Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 137

Archive for 20 agosto 2017

La nazionale italiana di deltaplano vince il suo nono titolo mondiale e quinto consecutivo

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

brasilia-2017-podio-singolobrasilia-2017-delta-volo-2Accrescono l¹impresa degli azzurri la medaglia d¹argento di Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) ed il bronzo di Christian Ciech, nato in Trentino e varesino d¹adozione, nelì’individuale.
Il nuovo campione del mondo è Petr Benes, pilota della Repubblica Ceca che raccoglie il testimone dal nostro Alessandro Ploner e solo nel corso dell¹ultima giornata. Infatti, Ploner ha quasi ininterrottamente tenuto la testa della graduatoria nei nove giorni di gara e il divario tra i due nella classifica finale è assolutamente esiguo. Quarto un altro pilota della Repubblica Ceca, Dan Vyhnalik e quinto Filippo Oppici, pilota di Parma. Ottime le prestazioni del ciociaro ed esordiente Marco Laurenzi e del resto del team azzurro, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e il padovano Valentino Bau che hanno contribuito al successo collettivo. Dirigeva la nazionale Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese).
La supremazia degli azzurri come squadra non è mai stata in discussione. Ha iniziato e chiuso in testa davanti alle nazionali della Repubblica Ceca, Germania, USA, Australia, Brasile, e Giappone. 26 i paesi presenti per un totale di 131 piloti.
Le classifiche sono stilate in base ai risultati di ogni volo con assegnazione di un punteggio a ciascun pilota secondo l’ordine di arrivo al traguardo. La somma dei punteggi di tutti i voli determina la graduatoria individuale e quella di tutti i voli dei piloti di ogni nazionale quella a squadre.
brasilia-2017-team-italia-podioTeatro dell’impresa, avvenuta nel corso de 21° Campionato del Mondo volato sotto l¹egida della FAI (Fédération Aéronautique Internationale), la Valle di Paraná in Brasile. Dalle sue pendici a circa 1000 metri di quota, nelle vicinanze di Formosa, comune dello Stato del Goiàs a 92 km dalla capitale federale, per nove giorni sono decollati i volatori alla volta dell¹atterraggio nella Esplanada dos Ministérios a Brasilia. La valle gode di un clima secco e vento costante, ma talvolta i piloti hanno incontrato anche condizioni difficili.
I percorsi assegnati dalla direzione di gara misuravano tra i 100 ed i 135 chilometri e contrassegnati da boe aeree in corrispondenza di punti salienti del territorio che i piloti dovevano obbligatoriamente aggirare prima di raggiungere la meta. Il tempo impiegato mediamente dai migliori è stato tra poco meno delle due ore e le tre ore e mezza, secondo le condizioni meteo della giornata. Alle stesse si sono subordinate le velocità medie, aggirate tra i 35 ed i 53 km/h, ma questi mezzi sono idonei a raggiungere velocità massime oltre i 100 km/h. Il tutto sfruttando un motore che non consuma e non emette nulla, vale a dire quello dell’irraggiamento solare del territorio e le correnti ascensionali che esso provoca. (Gustavo Vitali) (Gustavo Vitali)

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XCMG Launches New Company in Kazakhstan

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

almaty-cityALMATY, Kazakhstan/PRNewswire/ XCMG, the world’s leading global construction machinery manufacturer, has launched XCMG XuGong Kazakhstan (the “Company”), a “one-stop-shop” that aims to provide help to the growing number of construction projects, this July in Almaty Kazakhstan.The new company will sell XCMG’s highly acclaimed products, offer prompt service and work with local dealers to improve customer experience.The largest economy in Central Asia, Kazakhstan’s rapid development gives it a high profile in regional politics and economics. It’s also a crucial link within the Belt and Road Initiative (B&R), China’s effort to redevelop ancient Silk Road trade routes and drive economic development throughout the region.Wang Min, chairman and president of XCMG, remarked that Kazakhstan is a bridge in Eurasia and one of the company’s most crucial global markets.”XCMG will seize the opportunities presented by the B&R and focus on strategic investment in the Kazakh market, providing local, customized products and solution plans while facilitating infrastructure construction and XCMG’s sustainable development in Kazakhstan.” XCMG has actively participated in local infrastructure projects such as road, railway and airport construction since entering the market 16 years ago. The company’s equipment was also used in the construction works for Expo 2017 Astana.More than 20,000 pieces of XCMG equipment are in operation in Kazakhstan. The No.1 brand in the country, the company now holds an over 80 percent market share with loaders, cranes, road construction and pile work machines ranking the highest among all brands.Miao Hongbo, Consul-general of the Chinese Consulate-General in Almaty, noted that the Company is also a new platform for Sino-Kazakhstan cooperation that can provide all-around support for future Kazakh infrastructure projects.The Company will also create a solid foundation for XCMG’s operations to radiate throughout Central Asia, marking a new milestone after the establishment of a joint venture company in Urgench, Uzbekistan with state-owned national rail carrier Uzbekistan Railways in 2014.

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Library Management Software Market Worth USD 2.80 Billion By 2024: Hexa Research

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

felton_caFELTON, California/PRNewswire/The global library management software market is expected to reach USD 2.80 billion by 2024. Emerging trend automating library functions is expected to be one of the key driving factors of the market. In 2016, North American dominated the global market contributing to 40.5% of the market share pertaining to the increasing number of online libraries along with corporates. Asia Pacific is expected to grow at the fastest CAGR over the forecast period pertaining to the increasing awareness of education in the region. In compliance with the driving factors, companies are focusing on software development as well as mergers and acquisitions to expand their presence in global market. For instance, in October 2015, ProQuest successfully acquired Ex Libris to provide new solutions that will help libraries to seize the opportunities in rapidly changing technology. This strategy has been helpful to both libraries and the company’s financial position on accounts of profound investments in research and libraries.The companies are also focusing on expanding their software portfolio to maximize its end use through means of various strategies. For instance, in April 2015, EBSCO acquired an online platform named LearningExpress which would benefit the company to expand its student library range to help the students improve their academic skills and get ready for mock test series.Browse full research report with TOC on “Library Management Software Market Size and Forecast, By Deployment (Cloud Based, On-Premises), By End-use (School Library, Public Library, Academics Library), And Segment Forecast, 2014 – 2024” at: https://www.hexaresearch.com/research-report/library-management-software-marketCloud-based library solutions dominated the global library software market in 2016 and are expected to maintain its position over the forecast period. Furthermore, the cloud-based software was extensively used owing to several benefits like multi lingual articles, multiple format support and easy access. Furthermore, steady demand for on-premises solutions on account of several benefits including user comfort, pleasant surrounding along with rising footfall of students is expected to upsurge the progression of the market. This segment is expected to grow at CAGR of 2.7% over the projection period. The lucrative growth of library management software market primarily driven by increasing tangible stock which is also likely to be favored by easy access and use through smartphones or any other online platforms. These factors are expected to result in a noticeable growth of the global library management software market over the next forecast period. (photo: felton)

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Scuola-Precariato: sfuma una assunzione su tre perché i candidati sono stati “congelati” dal Miur

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

scuolaDalle Regioni continuano a giungere i dati sulle immissioni in ruolo effettivamente realizzate a fronte delle 51.773 totali: risultano appena 2.371 i docenti assunti in Emilia Romagna, ma i posti di ruolo messi a disposizione dal Miur erano 3.668. Sono tutte cattedre destinate a rimanere senza un docente fisso e che saranno ricoperte da supplenti. Il motivo è che il contingente di posti messo a disposizione riguarda anche materie, come la matematica e le scienze alle medie e alle superiori e il sostegno, dove le graduatorie, sia GaE che GM, sono rimaste senza candidati. I quali, però, sono quasi sempre presenti nelle graduatorie d’istituto. Solo che chi amministra la scuola si è impuntato a tenerli bloccati e a sottoporli, con il nuovo reclutamento, a una nuova lunga tornata formativa che li porterà in cattedra non prima di diversi anni. Così, la continuità didattica rimarrà un miraggio e si andrà pure a ingrossare il già alto numero di supplenze. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Se anche nelle altre regioni si dovesse confermare questo trend di mancate immissioni in ruolo, si rischia di vedere sfumare tra le 15mila e le 20mila assunzioni a tempo indeterminato, facenti capo alle quasi 52mila fissate dal Miur. Considerando che ad oggi abbiamo almeno 90mila supplenze annuali sicure, di cui la metà su sostegno, andranno pure vanificate le 16mila cattedre spostate quest’anno dall’organico di fatto a quello di diritto, ritrovandoci a settembre con più supplenze annuali dell’anno scorso. A quel punto, il piano di cancellazione delle supplentite, predisposto dal Governo Renzi, non sarà più alle corde, ma avrà mostrato tutta la sua pochezza. Altro che programmazione delle immissioni in ruolo per categorie inventate da qualcuno e chiusura delle GaE in breve tempo: la verità è che se lo Stato continua a chiamare i supplenti su posti liberi, anche per il personale Ata, allora è giusto che paghi il danno erariale allo Stato comminato dai giudici per violazione della normativa europea. Una pratica sempre più comune.

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Le città che leggono di più secondo Amazon.it

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

lussemburgoLussemburgo. Mentre gli italiani sono immersi nella lettura sotto l’ombrellone o al fresco dei boschi sui monti, Amazon rilascia la classifica delle città italiane che leggono più libri. La classifica è stata stilata prendendo in esame il numero di titoli in formato cartaceo ed eBook acquistati dagli italiani su Amazon.it durante l’ultimo anno su base pro capite, in città con più di 90.000 abitanti.
Per il quinto anno consecutivo Milano si conferma la maggiore appassionata di libri sia in formato cartaceo sia digitale, conquistando il primo posto della classifica. Medaglia d’argento per Trieste che, a sorpresa, raggiunge il secondo posto rispetto al quarto dello scorso anno. Perde invece una posizione Padova, slittando al terzo gradino e scalzando così Verona che precipita al settimo posto, perdendo ben 4 posizioni rispetto allo scorso anno. Bologna guadagna due posizioni e si attesta al quarto posto, mentre Trento resta salda in quinta posizione.
Cresce la lettura a Roma, che risale tre posizioni e arriva al 6° posto. Dopo Verona, chiudono la classifica Firenze, che per il secondo anno consecutivo si attesta ottava, e due new entry: Torino (9a) e Udine (10a). Bergamo (12a) e Vicenza (13a) escono così dalla top 10 di quest’anno e si posizionano dopo Cagliari (11a), mentre le altre principali città italiane ottengono posizioni più basse nella classifica: Genova è 16a, Venezia 29a, Napoli 38a e Palermo 39a. Per quanto riguarda la classifica delle 10 città italiane che prediligono leggere in formato digitale, scaricando i testi da Amazon.it, Milano, Trieste e Trento sono le regine indiscusse, mentre Torino (14a) e Roma (15a) le grandi assenti. In quarta e quinta posizione si classificano Padova e Bolzano seguite da Bologna, Cagliari, Verona, Udine e Bergamo. Per quanto riguarda i libri cartacei preferiti dagli italiani, Storie della buonanotte per bambine ribelli di Francesca Cavallo ed Elena Favilli conquista la prima posizione in ben 18 delle 47 città analizzate, tra cui Milano, Padova, Trieste e Verona. Harry Potter e la maledizione dell’erede di J. K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne è invece primo in 17 città tra cui Roma, Torino, Napoli e Genova.
Tra i libri preferiti in formato digitale Il profumo delle foglie di tè di Dinah Jefferies è primo in 33 città, tra cui Milano, Roma e Torino, mentre La custode dell’ambra di Freda Lightfoot in 4 città tra cui Palermo e Bologna e Un nastro color lavanda di Heather Burch è primo in 3 città tra cui Bari.

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Deploy blockchain technology to achieve ‘frictionless’ EU border, says logistics expert

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

londonLondon. The Brexit Secretary, David Davis has today stated that a new customs system will be in place by 2019. Companies which rely on high-traffic routes on the Irish border and channel ports such as Dover are worried that new bureaucratic measures will cost both time and money as they continue to do business with EU member states. Logistics experts say that proven applications of blockchain could provide the solution to the administrative burden this will create.Jody Cleworth, CEO of Marine Transport International, has recently overseen a successful project linking shipping supply chains using blockchain technology. He feels that the same technology can enable the UK to maintain the same ‘frictionless’ border that it currently enjoys with the EU.Jody comments: “Blockchain offers a better way of recording customs data in a way that can be shared both securely and transparently with multiple parties. In the marine supply chain we have seen how a blockchain-enabled system can greatly reduce associated administrative costs and time delays.”He adds: “Blockchains can be set up to give border officials automatic access to data and documents linked to the vehicle as it reaches the boarder. The added bonus is an immutable record of provenance, meaning that supply chains or goods can be traced to source and destination. This gives various agencies a real time view of what cargo and persons are arriving or departing from a specific port. For example, potentially hazardous cargo can be easily tracked without fear of going missing due to an administrative error.“The challenges posed by a new UK/EU border must be dealt with using the best technological means at our disposal – blockchain represents one of best options at present.”

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Dati positivi per l’economia italiana?

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

istat“Vero ed è bene e ci mancherebbe altro in una situazione in cui tutta l’economia globale cresce, anche l’Italia ne beneficia. Non certo per azione di governo. Perché rimaniamo in coda tra i paesi nostri concorrenti”. Lo afferma, in una nota, Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, commentando i dati del Pil resi noti oggi dall’Istat. “E’ bene sottolineare – prosegue – che nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,1% negli Stati Uniti, dell’1,8% in Francia e dell’1,7% nel Regno Uniti. Quindi – aggiunge l’esponente azzurro -, per essere precisi in termini congiunturali peggio di noi solo Portogallo e UK. In termini tendenziali solo Belgio. Insomma, siamo ultimi e distanziati. Mentre il governo avrebbe dovuto portarci in testa con tutte le risorse immesse tra jobs act, iperammortamenti povertà e clausole elasticità europee. Se non ora quando! E comunque – conclude Brunetta – esiste il serio rischio che adesso si annunci una manovra molto di spesa e che lasci ai prossimi governi l’onere dell’aggiustamento”.

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Vacanze: acqua nel carburante. Cosa fare

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

AUMENTO PREZZI BENZINACi si rifornisce di carburante e poi si va dal meccanico. Succede a coloro che nel rifornire il serbatoio della propria macchina, oltre al carburante, immettono anche acqua. Il risultato è che l’auto ha difficoltà ad avviare il motore o, addirittura, non si mette più in moto. Cosa è successo?
Gli automobilisti non dovrebbero fare rifornimento di benzina se nella stazione di servizio c’e’ una autobotte, altrimenti l’auto potrebbe fermarsi dopo qualche chilometro. Il motivo e’ semplice. Le cisterne delle stazioni di servizio oltre a contenere benzina o gasolio, includono anche una certa quantità di acqua, proveniente essenzialmente da infiltrazioni o dallo stesso carburante; l’acqua e’ più pesante della benzina, si deposita nel fondo e non viene “pescata” durante un normale rifornimento. Quando un’autobotte rifornisce la cisterna, per la turbolenza, si crea una miscela di carburante e acqua che, se non depositata, va a finire nel serbatoio dell’automobile. Gli effetti sono facilmente immaginabili: l’acqua finisce nel carburatore e nei cilindri; il rischio e’ quello di fermarsi dopo qualche chilometro, senza sapere il perché. Lo stesso inconveniente puo’ verificarsi prima del travaso dall’autobotte, perché il livello di carburante nella cisterna e’ minimo, a poca distanza dall’acqua sottostante, e il tubo di pescaggio potrebbe risucchiare anche l’acqua. Il venditore è responsabile è tenuto a consegnare al consumatore dei beni che siano conformi al contratto di vendita, pertanto, l’automobilista può chiedere il risarcimento del danno; naturalmente, occorre documentare il rifornimento di carburante, per cui il nostro consiglio e’ quello di farsi rilasciare lo scontrino o pagare con carte di credito. Dopo un primo incontro in bonis, per una soluzione amichevole, in caso di diniego, l’automobilista si può far valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora. Se permane il rifiuto, si deve ricorrere al Giudice di Pace. Una giudizio favorevole all’automobilista è stata pronunciato dal Giudice di Pace di Perugia (sentenza n. 400 del 18 aprile 2015), il quale ha affermato che la sentenza discende dall’applicazione delle norme contenute nel Codice del Consumo, in base al quale il venditore è tenuto a consegnare al consumatore dei beni che siano conformi al contratto di vendita. (Primo Mastrantoni, Segretario Nazionale Aduc)

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La “schizofrenia” del posto di lavoro

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

lavoratoriSe oggi un giovane non trova lavoro o se lo trova ci impiega più tempo che in passato in parte lo deve al modo “balordo” in cui è stato, in passato, affrontato il problema. Partiamo dagli anni della ricostruzione post-bellica nei quali l’assillo dei nostri governanti era quello di creare posti di lavoro anche dove obiettivamente non potevano esistere. Fu il tempo in cui furono inventati gli “ammortizzatori sociali”. Le prime aree di parcheggio furono individuate nei fuori corso universitari e nella leva obbligatoria. Fu uno stratagemma che permetteva alla forza lavoro di “ritardare” l’immissione al lavoro di qualche anno. Si passò, subito dopo, a “gonfiare” gli organici prima degli enti pubblici e statali e poi delle grandi imprese private con la Fiat in testa. Nello stesso tempo ci cercò di “raffreddare” le tensioni sindacali e del padronato facendo in modo che i maggiori accordi di natura contrattuale si realizzassero a carico dello Stato. Da qui si aprì la voragine del deficit pubblico che oggi viaggia ancora a livelli astronomici. Non solo. Su pensò anche ad una accelerazione del turn over favorendo il pensionamento di talune categorie di lavoratori che ebbero, ad esempio, la possibilità di andare in pensione avendo maturato solo 14 anni e sei mesi di contributi. In tempi più recenti i mutati assetti della politica internazionale con la caduta del muro di Berlino ed il dissolvimento dell’Urss ridusse tali stratagemmi in quanto ritenuti antieconomici e scarsamente competitivi come sistema Paese e del tutto incompatibili con il nuovo rapporto di politica economica e finanziaria con l’Ue e la successiva introduzione della moneta unica. Ora siamo giunti ad un vero e proprio capovolgimento delle precedenti posizioni. I corsi universitari richiedono tempi più brevi e siamo quindi alla laurea “breve”. Il servizio militare non è più obbligatorio. Gli enti pubblici e talune imprese private di grosse proporzioni si sono avviate ad un risanamento dei loro bilanci riducendo drasticamente la forza lavoro per altro obiettivamente riconosciuta un po’ da tutti cresciuta oltre l’effettivo fabbisogno. E la stessa pensione di “anzianità”, inventata per facilitare il turn over dei “quasi pensionanti”, è andata in crisi ritenendo più economico e produttivo favorire il mantenimento in servizio il più a lungo possibile degli organici esistenti. A questo punto si sta innestando un altro ciclo davvero poco virtuoso nel quale la scarsità di lavoro per i giovani si riduce sempre di più anche in conseguenza della ridotta capacità competitiva a livello globale delle nostre imprese e della maggiore concorrenza dei paesi in via di sviluppo come sta accadendo in Cina e non si esclude, tra breve, che avvenga la stessa cosa in India ed altrove. E intanto ci permettiamo d’ospitare da due anni a questa parte seicentomila immigrati non richiesti ma imposti dalle necessità altrui e che ora nessuno vuole in Europa accollarsene una parte. (Riccardo Alfonso)

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Diventiamo con i fatti costruttori di pace

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

uliveQuante volte abbiamo sentito governanti e capi religiosi e movimenti di varia natura invocare la pace e la fraternità umana e per quanto espressi con sincerità ne abbiamo colto l’enfasi ma non la volontà di operare in concreto per diventare reali costruttori di Pace. Esistono, indubbiamente, vari livelli di potere e d’incidenza sulle volontà operative e non pretendiamo, quindi, di voler addossare indebite responsabilità generalizzando il giudizio. Resta, tuttavia, un discorso di fondo che va rivolto a tutti. Noi sappiamo bene che la pace si costruisce con il “ramoscello d’ulivo”, se vogliano restare su un discorso espresso con taluni classici simbolismi, e non certo permettendo che vi siano ancora nel mondo fabbriche di armi, mercanti di armi, paesi che fanno del commercio lucroso nel vendere prodotti inquinanti e non favoriscono la diffusione di farmaci salvavita favorendone la gratuità. E che ancora non si può essere costruttori di pace se in luogo del colonialismo di stampo XIX secolo facciamo seguire un neo colonialismo con il crescente indebitamento dei paesi più poveri e con la compiacenza di una instaurazione dittatoriale con la quale dialogare a spese dei sudditi vessati sino all’impossibile. La pace non si costruisce sopra le baionette. Non si costruisce sopra le ipocrisie. La pace non si tratta con la logica delle tre scimmiette che non vedono, non parlano e non sentono. La pace si costruisce sui fatti e questi fatti li conosciamo bene. Incominciamo a non permettere l’esportazione di armi, a chiudere le fabbriche che le producono, a pretendere il rispetto dei diritti umani con una Onu che riprenda in mano il suo ruolo affidandole le necessarie risorse per operare in concreto. Solo in questo modo possiamo diventare dei veri costruttori di pace. E dimostrare di essere credibili. (Riccardo Alfonso)

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La patologia cardiovascolare in Italia

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

infarto-miocardico-acutoE’ la prima causa di morte. Ciò spiega la ragione per la quale si riserva, nello specifico, una particolare attenzione in specie nelle fasi di comparsa e di trattamento dell’evento clinico. Significa, in pratica, che la parte prevalente dell’intervento medico si sviluppa dopo e non prima il verificarsi di un fatto anginoso, di un infarto, di un arresto cardiorespiratorio, di una qualsivoglia patologia a carico delle arterie e del cuore. Il problema sta ora nel come sia possibile anticipare queste eventualità cercando di investire risorse finalizzate ad intercettare a monte la patologia così da evitarne, per quanto possibile, l’insorgenza e l’aggravamento. Parliamo, quindi, di prevenzione. I benefici sono indubbi. Potrremmo in tal modo ridurre la mortalità da infarto, ad esempio. Ma vi è anche un aspetto economico da non sottovalutare anche perché la malattia non è solo la principale causa di decessi ma per quelli che superano la fase critica si prospettano terapie di sostegno costose e prolungate nel tempo e che, a loro volta, potrebbero provocare altre patologie. Ma come è possibile avere una prevenzione la più efficace possibile? In primo luogo significa essere di più informati, di avere un referente qualificato, e potrebbe essere il medico di base, di sviluppare una vera e propria educazione alla salute che, partendo dall’aggiornamento dei programmi nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso la rivisitazione dei palinsesti radio-televisivi, diventi strumenti capace di completare il circuito virtuoso utile all’evoluzione degli stili di vita della popolazione. Un altro prezioso apporto è dato dal mondo del volontariato di settore di per sé portatore di esigenze, stimoli, ma necessita a sua volta, di considerazione, ascolto e rispetto.

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La politica di chi agita la bandiera del riformismo ma si guarda bene dal realizzarlo

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

pronto soccorso tor vergataNon intendiamo, in questa sede, fare una requisitoria di natura ideologica sul significato della parola riformista ed il suo modo d’essere nella vita di tutti i giorni della gente. Ci limitiamo, invece, a qualche riflessione pratica. Incominciamo con il chiarirci bene sul significato della parola riformismo come lo intendiamo noi. A nostro avviso il significato che gli attribuiamo certamente fa storcere il naso ai puristi della politica, ma per noi riformismo e riforme sono la stessa cosa. Significa avere una visione della società più realistica, più pragmatica, più consapevole e che esiste una parte della comunità non solo nazionale ma internazionale che vive al di sotto della soglia di sopravvivenza e che va emendata. Per farlo non servono le parole, i buoni propositi. Bisogna essere conseguenti da subito. Per quanto riguarda l’Italia non ci troviamo, per nostra fortuna, in situazioni estreme dove migliaia di bambini non sopravvivono oltre i 5 anni e molti di essi sono denutriti e facile preda di malattie invalidanti. Eppure vi è una povertà che fa a pugni con il benessere di altri connazionali che sembrano vivere più con il superfluo che con il necessario. Allora pensiamo a quel “benessere” che è ricavato dallo spremere le poche risorse disponibili ancora amministrate dai poveri: pensionati sociali, famiglie numerose con adulti disoccupati o monoreddito, anziani con assistenza sanitaria carente, ecc. E se focalizziamo la nostra attenzione sulla sanità ci accorgiamo che molte risorse sono utilizzate per mettere in moto una macchina farraginosa dal punto di vista amministrativo ed organizzativo. Ci chiediamo, a questo punto, se il tutto possa essere sopperito dal supporto tecnologico: un medico di famiglia che amministra i suoi pazienti con il computer, con pazienti che dispongono di una “penna elettronica” nella quale inserire tutti i dati necessari per avere un quadro completo ed in continuo aggiornamento, del proprio stato di salute ovunque si trovino e per qualsivoglia emergenza. Pensiamo alle tante analisi ripetute che si possono ovviare, alle domande al pronto soccorso che possono essere sostituite da un accertamento più approfondito e qualificato offerto da una cartella clinica elettronica e via di questo passo. E se tutto ciò comporta un minor costo di spese amministrative e tecnico-operative potremmo utilizzare le stesse per migliorare i servizi dalle degenze all’impiego di personale specializzato. Ma i politici vogliono veramente tutto questo? E qui il dubbio si fa atroce.

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La politica ed i gruppi di pressione

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

logo fidest ookNoi possiamo indicare in diverso modo chi cerca di influire in qualche misura sulle decisioni che i rappresentanti delle istituzioni, e soprattutto gli organi che legiferano, vanno assumendo. Possono essere interpretati in vario modo e persino riconosciuti legittimi da chi riceve tali “pressioni” mentre altri possono gridare allo scandalo e ritenerla una forma di mal costume politico. Si tratta, a questo punto, d’intenderci sulle cose che questi gruppi chiedono, il come lo chiedono e gli obiettivi che intendono prefiggersi. Proprio per questo motivo in alcuni Paesi si parla apertamente di “lobby” e si conferisce ad essa una determinata regolamentazione per evitare gli abusi e portare alla luce del sole le loro istanze. Ma se noi, a questo punto, parliamo di “democrazia malata” ci riferiamo soprattutto al fatto che la partita che si gioca tra chi chiede e chi riceve il messaggio non si fonda sull’interesse generale di un Paese o di un insieme di nazioni, ma va a toccare interessi molto particolari che trovano spazio solo perché chi è preposto a proporli dispone di ingenti somme di denaro e tende a condizionare il politico con profferte di dubbia moralità per non parlare di illiceità secondo la vigenza delle leggi. Non parliamo, ovviamente, dei casi estremi allorché è il mafioso ad essere la sirena di turno, ma a quelle imprese che in qualche modo lucrano sulla spesa pubblica. Pensiamo a talune società farmaceutiche, di quelle, ovviamente, più spregiudicate ed aggressive sul mercato. Per un altro verso ci viene da pensare alle fabbriche di armi, che vorremmo chiudessero del tutto i battenti. Ma vi sono anche aspetti meno, come dire, trasgressivi e più portati a tenere il passo sulla via vecchia secondo il detto che ci cerca di imboccare quella nuova non sa quel che trova: hic sunt leones. Pensiamo, quindi, all’istituto delle Province che ha fatto il suo tempo e che una legge recente ci ha relegato al miraggio di averle abolite ed invece sono lì sia pure con un nome diverso. Pensiamo ad una rete dell’assistenza sanitaria interamente formatizzata a livello regionale o nazionale che continuiamo a sognarcela, pensiamo ad un diverso impatto con l’emigrazione introducendo il criterio della stagionalità lavorativa ed invece siamo stati sommersi dagli immigrati che sono venuti abusivamente in seicentomila negli ultimi due anni. Sappiamo in pratica che vi sono diversi modi d’essere alternativi se solo non ci portassimo la classica palla di piombo al piede e che possiamo chiamare “interessi lobbistici” o quanto altro ma che hanno per lo più lo scopo di difendere l’esistente ma il difetto grave di non saper guardare di là del proprio naso. (Riccardo Alfonso)

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Difetto interatriale (DIA)

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

cuoreIl difetto interatriale è una comunicazione anomala tra l’atrio sinistro e l’atrio destro, dovuta a una parziale mancanza di tessuto del setto atriale che normalmente separa le due cavità atriali; nel tipo più diffuso di DIA, chiamato ostium secundum, il “buco” è localizzato nella parte centrale del setto interatriale ed è quello suscettibile di chiusura percutanea. La procedura consiste nell’introdurre nella vena femorale un catetere, che viene avanzato nella vena cava inferiore fino a raggiungere l’atrio destro e quindi l’atrio sinistro passando attraverso il DIA: il difetto viene evidenziato sia con una angiografia, ottenuta iniettando mezzo di contrasto in atrio sinistro, sia con le immagini dell’eco transesofageo ottenute con una sonda ad ultrasuoni posizionata nell’esofago. Dopo aver precisato in tal modo le dimensioni del difetto, si sceglie il dispositivo occlusore delle dimensioni adeguate: tale dispositivo (almeno quello più largamente usato) consiste in un doppio disco costituito da una fitta rete di fili di Nitinol, metallo a memoria di forma, che può pertanto essere “compresso” all’interno del catetere in precedenza posizionato attraverso il DIA, agganciato ad una guida di trasporto ed avanzato nel catetere fino all’interno del cuore: quando fuoriesce dal catetere esso riassume la sua forma di doppio disco, posizionandosi come un sandwich sul setto atriale occludendo il buco. Il posizionamento corretto viene controllato con l’eco transesofageo e il dispositivo sganciato dalla guida di trasporto. Tale occlusore rimarrà nel cuore del paziente per il resto della vita; nell’arco di qualche mese esso verrà “endotelizzato”, cioè ricoperto da uno strato di cellule che l’organismo costruisce, in tal modo “inglobandolo” nei tessuti del paziente. Il giorno successivo all’impianto il paziente viene dimesso e può riprendere la sua normale attività.

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Il grande Centro: Utopia o realtà?

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

camera deputatiAbbiamo raccolto solo una minima parte gli interventi pubblici e privati in favore di una coalizione di Centro che fosse in grado di coagulare intorno a sè tutti quei movimenti politici ed aspettative dell’elettore che in esso si riconoscessero. Possiamo dire che guardando la nostra storia contemporanea l’idea di una coalizione partitica che fosse in grado di raccogliere i consensi della maggioranza degli italiani non è venuta mai meno. Prova ne è stata che con l’infausta decisione di liquidare la Democrazia Cristiana negli anni ’90 non si è fatto altro che correre ai ripari «aprendo un’altra porta» con il movimento ideato da Berlusconi e denominato Forza Italia. Era, senza dubbio, un sostituto «imperfetto» ma l’unico disponibile ed in grado di non disperdere il notevole patrimonio espresso da quella maggioranza silenziosa, ma forte nei suoi contenuti. Ora è giunto il momento, per quanto ci è dato sapere, di ritrovare la stessa maggioranza pronta a ridefinire la sua posizione e a rigenerare il vecchio ed intramontabile conio. D’altra parte da queste colonne abbiamo sempre sostenuto che esiste una forza nazionale capace da sola d’esprimere il 50-55% dei consensi popolari, di ritrovare il suo zoccolo duro nei valori condivisi e nella maturità civile, economica, religiosa e sociale di un grande popolo. Eppure per ragioni, a tratti, inconfesse abbiamo finito con il rifiutare questa lettura disperdendoci dietro rivalità e distingui solo personali e di posizione e che poco nulla avevano a che fare con le aspettative di un Centro che è grande non per meriti di questo o di quel politico ma per la sua stessa natura, per germinazione spontanea. E’ un centro che sa essere non solo un modo di pensare ma è anche capace di affrontare le sfide che il nuovo ed il diverso ci prospetta con coraggio e determinazione. Ma stiamo bene attenti. Non dimentichiamo che se c’è un centro non vuol dire che noi dobbiamo semplicemente fare una somma matematica delle possibili aree di consenso senza pensare agli uomini che ne saranno la guida e conferiranno ad esso certezze e forza di coesione. Vuole anche dire, se necessario, mettersi da parte. Vuole anche dire dare prova di altruismo politico, di solidarietà civile, di etica. In altri termini non dobbiamo fare la ruota, come i pavoni, intorno alle belle parole ma dare ad esse solidità di contenuti: non solo predicare bene ma razzolare ancora meglio. (n.r.)

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Lo stato di competitività del sistema produttivo italiano

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

ministero-finanzeL’attuale fase di stagnazione dell’economia, per quel che ci riguarda è soprattutto domestica, ci impone un chiarimento. Esiste una variabile dipendente legata al fattore prezzi delle materie prime ed in modo particolare alla componente energetica. Un secondo elemento riguarda la perdurante rigidità nella possibilità di ottimizzare l’allocazione dei fattori produttivi in specie per quanto attiene la componente lavorativa. Un altro aspetto da non sottovalutare è data dalla piccola dimensione delle imprese. A questo proposito, secondo l’ultimo censimento Istat risulta che le imprese con meno di dieci dipendenti rappresentano nel settore industriale inteso in senso stretto, circa l’83%; la percentuale sale al 93% quando si considerino le imprese con meno di 20 dipendenti. Se poi consideriamo il fatto che la scelta del piccolo non è tanto perché ha un valore strategico a livello produttivo quanto per ragioni di convenienza legati per lo più al fattore lavorativo. In sostanza la micro dimensione aziendale non è una scelta voluta ma imposta dalle circostanze. Siamo, quindi, convinti che se le regole del gioco cambiassero, e ci riferiamo alla gestione della manodopera, le dimensioni aziendali subirebbero una consistente evoluzione dato che più passa il tempo e più aumenta la convinzione che restare piccoli può divenire ostacolo al raggiungimento di soglie critiche indispensabili per attuare determinati processi innovativi, soprattutto per quanto riguarda il versante dell’innovazione del prodotto. E d’altra parte lo stesso basso livello riservato alle risorse da dedicare alla ricerca e allo sviluppo denotano proprio la incapacità delle piccole e medie imprese di sostenerne l’onere. Oggi il volume delle risorse dedicate alla ricerca e allo sviluppo si attestano intorno all’1,7% del Pil ed è appena il caso di rilevare che rappresentano la metà della percentuale americana per non parlare degli altri paesi europei. Conseguenza di queste carenze è lo scarso orientamento della specializzazione produttiva verso produzioni ad elevato contenuto tecnologico. (Riccardo Alfonso)

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DigitalGlobe Announces Four-Year Direct Access Contract with the Australian Department of Defence

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

camberraCamberra. DigitalGlobe, Inc. (NYSE: DGI), the global leader in Earth imagery and information about our changing planet, announced that it signed a Direct Access Program (DAP) contract with the Australian Department of Defence. This multi-year agreement will allow the Australian government to access DigitalGlobe’s industry-leading commercial satellite imaging constellation to support defense and intelligence missions. The contract is expected to deliver $83.0 million USD in incremental revenue to DigitalGlobe over four years, beginning in January 2018.As a DAP partner, the Australian Department of Defence will be able to directly task and download imagery in real-time to its ground station from all five DigitalGlobe satellites—including WorldView-4, launched in November 2016, and WorldView-3, launched in August 2014, which are the world’s two highest-resolution commercial satellites. The addition of Australia—a key ally of the U.S. and member of the Five Eyes intelligence alliance—expands the global footprint of DigitalGlobe’s DAP program and reflects the Australian government’s commitment to increase the use of commercial satellite imagery for its critical national defense and intelligence missions.
MDA is a long-standing partner in DigitalGlobe’s Direct Access Program and will be providing the multi-satellite ground system to support tasking, reception and precision processing of imagery from the satellite constellation. VIASAT will provide the ground antenna systems that will enable direct tasking and downlink capabilities.
“DigitalGlobe is a trusted partner to the Australian Department of Defence,” said Dan Jablonsky, SVP and General Manager of Defense & Intelligence at DigitalGlobe. “We currently provide timely, high-resolution imagery to Australia via our web-based SecureWatch service. This agreement provides enhanced, real-time access to DigitalGlobe’s industry-leading satellite constellation to enable decision-making with confidence. We look forward to working closely with Australia as it further integrates high-quality commercial satellite imaging capabilities into its military operations, border protection and humanitarian missions.”

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LitePoint Announces a Multi-Device User Experience Test Solution for LTE Cellular Products

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

multi device cellularLitePoint, a leading provider of wireless test solutions, announced the LitePoint IQcell™ multi-device cellular signaling test solution which enables user experience testing of LTE cellular devices. The IQcell is designed for mobile device original equipment manufacturers (OEMs) to test performance of popular device uses such as mobile hotspot functionality, voice-over-LTE (VoLTE) calling, internet browsing and streaming videos. Testing for each of these applications is done via an over-the-air connection that mimics true user experience scenarios. User experience is critical for testing today’s incredibly complex devices and ensures that the device will work in customer hands as designed, under every day usage. IQcell provides a fast, efficient method to pinpoint the root cause of failures reported by a user so device repair service centers can use IQcell and IQservice software to perform RF parametric testing on phones returned by customers. This enables device makers and carriers to repair faulty phones and reduce the cost of replacing easily repaired phones with new ones.“User experience is key to a device’s success and the IQcell helps OEMs and service centers see what a user sees instead of trying to translate some parametric measurements into a user’s actual experience with the product,” said Adam Smith, Director of Product Marketing at LitePoint. “We are constantly seeking to improve the testing experience making it faster and less expensive so that more devices can be cost effectively tested. With IQcell, we’ve reduced the time and cost of test so that device makers don’t have to risk product quality because they can quickly and efficiently complete a variety of signaling tests on multiple devices simultaneously.” (photo: Multi-device cellular)

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mHealth Solutions Market to Reach $90.4 Billion by 2022

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

dublinoDUBLIN/PRNewswire/The global mHealth solutions market is projected to reach USD 90.49 Billion by 2022 at a CAGR of 33.7% during the forecast period. The growth of the mHealth Solutions market can be attributed to the penetration of smart gadgets, increasing utilization of connected medical devices for remote monitoring and mHealth apps in the management of chronic diseases. Also, factors such as the advent of advanced connectivity and network technologies, robust penetration of 3G and 4G networks to provide uninterrupted healthcare services, and rising focus on patient-centric healthcare are expected to drive the growth of the mHealth Solutions market during the forecast period. The mHealth solutions market in this report is segmented on the basis of by product and services available in this market. This report also provides market information on major regional segments, namely, North America, Europe, Asia-Pacific, and the Rest of the World.Based on product and service, the connected medical device segment dominated the mHealth product and service market in 2016. The mHealth solutions market growth can be attributed to the shifting consumer preferences towards a healthier lifestyle, need for continuous monitoring of various chronic health conditions of patients, and the need to overcome the financial burden on the caregivers.The mHealth applications market is segmented into healthcare applications (designed for patients) by activity, and medical applications (designed for professionals). The healthcare applications market is expected to register the highest CAGR during the forecast period. This growth is attributed to the increasing prevalence of chronic conditions, and lifestyle related diseases.Bases on mHealth services, the mHealth Solutions market is categorized into remote monitoring, diagnosis services, treatment services, consultation services, fitness and wellness services, prevention services and healthcare system strengthening services. In 2016, remote monitoring services accounted for the largest share of the global mHealth services market. The large share can be attributed to the increasing adoption of remote monitoring solutions by patients in remote rural areas and technological advancements in medicine and telecommunication.

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ESC Congress 2017 Hot Line Tips

Posted by fidest press agency su domenica, 20 agosto 2017

barcellonaBarcelona (Spain) from 26 to 30 August at the Fira Barcelona Get ready for the most highly anticipated cardiovascular science of the year in the ESC Congress 2017 Hot Line – Late Breaking Clinical Trials.
The primary results of these novel clinical trials will be presented, with findings revealed in advance to the media in six dedicated press conferences.Be the first to hear the results of CANTOS, designed to directly test the inflammatory hypothesis of atherothrombosis by randomly allocating post-myocardial infarction patients to one of three doses of canakinumab (a monoclonal antibody targeting interleukin 1-beta) or to placebo.Is giving oxygen to patients with myocardial infarction useful, or can it actually do harm? Learn more about the role of oxygen in suspected acute myocardial infarction from DETO2X-AMI, a registry-based randomised clinical trial done in 35 hospitals across Sweden.Is aspirin enough in secondary prevention? Find out the primary results of COMPASS, which assessed whether rivaroxaban, either alone or with aspirin, is superior to aspirin alone for the prevention of myocardial infarction, stroke, and cardiovascular death in patients with stable coronary or peripheral artery disease.Can we rely on oral anticoagulants in the context of electrical cardioversion? EMANATE will focus on apixaban versus conventional therapy in anticoagulation-naive patients with atrial fibrillation undergoing cardioversion.
Protection of the brain during open heart surgery is explored in the LAACS study. This randomised study examined whether surgical closure of the left atrial appendage during open heart surgery protects the brain against thromboembolic damage.Results of the VIVA trial will reveal the mortality impact and cost-effectiveness of combined screening for abdominal aortic aneurysm, peripheral artery disease and hypertension.
The impact of single or multiple injections of the first-in-class PCSK9 inhibitor inclirisan on low-density lipoprotein (“bad”) cholesterol will be presented in the phase II ORION 1 trial, which aims to establish the dose and dosing frequency required in phase III trials.A clinical trial update on the FOURIER trial will show the efficacy and safety of evolocumab added to high-intensity or moderate-intensity statin therapy in patients with clinically evident atherosclerotic cardiovascular disease. PURE will reveal the dose-response effect of fruit, vegetable and legume intake on cardiovascular disease and mortality among 135 335 individuals aged 35 to 70 years without prior cardiovascular disease from 18 countries on five continents.
Findings from the prospective international longitudinal registry CLARIFY of 32 703 outpatients with stable coronary artery disease will explain how low diastolic blood pressure and increased pulse pressure contribute to the J curve in hypertensive patients with coronary artery disease.This is just a small taste of the groundbreaking research that will be presented in this year’s programme of late-breaking science, which includes 21 Late Breaking Clinical Trials, presented and discussed in four Hot Line sessions, plus late breaking results from 12 registries and 12 Clinical Trial Updates.

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