Airbus A318, A319, A320 e A321 a seconda del giorno della settimana) offrono una capacità di posti compresa tra 138 e 206.Questo nuovo volo permetterà di raggiungere Parigi in poco più di due ore e, con un tempo di transito inferiore alle tre ore all`aeroporto di Parigi Charles de Gaulle, fino a 43 destinazioni in Europa e 21 destinazioni nel resto del mondo. Seoul, Copenaghen e Amburgo, ad esempio, saranno raggiungibili da Bari con un transito a Parigi di soli 55 minuti, Shanghai con un transito di 1 ora e 15 minuti, Bogotá, Boston e Mosca con un transito di 1 ora e 40 minuti.
Anche la Puglia sarà più facilmente raggiungibile: ben 77 saranno le città in Europa collegate a Bari con un tempo di transito a Parigi inferiore alle tre ore, e 36 le città extra europee.
Più di 6.000 i biglietti già venduti per la stagione estiva, tanto che la compagnia aerea francese ha deciso di estendere il volo a tutta la stagione invernale con una frequenza settimanale che opererà il sabato. L`estensione del volo per la stagione invernale è accompagnato da una promozione speciale, acquistabile fino al 1 agosto, per volare a Parigi dal 15 settembre 2018 al 31 marzo 2019, a 45 euro per la sola andata e a 89 euro per andata e ritorno, tasse e supplementi inclusi.

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Un gentiluomo a Mosca di Amor Towles

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Un gentiluomo a Mosca.jpgMosca, 21 giugno 1922. Il conte Aleksandr Il’icˇ Rostov, decorato con l’Ordine di Sant’Andrea, membro del Jockey Club, Maestro di caccia, viene scortato attraverso i cancelli del Cremlino che danno sulla Piazza Rossa fino alla suite 317 del Grand Hotel Metropol. Chiamato al Cremlino per un tête à tête, il Conte è apparso dinanzi al «Comitato d’Emergenza del Commissariato del Popolo», il tribunale bolscevico che l’ha condannato, senza remore e senz’appello, a trascorrere il resto dei suoi giorni agli arresti domiciliari per essersi «irrevocabilmente arreso alle corruzioni della propria classe sociale». La condanna non ammette errori: se mai dovesse mettere un piede fuori dal Metropol, il Conte sarà fucilato. I baffi incerati distesi come le ali di un gabbiano e il portamento fiero nel suo metro e novanta di altezza, Rostov è un gentiluomo colto e arguto, un anfitrione nato, niente affatto intenzionato a lasciarsi scoraggiare dinanzi a un simile rovescio della fortuna. Non essendo di temperamento vendicativo come Edmond Dantés rinchiuso nel Castello d’If, ma avendo riconosciuto che un uomo deve saper governare le proprie circostanze, altrimenti sarebbero le circostanze a governare lui, il Conte decide di affrontare la prigionia mantenendo la propria determinazione nella praticità delle cose, al pari di un novello Robinson Crusoe. La pena da scontare non è poi così gravosa, essendo il Metropol un Grand Hotel tra i più sfarzosi di Russia. Inaugurato nel 1905, le sue suite art déco e i suoi rinomati ristoranti sono stati un punto di riunione di tutte le persone ricche di stile, influenti ed erudite. Ma per un uomo come Rostov, abituato a viaggiare in lungo e in largo per il mondo e a condurre un’intensa vita sociale, quella detenzione, seppure in un lussuoso albergo, si rivela al pari di una gabbia per un leone. ISBN 978 88 545 13976 Pagine 560 Euro 18,50 (foto copertina copyright Neri Pozza Editore Un gentiluomo a Mosca)

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Il Falco di Hernan Diaz

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Il Falco.jpgAlaska, fine Ottocento. Coperti di pellicce e incerate, gli uomini dell’Impeccable scrutano dal ponte della nave l’infinita distesa bianca che si spalanca davanti ai loro occhi. Il giovane e inesperto capitano li ha condotti in uno stretto dove grandi lastre di ghiaccio galleggianti hanno inevitabilmente intrappolato la goletta. Osservano annoiati il paesaggio quando una strabiliante apparizione cattura la loro attenzione: un gigante con barba e lunghi capelli bianchi emerge dai bordi di una fenditura nel ghiaccio completamente nudo. Strizzando gli occhi, l’uomo contempla per un istante il cielo senza sole e poi avanza deciso verso la nave. Sull’Impeccable la maggior parte degli uomini è composta da cercatori che si aggirano in quella terra vergine con la speranza di imbattersi in una vena miracolosa. Tra loro, molti hanno sentito parlare di un colosso dai capelli canuti chiamato il Falco. Un uomo dalle imprese mirabolanti: si dice che abbia ammazzato a bastonate una confraternita, ucciso a mani nude un orso nero o un puma, capeggiato tutte le Nazioni d’America, landa selvaggia e inospitale. Con le sue pelli di linci e coyote, castori e orsi e altre belve sconosciute, il gigante sale a bordo dell’Impeccable e dopo un po’ raggiunge i cercatori riuniti a poppa attorno a un fuoco. Intimoriti dalla sua imponente presenza, in preda a un miscuglio di rispetto e terrore, attorno a quel fuoco gli uomini ascolteranno dalla sua voce la storia di Håkan Söderström, figlio di contadini in miseria di Tystnaden, in Svezia, cresciuto tra i boschi di conifere insieme al fratello Linus, partito con lui alla volta dell’America in cerca di avventura e fortuna, separato dal fratello a Portsmouth, sbarcato per errore in California anziché a New York. La storia dell’odissea di un ragazzo che, per ricongiungersi al fratello, attraversa deserti aridi e impietosi, conosce la solitudine e la privazione nel cuore selvaggio dell’America, si imbatte in individui di tutte le risme e sfugge diverse volte alla morte. La storia di Håkan chiamato The Hawk, il Falco, il gigante divenuto leggenda. Romanzo finalista al Premio Pulitzer e al pen/Faulkner Award, Il Falco ha rivelato sulla scena internazionale il talento di Hernan Diaz, uno scrittore capace di restituire al western la potenza della letteratura.
Hernan Diaz è l’autore di Borges, Between History and Eternity (Bloomsbury, 2012). È direttore editoriale della Revista Hispánica Moderna (rhm), e direttore associato dell’Istituto ispanico presso la Columbia University. Vive a New York.ISBN 978 88 545 16687 Pagine 288 Euro 17,00
(foto copertina copyright Neri Pozza Editore Il Falco)

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Biografia involontaria degli amanti, di João Tordo

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Biografia involontaria degli amantiIn una strada semideserta della Galizia, due uomini in macchina investono un cinghiale. In viaggio dal pomeriggio, erano diretti a Santiago de Compostela dove, prima che l’animale incrociasse la loro strada, pensavano di cenare, bere birra fino a tardi e trascorrere la notte. L’uomo alla guida è un professore di letteratura inglese che, dopo il divorzio dalla moglie, vive lasciando passare i giorni e curando un programma radiofonico dall’irridente titolo di Giorni felici. Accanto a lui, Saldaña Paris, un giovane poeta messicano incontrato tempo prima nel centro di Pontevedra, la città in cui entrambi vivono. Un uomo disilluso dalla vita e prigioniero di una struggente, ineliminabile malinconia. In attesa delle procedure formali, i due amici iedono sulla scomoda panca di un posto di polizia non lontano dal luogo dell’incidente, quando Saldaña Paris rivolge al suo interlocutore una singolare richiesta: leggere un manoscritto che lui conserva come un prezioso lascito da cui gli è impossibile separarsi. Non è il libro di un autore qualsiasi, né tantomeno l’opera di una giovane promessa, ma una sorta di requiem della donna che lui ha sposato e amato di un amore così forte e dolente che gli impedisce di sfogliare ora quelle pagine, per non riandare con la mente e il cuore a un tormentoso passato. Determinato a liberare Saldaña Paris dalla pena che lo affligge, il professore scorre quelle pagine dalle quali emerge l’involontaria biografia di due amanti. Un’intensa storia d’amore e ferite inflitte con inaudita violenza, una storia che lascia a colui che è sopravvissuto una sola possibile strada: riconciliarsi col passato per non compromettere irrimediabilmente il futuro. Opera da una delle voci più originali e affermate della letteratura portoghese contemporanea, Biografia involontaria degli amanti è un toccante, magnifico romanzo sull’ossessione amorosa e sul potere lenitivo delle parole.
João Tordo è nato a Lisbona nel 1975. Si è laureato in Filosofia all’Universidade Nova de Lisboa ed è autore di nove romanzi, tra cui As Três Vidas (2008), vincitore del Premio Letterario José Saramago e finalista del Portugal Telecom Prize. Le sue opere sono state tradotte in francese, italiano, tedesco e ungherese.ISBN 978 88 5451 6847 Pagine 384 Euro 19,00 (foto copertina copyright Neri Pozza Editore Biografia involontaria degli amanti)

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Il profumo bruciò i suoi occhi di Michael Imperioli

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Il profumo bruciò i suoi occhiÈ l’estate del 1976 a Jackson Heights, nel Queens. Un’estate funesta per il diciassettenne Matthew. All’inizio dell’anno suo padre si è messo in marcia con la Chrysler Newport marrone del ’72, il bagagliaio ingombro di sacchi della spazzatura pieni di vestiti, e ha pensato bene di tirare le cuoia in uno scontro sulla superstrada. Da allora Matthew trascorre le giornate nella mansarda del suo amico Willie, a guardarlo fumare erba e ad ascoltare Wish You Were Here dei Pink Floyd, mentre sua madre si intontisce di antidepressivi. In un torrido giorno di luglio, un infarto stronca il nonno Gus, e la vita di Matthew a Jackson Heights giunge al capolinea. A metà agosto sua madre inizia a imballare i loro averi in valigie e scatoloni e insieme si trasferiscono sulla East 52nd Street, a Manhattan. Benché «la città» disti solo una quindicina di minuti con il treno, l’East River potrebbe essere benissimo l’oceano Atlantico per il ragazzo. L’edificio in cui traslocano si trova in una parte lussuosa di Manhattan, una Rolls Royce se ne sta lí a oziare all’angolo con la First Avenue, mentre al volante siede l’autista con regolare berretto. Per Matthew è tutto nuovo e strano, come il misterioso inquilino dell’appartamento 8A, un tipo smilzo, tutto vestito di nero, con grandi occhiali da sole scuri e capelli cortissimi di un biondo sbiadito, da cui spunta il tatuaggio di una croce di ferro. All’apparenza uno di quei tossici che si vedono bighellonare nei pressi della stazione della metropolitana di Roosevelt Avenue. In realtà, una leggenda della musica: Lou Reed. Nell’appartamento che Reed condivide con la sua musa trans Rachel, Matthew vive il suo apprendistato all’età adulta, trovando nella rock star un mentore inusitato, un artista-sciamano capace di indicare la via quando lui perde la testa per la misteriosa Veronica, la ragazza incontrata nella nuova scuola, cosí assennata e saggia per la sua età Romanzo di formazione di rara maestria, con un adolescente come protagonista, un «Holden Caulfield privo però di cinismo» (Booklist), Il profumo bruciò i suoi occhi – il titolo è tratto da un verso di Romeo had Juliette di Lou Reed – è un magistrale viaggio nei turbamenti della gioventú e negli angoli bui della New York degli anni Settanta.
Michael Imperioli (Mount Vernon, 26 marzo 1966) è un attore e sceneggiatore statunitense. Il profumo bruciò i suoi occhi, il suo primo romanzo, ha ottenuto uno straordinario successo di critica e pubblico negli Stati Uniti.ISBN 978 88 545 16373Pagine 208 Euro 16,50 (foto copertina copyright Neri Pozza Editore Il profumo bruciò i suoi occhi)

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Napoli Magica: Vittorio del Tufo

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

napoli magica.jpgAttraversare una città significa muoversi nello spazio, ma anche camminare a ritroso nel tempo. Napoli magica è un viaggio nel cuore esoterico e misterioso di una delle città più antiche e affascinanti del mondo. Un viaggio nel mito, nella leggenda, nei labirinti della città e nelle infinite storie che vi sono annidate. Da Virgilio Mago al fiume «fantasma», dalla leggenda nera di Raimondo di Sangro alla maledizione della Gaiola, dalla Sirena Partenope, demone marino o uccello antropomorfo, umanizzata al punto da morire per amore, ai misteri della città sotterranea, dal mito di Iside all’enigmatica Y di Forcella, dai filosofi-maghi al diavolo della Pietrasanta, dalle Compagnie della Morte ai cori perduti delle fate, dai misteri archeologici ancora da svelare alle incredibili storie ambientate nei Castelli della città, si dipanano in queste pagine storie di sangue, di delitti e morte, di sesso e amanti insaziabili. Storie romantiche, cupe, feroci. Storie napoletane.ISBN 978 88 545 16373 Pagine 368 Euro 13,50 Neri Pozza Editore (foto copertina copyright Neri Pozza Editore Napoli magica)

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La città d’oro di Sabrina Janesch

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

La città d'oro.jpgQuesto romanzo è l’avventurosa storia di Rudolph August Berns, l’uomo che per primo scoprì Machu Picchu, l’antica città perduta degli Inca, quarantaquattro anni prima che l’esploratore americano Hiram Bingham ottenesse fama e fortuna rivendicando a sé la sensazionale scoperta. Come hanno fatto numerose ricerche storiche recenti, questo libro ripara perciò un torto della storia, narrando della vita e della figura di un affascinante avventuriero che, nel 1887, fu celebrato dalle gazzette di Lima come colui che aveva restituito al mondo la misteriosa El Dorado. Tutto ha inizio in Germania, nella prima metà dell’Ottocento, quando il piccolo Rudolph August Berns, primogenito del commerciante Johann Berns e della moglie Caroline, passa il suo tempo nella bottiglieria del padre a fantasticare sui miti e le leggende delle epoche passate. I suoi sogni a occhi aperti riguardano soprattutto le cronache del viaggio in Perù di Johann Jakob von Tschudi, dove si narra delle meraviglie di quel paese, di giacimenti d’oro e gioielli preziosi, di vestiti, strumenti e strade d’oro, e dove si afferma che, all’arrivo degli Spagnoli, gli Inca furono costretti a rivelare i propri segreti. Tutti, tranne uno: El Dorado, la città sacra, interamente fatta di oro purissimo: i ponti, le case, le strade, le terme… una meraviglia dell’architettura, che avrebbe lasciato a bocca aperta, entusiasmato e contemporaneamente arricchito chiunque l’avesse ritrovata. Nel corso degli anni in molti si erano cimentati nel suo ritrovamento: Gonzalo Pizarro l’aveva cercata inutilmente, arrivando a scoprire soltanto il Rio delle Amazzoni. Alexander Von Humboldt, l’avventuriero venerato da Rudolph, si era recato in Perù e aveva soggiornato a lungo sulle Ande, senza venire a capo di nulla. Determinato a trovare la città d’oro, Berns intraprende così un pericoloso viaggio in Perù, sulle tracce della città abbandonata nel fitto nella giungla o da qualche parte tra le montagne. Magnifico romanzo d’avventura, La città d’oro è stato salutato al suo apparire in Germania come «uno dei più travolgenti romanzi dell’ultima stagione letteraria», un’opera che ci restituisce il mondo esotico delle grandi esplorazioni. Euro 18,00 528 pagine EAN 9788854516397 Neri Pozza Editore (foto copertina copyright Neri Pozza Editore La città d’oro)

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Tumore del polmone e la proteina hMENA

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Nel tumore del polmone la proteina hMENA può esistere in due varianti: una svolge un’azione anti-invasiva, l’altra al contrario favorisce la progressione del tumore. In questo secondo caso la chirurgia può non essere risolutiva e la cura richiede nuovi trattamenti per limitare la diffusione delle metastasi.I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Oncogene a firma di Francesca Di Modugno e del team di ricerca coordinato da Paola Nisticò della Unità di Immunologia dei Tumori e Immunoterapia dell’Istituto Regina Elena. I ricercatori hanno individuato un meccanismo con cui due varianti di hMENA, , svolgono rispettivamente un’azione anti-invasiva e una invece pro-invasiva in cellule tumorali del polmone. La proteina hMENA regola l’espressione e l’attivazione di un particolare recettore, l’integrina β1 che, quando presente favorisce la formazione di metastasi in diversi tipi di tumore.Una cellula tumorale interagisce con l’ambiente che la circonda e in particolare la matrice extracellulare, un’intricata rete di macromolecole in cui le cellule di un tessuto sono immerse, grazie alle integrine. “Il ruolo delle varianti di hMENA è di rilevanza clinica e traslazionale – spiega Francesca Di Modugno – dato il coinvolgimento dell’integrina β1 nella resistenza a diverse terapie anti-neoplastiche. Inoltre le due forme di hMENA influenzano in modo opposto la composizione della matrice extracellulare.” Grazie alla collaborazione tra clinici e ricercatori, punto di forza di un Istituto di ricovero e cura e carattere scientifico (IRCCS), e alla sinergia tra la Chirurgia toracica e l’Anatomia Patologica, i ricercatori hanno potuto individuare in laboratorio un sottogruppo di tumori del polmone che oltre a esprimere la variante anti-invasiva, presentano un’ambiente circostante povero di una proteina della matrice extracellulare (fibronectina), che attiva l’integrina β1. I pazienti con questo tipo di tumore sembrano avere una prognosi migliore. Viceversa i pazienti con neoplasia negativa per l’espressione di tale variante e il cui ambiente extracellulare è ricco di fibronectina, sembrano essere a maggiore rischio di ricaduta e per questo potrebbero essere candidati a una terapia post-chirurgica mirata.Lo studio, che richiederà una validazione in studi clinici più estesi, è stato sostenuto da AIRC – Associazione italiana per la ricerca sul cancro.Il numero di nuovi casi di tumore del polmone stimati nel 2017 è di circa 28.200 per i maschi e circa 13.600 per le femmine. Questo tipo di tumore continua a essere la prima causa di morte oncologica nella popolazione (19%) e risulta essere anche la prima causa di morte fra gli uomini (26%, dati AIRTUM), nonostante i grandi progressi degli ultimi anni nella diagnosi precoce, nelle terapie innovative incluse quelle che coinvolgono il sistema immunitario. La chirurgia radicale, quando è applicabile, è insufficiente alla guarigione dei pazienti in stadio iniziale di malattia a causa delle capacità metastatiche delle cellule tumorali. Comprendere i meccanismi delle metastasi è uno degli obiettivi più importanti della ricerca sul cancro. Le cellule tumorali per metastatizzare devono staccarsi dalla massa del tumore primitivo, invadere l’ambiente circostante e nuovi tessuti, modificando il proprio citoscheletro, quel complesso di filamenti proteici che costituiscono l’impalcatura che controlla la forma e la funzione delle cellule. Alcuni anni fa il gruppo di ricerca del Regina Elena, coordinato da Paola Nisticò, aveva dimostrato che il regolatore del citoscheletro hMENA produce diverse forme proteiche durante la progressione tumorale, utilizzando un meccanismo biologico chiamato “splicing alternativo”. Nei nuovi risultati pubblicati sulla rivista Oncogene, la ricercatrice Francesca Di Modugno ha individuato un meccanismo attraverso cui le due varianti di hMENA svolgono funzioni opposte. “Lo studio testimonia il continuo interesse dell’Istituto – sottolinea Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell’ Istituto Regina Elena – ad individuare biomarcatori che segnalano la capacità del tumore a progredire, e a mettere a punto nuovi strumenti diagnostici che possono essere di utilità clinica per i nostri pazienti”.

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Due film da cineteca in programmazione sul grande schermo

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Milano Dal 24 al 30 luglio 2018 (24.07 ore 21.15 / 25.07 ore 19.15 / 26.07 ore 21.15 / 28.07 ore 21.30 / 30.07 ore 19.30) Fondazione Cineteca Italiana presso Cinema Spazio Oberdan di Milano omaggia uno dei giovani registi americani senza dubbio più interessanti degli ultimi anni, David Lowery (1980). Due i titoli in programma, entrambi mai distribuiti in sala in Italia.
Storia di un fantasma – A Ghost Story Dopo essere rimasto vittima di un incidente automobilistico, un uomo (Casey Affleck) fa ritorno come fantasma nella casa in cui ha abitato, provando a instaurare una nuova connessione con la sua amata compagna (Rooney Mara).
David Lowery lavora nuovamente con la coppia Affleck-Mara dopo Senza santi in paradiso e firma un lungometraggio orgogliosamente indipendente, che punta in alto e affronta in maniera originale e coraggiosa il tema dell’elaborazione del lutto, dell’universo dei fantasmi e della ciclicità dell’esistenza. Una sorta di ghost story ai tempi di Instagram, esistenziale e seducente, che gravita intorno a una storia, indissolubile e universale, di spettri e di sentimenti: ogni storia d’amore è una storia di fantasmi.
Una sorta di melodramma fantastico, un’opera densa di poesia, al tempo stesso eterea e profonda, materica e trasparente, che racconta un amore interrotto e ritrovato in una dimensione altra attraverso l’intensità del lutto e del dolore. Una dimensione invisibile, ma che il cinema di Lowery riesce a rendere percepibile, che sembra la traduzione per immagini della frase di david Foster Wallace «Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi».
Senza santi in paradiso – Ain’t them Bodies SaintsAncora i bravissimi Rooney Mara e Casey Affleck in un’opera più classica, ma non per questo meno interessante, che, con toni più dolenti e meno crudi, ricorda il Terrence Malick de La rabbia giovane. La storia d’amore, di fuga e di forzata separazione dei due protagonisti si dispiega con intensità sempre più struggente, toccando punte di autentica poesia, di silenzioso romanticismo e profonda umanità.

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Immigrati: necessaria gestione strutturata dei soccorsi

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime soddisfazione per le azioni intraprese negli ultimi giorni da diversi Paesi europei per porre fine collettivamente alla fase di stallo verificatasi nel Mediterraneo che ha coinvolto circa 450 rifugiati e migranti bloccati in mare a causa dell’impossibilità di avviare le operazioni di sbarco.
Da sabato, i governi di Francia, Germania, Italia, Malta, Spagna e Portogallo hanno trovato un accordo per consentire lo sbarco e la presa in carico delle 450 persone coinvolte, anche delle eventuali domande d’asilo che potrebbero essere presentate.“Speriamo che questi accordi siano ora implementati rapidamente ed efficacemente”, ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. “Oltre a porre fine all’odissea di queste persone, le decisioni prese costituiscono un esempio positivo di come, lavorando insieme, i Paesi possano sostenere le operazioni di soccorso in mare e gestire le frontiere, rispettando, allo stesso tempo, gli obblighi internazionali inerenti il diritto d’asilo”. “Tuttavia, sono ancora necessarie soluzioni che vadano oltre accordi frammentari o “nave-per-nave”, ha aggiunto Grandi. “Al summit del Consiglio UE di fine giugno i governi europei si sono impegnati ad adottare un approccio più sostenibile, collaborativo, strutturato e gestito con efficacia delle operazioni di soccorso in mare. Finché ciò non avverrà, gli accordi per la gestione degli arrivi dal Mediterraneo continueranno a essere a breve termine e non sostenibili, gli interessi di un approccio comune europeo saranno danneggiati e altre vite saranno a rischio ad ogni nuovo tentativo di traversata”.Ad oggi, accordi di più ampia portata nell’area del Mediterraneo per la gestione dei soccorsi, delle operazioni di sbarco e le successive procedure non sono in alcun modo adeguate. Le recenti misure adottate per impedire le operazioni di sbarco delle persone soccorse dalle imbarcazioni delle ONG, e altre restrizioni imposte agli interventi delle ONG, sono profondamente preoccupanti e non affrontano né le cause che stanno alla radice dei flussi di rifugiati e di migranti irregolari, né la disperazione che spinge le persone a fuggire via mare su imbarcazioni pericolose. Ciò significa che le persone continueranno a tentare di attraversare il mare e altre vite saranno perse.Allo stesso tempo, se da un lato gli Stati hanno l’obbligo di salvare vite e garantire protezione ai rifugiati, dall’altro le persone soccorse non hanno un diritto illimitato a scegliere dove andare. Le operazioni di sbarco devono avvenire in un luogo che garantisca assoluta sicurezza, tenendo in considerazione la possibile presenza di richiedenti protezione internazionale, ma non necessariamente nel luogo di loro preferenza.

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Un ex uomo Mediaset presidente Vigilanza Rai

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

di Gianluigi Paragone. Le opposizioni hanno votato il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Sapete che le Commissioni di Vigilanza e di Garanzia sono delle Commissioni che vengono assegnate proprio come Presidenza alle opposizioni.Quindi, le opposizioni chi hanno scelto come Presidente, come uomo di Garanzia per la Vigilanza Rai? Un ex uomo Mediaset! Quindi hanno votato un ex collega di Mediaset – era assunto fino a pochi mesi fa.Allora, noi ci auguriamo che Barachini, faccia il suo lavoro nella maniera più trasparente, libera e limpida possibile nell’interesse degli italiani e non nell’interesse di Mediaset. Perché noi vogliamo una Rai completamente fuori dai radar dei partiti. Una Rai libera, una Rai per i cittadini, una Rai anche libera da tutte le società di appalti esterne che finora hanno ingolfato i lavori di questa grande azienda culturale del paese. (fonte: blog delle stelle) (n.r. Come dire? Mediaset controlla la Rai. E’ una novità? Assolutamente no. Sono 24 anni che lo fa e forse anche prima. Ora, semmai, lo rende pubblico senza reticenza. E’ un bel passo in avanti. A nessuno viene in mente che con questa mossa Mediaset ha raggiunto non solo di nome ma anche di fatto il monopolio delle reti televisive? Viva la pluralità dell’informazione in chiave Mediaset.)

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Antartide: quattro ecosistemi marini vulnerabili sul fondo del mare

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

LONDRA. Le ricerche effettuate nel gennaio scorso con un sottomarino, durante la spedizione di Greenpeace in Oceano Antartico, hanno permesso di identificare quattro diversi Ecosistemi Marini Vulnerabili (EMV). Si tratta di aree che, secondo i ricercatori internazionali, devono essere tutelate con misure di protezione speciale. La ricerca è stata condotta dalla dottoressa Susanne Lockhart, dell’Accademia delle Scienze della California, e da John Hocevar, biologo marino di Greenpeace che, grazie al supporto della nave Arctic Sunrise di Greenpeace, con un sommergibile hanno esplorato i fondali dell’Oceano Antartico per documentarne le tante specie rare e vulnerabili. «Sono estremamente felice ed emozionata all’idea di proteggere queste aree», commenta la dottoressa Susanne Lockhart. «I filmati raccolti durante questa spedizione testimoniano l’ampia presenza di rari e quasi sconosciuti organismi. I fondali dell’Oceano Antartico sono davvero un mondo delle meraviglie, ricco di biodiversità, messo però seriamente a rischio dalla pesca intensiva e dai cambiamenti climatici». Greenpeace sta portando avanti una campagna per proteggere l’Oceano Antartico con una rete di aree protette, tra cui un Santuario nell’Oceano Antartico che, con una superfice di 1,8 milioni di chilometri quadrati, rappresenterebbe la più vasta area protetta sulla Terra.«È un privilegio per noi poter partecipare a questo tipo di ricerche scientifiche», afferma John Hocevar di Greenpeace, alla guida del sottomarino durante le ricognizioni. «Sappiamo ancora così poco su queste acque, per questo la loro protezione preventiva deve essere un imperativo. Dobbiamo proteggere questi luoghi meravigliosi prima di perdere qualcosa che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di conoscere. I nostri risultati si aggiungono al crescente numero di prove che testimoniano la necessità di avere una rete di aree protette a tutela dell’Oceano Antartico».Le analisi dei filmati di questi ecosistemi marini, che si trovano nell’Antarctic Sound e nello Stretto di Gerlache, lungo la penisola antartica, sono state presentate la scorsa settimana a Cambridge dalla dottoressa Lockhart, durante un workshop tenuto da esperti della Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine Viventi dell’Antartide (CCAMLR). Una volta riconosciuti ufficialmente dalla Commissione nella sua prossima riunione, che si terrà a ottobre a Hobart, in Tasmania, un’area con un raggio di miglio nautico attorno a ciascuno dei siti verrà immediatamente protetta.

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“Il tema dell’immigrazione va affrontato in modo concreto e senza ipocrisie”

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

“Non siamo in condizione di ospitare centinaia di migliaia di persone che dall’Africa vorrebbero trasferirsi in Italia e non si può solidarizzare con i ‘penultimi’ ignorando gli ultimi, come sta facendo quel circuito dell’accoglienza che per ragioni di business guarda i primi e ignora i secondi. Lo spirito solidaristico vorrebbe che si indirizzassero attenzioni, energie, economie a coloro che in Africa non hanno soldi da dare ai trafficanti di uomini, né la forza fisica per attraversare il deserto e poi il Mediterraneo. Parliamo di donne, bambini, anziani, disabili, gli ultimi appunto. Ma molte Ong, d’accordo con le cooperative dell’accoglienza, preferiscono darsi appuntamento a poche miglia dalle coste con gli scafisti e alimentare questo esodo che impoverisce innanzitutto l’Africa. Se i 5 miliardi l’anno fossero indirizzati lì produrrebbero risultati 100 volte superiori a quelli conseguiti in Italia, ma non sarebbero utilizzati da quel circuito.Così come se, con accordi bilaterali e pattugliamento militare davanti alla Libia, riuscissimo a impedire ai barconi di salpare salveremmo migliaia di vite umane, ma non il portafoglio di coloro che dichiaravano: “si fanno più soldi con gli immigrati che con la droga”… L’unica soluzione è creare sviluppo, occupazione, salute in Africa, continente potenzialmente più ricco del pianeta e garantire il diritto a non espatriare, stroncandone lo sfruttamento da parte del mondo occidentale ” – così il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, intervenuto stamane al programma Coffee Break in onda su La7.

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Nyman ad “Universo Assisi” con lo straordinario concerto “Solo Piano”

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Assisi 25 luglio, alle 21.30, sul sagrato dell’abbazia di San Pietro Michael Nyman, celebre per le sue composizioni che hanno dato vita alle colonne sonore di pellicole indimenticabili (come Lezioni di piano, I misteri del giardino di Compton House, Gattaca – La porta dell’universo, Fine di una storia), sarà al centro della rassegna “Universo Assisi – A festival in secret places” curata da Joseph Grima, con lo straordinario concerto “Solo Piano”. Un appuntamento tanto atteso che si terrà mercoledì 25 luglio, alle 21.30, sul sagrato dell’abbazia di San Pietro. Un evento che unisce la grande musica al patrimonio architettonico della città serafica, per vivere un’emozione indimenticabile. Acquisto biglietti: online su ticketitalia.com e presso tutti i rivenditori del circuito.

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Siena capitale della musica

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Siena dal 24 luglio al 7 agosto si svolge la 48esima edizione dei seminari internazionali estivi di Siena Jazz.Sono numeri da capogiro quelli dell’edizione 2018: in programma 64 laboratori musicali per oltre 100 ore complessive di attività didattiche, che portano alla formazione delle 64 classi di musica d’insieme che si alterneranno nelle 26 aule tecnologiche di Siena Jazz.
La città intera vivrà così una felicissima “invasione” musicale che culminerà in un cartellone di 16 spettacoli tutti ad ingresso libero che si svolgeranno in luoghi inediti e suggestivi e che vedranno esibirsi star internazionali e ben 104 gruppi musicali di allievi e docenti. Gli studenti sono provenienti da tutti e cinque i continenti e in particolare oltre all’Italia sono presenti le seguenti nazioni: Stati Uniti d’America, Australia, Canada, Belgio, Olanda, Slovenia, Spagna, Svizzera, Brasile, Grecia, Hong Kong, Israele, Gran Bretagna, Germania, Turchia, Tunisia, Corea,Taiwan.
Sarà un’anteprima internazionale quella che lunedì 23 luglio darà il via alla lunga estate senese di grande musica. Alle ore 21.30 il suggestivo Cortile del Podestà, cuore pulsante di Piazza del Campo, ospita il Coro del Conservatorio di Tbilisi (Georgia) con i docenti di Siena Jazz per un concerto in due set che vede protagonisti nella prima parte Dato Shugliashvili, (voce), Natalia Zumbadze (voce) e Otar Kapanadze (voce), con Fulvio Sigurtà (tromba), Mirco Mariottini (clarinetto), Rezo Kiknadze (sax tenore), Alessandro Giachero (piano), Franco Fabbrini (basso) e Irakli Korkotashvili (batteria). Il secondo set sarà invece affidato a Nino Jvania (piano), Dato Shugliashvili (voce), Natalia Zumbadze (voce) e Otar Kapanadze (voce).
Martedì 24 luglio sarà invece Piazza Provenzano ad accogliere il concerto di apertura del seminari. Sul palco la “Siena Jazz University Orchestra” diretta da Roberto Spadoni, per una prima parte che vede la partecipazione straordinaria di Fulvio Sigurtà (tromba). Quindi sarà il “Claudio Fasoli Samadhi Quintet” a entusiasmare il pubblico con Claudio Fasoli, (saxofono soprano e tenore), Michael Gassmann (tromba e flicorno), Michelangelo Decorato (pianoforte), Andrea Lamacchia (contrabbasso) e Marco Zanoli (batteria).
Mercoledì 25 luglio sempre la magnifica Piazza Provenzano sarà palcoscenico per il primo appuntamento dei “Siena Jazz Masters”. Il primo set propone un inedito quartetto con Fulvio Sigurtà (tromba), Roberto Cecchetto (chitarra), Joe Martin (contrabbasso) e Ettore Fioravanti (batteria). La seconda parte sarà affidata alla voce di Diana Torto con Miguel Zenon (sax alto), Matt Mitchell (pianoforte), Matt Penman (contrabbasso) e Henry Cole (batteria).
“Siena Jazz Masters” protagonisti anche giovedì 26 luglio all’interno del Cortile del Rettorato, grazie alla collaborazione con l’Università degli studi di Siena. Due le formazioni nate appositamente per questa serata che si scambieranno il palco: l’apertura è affidata Ralph Alessi (tromba), Achille Succi (clarinetti), Furio Di Castri (contrabbasso) e Henry Cole, (batteria). Nella seconda parte: Ralph Alessi (tromba) sarà con Theo Bleckmann (voce), Stefano Battaglia (pianoforte), Gilad Hekselman (chitarra) e Matt Penman (contrabbasso).
Mercoledì 1 agosto la musica torna in Piazza Provenzano dove il Conservatorio di Amsterdam con Ian Cleaver (tromba), Jasper Bloom (sax tenore), Tijs Klaassen (contrabbasso) e Wouter Kühne (batteria) aprono lo spettacolo di che sarà concluso da un set di “Siena Jazz Masters” che vede riuniti Susanne Abbuehl (voce), Maurizio Giammarco (sassofono), Phil Markowitz (pianoforte), Ben Street (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria).
Sempre Piazza Provenzano accoglie il concerto di giovedì 2 agosto: in apertura la formazione con Jen Shyu (voce), Shane Endsley (tromba), David Binney (sassofono), Nir Felder (chitarra), Chris Tordini (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria), cui seguirà il set che vede protagonisti Giovanni Falzone (tromba), Ben Wendel (sassofono), Kenny Werner, pianoforte; Lage Lund (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria).
Venerdì 3 agosto nella Chiesa di Sant’Agostino CHIGIANA MEETS SIENA JAZZ: torna l’appuntamento che nasce dalla felice collaborazione tra Siena Jazz e l’Accademia Musicale Chigiana, che quest’anno si arricchisce dell’apporto dell’ISSM “Rinaldo Franci”.
“Bernstein-Gershwin Sounding Times”, è il concerto che vede sul palco David Krakauer (clarinetto), Antonio Caggiano (percussioni), Pino Ettorre (contrabbasso), Giovanni Falzone (tromba), Achille Succi (clarinetto basso) con la Siena Jazz University Orchestra, la Chigiana Percussion Ensemble e l’Orchestra dei Conservatori della Toscana. Dirigono Tonino Battista e Roberto Spadoni.
Dal 27 al 29 luglio e ancora dal 4 al 5 agosto via le Jam Session in Contrada che ogni sera porteranno a scoprire il cuore più intimo delle città, con la partecipazione estemporanea di docenti e studenti dei corsi che si esibiranno nei suggestivi giardini di alcune delle società delle storiche contrade senesi. Si svolgono sempre in Contrada il 30 e 31 luglio e ancora il 6 e 7 agosto, quattro serate strepitose che vedranno esibirsi tutti e 64 i gruppi di musica di insieme nati nel corso dei seminari 2018 e diretti ciascuno dal proprio docente che suonerà come leader della formazione, regalando una vera festa della musica.

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Estate in città, ecco le migliori in Europa

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Milano. Tra festival, manifestazioni e attività all’aperto, ormai anche le città hanno molto da offrire durante il periodo estivo. Uniplaces, la principale piattaforma online per gli affitti a studenti, ha selezionato le migliori città in Europa dove poter passare i mesi più caldi dell’anno, sempre con un occhio di riguardo per il budget di chi è studente.
Se la graziosa cittadina portoghese, Porto, è la più economica con 290€ di prezzo medio per l’affitto di una stanza per 30 giorni, Londra costa oltre 6 volte in più superando quota 1.800€ al mese. La capitale italiana, Roma, se la cava con 530€ mensili, comunque più cara di Barcellona con i suoi 445€.
In vacanza o di passaggio a Budapest? Buon per voi, qui fare la spesa d’estate è davvero conveniente, vi basterà un budget di 150€. Se invece vi trovate nella città eterna, Roma, allora aggiungete almeno 100€ rispetto al capoluogo ungherese. Nel caso foste ad Amsterdam, fate due conti prima di entrare al supermercato, qui la spesa media mensile e di quasi 280€.
Mano al portafoglio se state soggiornando a Londra, il costo medio della birra è di 5,7€. Una cifra oltre cinque volte superiore a città come Roma, Porto e Lisbona. Non troppo economiche anche Barcellona e Salonicco, dove la cifra si aggira attorno ai 3€.
Anche riguardo al trasporto urbano Porto è la città più economica, tra quelle ‘estive’, con un costo medio mensile di 22€. Mentre con la cifra che spendereste a Londra per il trasporto urbano, dove sicuramente si potrà arrivare dappertutto, potreste affittare metà stanza per un mese, proprio a Porto (150€).
A Budapest mangiare costa meno, anche al ristorante, qui ve la caverete con poco più di 5€. A Roma spenderete il triplo, attorno ai 15€ in media, quasi quanto a Londra con i suoi 17€. Meno care le spagnole Valencia e Barcellona, sui 10€.
Ogni città ha la sua versione del caffè, con gusti e caratteristiche uniche, ma Roma in questo caso è imbattibile, probabilmente non solo per il costo medio di 1,2€. Se vi trovate a Salonicco, sappiate che qui il caffè costa quasi quanto a Londra, circa 3€.
Roma e Salonicco registrano entrambe una temperatura media di 31 gradi, la più alta di questa selezione di città ‘estive’. Più ventilate le cittadine lungo le coste della penisola Iberica, nei mesi più caldi dell’anno Valencia, Barcellona, Porto e Lisbona hanno temperature medie tra i 25 e i 28 gradi. (Fonte: Uniplaces)

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Legittima difesa e sentenza Cassazione

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

“La sentenza della Cassazione che stabilisce che non possa invocarsi la legittima difesa da parte di chi, prima di reagire, abbia “accettato la sfida” ovvero si sia messo “volontariamente in pericolo” o abbia “concorso a creare egli stesso la situazione di pericolo“ (fattispecie di omicidio con 31 coltellate in risposta a minacce alla sua famiglia durante una lite col cognato) è assolutamente corretta e serve anche a distinguere invece la difesa, sempre legittima, nei casi di intrusione nell’abitazione da parte di delinquenti con lo scopo di attentare alla incolumità o ai beni di chi nulla ha fatto per creare alcuna situazione di pericolo. La legge presentata al Senato da Fratelli d’Italia con me primo firmatario, vuole proprio distinguere i casi in cui tocca alla discrezionalità del giudice valutare la proporzione tra offesa e reazione e i casi che invece avvengono in casa o similari, dove, chi è costretto a reagire all’offesa violenta di un intruso rapinatore non deve mai essere sottoposto a processo poiché ogni sua azione difensiva deve sempre considerarsi legittima”. Lo dichiara Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e senatore di Fratelli d’Italia.

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Tv2000: Rete Blu Spa rinnova accordo con PRS Mediagroup per raccolta pubblicitaria

Posted by fidest press agency su domenica, 22 luglio 2018

Rete Blu Spa – la società a cui fanno capo Tv2000 e InBlu Radio, le emittenti della Conferenza episcopale italiana – rinnova con PRS Mediagroup per un ulteriore biennio, fino al 31 dicembre 2020, l’esclusiva della vendita degli spazi pubblicitari per Tv2000 e la relativa piattaforma web. L’accordo è stato siglato dall’Amministratore delegato di Rete Blu Spa Massimo Porfiri e dal presidente di PRS Mediagroup Alfredo Bernardini de Pace.
Il “nuovo accordo”, dichiara Massimo Porfiri, è “la prosecuzione dell’ottimo lavoro svolto insieme alla concessionaria dal 2015, da allora la raccolta pubblicitaria è cresciuta in maniera continuativa di anno in anno”.

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