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Archive for 21 Maggio 2017

70° Festival di Cannes

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

short film marketCannes Lunedì 22 maggio, ore 15.00, Italian Pavilion Hotel Majestic, Salon Martha al 70° presentazione della seconda edizione del TORINO SHORT FILM MARKET che avrà luogo a Torino tra il 29 novembre e il 1° dicembre 2017. Saranno presenti: Jacopo Chessa (direttore Torino Short Film Market), Paolo Manera (direttore Film Commission Torino Piemonte), Enrico Vannucci (programmer Torino Short Film Market).
Tante le novità in cantiere, a partire dalle location e dai progetti che verranno lanciati, finalizzati sia alla produzione che alla vendita di cortometraggi. Ne parleranno il direttore del Torino Short Film Market (TSFM), Jacopo Chessa, Paolo Manera, direttore della Film Commission Torino Piemonte, che fin da subito, ha creduto alla necessità di realizzare un meeting professionale dedicato al corto ed Enrico Vannucci, short film advisor del Festival di Venezia e responsabile, assieme a Massimiliano Nardulli, della programmazione del Torino Short Film Market. Realizzata nel novembre 2016 dal Centro Nazionale del Cortometraggio, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival, la prima edizione del Torino Short Film Market ha avuto un ottimo riscontro: hanno partecipato, infatti, più di trecento accreditati Industry e sessanta ospiti internazionali che hanno battezzato, fin da subito, il TSFM come manifestazione di riferimento in Italia per il comparto del corto. (foto: short film market)

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Si chiude in queste ore Piano City Milano 2017

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

PIANO CITY MILANOOltre 450 appuntamenti tra concerti, lezioni di piano, tributi a grandi maestri e nuove esecuzioni hanno dato vita a un week end all’insegna della musica – gratuita e per tutti – con un’affluenza di pubblico oltre le aspettative, tanto da registrare il tutto esaurito anche negli appuntamenti notturni delle Piano Night e nei concerti all’alba. Una partecipazione che consolida un modello condiviso e apprezzato da un pubblico trasversale, che riconosce in Piano City Milano una manifestazione che appartiene alla città, capace di raccoglierne lo spirito e raccontare le sue trasformazioni.
Chilly Gonzales è stato il protagonista del concerto inaugurale nei giardini di Villa Reale di via Palestro venerdì sera: migliaia di persone nel parco della GAM e nei giardini Indro Montanelli – dove è stato posizionato un maxischermo – hanno seguito l’attesissimo concerto dell’eclettico musicista e cantante canadese.Tantissimi i cittadini, turisti e appassionati che hanno potuto esplorare Milano e riscoprire attraverso la musica i grandi spazi simbolo della manifestazione, ma anche cortili, case e giardini fino a ieri sconosciuti. Milano si conferma così città innamorata del pianoforte, con una partecipazione entusiasta dei milanesi e in particolare di tanti giovani. Dalle maratone notturne tra pianoforte ed elettronica ai concerti all’alba, più intimi e raccolti, fino alle magiche atmosfere dei cortili e degli house concert, Piano City Milano ha saputo coinvolgere una città intera, e per la prima volta è arrivato anche fuori porta, con concerti in provincia e in regione. Decine di appuntamenti con pianisti e generi sempre diversi nelle province di Milano, Como, Monza e Brianza, Bergamo hanno raccolto grande successo da parte del pubblico.Tra i nomi di questa edizione: Michael Nyman, Michele Campanella, Marco PIANO CITY MILANO1Fumo, Ramin Bahrami, Fabrizio Grecchi e Daniele Longo, Anna D’Errico, Gloria Campaner, Vanessa Benelli Mosell, Gianluca Luisi, Mariam Batsashvili, Bill Laurance, Ivàn Melòn Lewis, Chano Domìnguez, Cesare Picco, Francesco Tristano, Bruno Bavota, Remo Anzovino, Alberto Pizzo, Enrico Intra, Faraj Suleiman… oltre ai tantissimi altri che hanno costituito una programma specchio dell’entusiasmo contagioso della direzione artistica e organizzativa.
Piano City Milano ha sempre valorizzato nuovi luoghi e riscoperto spazi restituiti ai cittadini. Anche quest’anno tantissimi nuovi spazi sono entrati nella rete di Piano City Milano e hanno ospitato concerti: San Maurizio al Monastero Maggiore, Cripta di San Sepolcro, Bagni Misteriosi, Albergo Diurno Venezia, Abbazia di Chiaravalle… solo per citarne alcuni. Tutto esaurito anche per i classici appuntamenti nelle case, nei cortili e nei luoghi storici della manifestazione, primo tra tutti il Piano Center, come ogni anno cuore della rassegna con i concerti nei giardini della Gam in via Palestro.
Nato nel 2011, Piano City Milano è realizzato grazie a Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, ideato e prodotto da Ponderosa Music&Art e Accapiù, con il sostegno dei partner Mido, Red Bull Music Academy, Sky e Piaggio, e dei partner “tecnici” Fazioli, Steinway & Sons, Yamaha, Furcht/Kawai, Aiarp, Griffa & figli, Tagliabue, Tarantino Pianoforti, KF Milano Musica, Bösendorfer, Passadori Pianoforti e Steingraeber & Söhne, che mettono a disposizione gli strumenti della manifestazione. Si rinnova anche per l’edizione 2017 la partnership con il Corriere della Sera e Vivimilano.

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La DOP Colline Pontine trionfa al Concorso Internazionale Mediterraneo

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

Concorso Internazionale MediterraneoGli oli extravergine di oliva della DOP Colline Pontine si sono affermati anche al V Concorso Internazionale Mediterraneo “Olio Terra Di Cicerone” 2017, organizzato dll’Associazione Culturale Olivicoltori “Terra di Cicerone” di Arpino (FR) e il patrocinio della CCIAA di Frosinone. Il premio tiene conto del merito nella produzione e della capacità di contribuire ad innalzare il livello di qualità nel proprio territorio e quella di promuovere l’eccellenza dell’olio extravergine di oliva nel mondo.Questi i riconoscimenti conferiti agli olivicoltori della provincia di Latina dalla giuria presieduta dal Capo Panel Mario Lecce. OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP/IGP “FRUTTATO INTENSO”: 1^ Az. Agr. Cosmo Di Russo, Gaeta; 2^ Az. Agr. Biol. Paola Orsini, Priverno; 3^ Az. Agr. Coletta Filomena Casino Re, Sonnino. GRAN MENZIONE DOP/IGP “FRUTTATO MEDIO”: Giovanni Mancini Brezza, Lenola; Az. Agr. La Tenuta dei Ricordi di Ilenia Labbadia, Lenola; Società Coop. Agr. OSCAR, Rocca Massima.
GRAN MENZIONI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA. “FRUTTATO INTENSO”: Az. Agr. Cosmo di Russo. “FRUTTATO MEDIO”: Az. Agr. Cosmo di Russo; Az. Agr. La Tenuta dei Ricordi di Ilenia Labbadia; Az. Agr. Biol. Paola Orsini. “FRUTTATO LEGGERO”: Az. Agr. L’impronta di Pannozzo Filomena, Lenola. PREMIO SPECIALE “VISUAL DESIGN”: 1^ Az. Agr. L’impronta. GRAN MENZIONE D’ONORE: Carroccia Chiara, Campodimele.“12° Concorso provinciale ‘L’Olio delle Colline’, 15° Premio ‘Sirena d’Oro’, XXIV Concorso ‘Orii del Lazio’, 25° Premio nazionale ‘Ercole Olivario’ e V Premio Internazionale Mediterraneo ‘Olio Terra Di Cicerone’ hanno segnato la scia di successi della DOP Colline Pontine nei primi mesi del 2017 – commenta il responsabile del Capol Luigi Centauri – premiando la cultivar autoctona del territorio pontino ed un prodotto sempre più orientato verso l’alta qualità e salubrità”.La cerimonia conclusiva si è svolta a Palazzo Boncompagni, nell’ambito del XXXVIII Certamen Ciceronianum Arpinas, la competizione tra studenti che si sfidano a suon di traduzioni e commenti dei testi di Marco Tullio Cicerone, che tra le tante cose scriveva: “Di tutte le attività infine dalle quali si ricava qualcosa, niente è migliore, niente più fecondo, niente più dolce, niente più degno dell’uomo libero dell’agricoltura.”

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Gli scienziati osservano il cielo per individuare gli tsunami

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

mappaRoma Dai laboratori della Sapienza al Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena (California): l’algoritmo sviluppato da Giorgio Savastano, giovane dottorando ventisettenne di Geodesia e Geomatica della Sapienza, in collaborazione con Augusto Mazzoni e Mattia Crespi, ha ora anche il riconoscimento della NASA, che lo adotterà per individuare in tempo reale gli tsunami prima che raggiungano la costa.
Questo nuovo algoritmo, dal nome VARION (Variometric Approach for Real-time Ionosphere Observation), utilizza osservazioni provenienti da GPS e altri sistemi di navigazione satellitare al fine di individuare, in tempo reale, perturbazioni nella ionosfera terrestre associate agli tsunami. La ionosfera è lo strato dell’atmosfera che si estende da circa 80 a 1000 km al di sopra della superficie terrestre. Deve la sua ionizzazione alla radiazione solare e cosmica ed è principalmente conosciuta per il fenomeno dell’aurora polare. Uno tsunami che si muove in oceano sposta l’aria sovrastante generando delle perturbazioni nell’atmosfera note come onde di gravità. Poiché l’atmosfera terrestre è sempre più rarefatta procedendo verso l’alto, queste onde di gravità si amplificano e quando raggiungono una quota di circa 350 km la loro ampiezza è tale da causare apprezzabili variazioni nella densità elettronica della ionosfera. Queste anomalie possono essere misurate utilizzando un segnale GNSS, come quello GPS, che attraversa la ionosfera.
L’algoritmo VARION è stato concepito sotto la guida di Mattia Crespi, professore di Positioning e Geomatica presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale alla Sapienza. Il principale autore di mappa1questo algoritmo è Giorgio Savastano, giovane dottorando in Geodesia e Geomatica alla Sapienza e collaboratore al JPL. Questo lavoro, finanziato da Sapienza e JPL, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports di Nature (link). Nel 2015, Savastano è stato premiato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e dalla fondazione Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAP) con una borsa di studi per un periodo di 2 mesi al JPL, dove ha lavorato con il gruppo che si occupa di telerilevamento ionosferico supervisionato da Attila Komjathy e Anthony Mannucci. “VARION è un contributo innovativo per un sistema integrato di allerta tsunami” afferma Savastano. “Stiamo lavorando per implementare questo algoritmo all’interno della rete di stazioni GNSS del JPL che fornisce dati in tempo reale da circa 230 stazioni sparse su tutto il mondo. Queste stazioni sono in grado di immagazzinare dati provenienti da diversi sistemi satellitari, come GPS, Galileo, GLONASS and BeiDou.” Savastano conferma che VARION può essere utilizzato all’interno di un sistema per l’individuazione di tsunami capace di utilizzare dati provenienti da diverse fonti, come sismometri, boe e ricevitori GNSS. Non appena un terremoto verrà rilevato, questo sistema potrà cominciare a monitorare in tempo reale il contenuto di elettroni nella ionosfera cercando anomalie correlate con lo tsunami. Queste misure potranno essere immagazzinate e analizzate da un centro di controllo in grado di generare mappe di rischio relative ad un determinato evento sismico. L’utilizzo di dati provenienti da diverse fonti potrà aumentare l’affidabilità del sistema. (http://www.ing.uniroma1.it/) (foto: mappa)

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Presentazione del libro: “L’ora di punta” di Nora Venturini

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

l'ora di puntaRoma Martedì 23 Maggio – ore 18,30 Libreria Notebook Viale Pietro De Coubertin, 30 presentazione del libro: “L’ora di punta” di Nora Venturini (Mondadori Pag. 300
ISBN 9788804678847 € 18,00). Con l’autrice interviene Marco Presta e letture di Paola Minaccioni. Scrive dell’autrice Riccardo De Palo de “Il Messaggero”: “L’ora di punta mescola i classici ingredienti del genere per produrre un giallo molto originale, nell’era della moltiplicazione dei commissari e della produzione seriale di investigatori-fotocopia”.
Nel libro Debora Camilli ha 25 anni e guida il taxi Siena 23. Scarrozzare persone sempre diverse per le strade di Roma, caotiche e traboccanti di vita, non le dispiace, anche se il suo sogno sarebbe stato entrare in polizia. Un sogno a cui ha dovuto rinunciare per sostenere la famiglia quando il padre è mancato improvvisamente e lei ha ereditato la licenza da tassista. Così ora trascorre le sue giornate al volante, o a combattere con la sua famiglia ristretta ma in costante fermento: una mamma infermiera che prepara deliziosi manicaretti (minaccia esiziale per l’austerità a cui Debora vorrebbe ricondurre le proprie forme morbide) e un fratello minore studente modello alla facoltà di Medicina, con il quale passa il tempo a litigare e fare pace.
Finché un giorno il destino la va a cercare nelle vesti di una bella signora che sale sul taxi Siena 23 , e devia per sempre il corso dell’esistenza della tassista e della sua passeggera. Debora resta invischiata nella sorte infelice della donna, determinata a svelarne il mistero. L’anima della detective si risveglia in lei e la spinge a intrufolarsi in un ambiente alto borghese molto distante dal suo, per scoprire che quella Roma bene è meno per bene di quanto sembri…
Accanto a lei il commissario capo Edoardo Raggio, cilentano trapiantato a Roma, sprovvisto del fisico statuario degli investigatori delle serie tv americane, un viso segnato e malinconico, e dotato di due grandi occhi chiari che si accendono di complicità ed entusiasmo quando fiuta la traccia giusta. Raggio e Debora formano insieme una strana coppia di investigatori fantasiosamente assortita dal caso, tanto lui è pacato e riflessivo, quanto lei è fumantina e istintiva.
Nora Venturini è regista teatrale e sceneggiatrice. Ha scritto numerose serie tv o tv movie tra cui: Non lasciamoci più (Rai Uno), Il portiere non c’è mai (Canale 5), L’uomo della carità (Canale 5) e Cugino e cugino (Rai Uno). Nel suo romanzo di esordio, L’ora di ponta, Nora Venturini mette tutto il suo talento al servizio di una commedia gialla, frizzante e amara insieme, al centro della quale si muove Debora Camilli, giovane donna impulsiva, maldestra, grintosa, ancora inconsapevole della propria grande forza. (foto: l’ora di punta)

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Rifiuti: Raggi, nostro piano materiali post-consumo concreto e con obiettivi chiari

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

campidoglio“Sono contenta che il ministro Galletti abbia finalmente accettato la mia richiesta di incontro. Ci vedremo presto. Voglio rassicurarlo. Il nostro piano rifiuti è concreto e si realizzerà in pochi anni con obiettivi già chiari come il raggiungimento del 70% della raccolta differenziata entro il nostro mandato. Anche sulle discariche siamo d’accordo. Né Roma Capitale, né il ministero le vogliono: possiamo tranquillizzare i cittadini. Le dichiarazioni allarmistiche di qualche esponente politico, quindi, vengono smentite”. Così in una nota la sindaca di Roma Virginia Raggi. “E concordo anche sul fatto che Roma non abbia impianti sufficienti in rapporto alla attuale produzione di rifiuti. Per questo puntiamo, come sottolinea anche l’Ue, ad una drastica riduzione dei rifiuti, al riciclo ed alla realizzazione di impianti di compostaggio per la frazione umida. Il nostro piano, nel tempo, eviterà anche il trasferimento di rifiuti fuori dall’Italia e risparmi per i cittadini. È un piano serio e concreto che piacerà anche al ministro quando glielo avrò illustrato di persona”, conclude.
“Al ministro Galletti voglio dire che il nostro è un piano vero ma soprattutto operativo. Con interventi a breve, medio e lungo termine. La fragilità del sistema è frutto di una mancanza di programmazione anche nazionale”. Così in una nota l’Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari. “Abbiamo fornito degli indicatori che saranno misurabili ogni anno – spiega – e fissato degli obiettivi che si articolano su tre livelli: riduzione della produzione dei rifiuti (materiali post-consumo) di 200mila tonnellate con risparmi dei costi di raccolta e di smaltimento; potenziamento della raccolta differenziata con l’obiettivo del 70% attraverso l’estensione del porta a porta (e a proposito di concretezza l’attuazione del piano è già iniziata con la raccolta differenziata per le utenze non domestiche), la realizzazione di isole ecologiche – quattro in partenza – e domus ecologiche, lo sviluppo di raccolte di filiera Raee (Rifiuti elettrici ed elettronici), ingombranti, carta e cartoni, la creazione di centri per il riciclo ed il riuso (Cric); la realizzazione di una rete di impianti per il trattamento dell’organico fino a 200mila tonnellate, per la separazione delle plastiche, e infine la creazione di fabbriche di materiali per recuperare ulteriori materie prime seconde delle 449mila tonnellate che restano di indifferenziato (recupero di metalli, di frazioni legno-cellulosiche, di plastiche di pregio, di plastiche non di pregio, di organico che è ancora possibile intercettare dopo la raccolta differenziata). Questo sistema complessivo di gestione dei materiali post-consumo non solo consentirà a Roma di essere autosufficiente ma ci permetterà di trasformare impianti obsoleti in innovative fabbriche dei materiali destinate a sviluppare quell’industria del riciclo ecoefficiente che il nostro Governo non sta promuovendo nel nostro Paese”.“Noi intendiamo passare da un vecchio modello basato sull’economia lineare che crea valore perso (rifiuti che vanno in discariche e inceneritori) ad un nuovo modello di economia circolare dove i flussi di materiali biologici sono in grado di essere reintegrati nella biosfera e i flussi tecnici sono destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”, aggiunge. “Riguardo l’affermazione del ministro Galletti che accusa di portare i rifiuti della Capitale in giro per l’Italia e l’Europa gli ricordiamo che in questa fase di transizione, che riflette la fragilità di una non programmazione di gestione dei rifiuti del passato, noi rispettiamo rigorosamente quanto stabilito dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Ambiente”, conclude Montanari.

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Diabete e rischio di danni al cuore e al rene

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

diabeteNapoli. Le malattie cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus, insieme con l’insufficienza renale, sono tra le più frequenti e temibili complicanze del diabete. “La malattia cardiovascolare è la prima causa di morte nelle persone con diabete mellito: il 65 per cento dei diabetici tipo 2 muore per cardiopatia ischemica o ictus. Un paziente diabetico adulto ha una probabilità doppia di soffrire di malattie cardiovascolari rispetto a un non diabetico e la nefropatia diabetica come causa di insufficienza renale terminale sta aumentando rapidamente: circa il 30-35 per cento delle persone con diabete presenta complicanze renali nel corso della malattia”, spiega Giuseppina Russo, Ricercatore Universitario e Responsabile dell’Ambulatorio di Medicina delle Malattie Metaboliche, D.A.I. di Medicina Interna, AOU Policlinico Universitario di Messina.Una buona notizia, tuttavia, viene dai dati dello studio LEADER1, uno studio internazionale (condotto in 32 paesi, Italia inclusa), multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, con impiego di placebo come controllo, presentati al congresso nazionale di diabetologia, organizzato da AMD-Associazione Medici Diabetologi in questi giorni a Napoli. Il farmaco antidiabete liraglutide – appartenente alla classe degli agonisti del recettore del GLP-1 (glucagon-like peptide-1) e protagonista dello studio LEADER – ha dimostrato nelle persone con diabete tipo 2, di ridurre del 22 per cento il rischio di morte per cause cardiovascolari e del 15 per cento la mortalità per tutte le cause; non solo, liraglutide sembra ridurre il rischio di peggioramento della malattia renale, anche in questo caso del 22 per cento, nelle persone a elevato rischio cardiovascolare.
“Si tratta di risultati particolarmente importanti per la pratica clinica quotidiana”, ha commentato Giuseppina Russo nella sua presentazione. “I dati, infatti, mettono in evidenza come liraglutide, oltre all’effetto atteso da parte di un farmaco antidiabete di riduzione della glicemia, contribuisca a prevenire, nel diabete tipo 2, le complicanze cardiovascolari, la mortalità e a ridurre le malattie renali. Senza dimenticare che ha anche un significativo impatto sulla perdita di peso, un dato non indifferente in quanto molto spesso diabete, sovrappeso e obesità convivono, sostenendosi a vicenda”, ha aggiunto.
Lo studio LEADER è il primo studio di sicurezza cardiovascolare (CVOT) che ha dimostrato la riduzione del rischio cardiovascolare e del danno renale da parte di un agonista del recettore del GLP-1, valutando gli effetti a lungo termine di liraglutide (al dosaggio di 1,8 mg) rispetto a placebo in 9.340 persone con diabete tipo 2 ad alto rischio di eventi cardiovascolari per un periodo da 3,5 a 5 anni. Sia il placebo sia il farmaco venivano somministrati in aggiunta alla terapia standard che consiste in modifiche dello stile di vita (dieta ed attività fisica), trattamenti ipoglicemizzanti e terapie cardiovascolari. L’endpoint composito primario era costituito del verificarsi di decesso per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale ed ictus non fatale mentre l’insorgenza o il peggioramento della malattia renale era parte degli endpoint secondari dello studio.

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A Sky Italia nasce la rsa USB

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

GiornalistiGiornalisti, tecnici e impiegati di Sky del comitato Lavoratori Sky in Lotta impegnati nella lotta contro il piano di ristrutturazione aziendale Poseidon che prevede la chiusura delle attività romane, il trasferimento coatto a Milano di 453 lavoratori e le dimissioni forzate di altri 100, hanno costituito una Rappresentanza sindacale aziendale che aderisce a USB Mass Media. È la fine del monopolio del sindacato unico Fnsi, nonché un segnale di stop ai confederali di Cgil, Cisl, Uil e di Ugl.Una buona notizia, la prima, dopo che il 16 maggio una lettera di 62 pagine inviata alle Rsu di Roma e Milano, alle rappresentanze nazionali e territoriali di sindacati confederali, UGL e Confindustria e alle Regioni Lazio e Lombardia, si è avviata l’ultima fase del piano lacrime e sangue annunciato 4 mesi fa da Sky Italia. Un piano nemmeno giustificato da una crisi, dal momento che la filiale italiana dell’impero dello squalo Rupert Murdoch vanta un semestre d’oro con un +141% di utili.L’operazione, fantasiosamente denominata Poseidon perché tutto deve fare spettacolo, anche le lacfrime e il sangue dei lavoratori, è stata accolta in modo vergognosamente favorevole dal Cdr di SkyTg24 e dalla Fnsi, nel silenzio di confederali e Ugl. Ecco perché il 17 gennaio è nato il comitato di lavoratori autoconvocati Lavoratori Sky in Lotta, che ora ha costituito una rappresentanza sindacale aziendale, aderendo al nuovo sindacato di settore aperto a tutti i dipendenti del mondo dell’informazione: USB Lavoro Privato – Settore Mass Media. Dentro ci sono, fianco a fianco, gli impiegati, i tecnici televisivi e quei giornalisti che ripudiano il sindacato unico della stampa padrona che anche stavolta si è piegato ai voleri dell’azienda senza battere ciglio: sì, il monopolio è finito, per tutti i giornalisti e gli operatori del settore con la schiena dritta c’è finalmente un’alternativa, un sindacato vero!

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Tumore: farmaci innovativi e tempi attesa

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

psicofarmaciI pazienti oncologici italiani attendono in media 806 giorni, cioè 2,2 anni, per accedere a un farmaco anti-cancro innovativo. È il tempo che trascorre fra il deposito del dossier di autorizzazione e valutazione presso l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e l’effettiva disponibilità di una nuova terapia nella prima Regione italiana. Un termine che può dilatarsi fino a tre anni (1.074 giorni) se si considera l’ultima Regione in cui il farmaco viene messo a disposizione. Non solo. Ai lunghi tempi di attesa talvolta si accompagna la cosiddetta “tossicità finanziaria”, cioè la crisi economica individuale conseguente al cancro e alle sue cure, problema noto da diversi anni negli Stati Uniti e che comincia a interessare anche i malati nel nostro Paese. Questa condizione tocca infatti il 22,5% dei pazienti italiani, che presentano anche un rischio di morte del 20% più alto rispetto alle persone colpite dal cancro ma senza problemi economici. La denuncia è contenuta nel IX Rapporto sulla condizione assistenziale dei pazienti oncologici, presentato oggi al Senato nel corso della XII Giornata del malato oncologico, organizzata da FAVO (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia). “La spesa per i farmaci oncologici è passata da poco più di un miliardo di euro nel 2007 a oltre tre miliardi nel 2014 – spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO -. Nel suo complesso, l’oncologia rappresenta una delle voci più rilevanti per il Servizio Sanitario Nazionale: per la prima volta, nel 2014, la spesa per i farmaci antineoplastici si è, infatti, collocata al primo posto. I dati rappresentano una realtà che mal si concilia con le attuali politiche sanitarie di vero e proprio ‘definanziamento’ del Sistema Sanitario Nazionale. Pur crescendo in valori assoluti, le risorse messe a disposizione, infatti, risultano progressivamente sempre più insufficienti per dare risposte concrete alla domanda di assistenza. Il desiderio legittimo dei malati di accedere all’innovazione si scontra, dunque, con la finitezza delle risorse”. “L’accesso ai farmaci – afferma il dott. Domenico Corsi, Segretario Consiglio AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) Regione Lazio -, soprattutto a quelli di ultima generazione, costituisce una problematica complessa, che abbraccia non soltanto profili economico-finanziari, ma anche etici e sociali: solo la contestuale considerazione di tutti gli aspetti coinvolti può garantire soluzioni sostenibili, finanziariamente e politicamente”. Le valutazioni in EMA richiedono, per i farmaci innovativi, mediamente 383 giorni per l’esame delle caratteristiche farmacologiche, cliniche e di sicurezza. A questi si aggiungono i tempi nazionali e regionali. Il successivo processo di rimborsabilità da parte di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che rende possibile a tutti i pazienti italiani l’accesso ai farmaci innovativi dura in media 260 giorni. L’attesa però non finisce qui. Vanno aggiunti ancora dai 31 ai 293 giorni, necessari alle Regioni per rendere queste terapie disponibili e gratuitamente presso ospedali e ASL. “Il rischio concreto – continua il Prof. De Lorenzo – è che il processo che va dall’approvazione europea alla reale disponibilità concreta del farmaco per i cittadini, particolarmente lento, possa tradursi in una forma di razionamento che penalizza fortemente i malati, specialmente nel caso di farmaci innovativi salvavita. Diventa pertanto di fondamentale importanza, non soltanto per la tenuta economica del sistema, ma anche per la salvaguardia della coesione del tessuto sociale, che si giunga al più presto ad individuare un metodo condiviso e integrato per la valutazione dell’innovazione, che tenga cioè conto di tutti gli aspetti coinvolti nella cura: non soltanto dell’efficacia clinica del farmaco, ma anche del suo costo-efficacia in termini di qualità della vita”. “In questo contesto, il ruolo del management sanitario deve risultare sempre più decisivo – afferma il dott. Massimo Annicchiarico Direttore Generale dell’AUSL di Modena e rappresentante FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) – nella responsabilità di accelerare i processi di riordino organizzativo in grado di liberare risorse, attraverso azioni di sistema ed economie di scala che coinvolgano più Aziende sul medesimo territorio, ed al tempo stesso garantiscano la realizzazione di percorsi efficienti, inclusivi, in grado di presidiare specificamente l’equità di accesso alle cure – specie quelle farmacologiche – e la continuità delle stesse, coinvolgendo nelle azioni di riprogettazione le Associazioni dei Pazienti, secondo principi di partecipazione ed engagement che sono ineludibili in un sistema sanitario moderno.”

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Roma Via Cristoforo Colombo. Piccolo-Tempesta(PD):”Su limite 30Km/h M5S fa scaricabarile”

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

buche stradali romaRoma “Dopo l’istituzione del limite dei 30 Km/h su via Cristoforo Colombo, ma anche su Aurelia e Salaria a causa buche e dossi, la situazione che si è venuta a creare è sempre più inaccettabile e pericolosa. Il perdurare di questa situazione sta comportando gravi disagi al traffico proveniente da tutti i quadranti limitrofi. Un’arteria come la Colombo nata per far defluire rapidamente i flussi di traffico da Roma all’EUR e verso Ostia oggi è sempre più congestionata. I limiti attuali declassano la grande via di comunicazione della capitale, da dove solitamente passano anche le visite di stato, ad una stradina di quartiere. Tutto ciò non per eseguire lavori di manutenzione ma per applicare norme di sicurezza. Insomma se succede qualcosa: problemi vostri. Attualmente i provvedimenti emessi dall’amministrazione capitolina non danno un orizzonte temporale certo per il ripristino della piena funzionalità delle strade. Alle proteste, alle intemperanze e alle tensioni dei cittadini e degli automobilisti che chiedono con insistenza il rifacimento della sede stradale per un ritorno alla normalità nessuna risposta. Anzi ad una precisa domanda su un quotidiano della capitale il Presidente della commissione mobilità di Roma capitale Stefano fa ‘spallucce’ e scarica il problema sulla Polizia Municipale indiziata di imporre limiti eccessivi per assicurare la sicurezza stradale. Sempre Stefano consiglia, in un esercizio di stile dello scaricabarile, di rivolgersi per il problema al titolare della delega ai lavori pubblici. L’assessore protempore ai LL.PP. cui era stata assegnata una delega temporanea di pochi giorni, almeno così affermava un mese e mezzo la sindaca Raggi, oggi sopporta il fardello della mancata manutenzione stradale e a lui i responsabili M5S della mobilità romana, imputano il mancato intervento. In attesa di una risposta che tarda a venire e soprattutto considerata la fuga di interlocutori e responsabili abbiamo inviato una interrogazione urgente alla Sindaca e alla giunta per conoscere:
quali azioni l’amministrazione comunale ritiene di dover mettere in campo per affrontare l’attuale situazione;
se, a fronte della ormai nota emergenza, siano stati ricavati a bilancio i fondi per poter intervenire e risolvere il pericolo;
se l’imposizione del limite orario a 30km/h, in eventuale mancanza di fondi per intervenire, sia da intendersi definitiva anche se adottata con atto rubricato come temporaneo;
se ritiene ancora utile avere un assessore dedicato alla materia dei Lavori Pubblici e, nel caso di risposta affermativa, una stima dei tempi.”
Cosi in una nota congiunta le consigliere capitoline del PD Ilaria Piccolo e Giulia Tempesta. (n.r. il tema delle buche stradali ha una storia antica ma che non giustifica minimamente la mancanza d’interventi urgenti per sanare almeno le situazioni più gravi. Occorre farlo su tutta Roma compresi i cimiteri dove, in specie a Prima Porta, la situazione sta diventando insostenibile. Alcuni esperti ci dicono che per riportare il manto stradale a livelli normali nell’area romana occorre un piano d’interventi che richiede, oramai, centinaia di milioni di euro e che sarebbero stati molto meno se la manutenzione ordinaria fosse stata fatta regolarmente.)

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Cost of sending expatriates to the UK falls for foreign companies

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

mondo-multi-polareThe United Kingdom is the most expensive destination among the top-40 financial-hub countries* for expatriates from foreign companies. This was one of the findings of the latest MyExpatriate Market Pay survey published annually by ECA International, the world’s leading provider of knowledge, information and software for the management and assignment of employees around the world.When considering the cost of an expatriate package companies need to factor in three main elements: the cash salary, benefits – such as accommodation, international schools, utilities or cars – and tax. To assist companies relocating staff with benchmarking their packages against the market, ECA conducts its annual MyExpatriate Market Pay Survey of pay levels for expatriates around the world, including benefits, allowances, salary calculation methods and tax treatment.Over the past couple of years, it has become cheaper in USD terms to send expatriates to the UK due to the pound’s decline in value. The cost of a typical expatriate package for Middle Managers in the UK is now GBP 262 900 / USD 384 400.“The total cost of expatriate packages in the UK, in US dollars, has fallen by 11% in the past couple of years. This is mainly due to a weakened pound against the US dollar making the UK comparatively cheaper. In local terms, typical Middle Manager expatriate salaries have increased by 3% over this period,” said Steven Kilfedder, Production Manager, ECA International.
However, the UK still has some of the highest personal tax rates in the world and the second highest cost for typical expatriate benefits.“The tax element is the most expensive component of an expatriate package in the UK by a considerable margin. Once tax is removed, the UK falls out of the global top five most expensive locations in the world. The cost of providing benefits is also considerable, at around double the salary element due to high expatriate rental accommodation prices,” explained Kilfedder. When choosing an expatriate pay approach, companies need to be clear about the reasons behind the assignment so that their choice reinforces this. This can help organisations to decide whether they wish to create equity among home or host country peers – something that has become even more complex as companies manage increasingly diverse nationalities in and out of different markets. This will also need to be balanced against benefits and costs to the business.
Europe
France is sixth in the global rankings this year. The value of a typical expatriate package for Middle Managers in France is now EUR 232 000 /USD 264 500. The cost of an expatriate package to foreign companies has fallen in France by 16% in USD terms over the past two years due to the euro declining against the dollar over this period.Expatriate packages for Middle Managers in Germany are the lowest out of all ranked European countries. The combination of comparatively low salary, benefits and tax all contribute to Germany ranking 23rd out of the 27 locations included in ECA’s rankings. The total cost of an expatriate package for Middle Managers in Germany isEUR 177 800 / USD 202 800 – falling by 15% over the past two years, also due to the euro’s decline against the dollar.
Americas
The cost of an expatriate package has increased by 2% in the USA since our last survey, with the US rising in our rankings to eighth place. The value of a typical expatriate package for Middle Managers is now USD 257 400.”In the US, the costliest element of the package is the benefits provision, the fifth highest in our global rankings. To incentivise employees to accept an assignment to some countries companies will often grant additional allowances on top of the base salary that aren’t necessary when sending staff to the US. In Hong Kong, for example, dangerous levels of air pollution, combined with high international school fees and accommodation costs, mean that companies have traditionally offered generous expatriate packages to attract highly sought-after talent,” said Kilfedder.
Middle East
Countries like Qatar, United Arab Emirates and Saudi Arabia sit near the bottom of the global rankings. Even though the highest global Middle Manager expatriate salaries are found in Saudi Arabia and the UAE, as the employee pays no tax on their salaries or benefits in these countries, the total cost is low by international standards with both sitting in the cheapest six locations in the global rankings. The values of expatriate packages in these locations are USD 172 800 and USD 188 400 respectively. Qatar will cost foreign companies the least out of our ranked locations, at USD 160 200 per annum.
Asia Pacific
Japan is home to Asia’s most expensive expatriate packages, second only to the UK on a global scale. On average, a package for an expatriate Middle Manager there is worth USD 367 500. The total package has risen by a significant amount from last year’s total, by around 12 per cent, with the yen strengthening against the US dollar in the survey period.
Expatriate pay packages in Hong Kong have fallen to a five-year low, falling by two per cent since 2012 in USD terms. However, they are still the fifth highest in the rankings this year. The value of a typical expatriate package for Middle Managers in Hong Kong is around USD 265 500.A total package for an expatriate Middle Manager in China is worth around USD 282 500 on average.Expatriate packages in China have declined in USD terms from last year’s totals due to the yuan weakening against the dollar over this period.“China remains attractive for foreign companies sending expatriates here as although costs are rising in local currency they have fallen in USD terms since our previous survey,” stated Lee Quane, Regional Director – Asia, ECA International.

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Grande successo per la lirica giovane

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

lirica giovane2lirica giovane4Tivoli (Roma) Emozioni, bel canto e sorrisi hanno caratterizzato la quinta edizione del Concorso lirico “Jole De Maria”, che si è svolto quest’anno a Tivoli presso le Scuderie Estensi. L’evento canoro ha catalizzato l’attenzione di giovani provenienti da ogni parte del mondo pronti a sfidarsi a suon di note, talento, bravura ed esaminati da una giuria di qualità, presieduta dal famoso soprano Giovanna Casolla, dal pianista Maurizio Colacicchi, dagli agenti lirici Alhambra Concha e Adalberto Ruggeri, Cristiano Sandri, responsabile della programmazione artistica del Teatro Regio di Parma. Una platea gremitissima, in prima fila anche gli attori Adriana Russo, Emauele Vezzoli, Sabrina Crocco, ha lirica giovane3accompagnato ogni esibizione con applausi scroscianti, tra gli sguardi soddisfatti dell’organizzatrice Eleonora Vicario, promotrice con l’associazione culturale Arcipelago, e il direttore artistico Irene Bottaro. Elegantissime le madrine: Francesca Valtorta e Donatella Pandimiglio, che non hanno risparmiato i commenti positivi sulla massiccia partecipazione dei ragazzi evidenziando la passione per un genere musicale ritenuto erroneamente d’élite. Una serata preziosa, volta a sensibilizzare il grande pubblico anche in merito alla ricerca sul cancro che ha sempre sottolineato l’impegno degli organizzatori con la medaglia inviata dal Presidente della Repubblica nel 2014; nel 2015 con l’Alto patrocinio del Parlamento europeo, il patrocinio del Senato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri; nel 2016 con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, richiesto anche per questa edizione. Nel gran finale (dopo tre giorni di prove e selezioni) la palma della vittoria è stata assegnata a tre bellissime e talentuose soprano arrivate: il primo posto alla romana Martina Grasia, seconda Maria Laura Iacobellis, terza Michela Guarrera di Cerveteri. (foto: lirica giovane)

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“Africa is increasingly important to the EU”

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

africa7The recent Business Beyond Borders (BBB) event at African Utility Week was praised by H. E. the Danish Ambassador to the Republic of South Africa, Trine Thygesen, as a “project to help EU businesses, in particular SMEs and clusters, to operate internationally by engaging in business opportunities – and our doors are open for Africa”.
The Danish Ambassador represented the voice of the EU at the first BBB event to take place outside Europe – which was held at African Utility Week (AUW), Cape Town (16th – 18th May), and focused on small and medium enterprises (SMEs) and clusters in the water, power and utilities sector. Speaking during AUW’s opening keynote session, Ms Thygesen said: “Africa is increasingly important to the EU. Major African markets with strong growth rates represent significant increased cooperation between our continents. May AUW be the platform for engaging in new sustainable and inclusive economic development in Africa as well as the EU.” The Danish Ambassador to the Republic of South Africa also underlined the potential for private investment in energy and water, as Ms. Thygesen believes that “the answer to unlocking more potential lies in the formulation of PPP’s within the water sector”. Joining Ms. Thygesen during AUW’s keynote programme, were high-profile governmental and entrepreneurial personalities such as Dikobe Ben Martins, South African Deputy Minister of Public Enterprises; and Ben Ngubane, ESKOM’s Board Chairman.
During his keynote speech, Dikobe Ben Martins highlighted the fair’s potential to “share content and best practices” in the power and water sector: “The conference comes at a time when Africa is dealing with mounting challenges with regards to access to sustainable, modern energy services, which are a prerequisite for meeting basic human needs and for economic and social development”.
BBB is a European Commission-funded initiative which helps EU businesses to expand regionally and globally. By facilitating a series of Business-to-Business (B2B), Cluster-to-Cluster (C2C), and Business-to-Cluster (B2C) matchmaking events at the top international trade fairs around the world, the aim of the initiative is for new international business partnerships to be formed and deals to be brokered.
Over the course of AUW’s three days, BBB facilitated over 900 matchmaking meetings between more than 729 companies representing 60 countries.
Besides the one-to-one matchmaking sessions at the BBB Connecting Platform, SMEs and clusters also had the opportunity to present their business and technology to a wider audience at the BBB Demo Zone stand. Other BBB-supported activities included a Workshop on Hydropower organised by the European Renewable Energies Federation (EREF), and the BBB Social Media Competition, which sought to help participating companies increase their visibility online.
Coming from Finland, the winner of the BBB Social Media Competition, Gregory Neethling of FINNZA, considered the BBB matchmaking sessions to be positive for his company: “I really benefited from being here and having all these business meetings, which can lead to very successful projects”.
The next BBB matchmaking event will take place on 18th-21st September at TEXWORLD, Paris, and will be aimed at companies operating in the textile and apparel industry.

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Access to education failing many migrants

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

migrantsThe Agency’s latest summary identifies pressing fundamental rights issues that need addressing in various EU Member States. Some of the main findings include:
Children in immigration detention have no access to any form of education in nine out of the 14 Member States covered by this report. This is mainly because Member States expect short detention periods, which may also be shorter than needed to perform the administrative and medical checks for schooling. In the other countries informal education is offered. Education, independent of the time spent in detention, is only on offer in three Member States.
Very few Member States specifically address the educational needs of those who have been unable to attend school regularly before arriving. As a result they may also lag behind students of a similar age. This is particularly a problem in many Member States when it comes to educating children who are above the compulsory school age without the necessary skills.
Traumatised children often have difficulties integrating due to behavioural issues or because they are withdrawn. In four Member States, there is some form of psychological support but it does not specifically target refugee children. Teachers receive support through training or guidance in dealing with traumatised children in only three Member States.
Early childhood education can help students learn better and prevent them from leaving school early. However, long waiting periods, language barriers, long distances, insufficient guidance to families, lack of information, low allowances for asylum applicants to cover expenses, and the treatment and integration of traumatised children are all factors limiting access to early childhood education. For example, over 40% of Dutch municipalities with reception centres have no childcare facilities at these centres.
In four Member States, asylum seekers and refugees have no access to formal schooling in some parts or regions of the country. Although almost all Member States have special support classes to help children follow or join regular schools, in five they spend up to two years in separate preparatory classes outside schools until they can attend public schools.
Once enrolled in school, migrant children generally benefit from the same services as national children. In some Member States they are also eligible for additional support such as language courses or allowances for buying school supplies.
Problems in recognising non-EU diplomas hinder access to third-level education and employment in many Member States.
Most Member States increased their budgets and staffing for education following the 2015/2016 migration crisis. For example, in Austria staffing for basic care has quadrupled since the large-scale increase in migration.
The European Commission asked the Agency to collect data about the fundamental rights situation of people arriving in Member States particularly affected by large migration movements. The reports cover 14 Member States: Austria, Bulgaria, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Italy, the Netherlands, Poland, Slovakia, Spain and Sweden.

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L’UE protegge i cittadini dalla tossicità del mercurio e apre la strada ad un’azione mondiale

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

europa comunitaria2Bruxelles. L’Unione europea ha fatto scattare oggi, presso la sede delle Nazioni Unite, l’entrata in vigore del trattato mondiale volto a ridurre l’esposizione al mercurio.
La ratifica della Convenzione di Minamata sul mercurio conferma il ruolo di primo piano dell’UE nella tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente nel mondo intero.
Su iniziativa dell’UE, il nuovo trattato mondiale sul mercurio, denominato Convenzione di Minamata sul mercurio, è stato negoziato e concluso nel 2013. La politica dell’UE in materia di protezione contro il mercurio è tra le più ambiziose. Tuttavia, poiché tra il 40 e l’80% del mercurio accumulato in Europa proviene da emissioni la cui fonte si trova in altre parti del mondo, è necessario un intervento deciso a livello internazionale per proteggere la salute dei nostri cittadini.
Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: “Il nuovo trattato mondiale sul mercurio contribuirà a proteggere milioni di persone nel mondo intero dall’esposizione a questi metallo pesante tossico. La ratifica del trattato da parte dell’UE è stata la mossa determinante che ne ha fatto scattare l’entrata in vigore. Si tratta di un grande successo della diplomazia verde dell’UE, che sottolinea l’impegno dell’Europa a favore di azioni decise e concertate a livello internazionale.”
La convenzione di Minamata, dal nome della città in cui si è verificato il peggior caso mai registrato di inquinamento da mercurio, non soltanto rafforzerà le norme ambientali a livello mondiale, ma contribuirà anche a creare condizioni di parità, dato che tutte le principali economie dovranno applicare requisiti ambientali simili a quelli già in vigore nell’UE.
Le donne in stato di gravidanza, i neonati e i bambini sono particolarmente esposti ai rischi derivanti dal mercurio presente nella catena alimentare, e la Convenzione permetterà di diminuire notevolmente la loro esposizione al mercurio a lungo termine, ad esempio vietando l’uso dell’amalgama dentale per queste categorie vulnerabili.
Considerato il ruolo fondamentale svolto dall’UE nei negoziati sulla convenzione di Minamata, il contenuto di quest’ultima è ispirato in ampia misura alla legislazione dell’Unione. Il regolamento sul mercurio stabilisce inoltre norme che consentiranno all’UE di diventare la prima economia senza mercurio. Esso prevede la cessazione di tutti gli usi del mercurio nei processi industriali e il divieto di qualsiasi nuova utilizzazione del mercurio nei prodotti e nell’industria, tranne in caso di necessità conclamata per la protezione della salute e dell’ambiente.
La prima riunione della conferenza delle parti della convenzione di Minamata sul mercurio si terrà dal 24 al 29 settembre 2017 a Ginevra in Svizzera. Il segmento ad alto livello che si riunirà tra il 28 e 29 settembre segnerà l’impegno della comunità internazionale a favore della convenzione di Minamata.
Il mercurio è una sostanza chimica con effetti neurotossici, utilizzato nei processi industriali e in numerosi prodotti come le batterie o i termometri. Il mercurio rilasciato nell’ambiente entra nella catena alimentare dove si accumula, soprattutto nei pesci. L’esposizione a forti dosi di mercurio può provocare danni al cervello, ai polmoni, ai reni e al sistema immunitario.
Negli ultimi venti anni l’UE ha elaborato un ampio corpus legislativo che copre tutti gli aspetti del ciclo di vita del mercurio, dall’estrazione primaria allo smaltimento dei rifiuti, e comprende misure riguardanti gli scambi, i prodotti contenenti mercurio e l’inquinamento da mercurio.

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All’Università di Parma Massimo Cacciari parla di “Europa senza utopie”

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

1800-Cacciari&Giorello04Parma mercoledì 24 maggio alle ore 17 nell’Aula Magna dell’Università di Parma: Massimo Cacciari, Professore Emerito di Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, parlerà di “Europa senza utopie”, in un incontro (aperto a tutti gli interessati) moderato dalla Presidente del Centro Studi in Affari Europei e Internazionali – CSEIA dell’Ateneo Laura Pineschi e dal Direttore scientifico della Fondazione Collegio Europeo di Parma Marco Baldassari.
La conferenza del prof. Cacciari inaugura il ciclo d’incontri “Il senso dell’Europa: sessant’anni del processo di integrazione europea”, organizzato dal Centro Studi in Affari Europei e Internazionali per celebrare il sessantesimo anniversario della conclusione dei Trattati di Roma. Il ciclo prevede altri due incontri (a partire dal prossimo autunno), rispettivamente con Giuliano Amato, Giudice della Corte costituzionale, e con Lorenzo Bini Smaghi, Visiting Scholar al Weatherhead Center for International Affairs di Harvard.
Massimo Cacciari è filosofo, politico e accademico italiano. Dal 2012 è Professore Emerito di Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele. Attualmente è docente di Pensare filosofico e metafisica alla Facoltà di Filosofia, da lui fondata nel 2002, nello stesso Ateneo.Nel 1980 diviene professore associato di Estetica all’Istituto di Architettura di Venezia, dove nel 1985 diventa professore ordinario.È tra i fondatori di alcune riviste di filosofia politica, che hanno segnato il dibattito dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, tra cui “Angelus Novus”, “il Centauro”, “Laboratorio politico”. Sindaco di Venezia dal 1993 al 2000 e dal 2005 al 2010. Europarlamentare e consigliere regionale veneto. Nel 2002 fonda la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele a Cesano Maderno.
Al centro della sua riflessione filosofica si colloca la crisi della razionalità moderna. La sua visione muove dal concetto di “pensiero negativo”, ravvisato nelle filosofie di Friedrich Nietzsche, di Martin Heidegger e di Ludwig Wittgenstein. Ha pubblicato numerose opere e saggi, tra i quali meritano una particolare attenzione Krisis (1976), Pensiero negativo e razionalizzazione (1977), L’angelo necessario (1986), Dell’inizio (1990), Geofilosofia dell’Europa (1994), Della cosa ultima (2004). Tra i suoi ultimi libri Il Potere che frena (2013) e Labirinto filosofico (2014).

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Si potranno guardare film e TV online dall’estero

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

europa-261011-cI cittadini UE con sottoscrizioni a pagamento online per film, eventi sportivi, musica e serie TV potranno accedere a questi contenuti durante un soggiorno all’estero in un altro paese UE.Attualmente, i cittadini che visitano un altro Paese UE spesso non possono accedere a servizi e contenuti online, come film, serie TV, musica, videogiochi ed eventi sportivi, anche se pagano un abbonamento nel loro Paese d’origine.Le nuove regole approvate in via definitiva dal Parlamento giovedì e già concordate con il Consiglio a febbraio 2017, rimuoveranno le restrizioni esistenti in modo che i cittadini UE potranno accedere a servizi come Netflix, HBO Go, Amazon Prime, Spotify, Deezer mentre sono in un altro Paese UE per vacanze, studio o lavoro. Le nuove regole sono state adottate con 586 voti favorevoli, 34 contrari e 8 astensioni.
I fornitori di servizi con contenuti online potranno prendere misure “efficaci e ragionevoli” per verificare che l’abbonato non si è trasferito definitivamente in un altro paese UE, poiché le licenze sui diritti d’autore possono essere diverse da un paese all’altro. Tra i metodi di verifica consentiti ci sono il controllo della carta d’identità, dei dettagli di pagamento, delle informazioni fiscali pubbliche, delle informazioni postali o dell’indirizzo IP. Gli operatori devono garantire tuttavia che qualsiasi trattamento di dati personali sia proporzionato allo scopo e devono introdurre delle tutele, specialmente per i controlli degli indirizzi IP.Le nuove norme riguarderanno solo i servizi a pagamento online, ma i fornitori di servizi gratuiti avranno la possibilità di rendere i propri contenuti disponibili in tutta l’UE, a condizione che soddisfino i requisiti relativi ai controlli di residenza.”I cittadini europei attendevano queste nuove norme, che rappresentano un passo verso un mercato digitale comune. Queste nuove norme aumentano la mobilità e garantiscono la portabilità agli utenti dei contenuti online europei, senza pregiudicare il diritto d’autore”, ha dichiarato il relatore Jean-Marie Cavada (ALDE, FR).La legislazione deve essere ancora approvata formalmente dal Consiglio dei Ministri UE, dopodiché gli Stati membri avranno nove mesi di tempo per approvare le nuove regole.
Secondo un sondaggio della Commissione nel 2016 il 64% degli europei ha usato internet per accedere o scaricare videogiochi, immagini, film o musica (in Italia il 54,7%). Molti si aspettano di poterlo fare anche mentre viaggiano nell’UE. Questi numeri dovrebbero crescere visto che gli europei pagheranno di meno per accedere a internet sui loro dispositivi mobili negli altri stati UE a partire dal 15 giugno 2017, quando finiranno i costi del roaming internazionale nell’UE.

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Relazione della Commissione europea sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE nel 2016

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

european commissionBruxelles. La Commissione europea ha pubblicato oggi la relazione annuale sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
La relazione sintetizza le iniziative intraprese dall’UE nel 2016 per rafforzare i diritti fondamentali ed esamina come questi diritti siano stati applicati in una serie di politiche dell’Unione e negli Stati membri.Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: “L’Unione europea non è soltanto un mercato o una valuta, ma è prima di tutto un’Unione di valori. In quanto custode dei trattati, la Commissione europea ha l’obbligo speciale di difendere i diritti fondamentali e lo Stato di diritto in tutta l’Unione, responsabilità che condivide con le altre istituzioni dell’UE e gli Stati membri.”
La Commissaria per la giustizia, i consumatori e la parità di genere, Věra Jourová, ha aggiunto: “La Commissione europea lavora attivamente in tutti i settori del diritto dell’Unione per tutelare i diritti fondamentali in Europa, ad esempio proteggendo i diritti dei minori, rafforzando il diritto alla tutela dei dati personali, migliorando i diritti del consumatore e garantendo le condizioni di base anche per i richiedenti asilo e i migranti. Dobbiamo continuare ad adoperarci per garantire che questi diritti siano una realtà per tutti in Europa. I diritti umani devono valere per tutti.”
La relazione di quest’anno conclude che i recenti sviluppi rappresentano minacce gravi per i diritti fondamentali. La Commissione garantirà che tutte le proposte legislative dell’UE e tutti gli organi vincolati dalla Carta continuino a rispettarla. Un’attenzione speciale sarà dedicata all’importante sistema dei controlli e degli equilibri, con particolare riguardo al ruolo chiave delle corti supreme e costituzionali nella difesa dei valori comuni dell’UE.Per quanto riguarda gli sviluppi legislativi specifici, dalla relazione emerge che nel 2016 l’UE ha compiuto importanti passi avanti per garantire la tutela dei minori coinvolti in controversie transfrontaliere sulla responsabilità genitoriale (regolamento Bruxelles II bis) e per aiutare le coppie internazionali a chiarire le norme applicabili ai regimi patrimoniali. Ha lanciato una piattaforma online di risoluzione delle controversie per contribuire al rafforzamento della protezione dei consumatori. Ha inoltre concordato con Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft un codice di condotta per contrastare l’incitamento illecito all’odio online e, infine, ha mantenuto un dialogo importante con gli Stati membri sullo Stato di diritto.
L’adozione definitiva della riforma sulla protezione dei dati ad aprile 2016 ha fissato un insieme unico di norme che conferiscono ai cittadini un accesso più facile ai propri dati personali, il diritto alla portabilità dei dati, un chiaro “diritto all’oblio” e alcuni diritti in caso di violazione dei dati. La Commissione ha inoltre concluso lo scudo UE-USA per la privacy, un accordo quadro per una migliore protezione dei dati personali dei cittadini europei quando vengono trasferiti negli Stati Uniti. Il diritto a un processo equo ha trovato inoltre un’applicazione concreta nel 2016 con l’adozione di una serie di direttive concernenti la presunzione di innocenza e il diritto presenziare al proprio processo, il patrocinio a spese dello Stato e i diritti procedurali per i minori.
Le democrazie basate sullo Stato di diritto devono proteggere i diritti fondamentali delle minoranze e dei soggetti più vulnerabili. Anche le istituzioni europee devono rispettare la Carta in tutte le loro azioni. La direttiva sulla lotta contro il terrorismo è un buon esempio di come si sia tenuto conto di diversi diritti fondamentali già nelle fasi di stesura e di negoziazione dell’atto.La libertà e il pluralismo dei mezzi di comunicazione sono pilastri indispensabili delle democrazie sane. Il tema scelto dalla Commissione per il convegno dell’UE sui diritti fondamentali del 2016 è stato il ruolo dei media a difesa della democrazia, dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto. Le conclusioni del convegno hanno individuato azioni concrete per promuovere la libertà dei mezzi di comunicazione, assicurare l’indipendenza dalle pressioni politiche e finanziarie, conferire un più ampio margine di manovra ai giornalisti e promuovere la diversità delle voci all’interno della società.
Il convegno sui diritti fondamentali del 2017 si concentrerà sulla promozione e la protezione dei diritti delle donne e sulla parità di genere. In un contesto di crescente intolleranza, è importante che l’UE riaffermi con forza e promuova la parità di diritti per tutti. Tale convegno sarà l’occasione per affrontare l’emancipazione economica e politica delle donne, i diritti delle donne nella sfera pubblica e privata e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne in tutte le sue forme; quest’ultimo è anche il tema di azioni mirate per tutto il 2017.
Con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1° dicembre 2009, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea è diventata giuridicamente vincolante. Le disposizioni di quest’ultima sono indirizzate in primo luogo alle istituzioni dell’UE e in secondo luogo agli Stati membri esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’Unione.
La Commissione sta lavorando con le autorità competenti a livello nazionale, locale e dell’UE per informare meglio i cittadini circa i loro diritti fondamentali e su dove trovare aiuto in caso di violazione di tali diritti. Informazioni pratiche sui diritti fondamentali sono reperibili sul portale europeo della giustizia elettronica; la Commissione ha inoltre instaurato un dialogo con i difensori civici, gli organismi per le pari opportunità e le istituzioni di difesa dei diritti dell’uomo sul trattamento delle denunce di violazione dei diritti fondamentali.

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Riunione assemblea parlamentari Ue-America Latina

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

firenzeFirenze Palazzo Vecchio – Sala d’Arme, 23 maggio 2017 ore 13.00. I membri del Parlamento europeo e i parlamentari latinoamericani si riuniranno dal 22 al 24 maggio a Firenze per discutere delle relazioni bilaterali Ue-America Latina e preparare il prossimo vertice UE-CELAC.
All’inaugurazione, martedì 23 maggio, parteciperanno il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il Sindaco di Firenze Dario nardella e i due co-presidenti dell’assemblea Euro-Latinoamericana (EuroLat) Ramón Jáuregui (Spagna) e Roberto Requião (Brasile).I parlamentari si concentreranno sulla preparazione del prossimo vertice UE-CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici), che avranno luogo a El Salvador a ottobre 2017.Nel programma dei parlamentari ci saranno discussioni e votazioni riguardo al commercio, con particolare attenzione al potenziale effetto del TTIP e al TTP nelle relazioni bilaterali Ue America Latina, e riguardo a come far fronte alla crisi del debito sovrano. La volatilità dei prezzi degli alimenti e la creazione delle scorte alimentari in entrambe le regioni, così come le questioni della sicurezza, soprattutto il traffico di armi, occuperanno un posto di rilievo nelle riunioni.La riduzione delle disuguaglianze sociali mediante le politiche di coesione e i progressi verso la creazione di un’area comune di investigazione UE-CELAC sono ugualmente nel programma dei lavori di Firenze.
Gli ultimi sviluppi della situazione in Venezuela e in Brasile, il processo di pace in Colombia, le relazioni con la nuova amministrazione statunitense, la crisi migratoria e la ratificazione dell’accordo UE-Cuba sul dialogo politico e la cooperazione sono alcuni dei temi di attualità che, prevedibilmente, saranno trattati negli incontri.
Il futuro dell’UE, sessant’anni dopo la firma del Trattato di Roma, in un contesto di crescente minaccia populista in vari Stati membri, e le conseguenze della Brexit per le relazioni bilaterali Ue America Latina, emergeranno allo stesso modo nelle discussioni tra i parlamentari.

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Guida autonoma: Il mercato si focalizza su intelligenza artificiale e cloud cognitivo

Posted by fidest press agency su domenica, 21 Maggio 2017

auto futuroLa crescente preferenza dei consumatori per le tecnologie che aumentano la convenienza e le opzioni di utilizzo dell’automobile “as a service” hanno contribuito a far raddoppiare la diffusione di veicoli con funzionalità di guida automatica nel 2016. Guardando al futuro, gli investimenti su larga scala delle case produttrici (OEM) raffineranno ulteriormente l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle soluzioni tecnologiche basate sul cloud cognitivo, rendendo possibile la guida autonoma di livello 4/5 entro i prossimi cinque anni. Le soluzioni di guida automatica installate a posteriori e l’implementazione di queste tecnologie nelle piattaforme di mobilità condivisa (taxi) assisteranno ad una forte crescita. Global Autonomous Driving Market Outlook, 2017, la recente analisi del programma Automotive & Transportation Growth Partnership Service di Frost & Sullivan, rileva che il mercato globale dei veicoli autonomi raggiungerà quota 83 miliardi di dollari entro il 2025. Lo studio esamina le principali tendenze del mercato della guida automatica, tra cui sviluppi come il crescente utilizzo di sistemi di assistenza al conducente, nuove soluzioni, taxi robot, cloud cognitivo e l’adozione di sistemi LiDAR meccanici per il miglioramento della percezione visiva.
“Con l’introduzione dei taxi a guida automatica per sostenere i modelli di business per la mobilità condivisa, l’ingresso commerciale dei veicoli di livello 4 è previsto entro il 2020”, afferma Anirudh Venkitaraman, analista del gruppo per la Mobilità. “Nei mercati di Europa e Nord America, l’introduzione dell’automazione di livello 3 entro il 2018, guidata dagli aggiornamenti over-the-air di Tesla, rafforzerà i tassi di adozione iniziali per questa tecnologia. Le offerte pilota di Audi, BMW e Mercedes-Benz seguiranno a breve distanza, portando il prodotto nel mercato premium.” “Le preoccupazioni relative alla legislazione, ai problemi di affidabilità del sistema e alle infrastrutture incompatibili limitano le opportunità per le case produttrici interessate alla guida automatizzata”, osserva Venkitaraman. “Tuttavia, il percorso che porta dalle automobili guidate da esseri umani alle automobili completamente autonome è una progressione e i veicoli pionieristici semi-automatici saranno una tappa importante verso l’ottenimento di veicoli automatizzati di livello 5.”Per ora, l’innovazione rapida delle start-up e dei leader tecnologici nell’ambito delle tecnologie dei veicoli automatizzati porterà le case automobilistiche, i fornitori tecnologici e le aziende fortemente innovative a collaborare, acquisire o aggiornare i propri team di ricerca e sviluppo per restare competitivi.

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